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Essenza e Funzioni della Comunicazione

eccoci qua di un'altra puntata del nostro percorso di scienze umane in questa puntata ci occupiamo della comunicazione sarà una puntata abbastanza lunga anche se non esaustiva perché ovviamente di comunicazione bisognerebbe parlare per parecchio tempo e parecchie puntate bisognerebbe fare un corso dedicato ecco magari scrivetemi qui sotto se avete voglia di approfondire alcuni argomenti perché veramente c'è moltissimo da dire sulla comunicazione dove eravamo arrivati nelle nostre prime puntate avrà un parlato del fatto che noi siamo due cose sostanzialmente se vogliamo proprio parlare a livello macro siamo i processi mentali quindi ciò che pensiamo ciò che elaboriamo a livello cerebrale tatti vedete qua che l'ho messo proprio all'interno del cervello ma siamo anche ciò che è il nostro output quindi quello che i nostri processi mentali elaborano e portano al di fuori attraverso la comunicazione attraverso i nostri comportamenti attraverso il nostro linguaggio e noi in questa puntata ci occuperemo proprio della comunicazione poi nella prossima puntata ci sarà troppo una parte dedicata al linguaggio che in un tipo di comunicazione che la comunicazione verbale quindi in questa puntata ci focalizziamo sulla comunicazione iniziamo come sempre con la definizione di comunicazione presa dal dizionario treccani e vediamo insieme che la comunicazione ogni processo consiste nello scambio di messaggi attraverso un canale e secondo un codice tra un sistema animale uomo macchina e un altro della stessa natura di natura diversa quindi ha sottolineato tre aspetti fondamentali della definizione di comunicazione la prima è lo scambio di messaggi quindi viene avviene uno scambio la condivisione di messaggi tra chi da un sistema che può essere animale uomo macchina e altre cose è una che può essere della stessa natura oppure di natura diversa per esempio io posso comunicare con un altro uomo ma posso anche comunicare con un animale in un altro animale può comunicare con un animale dello stesso genere piuttosto che con un'altra specie oppure una macchina può comunicare con una macchina può comunicare anche con noi pensiamo al computer quindi abbiamo uno scambio di messaggi una condivisione attraverso un canale che lo strumento attraverso cui passa questa comunicazione che può essere pensiamo alla televisione al computer a internet e attraverso un codice un codice che per esempio la lingua italiana in questo caso perché io sto parlando in lingua italiana sto comunicando a voi in lingua italiana e voi capite la lingua italiana altrimenti non seguireste questo corso quindi è un codice che deve essere condiviso è compreso in parte o totalmente dai due sistemi che comunicano veniamo adesso l'etimologia della parola comunicazione perché deriva ovviamente dal latino communis che vuol dire comune e comunico che vuol dire metto in comune dallo stesso termine latino derivano altre parole che sono comunità comunione quindi mettere in comune le proprio per questo che la comunicazione è una condivisione di che cosa di quelli che sono i processi mentali ricordiamo ha ucciso la slide precedente no tutto quello che c'è dentro il nostro cervello quindi cosa penso che emozioni provo che vissuti ho avuto quindi che esperienze ho avuto quindi la comunicazione per questo che ho messo questo trattino è proprio mettere in azione tutto quello che ho dentro tutti quelli che sono i miei processi mentali attenzione molto importante che la comunicazione il termine comunicazione viene spesso usato a sproposito non è sinonimo net e interazione nel comportamento dei di informazione poi la vedremo proprio durante questa puntata perché ci sono stati spesso questi questa poca chiarezza sui vari termini perché le prime teorie che hanno studiato la comunicazione hanno affiancato il termine comunicazione con la trasmissione con i mezzi di comunicazione quindi con la trasmissione il trasferimento di informazioni in realtà la comunicazione non è solo un mero trasferimento di informazioni e adesso poi lo vediamo insieme ma iniziamo con quelli che sono i due elementi della tunica se ne che sono l'intenzionalità e la consapevolezza io per poter comunicare devo avere un'intenzione devo voler comunicare qualcosa quindi essere una cosa intenzionale e devo esserne consapevole perché un ubriaco una persona sotto effetto di stupefacenti o magari che è stata sedata a livello di farmaci magari dice qualcosa non sta comunicando niente sta usando le parole ma non la staffa lo sta facendo nel modo intenzionale né in modo consapevole quindi in questo caso non sta comunicando queste sono i due elementi sostanziali della comunicazione perché ognuno di noi quando comunica qualcosa lo fa in modo intenzionale e in modo consapevole quindi è consapevole di quello che sta comunicando ecco rispetto alla slide precedente c'è però da dire una cosa importante perché qualcuno potrebbe storcere un po il naso per la questione di mente in salita della comunicazione non verbale e vero ci sono molte molti segnali della comunicazione non verbale sono fatti in modo intenzionale qui ovviamente si parla delle varie teorie delle varie idee di comunicazione che partono dal presupposto diciamo a livello macro che quando comunico io cerco di essere consapevole di quello che sto comunicando spesso e sovente quando sto lo sto comunicando dal punto di vista verbale quindi spesso la comunicazione viene affiancata a quella di comunicazione verbale altro è la comunicazione non verbale che un mondo proprio a sé stante della comunicazione che spesso non è intenzionale ne è consapevole ma passiamo alle due funzioni della comunicazione che sono la proposizione la relazione la proposizione è ciò che il contenuto sostanzialmente della comunicazione quindi se sto parlando ciò che sto dicendo il condimento a livello di paraverbale quindi il tono di voce il volume della voce eccetera e dall'altro la relazione perché io sto relazionandomi con qualcun altro non sto comunicando al muro ma sto parlando e sto comunicando e in generale con qualcun'altro infatti anche qua c'è la rail azione quindi un'azione condivisa insieme ad un'altra persona ma vediamo proprio a capire qual è la