Transcript for:
Exploring Themes in Mary Shelley's Frankenstein

[Musica] ad alta voce tommaso ragno legge frankenstein di mary shelley traduzione di luca lamberti frankeinstein chiuso entro la mia creta lo fosse chiesto io fattore di diventare uomo tu forse chiesto io di trarmi dalle tenebre john milton paradiso perduto [Musica] alla signora sa villa inghilterra 5 agosto 1700 e ci è capitato un episodio così strano che non posso fare a meno di registrarlo anche se con ogni probabilità che rivedrò prima che queste carte possano giungere tra le tue mani lunedì scorso 31 luglio eravamo quasi completamente circondati dal ghiaccio che stringeva la nave da ogni parte lasciandole a stento un tratto di mare dove galleggiare la nostra situazione era piuttosto critica tanto più che eravamo immersi in una nebbia fittissima gettammo quindi l'ancora nella speranza che si verificasse qualche mutamento di tempo e di visibilità verso le due la nebbia si sollevò e noi scorgiamo in ogni direzione vaste e irregolari pianure di ghiaccio che sembravano sconfinate alcuni dei miei compagni presero genere e anche nel vino animo cominciavano ad affollarsi pensieri inquietanti quando uno strano spettacolo attirò un tratto gli sguardi di tutti distraendoci dai timori per la nostra situazione [Musica] vedemmo un carro basso attaccato a una slitta e trascinato da cani passare verso nord a mezzo miglio circa di distanza un essere di forma umana ma apparentemente di statura di gant esca sedeva sulla slitta e guidava i cani seguimmo con i nostri cannocchiali la rapida corsa del viaggiatore fino a quando egli non scomparve in lontananza fra le irregolarità del ghiaccio questa apparizione suscitò in noi una profonda meraviglia pensavamo di essere molte centinaia di migliaia distanti da terra ma questo incontro sembrava dimostrare che non eravamo così lontani come avevamo immaginato tuttavia chiusi come eravamo fra i ghiacci ci riusciva impossibile seguirne alla pista che avevamo osservato con la massima attenzione circa due ore dopo questo avvenimento avvertimmo il movimento del mare e prima di sera il ghiaccio si spezzò liberando la nave restiamo tuttavia all'ancora fino al mattino per paura di incontrare nelle tenebre quegli enormi blocchi galleggianti che vanno alla deriva dopo la rottura del ghiaccio approfittare di questa pausa per concedermi qualche ora di riposo al mattino però appena fu chiaro salì sul ponte ivi di tutti i marinai su un lato della nave all'apparenza intenti a parlare con qualcuno in mare si trattava in realtà di una slitta simile a quella che avevamo già visto che durante la notte era stata trascinata fino a noi su una grossa lastra di ghiaccio uno solo dei cani era rimasto vivo anni la slitta c'era un essere umano che i marinai cercavano di persuadere a salire a bordo [Musica] [Applauso] [Musica] [Musica] costui non era come cir apparso all altro viaggiatore un abitante selvaggio di qualche isola sconosciuta ma un europeo quando uscì sul ponte il nostromo disse ecco il nostro capitano che non vi lascerà certo morire in mare aperto vedendomi lo sconosciuto mi si rivolse in inglese anche se conosciuto straniero prima che salga a bordo della vostra nave volete avere la cortesia di informarmi dove siete diretti disse puoi immaginare il mio stupore nel sentirmi rivolgere una simile domanda da un uomo sull'orlo della tomba per il quale avrei immaginato che la mia nave rappresentasse una risorsa più preziosa di qualsiasi ricchezza che la terra può offrire risposi comunque che eravamo in viaggio di esplorazione verso il polo nord apparentemente è soddisfatto della mia spiegazione acconsentì a salire a bordo un dio margaret e se avessi visto l'uomo che con trattava a questo modo la sua salvezza il posto pure non avrebbe avuto limiti le sue membra erano quasi congelate il suo corpo spaventosamente emaciato per la fatica per le sofferenze non ho mai visto un uomo in condizioni tanto disperate tentammo di trasportarlo in cabina ma appena lasciata all aria aperta svenne lo riportammo all'ora sul ponte e lo rianimano frizionando lo con aqua vitae e costringendolo inghiottirne qualche sorso appena diede segni di vita lo avvolgiamo in coperta e lo adagiano accanto al tubo della stufa della cucina a poco a poco si riprese e mangiò qualche cucchiaio di minestra il che gli giova notevolmente passarono così due giorni prima che fosse in grado di parlare e spesso a tematiche le sofferenze lo avessero privato della regione non appena si fu ripreso a sufficienza lo feci trasportare nella mia cabina m presi cura di lui per quanto è mio dovere me lo permettevano non ho mai visto una creatura più interessante i suoi occhi hanno un'espressione selvaggia quasi folle ma ci sono momenti in cui se si ha qualche gentilezza nei suoi riguardi o se si rende il più piccolo servigio il suo viso si illumina come di un raggio di bontà e dolcezza e qui non ho mai visto né uguale ma di solito è malinconico e disperato e qualche volta digrigna i denti come se non riuscisse a sopportare il peso di dolori che lo opprimono quando il mio ospite ci fu un poco ripreso fece molta fatica a tenere lontani gli uomini che volevano poli e centinaia di domande ma non potevo esporlo al tormento della loro food e le curiosità in condizioni di corpo e di spirito cui solo il riposo più assoluto poteva recare giovamento ma una volta il comandante gli chiese come mai si fosse avventurato così lontano sul ghiaccio con un veicolo tanto strano il suo volto assunse istantaneamente un'espressione di profonda tristezza ed egli rispose per cercare qualcuno che mi stanno fuggendo e l'uomo qui davate la caccia viaggiava come voi si rispose allora credo che l'abbiamo visto il giorno prima di raccoglierli infatti abbiamo avvistato sul ghiaccio alcuni cani che tiravano una slitta guidata da un uomo ciò suscitò l'attenzione dello sconosciuto che fece moltissime domande a proposito della direzione che il demone come lo chiamava era preso poco dopo quando rimase solo con me disse senza dubbio ho risvegliato la vostra curiosità come quella di questa brava gente ma voi avete troppo tatto per chiedermi qualcosa certo sarebbe inopportuno e crudele da parte mia turbarvi con domande dettate dalla curiosità eppure mi avete salvato da una situazione ben strana e pericoloso e caritatevolmente restituito alla vita poco dopo mi chiese se a mio giudizio la rottura del ghiaccio avesse provocato la distruzione dell'altra slitta replicai che non potevo rispondere neppure con approssimazione perché il ghiaccio si era spaccato solo verso mezzanotte ea quell'ora il viaggiatore poteva avere raggiunto un luogo sicuro anche se non avevo elementi per affermarlo da quel momento una nuova vitalità animò il corpo sfibrato dello sconosciuto manifestò un forte desiderio di salire sul ponte nella speranza di individuare quella slitta apparsa c in precedenza ma lo persuasi a restare in cabina perché troppo debole per sopportare i rigori della temperatura lo ha promesso che qualcuno vigilerà per lui e lo informerà subito se dovesse aprire qualcosa di nuovo tale è il mio diario per quanto si riferisce fino a oggi a questo strano episodio lo sconosciuto va gradualmente migliorando in salute ma è silenzioso e sembra a disagio quando entra in cabina qualcuno che non sia io tuttavia i suoi modi sono così affabili e gentili che tutti i marinai si interessano a lui per quanto abbiano pochissime occasioni di parlargli per parte mia comincio ad amarlo come un fratello e il suo dolore costante e profondo mi riempì di simpatia e di compassione deve essere stata una nobile creatura nei suoi giorni migliori sia ancora oggi nella disgrazia e così amabile e affascinante in una delle mie lettere cara margaret e via dirti che non avrei certo trovato un amico nel selvaggio oceano è invece ho trovato un uomo che prima che il suo spirito fosse prostrato dalla sciagura sarei stato felice di avere come fratello del cuore continuerò a intervalli invidiare sullo straniero ogni volta che avrò da registrare quante nuovo avvenimento [Musica] 13 agosto 1700 il mio affetto nei riguardi dell'ospite aumenta ogni giorno egli mi suscita insieme straordinaria ammirazione e pietà come posso vedere senza soffrire il più acuto dolore una creatura così nobile abbattuta dalla sventura e così affabile insieme saggio a una cultura vastissima e quando parla le sue parole benché scelte con raffinata attenzione fruiscono con scioltezza ed eloquenza impareggiabili se ormai quasi rimesso dalla sua malattia e di continuo sul ponte cercando con gli occhi impare la slitta che precedeva la sua per quanto infelice non si abbandona completamente al proprio dolore ma si interessa molto ai progetti altrui mi ha rivolto numerose domande circa i nei piani di cui l'ho messo a parte senza omettere nulla è entrato nel merito di tutti gli aspetti favorevoli a un mio eventuale successo e di ogni più minuto dettaglio delle misure che ho preso per conseguirlo sono stato facilmente indotto dalla simpatia che mi dimostra a usare il linguaggio del cuore a dar voce al cocente ardore del mio animo è a spiegare con tutto il fervore che mi accalorava quanto volentieri avrei sacrificato la mia fortuna la mia stessa vita ogni mia speranza per riuscire in questa impresa la vita o la morte di un uomo erano un prezzo insignificante da pagare gli dicevo per acquisire la conoscenza che bramavo per il dominio che avrei ottenuto tramandato sugli elementi che sono nemici della nostra specie mentre parlavo una coppa tristezza si diffuse sul volto del mio ascoltatore inizialmente notai che cercava di trattenere l'emozione si coprì gli occhi con una mano al che la mia voce tra noi quindi svanì quando vidi le lacrime scorre gli tra le dita un gemito studio su petto ansante mi fermai infine gli parlò con voce rotta felice anche voi condividete la mia follia avete bevuto anche voi quel sorso intossicante ascoltatemi lasciate che vi riveli la mia storia e scaglie rete la coppa lontano dalle vostre labbra da le parole puoi ben immaginare suscitarono la mia curiosità ma il parossismo di dolore che l'aveva colto aveva sopraffatto le sue deboli forze quindi furono necessari molte ore di riposo e di conversazioni tranquilla per restituirgli la calma una volta subito la violenza dei propri sentimenti sembrò disprezzarsi per essersi dimostrato schiavo della passione e soffocando l'occupazione anni a della disperazione mi portò nuovamente parlare di me e mi chiese di raccontati i miei primi anni la storia fu presto narrata ma risvegliò una serie di riflessioni gli parlai del mio desiderio di avere un amico della mia sete di avere un affinità più intima di quanto avessi ha avuto sinora ed espressi la convinzione che un uomo poteva vantarsi di una felicità ben scarsa se non aveva goduto di tale fortuna sono d'accordo con lui rispose lo sconosciuto siamo creature informi incomplete se una persona più saggia migliore più cara a noi di noi stessi tale dovrebbe essere un amico non ci presta il suo aiuto perché perfezioniamo la nostra natura debole e difettosa contempo avevo un amico mario nobile tra le creature e mi sento quindi in diritto di giudicare dell'amicizia voi avete speranza e tutto il mondo aperta davanti a voi e non avete motivo di disperare io invece ho perso ogni cosa e non posso ricominciare la vita da capo mentre pronunciava queste parole il sorriso senza un'espressione di dolore calmo e profondo che mi stringe il cuore ma non aggiunge altro e poco dopo si ritirò in cabina sebbene il suo spirito sia affranto nessuno sa gustare più di lui le bellezze della natura il cielo stellato in mare ogni panorama offerto da queste regioni meravigliose sembrano avere ancora il potere di elevare il suo animo al di sopra delle cose terrene un uomo simile a una duplice esistenza può essere vittima del dolore può essere travolto dalle sciagure ma quando si chiude in se stesso e come uno spirito celeste avvolto da un alone che tiene lontana e pene e follia ridi dell'entusiasmo che esprimo nei riguardi di questo di vino viandante non lo faresti se lo incontrassi sei stata istruita e raffinata dalla lettura è tenuta isolata dal mondo e di conseguenza se alquanto esigente ma proprio questo ti rende più adatta ad apprezzare i meriti straordinari di quest uomo fuori dal comune mi sono sforzato a volte di capire quale sia la qualità che lo è l'era così smisuratamente al di sopra di ogni persona che ho conosciuto credo si tratti di intuito di un infallibile capacità di giudicare rapidamente di penetrare le ragioni delle cose che non ha eguali per chiarezza e precisione aggiungerci la facilità di espressione è una voce le cui tonalità sono una musica che soggioga l'anima [Musica] 19 agosto 1700 ieri lo straniero mi ha detto non vi sarà stato difficile accorgervi capitano alto ma che sono stato ritmati tremende inaudite sciagure avevo deciso un tempo che ricordo ha di tali disgrazie morisse con me ma voi mi avete convinto a mutare la mia determinazione voi cercate conoscenza e saggezza come facevo io una volta e spero ardentemente che l'adempimento dei vostri desideri non sia una certa che ricorda come è capitato anni non so se il racconto delle mie sciagure potrà tornarvi utile eppure quando penso che state seguendo il mio stesso percorso esponendovi agli stessi pericoli che mi hanno ridotto in questo stato credo che forse potrete trarre dal mio racconto una morale adatta a voi che possa guidarvi se avrete successo nella vostra impresa o consolarvi in caso di fallimento preparatevi a udire casi che di solito sono ritenuti impossibili se ci trovassimo tre scenari naturali più quieti potrei tenere di incontrare la vostra incredulità forse addirittura la vostra irrisione ma in queste lande selvagge e misteriose vi parranno possibili molte cose che susciterebbero il riso di chi non è abituato ai poteri mutevoli della natura ma non dubito che il mio racconto abbia in sé le prove sufficienti della veridicità degli eventi che lo compongono puoi facilmente immaginare quanto mi lusinga se questa sua offerta pure non potevo sopportare che gli rinnovasse il proprio dolore con il racconto del suo cv e sentivo un profondo desiderio di ascoltare la narrazione promessa in parte per curiosità in parte per la brama di migliorare il suo destino se appena ciò fosse stato il mio potere espressi da risentimenti nella mia risposta vi ringrazio per la vostra simpatia per rispose ma purtroppo essa è inutile il mio destino è pressoché compiuto un solo evento attendo ormai e poi potrò riposare in pace comprende il vostro sentimento ma vigna annate amico mio se mi permettete di chiamarmi così nulla può cambiare il mio destino ascoltata la mia storia e vi accorgerete di quanto irrevocabilmente esso sia fissato mi disse poi che avrebbe iniziato il suo racconto il giorno seguente quando mi sarebbe stato più comodo tale promessa provocò da parte mia e i ringraziamenti più calorosi ho deciso di registrare ogni notte quando non sarò assolutamente costretto a occuparmi dei miei doveri e per quanto è possibile con le sue parole ciò che egli mi narrerà durante il giorno se sarò occupato prenderò almeno qualche appunto questo manoscritto sarà per te senza dubbio fonte di grandissimo piacere ma con quanto interesse e con quanta simpatia lo leggerò io in qualche giorno futuro io che conosco lui e che lo raccolto delle sue stesse labbra anche ora mentre mi accingo al mio compito la sua voce calda mi risuona nelle orecchie quegli occhi lucenti mi fissano con malinconica dolcezza vedo la sua mano delicata levarsi nell'animazione del racconto mentre e lineamenti del viso sono irradiati dal suo spirito ben strana e dolorosa deve essere la sua storia spaventosa la tempesta che ha avviluppato la coraggiosa imbarcazione nel corso del suo viaggio e l'ha fatta naufragare così [Musica] [Musica] sono originario di ginevra e la mia famiglia è una delle più note di quella repubblica i miei antenati sono stati per molti anni consiglieri e sindaci e mio padre ha ricoperto con onore e fama varie cariche amministrative era rispettato da tutti coloro che lo conoscevano per l'integrità e per la solerzia che dedicava i pubblici affari aveva passato gli anni giovanili continuamente assorbito dalle faccende del suo paese una serie di circostanze gli aveva impedito di sposarsi la giovane e fu solo sul declinare della vita che deve né marito e padre di famiglia non posso fare a meno di riferire le circostanze del suo matrimonio no dato che esse valgono a illustrare il suo carattere uno dei suoi amici più intimi era un mercante che da uno stato di ricchezza era stato ridotto in povertà da una serie di rovesci di fortuna quest'uomo boffo aveva un carattere orgoglioso e inflessibile e non poteva sopportare di restare povero e dimenticato nello stesso paese dove si era un tempo distinto per rango e magnificenza dopo avere quindi pagato nel modo più onorevole tutti i suoi debiti si ritirò con la figlia nella città di lucerna dove visse misero e sconosciuto mio padre che era legato a buffon da una sincera amicizia sia doloro profondamente per il suo ritiro in circostanze così sfortunate deplorava amaramente il falso orgoglio che aveva indotto l'amico a una condotta così poco degna dell'affetto che li univa quindi non perse tempo e si mise subito a cercarlo con la speranza di riuscire a persuaderlo a ricominciare con il suo credito il suo appoggio ma a boffo aveva preso misure efficaci per fare perdere le proprie tracce e passarono 10 mesi prima che mio padre scoprisse il suo nascondiglio lieto oltre ogni dire per il successo delle sue ricerche si affrettò alla casa che era situata in un vicolo nei pressi del re ma come entro lo accolsero solo miseria e disperazione la figlia lo curava con la più grande tenerezza ma si accorse con disperazione che il loro piccolo capitale si andava assottigliando rapidamente e che non c'era nessun altra prospettiva di sostegno ma caroline buffo possedeva una tempra non comune e il suo coraggio la sostenne nelle avversità si procurò lavori semplici intrecciava paglia e in vari altri modi riuscì a guadagnare quanto bastava almeno al sostentamento in questo modo passarono diversi mesi il padre peggiorò e la dovete occupare quasi tutto il tempo a curarlo i mezzi di sussistenza diminuirono e nel corso del decimo mese il padre le moli fra le braccia lasciandola orfana in miseria quest'ultimo colpo lo sconvolse della piangeva amaramente inginocchiata accanto alla bara di boffo quando mio padre entrò nella stanza due anni dopo caroline divenne sua moglie [Musica] [Musica] c'era una notevole differenza di età tra i miei genitori ma ciò sembrava unirli ancora di più con un legame di affetto devoto vi era nella mente retta di mio padre un senso di giustizia che rendeva necessario che egli provassi stima per qualcuno per poterlo amare profondamente durante i due anni che avevano preceduto il matrimonio mio padre aveva gradualmente abbandonato tutti gli incarichi pubblici e subito dopo la loro unione essi cercarono nel piacevole clima dell'italia nel cambiamento di panorama e di interessi connesso ogni viaggio in quel paese meraviglioso un ristoro per il fisico indebolito di mia madre dopo l'italia visitarono la germania e la francia io il loro primogenito nacque a napoli e fin da quando ero in fasce li accompagna in sé loro vagabondaggi lungo l'unico oggetto delle loro cure mia madre desiderava molto una figlia ma io continuavo essere il loro unico rampollo quando avevo circa cinque anni durante un'escursione al di là della frontiera italiana trascorremmo una settimana sulle sponde del lago di como la loro natura caritatevole e gli faceva spesso entrare nelle case della povera gente questo era per mia madre più che un dovere era una necessità è una passione ricordando ciò che aveva sofferto e come era stata soccorsa comportarsi come un angelo custode nei confronti degli afflitti durante una passeggiata una povera casupola neri cessine una valle attirò la loro attenzione per l'aspetto particolarmente desolato e per il numero di bambini seminudi lì riuniti che rivelavano la miseria più nera un giorno in cui mio padre era andato da solo a milano mia madre visitò quel casolare insieme a me mi trovò un contadino e sua moglie segnati dal duro lavoro piegate dalle preoccupazioni dalla fatica che distribuivano un misero pasto a cinque bambini affamati tra questi una in particolare attirato l'attenzione di mia madre sembrava di un ceppo diverso mentre gli altri quattro erano piccoli monelli con gli occhi scuri la bambina era minuta e di carnagione chiara i suoi capelli erano del loro più splendente e nonostante la povertà degli abiti sembravano crearle attorno al capo una corona di distinzione la frontera ampia e spaziosa gli occhi azzurri e limpidi mentre le labbra e la forma del viso e spremeva nota le dolcezze sensibilità che nessuno poteva guardarla senza crederla di una specie diversa una creatura mandata dal cielo che aveva nei tratti un'impronta celeste la contadina notando che mia madre fissava quella splendida bambina con ammirazione e meraviglia linee raccontò volentieri la storia non era figlia sua bensì di un nobiluomo milanese la madre era tedesca ed era morta dando la alla luce la bambina era stata messa a balia presso di loro che allora erano in condizioni migliori si erano appena sposati ed è nato da poco il loro primo figlio lo il padre della creatura che era stata loro affidata era uno di quegli italiani cresciuti nel ricordo dell'antica gloria d'italia uno di quegli schiavi ogni frementi che si sforzavano di ottenere la libertà del proprio paese era caduto vittima della propria ossessione che fosse morto o languisce nelle prigioni austriache non era noto le sue proprietà erano state confiscate e la bambina era rimasta orfana e povera era rimasta con i genitori adottivi ed era fiorita nella loro rosa casupola più bella di una rosa da giardino tra rovi dalle foglie brune quando mio padre tornò da milano nell'atrio della nostra villa trovò che giocava con me è una bambina più bella di un cherubino di quinto una creatura che sembrava irradiare luce e che nel corpo e nei movimenti sembrava più leggera di un camoscio dei monti quell'apparizione fu presto spiegata consultarono il parroco del villaggio e il risultato fu che elizabeth latenza divenne parte della famiglia dei miei genitori e per me più di una sorella splendida e adorata compagna di ogni gioco e attività tutti amavano elisabetta l'attaccamento appassionato e quasi irriverente di cui tutti la circondavano diventò per me dato che anch'io l'ho condividevo fonte di orgoglio e di piacere la sera prima che fosse portata a casa nostra a mia madre aveva detto scherzosamente o un bel regalo per il mio victor lo riceverà domani e quando il mattino dopo mi presentò elisabetta come il dono promesso io interpretare le sue parole in senso letterale con serietà di bambino e considera i elizabeth come mia mia da proteggere da amare e accudire tutte le lodi che riceveva le consideravo come fate qualcosa di mia proprietà ci chiamavano famigliarmente cugini ma nessuna parola nessuna espressione potrebbe rappresentare il tipo di rapporto che mi legava a lei alla mia più che sorella perché fino alla morte sarebbe stata solo mia [Musica] fumo allevati insieme e in effetti non c'era neanche un anno di differenza tra noi non ho bisogno di dire che eravamo del tutto estranei a ogni sorta di disaccordo litigio l'armonia era l'essenza della nostra amicizia e la diversità e il contrasto esistenti tra i nostri caratteri si avvicinavano di più elizabeth era di natura più calma e riflessiva ma nonostante tutto il mio ardore io avevo una maggiore capacità di applicazione 0 più infiammato dalla sete di conoscenza ma mentre la mia amica contemplava con spirito serio e ha pagato il magnifico aspetto delle cose io mi dilettavo investigarne le cause il mondo era per me un segreto che desideravo svelare la curiosità la brama di apprendere le leggi nascoste della natura la felicità simile all'ecstasy che trovavo quando si aprivano al mio sguardo sono tra le prime sensazioni che io ricordi alla nascita di un secondo figlio più giovane di me di sette anni i miei genitori rinunciarono definitivamente alla loro vita vagabonda e si stabilirono nel loro paese natale possedevano una casa a ginevra è una dimora di campagna a bere idee sulla sponda orientale del lago a poco meno di cinque chilometri dalla città vivevamo soprattutto nella seconda e i miei genitori conducevano una vita assai appartata era nel mio carattere evitare la folla e affezionarmi a poche persone ero quindi indifferente ai compagni di scuola in genere ma mi legga in una stretta amicizia con uno di loro ai club al era figlio di un mercante di ginevra ed era un ragazzo di talento e fantasia fuori del comune a nove le imprese le difficoltà e persino il pericolo per se stesso era un gran conoscitore di romanzi cavallereschi e fantastici componeva poemi eroici e aveva cominciato a scrivere svariate storie di incantesimi venture cavalleresche cercò di farci recitare in commedie e di farci partecipare opere in maschera i cui personaggi si ispiravano agli eroi di roncisvalle a quelli della tavola rotonda di re artù e a tutta quella schiera di valorosi eroi cavallereschi che versarono il proprio sangue per riscattare il santo sepolcro dalle mani degli infedeli nessuno avrebbe potuto trascorrere un infanzia più felice della mia il mio carattere era talvolta violento e le mie passioni focose ma per qualche legge insita nella mia natura questi non si volgevano verso desideri infantili bensì in una brama di apprendere che tuttavia non era rivolta a ogni cosa e indiscriminatamente confesso che nelle strutture delle lingue nell'ordinamento giuridico o la politica dei vari stati ebbero mai per me alcuna attrattiva erano i segreti del cielo e della terra che desideravo apprendere e sia che si trattasse della sostanza esteriore delle cose o dello spirito culto della natura e dell'anima misteriosa dell'uomo le mie ricerche si dirigevano sempre verso i segreti metafisici nel mondo o piuttosto fisici ma nel senso più alto del termine nel frattempo claire va si occupava per così dire dei rapporti immorali tra le cose il palcoscenico affollato della vita le virtù degli eroi e le azioni degli uomini erano il suo tema preferito e la sua speranza il suo sogno erano di diventare uno di quelli i cui nomi sono passati alla storia come nobili avventurosi e benefattori della nostra specie l'anima santa di elizabeth spendeva come una lampada votiva nella pace della nostra casa il suo sorriso la sua voce armoniosa lo sguardo dolce di quegli occhi celestiali erano sempre presenti a bene dirci a darci forza era uno spirito vivente dell'amore che attrae e addolcisce avrei potuto in cooper mia causa dei miei studi e accentuare i modi bruschi per l'ardore della mia natura se non ci fosse stata lei a placarsi facendomi assumere una parvenza della sua gentilezza d'animo e claire ball poteva qualche difetto alloggiare nel nobile spirito di class bar mia dolce indugiare su questi ricordi d'infanzia lì quando la sventura non mi aveva ancora sconvolto la mente trasformando il fulgido sogno di potere essere utile all'umanità in tristi e meschino riflessioni su se stessa la filosofia naturale è il genio che ha regolato il mio destino io desidero quindi nel mio racconto illustrare i fatti che mi hanno condotto a prediligere questa scienza quando avevo 13 anni andiamo tutti in gita ai bagni nei dintorni di tono l'inclemenza del tempo ci costrinse rimanere un giorno intero confinati in una locanda liri trovai per caso un volume delle opere di cornelio aggrappa lo aprì svogliatamente la teoria che egli cerca di dimostrare e infatti meravigliosi che espone trasformarono presto in entusiasmo il mio disinteresse una nuova luce parve accendersi nella mia mente è trepidante di gioia comunicai la scoperta mio padre questi deve un'occhiata distratta al titolo del libro e disse cornelio agrippa bucaro victor non perdere il tuo tempo con cose simili sono sciocchezze se invece di limitarsi a questa osservazione mio padre si fosse sforzato di spiegarmi che i principi di agrippa erano ormai superati e che essi era subentrato un moderno sistema scientifico molto più valido dell'antico perché le risultanze di quest'ultimo erano chimeriche mentre quelle del nuovo erano reali e pratiche certamente avrei messo da un canto agrippa e avrei soddisfatto la mia immaginazione così eccitata ritornando ai miei studi precedenti è persino possibile che il corso delle mie idee non avrebbe mai ricevuto il fatale impulso che doveva condurmi alla rovina ma lo sguardo distratto che mio padre aveva dato al volume non era valso persuadermi che egli ne conoscesse il contenuto e continuai a leggerlo con la massima avidità ho già detto di come fossi imbevuto di un ardente desiderio di penetrare i segreti della natura e nonostante l'intenso lavoro e le meravigliose scoperte dei filosofi moderni riemergeva sempre dai miei studi scontento insoddisfatto si dice che isaac newton abbia confessato di sentirsi di fronte all'immenso e inesplorato oceano della verità come un bambino che raccoglie conchiglie sulla riva e tra i suoi successori nelle diverse branche della filosofia naturale quelli che conoscevo apparivano anche la mia intelligenza di ragazzo come principiante intente alla stessa ricerca il contadino ignorante guarda agli elementi che lo circondano e ne conosce l'uso pratico il più sapiente filosofo ne sapeva poco di più aveva parzialmente svelato il volto della natura ma i suoi lineamenti immortali rimanevano un mistero è un interrogativo poteva sezionare atomizzare e denominare ma le cause di secondo e terzo grado gli erano del tutto sconosciute per non parlare di una causa ultima io avevo scottato le fortificazioni e gli impedimenti che sembravano rendere ostico agli umani l'accesso alla fortezza della natura e senza riflettere da ignorante me n'ero afflitto ma qui c'erano libri uomini che erano andati più a fondo e ne sapevano di più presi per vero tutto ciò che affermavano e divenni loro discepolo può sembrare strano che ciò sia accaduto nel xviii secolo ma anche se seguivo il normale corso di studi nelle scuole di ginevra era in gran parte un autodidatta per quanto riguardava i miei studi preferiti mio padre non aveva interesse per le scienze venni lasciato a di battermi in una cecità infantile che si sommava una sete di conoscenza da studioso sotto la guida dei miei nuovi precettori mi posi con la massima diligenza alla ricerca della pietra filosofale e dell'elisir di lunga vita ma in breve tempo fu quest'ultimo a ottenere la mia massima attenzione la ricchezza era un obiettivo di rango inferiore quale gloria invece avrebbe atteso le mie scoperte se fossi riuscito a bandire la malattia dal corpo umano ea rendere l'uomo invulnerabile a qualsiasi morte con la sola esclusione di quella violenta e queste non erano le mie sole visioni lenovo la possibilità di evocare fantasmi o demoni era una promessa fatta con liberalità dai miei autori preferiti e ilio neri cercavo con ardore la realizzazione concreta e ogni volta che i miei incantesimi fallivano né attribuivo le è successo alla mia inesperienza e gli errori che commettevo piuttosto che è una mancanza di scientificità o veridicità nei miei autori e così per un certo periodo fu tutto preso da sistemi superati mescolava da inesperto mille teorie contraddittorie e mi dibattevo in un pantano di conoscenze disparate guidato da una vivida immaginazione e da una logica infantile finché un incidente mutò di nuovo il corso delle mie idee [Musica] avevo circa 15 anni quando fummo testimoni di un temporale di una violenza inaudita venne dalle montagne del giura e il tuono rimbombo d'improvviso con spaventoso fragore da varie zone del cielo fino a che la bufera durò rimasi a osservarne le fasi con curiosità e piacere mentre ero sulla porta via un tratto un torrente di fuoco sgorgare da una vecchia e splendida quercia che si drizza va una ventina di metri della nostra casa come la luce abbagliante svaghi trovammo che la quercia era scomparsa e al suo posto c'era soltanto un tronco bruciacchiato quando l'indomani mattina andammo a osservarlo trovammo l'albero stranamente contorto la scarica non aveva spezzato ma ridotto a un sottile involucro di legno mai avevo visto cosa distrutta in maniera così totale prima di questo episodio avevo già qualche nozione sulle leggi più elementari dell'elettricità in quell'occasione era con noi una persona che aveva compiuto vaste ricerche nel campo della filosofia naturale stimolato da quella catastrofe egli si addentrò nella spiegazione di una teoria che aveva elaborato personalmente sull'elettricità e sul galvanismo per me del tutto nuova e sorprendente tutto ciò che disse gettò nell'ombra cornelio agrippa alberto magno e paracelso che avevano regnato a lungo sulla mia immaginazione ma per una qualche fatalità la disfatta di quei personaggi mi fece passare la voglia di perseguire i miei vecchi studi mi pareva che mai nulla si potessero si sarebbe riusciti a conoscere quanto sino ad allora aveva occupato la mia attenzione divenne d'improvviso spregevole per uno di quei capricci della mente a cui forse siamo più soggetti in giovane età contratto abbandonare le mie precedenti occupazioni disconobbe la storia naturale e tutta la sua progenie come una creazione deforme e abortiva e concepì il massimo disgusto per una potenziale scienza che nemmeno si affacciava alla soglia della vera conoscenza fu in questo stato d'animo che intrapresi lo studio della matematica e delle diverse branche di questa scienza che trovavo costruite su fondamenti sicuri quindi degni della mia considerazione è così stranamente che sono costruite le nostre anime e da filamenti così impercettibili siamo destinati alla prosperità o alla rovina quando mi guardo indietro mi pare che questo mutamento quasi miracoloso di inclinazione e di volontà sia stato un suggerimento diretto del mio angelo custode l'ultimo sforzo compiuto dallo spirito di conservazione per allontanare la tempesta che già si addensavano il cielo pronta travolgermi la sua vittoria fu annunciata dalla solita tranquillità e contentezza d'animo che seguì l'abbandono dei miei vecchi studi che negli ultimi tempi mi avevano tormentato fu così che imparare ad associare il male con la loro prosecuzione la felicità con il loro abbandono fu un grande sforzo quello dello spirito del bene ma inefficace il destino era troppo potente e le sue leggi immutabili avevano decretato la mia totale terribile distruzione [Musica] [Musica] [Musica] quando raggiunsi l'età di 17 anni i miei genitori decisero che mi iscrivessi all'università di ingolstadt fino ad allora avevo frequentato le scuole di ginevra da mio padre riteneva necessario che per completare la mia educazione lo conoscessi costumi diversi da quelli del mio paese natale la mia partenza fu quindi fissata a breve scadenza ma prima che arrivasse il giorno stabilito avvenne la prima sciagura della mia vita quasi un presagio della mia in felicità futura elisabetta era stata colpita da scarlattina in forma grave ed era in pericolo di vita durante il suo isolamento avevamo cercato in tutti i modi di salire e mia madre dal prendersi cura di lei dapprima e l'aveva ceduto alle nostre preghiere ma non appena seppe che la vita della sua prediletta era minacciata non riuscì a dominare l'ansia si mise al suo capezzale le sue cure ebbero la meglio sulla violenza della malattia elisabetta fu salva ma le conseguenze di questa imprudenza furono fatali per la salvatrice [Musica] dopo tre giorni mia madre si ammalò la febbre era accompagnato dai sintomi più allarmanti e l'espressione dei medici curanti fece prevedere il peggio nemmeno sul letto di morte vennero a mancare a quella donna ammirevole coraggio e dolcezza con giunse la mano di elisabetta la mia me disse figli miei le mie più salde speranze di futura felicità si fondavano sull'idea della vostra unione tale certezza sarà ora la consolazione di vostro padre rispetto amore mio tu devi prendere il mio posto e avere curati nei bambini più piccoli non rimpiango divenire separata da voi felice e amata come sono stata non è forse duro lasciarmi ma questi sono pensieri indegni di me cercherò di rassegnarmi serenamente alla morte nella speranza di incontrarvi in un altro mondo spero dolcemente il suo volto esprimeva affetto anche la morte inutile che descrive sentimenti di coloro che si vedano troncare i vincoli più cari dalla più irreparabile delle sciagure e vuoto che si crea nell'anima la disperazione che traspare dal riso occorre molto tempo per persuadersi che colei che vedevamo ogni giorno colei la cui esistenza sembrava parte della nostra se ne sia andata davvero per sempre che la luce degli occhi amati può essersi spenta che il suono di una voce così il familiare e cara all'orecchio può essersi taciuto per non essere udito mai più queste sono le riflessioni dei primi giorni ma quando il passare del tempo rende più evidente la realtà della sciagura allora inizia la vera amarezza del dolore ma a chi questa mano crudele non ha strappato qualche persona amata perché descrivere una fanno che tutti abbiamo provato e dobbiamo provare ma viene per il momento in cui il dolore è più che una necessità è un lasciarsi andare e il sorriso che gioca sulle labbra non viene più bandito anche se può essere considerato sacrilegio mia madre era morta ma noi avevamo ancora doveri cui attendere dovevamo continuare a vivere con quanto ci rimaneva e imparare considerarci fortunati di avere ancora qualcuno che la predatrice non aveva afferrato la data del mio viaggio a ingolstadt che era stata riferita in seguito a questi avvenimenti venne fissata di nuovo ottenni da mio padre un rinvio di qualche settimana mi sembrava un'eresia lasciare così presto la quiete così simile alla morte della casa è in lutto e gettarmi nel tumulto della vita era un nuovo al dolore ma non per questo esso mi allarmo meno non mi sentivo di perdere di vista coloro che mi rimanevano e soprattutto desideravo vedere la mia dolce elisabetta un po ri confortata quella in effetti nascondeva il suo dolore e si sforzava di confortare tutti noi guardava alla vita con fermezza e se ne assumeva gli oneri con zero e coraggio si dedicava totalmente a coloro che le era stato insegnato a chiamare zio e cugini non fu mai così incantevole come in quel periodo in cui si sforzava di ritrovare la luminosità del suo sorriso e farlo splendere su di noi dimenticò persino il proprio dolore nello sforzo di farci dimenticare il nostro [Applauso] [Musica] giunse alla fine il giorno della mia partenza che ora va trascorse con noi l'ultima sera aveva tentato di persuadere suo padre permettergli di accompagnarmi diventare il mio compagno di studi ma invano suo padre era un commerciante di strette vedute che nelle aspirazioni e nell'ambizione del figlio vedeva solo pigrizia rovina la reyer ha profondamente spiaciuto della sfortuna di essere privato di un'educazione liberale non parlò molto ma quando lo fece lessi in quegli occhi accesi nel suo sguardo animato una volontà trattenuta ma ferma di non restare incatenato ai meschini dettagli del commercio resto hanno alzati fino a tarda ora non riuscivamo a separarci né a pronunciare la parola addio infine fu detta e ci ritirammo fingendo di avere bisogno di riposo ciascuno illudendosi di aver ingannato gli altri ma quando all'alba scesi per montare sulla carrozza che mi avrebbe portato via erano tutti di mio padre che per benedirmi di nuovo claire var a stringermi di nuovo la mano la mia elisabetta per rinnovare la raccomandazione di iscrivere spesso e per prestare le ultime cure femminili al suo amico e compagno di giochi mi lasciai cadere sulla carrozza che doveva condurmi tanto lontano mi abbandonai alle più malinconiche riflessioni io che ero sempre stato circondato di compagni affettuosi sempre in gara per compiacersi a vicenda ora ero solo all'università dove mi stavo recando avrei dovuto trovarmi degli amici e imparare a proteggermi da me la mia vita era stata fino allora ritirate casalinga ciò mi aveva ispirato un invincibile ripugnanza per i volti nuovi amavo i miei fratelli elizabeth e claire balla questi erano vecchi visi familiari ma mi credevo totalmente inadatto la compagnia di sconosciuti tali erano le mie riflessioni all'inizio di viaggio ma via via che esso procedeva il mio coraggio le mie speranze ripresero rigore desidera ardentemente larga re il mio sapere spesso a casa era stato difficile per me trascorrere la giovinezza confinato l'ho sempre nello stesso luogo e avevo sentito il desiderio di entrare nel mondo e di occupare il mio posto fra gli altri esseri umani ora che i miei voti si avveravano sarebbe stata una vera follia pentirsene durante il viaggio fino a ingolstadt che fu un lungo e faticoso e b a judy riflettere su queste e molte altre cose alla fine i miei occhi scorsa era il campanile alto e candido della città scesi dalla carrozza e poi accompagnato le distanze solitarie perché trascorressi la sera con me meglio mi piaceva il mattino seguente munita delle mie lettere di presentazione fece visita ad alcuni dei professori più importanti il caso o piuttosto l'influenza maligna l'angelo della distruzione che affermò il suo dominio onnipotente su di me dal momento in cui mossi miei passi riluttanti dalla soglia della casa di mio padre mi portò primo dal signor prenda professore di filosofia naturale era un uomo rozzo ma conosceva molto bene i segreti della sua scienza mi pose diverse domande circa i miei progressi nelle diverse discipline che si ricollegavano alla filosofia naturale risposi senza riflettere con un certo disprezzo feci i nomi dei miei alchimisti come i principali autori che avevo studiato il professore parabeni sbalordito davvero avete perso tempo a studiare quelle sciocchezze io risposi affermativamente ogni minuto con di nuovo signor prende con calore ogni istante che avete sciupato su quei libri è interamente è irrimediabilmente perduto avete operato la vostra memoria di storie superate e di nomenclature inutili buon dio ma in quale deserto siete vissuto perché non mi fosse nessuno a informarvi che le fantasie di cui vi siete così avidamente passato sono vecchie di mille anni e altrettanto ammuffite mai mi sarei aspettato di trovare un discepolo di paracelso di alberto magno nella nostra epoca illuminate scientifica caro signore dovete cominciare da capo i vostri studi e così dicendo si allontano scrisse un elenco di libri sulla filosofia naturale che desideravano procurarsi amy accomiatò dopo avermi comunicato che la settimana seguente avrebbe dato inizio a un corso di filosofia naturale e che il signor valdman suo collega ci avrebbe tenuto lezioni di chimica a giorni alterni ai suoi tornai a casa non deluso perché come ho detto da lungo tempo consideravo inutili quegli autori che il professore aveva stigmatizzato ma poco incline a dedicarmi a quegli studi il signor kram era un ometto rozzo dalla voce aspra e lo spetto ripugnante il maestro dunque non mi rispose a favore della dottrina in forma forse troppo filosofica e coerente ho dato un resoconto delle conclusioni a cui ero giunto questo proposito da ragazzo non mi ero accontentato dei risultati promessi dai moderni professori di scienze naturali con una confusione di idee giustificata solo dalla mia estrema giovinezza e dal bisogno di una guida in quel genere di materie avevo seguito a ritroso i passi della conoscenza lungo i sentieri del tempo e aveva sostituito le scoperte dei ricercatori moderni con i sogni di alchimisti dimenticati inoltre disprezzava gli usi della filosofia naturale moderna era molto diverso quando i maestri della scienza ricercavano l'immortalità e il potere tali visioni per quanto va ne erano grandiose ma ora la scena era cambiata l'ambizione del ricercatore sembrava limitarsi ad annullare le visioni sulle quali si fondava principalmente il mio interesse per la scienza mi veniva richiesto di barattare chimere di grandezza infinita con realtà di poco valore [Applauso] [Musica] tali furono le mie riflessioni durante i primi due o tre giorni di soggiorno ingolstad trascorsi soprattutto a familiarizzare con i luoghi e le persone più importanti della mia nuova residenza ma all'inizio della settimana seguente pensai all'informazione che il signor crepe mi aveva dato circa le elezioni e per quanto non avesse la minima voglia di sentire quell'ometto pieno di sé le pare sentenze da una cattedra ricordai quello che mi aveva detto del signor valdman che non avevamo visto perché era stato fuori città in parte per curiosità in parte per occupare il tempo mi recai nell'aula dove poco dopo fece il suo ingresso il signor ball ma questo professore era molto diverso dal suo collega dimostrava una cinquantina di anni e il suo volto esprimeva la più grande benevolenza i pochi capelli che li coprivano le tempie erano grigi mentre quelle sulla nuca erano quasi neri piccolo di persona ma di portamento eretto aveva la voce più dolce che avessi mai udito iniziò una lezione ricapitolando la storia della chimica in molti progressi fatti a opera di diversi scienziati i più importanti dei quali citò con fervore diede poi una rapida scorsa allo stato attuale di questa scienza spiegò molti dei suoi principi più elementari dopo aver eseguito alcuni esperimenti introduttivi concluse con un elogio della chimica moderna che non potrò mai dimenticare gli antichi maestri di questa scienza disse promettevano cose inattuabili senza mai giungere a nulla i ricercatori moderni promettono poco sanno che i metalli non possono trasformarsi che l'elisir di lunga vita è una chimera ma questi filosofi le cui mani sembrano fatte unicamente per rimestare nel sudiciume e cui occhi sembrano destinati ad affaticarsi su un microscopio o sul crogiuolo hanno in effetti compiuto dei veri miracoli penetrano nei recessi della natura e ne rendono noto l'intimo lavorio salgono nei cieli hanno scoperto come il sangue circola e hanno individuato la composizione dell'aria che respiriamo hanno conquistato poteri nuovi e quasi illimitati possono comandare fulmini del cielo imitare il terremoto e persino prendersi gioco del mondo invisibile con tutte le sue ombre tra livorno le parole del professore o piuttosto dovrei dire del fato pronunciate per distruggermi mentre continuava sentivo come se la mia anima stesse lottando con un nemico in carne e ossa una per una vennero toccate le varie corde che formavano il meccanismo del mio essere venne fatta vibrare una corda dopo l'altra e in breve la mia mente fu colma di un unico pensiero un'unica confezione un unico scopo tanto è stato fatto esclamò l'animo di frankenstein un volto molto di più realizzerò io e percorrendo i passi già percorsi aprirà una nuova via esplorerò poteri sconosciuti rivelerò al mondo i più profondi misteri della creazione quella notte non chiuso occhio il mio essere interiore era in tumulto e agitazione se il tipo che le sarebbe nato un ordine ma non avevo il potere di produrlo a poco a poco subito dopo l'alba giunse il sonno mi svegliai e pensieri della notte precedente erano come un sogno rimaneva solo la determinazione di riprendere i miei vecchi studi e di dedicarmi a una scienza per la quale credevo di possedere un talento naturale quello stesso giorno fece visita al signor valdman in privato i suoi modi erano ancora più gentile affascinanti che in pubblico perché nel suo contegno durante la lezione c'era una certa dignità mentre in casa subentravano affabilità e cortesia gli feci pressappoco lo stesso resoconto dei miei studi precedenti che avevo fatto al suo collega e li ascolta con attenzione il breve riepilogo e il suo avviso il nome di cornelio grip e di paracelso ma senza il disprezzo mostrato la signor crepe disse che si trattava di uomini al cui infaticabile 0 i moderni filosofi andavano debitori di quasi tutte le basi del loro sapere ci hanno lasciato il compito più facile di dare nomi nuovi e di disporre in sistematiche classificazioni i fatti che in gran parte sono riusciti a portare alla luce le fatica degli uomini di genio anche se battono una strada sbagliata non mancano mai di recare in ultima analisi sostanziali vantaggi all'umanità ascoltai attentamente tali parole che egli pronunziò senza presunzione né ostentazione poi confidai che la sua lezione aveva vinto i miei pregiudizi sulla chimica moderna mi espressi in termini misurati con la modestia la deferenza dovute da parte di un giovane al suo insegnante senza lasciare trapelare mi sarei vergognato di mostrare la mia ingenuità l'entusiasmo che mi stimolava al lavoro che intendevo intraprendere gli chiesi consiglio circa i libri che avrei dovuto procurarmi sono lieto di sel signor balmat sono lieto di essermi guadagnato un discepolo e se la vostra applicazione sarà pari alla vostra intelligenza non dubito della vostra riuscita la chimica è quella branca della filosofia naturale in cui sono stati fatti sono tuttora possibili i più grandi progressi per questo mi sono dedicato particolarmente al suo studio senza tuttavia trascurare gli altri rami della scienza diventerebbe un ben misero chimico che si limitasse unicamente a questo campo del sapere umano se desiderate davvero essere un uomo di scienza e non uno sperimentatore di poco conto vi consiglio di applicarvi a ogni ramo della filosofia naturale compresa la matematica mi condusse poi nel laboratorio e mi spiego all uso dei vari apparecchi mostrandomi quali avrei dovuto procurarmi e promettendomi che mi avrebbe lasciato ad operare i suoi quando avessi fatto abbastanza progressi da non guastarmi meccanismi mi diede anche l'elenco dei libri che gli avevo richiesto e dopodiché mi accomiata e così terminò una giornata per me memorabile che decise del mio avvenire [Musica] [Musica] la filosofia naturale e in particolare modo la chimica nel senso più ampio del termine divenne si può dire la mia unica occupazione lessi con ardore le opere così acute e geniali che i ricercatori moderni avevano scritto in proposito frequentare le lezioni degli uomini di scienza dell'università e ne coltivare l'amicizia e persino nel signor crump e trovai molto buon senso e vera dottrina combinati e vero con fisionomia i modi scostanti ma non per questo meno degni di attenzione nel signor valdman trovai invece un vero amico la sua gentilezza era assolutamente aliena da ogni forma di dogmatismo e i suoi consigli e venivano dati con aria di franchezza e di punta che escludeva ogni idea di pedanteria in mille modi e gli spianò per me il sentiero della conoscenza e rese le ricerche più astruse chiare e facili al mio apprendimento la mia applicazione fu inizialmente incerta incostante ma si rinforzò man mano che procedevo e in breve divenne così ardente ed entusiasta delle stelle spesso impallidivano nella luce del mattino mentre ero ancora occupato nel mio laboratorio è facile immaginare come applicandomi con tanta costanza facessi rapidi progressi la mia operosità era motivo di stupore per gli studenti mentre il mio profitto lo era per i maestri il professor crumb e mi chiedeva spesso con un sorrisetto come andasse con cornelio agrippa mentre il signor valdman si mostrava profondamente compiaciuto per i miei progressi in questo modo passarono due anni nel corso dei quali non mi recai mai in visita a ginevra ma mi dedicai corpo e anima a esperimenti che speravo mi conducessero a qualche scoperta solo coloro che le hanno sperimentate possono farsi un'idea delle seduzioni della scienza in altri studi si procede fino dove altri sono arrivati prima di noi e poi non v'è più nulla da sapere ma nella ricerca scientifica c'è sempre materie di scoperta e di meraviglia una mente di modesta capacità che si dedica con costanza o un unico studio deve infallibilmente giungere a un alto grado di competenza e io che miravo continuamente un unico oggetto di ricerca che solo a questo mi interessavo trici progressi così rapidi da ideare in capo due anni miglioramenti negli apparecchi chimici che mi valsero all'università grande stima e ammirazione arrivato a questo punto in cui teoria e pratica della filosofia naturale mi erano così familiari da rendermi superflue le lezioni di qualsiasi professore di ingolstadt pensai che non avrei potuto ricavare alcun progresso a star lì è già avevo deciso di fare ritorno alla mia famiglia e la mia città natale quando si verificò un incidente che protrasse il mio soggiorno [Musica] uno dei fenomeni che aveva attirato maggiormente la mia attenzione era la struttura del corpo umano o meglio di ogni essere vivente da dove procede il principio di vita mi chiedevo spesso era una domanda ardita una domanda che è sempre stata considerata un mistero oppure quante cose potremmo conoscere se e viltà e trascuratezza non avessero impedito le nostre ricerche riflettei su tale argomento è infine decisi di dedicarmi particolarmente a quelle branche della filosofia naturale che si ricollegano alla fisiologia se non fossi stato spinto da un entusiasmo quasi sovrumano lo studio di queste materie sarebbe stato noioso fino all'intollerabile per indagare le cause della vita dobbiamo prima fare ricorso alla morte mi familiarizzare con la scienza dell'anatomia ma non era sufficiente bisognava che osservarsi anche il naturale e scadere corrompersi del corpo umano educandoli mio padre aveva badato a che la mia mente non si lasciarsi impressionare da te errori soprannaturali non ricordo di avere tramato al racconto le superstizioni o ad avere temuto l'apparizione di uno spirito le tenebre non avevano effetto alcuno sulla mia immaginazione e il cimitero era per me semplicemente ricettacolo di corpi privi di vita che dopo essere stati sede di forze di bellezza erano diventati pasto per i vermi ora dovevo studiare le cause e il processo di questa decomposizione ed ero costretto a passare giorni e notti in cripte e ossari la mia attenzione si fissava sugli oggetti che più ripugna vano la delicatezza dei sentimenti umani vidi come la bella forma dell'uomo degenera e si dissolve osservai la corruzione della morte prendere posto su guance già fiorenti di vita pd come il verme e redditi le meraviglie dell'occhio e del cervello mi soffermai a esaminare analizzare tutte le minime relazioni di causa ed effetto quali vengono esemplificate nel passaggio dalla vita alla morte e dalla morte alla vita finché dal buio in cui il branco lavo balenò so di me una luce improvvisa una luce così vivida e meravigliose pure così semplice che pur colto da vertigini per le sconfinate prospettive che mi apriva fui sorpreso che fra tanti uomini di genio che avevano dedicato le loro ricerche la stessa scienza ha messo lo fosse riservato di scoprire un segreto così stupefacente non stavo rievocando la visione di un pazzo patate che il sole splende nel cielo non è più vero di ciò che affermo essere vero poteva trattarsi di un miracolo ma le tappe della scoperta erano chiare ed evidenti dopo giorni e notti di lavoro e fatica incredibili riuscì a scoprire la causa della generazione e della vita anzi c'è di più fui in grado di infondere vita alla materia inanimata lo sbalordimento che dapprima provai a questa scoperta si trasformò presto in gioia ed esaltazione dopo un lavoro così lungo è accanito giungere all improvviso al sommo dei miei desideri rappresentava il migliore premio delle mie fatiche a questa scoperta era così grande e sconvolgente da farmi dimenticare tutti i passi che progressivamente mi avevano condotto a essa è e considerare soltanto e il risultato io stringevo ora in pugno quello che era stato infine il sogno degli uomini più saggi sin dalla creazione del mondo non che tutto si fosse svegliato improvvisamente dinanzi ai miei occhi come una scena magica no il risultato che aveva ottenuto era tale da dirigere i miei sforzi non appena lo avrei potuto verso l'oggetto della mia ricerca piuttosto che fornirne una perfetta attuazione è ero come l'arabo che sepolto con i morti era riuscito a ritornare alla vita aiutato solo da una luce incerta e apparentemente inefficace amico mio dalla vostra ansia ma la meraviglia della speranza che i vostri a che esprimono vedo che vi aspettate di conoscere il segreto di cui sono a conoscenza è impossibile ascoltatemi con pazienza fino al termine del mio racconto e comprenderete facilmente perché sono così riservato su questo punto [Musica] non voglio condurre sprovveduto e pieno di entusiasmo come ero io allora a una sicura rovina e infelicità imparate da me se non da mi consigli almeno dal mio esempio quanto sia pericoloso acquisire conoscenza e quanto più felice e si sa chi crede mondo la sua città rispetto a chi aspira a elevarsi più di quanto la sua natura consenta quando mi trovai fra le mani un potere così sbalorditivo esitai a lungo circa il modo di utilizzarlo per quanto possedessi la capacità di suscitare la vita tuttavia preparare un corpo atto a riceverla con tutti i suoi intrighi di fibre di muscoli e divenne restava sempre un'impresa di difficoltà e di fatica inconcepibili fu incerto dapprima se e tentare la creazione di un essere come me o quella di un organismo più semplice ma la mia immaginazione era troppo esaltata dal primo successo per permettermi di dubitare delle mie capacità di dare vita a un animale complesso meraviglioso come l'uomo i materiali a cui potevo in quel momento ricorrere apparivano inadeguate un'impresa così ardua ma non dubitavo che alla figli sarei riuscito quindi mi preparai una serie di successi forse i miei sforzi sarebbero stati continuamente delusi e forse alla fine alla mia opera sarebbe riuscita in perfetta tuttavia quando consideravo i progressi quotidiani della scienza e della meccanica era incoraggiato a sperare che i miei tentativi avrebbero almeno gettato le basi di un futuro successo nella grandezza e la complessità del mio piano mi apparivano come argomenti a favore della sua realizzazione perché fu con questi sentimenti che mi accinsi alla creazione di un essere umano poiché la piccolezza degli organi rappresentava un grande ostacolo la mia fritta decisi contrariamente la mia prima intenzione di costruire una creatura gigantesca alta due metri e mezzo circa e il robusta in proporzione presa questa risoluzione impiegai proficuamente alcuni mesi a raccogliere a preparare il materiale necessario e poi nemesi all'opera nessuno può immaginare la complessità dei sentimenti che come un uragano mi spingevano avanti nel primo entusiasmo del successo la vita la morte ne parevano barriere ideali che avrei dovuto spezzare per riversare sul nostro mondo oscuro un torrente di luce una nuova specie mi avrebbe benedetto come sua origine e suo creatore molti esseri perfetti e felici avrebbero dovuto a me la loro esistenza nessun padre avrebbe avuto diritto una gratitudine così totale da parte dei figli come quella che io avrei meritato da loro seguendo il corso di tale riflessioni pensai che se potevo animare la materia inerte avrei potuto con l'andare del tempo benché ancora mi fosse impossibile rinnovare la vita laddove la morte aveva in apparenza destinato il corpo alla distruzione tali pensieri valsero a sostenere il mio spirito mentre continuavo nella mia impresa con ardore instancabile le mie guance si erano fatti parli che per lo studio il mio corpo emaciato per la reclusione a volte sull'orlo della certezza falliva pure mia barbie cavo alla speranza che il giorno all ora seguente potessero segnare il mio successo un segreto che io solo possedevo era la speranza a cui mi ero votato la luna era spettatrici delle mie fatiche notturne mentre con costanza incrollabile ansiosa inseguivo la natura nei suoi recessi più nascosti chi potrà mai immaginare gli orrori del mio lavoro segreto quando mi calavo nelle umide profondità di una tomba o torturava un animale vivo per animare la creta in arte al ricordo le ginocchia mi tremano e tutto mi ondeggia davanti agli occhi ma allora un impulso irresistibile quasi frenetico mi spingeva innanzi sembrava che i sentimenti e sensazioni vi fossero rimasti per questo unico scopo ma fu solo un esaltazione passeggera che valse unicamente ad acuire la mia sensibilità quando scomparso lo stimolo innaturale mi riuscì di tornare le vecchie abitudini raccolsi ossa da cripte e disturba i con manu profanatrice i segreti del corpo umano attrezza il laboratorio per la mia orrenda creazione in una stanza solitaria o meglio in una cella all'ultimo piano separata dagli appartamenti mediante un corridoio e una rampa di scale chiaro che quasi mi schizzavano dalle orbite mentre seguivo particolare del mio lavoro sala anatomica e mattatoio rifornivano buona parte del mio materiale spesso la mia natura si ritraeva disgustata da quello di cui mi stavo occupando mentre è spinto da un'ansia sempre crescente progrediva nel mio lavoro e lo abbiamo la conclusione [Musica] i mesi estivi passarono mentre il media di capo corpo e anima a questo solo scopo una stagione splendida e campi non avevano mai dato messe più abbondante e le viti una vendemmia più ricca ma ai miei occhi erano insensibili alle bellezze della natura e gli stessi sentimenti che mi facevano trascurare il mondo circostante mi spingevano a dimenticare gli amici lontani che non vedevo da tanto tempo sapevo che il mio silenzio li inquietava e ricordava perfettamente le parole di mio padre so che fino a quando sarai soddisfatto di te ci penserai con affetto e avremo costantemente tue notizie devi perdonarmi se considererò ogni interruzione nella tua corrispondenza come la prova che altri tuoi doveri sono del pari tra scolate sapevo quindi quale poteva essere lo stato d'animo di mio padre mani non potevo distogliere i miei pensieri dal lavoro che per quanto ripugnante si era impadronito irresistibilmente della mia immaginazione era come se desidera si rimandare tutto ciò che concerneva i miei sentimenti di affetto al giorno in cui avessi raggiunto il grande obiettivo che teneva occupata ogni fibra del mio essere allora pensavo che mio padre sarebbe stato un giusto se avesse attribuito a colpa o negligenza la mia trascuratezza oggi invece sono convinto che aveva ragione a immaginare che io non fossi esente da colpa un essere umano in condizioni perfette deve sempre conservare equilibrio e serenità senza permettere alla passione ho un desiderio transitorio di turbare la sua quiete non credo che la ricerca del sapere rappresenti un'eccezione a questa regola c'è lo studio a cui vi dedicate tende a indebolire i vostri affetti a distruggere il gusto per le gioie più semplici e più pure allora quello studio è certo il lecito cioè non è adatto alla natura umana se questa legge fosse stata sempre osservata se l'uomo non avesse mai permesso che una meta qualsiasi interferisse con la tranquillità dei suoi affetti domestici la grecia non sarebbe caduta in schiavitù cesare avrebbe risparmiato il suo paese l'america sarebbe stata scoperta in maniera più graduale e gli imperi del messico e del però non sarebbero stati distrutti ma dimentico che sto facendo della morale nel punto più interessante del mio racconto la vostra espressione mi incita a continuare [Musica] mio padre non mi rivolse mai alcun rimprovero nelle sue lettere e sottolineo il mio silenzio solo informandosi in modo più dettagliato dalle mie occupazioni passarono così inverno primavera ed estate ma io non vidi la graduale fioritura nelle foglie nascenti spettacolo che mi aveva sempre colmato di gioia tanto profondamente ero occupato nei miei studi le foglie quell'anno a passirano prima che il mio lavoro si avvicinasse alla meta ma ogni giorno di più mi vedevo vicino al successo eppure il mio entusiasmo era soffocato dall'ansia e io più che un artista che si dedichi alla sua occupazione favorita sembravo uno schiavo condannato alle miniere oa qualche altra triste fatica ogni notte ero tormentato da una febbre leggera e il cadere di una foglia mi faceva sobbalzare ed evitava i miei simili come se fossi colpevole di un crimine talvolta mi allarma vo nel vedermi ridotto a un relitto solo l'energia che mi dava il mio obiettivo mi sosteneva le mie fatiche sarebbero presto terminate e credevo che allora l'esercizio fisico e gli svaghi avrebbero scacciato la malattia incipiente e mi ripromisi di concedermi entrambi non appena completata la mia creazione [Musica] [Musica] [Musica] [Musica] o in una cupa notte di novembre che vidi il coronamento delle mie fatiche con un'ansia che somigliava l'angoscia raccolse attorno negli strumenti atti a infondere la scintilla di vita nell'essere inanimato che diceva ai miei piedi era già l'una del mattino la pioggia batteva sinistra sui vetri e la candela avrebbe presto dato i suoi ultimi guizzi quando alla luce che stava per spegnersi pd e aprirsi foschi occhi gialli della creatura un ansito un modo convulso le agitarono le membra come descrivere le mie emozioni dinanzi a questa catastrofe come dare un'idea nell'infelice con cura e pene infinita e lo sforzato di creare le sue membra erano proporzionate e avevo scelto i suoi lineamenti in modo che risultassero belli gran dio la sua pelle giallastro copriva malapena la trama sottostante dei muscoli e delle arterie i suoi capelli erano volti di un nero lucente i suoi denti di un bianco perlaceo ma questi pregi non facevano che rendere più orribile il contrasto con gli occhi acquosi e apparivano quasi dello stesso colore delle orbite più basse tra in cui erano collocati con la pelle grinzosa e le labbra nere e tirate i casi della vita non sono così i mutevoli come i sentimenti della natura umana avevo lavorato duramente per quasi due anni al solo scopo di infondere la vita un corpo inanimato per questo mi ero negato riposo e salute lo avevo desiderato con un autore che andava ben oltre la moderazione ma ora che avevo finito nella bellezza del sogno svanì va il mio cuore si riempì di e orrore di un disgusto indicibile incapace di sopportare la vista dell'essere che avevo creato di precipitai fuori dalla stanza e camminai a lungo su e giù per la mia camera da letto e incapace di prendere sonno alla fine la stanchezza subentrò alto molto che prima mi aveva scosso e medita e sul letto vestito come nero sforzandomi di trovare qualche istante d'oblio invano dormii sì ma il mio sonno disturbato dagli incubi più spaventosi credetti di vedere elizabeth che nel fiore della salute passeggiava per le strade di ingolstad felice e sorpreso l'abbracciavo ma le sue labbra che le sfiorava nel primo bacio assumevano il pallore livido della morte i suoi lineamenti mutavano ed ecco che io stringevo fra le braccia aperti mia madre un sudario né ricopriva le forme e io potevo vedere i vermi brulicare tra le pieghe della storia mi svegliai di soprassalto inorridito un sudore gelido mi copriva la fronte i denti mi battevano tremavo convulso in tutte le membra poi al chiarore incerto e giallo della luna che filtrava attraverso le imposte vivide davanti lo sciagurato miserabile mostro che io avevo creato teneva sollevate le cortine del letto i suoi occhi se occhi si possono chiamare erano fissi su di me dischiuse le mascelle mormorò qualche suono in articolato mentre un ghigno le comprava le guance forse parlò ma io non lo senti aveva una mano tesa in avanti forse per trattenermi ma fugge e mi precipitai giù per le scale mi rifugiai nel cortile della casa dove abitavo lì rimasi per il resto della notte camminando su e giù in preda alla più grande agitazione tendendo l'orecchio e sussultando di paura ogni rumore quasi esso mi annunciasse l'avvicinarsi del demoniaco cadavere al quale così folle mente avevo dato la vita nessun mortale avrebbe potuto reggere all'orrore di quel volto una mummia ritornata a vita non avrebbe potuto essere più spaventosa passai una notte orribile in certi momenti il mio polso batteva così rapida forte che sentivo palpitare ogni arteria in altri momenti quasi mi accasciavo terra per il languore e l'estrema debolezza assieme all'orrore avvertivo l'amarezza della delusione i sogni che per tanto tempo erano stati il mio cibo il mio conforto erano diventati per me è un inferno e il mutamento era stato così repentino la sconfitta così completa giunse alla fine il mattino triste e piovoso e rivelò ai miei occhi il sun nieto lenti la chiesa di ingolstadt con il suo campanile bianco e l'orologio che segnava le 6 il custode aprì i cancelli del cortile che era stato il mio asilo notturno e io uscii nelle strade e percorsi a passi rapidi quasi a sfuggire il mostro che ogni angolo tenevo si presentassero uno sguardo non usavo rito pare nel mio appartamento ma mi sentivo sospinto innanzi anche se era un fradicio per la pioggia che cadeva da un cielo nero e lo stile camminai così per qualche tempo nel tentativo di alleviare con la fatica materiale il peso che gravava sulla mia anima magari per le strade senza sapere con precisione dove fossi né che cosa facessi il mio cuore palpitava sconvolto dalla paura e io mi ha fretta vaud con passi irregolari senza osare guardarmi intorno somigliavo a1 che su una via deserta cammina in preda al terrore e che giratosi una volta a guardare procede senza più voltarsi sapendo di avere alle calcagna un terribile nemico continuando così giunti alla fine di manzi alla locanda dove si fermavano di solito diligenze e carri lì mi fermai non so perché e rimasi per qualche minuto con gli occhi fissi a una vettura che avanzava la mia volta dall'altra estremità della strada come fu vicina vidi che si trattava della diligenza svizzera si fermò proprio dove mi trovavo in non appena lo sportello si aprì ecco ricava che scorgendo mi si affrettò a scendere mio caro frankestein esclamò come sono lieto di vederti un caso davvero fortunato che tu fossi qui proprio nel momento del mio arrivo [Musica] nulla avrebbe potuto rallegrarmi di più della lista di clara bar la sua presenza mi richiama alla mente mio padre elizabeth e tutte quelle scene familiare così care al mio ricordo gli strinsi la mano è in un momento dimenticare il mio errore la mia sciagura improvvisamente per la prima volta dopo molti mesi provai una gioia calma e serena saluta e dunque il mio amico nel modo piu cordiale ed assieme ci dirigiamo verso la mia pensione claire va al continuo a parlare per qualche tempo dai nostri amici comuni e della fortuna che aveva avuto ottenendo il permesso di venire a ingolstadt puoi facilmente immaginare e disse quanto sia stato difficile persuadere mio padre che tutto ciò che è necessario sapere non si esaurisce nella nobile arte della contabilità anzi credo che sia rimasto incerto fino alla fine perché la sua eterna risposta alle mie instancabili richieste era quella del maestro di scuola olandese enel vicario di wakefield o diecimila fiorini all'anno senza sapere il greco e anche senza sapere il greco mangia di gusto ma l'affetto che nutre per me ha avuto alla fine la meglio sulla sua avversione per lo studio e gli ha permesso di intraprendere una spedizione alla scoperta del regno del sapere sapessi come sono felice di vederti ai ma di me come hai lasciato mio padre i miei fratelli e elizabeth è in ottima salute e lietissimi solo un poco inquieti per le scarse notizie che ricevono da te a proposito ho intenzione di farti io stesso una ramanzina merito mio caro frankestein continuo fermandosi improvvisamente e fissandomi in viso non mi ero accorto prima che tu avessi un aspetto tanto stanco se il magro pallido come se avessi vegliato le molte notti alla tua