differenza tra comunicazione comportamento perché abbiamo detto che non è la stessa cosa infatti ogni comunicazione è un comportamento mentre ogni comportamento non è per forza una comunicazione infatti vedete dalla slide ho cercato di fare un disegno per far capire che il comportamento è sempre inglobato dentro una comunicazione quindi ogni comunicazione è un comportamento quindi io sto comunicando adesso con voi mi sto comportando o sto di lui comportamento però attenzione ogni comportamento non è per forza una comunicazione facciamo sempre l'esempio della persona ubriaca o che sta tra parlando sotto effetti di farmaci di toghe non sta comunicando ma sta avendo un comportamento che è conseguenza dell'uso di farmaci di alcol di todi e cieca inizialmente si erano usati entrambi i termini come sinonimi dava la dic e i comportamenti per poi invece scindere i due termini è per questo che spesso c'è stata questa difficoltà nel comprendere la distinzione tra questi due termini perché pazzali spesso e comportamentisti l'avevano usato inizialmente proprio come sinonimi in realtà c'è una dissi almeno nove studiano senso marino e che studiamo psicologia dobbiamo sapere che a livello terminologico queste due termini hanno due significati diversi ma anche la comunicazione e l'informazione qui è già un po più facile rispetto prima perché non tutte le comunicazioni includo nelle informazioni che cos'è un informazione l'informazione è una serie di conoscenze apprese io qui sto comunicando informandovi sto facendo divulgazione quindi è una comunicazione ma è anche un informazione perché io vi sto dando delle informazioni delle conoscenze che io ho appreso però io posso anche comunicare senza necessariamente trasmettere delle conoscenze senza informare con un amico magari sono al bar non è che devo per forza trasmettere dell'informazione delle conoscenze magari si può comunicare cose che non necessariamente rispettano una inclusione informazioni di conoscenze anche la differenza tra comunicazione e interazione importante perché la consapevolezza di base dello scambio della comunicazione massima mentre dell'interazione nulla qua è facile l'esempio che vi faccio io vado canino per la strada è tutta un'altra persona accidentalmente non lo faccio apposta quella non è una comunica se io non sto comunicando niente semplicemente un'interazione perché inter azione c'è un'azione tra due persone che accidentalmente si toccano in mezzo alla strada ma non è una comunicazione perché innanzitutto non è intenzionale e non è consapevole come abbiamo detto noi inizialmente e quindi questo è un po la differenza tra comunicazione e interazione vediamo adesso di cosa parleremo durante questo video cieli varie teorie sulla comunicazione e con diversi approcci parleremo dell'approccio matematico di quello linguistico di quello pragmatico semiotico sociologico della psicologia della cultura e poi in generale della psicologia quindi andremo a vedere la comunicazione sotto diversi punti di vista e vedrete che delle volte proprio c'è poca poco accordo tra questi vari approcci perché poi ovviamente lo studio sulla comunicazione si è evoluto rispetto al primo approccio che è stato un approccio molto più matematico molto più a bada b e adesso lo vediamo lo vediamo insieme mi chiama proprio con le teorie ma che marchi che con la teoria di shannon e willem shannon è stato un ingegnere matematico statunitense vissuto tra il 1916 e il 2001 ed era un ricercatore all'interno di una compagnia telefonica pensate e quindi la sua teoria ovviamente molto associata a questo tipo di comunicazione quindi alla comunicazione telefonica e quindi una comunicazione associata ad una trasmissione di informazioni lineare vuol dire da a a b c'è un passaggio di un segnale da una fonte ha anche l'emittente attraverso un trasmettitore cioè lungo un canale a un destinatario b grazie ad un recettore esattamente quello che succede in una telefonata io siamo un'altra persona quindi sono l'emittente attraverso che cosa attraverso un cellulare e vado direttamente quindi canale è quello della trasmissione telefonica va direttamente al destinatario che risponde a cui scambio i messaggi quindi è proprio una comunicazione associata molto al concetto di informazione ed è per questo come vi dicevo prima che spesso c'è stata questa associazione di come se fossero sinonimi tra comunicazione e informazione quindi è questo il motivo per cui spesso si confondono i due termini quindi c'è un emittente che trasmette le informazioni c'è un destinatario che riceve l'informazione c'è un canale che un mezzo di trasporto i problemi di comunicazione possono essere dei problemi di trasmissione del canale quindi magari non prende bene la linea telefonica oppure del codice io magari telefono ad una persona e non parliamo la stessa lingua oppure del destinatario perché in quel momento non riesce a rispondere o fa fatica nella ricezione se parla anche di coding e di encoding ed è coding che cos'è il coding è un insieme di regole condivise ad esempio il verde nel codice stradale vuol dire che si può passare mentre il rosso che si deve stare fermi presto però gli autori si resero conto che la comunicazione non poteva essere soltanto lineare ma poteva anche essere circolare perché destinatario può diventare l'emittente viceversa e lo vediamo proprio nella prossima slide eccolo qua a un certo punto loro si rendono conto che non è solo emittente che va dal destinatario destinatario può diventare anche un emittente per esempio una persona che iniziava di rimando quindi ho chiamato questa persona è questa persona poi dopo mi richiamano e quindi ci sono dei nuovi elementi che sciano le guide propongono all'interno del loro della loro teoria che sono il feedback cioè il feedback cioè quello che ritorna indietro dal dalla comunicazione qui il destinatario da un feedback all emittente è un po come quando io do un feedback a un tirocinante ad una persona che collabora con me io loro feedback su come ritengo sia andato il tirocinio per esempio questo è un feedback un'alimentazione di ritorno cioè che dico come è andata la comunicazione poi c'è il rumore che per esempio può esserci nella comunicazione rumore è qualcosa chi disturba la comunicazione nel caso una comunicazione