supposizione esatta in questi ultimi tempi sono stato assorbito da una certa occupazione al punto che come vedi non ho potuto concedermi riposo sufficiente ma ora spero e spero sinceramente di avere terminato il mio lavoro e di essere finalmente libero [Musica] era tutto un tremito non potevo sopportare di pensare e tanto meno di alludere agli avvenimenti della notte precedente camminavo passo rapido e arrivammo presto alla mia pensione allora riflettei e l'idea che la creatura che avevo lasciato nella mia camera potesse essere ancora la viva a pagare per le stanze mi faceva prevedere io temevo di vedere quel mostro ma temeva un core più che potesse vederlo dopo aver pregato quindi di aspettare qualche minuto in fondo le scale mi precipitai verso la mia stanza prima che me ne rendessi conto avevo già la mano sulla maniglia della porta allora mi arrestai un freddo brivido mi corse per le ossa spalanca con violenza la porta come fanno i bambini quando si immaginano che uno spettro li attenda dall'altra parte ma nulla apparve andrei con passo incerto l'appartamento era vuoto e neppure nella mia stanza da letto vi era traccia dell'ospite terribile stentavo a credere che mi fosse toccato una così grande fortuna ma quando fui ben sicuro che il mio nemico ora davvero fuggito mattei le mani per la gioia corsi john da claire val salimmo nella mia stanza e poco dopo il domestico ci portò la colazione ma ma non riuscivo a controllarmi non era soltanto la gioia a invader mi io sentivo i miei nervi fremere per eccesso di sensibilità e il posto battermi rapido ero incapace di stare fermo anche solo un istante balzato sulle sei dibattevo le mani ridevo fragorosamente verranno attribuisce le prime il mio insolito stato d'animo alla gioia per il suo arrivo ma quando mi osservò più attentamente notò nei miei occhi un'espressione colle che non poteva spiegarsi e le mie risa fragorose sfrenate senza allegria lo spaventarono e sbalordiranno mio caro victor che cosa c'è in nome di dio non ridere a quel modo 6 terribilmente sconvolto qual è la causa di tutto ciò non chiedermelo grida riportandomi le mani sugli occhi perché mi pareva di vedere lo spaventoso spettro scivolare nella stanza nello può dire lui ep l'impressione che il mostro mi afferrasse miti batte furiosamente canti svenuto povero cavallo quale devono essere stati i suoi sentimenti un incontro che aveva atteso con tanta gioia si tramuta va così stranamente qualche cosa di amaro ma non fui testimone nel suo dolore perché ero privo di sensi e non ripresi per molto [Musica] o questo l'inizio di una febbre nervosa che mi costrinse a letto per diversi mesi durante tutto questo tempo ai fu il mio solo infermiere seppi poi che conoscendo l'età avanzata di mio padre e l'impossibilità da parte sua di affrontare un viaggio così lungo e sapendo pure quanto avrebbe adorato elizabeth la mia malattia e gli risparmiò loro questo cruccio tenendo celata la gravità del mio disturbo sapeva che non avrei potuto trovare infermiere più gentile e attento di lui saldo nella speranza di una mia guarigione non dubito di compiere nei loro riguardi non una ma l'azione ma un atto di bontà ma io ero davvero molto ammalato è certo nulla avrebbe potuto restituirmi alla vita meglio delle premure commoventi e instancabili del mio amico sempre avevo davanti agli occhi la figura del mostro cui avevo dato l'esistenza incessantemente vaneggia boss di lui senza dubbio le mie parole sorpresero mari sulle prime le credete divagazioni della mia mente è turbata ma la per tenacia con cui tornavo di continuo sullo stesso argomento lo persuase che il mio disturbo doveva la sua origine a qualche evento strano e terribile a poco a poco e con frequente ricadute che allarmavano e adoravano il mio amico mi ripresi ricordo come la prima volta che ne riusciti osservare oggetti intorno a me con qualche piacere notai che le foglie morte erano sparite e che giovani gemme stavano sbocciando sugli alberi che ombreggiavano la mia finestra o una primavera piena e la stagione contribuì molto la mia convalescenza sentii rinascere dentro di me sentimenti di gioia e di affetto la tristezza scomparve e in breve ritrovare l'allegria che avevo conosciuto prima di essere colto dalla mia fatale passione carissimo carvajal esclamai quanto sei stato gentile e buono come invece di studiare come tiri ripromesso ai trascorsa tutto questo inverno al mio capezzale io come potrò mai ripagarti provo un grandissimo rimorso per la delusione di cui sono stato causa ma tu mi perdonerai neri pagherai completamente 7 manterrà il callo riguarderà i al più presto e dato che appare in così buone condizioni di spirito posso parlarti di un certo argomento 3 mai un certo argomento che cosa poteva essere voleva forse alludere a una cosa a cui non osavo nemmeno pensare calmati disse corbata il quale si era accorto come io avessi mutato colore non ne parlerò se ti agiti ma tuo padre e tua cugina sarebbero felici se ricevessero una lettera di suo pugno non sanno quanto tu sia stato malato e il tuo nome silenzio li rende inquieti si tratta solo di questo mio caro lari e come è potuto supporre che il mio primo pensiero non sarebbe volato verso quei cari carissimi amici che amo e che sono cosi denis del mio amore si tale il tuo stato d'animo amico mio sarei corse lieto di vedere una lettera vi aspetta da diversi giorni e di tua cugina credo [Musica] [Musica] creval ne mise in mano la seguente lettera cara della mia sapete [Musica] carissimo cugino è stato malato molto malato e persino le continue lettere del carro è buona e non bastano rassicurarmi sulle sue condizioni ti è proibito scrivere tenere in mano una penna è tuttavia una parola da parte tua caro victor e necessarie per tranquillizzare la nostra pressione a lungo ho pensato che ogni consegna di posta ci avrebbe portato le tue parole i miei ragionamenti hanno trattenuto lo zio dall intraprendere il viaggio per ingolstad ho voluto impedire che affrontasse le scomodità e magari i pericoli di un viaggio così lungo e tuttavia quanto spesso mi sono rammaricata di non poterlo fare io stessa immagino che il compito di assistenti sia stato affidato a qualche vecchia infermiera a pagamento che mai potrebbe indovinare i tuoi desideri né soddisfarli con l'attenzione e l'affetto della tua povera cugina ma è tutto passato claire ball scrive che ti stai davvero riprendendo spero davvero che confermerà i presto questa notizia scrivendo di suo pugno rimettiti e torna da noi troverai una casa serena e felice con degli amici che ti amano caramente tuo padre è in ottima forma e non che ne altro che di vederti ma solo per assicurarsi che tu stia bene nessun rimprovero fus karamay la sua espressione benevola che piacere ti farebbe poter notare i progressi del nostro hernandes ora ha 16 anni ed è pieno di spirito di vitalità desidera essere un vero svizzero ed entrare al servizio dello stato ma non ce la sentiamo di separarci da lui almeno finché non tornerà a casa suo fratello maggiore logia non è lieto dell'idea di una carriera militare in un paese straniero maher nice non ho mai avuto l'altro capacità di applicazione guarda allo studio come un impedimento odioso passa il suo tempo all'aperto scalando le colline o remando sul lago temo che diventerà un perdigiorno se non cediamo non gli permettiamo di dedicarsi alla professione che ha scelto a parte la crescita dei nostri cari figlioli ci sono stati pochi cambiamenti da quando ci ha lasciato e lago azzurro e le montagne non cambiano mai e penso che la nostra casa tranquilla i nostri cuori contenti siano regolati dalle stesse leggi immutabili le mie piccole occupazioni si prendono tutto il tempo e mi rallegrano e sono ricompensata di ogni cosa che faccio dal vedere intorno a me è solo visi felici e gentili da quando ci ha lasciato sia stato solo un cambiamento nella nostra casa ricordi in quale occasione justine mori è entrata a far parte della famiglia probabilmente quindi ti racconterò in breve la sua storia ma da moritz e sua madre era una vedova con quattro figli di cui i giusti nella terza la ragazza era sempre stata la prediletta del padre ma per una strana perversità a sua madre non le poteva sopportare e dopo la morte del signor moritz prese a trattarla malissimo la zia annotò la cosa e quando ho giusti nebe 12 anni convinse la madre a permettere che la ragazza venisse a vivere in casa nostra le istituzioni repubblicane del nostro paese hanno dato origine maniere più semplice più felici di quelle predominante nelle grandi monarchie che lo circondano esistono quindi minori distinzioni fra le diverse classi dei suoi abitanti e le classi più basse non essendo né così poveri né così disprezzate hanno modi più civili e virtuosi una domestica ginevra non è la stessa cosa di una domestica in francia o in inghilterra justine accolta in questo modo nella nostra famiglia imparò i suoi doveri di domestica condizione questa che nel nostro fortunato paese non implica idea di ignoranza e sacrificio di dignità da parte di un essere umano justine ricorderai era una delle due favorite nera mento come un giorno dicesti che se eri di malumore e un suo sguardo bastava rasserenati per la stessa spiegazione che l'ariosto ci là della bellezza di angelica perché aveva un area così schietta e felice la zia concepì per le tanto affetto da indoor sia impartirle un educazione superiore a quella che si era dapprima ripromessa questo beneficio fu pienamente ripagato perché giustini era la ragazza più riconoscente del mondo non voglio dire con questo che lo esprimesse mai a parole perché mai ho udito qualcosa di simile dalle sue labbra ma si vedeva da suoi occhi che la quasi adorava la sua protettrice sebbene fosse bindo le gaia è sotto molti aspetti spensierata pure prestava la massima attenzione a ogni gesto della zia la giudicava il modello di ogni virtù e si sforzava di imitare il suo modo di parlare i suoi modi tanto che ancora oggi spesso mela ricorda quando la carissima zia amori tutti erano troppo assorti nel proprio dolore per accorgersi della povera giustina che l'aveva assistita con il più vigile affetto durante la malattia la povera justin era davvero disperata ma altri prove l'aspettavano a 11 i suoi fratelli e sua sorella morirono e la madre rimase soltanto la figlia negletta la coscienza della donna si turbo villa comincio a pensare che la morte dei suoi prediletti era un giudizio del cielo per castigare la sua parzialità era il cattolica romana né credo che il suo confessore la confermasse in tale idea di conseguenza pochi mesi dopo la tua partenza per ingolstad justine fu richiamata dalla madre pentita povera ragazza piangeva lasciando la nostra casa era molto mutata dopo la morte della zia il dolore aveva conferito una composta e commovente dolcezza le sue maniere prima tanto vivaci né il soggiorno a casa della madre e fu tale da fare rinascere in lei l'allegria la povera donna non era troppo salda nel suo pentimento qualche volta pregava giustini di perdonare la sua rudezza una più spesso l'accusava di essere stata la causa della morte dei fratelli e della sorella e il continuo tormento minola salute della signora mori il che sulle prime valls e aumentarne l'irritabilità ma ora è la base per sempre morì all'approssimarsi della stagione fredda all'inizio dell'inverno scorso justine è ritornata con noi e ti assicuro che io nutro per lei una grande tenerezza e molto intelligente gentile anche graziosa come ti ho detto i suoi modi le sue espressioni mi richiamano di continuo alla memoria la cara zia voglio anche dirti qualcosa caro cugino del piccolo william vorrei che tu potessi vederlo è molto alto per la sua età con due occhi azzurri dolci e ridenti cda scuri e capelli ricci quando sorride 2 fossette gli compaiono sulle guance rose ha già avuto un paio di fidanzatini ma luisa be on una bambina di 5 anni nella sua favorita ora caro victor credo che non ti dispiacerà qualche piccolo pettegolezzo sulla brava gente di ginevra la graziosa amis mansfield ha già ricevuto le visite da augurio per le sue prossime nozze con un giovane inglese john melbourne la sua brutta sorella ma non ha sposato lo scorso autunno il signor dove yard enrico banchiere il tuo compagno di scuola preferito lewis manhwa ha avuto diversi rovesci di fortuna dopo la partenza di claire val ginevra ma si è già ripreso e corre voce che stia per sposare una graziosissima signora francese madame tavernier si tratta di una vedova molto più anziana di mano arma è assai ammirata e simpatica a tutti [Musica] scrivendoti il mio amore si è risollevato caro cugino non è concludere l'ansia mi riprende scrivi carissimo victor ha anche una sola riga una sola parola sarà già una benedizione per noi diecimila volte grazie ai per la sua bontà il suo affetto le molte lettere gliene siamo sinceramente grati a dio cugino mio curati e ti supplico scrivi elizabeth l'avenza ginevra 18 marzo 1700 [Musica] no [Musica] cara elizabeth esclamai come ebbi letto la lettera scriverò subito le toglierò dall'ansa che provano scrissi una cosa mi affatico moltissimo ma la mia convalescenza era cominciata e procedeva regolarmente quindici giorni dopo era in grado di lasciare la camera appena ristabilito una delle mie preoccupazioni fu presentare creval ai professori dell'università ciò facendo mi sottoposi a una specie di tortura per nulla adatta alle ferite che erano state inferte al mio spirito da quella notte fatale che segnava alla fine delle mie fatiche e inizia delle mie sciagure avevo concepito un'antipatia violenta per il nome stesso di filosofia naturale per quanto avesse recuperato completamente la salute la vista di uno strumento chimico rinnovava tutta la mia angoscia murray se ne era accorto e aveva tolto di mezzo ogni apparecchio mi aveva fatto anche cambiare appartamento perché aveva notato con quanto odio considerarsi la stanza che mi era servita da laboratorio ma tutte queste precauzioni di creval risultarono inutili quando feci visita i professori il signor gassman ne mise alla tortura quando con gentilezza e calore loro gli sbalorditivi progressi da me fatti nelle scienze presto si accorse che io non gradivo la cosa ma non immaginando nella causa attribuì il mio sentimento alla modestia e muto argomento passando dalla mia abilità alla scienza in sé con l'evidente desiderio di mettermi a mio agio che cosa potevo fare intendeva farmi un piacere amy tortura ma era come se mi avesse posto accuratamente sotto gli occhi a uno a uno gli strumenti che sarebbero poi serviti a infliggermi una morte lenta e crudele soffrivo alle sue parole ma non osavo mostrare il mio dolore [Musica] l'erba che aveva occhi e intuizioni sempre rapidi nelle scerne delle sensazioni altrui lascio cadere l'argomento scusandosi con la sua totale ignoranza e materia la conversazione prese un tono più generico ringrazia il mio amico nel profondo del cuore ma non dissi nulla leggevo chiaramente la sua sorpresa ma non cerco mai di farmi rivelare il mio segreto e per quanto lo amassi con un misto di affetto e stima senza limiti non riuscivo a confidargli con l'evento che così spesso si presentava al mio ricordo ma che temevo mi avrebbe impressionato ancor più profondamente se lo avessi confidato ad altri il signor kendra non fu altrettanto malleabile e nelle condizioni di morbosa sensibilità in cui mi trovavo le sue lodi in rose sperticate mi procurarono una pena ancora maggiore della benevola approvazione del signor mallmann e tia volo di ragazzo esclamò egli vi assicuro signor perval che ci ha battuto tutti quanti sii stupitevi se volete ma è vero un giovanetto che sono due anni fa gradi e il fight cornelio a grip come nel vangelo si è messo ora alla testa dell'università e se non lo facciamo scendere dal piedistallo farà perdere la faccia tutti continua notando la sofferenza che traspariva dal mio avviso il signor frankenstein è modesto e questa qualità è eccellente in un giovane i giovani dovrebbero diffidare di sens up e il signor carmella io diffidavo di me quando ero giovane ma è una cosa che passa in fretta il signor crampi comincio a questo punto un elogio di se stesso che per fortuna svio la conversazione dall'argomento che tanto nirta va [Musica] [Musica] chela al non aveva mai condiviso il mio interesse per la filosofia naturale e le sue ricerche di carattere e letterario differivano totalmente da quelle che avevano impegnato come era avvenuto all'università con lo scopo di arrivare a padroneggiare le lingue orientali così da prepararsi la strada per il tipo di vita che aveva scelto deciso a seguire una carriera non priva di gloria volgeva lo sguardo verso l'oriente che offriva orizzonti per il suo spirito di iniziativa il persiano l'arabo e il sanscrito attrassero il suo interesse io mi lasciai facilmente convincere a intraprendere gli stessi studi quanto a me l'ozio mi era sempre stato sgradito e ora che desideravo sfuggire alla riflessione e odiavo i miei studi precedenti provai grande sollievo studiare con il mio amico di cava e non solo insegnamenti ma anche conforto dalle opere orientali non cercavo come faceva lui di avere una conoscenza critica dei loro dialetti perché non pensavo di servirmene che per uno svago temporaneo li leggevo solo per capirne il significato e questi testi ripagavano ovviamente la mia fatica la loro melanconia è un balsamo la loro gioia è esaltante in un modo che non ho mai trovato negli autori di altri paesi quando si leggono i loro scritti sembra che la vita consiste non tiepido sole in un giardino di rose nei sorrisi e nel cipiglio di una bella nemica e nella fiamma che consuma il cuore quanta differenza della poesia virile ed eroica della grecia e di roma [Musica] l'estate trascorsi in queste occupazioni il mio ritorno a ginevra fu fissato per la fine dell'autunno ma essendo poi stato ritardato per alcuni contrattempi arrivarono l'inverno e la neve le strade si fecero impraticabili e il mio viaggio venne procrastinato alla primavera seguente questo ritardo non riuscì molto penoso perché desideravo ardentemente rivedere la mia città i miei diletti amici il mio ritorno aveva subito una così lunga dilazione per la mia riluttanza lasciare il clear barl in un paese straniero prima che gli avessi stretto qualche amicizia ma l'inverno trascorse allegramente il giungere della primavera seppure tardivo c compensò dell'attesa con la sua bellezza il mese di maggio era già iniziato io aspettavo ogni giorno la lettera che doveva fissare la data della mia partenza quando ha ri mi propose di fare un'escursione a piedi nei dintorni di ingolstad per dare un addio al paese che ne aveva così a lungo ospitato accettai con piacere avevo sempre amato in moto e il clear valle era sempre stato il mio compagno favorito nelle gite che avevo fatto nel mio paese natale in questi vagabondaggi passiamo una quindicina di giorni la mia salute il mio morale già da tempo tornati alla normalità trassero nuova forza dall'aria salubre tra i normali contrattempi del viaggio e della conversazione del mio amico lo studio mi aveva un tempo escluso da ogni rapporto con il prossimo e reso poco socievole ma chris van ridestò email i migliori sentimenti mi insegnò ad amare di nuovo le manifestazioni della natura e irrisi allegri e i bambini eccellente amico quando sinceramente mi ha mai e quanto ti sforzati delle varie la mia mente a livello della tua l'egoismo della mia ricerca mi aveva reso gretto e meschino ma la tua gentilezza e il tuo affetto scalda rono e aprirono il mio animo tornai a essere la stessa creatura che pochi anni addietro amata e adorata da tutti ignorava dolore e tormento quando era felice la natura aveva il potere di fare nascere in me le sensazioni più deliziose un cielo sereno e prati verdeggianti bastavano mandarmi in estasi e la stagione era davvero divina i fiori di primavera si schiudevano fra le siepi mentre quelli l'estate erano già in boccio non ero più assillato dai pensieri che nel corso dell'anno precedente mi avevano gravato con un peso insopportabile malgrado tutti i miei sforzi di liberarmene rigo deva della mia allegria e condivideva con entusiasmo i miei sentimenti si sforzava di distrarmi insieme esprimeva ciò che gli passava nell'animo e allora le risorse della sua fantasia erano davvero stupefacenti la sua conversazione e ricca di trovate e spesso sulla traccia di scrittori i persiani e arabi inventava racconti avvincente fantasiosi altre volte ripeteva le mie poesie preferite o mi attirava in discussioni che egli poi sosteneva con grandissima ingegnosità torniamo alla nostra pensione il pomeriggio di un sabato i contadini danzavano e tutti coloro che incontravamo erano allegri e contenti ero di ottimo umore e camminavo spedito pieno di gioia e di allegria sconfinate [Musica] appena rientrati trovai la seguente lettera di mio padre mio caro victor ai atteso probabilmente con impazienza una lettera che chissà se la data del tuo ritorno fra noi e approvato ha dapprima la tentazione di scriverti solo poche righe accennando al giorno in cui ti avremmo aspettato non sarebbe stato riguardo crudele e meno mancato il coraggio quale sarebbe stata la tua sorpresa figlio mio nel trovare lacrime e disperazione il luogo del gaia lieto benvenuto che tiri aspettato d'altra parte victor come posso parteciparti la nostra sciagura la lontananza non può averti resa insensibile alle nostre gioie ai nostri dolori come potrò ora infliggere una sofferenza ha un figlio da tanto tempo lontano vorrei prepararti era la oppose notizie ma so che è impossibile già ora i tuoi occhi scorre non sulla pagina in cerca delle parole che si riveleranno l'orribile verità è morto william il dolce fanciullo che con il suo sorriso deliziava riscaldava il mio cuore che era così buono eppure così vivace victor è stato assassinato dal cons frankenstein ginevra il 12 maggio 1700 [Musica] [Musica] claire vallo che non ne aveva perso l'occhio mentre leggevo la lettera fu sorpreso di notare la disperazione che subentrava alla gioia da me in un primo momento manifestata nel ricevere notizie dei miei cari di hatay il foglio sul tavolo e mi nascosi il viso fra le mani mio caro frankenstein e squame harry vedendomi piangere amaramente devi sempre essere infelice che è accaduto amico mio mi feci seno di prendere la lettera mentre agitatissimo camminava su e giù per la stanza le lacrime sgorgano anche dagli occhi di creval mentre leggere resoconto della sciagura non posso darti consolazione amico mio disse la tua disgrazia irreparabile che cosa intendi fare andare immediatamente a ginevra vieni con me ok ordina dai cavalli durante il tragitto kohler ball si sforzò di dirmi qualche parola di conforto povero william disse povero bambino ora riposa con quell angelo di sua madre che l'aveva visto radioso e felice nella sua bellezza infantile non può che piangere la perdita e matura morire così orribilmente sentendo la stretta dell'assassino assassino tanto più colpevole se ha potuto distruggere un'innocenza tanto luminosa povero bambino abbiamo una sola consolazione i suoi amici piangono e si disperano ma lui è in pace il dolore è cessato le sue sofferenze sono finite per sempre le zone ricoprono la sua dolce forma e lui non conosce più pena non deve più essere oggetto della nostra pietà dobbiamo riservarla a chi triste i sopravvive così parlava carvajal mentre ci apprestavamo per le strade le sue parole miss impressero nella mente e più tardi nella solitudine gli ricordai ma allora appena i cavalli arrivarono monta in carrozza e saluta i laconicamente il mio amico in questo penoso stato d'animo stai due giorni a losanna contempla il lago le acque una placida e tutto era calma all'intorno e le montagne coperte di neve i palazzi della natura non erano cambiata a poco a poco quella calma e quella visione paradisiaca mi tranquillizzarono e continua il mio viaggio alla volta di ginevra la strada correva lungo il lago che si faceva più stretto a mano a mano che mi avvicinavo la mia città vedi più distintamente le pendici scure del giura e la cima luminosa del monte bianco piansi come un bimbo care montagne mio bellissimo lago come salutate questo pellegrino le cime sono limpide il cielo lago azzurri e platini è una promessa di pace o una beffa alla mia infelicità pure avvicinandomi a casa cade di nuovo in preda al dolore alla paura calava la notte quando poté intravedere soltanto le scure montagna mi senti ancora più ha battuto il paesaggio mi appariva come una vasta e tetra scena di sventura e io e velo scuro presentimento di essere destinato a diventare il più sciagurato fra gli esseri umani time e full moon buon profeta esso una sola circostanza sbagliai di tutta l'infelicità che immaginavo e temevo non concepì in nemmeno la centesima parte dell'angoscia che ero destinato a sopportare era buio profondo quando arrivai nei dintorni di ginevra le porte della città erano già chiuse e fui costretto a passare la notte a sharon un villaggio o poco più di due chilometri a est della città il cielo era sereno incapace come rowe di prendere il riposo decisi di andare a visitare il luogo dove il mio povero williams era stato assassinato non potendo passare per la città fu costretto per arrivare a plan palais ad attraversare il lago con una barca durante questo breve tragitto vedi i lampi disegnare splendide figure sulla vetta del monte bianco pareva che il temporale si avvicinasse rapidamente è appena sbarcato sali su una collinetta perseguirne meglio l'approssimarsi avanzava il cielo sia nuvole presto sentii la pioggia a cadere prima a gocce grosse e rudd e poi con violenza rapidamente crescente lasciare il luogo dove sedevano presi a camminare sebbene l'oscurità e la violenza dell'uragano aumentassero ogni minuto e il tuono rimbomba se sopra la mia testa con terrificante fragore la sua eco si ripercuoteva da salewa dal giura dalle alpi della savoia il temporale come spesso avviene in svizzera si sfogava contemporaneamente in diverse parti del cielo il più violento imperversava esattamente a nord della città su quella parte del lago compresa fra il promontorio di berlin e il villaggio di coppe un altro illuminava di piccoli lampi il giura e un altro ora nascondeva e ora mostrava la mole una montagna scoscesa a est del lago mentre osservato così bella e terribile procedeva a passo rapido quella nobile battaglia nel cielo elevava il mio spirito battei le mani desco ha mai ad alta voce william angelo caro questo il tuo funerale e il tuo canto funebre mentre pronunciava queste parole vi di un'ombra allontanarsi furtiva da un gruppo di alberi vicino a me mi fermai fissandola con l'attenzione non potevo sbagliarmi il balenare di un lampo la illumino delineandone nettamente la forma la sua statura gigantesca il suo aspetto delle forme più spaventoso di quello di qualsiasi essere umano mi dissero subito che si trattava del mostro del re poggiante demone a cui avevo dato vita che cosa ci faceva lì era forse lui io ora previdi e all'idea l'assassino di mio fratello il pensiero mi ero appena passato per la mente che subito fui convinto della sua fondatezza cominciai a battere i denti e per reggermi fui costretto ad appoggiarmi a un albero l'ombra mi passò accanto rapida e si perse nelle tenebre nessun essere umano avrebbe potuto sopprimere quel gentile fanciullo l'assassino era lui non potevo dubitarne la sola idea era una prova inconfutabile del fatto pensai di inseguire il demone ma sarebbe stato vano perché un altro lampo ma lo mostrò che si inerpicava fra le rocce quasi a perpendicolo del monte sull ed una collina che limita a supreme pale in breve gli raggiunse la vetta e scomparve il tuono cessò ma la pioggia continua a cadere il paesaggio era avvolto in un'oscurità impenetrabile revoca il eventi che avevo fino allora cercato di dimenticare tutte le tappe del mio cammino verso la creazione l'apparizione al mio capezzale dell'opera delle mie mani la sua fuga due anni erano ormai passati dalla notte in cui egli aveva ricevuto la vita era quello è il suo primo atelier aimée abbiamo scatenato per il mondo un mostro perverso che tra iva gioia dalla carneficina a dolore non aveva forse assassinato mio fratello nessuno può immaginare l'angoscia che mi torturò per il resto di quella notte che trascorsi all'aperto bagnato intirizzito ma non averti l'inclemenza del tempo la mia mente era un turbinare di scene di sciagure e di disperazione mi ritrovai a pensare all'essere che aveva gettato fra gli uomini è dotato della volontà e del potere di realizzare azioni spaventevoli quale quella che aveva appena compiuto come fosse il mio vampiro il mio aspettano uscito dalla tomba è costretto a distruggere tutto ciò che mi era caro venne l'alba e io dire sì mi passi verso la città le porte erano cartine fretta i alla casa di mio padre il mio primo pensiero fu di rivelare ciò che sapevo dell'assassino e fargli subito a dare la caccia ma quando pensai alla storia che avrei dovuto raccontare esitai avevo incontrato mezzanotte tra i precipizi della montagna inaccessibile un essere che io stesso avevo creato è dotato di vita ricordai anche la febbre nervosa che mi aveva colto al tempo in cui risaliva la mia creazione e che avrebbe dato una parvenza di delirio a un racconto già di per sé poco credibile sapevo bene che avrei considerato vittima della pazzia chi ne avesse raccontato qualcosa di simile e inoltre la strana natura di quel essa avrebbe eluso ogni inseguimento ammesso che mi fosse riuscito di persuadere i miei a intraprenderlo ma che cosa sarebbe servito poi un inseguimento vi sarebbe riuscito a fermare una creatura capaci di scalare le pendici a strapiombo del monte salewa tali considerazioni mi convinsero e decisivi tacere erano circa le 5 del mattino quando entrai nella casa di mio padre disse domestici di non disturbare la famiglia e andai in biblioteca ad attendere l'ora del loro risveglio [Musica] [Musica] sei anni erano trascorsi passate come un sogno che aveva lasciato però una traccia indelebile e io mi trovavo nello stesso luogo in cui avevo abbracciato l'ultima volta mio padre prima di partire per ingles al genitore amato e rispettato mi restava ancora lui guarda il ritratto di mia madre sopra il caminetto rappresentava una scena realmente avvenuta dipinta per volontà di mio padre caro limbo fuori inginocchiata in atto di disperazione accanto alla bara del padre il suo vestito era misero le sue guance pallide ma c'erano in lei una dignità e una bellezza che poco concedevano sentimenti di pena sotto il quadro c'era una miniatura di william e nel vederla gli occhi mi si riempirono di lacrime tale era il mio stato d'animo quando entrò ainis mi aveva sentito arrivare ed era corsa dal mio benvenuto nel vedermi manifestò una gioia venata di tristezza bene è arrivato mio carissimo victor disse se fossi arrivato tre mesi fan ci avresti trovati tutti felici e contenti ora invece viene a condividere un dolore che non la può alleviare tuttavia spero che la tua presenza ridarà vigore a nostro padre e sembra essersi accasciato sotto il peso di questa disgrazia e riuscirai a convincere la povera elisabetta smettere di accusarsi e tormentarsi invano povero william per il nostro beniamino e il nostro orgoglio mio fratello non riuscì a trattenere le lacrime un senso di gero mortale vi penetra nelle ossa prima aveva solo immaginato l'infelicità della mia casa desolata la realtà messo fra fece come un uovo e non meno terribile disastro cerca di calmare erano stai gli chiesi notizie più dettagliate di mio padre e di colei che chiamavo cugina lei più di tutti ha bisogno di essere consumata si accusa di aver provocato la morte di nostro fratello e ciò la fa disperare ma dato che il l'assassino è stato scoperto l'assassino scoperto buon dio come può essere chi potrebbe avere il coraggio di inseguirlo è impossibile sarebbe come tentare di imprigionare il vento di sbarrare con un fuscello un torrente di montagna l'ho visto anch'io era libero la notte scorsa non so che cosa tu intenda rispose mio fratello con aree meravigliata ma tutti ci siamo sentiti molto infelici quando è stata scoperta nessuno voleva crederci da principio e e anche ora elisabetta non vuole convincersi in malgrado tutte le prove in verità chi avrebbe potuto immaginare che justin moritz così buona e così affezionata alla famiglia potesse rendersi capace di un crimine così spaventoso così agghiacciante giustini moritz povera fanciulla lei dunque l'accusata mai un errore tutti lo sanno certo nessuno crede una cosa simile è vero els nessuno ci credeva da principio non sono emerse poi circostanze che ci hanno quasi costretto a convincerci e il suo contegno è stato così ambiguo da dare all'evidenza dei fatti un peso che temo non lascia speranza di dubbio ma sarà giudicata oggi e potrai sentire tutto vi racconto come la mattina in cui era stato scoperto l'assassinio del povero uil justin si era ammalata ed era stata costretta a letto per diversi giorni durante questo periodo un domestico esaminando per caso il vestito che la portava la notte del crimine aveva trovato in una tasca la miniatura di mia madre che a giudizio comune rappresentava il movente del delitto il domestico l'aveva subito mostrata a un altro che senza farne cenno alla famiglia si era recato dal magistrato e in seguito alla sua deposizione giusti era stata arrestata quando le era stato contestato questo fatto la povera ragazza aveva confermato in gran parte il sospetto con il suo atteggiamento terribilmente confuso il racconto era strano l'anno scosse la mia convinzione quindi ribattei con calore vi sbagliate tutti quanti io so chi è l'assassino justin la povera e buona giustini e innocente in quel momento entro nei padre avidi l'infelicità profondamente impressa sul suo volto miley si sforzò di porgermi un lieto benvenuto e dopo che ci fumo scambiate i nostri tristi saluti avrebbe abbordato qualche argomento che nulla aveva a che fare con la nostra sciagura service non avesse esclamato buon dio papa victor dice di sapere chi è l'assassino del povero william lo conosciamo anche noi purtroppo risposi mio padre avrei preferito ignorare o per sempre piuttosto e scoprire una tale approvazione un natale ingratitudine in una persona che tanto stimavo mio diletto padre ti sbagli giustina innocente se lo è dio non voglia che sia punita come colpevole sarà giudicata oggi e io lo spero spero sinceramente che possa essere assolta queste parole mi pregarono ero profondamente convinto che giusti ne ogni altro essere umano fossero innocenti di questo delitto non temevo quindi che si potesse azzurre qualche prova tanto evidente da farla condannare la mia non era una storia da raccontare in pubblico il suo incredibile errore sarebbe stato considerato pazzia dal popolino esisteva qualcuno tranne me il creatore e avrebbe creduto senza averne prova dai propri sensi all'esistenza di un monumento vivente di presunzione cieca ignoranza che avevo sguinzagliato per il mondo presto fumo raggiunti da elizabeth il tempo l'aveva cambiata dall'ultima volta che l'avevo vista dotandola di un fascino che superava la bellezza di quando era fanciulla il candore e la vivacità erano gli stessi ma si univano un'espressione più ricca di sensibilità intelligenza è innocente mia elisabetta dissi e verrà dimostrato non temere nulla non lascia di confortare dalla certezza della sua assoluzione quanto sei buono e generoso tutti gli altri la credono colpevole e ciò mi ha fatto disperare perché sapevo che era impossibile e vedere tutti così prevenuti nei suoi confronti mi aveva tolto ogni speranza e mi aveva ridotto alla disperazione scoppia a piangere carissima nipote disse mio padre asciuga le tue lacrime se come credi innocente confida nella giustizia delle nostre leggi e nella sollecitudine con cui impedirò la più lieve ombra di parzialità [Musica] passano tristemente il tempo che ci separava dalle 11 ora dell'inizio del processo poiché il mio padre gli altri membri della famiglia avevano l'obbligo di testimoniare li accompagna i al tribunale durante lo svolgimento di quella miseranda farsa di giustizia sommersi tutte le pene dell'inferno si doveva decidere se il risultato della mia illecita curiosità e delle mie fatiche sarebbe stato la morte di due esseri umani quella di un bimbo sorridente pieno di gioia di innocenza e quella di un'altra persona assassinata in maniera ancora più tremenda con l'aggravante di infamia per un delitto che sarebbe stato memorabile per orrore anche justin erano fanciulla di molte qualità e possedeva doti che le permettevano una vita felice ora tutto doveva scomparire in una tomba ignominiosa e la colpa era mia avrei preferito mille volte accusare me del delitto attribuito a giustino ma ero assente quando il crimine era stato commesso è una simile dichiarazione sarebbe stata considerata come il vaneggiamento di un pazzo senza giovare alla discolpa di colei che soffriva per causa mia quando comparve su steam era calma vestiva a lutto il suo viso sempre attraente era reso squisitamente bello dalla solennità dei suoi sentimenti sembrava fiduciosa nella propria innocenza e non tremava anche se migliaia di persone le rivolgevano sguardi di odio e di esecrazione perché tutta la simpatia che in altre occasioni la sua beltà avrebbe potuto provocare era cancellata nell'animo degli spettatori dal pensiero dell'enormità che le veniva attribuita era tranquilla ma la sua tranquillità era evidentemente forzata e poi che la sua confusione era stata addotta come prova della sua colpevolezza si sforzava di fare mostra di coraggio quando entrò in aula volse lo sguardo attorno e subito scoprire dove erano seduti e quando civile parve che una lacrima leve l'asse gli occhi ma si riprese subito è un'espressione di dolente affetto sembrano attestare la sua completa innocenza ebbe inizio il processo e dopo che il pubblico ministero ed è formulato l'accusa vennero chiamati alcuni testimoni contro di lei congiuravano molte strane circostanze che avrebbero potuto rendere incerto chiunque a differenza di me non avesse avuto prove irrefutabili della sua innocenza era rimasta assente da casa tutta la notte in cui il delitto era stato commesso e verso il mattino era stata vista da una donna del mercato non lontano dal luogo in cui era stato trovato il corpo del bambino assassinato la donna le aveva chiesto che cosa facesse ma il con espressione e strana si era limitato a rispondere in maniera confusa inintelligibile era tornata a casa verso le 8 del mattino e quando le avevano domandato dove avesse passato la notte aveva detto di essere stata in cerca del bambino e aveva chiesto con ansia si si sapeva qualcosa di lui quando li avevano mostrato il cadavere era stata presa da un violento attacco isterico e aveva dovuto restare a letto per diversi giorni si produsse allora la miniatura che il domestico le aveva trovato in tasca e quando elizabeth con voce esitante riconobbe che si trattava della stessa miniatura che aveva appeso al collo del bimbo un'ora prima che egli si smarrisse un mormorio di orrore e l'indignazione corse per l'aula giustino venne invitata a difendersi nel corso del processo la sua espressione era mutata sul suo volto si leggevano chiaramente sorpresa orrore e angoscia più volte era stato sul punto di piangere ma quando venne chiamata a deporre raccolte tutte le sue forze parla con voce chiara anche se tremante [Musica] dio sa disse che sono del tutto innocente non pretendo che le mie proteste valgano farmi assolvere la mia innocenza apparirà dall'esposizione chiara e semplice dei fatti che vengono addotti a mio carico e spero che il carattere da me è sempre mostrato possa indurre i giudici a una favorevole interpretazione laddove qualche circostanza appaia dubbia o sospetta poi raccontò che con il permesso di elizabeth e aveva passato la sera della notte in cui era stato commesso il delitto a casa di una zia shams un villaggio circa 5 chilometri da ginevra mentre tornava verso le 9 aveva incontrato un uomo il quale li aveva chiesto se sapeva qualcosa del bimbo che si era smarrito allarmata da quella notizia l'aveva cercato a lungo poi le porte di ginevra si erano chiuse ed era stata costretta a restare per diverse ore della notte nel fienile di una casetta per non disturbare i proprietari che la conoscevano bene aveva trascorso la maggior parte della notte sveglia forse si era subito per qualche minuto verso mattina dei passi l'avevano disturbata e si era svegliata era l'alba e aveva lasciato quel rifugio per rimettersi alla ricerca di mio fratello non sapeva se si era avvicinata al luogo dove giaceva il suo cadavere non era cosa soprendente che fosse apparsa sconvolta quando era stata interrogata dalla donna nel mercato aveva passato una notte insonne e il destino del povero williams era ancora incerto per quello che riguardava alla miniatura non poteva fornire spiegazione alcuna so continuo l'infelice vittima quanto questa circostanza gravi fatalmente contro di me ma non sono in grado di spiegarla e dopo aver espresso la mia completa ignoranza in proposito non mi resta che fare delle supposizioni sul fatto che sia stata messa nella mia ma anche su questo punto sono sotto scacco io credo di non avere nemici al mondo e nessuno certo potrebbe essere così malvagio da distruggermi per un semplice capriccio è stato l'assassino a metterla la non so come potrebbe avere avuto modo di farlo e se anche gli e ne avessi dato l'occasione perché mai avrebbe rubato il gioiello per disfarsene così presto affido la mia causa al senso di giustizia che i miei giudici ma anche se vedo che non c'è luogo alla speranza prego che si interroghino alcuni testimoni sul mio carattere se le loro parole avranno maggiore peso della mia supposta colpevolezza dovrò essere condannata anche se affido alla mia innocenza la mia salvezza furono chiamati alcuni testimoni che la conoscevano da molti anni e tutti parlarono bene di lei ma la paura è l'orrore per il delitto di cui la ritenevano colpevole dei resi noti morosi e poco propensi a farsi avanti quando elizabeth vive anche l'ultima risorsa il suo eccellente carattere la sua condotta irreprensibile venire meno all'accusa ta sebbene in preda alla più viva agitazione chiese il permesso di rivolgersi alla corte sono desse la cugina dell'infelice fanciullo che è stato assassinato o meglio sua sorella perché sono stata educata dai suoi genitori è già molto tempo prima della sua nascita vivevo con loro potrebbe quindi apparire in legno che io mi faccio avanti in una simile occasione ma quando vedo un essere umano sul punto di soccombere per la vigliaccheria dei suoi presunti amici chiedo mi sia permesso di parlare perché possa dire quello che so del suo carattere conosco molto bene l'accusata ho vissuto con lei nella stessa casa prima per un periodo di cinque anni e poi per un anno di quasi 2 per tutto questo tempo e la mia è apparsa la più gentile è la più amabile delle creature di questo mondo durante l'ultima malattia di mia zia madame frankenstein le ha dedicato le cure più affettuose e attente poi ha assistito la madre nel corso di una penosa malattia e in una maniera che ha destato l'ammirazione di tutti coloro che la conoscevano il seguito è tornata a vivere in casa di uno zio dove tutti gli volevano bene era molto affezionata al bimbo che è morto e si comportava con lui come la madre più affettuosa per parte mia non esito ad affermare che malgrado tutte le prove prodotte contro di lei la credo con assoluta certezza del tutto innocente non aveva alcun motivo di compiere una simile azione e quanto all'oggetto che rappresenta la prova più schiacciante glielo avrei dato volentieri se davvero lo avesse desiderato tanta è la stima e la considerazione che ho per lei [Musica] un mormorio di approvazione seguì il semplice appassionato appello di elizabeth ma si riferiva a quel generoso intervento e non era in favore della povera giustini verso la quale l'indignazione del pubblico si rivolse con raddoppiata violenza accusandola dell'ingratitudine tenera lei stessa piangeva mentre elizabeth parlato ma non rispose terribili furono la mia agitazione la mia angoscia durante tutto il processo credevo nella sua innocenza ne ero certo forse nel suo gioco infernale il demone che aveva assassinato mio fratello e non ne dubitavo neppure per un attimo poteva anche avere condannato quell'innocente alla morte all'ignominia non poteva reggere all'orrore della mia situazione e quando mi accorsi che la voce popolare e il contegno dei giudici avevano già condannato la mia innocente vittima mi precipitai fuori dell'aula in preda dell'angoscia le torture dell'accusata non eguagliavano le mie lei era sorretta dalla propria innocenza mentre a me gli artigli del rimorso straziavano il petto e non avrebbero lasciato la presa passai una notte di angoscia ininterrotta al mattino andai al tribunale avevo le labbra e la gola rear se non osai porre la fatale domanda ma ero conosciuto e l'ufficiale indovinò il motivo della mia visita e da lì erano già stati gettati erano tutti neri e la povera giustina era condannata non posso nemmeno tentare di descrivere quello che provai avevo già sperimentato sensazioni l'orrore che mi sono sforzato di spiegare con espressioni più adeguate ma alle parole non possono dare un'idea della straziante disperazione che mi sconvolse allora la persona cui mi ero rivolto aggiunse che e giusti non aveva già confessato la sua colpa questa prova non servo non era necessario in un caso così lampante ma ne sono egualmente lieto a nessuno dei nostri giudici piace condannare un criminale su prove circostanziali per quanto evidenti possono essere questa era una notizia strana e in attesa che poteva significare i miei occhi si erano fosse ingannati ero veramente pazzo come mi avrebbe ritenuto il mondo se avessi svelato l'oggetto dei miei sospetti mi affrettai a tornare a casa ed elizabeth e mi chiese ansiosamente il verdetto [Musica] cucina mia risposi la decisione è stata qualità la potevi aspettare tutti i giudici preferiscono che 10 innocenti soffrono piuttosto che un solo colpevole sfugga ma ha confessato fu un colpo crudele per la povera elizabeth che aveva creduto fermamente nell'innocenza di giustina come potrò credere ancora la bontà umana disse giusti che io amavo e stimavo come una sorella avrebbe mostrato quei sorrisi di innocenza solo per tradire i suoi occhi buoni sembravano incapaci di asti o e finzione eppure ha commesso un delitto poco dopo ci riferirono che l'infelice vittima aveva espresso il desiderio di vedere mia cugina mio padre avrebbe preferito che non andasse ma disse che lasciava ogni decisione al suo giudizio e i suoi sentimenti si disse elisabetta andrò anche se è colpevole e tu victor mi accompagnerà i non posso andare solo l'idea di quella visita era una fortuna per me ma non potevo rifiutare entriamo nella tetra cella in fondo scorgiamo giustino in seduta su un poco di paglia aveva le mani strette dai cerchi e teneva la testa reclinata sulle ginocchia quando civile entrare si alzò e quando fummo soli con lei si gettò i piedi di elizabeth piangendo amaramente anche a mia cugina piangeva giusti gli disse perché mi hai colto la mia ultima consolazione credevo nella tua innocenza e già allora fossi molto infelice non ero disperata come adesso anche voi allora mi credete tanto tanto cattiva anche voi vi unite ai miei nemici per schiacciarmi per condannarmi come assassina la sua voce fu soffocata dai singhiozzi alzati mia povera ragazza disse elizabeth perché ti in ginocchio se sei innocente io non faccio parte dei tuoi nemici ti ho creduto innocente nonostante ogni prova fino a quando non ho saputo che tu stessa tiri dichiarata colpevole tu ora affermi che ciò è falso e sta sicura mia cara giustino che nulla se non la tua stessa confessione può scuotere per un momento la mia fiducia in te ho confessato ma ho confessato una menzogna o confessato per ottenere la soluzione ma ora questa falsità di pesa sul cuore più di tutti i miei peccati il dio del cielo mi perdoni da quando sono stata condannata il confessore non mi ha lasciato un attimo di tregua mi ha tormentato e terrorizzato tanto che quasi ho incominciato a pensare di essere il mostro che egli diceva minaccia vadis comunicarmi condannarmi al fuoco dell'inferno se avessi continuato a negare cara signora io non avevo nessuno che mi sostenesse tutti mi guardavano come un mostro destinato all'ignominia alla perdizione che cosa potevo fare in un'ora di angoscia un sottoscritto una menzogna e solo ora mi sento davvero infelice d'acqua per un istante piangendo poi continuo pensavo con orrore mia dolce signora che voi avreste giudicato la vostra giustina che la vostra benedetta zia teneva in tanta considerazione che voi stessa amavate una creatura capace di un delitto che solo il diavolo può avere potuto compiere cacao way of kain benedetto facciolo presto ti rivedrò in cielo dove tutti saremo felici e ciò dico soft mentre mi accingo ad affrontare l'ignominia e la morte como giusti perdonami di avere per un solo istante dubitato di te perché è confessato ma non abbatterti nei cara ragazza non tenere io proclamerò dovunque la tua innocenza e la dimostrerò sceglierò i cuori di pietra dei tuoi nemici con le mie lacrime le mie preghiere sarai tu la mia compagna di giochi la mia amica mia sorella è più che sorella morire sul patibolo no no non vorrei sopravvivere una cosa orribile sciagura [Musica] e l'indomani mattina justin muri l'eloquenza commovente di elizabeth e non riuscì a smuovere i giudici dalla loro ferma convinzione della colpevolezza di quella santa vittima anche i miei appelli appassionati e indignati calderone il voto e quando udì le loro friends e risposte e ne sentii i ragionamenti insensibili e rozzi la confessione che mi ero ripromesso di rendere i muri sulle labbra mi sarei proclamato un pazzo ma non sarei riuscito a fare revocare la sentenza a carico della mia disgraziata vittima e là morì sul patibolo come un'assassina mi discorsi dalle torture del mio cuore per osservare il profondo muto colore della mia elizabeth anche questo erano per amia e il dolore di mio padre la desolazione di quella casa un tempo così gioiosa tutto era opera delle mie mani tre volte maledette piangete infelici ma non sono queste le vostre ultime lacrime leverete ancora lamenti funebri e il suono dei vostri gemiti si vedrà più e più volte frankenstein vostro figlio congiunto amato amico di sempre colui che darebbe ogni goccia del proprio sangue per voi che non a pensiero gioia che non si rifletta anche sui vostri beneamati visi che riempirebbe l'area di benedizioni e trascorrerebbe la vita a servirvi è lui che vi chiede di piangere di versare lacrime senza fine felice oltre ogni speranza se in tal modo il destino inesorabile si riterrà soddisfatto e se la distruzione cesserà prima che la pace della tomba succede ai vostri tristi tormenti così parlava la mia anima profetica mentre la gelato dal rimorso dall'orrore e dalla disperazione guardavo coloro che amavo consumarsi invano dolore sulle tombe di willian e justin prime vittime sfortunate delle mie sacrileghe arti [Musica] [Musica] [Musica] [Applauso] [Musica] [Musica] nulla è più penoso per lo spirito umano dopo i sentimenti provocati da una rapida successione di eventi della mortale calma dell'inazione della conseguente certezza che nega all'animo sia la speranza che la paura giusti era morta riposava e io ero vivo il sangue scorreva liberamente nelle mie vene ma sul mio cuore gravava un peso di disperazione e di rimorso che nulla valeva ad alleviare i new york non conobbero più il sonno vagavo come uno spirito dannato perché avevo perpetrato misfatti orrendi e indicibili e perché altri ancora ero certo bene riservava l'avvenire eppure il mio cuore traboccava di gentilezza e di amore per la virtù avevo cominciato la vita con le migliori intenzioni avevo atteso con ansia il momento in cui avrei potuto metterle in pratica e rendermi utile al mio prossimo ora tutto era distrutto invece di possedere quella serenità di coscienza che ne avrebbe permesso di guardare al passato con intima soddisfazione e di trarne auspici di nuove speranze era inseguito da rimorsi e senso di colpa che mi so spingevano in un inferno di indescrivibili torture [Musica] tale stato d'animo minava la mia salute che forse non si era rimessa completamente dal primo colpo evitavo la vista degli uomini ogni accenno a gioie e soddisfazioni era un apertura per me mia unica consolazione era la solitudine una solitudine profonda coppa simile alla morte mio padre osservava addolorato invisibile mutamento del mio amore e delle mie abitudini e con argomenti che si ispiravano la sua coscienza tranquilla e alla sua vita senza colpe si sforzava di farmi forza ed è risvegliare in me il coraggio di dissipare le cupe nuvole che mi opprimevano credi victor che anch'io non soffra disse nessuno avrebbe potuto mare un fanciullo più di quanto io amavo tuo fratello e a queste parole gli occhi gli si riempirono di lacrime ma non è forse un dovere verso chi sopravvive astenersi dalla crescerne l'infelicità con manifestazioni di dolore eccessivo è anche un dovere verso noi stessi perché un simile dolore impedisce ogni progresso o piacere per fino all'adempimento di quel dovere quotidiano senza cui l'uomo non è degno di vivere nella società il consiglio per quanto buono non era applicabile al mio caso sarei stato il primo a nascondere il mio dolore a consolare i miei cari se il rimorso non avesse mescolato la sua amarezza il terrore e la sua ansia alle altre mie sensazioni poter rispondere quindi a mio padre solo con uno sguardo di disperazione poi feci di tutto per nascondermi alla sua vista all'incirca in quel periodo ci ritirammo nella nostra casa ha ben rave questo cambiamento mi riuscì particolarmente gradito le porte della città si chiedevano di regolarle 10 e l'impossibilità di rimanere sul lago dopo quell'ora mi aveva reso particolarmente sgradevole il soggiorno fra le mura di ginevra ora ero libero spesso dopo che il resto della famiglia si era ritirato per notte prendevo una barca e passavo molte ore al largo a volte the ritz avola vele mi lasciavo trasportare dal vento a volte dopo aver elevato fino al centro del lago lasciamo che la barca andasse alla deriva e mi abbandonavo legni tristi riflessioni spesso quando tutto attorno a me era pace ed ero l'unico essere che vagasse inquieto in uno scenario così bello e paradisiaco con l'eccezione di qualche pipistrello e delle rane nel cui il gracidio aspro intermittente si udiva solo allorché ci si avvicinava alla riva spesso dicevo ero tentato di gettarmi nel lago silenzioso e lasciare che le acque si chiedessero per sempre su di me e sulle mie sciagure ma mi tratteneva il pensiero dell'eroica e addolorata elizabeth che amavo teneramente e la cui esistenza era legata alla mia anche mio padre pensavo e al fratello che rimaneva con il mio ville abbandono potevo forse lasciarli esposti senza protezione alla malvagità del demone che avevo scatenato in quei momenti piangevo amaramente e desideravo che la pace potesse tornare nel mio animo solo per poter dare loro consolazione felicità ma ciò non sarebbe mai accaduto il rimorso uccideva ogni speranza io ero stato l'autore di male irreparabili e vivevo giornalmente nel terrore che il mostro da me creato potesse perpetrare qualche nuova atrocità aveva un oscuro presentimento che non fosse tutto finito che quell'essere avrebbe commesso un nuovo crimine il quale con la sua enormità avrebbe oscurato il presidente c'era sempre di che temere anche al mondo restasse qualcosa che amavo non si può immaginare io odio per questo demone quando pensavo a lui digrignano i denti i miei occhi si accendevano e io avrei voluto poter distruggere quell essere che con tanta leggerezza avevo creato quando ricordavo i suoi delitti e la sua crudeltà il mio odio il mio desiderio di vendetta superavano ogni limite fino sulla più alta vetta delle ande mi sarei recato sedi la avesse potuto farlo precipitare a valle bramavo vederlo ancora per poter sfogare sul suo capo tutto quanto il mio furore e per vendicare la morte di william ed i giusti [Musica] la nostra era la casa del lutto la salute di mio padre era rimasta profondamente scossa dall orrore degli ultimi avvenimenti elizabeth era triste sfiduciata non trova più di letto alcune delle sue normali occupazioni e ogni svago le sembrava un sacrilegio verso i morti pensava allora che dolore eterno e lacrime fossero il giusto tributo che doveva pagare all'innocenza così oltraggiata e distrutta non era più la felice creatura che nella prima giovinezza passeggiava con me sulle rive del lago parlando con entusiasmo dei nostri progetti futuri il primo di quei dolori che ci vengono inviati per svezzarsi dall'attaccamento alla vita terrena le aveva fatto visita e la sua influenza aveva velato i suoi sorrisi più cari quando penso mio caro cugino diceva ella alla triste fine di giusti moritz il mondo e le sue opere non mi appaiono più quelli di una volta prima credevo che tutti i torti e le cattive ri di cui leggevo o sentivo parlare appartenessero a tempi ormai remoti o fossero frutto di fantasia dagli eventi erano lontani da me più noti alla ragione che all'immaginario né ma ora che il dolore è entrato in casa gli uomini mi sembrano mostri assetati luna del sangue dell'altro tuttavia sono di certo ingiusta tutti credevano che quella povera fanciulla fosse colpevole e se avesse commesso un delitto per cui ha dovuto pagare certo sarebbe stata la più orribile fra le creature assassinare per un gioiello il figlio del suo benefattore e amico il bimbo che aveva allevato dalla nascita che sembrava amari come se fosse suo non potrei a consentire la morte di alcun essere umano ma avrei certo giudicato una simile creatura inadatta a restare nella società degli uomini invece era innocente lo so sento che era innocente tu sei del mio stesso parere ciò mi conferma nella mia persuasione aimé victor chi può trovare una felicità duratura se il falso sa essere tanto simile al vero mi sembra di camminare sull'orlo di un precipizio verso il quale fanno ressa migliaia di persone che cercano di spingermi nell'abisso william e giusti sono stati assassinati e l'autore del delitto è fuggito se ne va per il mondo libero e forse rispettato anche se fossi condannata al patibolo per quegli stessi crimini non mi cambierei con un simile mostro ascoltare le sue parole con un angoscia estrema nella sostanza se non nella forma il vero assassino ero io elizabeth lesse sul mio viso il tormento e prendendomi affettuosamente per una mano disse mio cugino verissimo devi calmarti dio sa quanto profondamente mi hanno colpito questi avvenimenti pure non mi sono lasciata sconvolgere come te sul tuo volto c'è un'espressione di disperazione qualche volta di vendetta che mi fa tremare caro victor liberati da queste oscure passioni ricorda gli amici che ti circondano che ripongono in the tutte le loro speranze abbiamo perso il potere di renderti felice finché amiamo finché siamo sinceri gli uni con gli altri in questo paese pacifico è bello il tuo paese natio possiamo cogliere ogni serena benedizione che cosa potrà disturbare la nostra tranquillità [Musica] e non potevano tali parole da parte di colei che consideravo teneramente come il migliore dei doni toccati in sorte non potevano bastare a scacciare il demone che mi stava in agguato nel cuore anche mentre mi parlava ne costava lei come per il terrore che in quell'attimo il distruttore si avvicinasse per portarmela via così nella tenerezza dell'amicizia nella bellezza della terra o del cielo riuscivano a redimere la mia anima dal dolore persino le parole d'amore non avevano effetto era avvolto da una nube che nessuna influenza benefica riusciva a penetrare il cervo ferito che trascina nel folto le membra che gli cedono e l'amore fissando il dardo che la trafitto quella era la mia immagine a volte riusciva ad affrontare la cupa disperazione che mi sopra faceva altre volte le porte cose passioni del mio animo mi spingevano cercare sollievo dalle mie intollerabili sensazioni nell'esercizio fisico nel mutamento del luogo fu durante uno di questi accessi che lascia improvvisamente casa mia e dirigendomi verso le vicine valli alpine cercai nella magnificenza nell'eternità di con gli scenari di dimenticare me stesso ai miei e finnair i dolori umani il mio vagabondare mi portò verso la valle diciamo ni l'avevo visitato spesso durante la fanciullezza da allora erano passati sei anni io ero un relitto ma niente era cambiato in quei paesaggi immutabili selvaggi fece la prima parte del viaggio a cavallo e poi noleggia i un molo perché era più saldo e meno a rischio di farsi male su quei sentieri sconnessi il tempo era bello era circa la metà di agosto circa due mesi dopo la morte di justine quel periodo miserevole a cui facevo risalire tutto il mio dolore il peso che mi gravava sul cuore andava visibilmente alleggerendosi man mano che mi addentravo nella forza dell'arma le immense montagne e i precipizi che mi sovrastavano da ogni lato il boato del fiume che ruggiva tra le rocce lo scroscio delle cascate all'intorno tutto parlava di una potenza grande come l'onnipotente e io smisi di avere paura di piegarmi davanti a qualunque essere meno possente di colui che aveva creato e dominava gli elementi qui mostrati nel loro aspetto più straordinario e quando salì più in alto la valle assunse un aspetto ancora più meraviglioso e stupefacente castelli in rovina affacciati su precipizi di montagne ricoperte di conifere l'impetuoso fiume hard e casette che facevano capolino tra gli alberi formavano un insieme di singolare bellezza ha cresciuto e reso sublime dalle alpi possenti le cui vette e cupole candide e scintillanti torreggia vano sopra ogni cosa come se appartenessero un altro pianeta abitazioni di esseri di un'altra razza oltrepassa il ponte di pellissier dove mi si apre davanti il burrone formato dal fiume cominciai a salire la montagna che lo sovrasta di lì a poco entrai nella valle diciamo ni più spettacolare splendida ma meno graziosa e pittoresca di quella di servo che avevo appena lasciato era cinta da montagne e altri innevate ma non vidi più castelli in rovina e fertili campi immensi ghiacciai scendevano fino alla strada sentivo il brontolio assurdo della valanga che cadeva e distinguevo la scia che si levava al suo passaggio il monte bianco il supremo e magnifico monte bianco si innalzava sopra i picchi circostanti e la sua maestosa cupola dominava la valle un'intensa sensazione di piacere che non provavo più da tempo per base spesso durante quel viaggio una svolta della strada qualcosa di nuovo che notavo e d'improvviso riconoscevo mi ricordavano i giorni andati e si associavano la spensierata allegria della fanciullezza anche il vento sussurrava con accenti calmante e la natura materna mi chiedeva di non piangere più poi di nuovo con la benina influenza cessava e mi trovavo nuovamente incatenato al dolore immerso nella tristezza delle mie riflessioni allora spronavo la mia cavalcatura cercando a quel modo di scordarmi del mondo delle mie paure più di tutto di me stesso oppure con un gesto più disperato smontavo eni gettavo nell'erba oppresso dal dolore e dalla disperazione alla fine arrivai al villaggio di shah molin ero sfinito dopo l'estrema fatica fisica e mentale che avevo sostenuto per un poco restai alla finestra a guardare i panni di lampi che danzavano sopra il monte bianco e ad ascoltare losco share e tumultuoso dell'arte che scorreva lì sotto questi suoni riposanti aggirano come una ninna nanna sulle mie sensazioni troppo acute quando posa il capo sul cuscino il sonno riprese lo senti arrivare è bene dissi quel dispensatore di oblio [Musica] [Musica] passa il giorno seguente pagando per la vallata andai alle sorgenti della rab air che ha origine da un ghiacciaio che avanza lentamente dalla sommità delle montagne fino a chiudere la valle i fianchi scoscesi di grande montagne erano davanti a me le pareti gelate del ghiacciaio mi sovrastavano intorno solo radja betis ten t e il solenne silenzio di questa gloriosa sana delle udienze dell'imperatrice natura era rotto solo dal fiocco lio dell'acqua o dal distacco di qualche blocco di ghiaccio dal rombo di una valanga o dagli scricchiolii riecheggiati dai monti del ghiaccio accumulatosi che attraverso il lavorio silenzioso di leggi immutabili veniva continuamente spezzato e schiantato come fosse solo un giocattolo tra le loro mani questo scenario sublime e magnifico ne offriva il più grande conforto che potesse ricevere mi elevava da ogni piccolezza di sentimenti anche se non poteva eliminare il mio dolore lo calmava e lo placava in qualche modo mi distoglieva dai pensieri che rimuginavo da un mese quando alla sera meriterei per riposare il mio sogno fu per così dire accudito e protetto da quell insieme di forme maestose che avevo contemplato durante la giornata mi si radunarono attorno le cime delle montagne immacolate il picco scintillante e le abetaie il burrone scosceso e desolato l'aquila che plana tra le nubi tutti mi si fecero attorno e mi portarono pace ma dove erano sparite la mattina dopo mi risveglio tutto ciò che mi aveva risollevato lo spirito era fuggito insieme al sonno è una cupa malinconia velava ogni mio pensiero la pioggia scrosciava torrenziale una fitta nebbia nascondeva le cime delle montagne così che non vedevo nemmeno il viso di cui possenti amici eppure volevo penetrarne il velo di foschia andare a scovarli in quei nascondigli di nubi cos'erano mai pioggia e tempesta mi portarono il mulo e decisi di salire sulla cima del monte andrea ricordavo l'impressione che lo spettacolo di quel ghiacciaio poderoso e in perpetuo movimento aveva prodotto su di me quando lo avevo visto per la prima volta una specie di estasi si era impossessata della mia anima la vista di ciò che vedi terribile e di maestoso nella natura aveva sempre destato in me un senso di solennità e mi aveva fatto dimenticare le preoccupazioni passeggeri della vita decisi di andare senza guida perché conoscevo bene il sentiero è perché la presenza di un'altra persona avrebbe turbato la solenne maestra del paesaggio la salita eri bellissima ma il sentiero si snoda in curve strette e continua che permettono di superare la rapidità del monte è uno spettacolo di una desolazione e spaventosa dovunque si scorgono le tracce delle valanghe invernali laddove gli alberi giacciono spezzati o inclinati verso il suolo alcuni distrutti altri piegati sulle rocce sporgenti o di traverso su altri alberi a mano a mano che si sale il sentiero è intersecato da nei vari lungo i quali le pietre cadono ininterrottamente uno di questi è particolarmente pericoloso perché il minimo suono anche una parola pronunciata ad alta voce causa uno spostamento d'aria sufficiente ad attirare la morte sul capo di chi ha parlato i pini non sono alti nei verdeggianti ma cubi e aggiungono la scena un che di austero guardai la valle ai miei piedi vasto i banchi di nebbia salivano dei torrenti e avvolgevano infitte spire le montagne di fronte le cui ci ne erano nascoste da un banco di nuvole mentre la pioggia cadendo da un cielo plumbeo accresceva l'impressione di melanconia che ricevevo da quanto mi circonda ahimé perché l'uomo può vantare una sensibilità superiore a quella degli bruti ciò serve solo renderlo più schiavo dei bisogni se i nostri impulsi si limitassero alla fame alla sete e al desiderio potremmo essere quasi liberi invece ci lasciamo trasportare da ogni soffio di vento o da una parola casuale o dalla scena che questa parola può presentarci alla mente noi riposiamo è un sogno alla potenza di avvelenarci il sonno ci alziamo è un pensiero errante può inquinare il giorno sentiamo concepiamo ragioniamo ridiamo o piangiamo ci disperiamo o gettiamo via ogni affanno è tutto uguale sia una gioia un dolore e la via della sua dipartita è sempre aperta lo ieri dell'uomo non può mai essere simile al domani niente nel mondo può durare eccetto la mutevolezza era quasi mezzogiorno quando giunsi a termine della scalata per qualche tempo se detti sulla roccia che domina quel mare di ghiaccio era coperto di nebbia come le montagne circostanti poco dopo un soffio di vento di cipolla nuvola io di scesi sul ghiaccio la sua superficie molto irregolare perché si alza e si abbassa come le onde di un mare agitato e si pende in crepacci vertiginosi il campo di ghiaccio e largo circa 5 chilometri ma io impiega i quasi due ore ad attraversarlo la montagna prospiciente è una roccia nuda e a perpendicolo il montaner era di fronte al luogo dove mi trovavo a cinque chilometri esatti di distanza è sopra di esso si ergeva in tutta la sua maestà e il monte bianco mi fermai in un anfratto della roccia ad ammirare quel panorama meraviglioso impressionante il mare o o meglio l'ampio fiume di ghiaccio correva fra le montagne del massiccio che con le loro aeree cine incombevano su ogni suo recesso i picchi coperti di neve e scintillanti brillavano al sole sopra le nubi il mio cuore poco prima straziato dall'angoscia traboccava ora di un sentimento simile alla gioia pesco ormai spiriti in vaganti se davvero pagate e non riposate nei vostri angusti già cv lasciatemi almeno questa piccola felicità o portatemi in vostra compagnia lungi dalle gioie della vita mentre pronunciava queste parole scorsi è un tratto a qualche distanza la figura di un uomo che avanzava verso di me a una velocità su romana balzava sui crepacci del ghiacciaio fra i quali avevo avanzato con tanta cautela anche la sua statura a mano a mano che si avvicinava sembrava superiore a quella di un uomo mi sentii turbato una nebbia mi calo sugli occhi ed è qui l'impressione di venire meno ma subito il vento freddo della montagna mi fece riavere mentre la forma si avvicinava scorsi visione aborrita è tremenda che si trattava del mostro da me creato tre mani di rabbia di orrore deciso ad attenderlo per ingaggiare poi con lui una lotta mortale si avvicinò il suo volto esprimeva angoscia cui si univano sdegno e malvagità mentre la sua disumana bruttezza prendeva intollerabile all'occhio umano ma quasi non me ne accorsi lira e l'odio mi avevano dapprima ammutolito e mi ripresi solo per inveire contro di lui con parole che esprimevano un furioso disprezzo demonio e scola mai come oggi avvicinarti a me non teme la vendetta del mio braccio sul tuo immobile capo vattene via insetto o no meglio rimani perché io possa calpestarti ridotti in polvere potessi distruggendo la tua miserabile esistenza richiamare in vita le vittime che tu hai assassinato in una maniera così diabolica [Applauso] [Musica] [Applauso] [Musica] mi aspettavo una simile accoglienza disse il demone tutti gli uomini o di una sciagurata quanto allora devo essere odiato io di gran lunga il più miserabile tra gli esseri viventi pure tu mio creatore detesti disprezzi in me tua creatura a cui sei legato tav incolte solo all'annientamento di uno di noi può sul il tuo proposito va di uccidermi come osi toccare a questo modo o la vita a tempi ai tuoi doveri verso di me e io adempirò ai miei verso di te e verso il resto dell'umanità se accetterai le mie condizioni lascerò in pace sia loro tette ma se rifiuti alimenterà le fauci della morte finché essa non sarà la stazza del sangue degli amici che ancora ti rimangono mostro appunto demone che non sei altro le torture dell'inverno sarebbero castigo troppo lieve per i tuoi delitti maledetto diavolo tu mi rimproveri di averti creato fatti