telefonica può essere il fatto che non prenda molto bene la ridondanza e fatto di ripetere più volte le stesse gli stessi contenuti e il filtro il fatto che ci sia un filtro tra le mittente e il destinatario nel nella comunicazione quindi magari non viene detto tutto quello che bisognava dire all'interno della comunicazione quindi scena le guide raggiungono quattro elementi molto importanti nella comunicazione rendendosi conto che la comunicazione non può essere solo lineare ma è sempre circolari e quindi ritorniamo a rivedere i nostri elementi che sono il feedback abbiamo detto che è la risposta che il destinatario da una volta che ha ricevuto il messaggio dal mittente il feedback può essere un feedback positivo quindi ampliamento delle informazioni l'ingresso un feedback negativo la riduzione delle informazioni l'inglese il rumore invece all'interferenza con un altro segnale che percorre sullo stesso canale quindi per esempio il rumore non è soltanto il fatto di avere fastidi all'interno della comunicazione ma possono essere degli stereotipi possono essere dei pregiudizi delle informazioni non dette delle distorsioni e quindi ho capito una cosa diversa rispetto a quella che è stata detta e dei malintesi questo è un rumore qui quello che nella comunicazione va a storpiare ma modificare va addirittura a cancellare alcune informazioni della comunicazione e quindi trasforma completamente o in parte la comunicazione la ridondanza troppe informazioni che rendono difficile complesso alla decodifica quindi troppe informazioni troppi contenuti e non si riesce a decodificato il filtro invece è lo strumento che modifica disegnare di partenza o di arrivo quindi non passano tutte le informazioni un po come un imbuto l'effetto imbuto li cui abbiamo parlato anche nell'attenzione non siamo attenti a tutto dobbiamo filtrare invaso aderente a quello che ci interessa lofari di tempo e lo fa anche destinatario adesso passiamo all approccio linguistico con roma jacobson vissuto tra il 1896 1982 anche lui parla di emittente di ricevente di destinatario questa è una rielaborazione del modello ingegneristico di shannon da parte di questo linguista jacobson che non si focalizza più sulle macchine e sui mezzi di comunicazione ma si focalizza sulle persone che comunicano tra di loro perché non esistono solo i mezzi di comunicazione anche se ultimamente ne usiamo anche fin troppo e abbiamo un intento recente che mandano un messaggio attraverso un codice che abbiamo già detto essere un insieme di segnali che possono essere verbali o non verbali perché io quando comunicò con un'altra persona uso sia l'aspetto verbale con il mio linguaggio ma anche la comunicazione non verbale gesti dopo vedremo insieme che cos'è la comunicazione verbale quindi tutto quello che condisce quello che sto dicendo dal punto di vista della mimica facciale dei gesti della prostetica che uniti insieme hanno un significato quindi l'emittende precedente devono comprendere lo stesso codice delle volte infatti si ha difficoltà nella comprensione nel del codice da parte di due persone straniere non solo per la lingua ma anche per il non verbale per esempio parliamo della prossimità la prossemica è la vicinanza delle persone quando parlo quando comunicano tra di loro un latino americano una persona generale della teen omerica tende ad esso è più vicina rispetto ad un cinese un asiatico e quindi magari questo codice non viene interpretato nello stesso modo per un cinese il fatto di stare troppo vicino di avere una persona troppo vicino a te può essere interpretata in modo diverso rispetto ad un brasiliano per esempio il canale invece il mezzo attraverso cui viene trasmesso il messaggio che può essere un canale uditivo vocale queen dalla bocca all'orecchio del destinatario visivo cinesi con quindi gesti per esempio che sto facendo anch'io motorio tattile che il toccarsi il toccare con mano qualcosa e il canale kilic olfattivo anche crimi per esempio anche i profumi o di spruzzo un profumo l'altra persona assente anche questo aspetto e questa è anche comunicazione il referente è l'oggetto del messaggio quindi che cosa sto riferendo che cosa sto comunicando e poi c'è il contesto il contesto che bisogna vedere perché diverso il contesto di una chiacchierata al bar con un amico rispetto ad un colloquio di lavoro chiaramente ci sono due contesti diversi che implicano un modo di comunicare diverso magari la stessa persona cambia completamente nel modo di comunicare tra l'altro nel motorio tattili troviamo per esempio la lettura in braile per per i ciechi questo è importante perché i cechi proprio utilizzano questo canale motorio tattile proprio perché hanno un alfabeto è una lettura in braile quindi con queste questo strumento che gli serve per per comprendere per poter leggere rimanendo sempre a roma jacobsen e al suo approccio linguistico parliamo della funzione che è lo scopo della comunicazione secondo jacobson ci sono quattro funzioni sostanziali che c'è la funzione informativo referenziale tipica per esempio dei saggi di testi scolastici del telegiornale che informano che riferiscono informazioni poi la funzione persuasiva tipica per esempio della pubblicità di suggerimenti ma anche del delle regole questo periodo per esempio ci sono tanti dpcm e tanti ordini ed è una persuasione quindi io ti dico persuado per esempio nel caso della pubblicità comprare ad acquistare qualcosa oppure ti do degli ordini delle regole da seguire la funzione emotivo espressiva che tipica del diario personale o delle lettere perché io esprimo le mie emozioni le mie i miei sentimenti e la funzione meta linguistica dove c'è una focalizzazione sul codice quindi per esempio metalinguistica è una riflessione sul linguaggio stesso che è presente un dizionario una grammatica un'analisi del testo quindi queste sono le varie funzioni che in genere si presentano insieme con una preferenza magari di una rispetto all'altra per esempio in una pubblicità abbiamo la persuasiva però magari c'è anche un informativa magari sto dando anche un informazione qual è il limite del modello di jacobson beh è sostanzialmente il unidirezionalità della comunicazione cioè il fatto che lui si sia focalizzato prevalentemente sul passaggio sullo scambio di messaggi tra un emittente e un destinatario senza dare grande importanza al destinatario cha da tutta la responsabilità solo al mittente però esiste e come re ha fatto scena anche il feedback cioè il fatto che il destinatario ti possa dare un feedback per esempio che non ha capito quello che tu lista e comunità non capita spesso io parlo con una persona penso di essere stata chiara e l'altra persona mina un feedback facendomi capire che non ha capito il messaggio che io gli ho mandato faccio un esempio interrogo faccio una domanda il ragazzo non ha compreso la domanda mi sta dando sul fatto che non ha compreso la domanda che l'avevo riformulare quindi è importantissimo anche il feedback da parte del destinatario non è soltanto la responsabilità del mittente perché sono abbiamo la responsabilità solo a lui e quindi non non è abbastanza questo è un po il limite del modello di jacobson ma passiamo all'approccio pragmatico pragmatico che si domanda qual è lo scopo della comunicazione infatti la pragmatica secondo il dizionario treccani e la branca della semiotica che la scienza dei segni che comprende l'insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione dei segni linguistici onu verbali con chi li usa e quindi le motivazioni perché sto comunicando qual è la mia motivazione quali sono le mie intenzioni qualche cosa sto credendo quali sono le convinzioni culturali quindi le mie convinzioni per questo comunicando e dallo studio connesso e complementare alla semantica air sintattica quindi in sostanza che cosa fa studia i rapporti tra il testo è il contesto in cui si manifesta e guarda gli esperti della comunicazione infatti in greco pragma vuol dire fatto vuol dire cosa quindi qualcosa di concreto quali sono gli effetti della comunicazione di dati da che cosa dalla mia motivazione nelle mie credenze delle mie intenzioni e uno dei capolavori di questo approccio sicuramente la pragmatica della comunicazione umana di paul van dyk vivin e jackson che è stato pubblicato nel 1967 ancora un bestseller praticamente loro sono gli esponenti della scuola di palo alto in california che hanno sfilato addirittura il 5 azioni della comunicazione cioè i cinque principi base fondamentali della comunicazione che vediamo proprio nella prossima slide eccoli qui i cinque azioni della comunicazione cioè le cinque basi leggi fondamentali della comunicazione il primo che è il più famoso in assoluto è che non si può non comunicare noi sempre comunichiamo anche quando non parliamo dobbiamo svincolarci dal fatto che non parlo e quindi non comunico no io sto comunicando anche con il non verbale con la mia faccia il mio volto di fatto che o magari un volto triste oppure gesticolando la mia prossemica quindi la mia vicinanza ad un'altra persona io comunico sempre in ogni circostanza e questo è il primo assioma poi ogni comunicazione hanno aspetto di contenuto e uno di relazione che abbiamo già introdotto precedentemente cioè c'è un aspetto di contenuto quindi quello che voglio comunicare ma c'è anche la relazione attorno perché attenzione delle volte c'è un contenuto che preso studio è diverso rispetto a quello preso nella relazione mi faccio un esempio adesso ghiacciato o ti prendo vengo lì e ti prendo se voi vedete leggete questa frase che io ho detto potete immaginarvi mille cose però avete sentito il mio non verbale magari vi siete immaginati nel mio paraverbale quindi come ho parlato vi siete immaginate che io lo sto facendo ironicamente scherzando magari lo sto dicendo mia figlia sto giocando con mia figlia e le dico che adesso acchiappo ecco che il livello di contenuto quindi se voi leggendo adesso ti prendo adesso ti acchiappa magari puoi anche pensare ad un lato invece la relazione conta tantissimo perché condisce la comunica perché in questo caso io sto da in una relazione con mia figlia che è diversa rispetto ad una relazione tra un poliziotto in un lato che possono dire la stessa identica frase ma in una relazione completamente diversa quindi nella comunicazione c'è il contenuto ma anche la relazione poi la natura di una relazione dipende dalla punteggiatura delle sequenze di comunicazione certo ci sono varie sequenze nella comunicazione e la punteggiatura vuol dire come con di scogli alla comunicazione attraverso le varie e varie sequenze l'umano comunica in modo numerico cioè verbale ma anche analogico cioè in un verbale come abbiamo detto prima quindi ci sono due componenti importanti e scambi di comunicazione possono essere simmetrici o complementari simmetrici vuol dire che sono basati sulle uguaglianze mentre complementari sono basati sulle differenze diciamo che l'assioma più famoso più conosciuto è sicuramente quello di non si può non comunicarlo e comunichiamo sempre anche se non parliamo comunichiamo sempre qualcosa ma rimanendo sempre all'approccio pragmatico vediamo quelli che sono gli atti linguistici di austin un altro teorico che studia proprio i rapporti tra il testo il contesto in cui si manifesta a ecco lui dice che dire qualcosa è sempre anche fare qualcosa e per quello che si parla di comuni azione e ne parla proprio di tre tipologie di atti atti locutori e locutori e per locutori adesso vediamo insieme di cosa si tratta ecco l'atto notorio low cut orio vuol dire proprio dire qualcosa quindi il contenuto della comunicazione ma come abbiamo detto prima non c'è solo il contenuto ma c'è anche l'efficacia della comunicazione quanto io sono stata efficace o comunicato adeguatamente perché se io per esempio una lezione e dall'altra parte i miei alunni e studenti non capisco non vuol dire che la mia efficacia della comunicazione non è stata proprio massima qui l'atto il low cut orio anche se io ho detto qualcosa il feedback che mi ritorna indietro non è stato positivo non sono stata efficace così come anche gli effetti della comunicazione che è l'atto pirlo tutorio perché magari i miei studenti hanno capito una cosa per un'altra e gli effetti della comunicazione che quando poi fanno il compito in classe o fanno le sale o fanno la l'interrogazione orale non hanno capito e spiegano una cosa diversa quindi noi abbiamo in atto lo tutorio che è il dire qualcosa un atto di low cut orio che l'efficacia della comunicazione quindi data dal feedback del destinatario è l'atto per