avanti allora perché possa estinguere la scintilla che ti ho tanto avventatamente donato accecato dall'ira miss cagliari contro di lui spinto da tutti quei sentimenti che possono armare un essere contro un altro egli mi schivo facilmente disse calmati ti prego di ascoltarmi prima di sfogare il tuo odio il mio capo mari detto non ho forse sofferto abbastanza perché tu cerchi di aumentare la mia appena la vita per quanto sia soltanto un cumulo di dolori mia cara e la difenderò ricordati che mi hai fatto che ho fatte di te la mia altezza è superiore alla tua le mie né un gran più agili ma non mi lascerò tentare a mettermi contro di te sono la tua creatura e sarò persino docile sottomesso con il mio naturale signore e padrone se anche tu farà il tuo dovere verso di me o frankenstein non essere equo con tutti mentre calpesti me solo a cui maggiormente devi non solo giustizia ma anche presenza e affetto sono una tua creatura ricorda lo dovrei essere il tuo adamo e sono invece l'angelo caduto che tu hai allontanato dalla gioia senza colpa alcuna da parte sua dappertutto vedo beatitudine dalla quale io sono irrevocabilmente escluso ero buono e benevolo l'infelicità al fatto di me un termine rendimi felice e sarò di nuovo virtuoso vattene non voglio ascoltarti non ci possono essere rapporti tra temi noi siamo nemici vattene un misuriamo le nostre forze in una lotta in cui uno di noi dovrà soccombere come posso commuoverti nel missouri che non ti spingeranno essere pietoso verso la tua creatura tempo l'ora bontà e compassione cretini frankenstein era buono il mio animo pardeo a d'amore e di umanità ma non sono forse solo spaventosamente tu mio creatore rai orrore di me quale speranza possono riporre nei tuoi simili che non mi devono nulla essi mi disprezzano il mio diamo le montagne deserta e i ghiacciai desolati sono il mio rifugio o laccato per molti giorni le paterni di ghiaccio che io solo non temo sono un rifugio per me amo questi cieli cupi perché sono più buoni con ed i tuoi simili se sapesse della mia esistenza l'umanità farebbe come the seas armerebbe per uccidermi non dovrei dunque odiare timide test non scenderò a patti con i miei nemici sono infelice ma essi dovranno dividere la mia infelicità e in tuo potere e compensarne quindi liberare gli uomini da un flagello che a causa tuo può diventare così terribile che non solo tu e la tua famiglia quante migliaia di altri esseri correrebbero il rischio di essere inghiottiti dai bordi della sua furia braccia di muovere a compassione e non disdegna mi ascolta la mia storia e solo dopo abbandona o compiange imi come ti sembra giusto ma ascoltami ai colpevoli per quanto sanguinosi loro crimini e concesso dalle leggi umani di parlare in propria difesa prima di essere condannati ascoltami frankenstein mi accusi di assassini eppure distruggere sti con coscienza tranquilla la tua stessa creatura la lode all'eterna giustizia dell'uomo ma non ti chiedo di risparmiarmi ascoltami e poi se potrai se vorrai distorci l'opera delle tue mani perché vuoi ricattarmi alla memoria circostanze che mi fanno rabbrividire al pensiero di esserne stato la sciagurata causa e l'autore maledetto sia il giorno in cui hai visto la luce demone orrendo maledette siano le mani che ti hanno plasmato anche se maledico me stesso mi hai reso infelice oltre ogni immaginazione non mi ha lasciato la facoltà di riflettere se sono giusto o meno nei tuoi confronti vattene liberami dallo spettacolo della tua odiosa presenza così te né libero né io creatore disse e pose dinanzi ai miei occhi la sua mano che io risposi da me con violenza cose di reddito uno spettacolo che ti è odioso tuttavia poi ascoltarli e concedermi la tua compassione te lo chiedo il nome della virtù che una volta possedevo ascolta la mia storia è lunga e strana e la temperatura di questo luogo non si adattano i tuoi sensi delicati seni nella capanna sulla montagna il sole è ancora alta nei cieli prima che esso scinda nascondersi dietro quel precipizi nevosi per illuminare un altro mondo tu avrai udito il mio racconto e potrai decidere stati se devo lasciare per sempre la vicinanza dell'uomo e condurre un'esistenza inoffensiva o diventare un flagello per i tuoi simili l'autore della tua rapida rovina così dicendo si incamminò sul ghiaccio loro se qui avevo il cuore gonfio e non gli risposi ma mentre procedevo soppesa i i vari argomenti da lui addotti e decisi almeno di ascoltare la sua storia ero in parte spinto dalla curiosità e la compassione rafforzò questa decisione non avevo fino ad allora considerato l'assassino di mio fratello e desidera ardentemente una conferma o una smentita di questa convinzione per la prima volta sentivo anche quali fossero i doveri di un creatore verso la sua creatura pensavo che avrei dovuto renderlo felice prima di deplorare la sua malvagità questi motivi li indosserà da consentire la sua richiesta attraversammo quindi il ghiacciaio e scalano il dirupo di fronte a noi l'area era fredda e ricominciò a cadere la pioggia entrammo nella capanna il demone con un'espressione di esultanza io con il cuore pesante e lo spirito oppresso ma accettai di ascoltarlo e come fui seduto accanto al fuoco che il mio odioso compagno aveva acceso egli iniziò il suo racconto [Musica] [Applauso] no [Musica] [Musica] [Musica] con grande difficoltà che ricordo il primo periodo della mia esistenza tutti gli eventi di quel periodo mi appaiono confusi e indistinte c'era in me una strana molteplicità di sensazioni e io vedevo e sentivo udivo e odorava contemporaneamente occorse davvero molto tempo per che imparassi a distinguere i vari sensi ricordo che gradualmente una luce più forte nei colpi i nervi obbligandomi a chiudere gli occhi mi avvolse allora l'oscurità e mi spaventai lo ha subito riaprì gli occhi come ora capisco e la luce tornò a inondarli camminai credo scesi delle scale ma a quel punto un grande mutamento si manifestò nelle mie sensazioni prima mi circondavano corpi oscuri e opachi impenetrabili al tatto e alla vista ora invece mi accorgevo che potevo muovermi liberamente senza ostacoli che non potesse superare o aggirare la luce mi si fece sempre più molesta il caldo opprimente e cercai un luogo dove potessi provare ombra raggiunsi la foresta vicino a ingolstadt e mi sdraiai sulla riva di un ruscello a riposare fino a quando non cominciai ad avvertire i tormenti della fame e della sete ciò mi scosse dal torpore mangiai alcune bacche ti prendevano dagli alberi o crescevano fra l'erba l'akrai la sede al ruscello poi mi sdraiai e fui vinto dal sonno [Musica] era buio quando mi svegliai avevo anche freddo e per istinto trovava un certo timore a trovarmi così solo prima di lasciare la tua casa o una sensazione di freddo avevo indossato con que habito insufficiente però ripararmi dall'umido della notte ero un povero disgraziato infelice e derelitto non conoscevo ne potevo capire niente ma sentendo il dolore a salirmi divisi a sedere e piansi poco dopo una tenue luce si diffuse nel cielo e mi diede un senso di conforto mi alzai e vidi una forma radiosa salire fra gli alberi lo osservai con meraviglia si muoveva lentamente la illuminava il mio cammino dei mesi di nuovo in circa di bacche avevo ancora freddo quando ai piedi di un albero trovai un grande mantello con cui il miur volsi poi mi sedetti per terra non avevo idee chiare in mente era tutto confuso percepivo la luce e il buio la fame e la sete innumerevoli suoni mi frastorna vano e vari odori mi avvolgevano il solo oggetto che riuscivo a distinguere era la luna scintillante e su di essa fissa e gli occhi con piacere ci fu un lungo alternarsi di giorni e di notti e l'astro notturno sera molto rimpicciolito quando incominciai a distinguere le mie sensazioni l'una dall'altra a poco a poco vidi chiaramente il limpido ruscello al quale mi disse tavo e gli alberi che mi facevano ombra fui molto lieto quando mi accorsi che suoni piacevoli che spesso i risuonavano all'orecchio provenivano da quei piccoli animali malati che a volte celavano per un attimo alla luce ai miei occhi risi anche a osservare con maggiore attenzione gli oggetti che mi circondavano e a percepire i confini della radiosa volta che mi faceva da quanta chino talora cercava di imitare i dolci canti degli uccelli ma invano qualche volta provato il desiderio di esprimere le mie sensazioni a modo mio ma i suoni rozzi inarticolati che emettevo mi spaventavano tanto da ridurvi di nuovo a silenzio [Musica] la luna scomparve dal cielo e quando torno a mostrarsi in forma più piccola io ero ancora nella foresta le mie sensazioni si erano fatte a poco a poco distinta e ogni giorno la mia mente afferrava concetti nuovi i miei occhi si abituarono alla luce e furono presto in grado di percepire le cose nella loro vera forma distinguevo l'insetto dall'erba e per gradi un'erba dall'altra notai che il passero emetteva solo poche note aspre mentre quelle del merlo e della court ora erano dolci gli soavi un giorno che era oppresso del freddo trovai un fuoco lasciato acceso da alcuni bug avandi me senti invadere di gioia al calore che da esso proveniva nel mio giubilo nel sinai la mano fra le ceneri ardenti ma subito la ritrasse con un grido di dolore strano pensai che la stessa causa potesse provocare effetti così opposte esaminare il materiale da cui il fuoco si sprigionava e con grande gioia vidi che si trattava di legno subito raccolse alcuni rami ma erano umidi e non bruciavano questo mi scoraggio e se detti a osservare l'opera delle fiamme in legno o mi dove esposto al calore si assume e prese fuoco cominciai a riflettere toccando i vari rami ne scoprì la causa e mi diedi da fare a raccogliere una grande quantità di legna per farla asciugare e avere una buona provvista di combustibile quando è nella notte e con essa il sonno fu impresa dal timore che il fuoco potesse spegnersi lo coprì accuratamente di legna e foglie secche e mi misi sopra dei rami umidi quindi distesi il mantello nejdra iai per terra e mi addormentai per mattina quando mi svegliai è il mio primo pensiero fu di andare a vedere il fuoco lo scoprii e una lieve brezza lo tramutò rapidamente infiamma notai anche questo gli ingegneri a fare un ventaglio di foglia che mi servì a ridare vita alle ceneri quando stavano per spegnersi quando tornò la notte mi accorsi con gioia che il fuoco dava non solo calore ma anche luce e che la scoperta di questo elemento poteva tornare utile anche nei riguardi del cibo perché notai come alcuni avanzi che i viaggiatori avevano lasciato arrostire riuscissero molto più saporiti delle vacche che raccoglieva dagli alberi cercai quindi di trattare il mio alimento allo stesso modo appoggiandolo sulla cenere ardente trovai che in questa maniera le bacche si rovinavano mentre noci radici guadagnavano moltissimo ma il cibo si era fatto scarso e spesso passavo tutta la giornata nella vana ricerca di poche e ghiande con cui il placare la fame quando mi accorsi di ciò decisi di abbandonare il luogo dove avevo fino allora abitato per cercarne un altro dove potessi più facilmente soddisfare quei pochi bisogni che provavo in questa migrazione rimpiange amaramente la perdita del fuoco che aveva ottenuto per caso e che non sapevo come riprodurre dedica in molte ore all'esame di tale difficoltà ma fui costretto ad abbandonare ogni tentativo di procurarmelo e dopo essermi avvolto nel mantello attraversare il bosco dirigendomi verso il punto in cui tramontava il sole dopo tre giorni di vagabondaggi raggiunsi alla fine l'aperta campagna la notte precedente c'era stata una grande nevicata e i campi erano di un bianco uniforme lo spettacolo era desolante e mi ritrovai con il piedi gelati dalla sostanza fredda e umida che copriva il suolo erano quasi le sette del mattino e io desideravo ardentemente cibo e riparo e scorsi alla fine su un rialzo del terreno una piccola cavanda che era stata senza dubbio fabbricata per dare asilo a qualche pastore era uno spettacolo nuovo per me ed esaminare la costruzione con grande curiosità trovai la porta aperta ed entrai accanto a un fuoco sedeva un vecchio che stava preparando la colazione si voltò al rumore e come mi vide emise un grido altissimo e precipitandosi fuori dalla capanna si lanciò attraverso i campi con una velocità che il suo esile aspetto non avrebbe lasciato supporre il suo aspetto diverso da tutto ciò che mai avessi visto e la sua fuga né sorpresero alquanto nella capanna in tutto il suo assieme mine stasio addirittura lì dentro neve pioggia non potevano penetrare il suolo era asciutto e mi pare quindi un rifugio di vino quale dovette apparire del pan demonium ai money dopo le sofferenze del lago del fuoco no [Musica] vivo rai avidamente i resti della colazione del pastore che il consisteva in pane formaggio lac e vino ma quest'ultimo non piacque vinto dalla tica mi sdraiai su un poco di paglia e mi addormentai era a mezzogiorno quando mi svegliai allettato dal tepore del sole che scintillava sul suolo candido decise di riprendere il mio viaggio e dopo avere messo i resti della colazione del contadino in una bisaccia camminai per ore attraverso i campi finché altro mondo jazz a un villaggio che miracolo mi apparve capanne linde casette dimore imponenti suscitarono via via la mia ammirazione le verdure degli orti il latte e il formaggio che vedevo sulla finestra di qualche casa mi stuzzicano l'appetito entra in una delle più belle tra queste case ma avevo appena messo piede sulla soglia dei fanciulli presero a gridare e una delle donne svenne tutto il villaggio entrò in subbuglio alcuni fuggirono altri mi attaccarono finché concluso dalle pietre da altri proiettili scappai verso l'aperta kant aria e mi rifugiai piena di paure non basso capanno che quasi nudo faceva ben misero contrasto con il palazzi che avevo visto nel villaggio questo capanno era però addossato una casetta dall aspetto pulito e accogliente dopo la mia recente esperienza pagata a così caro prezzo non osai entrarvi il mio rifugio costruito in legno era così basso che a stento potevo starvi seduto nonostante il pavimento non fosse di legno era asciutto e per quanto il vento di penetrasse da innumerevoli fessure trovai che quel luogo rappresentava un refuso adeguato contro la pioggia della neve il duca le reti rai e mi corica i felici di aver ritrovato un rifugio per quanto misero contro i rigori della stagione è ancora più contro la barbarie degli uomini [Musica] appena fu giorno si vuole fuori del mio covo per dare un'occhiata alla vicina casetta e scoprire se potevo restare nell'abitazione che avevo trovato era situata sulla retro della casa è circondata sugli altri nati da un recinto per maiali da una pozza d'acqua limpida un lato era libero ed era quello da cui ero entrato subito caricai con pietre e legni ogni apertura della quale potesse essere il visto va in modo tale che avrei potuto togliergli quando avessi voluto uscire tutta alla luce che avevo giungeva dal recinto e per me era sufficiente dopo aver così sistemato la mia abitazione e dopo avere ricoperto il pavimento di paria pulita mi ritirai perché avevo visto in lontananza la figura di un uomo e ricordavo troppo bene il trattamento della sera precedente per fidarmi di lui priva tuttavia avevo pensato al mio sostentamento per quel giorno con una forma di pane raffermo che aveva rubato e con una tazza con la quale più facilmente e non con le mani avrei potuto bere l'acqua pura che scorreva accanto al mio rifugio il pavimento in lieve rialzo era ben asciutto e anche abbastanza tiepido data la sua vicinanza al cammino della casa così sistemato decisi di restare in quel capanno sino a che non fosse accaduto qualcosa a farmi cambiare idea era in effetti un vero paradiso se lo si paragona va alla tetra foresta che aveva rappresentato la mia precedente dimora con i rami stillanti pioggia e la terra umida mangiai compiacere la mia colazione e stavo per rimuovere una tavola per prendere un poco d'acqua quando o di un rumore di passi espiando attraverso una fessura vi di passare accanto al mio capanno una giovane caricava un secchio sulla testa la ragazza era molto giovani herrera un aspetto gentile assai diverso da quello che ho inseguito notato fra le contadine il servette di campagna eppure investiva molto modestamente perché tutto il suo abbigliamento consisteva in una rosa sottana azzurra e in una giacca di lino i suoi capelli chiari erano raccolti in una treccia ma non avevano ornamenti aveva un'aria paziente matri sta la perso di vista un quarto d'ora dopo circa ritorno reggendo il seggio che era ora quasi pieno di latta mentre camminava visibilmente affaticata da quel carico né si fece incontro un giovane che recava dipinta sul viso un'espressione ancor più scoraggiata dopo aver pronunciato qualche parola con aria melanconica il giovane le prese dalla testa il secchio e lo portò nella villetta e la lo seguì e scomparvero poco dopo il giovane ricomparve con qualche attrezzo invano e attraverso il campo che si apriva dietro la casa anche la ragazza era affaccendata ora in casa ora nel cortile esaminando il mio rifugio mi accorsi che una delle finestre della casa aveva una volta dato su di esso ma che ora i vetri erano stati sostituiti da pannelli di legno in uno di questi pannelli c'era una fessura minuscola quasi impercettibile tale da permettere soltanto una sbirciatina attraverso questa a fessura si vedeva una piccola stanza imbiancata calce e pulita ma quasi priva di mobili in un angolo accanto a un piccolo focolare sedeva un vecchio il capo fra le mani in atteggiamento sconsolato la ragazza stava riordinando la casa ma poco dopo tolse da un cassetto qualcosa che le tende occupate delle mani e andò a sedersi accanto al vecchio il quale preso uno strumento cominciò a suonare e attrarre note più dolci della voce del tordo o dell'usignolo era uno spettacolo delizioso anche per me povero sfigurato che va il prima avevo visto niente di bello i capelli d'argento e l'aspetto tenevano del vecchio padrone di casa miri ispirarono rispetto e le maniere gentili della ragazza mi conquistarono l'uomo suonava un'area dolce e triste che faceva spuntare le lacrime agli occhi della sua alla vile compagna ma di ciò il vecchio non si accorse fino a quando ella non singhiozzo in modo percettibile e l'allora pronunciò qualche parola e la gentile creatura lasciando il lavoro si inginocchiò i suoi piedi ma l'altro la fece alzare e le sorrise con tanta tenerezza che mi sentii invadere da una sensazione strana e sconvolgente era un misto di dolore e di piacere quale mai prima avevo provato ne per fame o freddo né per calore o cibo e incapace di reggere a una simile emozione mi allontana dalla finestra poco dopo tornò ai giovani recando sulle spalle un carico di legna la fanciulla gli andò incontro lo aiutò a liberarsi dal peso portò nella stanza un poco di combustibile che lo mise sul fuoco poi si ritirò assieme alla giovane in un angolo e li mostro una grossa pagnotta e una fetta di formaggio e la parler lieta andò in giardino a raccogliere delle erbe delle radici del mese dell'acqua poi le portò sul fuoco riprese quindi sul lavoro mentre il giovane usciva nel giardino incominciava a scavare a raccogliere radici si dedicò a questa occupazione per un'ora circa poi la giovane l'ora giosa ed entrarono assieme in casa nel frattempo il vecchio si era abbandonato dai propri pensieri ma come i suoi compagni rientrarono prese un'aria più lieta e tutti i sedettero a mangiare il pranzo fu rapido la giovane donne porno allora riordinare la stanza il vetro passi gioco e qualche minuto al sole davanti alla casa appoggiandosi al braccio del giovane non la avrebbe potuto essere più bello del contrasto tra quelle due eccellenti creature l'uno era vecchio con i capelli argentei e il suo volto era soffuso di benevolenza e affetto il più giovane aveva una corporatura snella e aggraziata i suoi lineamenti erano modellati con squisita armonia eppure i suoi occhi e il suo atteggiamento esprimevano la tristezza lo scoraggiamento più profonde il vecchio rientrò in casa e il giovane con attrezzi differenti da quelli che aveva usato al martino si diresse verso i campi sopraggiunse presto la notte ma con mio grande stupore bibite i miei vicini avevano un mezzo di prolungare la luce mediante l'uso di candele e fu una gioia per me constatare che il tramonto del sole non metteva fine al piacere che io ritraevo dall'osservare esseri umani del corso della sera la giovane il suo compagno si dedicarono ad occupazioni che vi riuscirono incomprensibili il vecchio prese ancora lo strumento in cui i suoni divini mi avevano incantato al mattino appena è definita o il giovane cominciò non sa suonare ma a emettere suoni monotoni che non ricordava non è l'armonia dello strumento del vecchio né il canto degli uccelli scoprì in seguito che leggeva ad alta voce ma allora nulla sapevo della scienza delle parole o delle lettere dopo essere rimasta così occupata per qualche tempo la famiglia spense le luci e si ritirò come immaginai per riposare [Musica] [Musica] [Musica] piccoli cahill sulla taglia ma non mi riuscì di prendere sfondo pensavo agli avvenimenti della giornata ciò che più mi aveva colpito erano i modi gentili di quella gente desiderano ardentemente unirmi a loro ma non ne avevo il coraggio ricordavo troppo bene trattamento che mi era stato riservato dai barbari abitanti del villaggio la sera precedente e decisi che qualunque linea di condotta e si giudicato opportuno di seguire in futuro per il momento sarei rimasto nel mio rifugio a osservare ea cercare di scoprire i motivi delle azioni dei miei vicini il mattino seguente gli abitanti della casa si alzarono prima del sorgere del sole la fanciulla mise tutto in ordine e preparo da mangiare e il giorni dopo la prima colazione uscì la giornata trascorsa e allo stesso modo della precedente il giovane rimase sempre fuori a lavorare la fanciulla si dedicò a laboriose occupazioni casalinghe il vecchio che come non tarda ad accorgermi era cieco impiego il tempo a suonare oa militare nulla può essere paragonato all'amore e al rispetto dei due giovani per il loro venerabile compagno ogni premura ogni attenzione era rivolta con gentilezza ed egli li ricompensava con dolci sorrisi eppure non erano felici spesso il giovane e la sua compagna si appartavano e sembrava piangessero non capivo il perché della loro infelicità ma la cosa mi affliggeva profondamente si creatura così gentili erano infelici non era strano che lo fosse un benessere e imperfetto e solitario come me [Musica] ma perché soffrivano avevano una casa deliziosa poiché tare appariva ai miei occhi e ogni comodità un fuoco per scaldarsi se avevano freddo ai cibi privati se avevano fame avevano ottimi abiti cosa ancora più importante godevano della reciproca compagnia e ogni giorno si scambiavano sguardi di tenero affetto che significavano le loro lacrime esprimevano vero dolore non mere o'shea sulle prime di rispondere a queste domande va un'attenzione ininterrotta il tempo mi spiegarono molte cose che mi erano apparsi enigmatic trascorse molto tempo prima che potesse individuare una delle cause di disagio della famiglia era la povertà che li affligge va duramente il loro nutrimento era costituito soltanto dalle verdure dell'orto dal latte di una unica mucca che ne produceva assai poco durante l'inverno quando i suoi padroni faticavano a procurarsi il foraggio per sostentare la spesso credo pativano gli acuti morsi della fame specie i due giovani che sovente mettevano del cibo nel piatto del vecchio senza avanzare nulla per sé questo per atto di gentilezza mi commosse molto avevo preso l'abitudine di sottrarre la notte parte dei loro viveri per avere di che mangiare ma quando mi accorsi che ciò facendo imponeva agli altri una privazione linea stemmi e vissi delle vacche delle nocciole delle radici che raccoglieva in un bosco vicino trovai anche un altro modo per aiutarli nelle loro fatiche notai che i giovani trascorreva gran parte della giornata a raccogliere legna per il focolare durante la notte un po fissavo spesso dei suoi attrezzi che avevo imparato presto ad adoperare e portavo a casa legna sufficiente per il consumo di diversi giorni ricordo la prima volta la fanciulla aprendo la porta al mattino parla molto stupita alla vista di un così gran mucchio di legna fuori casa pronunciò qualche parola a voce alta il giovane la raggiunse si dimostrò anche gli sorpreso notai con piacere che quel giorno non andò nel bosco e che passò a fare riparazioni nella casetta ea coltivare l'orto a poco a poco felice ora ha scoperto ancora più importante mi accorsi che quelle persone avevano un metodo ha basi di suoni articolati per comunicarsi impressioni e sentimenti vidi come tali suoni provocavano di volta in volta piacere o dolore sorriso po tristezza nell'animo e nell'aspetto di chi ascoltava era davvero una scienza divina e sentii ardentissimo e desiderio di possederla ma restano deluso ogni volta che facevo un tentativo parlavano in fretta e poiché le parole che pronunciavano non avevano legame apparente con oggetti visibili non ero in grado di scoprirne il significato ma a prezzo di una applicazione costante dopo essere rimasto nel mio rifugio il tempo necessario a molte rivoluzioni di luna e individua i i nomi di alcuni fra gli oggetti più frequenti nel discorso ha presi ad applicare le parole fuoco latte pane e legna imparai anche i nomi dei miei vicini il giovane e la sua compagna avevano ciascuno parecchi nomi mentre il vecchio ne aveva uno solo padre la fanciulla veniva chiamata sorella o agata il giovane felix fratello e figlio non posso descrivere la gioia che provai quando appresi i concetti legati a ciascuno di questi suoni e fui in grado di pronunciarle distinguevo anche molte altre parole senza però riuscire a capirlo o a collegarle per esempio buono carissimo infelice [Musica] [Applauso] [Musica] [Applauso] [Musica] [Applauso] [Musica] [Applauso] [Musica] trascorsi in questo modo l'inverno i miei vicini mi divennero molto cari e per i loro modi gentili e per la loro bellezza mi sentivo depresso quando erano infelici e partecipavo alla loro gioia quando erano lieti lidi pochi gli esseri umani oltre a loro e se per caso qualcuno entrava nella casetta i suoi modi rudi e volgari mi convincevano sempre più della natura superiore dei miei vicini nota anche il vecchio si sforzava spesso di incoraggiare i figli come avevo sentito che richiamava a scacciare la malinconia parlava allora con accento lieva con un'espressione bontà che riempiva di gioia anti agata lo ascoltava con rispetto e qualche volta i suoi occhi si riempivano di lacrime che la cercava di asciugare di nascosto ma notando che di solito dopo avere ascoltato le esortazioni del padre il suo aspetto e la sua voce erano più allegri con felix non era così era sempre il più triste dei tre e anche ai miei sensi poco esperti era chiaro che aveva sofferto più degli altri ma se il suo aspetto era il più cupo la sua voce era più lieta di quella della sorella specie quando si rivolgeva al vecchio potrei citare innumerevoli episodi che per quanto insignificante rivelarlo il carattere di queste persone il mezzo alla povertà e al bisogno felix offrì con gioia alla sorella il primo fiorellino bianco che fece capolino dal suolo coperto di neve di buon mattino prima che la fanciulla si alzasse gli spazzava la dire che ostruiva il sentiero della stalla attingeva l'acqua dal pozzo e portava alla legna dal deposito dove con suo perpetuo stupore trovava la riserva sempre rinnovata da una mano invisibile di suono credo lavorava per qualche proprietario dei dintorni il perché spesso usciva e tornare a solo all'ora della cena senza però portare legna altre volte lavorava nell'orto ma essendoci poco da fare nella stagione fredda ha sovente leggeva al vecchio e ad agata questo leggere mila scosso le prime molto perplesso presto mi accorsi che egli pronunciava molti degli stessi suoni si sa quando leggerà che quando parlava sposi quindi che provasse sulla carta segni che stavano per la parola e che lui comprendeva e provai con desiderio ardente di conoscere ma come era possibile se neppure conoscevo i suoni che si stavano indicare in questa scienza tuttavia feci sensibili progressi anche se insufficienti a seguire ogni genere di conversazione per quanto cercassi di applicarli con attenzione capivo facilmente infatti che pur desiderando ardentemente svelarmi ai miei vicini ogni tentativo in questo senso mi sarebbe stato impossibile se prima non fossi diventato padrone del loro linguaggio la qual cosa avrebbe anche potuto far sì che essi trascurassero la deformità del mio aspetto di cui mi ero reso conto per il contrasto che continuamente mi si presentava dinanzi agli occhi avevo ammirato le forme perfette dei miei vicini tra loro grazie alla loro bellezza la delicatezza dei loro lineamenti mako ero rimasto atterrito quando mi ero visto riflesso in una pozza di acqua limpida vivo fatto dapprima un balzo indietro incapace di credere che fossi davvero io quello riflesso nello specchio e quando mi ero convinta di essere in realtà il mostro che sono mi ero sentito invadere un amaro senso di mortificazione di scoraggiamento un colosseo ancora a pieno i fatali effetti della mia deformità [Musica] quando il sole si fece più tiepido e la luce del giorno più duratura la neve e scomparve e io vidi gli alberi spogli nella terra nera da allora james più più occupato e scomparvero i pelosi sintomo e di carestia il loro cibo come con stata in seguito era semplice va sano e potevano procurarsene a sufficienza morte nuove piante spuntavano dell'orte questi segni di abbondanza aumentavano a mano a mano che la stagione si inoltrava a mezzogiorno il vecchio usciva a passeggiare appoggiandosi al figlio se però non pioveva o e seppi si diceva quando il cielo versava acqua ciò avveniva di frequente ma un forte vento asciugava subito alla terra e il tempo si faceva sempre più bello la mia vita nel nascondiglio era monotono nel corso della mattina seguivo l'andirivieni dei miei vicini poi quando si allontanavano per dedicarsi alle loro opzioni dormivo in passavo il resto del giorno a osservare i miei amici quando si ritiravano per riposare se c'era la luna o era una notte stellata uscivo nei boschi a raccogliere cibo per me e legna per la casa al ritorno ogni volta che era necessario spacciavo il sentiero dall'anese accudivo a tutti quei piccoli lavori che avevo visto fare da felix seppi poi che tutte queste faccende condotte a termine da una mano invisibile mi stupivano grandemente è un paio di volte in quella occasione mi senti pronto le parole spirito quel meraviglioso ma allora non conoscevo il significato di quei termini i miei pensieri si facevano più attivi ogni giorno e anela o di conoscere i motivi ei sentimenti di quelle amabili creature volevo sapere perchè fenix apparisse così ha battuto e agata così triste pensavo maledetto fatto che fosse il mio potere ridare la felicità a queste persone che tanto la meritavano quando dormiva o era assorto ilner menti del padre cieco della buona agata del caro felix mi aleggiavano dinanzi agli occhi guardavo a loro come a essere superiori che avrebbero deciso nel mio destino mi raffigura vo in mille modi il momento in cui mi sarei presentato a loro il modo in cui mi avrebbero accolto immaginavo avrebbero dapprima provato un vivo disgusto poi i miei modi cortesi e le mie parole concilianti mi avrebbero guadagnato la loro benevolenza e infine il loro affetto questi pensieri mi riempivano di giubilo e mi spingevano ad applicarvi con rinnovato ardore allo studio del linguaggio i miei organi erano rozzi sì ma agili e per quando la mia voce fosse molto diversa dalla dolce musica dei loro agenti pure riuscivo a pronunciare con una certa facilità alle parole che conoscevo era come la storia dell'asino e del cagnolino da salotto l'asino pieno di buone intenzioni anche se le sue maniere erano rose meritava certo un miglior trattamento che non fossero calci e il sud i benefici acquazzoni e il tepore fecondo della primavera mutarono assai l'aspetto della terra gli uomini che prima di questa trasformazione sembravano essersi nascosti nelle caverne si sparpagliarono dappertutto e si dedicarono ai lavori agresti gli uccelli cantavano controllo più gioioso e le foglie cominciavano a spuntare sugli alberi felice a terra fino a poco tempo prima cupa umida e malsana e ora dimora degna dei siti il mio animo fu rinfrancato dall'aspetto incantevole della natura il passato era scomparso dalla mia memoria il presente sereno il futuro abbellito da fulgidi raggi di speranza e da promesse di gioia [Musica] [Musica] [Musica] [Musica] ed eccovi ora alla parte più commovente della mia storia riferirò gli eventi che li hanno tramutato da quello che ero in quello che sono [Musica] [Musica] la primavera avanzava rapidamente il tempo divenne il bello il cielo senza nuvole mi sorprese vedere come ciò che prima era stato triste e spoglio si rivestisse ora di splendidi fiori e di verità i miei sensi furono deliziati dai fiumi inebrianti da mille spettacoli superbe era una di quelle giornate in cui i miei vicini si riposavano dal lavoro il vecchio stava suonando la chitarra i figli lo ascoltavano mi accorsi che felix aveva un'aria melanconica oltre ogni dire sospirava spesso una volta il padre interruppe la musica e dai suoi modi compresi che chiedeva perché mai figlio fosse tanto triste felix rispose in tono lieto e il vecchio stava per ricominciare a lottare quando qualcuno bussò alla porta era una signora a cavallo accompagnata da un contadino che le faceva da guida indossava un abito scuro e aveva il viso coperto da un fitto velo nero agata le chiese qualcosa e la signora rispose pronunciando con accento soave il nome di felix la sua voce era musicale una diversa da quella dei miei amici udendo questa parola felix si avvicinò in fretta alla signora che appena lo vide scostò il velo scorso ho riso di bellezza ed espressione angelica i capelli erano di un nero corvino è stranamente acconciati i suoi occhi scuri e dolci anche se vivaci i suoi lineamenti regolari il suo incarnato meraviglioso le sue guance deliziosamente rosate quando davide felix sembra impazzire di gioia ogni traccia di dolore scompare dal suo volto che subito ha solo un'espressione di felicità e statica di cui non avrei mai creduto capace i suoi occhi scintillavano mentre le sue guance rossi vano con il piacere e in quel momento mi parla il bello non meno della sconosciuta e la appariva in preda a sentimenti contrastanti lasciando qualche lacrima dagli splendidi occhi teseu ravano felix dell'arma ciò con slancio chiamandola a quando potrei comprendere la sua dolce araba el apparve non capirlo ma sorrise felix d'aiuto a scendere di sella e dopo aver è accomiatato la guida la accompagnò in casa si svolse una breve conversazione fra lui padre poi la giovane sconosciuta s'inginocchiò ai piedi del vecchio egli avrebbe baciato una mano se egli non avesse sollevata e abbracciata affettuosamente non tarda ad accorgermi per quanto pronunciasse suoni articolati e sembrasse avere un linguaggio suo la sconosciuta ne comprendeva ne era compresa nel miei vicini fecero molti segni ma non riuscì di afferrare larrivey che la senza di lei diffondeva felicità per la casa dissipando ogni loro dolore come il sole dissi qua la nebbia mattutina felix sembrava particolarmente lieto e salutava la sua araba con sorrisi di gioia agata la buona agata baciava le mani della bella straniera indicando il fratello faceva segni che vi parlero significare che gli era stata infelice fino a quando non è raggiunta passò così qualche ora e nei loro volti si leggeva una gioia che non riuscivo a spiegarmi dal frequente a ricorrere