lo cut orio che sono gli effetti della comunicazione cioè quali sono stati gli effetti cosa ha portato questa comunicazione delle volte è anche per esempio nella relazione tra moglie e marito nella relazione di coppia c'è un mismatch tra questi aspetti perché magari io dico qualcosa ma lo dico con malo modo diciamo non in modo proprio efficace e provoca un effetto l'effetto può essere il fatto che l'altra persona si arrabbi di rimando ecco che quindi è importante tenere in conto tutti e tre questi aspetti c'è sempre nell approccio pragmatico perché ci sono stati diversi autori interessati il principio di cooper a salemi grice sono quattro elementi che dovrebbero guidare una comunicazione che sono la quantità delle informazioni che non devono essere né troppo poche le trote perché sennò c'è ridondanza la qualità la qualità che vuol dire e veritiera quello che mi stai dicendo non è l'ingegner a la cosa che mi sta dicendo cioè a una qualità mi stai dicendo delle cose con una valenza reale con ai diciamo cognizione di causa quando parli perché delle volte c'è gente che parla un po a sproposito la qualità può essere il fatto che magari un operaio si mette a parlare di immunologia quando in realtà non ha le competenze per poterlo usare poi c'è la pertinenza il modo allora la pertinenza e rispetto al contesto cioè sto comunicando in modo appropriato e pertinente rispetto al contesto pertinente vuol dire sto comunicando qualcosa che è corretto in quel contesto li faccio un esempio mi metto a parlare di del co.di dell'immunologia in un contesto in cui magari non non è il caso che io parli di immunologia quindi non è proprio pertinente così come magari uno studente si mette a fare un tema oppure a disquisire di qualcosa quando non è pertinente rispetto non so sto facendo una lezione di comunicazione e lo studente si mette a parlare non so della memoria non è pertinente rispetto a quello che stiamo facendo in modo il modo è molto importante perché come diceva oscar wilde non è ciò che dici ma è come lo dici che fa la differenza quindi il modo io posso dire anche qualcosa che dal punto di vista linguistico è ineccepibile ma lo dico magari in modo sgarbato oppure con un tono arrabbiato con un tono stizzito eccetera che è poi quello che vedremo sulla comunicazione non verbale perché il condimento delle parole ma passiamo adesso l'approccio semiotico che cos'è la semiotica diventerà processo ignoti così focalizza sulla semiotica che studia i segni e la loro storia all'interno del contesto sociale di riferimento qui la comunicazione in questo caso è il mezzo necessaria la creazione di significato cioè io sto dando un significato attraverso che cosa attraverso i segni i semi e la loro storia in base al contesto facendo riferimento ad un referente ad un codici massimi esponenti sono stati dei sussurra vissuto tra il 1857 il 1913 e chirs un tal diciamo più o meno vissuti nello stesso periodo questi sono i due grandi esponenti dell'approccio semiotico vediamoli più nel dettaglio vediamo adesso store che parlava di equivalenza cioè l'unione tra immagine acustica che è significante e l'immagine mentale che è il significato quindi io un significante che per esempio la parola cane e il significato che l'immagine mentale cioè voi vi state immaginando un cane quindi insignificante è l'immagine acustica cioè il fatto che io dica cani il significato invece l'immagine mentale che in che associata arbitrale mente perché nella lingua italiana calais vuol dire l'animale che già di state immaginando invece per per l'inferenza è importante la funzione di rimando a qualcosa di diverso da sé l'inferenza vuol dire io ho un simbolo un'icona un indice che vuol dire altro rispetto a quello che era perché è stata arbitrariamente scelto per esempio il simbolo della farmacia è stata scelta è stato scelto arbitra la mente adesso noi sappiamo che quel simbolo li vuol dire uguale farmacia però magari dall'altra parte del mondo questi morì non vuol dire farmacia oppure il simbolo dell'ordine dei medici è stato scelto arbitrano dall'uomo per significare l'albo dei medici però è appunto un inferenza io faccio un inferenza una funzione di rimando a qualcosa di diverso rispetto a secco è un disegno che negli anni è diventato il simbolo di qualcos'altro adesso vediamo invece l'aspetto sociologico quindi sociologico perché come detto già più volte anche nel corso di sociologia noi siamo esseri sociali la comunicazione è sociale la sociologia della comunicazione valuta proprio l'importanza del contesto sociale nel determinare ovviamente l'esito dell'atto comunicativo infatti parliamo di microsociologia eli macro sociologia la microsociologia studia i processi della vita quotidiana mentre la macro sociologia a studiare sull'indice di processi un po più allargati microsociologia e come mi relaziono io all'interno del liceo dove insegno come mi relaziono io con gli amici come mi relaziono con le mie figli eccetera eccetera la macro sociologia in dieci aspetti aspetti più grandi quindi cosa stanno facendo il governo le istituzioni la regione a livello istituzionale quindi la scuola cosa sta facendo quindi a livello più più macro ovviamente vi rimando se mi fa piacere a seguire il corso di sociologia che è già online nella playlist di sociologia proprio perché ci sono questi approfondimenti riguardo all'aspetto sociologico ecco vediamo soltanto l'aspetto di di notizie livello di comando livello di notizie a livello di contenuti quindi ritorniamo sempre i contenuti loro parlano parlano di livello di notizia livello di comando invece l'interpretazione necessaria per comprendere il messaggio quindi come viene interpretato il messaggio questo è sostanzialmente quello che pensa l'approccio sociologico però come vedete parlano dicono usano tanti termini diversi tra la sostanza è questa c'è l'aspetto di contenuto l'aspetto di interpretazione l'aspetto di relazione e tutto questo un condimento fa la comunicazione crea una comunicazione veniamo invece alla psicologia della cultura beh è chiaro che la comunicazione lo specchio della cultura di appartenenza noi comuni le italiane comunichiamo in modo diverso rispetto ai tedeschi anche se non siamo proprio così distanti comunichiamo rispetto diversi anche rispetto ai francesi rispetto agli asiatici quindi rispecchia molto la culture di appartenenza lo vediamo per adesso quando vediamo gente di altri ideali del straniera comunque di altri popoli vediamo proprio che comunicano in modo diverso e per quanto riguarda la psicologia la comunicazione di finisce proprio se stessi nella relazione con gli altri la psicologia guarda proprio questo quindi destini ce l'ha la relazione tra se stessi e gli altri e definisce quindi anche la nostra personalità la nostra identità perché la comunicazione da come feedback anche una parte di noi e e fate la comunicazione alla relazione con gli altri infatti si parla di psicologia sistemico relazionale con pezzone di psicologia umanistica con rogers che sono proprio focalizzati sulla persona in modo particolare rogers e adesso vediamo insieme iniziava con la psicologia sistemico relazionale di gregory de son vissuti tra il 1904 il 1980 che dice che ogni fenomeno deve essere analizzato come un sistema vedete qua io ho creato questa sfera che è un insieme di elementi all'interno i bianchi è un messico out mentendo messi pochi ce ne sarebbero tanti tanti altri e il sistema all insieme del in enti in relazione tra di loro e anche la comunicazione così c'è una relazione all'interno di un sistema che può essere il sistema famiglia il sistema scuola il sistema lavoro eccetera ma veniamo a carlo gers con la psicologia umanistica uno psicologo statunitense di su tre 1902 1987 che ha una visione abbastanza positiva dell'essere umano che sostiene appunto che l'uomo era e atto ad autorealizzarsi quindi alla parte più alta e la comunicazione proprio un'esperienza relazionale molto intensa che ci consente di togliere di essere autentico di toglierti quelle maschere quelle corazze per essere autentico perché solo se tu sei autentico con le tue forze ma anche con le tue fragilità lo strano anche gli altri cioè lui dice in sostanza niente rogers dice io se comunico in modo autentico farò in modo che anche gli altri siano autentici con me quindi questo aspetto è fondamentale per esempio nella comunicazione non direttiva cioè una relazione asimmetrica educativa o di aiuto per esempio educativa può essere l'insegnante con l'alunno è asimmetrica perché non c'è simmetria tra i tre comunicanti perché ovviamente l'insegnante ha un ruolo istituzionale di valutazione di educazione nei confronti della roma così come anche il genitore figlio e anche di aiuto come per esempio il medico il paziente come il terapeuta il cliente come lo voleva chiamare rogers perché lui preferiva a chiamarlo cliente piuttosto che paziente e questa comunicazione non direttiva che asimmetrica per l'appunto deve essere epatica quindi empatica vuol dire io devo entrare do capire entrare in relazione con i pro di souto accogliente io colgo il tuo tuoi desideri le paure le tue le tue fragilità anche le tue forze rispettosa e non direttiva cioè io ti dico quello che devi fare ma chi sostengo in quello che farai e questo è il lavoro che dovrebbe fare il medico con il paziente il terapeuta col cliente l'insegnante quell'alunno il genitore con il figlio quindi essere accogliente e rispettoso non direttivo e questo è proprio quello che sostiene la psicologia umanistica di rho ecco qua a roger diceva questa frase bellissima che dice la tendenza a giudicare gli altri la più grande barriera comunicazione alla comprensione ecco questo bisognerebbe veramente stampa perché delle volte ci tendiamo a giudicare tanto gli altri però quando si giudica l'altro non si è accogliente non si è aperti di vedute quella quel filtro di cui parlava shannon cioè quel filtro alla comunicazione quella dei malintesi quel pregiudizio tutto questo va a creare un rumore nella comunicazione e quindi una non comprensione della comunicazione quindi ricapitoliamo insieme le varie teorie le teorie matematiche con cellule weaver la comunicazione una mera trasmissione lineari di informazioni dhabi poi abbiamo visto che dopo si hanno cambiato idea hanno iniziato parlare di comunicazione circolare di informazioni da abi le teorie pragmatiche la comunicazione ha sempre uno scopo che spinge l'azione quindi andiamo a vedere gli effetti qual è l'obiettivo le teorie semiotiche la comunicazione un mezzo necessario per la creazione di significato perché vehicle assegni le teorie sociologiche quindi la comunicazione lo specchio dell'interazione sociale così come è lo specchio della cultura di appartenenza secondo la psicologia della cultura e le teorie psicologiche la comunicazione definisce chi siamo la nostra identità e la nostra relazione tra noi e gli altri qua volevo aggiungere anche un altro un'altra riflessione che è il fallimento di una relazione quasi sempre un fallimento di comunicazione perché come abbiamo detto la comunicazione fatta anche di relazione fatta solo di contenuto altrimenti sarebbe solo un'informazione quindi questo è importante da sottolineare allora adesso parliamo della distinzione tra verbale e non verbale perché come abbiamo già introdotto la comunicazione non è fatta solo di verbalizzazione quindi ciò che dico ma anche ciò che non dico anzi sono varie teorie poi lasciamo stare le percentuali che trovano il tempo che trovano che sottolineano il fatto che la comunicazione non verbale ha un peso molto importante nella comunicazione infatti come vi dicevo poco fa la comunicazione un verbale è fondamentale non per altro ci capita spesso dei fraintendimenti quando comunichiamo via telegramma di awards up o attraverso questi mezzi di comunicazione che non hanno al loro interno la comunicazione un verbale certo hanno messo le moti con l'emoticon perché nascono nascono sostanzialmente per sostituire la comunicazione non verbale perché ci si era resi conto che c'erano tanti fra intendimenti quando la gente si mandava i messaggini perché perché mancava la parte di comunicazione non verbale quindi adesso vediamo insieme che cos'è la comunicazione non per fare allora la prossemica ne abbiamo già ne abbiamo già parlato e l'uso dello spazio quindi quanto io sto vicino al mio interlocutore di più di meno i contatti per esempio dare la mano dare il 5 il grooming è per esempio il svilupparsi abbastanza tipico dei nostri amici le scimmie piuttosto che i gorilla che tendono a svilupparsi