di un suono che la straniera ripeteva invitando i suoi ospiti mi accorsi che si stanno sforzando di imparare la loro lingua e subito mi balenò l'idea che avrei potuto avvalermi di quegli stessi insegnamenti per il medesimo fine nel corso della prima lezione la straniera ha prese circa 20 parole per la maggior parte si trattava di parole che già conoscevo la approfitta e delle altre [Musica] quando venne la notte agata e la straniera si ritirarono di buon'ora al momento di separarsi felix leva ciò la mano e disse buonanotte mia dolce saffi invasa alzato a lungo a conversare col padre e dal frequente ricorrere del nome di lei in duri che la vella ospite era l'argomento della loro conversazione provava un desiderio ardente di comprenderle concentrai verso questo scopo ogni mia facoltà ma la cosa mi risi impossibile il mattino seguente felix uscì per andare al lavoro e come agata e determinato le sue solite occupazioni la giovane arava sedette ai piedi del vecchio impresa la chitarra sono alcune rare di così incantevole bellezza da strapparmi lacrime di dolore e di gioia tanto e la sua voce era meravigliosamente modulata levandosi spegnendosi come quella di un usignolo dei boschi come il determinato tese la chitarra d'agata che sulle prime la rifiutò poi sono un'area semplice e la sua voce la accompagnò con accenti dolcissimi che nulla però avevano a che fare con il meraviglioso canto della straniera il vecchio appariva estasiato e disse qualche parola che agata si sforza di spiegare a safi sembrava che volesse dirle come la sua musica gli aveva procurato sensazioni deliziose i giorni e ora passavano tranquilli come prima con la sola differenza che la gioia aveva preso il posto della tristezza sul viso dei miei amici sa si era sempre gaia felice sia lei chi lo facevamo rapidi progressi nella conoscenza della lingua tanto che il capo a due mesi cominciai a capire quasi tutte le parole pronunciate dai miei protettori intanto anche il terreno brullo si era coperto di erba e le distese verdi dei frasi erano tutte lordi cavo di fiori dolci all'odorato e agli occhi stelle dal pallido per ore nella luce notare dei boschi il sole si fece più caldo le notti più chiare e profumate e il mio girovagare lottando divenne per me fonte di immenso piacere anche se si era sbagliato di molto per il ritardo del tramonto e l'anticipo a dell'alba mai infatti mia rischiavo uscire di giorno perché temevo di ricevere la stessa accoglienza che mi aveva salutato l'ingresso nel primo villaggio trascorrevo i miei giorni nello sforzo di riuscire a padroneggiare al più presto la lingua e posso vantarmi di aver è progredito più rapidamente dell'arma che capiva pochissimo e si scriveva con difficoltà mentre io sapevo ripetere quasi tutte le parole che venivano dette mentre miglioravo nel linguaggio imparavo anche la scienza delle lettere a mano a mano che essa veniva insegnata alla straniera e ciò apri innanzi a me un campo vastissimo liberali e di di letto un libro di cui felix si serviva per istruire sa si era le rovine ossia meditazioni sulle rivoluzioni degli imperi di folli non avrei compreso il significato di quest'opera se felix leggendola non la regge spiegata nei minimi particolari aveva scelto questo volume disse perché il suo stile declamatorio si modellava su quello degli autori orientali da quel libro ricavai una conoscenza approssimativa della storia è un'idea degli imperi che esistono attualmente nel mondo mi diede una mozione generale dei costumi dei governi e delle religioni delle diverse nazioni della terra seppi così dei pigri asiatici del genio stupendo e delle attività intellettuali dei greci delle guerre e delle meravigliose l'erto degli antichi romani della degenerazione che seguì del declino di quel possente intero della cavalleria del cristianesimo e dei re seppi della scoperta dell'emisfero americano piansi cosa fi sul tragico destino di che gli aborigeni queste meravigliose narrazioni mi ispirarono strani sentimenti poteva essere l'uomo a un tempo possente virtuoso magnifico per porre così malvagio a volte appariva il semplice erede di principi malvagi altre tutto ciò che di nobile e di vino può essere immaginato essere grande e virtuoso appariva l'onore più alto che può toccare una creatura dotata di ragione essere via e un allasio quali erano molti di coloro che venivano ricordati sembrava la cosa più degradante condizione più abilità di quella di una talpa ceca o di un innocuo verme per lungo tempo non riuscì a concepire come un uomo potesse spingersi ad assassinare il suo amico o anche perché ci fossero leggi e governi ma come o di particolari dell'inizio del delitto il mio stupore see saw vi di trassi con disgusto e di brezza [Musica] ogni conversazione dei miei vicini mia prima ora nuovi e meravigliosi orizzonti mentre ascoltavo le spiegazioni che felix dava all'araba mesi chiarivano gli strani rapporti della società umana sentii parlare di divisione di proprietà di ricchezze immense e di squallida miseria di rango di discendenza e di nobiltà tali parole indussero a pensare a me stesso seppi che l'attributo più stimato dai suoi simili una discendenza nobile e incontaminata unita alla ricchezza un uomo poteva essere rispettato per queste doti soltanto ma se non possedeva nello una nell'altra veniva considerato salvo rari casi come vaga vuoto uno schiavo costretto a sciupare le proprie energie a vantaggio di pochi eletti e io che ero non sapevo assolutamente nulla della mia creazione del mio creatore sapevo soltanto di non possedere né denaro né amici né proprietà di alcun genere inoltre ero dotato di un aspetto spaventosamente deforme e ripugnante non ero neppure della stessa natura dell'uomo ero molto più agile di loro potevo resistere una dieta surroz il mio corpo supportava meglio rigori del freddo e del caldo la mia statura era di gran lunga superiore alla loro quando mi guardavo attorno non vedevo e sentivo parlare di nessuno simili a me e ho dunque un mostro una macchia sulla faccia della terra qualcosa da cui tutti fuggivano che tutti scorre saviano non posso descriverti l'angoscia e tutte queste riflessioni mi davano su me stesso cercavo di scacciarle ma il dolore non faceva che crescere con la conoscenza fossile è sempre rimasto nel mio bosco la dio e non avessi mai conosciuto ho sentito altre sensazioni oltre della fame della sete o mercato strano cosa la conoscenza quando si è impadronita della mente si abbarbica a essa come un lichene alla roccia qualche volta a trovare un desiderio di scuotersi di dosso ogni pensiero e ogni sentimento avevo imparato che esisteva un solo mezzo per vincere il dolore la morte uno stato senza conoscerlo temevo ammiravo la virtù ai buoni sentimenti avevo le maniere cortesi e le amabili qualità dei miei vicini ma ero escluso da ogni rapporto con loro e ciò che il suo a ottenere furtivamente l'ho visto e ignorato non faceva che a crescere invece che soddisfare il mio desiderio di ridiventare uno di loro ne vuole parole di agate gli anagnini sorrisi della bella araba governo per me non per me i velivoli consigli del vecchio o la vivace conversazione dell'amato felix islam infelice altre elezioni si impressero su di sé e ancora più profondamente 7 della differenza dei sessi della nascita e della crescita dei bimbi sepe quanto ho un padre apprezza i sorrisi del neonato e le vivaci birichinate del suo ragazzo seppi quanto la vita e gli affanni di una madre sono una cosa sola con il suo prezioso fardello seppi come la mente dei giovani si altri e acquisti conoscenza sentir parlare dei fratelli e delle sorelle di tutte le varie relazioni che legano i mutui vincoli e gli esseri umani ma dov'erano il benin amici ei miei parenti da suo padre aveva seguito il giorno della mia infanzia nessuna vada mi aveva benedetto di sorrisi carezze o se così era stato tutta la mia vita passata era ora un punto oscuro un uomo cieco in cui non distinguo dovrà mai avevo visto un essere umano e mia soli a sé o che affermasse di avere qualche rapporto con me che cosa era questa domanda mi ossessionava di continuo e risposta dice lira solo che mi ti spiegherò presto a che cosa miravano questi sentimenti la lascia che torni ora ai miei vicini la cui storia destava in me sentimenti così vari di indignazione di gioia e mi meraviglia sentimenti però che concorrevano tutti ad accrescere il mio amore la mia reverenza per i miei protettore perché così con innocente e dolorosa finzione mi piaceva che ava [Musica] beh [Musica] passa qualche tempo prima che prendesse la storia dei miei amici arona storia che non poteva mancare di imprimersi profondamente nel mio animo fritta com'era di circostanze interessanti e meraviglioso per uno come me assolutamente privo di esperienza [Musica] il vecchio si chiamava della se discendeva da una buona famiglia di francia e in quel paese era vissuto per molti anni in agiatezza rispettato dalle superiori amato dai suoi pari suo figlio era stato allevato al servizio della patria e agata era alla pari delle dame di rango più elevato pochi mesi prima del mio arrivo vivevano in una città grande e opulenta chiamata parigi erano circondati da amici e godevano di tutti quei vantaggi che virtù intelligenza o raffinatezza accompagnati da una discreta fortuna possano dare causa della loro rovina era stato il padre di safi costui un mercante turco che da molti anni abitava a parigi per una ragione che non sono riuscito a capire era diventato inviso al governo arrestato il buttato in prigione proprio il giorno in cui safi arrivava da costantinopoli per unirsi a lui era stato sottoposto a processo e condannato a morte l'ingiustizia della sentenza era più che patente tutta a parigi ne era indignata si diceva che non tanto i crimini imputato gli fosse stato causa della sua condanna quanto la sua religione della sua ricchezza felix aveva aver caso assistito al processo il suo orrore e la sua indignazione furono senza limiti quando seppe della sentenza subito ricevuto solenne di liberare l'infelice poi si diede a cercare i mezzi per raggiungere tale scopo dopo molti e vani tentativi di essere ammesso alla prigione scoprì su con la cono sorvegliato dell'edificio una finestra dalle sbarre possenti che dava luci alla cella dello sciagurato musulmano che attendeva incatenato e disperato l'esecuzione di nota felix ispezionò l'inferriata e fise conoscere al prigioniero le sue intenzioni al turco stupito folle di gioia cercò di incoraggiare lo zelo del suo salvatore con promesse di ricompensa di ricchezza felix respinse sprezzantemente tale offerta ma quando vide la bella safi cui era stato concesso di visitare il padre e che a gesti aveva manifestato la propria profonda gratitudine il giovane non poter fare a meno di pensare che il prigioniero possedeva un tesoro con il quale avrebbe potuto ricompensarlo a pieno delle sue fatiche dei suoi rischi il turco si accorse presta dell'impressione che la fia aveva fatto sul cuore di felix e cercò di tradurlo ancora più della sua parte promettendogli la mano della fanciulla non appena fosse stato portato nel luogo sicuro felix era troppo corretto per accettare una simile offerta eppure considerava la possibilità di tale evento come la più alta felicità [Musica] nei giorni seguenti mentre procedevano i preparativi per la fuga del mercante lo zero di felix lele centuplicato da alcune lettere indirizzate gli da quella bellissima fanciulla che aveva trovato il mezzo di esprimere i propri pensieri nella lingua dell'innamorato con l'aiuto di un vecchio domestico del padre che conosceva il francese ringraziandolo nei termini più ardenti per i servigi che intendeva rendere al suo genitore si lamentava anche velatamente del proprio destino o copie di queste lettere perché durante il mio soggiorno nel nascondiglio ebbe modo di procurarvi di che scrivere le lettere erano spesso nelle mani di felix o di agata prima che ci separiamo delli darò verranno dimostrarti la verità del mio racconto ma già il sole volge al tramonto e mi resta solo il tempo di riassumerle safin diceva di essere figlia di un'araba cristiana catturata e fatta schiava del torto ma la sua bellezza aveva conquistato il cuore del padre di safi che l'aveva sposata la fanciulla parlava in termini di altissimo entusiasmo della madre la quale nata libera sprizzava lo stato di sottomissione cui era stata ridotta nella istruì la figlia nei dogmi della propria religione le insegna ad aspirare ai poteri più alti nell'intelletto ea un in pendenza di spirito vietata alle seguaci maometto la donna amore ma le sue lezioni rimasero impresse indelebilmente nell'animo di safi la quale fuggiva l'idea di tornare in asia per essere rinchiusa tra le mura donare dove le sarebbe stato permesso solo di occuparsi di passatempi boeri che vasi sarebbero adattati al suo spirito oramai abituato a grandi concetti e alla nobile conquista della virtù le appariva meravigliosa la prospettiva di sposare un cristiano di restare in un paese dove alle gonne era concesso di occupare un posto nella società venne fissato il giorno dell'esecuzione del turco ma la notte al precedente e lasciò la prigione e prima del mattino era già lontano parecchi chilometri da parigi felix si era procurato passaporti intestati al nome del padre della sorella il suo aveva messo al corrente il genitore del proprio piano e questi aveva favorito lo stratagemma allontanandosi da casa con il pretesto di un viaggio e nascondendosi insieme alla fine non oscuro rioni di parigi [Musica] felix guidò il fuggitivo attraverso la francia fino a lione poi per il moncenisio a livorno dove il mercante decise di appendere l'occasione favori one per trasferirsi in qualcuno dei bovini porti safin stanley di restare con il padre fino al momento della sua partenza poiché il turco aveva rinnovato la promessa che la sony sta al suo salvatore felix rimase con loro in attesa della denti mento di questa promessa godendo intanto della compagnia dell'arma illustrava l'affetto più semplice più tenero conversavano tra loro per mezzo di un interprete e qualche volta aiutandosi con gli sguardi essa figli cantava le arie divine del suo paese natio il turco permise che si stabilisse questa intimità e incoraggio le speranze dei giovani innamorati mentre in corso o aveva formulato altri piani gli ripugnava l'idea che la figlia si unisce a un cristiano attimi va la collera di felix se si fosse mostrato esitante perché sapeva di essere ancora in balia del suo salvatore che avrebbe potuto consegnare alle autorità dello stato italiano dove essi abitavano ideò migliaia di sotterfugi per prolungare l'inganno fino a quando fosse stato necessario nel portare in segreto sua figlia con sé quando fosse partiti i suoi progetti furono grandemente facilitati dalle notizie che arrivavano da parigi il governo francese su tutte le furie per la fuga della sua vittima non aveva risparmiato per individuare e punire il colpevole di un breve il comfort di felix venne scoperto e dell asse e agata vennero gettati in prigione la notizia giunse a fenix destando lo dal suo sogno di felicità suo padre vecchio e cieco la sua buona sorella giacevano in una sudicia cella mentre il godeva dell'area libera della compagnia di colei che amava questo pensiero lo mise alla cultura si accordo ha subito con il curko perché si costui avessi avuto una favorevole occasione di fuggire prima del suo ritorno in italia safi si fermasse come pensionante in un convento a livorno poi lasciata la bella araba si precipitò a parigi si consegnò alla vendetta della legge sperando di ridare in tal modo la libertà a dell asi e ad agata mafali il suo scopo rimasero in prigione cinque mesi prima che avesse luogo il processo poi la sentenza libri o dei loro beni e li condannò a perpetuo esilio dal loro paese natale [Musica] trovarono miserabili asilo nella casetta in germania 2 lì incontrai felix 7 presto che il tour con fedele per colpa del quale soffriva di favore indicibili assieme la sua famiglia era venuto meno a ogni sentimento di bontà e di onore non appena gli era giunta la notizia che il suo salvatore era stato ridotto alla povertà e all'impotenza e aveva lasciato l'italia assieme alla figlia inviando come ultimo insulto a felix una misera somma in denaro per aiutarlo a suo dire nei suoi piani per il futuro sostentamento tali erano gli eventi che straziava nel cuore di felix che quando lo avevo visto lo rendevano il più triste della sua famiglia avrebbe potuto sopportare la povertà e se ne era gloriato perché le sue ristrettezze e erano frutto delle sue virtù ma l'ingratitudine del turco e la perdita della sua diletta safi erano troppo rare e irreparabili l'arrivo dell'acqua in fosse nuova vita alla sua anima quando giunse a livorno la notizia che felix aveva perduto ricchezza il rango il mercante ordinò alla figlia di non pensare più al suo innamorato ma di prepararsi a tornare con lui al paese natio la generosa indole di safi si indignò a quell'ordine cercò di protestare con il padre o a questi si allontanò furibondo rinnovando la sua attira anni ca in posizione pochi giorni dopo il turco entrò nella camera della figlia gli disse frettolosamente di avere ragione di credere che la sua presenza a livorno fosse stata scoperta e che presto sarebbe stato consegnato al governo francese di conseguenza aveva noleggiato una nave che lo portasse a costantinopoli verso cui avrebbe fatto vela di lì a poche ore era sua intenzione affidare la figlia un domestico di fiducia lo avrebbe poi seguito con più comodo con la maggior parte delle loro ricchezze non ancora giunte a livorno rimasta sola safi decise il piano di condotta che le sarebbe convenuto seguire in una simile emergenza le ripugnava stabilirsi in turchia la sua religione i suoi sentimenti mi si opponevano da alcune parte del padre venne a sapere dell'esilio dell'innamorato è il nome del luogo in cui ora risiedeva esitò qualche tempo ma alla fine si decise con qualche gioiello che le apparteneva e una piccola somma di denaro lasciò l'italia accompagnata da una ragazza di livorno che comprendeva la lingua turca e si diresse alla volta della germania arrivo sana e salva a una città che distava circa un centinaio di chilometri dal rifugio vi della se quando la sua accompagnatrice cade gravemente ammalata safi la cura con l'affetto più devoto ma la povera ragazza modi e larva rivasi il sola senza conoscere la lingua del paese è assolutamente all'oscuro delle abitudini del mondo vari era capitata in buone mani prima di morire l'italiana aveva fatto il nome del luogo al quale erano dirette e dopo la sua morte la donna in casa della quale si erano fermate si preoccupò che sa si arrivasse sana e salva alla casetta del suo innamorato [Musica] [Applauso] [Musica] [Musica] [Musica] era la storia dei miei diretti vicini che mi colpì il mondo al quadro di vita sociale che essa mi offriva presi ad ammirare le virtù e a deprecare i vizi dell'umanità a quel tempo l'idea del delitto era estranea benevolenza generosità erano sempre presenti ai miei occhi e facevano nascere in me e desiderio di venire attore in quella scena affollata 2 tante e ammirevoli doti erano chiamate a esibirsi ma nel fare il resoconto dei miei progressi intellettuali non posso trascurare una circostanza che si verificò all'inizio dell'agosto di quello stesso anno una notte durante il mio solito giro nel bosco vicino dove medi cavo a cercare cibo ea fare legna per i miei protettori trovai per terra un sacconi cuoio che conteneva articoli da vestiario a qualche libro mi impadronì con ansia di quel bottino e parlai con esso al mio rifugio fortunatamente i libri erano scritti nella lingua di cui avevo appreso gli elementi erano paradiso perduto un volume de le vite di plutarco e i dolori del giovane werther il possesso di questi tesori mi riempì di piacere estremo ora mentre i miei amici si dedicavano alle loro occupazioni io studiavo di continuo ed esercitavo la mia mente su queste storie mi riesce difficile descriverti l'effetto di questi libri né i dolori del giovane werther tante opinioni si intrecciavano all'interesse della storia semplice commovente e tanta luce veniva gettata su argomenti rimasti fino allora per me oscuri vedrai in esso fonte inesauribile di riflessione di meraviglia leggendo mi riportavo di continuo ai miei sentimenti e alla mia condizione mi sentivo simile e nello stesso tempo stranamente diverso dalle creature di cui leggevo o di cui ascoltavo la conversazione provavo simpatia per loro in parte le comprendevo regno ravo troppe cose non dipendeva da nessuno né con alcuno avevo rapporti la via della mia fuga era libera nessuno avrebbe pianto per la mia fine la mia persona era orrenda la mia statura gigantesca che cosa significa tutto ciò piero che cosa era da dove venivo quale era la mia meta queste domande come si presentavano di continuo ma era incapace di dare loro una risposta il volume de le vite di plutarco che possedevo conteneva le storie dei primi fondatori delle antiche repubblica l'effetto di questo muro su di me fu ben diverso da quello dei giovani un haircut dalle fantasie di verga aveva preso scoraggiamento e tristezza plutarco invece guide alpine pensieri mi eleva al di sopra della cupa sfera delle mie riflessioni ad ammirare e ad amare gli eroi del passato [Musica] paradiso perduto suscitò in me emozioni diverse e ancora più profonde esso destò in me tutto quel senso di meraviglia e di timore che può suscitare la raffigurazione di un dio onnipotente in guerra con i propri creature molte situazioni mi colpivano per la loro somiglianza con la mia come adamo io ero stato creato secondo ogni apparenza senza legame alcuno con altri esseri viventi ma sotto ogni altro punto di vista nel suo stato era molto diverso dal mio egli era uscito dalle mani di dio come una creatura perfetta felice fortunata una creatura protetta con cura particolare dal suo creatore gli era stato concesso di conversare con esseri di natura superiore di apprendere da loro la conoscenza io invece ero infelice abbandonato e solo [Musica] un'altra circostanza rafforzò questi sentimenti subito dopo il mio arrivo nel capanno scoprì alcune carte nella tasca della vita di con mi ero impadronito nel suo laboratorio sulle prime non le prese in considerazione ma ora che ero in grado di decifrare i caratteri in cui esse erano scritte cominciai a studiare attentamente e del tuo diario dei quattro mesi che avevano preceduto la mia creazione descrive vi minutamente su quelle pagine ogni passo innanzi del tuo lavoro ea ciò si univano resoconti di casi domestici ricordi senza dubbio quelle carte eccola in s si spiega tutto ciò si riferisce alla mia maledetta origine c'è in ogni particolare nella serie delle circostanze disgustose che l'hanno resa possibile e c'è in un linguaggio che dipingeva il tuo errore renderla il mio incancellabile una descrizione minuziosissima della mia persona orrenda repellente maledetto il giorno in cui ho ricevuto vita maledetto creatore perché hai dato forma a un mostro così orrendo da suscitare disgusto persino in dio nella sua pietà ha fatto l'uomo bello e attraente a propria immagine il mio aspetto invece una grottesca imitazione del tuo resa ancora più orribile dalla stessa somiglianza queste erano le mie riflessioni nelle ore di scoraggiamento e di solitudine ma quando consideravo le virtù dei miei vicini il loro carattere affabile e ben euro riversati vaud che se avessero saputo della mia ammirazione per i loro meriti avrebbero avuto compassione di me senza badare alla deformità del mio aspetto avrebbero potuto respingere chi per quanto mostruoso sollecitava con passione e amicizia decisi dunque di non disperare va di prepararne un incontro che avrebbe deciso del mio destino rimandai per alcuni mesi questo tentativo perché l'importanza che attribuivo a quel successo mi riempiva di terrore al pensiero di un fallimento inoltre mi accorgevo che la mia comprensione aumentava talmente con l'esperienza di ogni giorno che volevo a rischiare un'impresa del genere solo quando qualche altro mese avesse accresciuto la mia prontezza mentale alcuni mutamenti erano nel frattempo avvenuti nella villetta la presenza di safi diffondeva gioia fra i suoi abitanti e notai pure che ormai la dentro regnava un certo grado di benessere fenix e agata dedicavano maggior tempo ai divertimenti alla conversazione ed erano aiutati nei loro lavori da domestici non sembravano ricchi ma erano appagati e felici apparivano animati da sentimenti di pace di serenità mentre io mi facevo ogni giorno più inquieto la crescersi delle mie conoscenze non faceva che svelarmi con maggiore chiarezza quale sciagurato lei ecco io fossi ma trovo molte speranze è vero ma queste speranze svanivano quando mi vedevo riflesso nell'acqua o quando video la mia ombra al chiarore della luna svanivano come quell'immagine sfuggente e quell'ombra incostante mi sforzavo di vincere questi tumori farmi forte per la prova che avevo deciso di affrontare entro qualche mese ea volte lasciamo che i miei pensieri senza il controllo della ragione vagassero per i campi del paradiso è osato immaginare che buone e care creature avrebbero compreso i miei sentimenti e dato sollievo al mio dolore ma era tutto un sogno nessuna era allevava i miei croci o divideva i miei pensieri io ero solo ricordavo la supplica di adamo al suo creatore vai il mio dove era mi aveva abbandonato e nell'amarezza del mio cuore l'oman e dinho [Musica] così passo all'autunno con sorpresa e dolore vidi le foglie appassire al cadere nella natura assumere di nuovo l'aspetto nudo e triste di quando avevo contemplato la prima volta in boschi e la bella luna non che vada si troppo all'inclemenza del tempo il mio fisico si adattava a reggere il corredo più del caldo animi gioia più grandi derivavano dallo spettacolo dei fiori degli uccelli e di tutta la gaia veste dell'estate quando tutto ciò venne meno mi rivolsi con rinnovata attenzione ai miei vicini la mancanza dell'estate non diminuì per nulla la loro felicità si amavano e si comprendevano la vicenda la gioia di ciascuno dipendeva da quella degli altri e non era disturbata dagli avvenimenti esterni più li osservavo più aumentava del mio desiderio di chiedere loro protezione e affetto il mio cuore provava di essere conosciuto e amato da così vuole creatore vedere i loro sguardi rivolti su di me con affetto rappresentava il limite massimo per mia ambizione non usavo neppure pensare che si allontanassero da me con disprezzo e terrore mai veniva respinto il povero che bussava alla loro porta io chiedevo è vero tesori più grandi di un poco di cibo o della possibilità di riposo chiedero volontà e simpatia ma non vede crede o indegno [Musica] l'inferno avanzava un ciclo completo di stagioni aveva compiuto il suo giro da quando mi ero svegliato alla vita fa quel tempo alla mia attenzione era concentrata unicamente sul piano per introdurmi nella casa dei miei vicini e lavora e molti progetti e lui decise alla fine su quello di presentarmi quando il vecchio fosse stato solo ero abbastanza sagace da comprendere che la straordinaria o bruttezza del mio aspetto era stata la causa principale le terrore di coloro che avevano avuto modo di vedermi la mia voce per quanto aspra non aveva in sé nulla di terribile pensavo quindi che se in assenza dei figli fossi riuscito a guadagnarmi la benevola intercessione del vecchio dell'asi avrei potuto essere accettato anche dei miei più giovani protettori un giorno in cui il sole risplende va sulle foglie rosse che ricopriva nel suolo diffondendo allegria tutto all'intorno van honk allora safi agata fenix uscirono per una lunga passeggiata fra i county e il vecchio per suo espresso desiderio rimasi solo in casa quando i figli sì furono allontanati egli prese la chitarra e sono alcune arie tristi e dolci più tristi e più dolci di quelle che ne avesse mai sentito suonare il suo viso sulle prime si illuminò di piacere ma a mano a mano che continuava la sua espressione si fece triste e pensosa alla fine depose la chitarra e si abbandonò a riflessioni profonde del cuore cominciò a battermi in creta era il momento della prova il momento che avrebbe deciso delle mie speranze ho dato corpo ai miei timori i domestici si erano recati a una fiera nei dintorni tutto era silenzio accordo nella casa era un'occasione magnifica eppure quando mi accinsi a mettere in opera il mio piano le gambe mi vennero meno e cuddy a terra mi rialzai e facendo appello a tutta la mia forza di volontà cosi le assi che aveva collocato dinnanzi al capanno per nascondere il mio rifugio l'aria fresca vi fece bene che con rinnovata decisione mi apprezzava la porta della casa tu sai chi è disservizio avanti entrai scusate il disturbo dice sono un viandante che ha bisogno di un poco di riposo vi sarei grato se mi permettete di restare qualche minuto accanto al fuoco entrate disse della se cercherò di fare del mio meglio per sopperire alle vostre necessità ma disgraziatamente i miei figli sono assenti e the mommy riuscirà a difficile procurarvi qualcosa da mangiare perché sono cieco no non disturbate vi mio gentile ospite o di che sfamarsi mi occorrono soltanto calore e riposo mi misi a sedere e seguì una pausa di silenzio sapevo che ogni minuto vi era prezioso ma ero incerto cerca il modo di dare inizio al colloquio quando il vecchio medi o se la parola dal vostro modo di esprimervi straniero credo che siate mio compatriota siete francese no ma sono stato educato da una famiglia francese e comprendo soltanto quella lingua sto per recarmi a chiedere protezione da alcuni amici che amo sinceramente e su cui favori o qualche speranza sono tedeschi no solo francesi ma cambiamo argomento sono una creatura disgraziata e sola mi guardo attorno e non ho al mondo parente o amico le brave persone presso le quali mi reco non mi hanno mai visto e sanno ben poco di me sono pieno di timori perché se fallisse mio scopo sarei per sempre un reietto sulla faccia della terra no non disperate è certo una grande sfortuna non avere amici ma il cuore dell'uomo quando non siano in gioco interessi personali troppo evidenti trabocca di amore fraterno e di carità fidati quindi nelle vostre speranze e se questi vostri amici sono buoni e amabili non disperate sono buoni sono le migliori creature di questo mondo ma disgraziatamente sono prevenuti contro di me sono arrivato dalle buone intenzioni la mia vita è stata fino a oggi inoffensiva in un certo senso benefica ma un pregiudizio fatale ottenebra loro occhi ed essi vedono un detestabile mostro a dove dovrebbero vedere un amico sincero e affettuoso si tratta certo di una grande sfortuna ma se siete davvero senza colpa non potete convincerli a quello che sto cercando di fare è proprio per questo nutro grandissimi timori voglio molto bene questi amici da parecchi mesi anche se essi non lo sanno faccio loro ogni giorno delle gentilezze ma essi credono che io voglia a nuocere loro ed è questo pregiudizio che devo sperare e dove abitano questi amici nei dintorni il vecchio fece una pausa poi continua se volete confidarmi con sincerità i particolari della vostra storia può darsi che possa fare qualcosa per convincerli sono cieco e non posso aggiudicarvi nell'aspetto ma nelle vostre parole c'è qualcosa che mi persuade della vostra sincerità sono un povero esiliato ma sarebbe per me è un grande piacere essere in qualche modo utile una creatura umana uomo eccellente io vi ringrazio accetto la vostra generosa offerta con questa vostra benevolenza mi sollevate dalla polvere e sono certo che con il vostro aiuto o non sarò respinto dalla società e dalla simpatia dei vostri simili il cielo non voglia anche se voi foste un criminale perché questo potrebbe solo spingerli alla disperazione e non volgere alla virtù anch'io sono disgraziato sono stato condannato insieme alla mia famiglia per quanto innocente giudicate quindi se posso comprendere le vostre sventure come posso ringraziarvi mio ottimo è solo un benefattore dalle vostre labbra ho sentito per la prima volta parole gentili nei miei confronti ve ne sarò sempre grato e questa vostra comprensione mi renderà sicuro del successo con gli amici che sto per incontrare potrei conoscere il nome e l'indirizzo di questi amici fece una pausa era pensai il momento della decisione il momento che avrebbe potuto concedergli sottrarmi per sempre la felicità cerca invano la fermezza sufficiente per rispondergli ma lo sforzo mi tolse ogni energia al miac assai sulla sedia singhiozzando forte in quel momento sentivi passi dei miei più giovani protettori non arriva un istante da perdere e afferrando lavano del vecchio gridai l'ora è giunta salvatemi proteggetevi voi e la vostra famiglia siete gli amici che cerco non abbandonatemi nel momento della prova anch'io esclamò il vecchio chi siede allora entrarono felix safi e agata chi può descrivere il loro orrore il loro sgomento quando mi videro haga caso n safi e incapace di soccorrere l'amica si precipitò fuori dalla casa felix vassoi davanti e con forza sovrumana mi strappò dal padre le cui ginocchia mira afferrato in un impeto d'ira mi buttò per terra e mi colpì violentemente con un bastone avrei potuto farlo a pezzi come leone sbrana un'antilope una stretto da profonda amarezza il cuore vivanco e mi trattenni ridi che era sul punto di colpirmi di nuovo quando vinto dal dolore dall'angoscia uscì dalla casa nella confusione generale senza che alcuno o meno tasse corsi nel mio rifugio [Musica] ad alta voce tommaso ragno legge frankenstein di mary shelley traduzione di luca lamberti [Musica] maledetto maledetto creatore perché continua a vivere perché in quell istante non pensi la scintilla di vita che tu mi avevi aumentata mente donato nullo o non ero ancora preda della disperazione i miei sentimenti erano di rabbia di vendetta avrei distrutto con gioia la casa i suoi abitanti avrei potuto per le loro grida del loro dolore quando scese la notte abbandonai il mio rifugio e magari per il bosco nonché ho trattenuto al maga il timore di essere scoperto dieci libero sfogo la mia angoscia con ululati terrificanti però come una bestia selvaggia che avesse ha spezzato le catene distruggere tutto ciò che mi si para dinnanzi e correvo per la foresta alla velocità del cervo e terribile notte passai gli alberi agitavano i rami nudi sopra la mia testa ogni tanto e silenzio è rotto della voce melodiosa di un uccello tutto era quiete e gioia tutto all'infuori di me io come l'arcidiavolo portavo in hell inferno e poiché nulla amavo sentivo e desiderio di sradicare e anche di spargere all'intorno sterminio e distruzione e di sedermi poi a cure dalla rovina si levò il sole o di le voci degli uomini e compresi che mi era impossibile ritornare quel giorno al mio rifugio mi nascosi quindi nel folto del sottobosco e decisi di dedicare le ore successive a riflettere sulla mia situazione la luce del sole e la purezza dell'aria merini e dello un po di tranquillità quando considera il accaduto non potrei fare a meno di pensare di essere stato troppo precipitoso nelle mie conclusioni olivo agito imprudente lett certo con le mie parole mi ero senza dubbio conquistata la simpatia del vecchio ed ero stato pazzo a esporre la mia persona all'orrore dei figli avrei dovuto prima abituare il vecchio belhassen alla mia presenza poi a poco a poco rivelarmi il resto della famiglia quando gli altri fossero stati preparati ad avvicinarmi ma non mi sembrava che i miei errori fossero irrimediabili dopo lunghe riflessioni decisi di tornare alla casetta di cercare il vecchio a guadagnarlo con supplica la mia causa questi pensieri mi calmarono e nel pomeriggio hd in un sonno profondo ma la febbre che arrivò nel sangue non mi permise sogni tranquilli bisogna esausto e accorgendomi che era già nota