ogni tanto lo facciamo anche noi la postura come siamo a livello posturale perché è diverso rispetto a stare chiusi così o stare aperti espressioni del volto i gesti delle mani l'aspetto esteriore quindi come sono vestito come i capelli il trucco e gli accessori i segnali protonici quindi l'armonia riparlato il toro il volume la della città ci sono delle persone che ad esempio con tono di voce molto alto un volume molto molto elevato una velocità nelle loco è molto veloce segnale paralinguistici per esempio le pause e sostiene i colpi di tosse tutto questo è il condimento della comunicazione non verbale quindi vedete che c'è tantissima roba ci sono tantissime cose nella comunicazione non verbale ed è per quello che nei nuovi mezzi di comunicazione tra cui le chat dove non si mandano dove non c'è la comunicazione un verbale delle volte ci possono essere dei fraintendimenti motivo per cui spesso e sovente adesso si tende a mandare messaggi vocali perché quel messaggio locale almeno c'è l'aspetto dei segnali protonici e dei segnali paralinguistici che sono gli ultimi che abbiamo visto ecco parliamo proprio di prossimità il grande studioso di post prossemica è stato edward viii su tra il 1914 e il 2009 ed è sostanzialmente come l'individuo percepisce e utilizza uno spazio che lo circonda c'è una distinzione tra lo spazio intimo cioè uno spazio praticamente pari a zero o comunque pochi centimetri verso i 45 centimetri tra una persona e l'altra in quello personale e che è sotto il metro di solito 90 cm ecco poi ovviamente dipende da tanti aspetti sociale circa un metro quindi per esempio sociale posso avere con io con i miei studenti e poi pubblico che va ovviamente più in là quindi per esempio se io sono su un palco a teatro ovviamente il pubblico è più distante da me quindi la prossemica va da un minimo cioè quando io sono intima che può essere marito moglie fratello sorelle eccetera a fino ad arrivare al pubblico quindi la prossemica è la disciplina che si occupa delle distanze interpersonali e ci dice moltissimo sulla relazione tra gli interlocutori sulla cultura di appartenenza perché come abbiamo detto per esempio nei sudamericani tendono ad avere una prossimità molto più stretta molto più ristretta rispetto agli asiatici che tendono invece a rimanere molto più lontani tra di loro anche quando hanno un rapporto interpersonale buono i ruoli sociali per esempio si è visto che una persona che ha uno stato sociale più alto oppure un dirigente si attende ad avvicinarsi maggiormente ai propri collaboratori gli arabi quindi sudamericani tendono ad avere una bolla quella che viene chiamata bolla sociale più ristretta mentre gli asiatici tendono ad avere una bolla più più allargata anche in europa ci sono delle differenze per esempio fra i tedeschi e gli spagnoli tedeschi ovviamente a una bolla più più larga più lunga tendono a non avvicinarsi troppo gli spagnoli invece maggiormente che cos'è invece la cronica la cronica ed utilizzo del tempo nella comunità reazione quindi la percezione la gestione del tempo abbiamo la monocratica e la pole è cronica monocratica e l'ottima gestione del tempo l'organizzazione precisa preciso e schematica che è proprio tipica del nord europa e del nord america quindi una gestione del tempo molto c'è il casco tempo e denaro è qui dentro poli teorica invece tipica dei paesi orientali e sud america quindi l'importanza del coinvolgimento personale è maggiore rispetto alla gestione del tempo quindi per esempio sud america i tempi sono molto più dilatati tendono ad essere più dispersivi a non essere puntuali tempo e denaro anche no nel senso che preferiscono per esempio maggiormente tener conto delle relazioni magari se si devono spendere di più spendono di più nelle relazioni piuttosto che non nella nel correre a fare le cose leggiamo che noi siamo l'italia molto più montroni ca poi c'è una distinzione sicuramente tra nord e sud italia dove nel sud italia prevale maggiormente la pole i cronici anche se non in modo così forte come può essere in sudamerica vediamo latika lattica sono i gesti che veicolano dei messaggi molto importanti cioè lo studio del contatto tra interlocutori attraverso gesti che vengono fatte a livello personale interpersonale per esempio lattica è il darsi 5 il crac tasti con un braccio e stringersi baciarsi il tenersi per mano quindi sono tutti dei gesti che danno un significato se io mi tengo per mano da un significato di aspetto lo sguardo sguardo importante come muoviamo gli occhi che cosa guardiamo la frequenza la velocità dell'occhiale lo sbattere il papa quante volte sbattiamo le parti milan l'idratazione della pupilla i movimenti degli occhi dove vanno gli occhi la reciprocità cioè se io ti sto guardando oppure invece sto guardando in basso la fissazione oculare cioè se io ti fisso oppure guardo anche da qualche altra parte questo è tutto l'aspetto legato allo sguardo vediamo i gesti che sono movimenti corporei intenzionali un intenzionale vediamo alcuni gesti poi ce ne sono tanti altri però ripeto bisognerebbe fare solo della comunicazione non verbale bisognerebbe fare un corso a parte gli emblemi per esempio gli emblemi vuol dire che io sto dando un significato a quel gesto che sto facendo per per esempio per noi questo gesto qui è ciao con la mano e quindi di coach ha baciato la mano gesti illustratori il pacco è grande e faccio il gesto così gesti affettivi ti voglio tanto abbracciare 6 tutto da abbracciare e faccio così collegarci certi regolatori aspetta un attimo che sto parlando io oppure un attimo solo per favore jester l'attuatore per esempio il fatto che io mi mangio le unghie quando sono stressato questi sono alcuni dei gesti che vengono fatti e che sono importanti perché se io vedo di fronte a me una persona che si mangia le unghie so che lì sono the match è una persona che in quel momento è stressata ok ecco vediamo anche la comunicazione paraverbale che è il condimento della nostra voce c'è in che modo noi utilizziamo la nostra voce possiamo utilizzarla con un gol volume alto basso all'altezza del volume il ritmo veloce o lento pensate se io in questo momento parlasti in questo modo potrei farlo nella meditazione dei corsi di meditazione e non è il caso di farlo adesso abbassando il tono facendo