scivola il fuori del mio nascondino e andai in cerca di cibo lakata la fame mi diressi verso il ben noto sentiero che conduceva alla casa ventrali silenziosamente nel mio rifugio di restare in silenziosa attesa dell'ora in cui la famiglia si sarebbe destata quell'ora passo il sole si leva alto nel cielo ma i miei vicini non apparvero previdi qualche sciagura il cui colto da un fremito violento nella casa era buio e non si dirà al movimento alcuno non possa descrivere l'angoscia di questa attesa passarono due contadini fermandosi accanto alla casa cominciarono a discutere gesticolando ma non compresi quello che dicevano perché parlavano la lingua del paese diversa da quella dei miei protettori poco dopo parla felix accompagnato da un'altra persona la cosa mi stupisce perché sapevo che non era uscito di casa quella mattina mi sforzai di comprendere dai suoi discorsi e il significato di questi movimenti insoliti il suo accompagnatore disse considerate che sarete obbligati a pagare tre mesi di affitto ea perdere i prodotti dell'orto non voglio ricavare alcun illecito profitto vi prego quindi di attendere qualche giorno prima di decidere felix risposero è assolutamente inutile non possiamo più abitare nella vostra casa in seguito alla circostanza spaventosa che vi ho riferito la vita di mio padre in grandissimo pericolo mia moglie e mia sorella non potranno mai rimettersi dall'orrore che hanno provato mi scongiurò di non discutere oltre prendete possesso dalla vostra proprietà e lasciate che mi allontani da questo luogo dice questo l'ex tremava violentemente entrò nella casa con il suo compagno e vi restò per qualche minuto poi si allontanò non rivedi più nessuno della famiglia di lasse rimase per tutto il resto della giornata nel mio rifugio in uno stato di visibile ed herbert e disperazioni i miei produttori se n'erano andati avevano spezzato l'unico vincolo che mi tenesse legato al mondo per la prima volta sentimenti di vendetta e di odio riempirono l'animo a rio neppure cercai di nominali ma lasciandomi trascinare vostro spirito alla descrizione e alla quarta quando ricordava i miei amici la voce dolce di della sera gli occhi buoni di agata la squisita bellezza della rab a questi pensieri svanivano e scopriamo il pianto quando ricordavo che essi mi avevano respinto gli abbandonato lì a tornare ad afferrarmi un ira furibonda non potendo infierire su nessuno oh cavolo amica collera soggetti indagati quando tu sei la notte dispose torno la casa combustibili di ogni sorta ecco poveri distrutto ogni traccia di coltivazione nell'orto attesi con impazienza ripresa della luna tramontasse per dare inizio alla mia opera con il procedere della notte un forte vento si levò del bosco il pazzo rapidamente le nubi che indugiavano nel cielo e raffiche si precipitavano innanzi come una valanga possente produssero nel mio animo una specie di pazzia che infranse un vincolo di ragione e di riflessione accesi il ramo secco di un albero e presi a danzare freneticamente attorno alla casa condannata gli occhi fissi alla linea dell'orizzonte a occidente da sfiorata dalla luna quando alla fine una parte del suo disco si nascose scorsi la torcia la bassa e con un grande grido appiccare il fuoco alla paga all'edera ei ramoscelli che avevo lasciato il vento alimentò il rogo e in breve la casa fu sviluppata dalle fiamme che assalivano era un divano con le loro lingue fu acute distruttrici non appena e vi la certezza che nessuna parte dell'edificio avrebbe potuto essere salvata lascia il luogo è andare a cercare rifugio nei boschi e ora che il mondo si apriva dinanzi a in quale direzione avrei mosso i miei passi decisi di fuggire dal teatro delle mie sciagura ma per me odiato e disprezzato ogni paese sarebbe stato egualmente orribile alla fine mi panino alla mente il pensiero di te sapevo dalle carte che tu eri mio padre il mio creatore a che avrei potuto meglio rivolgermi che a colui il quale mi aveva dato la vita tra le elezioni che felix aveva impartito a safi non era stata trascurata la geografia e conoscevo quindi la posizione relativa dei vari paesi della terra tu parlavi di ginevra come della tua città natale decisi di dirigermi a quella volta ma come avrei potuto trovare la strada sapevo di dover viaggiare verso sud per raggiungere la meta ma non avevo altra guidarli in fuori dal sole non conoscevo i nomi delle città che avrei dovuto attraversare ne avrei potuto chiedere informazioni ad alcun essere umano eppure non dispera i date solo potevo sperare soccorso anche se nei tuoi riguardi non nutrivo alto che olio creatore e spietato e senza cuore il mio viaggio fu lungo e le sofferenze che supporta i indicibili l'autunno inoltrato quando lasciai la regione doverlo così a lungo soggiornato viaggiavo al solo di notte per terra di incontrare qualche essere umano la natura appassiva attorno a me e il sole perse suo calore cattero neve pioggia i grandi fiumi gelarono la superficie della terra si fece dura ghiacciata agr aspra non trovavo rifugio terra quante volte alla re disse che era stato la causa della mia esistenza era scomparsa la dolcezza della mia natura tutto il mese si era tramutato in trumento e amarezza più mi avvicinavo la tua dimora più acuto avvertivo lo spirito della vendita che le torturava il cuore cade la neve e acqua si trovarono in una distesa solida ma io non mi arrestai ogni tanto qualche caso fortuito serviva a indicarli nella direzione possedeva una carta geografica del paese ma spesso mi allontanavo dal percorso e angoscia noi da la tregua non mi capitò un solo caso dal quale la mia ira il mio dolore non traessero almeno anzi un fatto accaduto nei dintorni del confine svizzero quando regione arriva ritrovato il suo calore e la terra cominciava a rinverdire esasperò in modo particolare l'amarezza di luglio animo di solito riposava durante i giorni viaggiano solo quando ero sicuro che le tenebre lui nascondessero alla vista dell'uomo era una mattina notando che il mio sentiero si snodava attraverso un bosco fittissimo mia rischiai a proseguire il mio cammino quando già il sole era scontato la giornata ai mezzi della primavera infondeva persino a me un poco di allegria con il suo splendore la sua area profumata sentivo rinascere in me sensazioni di bontà e di gioia che credevo da lungo tempo spenta sorpreso dalla novità di queste emozioni vi lascia trascinare da esse dimenticando la mia solitudine e la via deformità osai essere finizio continuare ad avanzare fra i sentieri del bosco fino a quando non giunse al limite segnato da un fiume rabbi dal profondo in cui molti alberi piegavano i loro rami già coperti di gemme primaverili la non sapendo esattamente quale strada seguire mi fermai quando sentivo un suono di voci che mi strinse nascondermi all'ombra di un cipresso non appena e b fatto ciò con la giovane donna venne correndo essere il luogo dove io mi c'erano pretendo come se per ciò che cercasse di fuggire a qualcuno continua la sua corsa lungo le rive scoscese del fiume quando improvvisamente viso un piede in fallo e cade nella corrente impetuosa come precipita il fuori dal mio nascondiglio e lottando con la violenza delle acque la sun la i e la trans arriva era priva di sensi e io cercavo come meglio potevo di farla rinvenire quando fu improvvisamente interrotto dal sopraggiungere di un contadino probabilmente bella persona dalla quale la fanciulla fuggirà per gioco governi li dà mi si precipitò addosso gli strappò la giovane dalle braccia e si affrettò verso il fitto del bosco lo inseguì rapido non sapevo neppure io perché ma quando vide che mi avvicinavo nuovo e prese di mira con una rivoltella che aveva così e fece fuoco cade a terra e il mio editore fuggì nel bosco con raddoppiata rapidità era questa dunque la ricompensa la mia bontà arrivo salvato un essere umano dalla morte e ora come premio mi contorceva per il dolore di una ferita che mi dilaniava carne e ossa i sentimenti e pene voli che li pervadevano solo pochi momenti addietro si trasformarono in ira diabolica in digrignare di denti esacerbato dalla sofferenza giurai odio e daranno e vendetta contro tutta l'umanità ma lo strazio della ferita mi vinse il polso si arrestò e svegli [Musica] dopo qualche settimana la ferita gori e ripresi il mio viaggio le fatiche che affrontavo non ricevevano ormai più sollievo dallo splendore del sole o dalle brezze gentini della primavera ogni gioia non era che una birra che insultava la mia desolazione mi faceva sentire più penosamente come non fosse stato fatto per godere di alcun piacere ma i miei trovai si avvicinavano alla riina in due mesi circa raggiunsi e dintorni di ginevra era sera quando arrivai e mi ritirai non nascondiglio fra i campi che circondavano la città nel riflettere sul modo in cui avrei potuto giungere fino a te però oppresso dalla stanchezza e dalla fame e troppo infelice per godere delle lievi brezze della sera o della rivista del sole che tramonta la dietro le stupende montagne del giura venni a sollevarmi dai miei cupi pensieri un sonno leggero disturbato poi un bel bambino che con tutta la spensieratezza dell'infanzia veniva di corsa verso il rifugio ad amici improvvisamente mentre lo guardavo mi venne l'idea che quella piccola creatura non doveva avere pregiudizi era al mondo da troppo poco tempo per conoscere l'orrore per la deformità se avessi potuto impadronirmi nello ed educarlo come il mio compagno e amico non sarei più stato solo su questa terra abbonata spento da questa un impulso afferrai il bambino mentre passava e la classe a me non appena si accorse del mio aspetto fisico per gli occhi con le mani e divisi e uno strillo acuto lo costrinse ad abbassare le mani dal viso ed easy bimbo che fai non voglio farti del male ascolta egli si dibatte con violenza lasciare andare il nostro demonio orrendo vuoi mangiarmi farmi a pezzi sei un orco lascia andare lo dico il mio papà ragazzo non vedrai più totale devi venire con me mostro renault lasciami andare mio papà è un magistrato signor franco e stalle più far pulire non osare trattenuti [Musica] [Applauso] [Musica] frank e mi stai tu appartieni allora al mio nemico a colui al quale ho giurato vendetta eterna tu sarai la mia prima vittima il bimbo continuò a dibattersi e a caricarmi di ingiuria che portavano la disperazione nel mio cuore la stringe alla gola per farlo tacere un istante dopo shakira morto ai miei piedi ai sei la mia vita e il mio cuore palpita di esultanza e di diabolico trionfo mentre fissava il bimbo vidi qualcosa bonucci cagli sul petto lo presi era la miniatura di una bellissima donna malgrado a mio perversità vinta deri amy attrasse per qualche istante guardare con gioia i suoi occhi scuri dalle lune sceglie le sue splendide labbra ma poi riccardi subito preda dell'ira ricordare che io ero bandito per sempre dalle gioia che simili creature possono offrire e che se mi avesse visto quella stessa persona che stavo ammirando avrebbe votato questa sua aria né divina bontà in un'espressione di terrore del disgusto sconvolto tassi mille emozioni lasciai il luogo del delitto e cercando un nascondiglio più sicuro entra in un fienile che mi sembrava vuoto sulla paglia dormiva una donna era una giovane non bella certo come la donna della miniatura ma di aspetto gradevole e nel pieno del fulgore della giovinezza che la salute pensai una delle creature come sorrisi e sanno dare tanta gioia sono destinati a tutti fuori che a me mi tirai su direi e sarai slegati bella fanciulla il tuo innamorato è vicino a te colui che darebbe la vita per ottenere dal cuoio chiuso lo sguardo affettuoso slegati mia amata la dormiente non si è mossa e un brivido di terrore riprese si sarebbe davvero svegliata ne avrebbe visto il maledetto e denunciato come assassino certo avrebbe agito così avesse aperto gli occhi mi avesse visto il solo pensiero mi fece impazzire riscosso il demone dentro di me non mio ma lei avrebbe sofferto avrebbe scontato il delitto che io avevo commesso perché ero stato derubato per sempre delle gioie che lei avrebbe potuto darmi il mio crimine aveva in lei la propria origine che fosse solo la punizione tirai su di lei e fece scivolare l'arminia ancora in una delle pieghe della sua veste se fosse di nuovo e io fugge per alcuni giorni né a girare attorno a luoghi che erano stati teatro di questi avvenimenti ora spinto dal desiderio di vederti ora decisa ad abbandonare per sempre il mondo alle sue miserie mi diressi alla fine verso queste montagne laghi per i loro immensi recessi consumato da un'inquietudine bruciante che tu solo puoi soddisfare non ci separeremo fino a quando non avrà il processo di consentire alla richiesta solo solo infelice l'uomo non mi sarà mai compagno ma un essere deforme e orribile rio pari non mi si negherebbe la mia compagna deve essere della mia stessa specie ma deve avere i miei stessi difetti è un essere così che devi creare [Musica] [Applauso] [Musica] [Applauso] [Musica] [Applauso] [Musica] ad alta voce tommaso ragno a letto frankenstein di mary shelley a cura di anna antonelli lorenzo pavolini e chiara valerio per scaricare e riascoltare il programma radio 3 punto a rai.it ad alta voce tommaso ragno legge frankenstein di mary shelley traduzione di luca lamberti [Musica] [Musica] terminato che ebbe di parlare il mostro fisso lo sguardo su di me è in attesa di una risposta ma io ero sconvolto perplesso e incapaci di mettere ordine nelle mie idee non abbastanza da comprendere quella proposta in tutto il suo significato egli continuò devi creare per lì una femmina con la quale possa vivere in quella reciprocità di affetti necessaria la mia esistenza tu solo puoi fare una cosa simile e io del piero come un diritto che non puoi rifiutarmi [Musica] l'ultima parte della sua storia aveva fatto rinascere in me l'ira che era scomparsa mentre mi raccontava della sua pacifica vita fra gli abitanti della casetta a queste parole non potrei più oltre reprimere il furore che mi ardeva nel petto rifiuto disse e nessuna tortura riuscirà mai estorcermi un consenso puoi rendermi in più miserabile degli uomini ma non rendermi ignobile miei stessi occhi dovrei creare un altro essere simile a te la cui malvagità unita alla tua possa friggere il mondo fatale questa è la mia risposta puoi torturarmi ma non acconsentirà mai hai torto le batterie monello e invece di minacciati mi limito a ragionare con te io sono malato perché sono infelice anzi forse irritato e odiato da tutta l'umanità mia creatura vorresti farmi a pezzi ed essere felice ricorda però e dimmi perché dovrei avere io pietà del luogo più di quanto l'uomo abbia pietà di me per te non sarebbe cerca un diritto farmi precipitare in uno di questi crepacci distruggendo il mio corpo l'opera delle tue stesse mani dovrei io forse rispettare l'uomo che mi differenza che vira come intermini di muto ammonta il luogo di in vale lo col vero di attenzioni e piangerò di gratitudine se si degnera di accettarle ma ciò non può essere i sensi umani sono una barriera insormontabile alla nostra convivenza tuttavia la mia non sarà la bieta sottomissione dello schiavo mi vendicherò delle offese subite se non posso aspirare affetto causerà cardona e soprattutto a te dio arcinemico perché mio creatore giuro odio inestinguibile vada bene lavorerò alla tua distruzione e non avrà ora è qui finché non ti avrò straziato il cuore tanto da farti un mani di re è il giorno in cui sei nato una rabbia diabolica lo animava mentre pronunciava queste parole il suo volto si contrasse smorfie troppo orribili perché lo sguardo umano né tollerasse la vista ma quasi subito sic almone proseguì intendevo ragionare questo parossismo mi danneggia poiché non ti rendi conto di esserne la causa se una sola creatura provasse nei miei riguardi sentimenti di benevolenza mille e mille volte la ri pagherei per amor suo farei la pace con tutto il genere umano ma mi sto abbandonando a sogni di felicità inattuabili quello che ti chiedo è equo e ragionevole domani una creatura dell'altro sesso che sia o renga come me si tratta di un misero compenso ma è tutto quello che posso ottenere e me ne con tenterò saremo due mostri esclusi dal mondo è vero ma proprio per questo più grande sarà il nostro reciproco affetto le nostre vite non saranno liete ma innocue e libere da l'angoscia che ora provo mio creatore rdb felice a che almeno per questo beneficio senta gratitudine nei tuoi confronti demos trani che possa suscitare la simpatia di qualche essere vivente non respingere la mia richiesta ero commosso rabbrividì al pensiero delle possibili conseguenze del mio consenso ma senti che la sua logica non mancava di giustizia la sua storia ei sentimenti che ora esternava e provavano che egli era la creatura di una certa sensibilità e come suo creatore non gli dovevo forse tutta quella parte di felicità che era in mio potere dargli egli nota l'amia mutata disperazione e continuo se accetti né tu né alcun altro essere umano ci rivedrete vai più landro nelle selvagge solitudini del sud america il mio cibo non è quello dell'uomo non ruba nelle cassetti per stanziare il mio appetito bacche e ghiande mi offrono nutrimento sufficiente la mia compagna sara della mia stessa natura e se ne accontenterà faremo delle foglie 7 il nostro letto il sole che splende sugli uomini risplenderà anche su di noi farà maturare il nostro cibo quanto ti prospetto è pacifico è umano né tu sai che me lo potresti negare solo per un capriccio del tuo potere della tua crudeltà per quanto sia stato spietato nei miei confronti leggo ora la compassione ne yo yo lascia a coda il momento favorevole e kate persuada promettere ciò che desidero tanto tu mi proponi replicai di fuggire le abitazioni dell'uomo e di dimorare in luoghi dove solo le belve ti saranno compagni come potrei sopportare un tale esilio to be distruggi per l'amore per la simpatia degli uomini tornerai e ancora cercherà e comprensione e ancora sarai odiato ancora l'odio e nascerà in te e allora avrai una compagna ad aiutarti nella tua opera di distruzione ciò non deve essere non esistere dunque su questo punto perché non consentirò mai quanto mutevoli sono i tuoi sentimenti un momento fatti lasciavi commuovere da ciò che raccontavo e ora irrigidisce nuovamente dinanzi alle mie lamentele del giorno nella casa su cui de moro e verte temi hai cercato di abbandonare assieme alla compagna che mi darai la vicinanza dell'uomo e di fissare la mia residenza nei luoghi più selvaggi le mie malvagi e passioni scompariranno perché avrò trovato comprensione la mia vita trascorrerà tranquilla e al momento della mia morte non male di rho il mio fattore [Musica] [Risate] le sue parole però su di me uno strano effetto provavo compassione per lui ea tratti provato il desiderio di consolarlo ma quando lo guardavo quando vedevo la sua massa deforme muoversi e parlare il cuore mi si stringeva e ogni sentimento nei suoi confronti si tramutava in odio e terrore cercai di vincere tale stato d'animo pensai che se non avevo simpatia per lui non avevo però diritto di negargli la più piccola parte di felicità che fosse mio potere di concedergli jury disse di essere inoffensivo ma non credi che la malvagità andate è dimostrata dovrebbe darmi in regione e di finale non potrebbe essere questa una manovra per rendere maggiore il tuo trionfo offrendo un bersaglio più vasto alla tua vendetta che intendi e tira non ammetto che quando ho detto venga preso alla leggera ed esigo una risposta se rimarrò privo di legami d'affetto portano mi resterà che odio e malvagità l'autore di un altro essere distruggerebbe invece la causa dei miei diritti e diventerei una creatura di cui tutti dovrebbero l'esistenza le mie varie fatta sono figli di una solitudine forzata che aborro le mie virtù risorgeranno quando verrò in comunione con un mio simile sentirò allora l'affetto di una creatura sensibile e finalmente potrò prendere parte alla catena dell'esistenza e degli eventi e da cui oggi sono escluso [Musica] rimasi un momento a riflettere su quanto mi aveva detto e sui vari argomenti che aveva usato pensai alla virtù che aveva mostrato all'inizio e al susseguente inaridirsi di ogni nobile sentimento innanzi all'orrore al disprezzo dei suoi protettori non mancai di prendere in considerazione la sua forza le sue minacce non essere in grado di vivere nei crepacci dei ghiacciai e di sottrarsi l'inseguimento sulle pareti di precipizi inaccessibili era dotato di risorse con cui sarebbe stato vano misurarsi dopo lunga riflessione conclusi che la giustizia dovuta sia lui che ai miei simili esigeva che io a con discendesse alla sua richiesta volgendomi quindi a lui di sì accetto la tua proposta semi jury solennemente di lasciare per sempre l'europa e di fuggire il consorzio umano non appena ti avrebbe consegnato la femmina che ti accompagnerà nel tuo esilio suo esclamò per il sole e l'azzurra volta del cielo e per la fiaba d'amore che mi arde nel cuore e servì concederai quello che chiedo non mi vedrai mai più finché tutto ciò esisterà torna a casa e dà inizio al tuo lavoro né controllerò i progressi con indicibile ansia e non avere paura di comparire dinnanzi solo quando laura aicardi nato così dicendo mi lasciò bruscamente temendo forse che potessimo dare parere lo vidi discendere la montagna più veloce del volo di un'aquila in breve scompare fra le creste del mare di ghiaccio in questo colloquio era trascorsa tutta la giornata e quando si allontanò il sole era sulla linea dell'orizzonte sapevo che avrei dovuto affrettarmi a scendere a valle perché presto sarei stato inghiottito dalle tenebre ma il mio cuore era pesante i miei passi lenti a fatica riuscivo a orientarmi fra i sentieri della montagna ea puntare saldamente il piede sul terreno preso come ero dalle emozioni che gli avvenimenti della giornata avevano fatto nascere in me era già note avanzata quando giunsi al posto di ristoro a mezza strada e mi misi a ser ieri presso la fontana le stelle e brillavano a tratti attraverso squarci di no b gli abeti si intrecciavano scuri dinanzi a me qua e là un albero giaceva spezzato al suolo era una scena grandiose solenne che suscitava in me e strani pensieri mi lasciai vincere dal pianto aggiungendo le mani non in pedalò angosce suonai stelle nuvole 20 voi tutti vi prendete il gioco di me se avete davvero pietati mi distruggete sensazioni memorie lasciate che mi hanno lì o andatevene altrimenti andate bene e lasciatemi solo nelle tenebre erano pensieri folli e disperati ma non so dire quanto mi passasse literno tremolio delle stelle e quanto prestasse orecchio ogni ventata quasi fosse un oppressivo scirocco venuto consumarmi l'alba source e prima che arrivasse al villaggio diciamo ni e non riposa i ben si torna immediatamente a ginevra persino ancor mio non riuscivo a dare voce alle mie sensazioni che mi premiano col peso di una montagna e con il loro peso eccessivo soffocavano persino la mia angoscia tornei quindi a casa ed entrando mi presentai alla mia famiglia il mio aspetto emaciato e selvaggio le mise in allarme ma non rispose alle loro domande quasi non parlai mi sentivo come messo al bando come non avessi il diritto di pretendere la loro con passione come se mai più avrei potuto godere della loro compagnia eppure anche così li amavo fino ad adorarlo e per salvarli decisi di dedicarmi al compito che più aborriva la prospettiva di tale occupazione fece sì che ogni altro avvenimento della vita mi passasse dinanzi agli occhi come un sogno e che solo quel pensiero avesse per me la realtà della vita [Musica] [Musica] ad alta voce tommaso ragno a letto frankenstein di mary shelley a cura di anna antonelli lorenzo pavolini e chiara valerio per scaricare e riascoltare il programma radio 3 pinto rai.it [Musica] passarono giorni e settimane dopo il mio ritorno a ginevra senza che mi sentissi il coraggio di riprendere il mio lavoro temevo la vendetta del demone deluso ma ero incapace di vincere la mia ripugnanza per ciò che mi era stato imposto sapevo che mi sarebbe stato impossibile creare una femmina senza dedicare ancora parecchi mesi a uno studio profondo e ad analisi complicate avevo avuto notizia di alcune scoperte fatte da un filosofo inglese la cui conoscenza era essenziale al mio successo e pensavo qualche volta di chiedere a mio padre il permesso delle carme in inghilterra questo scopo ma mi aggrappavo ogni pretesto di ritardo e me ritraevo davanti al primo passo di un impresa la cui urgente necessità cominciava a sembrarmi in meno assoluta in effetti in me era avvenuto un cambiamento la mia salute che prima era andata declinando era ora molto migliorata e il mio umore migliora va in proporzione quando non lo ossessionava il ricordo della mia infelice promessa mio padre non può compiacere questo cambiamento e si studiò di trovare il mezzo migliore per vincere col resto di melanconia che ogni tanto tornava a manifestarsi come un nuvolone nero che oscurasse la luce del sole nascente quei momenti mi rifugiavo nella più perfetta solitudine passavo intere giornate solo sul lago su una piccola barca silenzioso e immobile a guardare le nubi ad ascoltare lo sciacquio delle onde e di solito la dolcezza dell'area e lo splendore del sole riuscivano restituirmi un certo grado di serenità dal che quando tornavo rispondevo ai saluti dei miei cari con un sorriso più pronto e cuore più leggero fu appunto al ritorno da uno di questi vagabondaggi che è mio padre chiamato in disparte mi disse sono lieto di constatare figliolo caro che ti dedichi ancora i tuoi passatempi di una volta che sta rientrando in te stesso pure c'è ancora qualcosa che ti tormente tifa evitare la nostra compagnia per qualche tempo mi sono perduto in congetture circa a causa di tutto ciò ma ieri un idea né colpito se essa ha qualche fondamento ti scongiuro di confessarlo ogni reticenza su questo punto non solo sarebbe inutile ma darebbe grande angoscia noi tutti a questo esordio ebbe un tremito mio padre continua ti confesso figlio mio di avere sempre considerato il tuo matrimonio con tua cugina come il coronamento della felicità per la nostra famiglia e il conforto della mia vecchiaia mi volete bene fin dalla più tenera infanzia avete studiato assieme e per gusti e per carattere sembravate perfettamente adatti l'uno all'altra ma ceca e l'esperienza dell'uomo e può darsi che il mio progetto sia stato distrutto proprio da ciò che a mio giudizio meglio concorreva alla sua attuazione tu forse la consideri come una sorella e non provo il desiderio alcuno che divenga tua moglie o forse ti sei innamorato di un'altra e dato che ti consideri legato da un vincolo d'onore a tua cugina questo completo può essere all'origine della tua angoscia [Musica] rassicurati mio carissimo padre io amo mia cugina sinceramente teneramente mai nessuna donna quanto elisabeth ha destato in me affetto e ammirazione le mie speranze i miei progetti per l'avvenire si ricollegano tutti all'idea della nostra unione questi tuoi sentimenti mio caro victor mi danno la gioia più grande che io abbia mai provato da qualche tempo se tale il tuo stato d'animo certo saremmo felici anche se il recente accaduto progettare su di noi un'ombra di tristezza ma intendo dissipare proprio questa tristezza che sembra avere preso così saldo possesso della tua anima dimmi quindi se hai qualche cosa in contrario a un'immediata celebrazione del matrimonio siamo stati sfortunati e gli avvenimenti ci hanno tolto quella tranquillità che si conviene ai miei anni alla mia salute tu sei molto giovane eppure non credo che è fornito come sei di una fortuna adeguata un matrimonio precoce possa danneggiare i piani dati eventualmente formulati non pensare tuttavia che io voglio importi la felicità o che un ritardo da parte tua possa in disporne interpreta le mie parole nel migliore dei modi e rispondimi con fiducia e sincerità [Musica] ascoltare il silenzio mio padre e per qualche istante non mi riuscì di formulare una risposta una moltitudine di pensieri si agitava nella mia mente mi sforzai di arrivare a qualche conclusione ahimé l'idea di unione immediata con mia cugina mi riempiva di spavento e costernazione ero legato da una solenne promessa che non aveva ancora mantenuto che non osava infrangere se l'avessi fatto quali sciagure avrebbero potuto rovesciarsi su di me e sulla mia affezionata famiglia potevo affrontare una festa nuziale con quel peso mortale legato al collo che mi piegava fino a terra dovevo adempiere al mio impegno è far sì che il mostro si allontanasse con la sua compagna prima di concedermi le gioie di un'unione da cui mi aspettavo pace ricordai anche la necessità che mi si imponeva di andare in inghilterra o di intraprendere una lunga corrispondenza con gli studiosi di quel paese la cui conoscenza e le cui scoperte vi erano indispensabili per il lavoro che stavo per iniziare il secondo sistema per ottenere le informazioni desiderate era laborioso e poco soddisfacente inoltre mi ripugnava enormemente l'idea di impegnarmi in quell'opera disgustosa nella casa di mio padre a contatto giornaliero con coloro che amavo sapevo che potevano capitare mille pericolosi incidenti il più piccolo dei quali avrebbe potuto svelare una storia da fare rabbrividire di orrore tutti quelli che mi conoscevano ero anche consapevole che avrei perso spesso l'autocontrollo e tutta la capacità di nascondere le sensazioni lancinanti che mi avrebbero posseduto durante lo svolgimento di quell'occupazione innaturale dovevo allontanarmi da coloro che amavo mentre sarei stato occupato una volta iniziato si sarebbe concluso in fretta io sarei rientrato in famiglia acquietato e felice una volta mantenuta la mia promessa il mostro se ne sarebbe andato per sempre oppure così immaginava la mia fermata fantasia nel frattempo sarebbe potuto capitare un incidente che lo avrebbe annientato mettendo fine per sempre la mia schiavitù tali sentimenti me dettarono una risposta che diede il mio padre espressi il desiderio di visitare l'inghilterra ma tenendo celate le vere ragioni della mia richiesta nascosi i miei desideri in modo da non suscitare sospetti e sostegni con tale calore la mia richiesta che mio padre si lascia facilmente indurre ad accontentarmi dopo un periodo così lungo di profonda malinconia che per intensità ed effetti somigliava alla pazzia fu felice di vedere che ero in grado di trarre piacere dall'idea di un viaggio e sperava che un cambiamento di ambiente e di distrazioni mi avrebbe completamente restituito a me stesso prima del mio ritorno la durata della mia assenza fu lasciata alla mia scelta qualche mese al più un anno fu il periodo che consiglieranno mio padre aveva preso una precauzione gentile e paterna per assicurarsi che io avessi un compagno di viaggio senza comunicarmelo è d'accordo con elisabeth aveva preso accordi per che claire val mi raggiunse a strasburgo questo interferiva con la solitudine di cui avevo bisogno per la prosecuzione del mio compito tuttavia all'inizio del viaggio la presenza del mio amico non mi sarebbe stata certo di impedimento mi rallegra e sinceramente che in tal modo mi sarei risparmiato ore di riflessione solitarie ed esasperanti anzi aree si sarebbe addirittura potuto frapporre tra me e l'intrusione del mio nemico se fossi stato solo di quando in quando avrebbe potuto impormi la sua presenza aborrita per ricordarmi il mio compito o per osservarne i progressi partivo quindi per l'inghilterra ed era inteso che la mia unione con elizabeth sarebbe avvenuta immediatamente al mio ritorno l'età di mio padre lo rendeva estremamente avverso oro in dio quanto a me una sola ricompensa mi ripromettevo di guadagnare dalla mia odiosa fatica un unica consolazione per le mie sofferenze senza pari la prospettiva del giorno in cui affrancato dalla mia miserabile schiavitù avrei fatto mia elizabeth è unito a lei avrei potuto scordare il passato mi dedicai ai preparativi non mi assillava un pensiero che mi riempiva di timore di agitazione durante la mia assenza avrei lasciato i miei cari in consapevoli dell'esistenza del loro nemico ed esposti agli attacchi che esasperato dalla mia partenza avrebbe potuto sferrare ma aveva promesso di seguirmi dovunque andassi non mi avrebbe accompagnato dunque in inghilterra questa idea spaventosa in se stessa mi tranquillizzava in quanto presupponeva la salvezza dei miei cari mi strazia va invece la supposizione che potesse accadere il contrario ma durante tutto il tempo in cui ero rimasto schiavo della mia creatura mi ero lasciato governare dall'impulso del momento e ora le mie sensazioni mi suggerivano con forza che il demone mi avrebbe seguito liberando la mia famiglia dal pericolo delle sue macchinazioni era la fine di settembre quando partii il viaggio era stata una mia idea e quindi elizabeth hall aveva accettato ma era molto inquieta l'idea che lontano da lei potesse soffrire attacchi di infelicità e dolore era stata questa sua preoccupazione a procurarmi claire ball come compagno di viaggio è tuttavia un uomo è cieco davanti a mille piccoli dettagli che suscitano invece le attente cure di una donna avrebbe voluto raccomandarmi di tornare presto ma mille emozioni contrastanti la resero muta e il suo addio o silenzioso e bagnato di lacrime [Musica] mi lasciai cadere nella carrozza che avrebbe dovuto condurmi lontano senza quasi sapere dove andassi e senza curarmi di quello che accadeva intorno a me mi ricordai solo anche se il pensiero mi riempiva di angoscia di ordinare che i miei strumenti chimici fossero imballati e viaggiassero con me in preda alle più come fantasticherie passai fra paesaggi splendidi i maestosi ma i miei occhi fissi non vedevano nulla potevo pensare solo allo scopo del mio viaggio è il lavoro che mi avrebbe occupato per tutta la sua durata dopo alcuni giorni trascorsi in assoluta apatia e durante i quali percorsi molti chilometri arrivai a strasburgo dove attesi due giorni club all arrivo ahimè quanto era grande il contrasto fra noi si entusiasmava davanti a ogni nuovo panorama era felice quando osservava il sole al tramonto e ancor più quando lo vedeva sorgere per dare inizio a un nuovo giorno ne indicava i colori mutevoli del paesaggio del cielo ecco che cosa significa vivere esclamava ora godo di essere al mondo ma tu mio caro frankenstein perché se così preoccupato depresso in verità ero preda di cupi pensieri e non avevo chi per il tramonto della stella della sera o per l'alba dorata che si rifletteva nel reno e voi amico mio quindi partire ste molto di più a leggere il diario di calvano il quale osservava il panorama con occhio emozionato e gioioso che ad ascoltare le mie riflessioni io ero un povero sciagurato perseguitato da una maledizione che mi impediva ogni accesso al piacere avevamo deciso di discendere il reno in battello da strasburgo a rotterdam e di imbarcarci la alla volta di londra durante questo viaggio passiamo accanto molte isole verdeggianti esporremo molte splendide città ci fermammo un giorno a mannheim e il quinto giorno dopo la partenza da strasburgo arrivammo a magonza oltre questa città il corso del reno si fa più pittoresco il fiume scorre rapido e serpeggia fra colline non al tema ripide e di forma bellissima vedremo molti castelli in rovina drizzarsi sull'orlo di precipizi circondati da boschi neri e inaccessibili questa parte del renault offre uno spettacolo singolarmente vario e non punto si vedono colline aspre e castelli in rovina a picco su tremendi precipizi sotto i quali il fiume scorre cupo e poi all'improvviso un doppiato un promontorio il paesaggio è dominato da fertili vigne da declini verdeggianti delle curve sinuose del fiume da popolose città viaggiamo in periodo di vendemmia e navigando sul fiume o di bam e canti dei contadini anche io me ne sentivo rallegrato per quanto depresso in preda a cupi