tante pause e dire che questo non è il contesto giusto per utilizzare questo tono di voce questo ricco e queste pause invece se vedete la playlist di meditazione vedete che io ho un tono di voce una velocità decisamente diversa e quindi dice tanto di lui c'è anche la postura cioè come posizionato il corpo nello spazio quindi come orientato se io sono girato pensiamo per esempio ogni tanto mi capita di vedere gli studenti che sono orientati verso la porta perché magari sono stanchi se ne vogliono andare a casa oppure in chiusura anche vice ci sarebbe da aprire poi un dibattito sulla questione della chiusura perché non vuol dire che se io ho le mani conserte vuol dire che sono solo in chiusura la direzione del busto che il dove è orientato il bus la posizione delle braccia queste sono tutti elementi importantissimi adesso facciamo uno step in più che parliamo parliamo proprio dei mezzi di comunicazione commercio anche è stato un grandissimo studiosa di mezzi di comunicazione e lui diceva proprio che le società sono sempre state plasmate più dalla natura dei media attraverso i quali gli uomini comunicano che non dal contenuto della comunicazione quindi paradossalmente come diceva oscar wilde non è ciò che dice ma è come lo dici che fa la differenza e i mezzi di comunicazione sono proprio l'emblema di questo di questo diciamo in questa frase di oscar wilde vediamo proprio velocemente questo passaggio di mezzi di comunicazione che siamo passati dalla tradizione orale quindi al fatto che i nostri antenati utilizzavano loro salta quindi si tramandavano le cose lì dell'orale allo scritto con l'invenzione della scrittura a mano con i sumeri nel iv secolo avanti cristo perché è nata lì perché è stata inventata la scrittura a mano per lasciare traccia per dare una memoria del proprio passato poi c'è stata la dell'invenzione della scrittura caratteri mobili nel quindicesimo secolo che ha consentito una maggiore rapidità una maggiore immediatezza una maggiore diffusione e poi si è passati ai mass media con la statua con la radio con la televisione con il cinema ed era mono direzionale vuol dire che era da uno a molti perché perché la televisione e da uno cioè che l'emittente televisiva che trasmette a molte persone io mi ricordo ancora che quando ascoltavo la radio all'epoca quando era adolescente dovevo aspettare la canzone del mio cantante preferito e dovremo aspettare perché perché non ce en immediatezza di oggi non c'è il tutto e subito del vado su youtube circola canzone vela ascolto invece adesso è tutto subito tutto adesso e ne parla moltissimo mac marshall mcluhan che appunto stato nei numeri il sociologo canadese un grande studioso di mass media e dei new media che proprio dice che adesso è tutto immediato i blog e la chat e social network ed è da molti a molti perché per esempio pensiamo a di instagram tutti possono condividere tutti possono parlare un villaggio globale con lo chiama the clown e poi il mezzo diventa il messaggio perché tra l'altro nessun mezzo è neutrale perché il mezzo influenza il messaggio stesso diverso mandare un messaggio su instagram rispetto che mandarlo con un comunicato stampa è diverso mandare un messaggio su facebook o su twitter piuttosto che mandarlo attraverso una rivista quindi anche il mezzo diventa un messaggio un messaggio chiaro instagram voglio mangiare mandano un messaggio su instagram perché voglio essere più vicina alle persone invece se lo faccio tramite il telegiornale o tramite comunicato stampa sono meno vicina alle altre persone mi vedete che in mezzo diventa proprio il messaggio stesso ecco veniamo anche la comunicazione pubblicitaria comunicazione pubblicitaria qualcosina abbiamo già detto prima cioè il fatto che abbia una funzione informativa cieli di informare male neanche persuadere ovviamente e ci sono due strade della comunicazione persuasiva secondo te ti cacioppo che sono la via centrale e la via periferica a via centrale cioè il ricevente si focalizza sul contenuto informativo quindi l'informazione sul prodotto la qualità affidabilità e invece la via periferica è quella persuasiva quindi ed io mi focalizzo per esempio sul testimonial sulla colonna sonora che mi piace quindi sento una colonna sonora che mi piace allora vado a comprare il prodotto perché mi piace la colonna sonora oppure vedo il testimonial che mi piace influencer che mi piace quindi sono persuasa la acquista non importano tanto le informazioni di contenuto ma mi interessa il fatto che c'è influencer che mi piace quindi se lo prova lei se lo sceglie lei allora lo scelgo anch'io ovviamente la scelta della via dipende da tanti fattori tra cui la volontà di fare uno sforzo cognitivo meno perché nella via centrale c'è uno sforzo cognitivo io devo pensare 2 riflettere nella via periferica assolutamente non c'è nessuno sforzo cognitivo c'è più una percezione emotiva è un qualcosa di pancia chiamiamolo così ecco io voglio lanciare una sfida in uniti per concludere questa lezione che una sfida ardua cioè sareste in grado di stare sette giorni senza utilizzare social network perché ancora negli sm5 non si parla di dipendenza da social ma io sono abbastanza certa che gli stand e 6 lo faranno parleranno della dipendenza da social network della dipendenza da internet questa prova voglio vedere se poi sfida anche i tuoi tuoi compagni i tuoi amici per fare una prova stesse sette giorni senza social network e scrivi qui sotto se ce la faresti o ce l'hai fatta ma completamente senza vuol dire che non entri assolutamente mai sui social network questo per darti di de bardi l'idea di quanto sono pervasivi questi social network e di quanto noi dipendiamo da loro da quello che c'è scritto magari ci alziamo il mattino la prima cosa che facciamo è guardare instagram guardare facebook di ogni tanto faccio queste questa dieta dei social network e ogni tanto sparisco dai miei social network proprio perché ho bisogno di di curarli un po ecco fatemi sapere se se ci riuscite benissimo io spero che di averci dato un po di informazione sulla comunicazione c'è tantissimo altro da dire scrivi qui sotto nei commenti che cosa ti piacerebbe approfondire e che aspetto sui miei canali iscriviti e attiva la campanella per ricevere notizie ti aspetto anche su instagram a presto