pensieri mi sdraiavo sul fondo del battello e mentre fissava gli occhi al cielo azzurro e senza nuvole mi sembrava di sorbire una tranquillità cambierà da tanto tempo estraneo se questi erano i miei sentimenti chi può descrivere quelli di harry si sentiva trasportato nel paese delle fate godeva di una felicità quale raramente all'uomo è dato di gustare ho visto diceva le più belle parte del mio paese ho visitato i laghi di lucerna e di yuri dove le montagne coperte di neve discendono quasi a picco sull'acqua gettando ombre nere impenetrabili che potrebbero creare un'atmosfera cupa e triste non fosse per le isole verdeggianti che danno sollievo all'occhio con il loro aspetto gaio ho visto questo lago agitato dalla tempesta quando il vento suscita mulinelli d'acqua paragonabili ai vortici dell'oceano e ho visto le onde spazzare con furia la base della montagna là dove un prete la sua amante furono travolti da una valanga e dove secondo la leggenda le loro voci si odono ancora fra le pause della brezza notturna ho visto le montagne di laval e il paese può ma questo paese victor supera tutte quelle meraviglie le montagne della svizzera sono più maestosi e strane ma sulle rive di questo fiume di vino c'è un incanto di cui io non ho mai provato l'eguale guarda quel castello che domina quel precipizio guarda quell'isola quasi nascosta tra le foglie di quegli alberi meravigliosi e quel gruppo di contadini che avanza fra le viti e quel villaggio laggiù seminascosto di ricette della montagna certo lo spirito che abita e protegge questi luoghi ha un'anima amica l'uomo più di quelli che costruiscono il ghiacciaio si ritirano sui picchi inaccessibili delle montagne del nostro paese caro amico di letto anche ora provo piacere a ricordare le tue memorie indugiare nella tua lode così è meritata era una creatura formata nella poesia della natura la sua immaginazione sfrenata ed entusiasta era moderata dalla sensibilità del suo cuore la sua anima traboccava di ardenti affetti e la sua amicizia era di quella natura devota e meravigliosa che chi conosce il mondo ci insegna che può esistere solo nell'immaginazione ma neppure le simpatie umani erano sufficienti a soddisfare la sua mente insaziabile egli amava con ardore e gli scenari della natura che in altri restano solo ammirazione la scrosciante cascata era per me come un'ossessione e l'alta rupe il monte il bosco cupo ed intricato i loro colori e le loro forme erano allora per me cose bramate un sentimento ed un amore che non ha bisognavano ad un più recondito fascino trovato nel pensiero o d'altro interesse che non fosse quello offerto dalla vista e dove egli ora è perduto per sempre questo essere così amabile che buono questa mente così ricca di idee e immaginazione di fantasia che formavano tutto un mondo che rispecchiava la vitalità del suo creatore questa mente è scomparsa esiste ora solo nel mio ricordo no non è così il tuo corpo plasmato da mano divina e risplendente di bellezza si è fatto ma il tuo spedito visita ancora e console il tuo infelice amico scusatemi questa effusioni di cordoglio per le mie inefficaci parole sono un bel misero tributo al valore impareggiabile di ali ma placano l'angoscia che mi dà il suo ricordo [Musica] continuerò ora il mio racconto superata colonia attraversammo le pianure dell'olanda ma decidemmo di continuare il nostro viaggio in dirigenza perché il vento era contrario e la corrente del fiume troppo debole per esserci di qualche aiuto il nostro viaggio per sé qui l'interesse derivante dalla bellezza del paesaggio ma arriviamo in pochi giorni a rotterdam da dove proseguimmo per mare alla volta dell'inghilterra era una chiara mattina di fine dicembre quando vidi per la prima volta le bianche scogliere della gran bretagna le rive del tamigi mi offrirono uno spettacolo nuovo erano piatte ma fertili e quasi ogni città richiamava alla memoria qualche episodio storico vedemmo team buffo ricordammo l'armada spagnola vedemo grace and always e greenwich luoghi di cui avevo sentito parlare anche nel mio paese vedemmo alla fine le innumerevoli cogne di londra la cupola di san paolo che troneggia al di sopra di esse e la torre così famosa nella storia d'inghilterra [Musica] [Musica] no ciao londra rappresenta per noi una tappa decidemmo di fermarci alcuni mesi in questa meravigliosa e celebre città creval desiderava entrare in relazione con gli uomini di ingegno e di talento che li fiorivano allora ma questo per me rappresentava un obiettivo secondario mi preoccupai soprattutto del mezzo di ottenere le informazioni necessarie all'adempimento della mia promessa e subito mi valsi delle lettere di presentazione che avevo portato con me indirizzate agli studiosi più noti di filosofia naturale se avesse avuto luogo o al tempo dei miei studi quel viaggio sarebbe stato per me fonte di inesprimibile piacere a un influenza maligna pesava sulla mia vita e visitavo quelle persone solo per ottenere informazioni su un argomento per cui aveva un interesse così atroce e profondo la compagnia mi riusciva a ostica quando era solo potevo immergermi nella contemplazione del cielo della terra la voce di area mip la cava e potevo così fingere con le stesso una pace illusoria ma la gente attiva poco interessante o felici riportava la disperazione nel mio cuore vedevo una insormontabile barriera drizzarsi fra me i miei simili una barriera sigillata dal sangue di william e di giustina e pensare agli avvenimenti collegati ai loro nomi mi riempiva l'animo di angoscia ma inc larvali vedevo l'immagine di quello che era stato sempre e gli faceva domande ansioso com'era di accumulare esperienza e sapere la differenza di abitudini di cui era spettatore era per lui fonte inesauribile di conoscenza e di diletto stava anche proseguendo un obiettivo cui pensava da tempo voleva visitare l'india convinto che con la sua conoscenza dei vari idiomi di quel paese con l'opinione che si era fatto di quella società avrebbe potuto contribuire attivamente allo sviluppo della colonizzazione e del commercio europei e solo in inghilterra poteva fare progredire l'esecuzione del suo progetto era sempre indaffarato e la mia malinconia e afflizione erano la sola ombra sulla sua gioia io facevo del mio meglio per nasconderle per non privarlo di quei piaceri naturali a chi entri in un ambiente nuovo senza essere turbato da affanni o da coupé riflessioni spesso per poter rimanere solo rifiutavo di accompagnarlo adducendo come pretesto qualche impegno cominciai anche raccogliere il materiale necessario la mia nuova creazione e ciò costituiva per me una tortura peggiore dello stillicidio ogni volta che vi pensavo soffrivo atroci spasimi ogni parola che dovevo dire in proposito di faceva tremare le labbra e palpitare il cuore [Musica] eravamo a londra da qualche mese quando ricevemmo dalla scozia la lettera di un amico che era stato nostro ospite a ginevra egli ci decantava le bellezze del suo paese ci chiedeva se non ci sentivamo a tratti a spingere il nostro viaggio verso il nord fino a dove dimorava claire val aveva una gran voglia di accettare questo invito e io per quanto rifugisti della compagnia desideravo vedere di nuovo le montagne i torrenti e tutte quelle meraviglie di cui la natura adorna alle sue dimore preferite eravamo arrivati in inghilterra all'inizio di ottobre ed era ormai febbraio decidemmo di iniziare il nostro viaggio verso nord al termine del mese successivo in questo giro non avevamo intenzione di seguire la grande strada di limburgo ma di visitare winson oxford network i laghi del cumberland calcolando di terminare questo giro verso la fine di luglio in balla i miei strumenti chimici e immateriali che avevo raccolto deciso a portare a termine il mio lavoro in qualche angolo remoto degli altipiani settentrionali della scozia lasciammo londra il 27 di marzo e ci fermammo qualche giorno windsor a visitare la splendida foresta era un paesaggio insolito per noi abituati alle montagne le querce maestose l'abbondanza di selvaggina i branchi di magnifici servi rappresentavano per noi altrettante novità di li passiamo a oxford entrammo in questa città compresi del ricordo degli avvenimenti che vi si erano svolti più di un secolo e mezzo va dietro ii carlo primo aveva radunato le sue forze quella città gli era rimasta fedele quando tutta la nazione aveva disertato la sua causa per abbracciare lo stendardo del parlamento e della libertà la memoria del re sfortunato e dei suoi compagni l'amabile palco dell'x insolente goering della regina e del figlio dopo un interesse particolare ogni parte di questa città dove si supponeva avessero abitato lo spirito dei vecchi tempi di aleggiava ancora e noi ci divertivamo a cercare le tracce se questi sentimenti non fossero bastati a soddisfare la nostra fantasia l'aspetto del luogo aveva in sé è sufficiente bellezza per imporsi la nostra ammirazione gli edifici universitari erano antiche pittoreschi le strade magnifiche e leasys e sfiora la città fra prati di un verde delizioso si allargava in placide distese d'acqua che riflettevano circondate da antichi alberi il maestoso insieme di torri guglie e cupole godevo di questo panorama ma la mia gioia era amareggiata dal ricordo del passato dalle prospettive per il futuro ero nato per una felicità tranquilla durante i miei anni giovanili mai lo scontento era penetrato nel mio animo semmai mi ero lasciato vincere dalle nuit lo spettacolo di ciò che è bello in natura o lo studio di ciò che l'uomo ha fatto di eccelso bastava interessare soddisfare il mio spirito ma io sono un albero sradicato la folgore ha colpito la mia anima e sentivo che sarei sopravvissuto solo per mostrare quello che presto cessero di essere un miserabile relitto umano oggetto di pietà per gli altri e di orrore per se stesso [Musica] ci fermammo abbastanza a lungo a oxford e girano per i suoi dintorni cercando di identificare i posti che potevano avere rapporto con l'epoca più turbolenta della storia inglese i nostri brevi viaggi di scoperta e venivano spesso prolungati dagli obiettivi che via via ci si presentavano visitano la tomba dell'illustre hampden e il campo su cui questo patriota accadde per un momento la mia anima si eleva al di sopra delle sue ville e miserabili paure per contemplare i divini concetti di libertà e di sacrificio di cui questi luoghi erano monumento e ricordo per un momento cosa e scuotere le mie catene guardarmi attorno con animo libero e nobile è il ferro mi era penetrato nella carne e io tremante e senza speranza ripiomba nel mio miserabile stato [Musica] [Musica] lasciamo oxford col rimpianto e raggiungemmo matlock che rappresentava la nostra tappa successiva lì il paesaggio ricorda molto da vicino la svizzera ma ogni cosa e su scala più piccola e le verdi colline mancano della corona delle alpi bianche e distanti che sempre accompagnano le montagne coperte di pini della mia patria visita a malagrotta meravigliosa i piccoli musei di storia naturale dove le curiosità erano disposte come nelle raccolte di serbo e diciamo ni quest'ultimo nome mi faceva tremare quando hai lo pronunciava e mi affrettai a lasciare math rock che si ricollegava in tal modo a quel terribile incontro stringemmo anche qualche amicizia che mi costrinse ad assumere un'aria di spensieratezza la gioia di creval era di gran lunga superiore la mia la sua mente si apriva in compagnia di uomini di talento ed egli si accorse di avere capacità e risorse maggiori di quelle che aveva immaginato di possedere quando frequentava persone lui inferiori potrei passare qui tutta la vita mi diceva e tra queste montagne non rimpiangere la svizzera né il reno ma se corse e quella del viaggiatore è una vita che fra le gioia nasconde qualche pena i suoi sensi sono sempre all'erta e quando comincia a lasciarsi andare si vede costretto a lasciare il luogo in cui soggiorna per qualcosa di nuovo che esige la sua attenzione che a sua volta verrà lasciato per altre novità non avevamo ancora finito di visitare i laghi del cumberland e del west moran e già stavamo stringendo amicizia con qualche me tante di quei luoghi quando venne il tempo del nostro appuntamento con l'amico scozzese e riprendemmo il nostro viaggio per parte mia la cosa non mi spia acque avevo trascurato per qualche tempo la mia promessa e temevo le conseguenze della collera del demone poteva essere rimasto in svizzera a sfogare la vendetta sui miei cari quest'idea mi ossessionava e tormentava in tutti quei momenti in cui avrei potuto altrimenti trovare riposo e tranquillità attendevo le lettere con febbrile impazienza se ritardavano mi sentivo infelice e sopraffatto da mille timori quando arrivavano e vedevo la calligrafia di mio padre o di elizabeth quasi non osavo leggerle per tema di conoscere il mio destino qualche volta pensavo che il mio nemico mi seguisse che tra masse di punire la mia trascuratezza uccidendo il mio compagno quando una simile idea si impossessava di me non lascia varie per un solo momento ma lo seguivo come un'ombra per proteggerlo dall'ira del suo distruttore mi sembrava di avere commesso un grave crimine cui rimorso mi perseguitasse pur senza colpa mi ero attirato sul capo una maledizione terribile fatale come quella che segue un delitto visita e edimburgo con occhi e mente assenti pure la città avrebbe potuto interessare l'essere più infelice a claire va edimburgo non piacque come oxford la cui atmosfera antiche era molto più consona a lui ma la bellezza e la regolarità della parte nuova della città il suo romantico castello i suoi dintorni tra i più belli del mondo arturo sito sembra nasua le pen clan seals lo compensa rono ampiamente lo riempirono di allegri e di ammirazione ma io ero impaziente di raggiungere la meta del nostro viaggio lasciammo edimburgo dopo una settimana e attraverso cupa sentendo e lungo le rive del gay raggiunge mood dove il nostro amico ci aspettava ma non era in vena di ridere o chiacchierare con estranei o di interessarmi ai loro sentimenti e ai loro progetti con quella cortesia che si aspetta da un ospite e di conseguenza disse a claire bar che desideravo compiere da solo il giro della scozia divertiti dissi e fissiamo qui il nostro luogo di appuntamento starò assente un paio di mesi ma tu non interessati i miei spostamenti tene scongiuro lasciami per qualche tempo alla pace e alla solitudine al mio ritorno spero di avere il cuore più leggero e uno stato d'animo più consono al tuo si cercò di dissuadermi ma vedendomi ben deciso nella mia risoluzione non insistette mi pregò di scrivergli spesso avrei preferito accompagnarti nei suoi vagabondaggi disse piuttosto che rimanere con questi scozzesi che non conosco torna in fretta amico così che possa sentirmi in un certo modo a casa cosa che mi è impossibile in tua assenza dopo essermi separato dal mio amico deciso di visitare qualche angolo remoto della scozia e di terminare il mio lavoro in solitudine ero certo che il mostro mi aveva seguito che quando avessi finito la mia opera si sarebbe presentato a me per reclamare la sua compagna presa questa decisione attraversare gli altopiani settentrionali e fissa il teatro dei miei lavori in una delle più remote delle isole orcadi era un luogo adatto ai miei scopi poco più di una roccia sui cui fianchi a picco le onde venivano a infrangersi di continuo il suolo arido offriva scarso foraggio le poche mucche e striminzite un poco di avena agli abitanti cinque in tutto che con le loro membra scarne e ossute davano vedere quanto fosse misero il loro sostentamento verdure pane quando si permettevano simili rossi e persino l'acqua dolce provenivano dalla terraferma che distava cinque miglia circa su tutta l'isola c'erano appena 3 miserabili tuguri e uno di questi era vuoto quando io arrivai lo presi in affitto era composto di due camere soltanto che mostravano lo squallore della miseria più nera la paglia del letto era caduta i muri non avevano più intonaco la porta era scivolata dai cardini ordinai che tutto fosse riparato a questa e qualche mobile presi possesso della mia dimora avvenimento questo che avrebbe senza dubbio destato un certo stupore se tutti i sensi degli isolani non fossero stati ottenebrati dal bisogno e dalla più squallida povertà così come stavano le cose vivevo senza che nessuno mi osservasse omi molestasse quasi neppure mi ringraziavano per le elemosine che distribuiva sotto forma di cibo di abiti tanto le sofferenze rendono ottuse anche le più elementari sensazioni umane in questo rifugio dedicavo il giorno al lavoro ma la sera quando il tempo lo permetteva passeggiavo sulla riva sassosa del mare ascoltando il fragore delle onde che venivano a infrangersi ai miei piedi era una scena monotona insieme e mutevole pensavo alla svizzera era ben diversa da questo panorama desolato e sconvolgente le sue colline sono coperte di ligne le sue pianure disseminati di casette le une vicino alle altre i suoi bei laghi riflettono un cielo azzurro e sereno e quando il vento li sconvolge il loro tumulto e il gioco di un fanciullo vivace se lo si paragona al ruggito del possente oceano in questo modo distribuì le mie occupazioni al mio arrivo ma a mano a mano che procedeva il mio lavoro si faceva sempre più orribile è arduo qualche volta per diversi giorni non riuscivo a decidermi a entrare nel laboratorio altre volte invece mi e faticavo giorno e notte per condurre a termine la mia opera mi ero accinto a qualcosa di veramente spaventoso [Musica] durante il mio primo esperimento una specie di entusiasmo frenetico mi aveva reso cieco all'orrore di ciò che stavo facendo la mia mente rapisse i progressi del mio lavoro i miei occhi erano ciechi alla mostruosità dell'operazione ora invece lavoravo sangue freddo e il mio cuore spesso si ritraeva disgustato dinnanzi all'opera delle mie mani in questa situazione occupato nel più odioso dei lavori emerso in una solitudine dove nulla poteva distrarre per un solo istante la mia attenzione da ciò che stavo facendo divenni di umore mutevole mi feci irrequieto e nervoso temevo ogni momento di incontrare il mio persecutore qualche volta se devo con gli occhi fissi a terra e non usavo sollevarli per paura di vederlo davanti a me non osavo vagare lungi dallo sguardo dei miei simili perché egli non approfittasse della mia solitudine per venire a reclamare la sua compagna continuano intanto a lavorare e la mia opera era già a buon punto guardavo al suo compimento con una speranza trepida è ansiosa che non mi fidavo però a interrogare ma a cui si univano oscuri presentimenti che mi stringeva nella cuore [Musica] [Musica] [Applauso] [Musica] se devo una sera nel mio laboratorio il sole era tramontato e la luna saiwa lentamente dal mare la luce non era sufficiente per il mio lavoro e stavo indugiando pigramente a considerare semi convenisse sospendere le mie fatiche durante la notte o affrettare il compimento con un'applicazione incessante mentre ero così seduto una serie di riflessioni mi portò a considerare gli effetti di ciò che stavo facendo tre anni addietro mi ero occupato lo stesso fine e avevo creato un nemico che con la sua barbarie senza pari mi aveva devastato il cuore causato amari rimorsi lavora per la vita a un'altra creatura di cui pure non sapevo nulla avrebbe potuto essere mille volte più maligna del suo compagno avrebbe potuto trovare la sua gioia nell'assassinio nella pre versità egli aveva giurato rifuggire la vicinanza dell'uomo e di nascondersi nei deserti maila non aveva giurato e poi che con ogni probabilità sarebbe stata un essere pensante e ragionante avrebbe potuto rifiutare di attenersi a un patto concluso prima della sua creazione avrebbero anche potuto odiarsi a vicenda la creatura che già viveva provava ripresa per la propria deformità non avrebbe forse potuto concepire per l'altra un disgusto ancora maggiore quando se la fosse trovata dinanzi agli occhi sotto forma femminile e la nuova creatura non avrebbe potuto per odio a lui rivolgersi alla superiore bellezza dell'uomo e abbandonarlo egli sarebbe né nuovo rimasto solo esasperato dal nuovo insulto ho ricevuto da una creatura della sua stessa specie anche se avessero lasciato l'europa ed eletto a propria dimora i deserti del nuovo mondo una delle prime conseguenze di quella simpatia cui il demone anelava sarebbe stato avere dei figli e sulla terra si sarebbe propagata una progenie diabolica che avrebbe potuto rendere precaria e piena di terrore l'esistenza dell'uomo avevo il diritto per un interesse personale di infliggere una simile condanna alle generazioni future allora mi ero lasciato vincere dai sofismi dell'essere che avevo creato mi ero lasciato scioccamente scuotere dalle sue diaboliche minacce ma ora per la prima volta mi colpì la malvagità della mia promessa tra privi di al pensiero che le età a future avrebbero potuto mali dirmi come la loro rovina come colui che nel suo egoismo non aveva esitato ad acquistare la propria pace a prezzo forse dell'esistenza dell'intera specie umana 3 maj e il cuore mi venne meno quando alzando gli occhi vivi al chiarore della luna il temo né accanto alla finestra un ghigno diabolico gli contraeva le labbra mentre mi osservava intento a condurre a termine il compito che mi aveva affidato sì mi aveva seguito nei miei viaggi si era aggirato nelle foreste si era nascosto nelle caverne rifugiato nelle lande desolate e ora era venuto ad accertarsi dei miei progressi e a reclamare l'adempimento della mia promessa mentre lo guardavo il suo viso esprimeva il massimo della malvagità e dell'inganno mi sembrava una pazzia la mia promessa di creare un altro essere simile a lui e 3 mandoli furore fece a pezzi la cosa cui stavo lavorando il mostro mi vide distruggere la creatura della cui futura esistenza e gli faceva dipendere la sua felicità e con un ululato di disperazione e di vendetta scomparve uscì dalla stanza e chiudendo la porta crisi in cuor mio solenne promessa di non riprendere mai più il mio lavoro poi compassi travanti andare su e giù per la mia camera ero solo non avevo nessuno che dissipa se la mia tristezza che mi di stress e dalle terribili fantasticherie che mio premevano passarono alcune ore e io rimasi alla finestra a guardare il mare era quasi immobile perché i venti siano placati e tutta la natura riposava sotto l'occhio tranquillo della luna avvertivo il silenzio ma mi resi conto di quanto fosse profondo solo quando il mio orecchio fu colpito da un rumore di remy accanto alla spiaggia una persona sbarco vicino la mia casa pochi minuti dopo di laporta scricchiolare come se qualcuno cercasse di aprirla cautamente 3 mai dalla testa ai piedi presenti vaud che fosse ed ebi la tentazione di destare uno dei contadini che dimorava in una capanna non lungi dalla mia marcelletti al senso di impotenza e rimasi inchiodato dov'ero poi o di un rumore di passi nel corridoio la porta si aprì e apparve il mostro chiuse lo show mi si avvicinò e disse con voce soffocata distrutto l'opera che arrivi iniziato oseresti rompere la tua promessa ho sopportato fatiche e affanni freddo e fame e ora useresti distruggere le mie speranze vattene ritiro la mia promessa non creerò mai un'altra creatura di forme perversa come te schiavo ho cercato di ragionare con te ma tu ti sei dimostrato indegno della mia generosità [Musica] ricordati che la forza e dalla mia parte tu ti credi felice ma posso farti diventare così sciagurato darling arti e odiosa la luce del giorno tu sei mio creatore ma io sono il tuo padrone o pesci l'ora della mia debolezza è passata risposi ed è giunto il momento della tua forza ma le tue minacce non possono spingermi a un atto di nuova gita non fanno altro che confermare mi nella decisione di non darti una compagna nel male dovrei forse a sangue freddo scatenare sulla terra un demone che trae godimento dalla morte e dalla distruzione vattene ho deciso e le tue parole non fanno che esasperare la mia ira il mostro lesse nel mio viso la fermezza della determinazione presa e in un impeto di cogliere impotente digrigna i denti ogni uomo trova per il suo affetto ogni bestia trova la sua compagna soltanto io devo essere solo ovvio anch'io sentimenti di sono stati ricambiati solo da odio e disprezzo puoi di testarmi uomo adatta e poi a scorreranno in terrore e angoscia e presto cadrà la folgore che vivrà per sempre di ogni gioia a te e tocca essere felice mentre io mi comporto nell'intensità della mia disperazione puoi negarmi ogni altra passione non mi rimane la vendetta vaga perché io non ho paura e sono quindi onnipotente desco rovere blocco della scozia di un serpente per poter pungere con il mio veleno uomo ti pentirai delle umiliazioni che mi infligge basta demoni ti ho comunicato la mia decisione non sono tanto vile ed applicarmi e minacce lasciami sono inesorabile ora ve ne vaco ma ricordati sarò con te nella tua notte nuziale balza in avanti e scovando prima di firmare la mia condanna a morte vado a salvare sé stesso cercai di afferrarlo non evitò e uscì precipitosamente dalla casa pochi istanti dopo lo vidi solcare le acque con la barca veloce come una freccia in breve si perse tra le onde tutto fu di nuovo silenzio arrivo dal desiderio di inseguire il distruttore della mia pace di precipitarlo nell'oceano è la mia mente turbata mille immagini passavano tormentarmi a ferirmi perché non aveva ingaggiato con lui una lotta mortale da brividi al pensiero di chi avrebbe potuto essere la prossima vittima della sua insaziabile vendetta e allora mi ritornarono la mente le sue parole sarò con te nella tua notte nuziale quello dunque sarebbe stato il momento in cui il mio destino si sarebbe compiuto in quell ora sarei morto soddisfacendo e saziando a un tempo la sua crudeltà questa prospettiva non mi atterriva ma quando pensare alla mia diletta elisabetta al suo pianto al suo dolore scombinato quando si sarebbe vista strappare in maniera così barbara il suo innamorato le lacrime le prime che spartirsi da molti mesi mi scordarono dagli occhi decisivi non soccombere dinanzi al mio nemico senza avere prima lottato ferocemente [Musica] la notte passo è il sole sorse dall'oceano le mie emozioni si calmarono si calma si può chiamare la disperazione profonda che segue un parossismo di rabbia lasciai la casa e presi a passeggiare sulla riva del mare che consideravo quasi una barriera insuperabile fra me ei miei simili forse provai per un attimo il desiderio che così fosse in realtà e b la tentazione di passare il resto della mia vita su quello scoglio nudo una vita misera è vero ma non turbata da improvvise catastrofi se tornavo tornavo per essere sacrificato per vedere coloro che più amava morire sotto la stretta di un demoni che io stesso avevo creato cammino e per l'isola come uno spettro inquieto diviso da ciò che ama è infelice per questa lontananza a mezzogiorno quando il sole fu alto mi stesi sull'erba e fui vinto da un sonno profondo il sonno in cui piombai di ristoro e quando mi destare i sentiti di appartenere ancora una specie di esseri simili a me e presi a riflettere con maggiore calma su quanto era accaduto ma le parole del demone mi risuonavano l'orecchio come una campana a morto sembravano un sogno ma chiaro e opprimente come la realtà il sole aveva cominciato a calare io ancora sedevo sulla spiaggia quando vidi una barca da pesca a prendere terra vicino a me uno dei marinai venne portarvi un pacchetto conteneva lettere da ginevra è uno scritto di arval che mi scongiurava di raggiungerlo diceva che nel luogo in cui si trovava stava sprecando tempo senza costrutto che le lettere di amici conosciuti a londra chiedevano il suo ritorno per completare le trattative già iniziate per la sua spedizione in india non poteva ritardare oltre la partenza mandato che al viaggio a londra sarebbe seguito quello più lungo per l'india e prima di quanto si aspettasse mi pregava di concedergli la mia compagnia più a lungo possibile mi chiedeva perciò non di lasciare la mia isola solitaria di raggiungerlo a far di lì a una settimana per poter proseguire insieme verso sud questa lettera mi richiamò in un certo senso alla vita e decisi di lasciare l'isola nel giro di due giorni eppure prima della partenza dovevo compiere una cosa che mi faceva a premere al solo pensarla dovevo imballare i miei strumenti chimici e per questo era necessario che entrassi nella stanza al teatro del mio odioso lavoro e che maneggiasse quegli utensili la cui semplice vista mi dava ribrezzo la mattina seguente all'alba e ci appello a tutto il mio coraggio e aprì la porta del laboratorio i resti della creatura finita a mezzo e che avevo distrutto giacevano sparpagliati sul pavimento e io ebbi quasi l'impressione di avere fatto a brani un essere vivente e arrestare un momento per riprendermi poi entrare nella stanza con mani tremanti portai fuori gli strumenti e poi pensai che non potevo lasciare la i resti del mio lavoro a suscitare l'orrore il sospetto dei contadini li raccolse quindi in un cesto assieme una grande quantità di pietre e li misi da parte deciso di buttarmi in mare quella notte stessa in attesa di quell ora se letti su una spiaggia a pulire e riordinare i miei apparecchi chimici dalla notte in cui il demone mi era apparso i miei sentimenti erano del tutto notati prima avevo considerato la mia promessa con cupa disperazione quasi si trattasse di una cosa che doveva essere l'empietà quali ne fossero le conseguenze ora invece avevo l'impressione che un velo mi fosse stato tolto dagli occhi è che per la prima volta vedessi chiaramente neppure per un istante mi venne l'idea di riprendere il mio lavoro la minaccia che mi era stata fatta pesava su di me ma non pensavo neppure di scongiurarla con un atto volontario da parte mia avevo ormai deciso che creare un altro mostro simile a quello che avevo già fatto sarebbe stato un atto del più vile del più atroce egoismo e bandini dalla mia mente ogni pensiero che potesse portare a una conclusione diversa [Musica] non so quanto tempo rimase in quello stato ma quando mi svegliai mi accorsi che il sole era già abbastanza alto il vento si era rinforzato e le onde minacciavano di continuo la sicurezza della mia piccola barca notai che il vento lo veniva da nord est e doveva avermi spinto lontano dalla costa dove mi ero imbarcato cercare di mutare rotta ma mi resi conto che se avesse insistito nel mio tentativo subito la barca si sarebbe riempita di acqua in questa situazione non mi restava altra risorsa all'infuori di quella di farmi trasportare dal vento devo confessare che provai un senso di terrore non avevo bussola con me e conoscevo così poco la geografia di quella parte del mondo che il sole mi era di ben scarsa utilità avrei potuto essere spinto nell'atlantico sconfinato e provare tutte le torture della fame può essere inghiottito dalle acque sterminate che ruggivano e si scontravano torno a me ero già al largo da molte ore e avvertivo il tormento di una sete bruciante preludio di altre sofferenze guarda il cielo coperto di nubi che correvano dinanzi al vento solo per lasciare il posto ad altre guarda il mare quella sarebbe stata la mia donna nemico esclamai la tua ammissione è già compiuta pensai a elizabeth a mio padre a claire val a tutti coloro che lasciavo dietro di me su cui il mostro avrebbe potuto scatenare il suo furore sanguinario e spietato questa idea mi sprofondò in una fantasticheria così tormentosa orribile che ancora oggi che il sipario sta per calare per sempre dinanzi a me tremo ripensando vi passarono in questo modo alcune ore e poi a poco a poco mentre il sole declinava verso l'orizzonte il vento si mutò in una brezza lieve e i marosi scomparvero dalla superficie delle acque i cavalloni subentrò rollio accentuato mi sentivo terribilmente male ea stento riusciva a reggere il timone quando a un tratto vini verso sud la linea di una costa scoscesa ero sfinito dalla stanchezza e dalla tensione di cui ero preda diverse ore ma questa certezza di vita mi fece affluire al cuore un'ondata di calda gioia e gli occhi vi si riempirono di lacrime quanto notevoli sono i nostri sentimenti e come è strano questo amore esclusivo che portiamo alla vita anche in mezzo al dolore a prestare un'altra vela con una parte dei miei abiti e ansioso diressi la rotta verso terra la costa aveva un aspetto selvaggio e roccioso ma come puoi più vicino notai chiare tracce di coltivazione vi di imbarcazioni vicino alla spiaggia e di colpo mi trovai di nuovo trasportato nella società dell'uomo civile segui attentamente le insenature della costa e salutari alla fine un campanile che vi di scontare dietro un piccolo promontorio data l'estrema debolezza in cui mi trovavo decisi di fare vera direttamente verso l'abitato dove mi sarebbe riuscito più facile a procurarmi di che mangiare per fortuna avevo denaro con me doppiato i promontorio scorsi una linda cittadina in buon porto nel quale entrai il cuore esultante per la gioia di essere inaspettatamente scampato mentre mi davo da fare per ancorare la barca e sistemare le vele diverse persone si radunarono attorno al posto dove mi trovavo sembravano molto sorprese del mio arrivo ma invece di offrirmi aiuto bisbigliavano fra loro con gesti che in ogni altro momento mi avrebbero procurato un vago senso di allarme mi limita invece a osservare che parlavano inglese e mi rivolge quindi a loro in questa lingua miei buoni amici chiesi volete essere così gentili da dirmi il nome di questa città così che possa sapere dove sono e mi rispose un uomo della voce rauca lo saprai fin troppo presto forse sei capitato in un luogo che non si dimostrerà di tuo gusto comunque ti assicuro che non ti si chiederà un parere sull'alloggio come molto sorpresa di ricevere una risposta così brusca da uno sconosciuto è il mio sconcerto aumentò quando notai l'impressione e accigliata e irosa dei suoi compagni perché mi rispondete così aspramente ribattei non è certo abitudine degli inglesi ricevere gli stranieri il modo tanto poco ospitale non so quali siano le abitudini degli inglesi mai costume degli irlandesi odiare i delinquenti ma qui devo fare una pausa mi occorre infatti tutta la mia forza per rievocare il ricordo degli eventi spaventosi che sto per narrare in tutti i loro particolari [Musica] [Musica] fui presto introdotto alla presenza del magistrato un vecchio benevolo dai modi calmi cortelli mi guardò però con una certa severità e poi rivolgendosi a chi mi accompagnava chiese chi doveva presentarsi come testimone in quella circostanza si fecero avanti una mezza dozzina di uomini e quello scelto dal magistrato dichiarò che la notte precedente era in mare a pescare con suo figlio e suo cognato daniel magint quando verso le 10 aveva notato che si stava levando da nord un forte vento e si era quindi diretto verso terra era una notte molto scura dato che la luna non si era ancora elevata e si erano approdati non al porto ma secondo la loro abitudine in una stretta insenatura a circa due miglia di distanza dopo lo sbarco egli si era messo in testa al gruppetto con una parte delle reti e i suoi compagni lo avevano seguito a una certa distanza mentre camminava lungo la spiaggia aveva urtato il piede contro qualcosa ed era caduto a terra lungo disteso i suoi compagni erano corse ad aiutarlo e alla luce della lanterna si erano accorti che aveva inciampato nel corpo di un uomo che sembrava morto in un primo tempo avevano pensato che si trattasse del corpo di un annegato buttato arriva dalle onde ma dopo un esame sommario si erano accorti che i suoi abiti non erano bagnati e che il cadavere non era ancora freddo subito lo avevano trasportato nella vicina capanna della vecchia avevano cercato ma invano di richiamarlo in vita si trattava di un giovane di bell'aspetto e di 25 anni circa pareva fosse stato strangolato perché non recava segno di violenza all'infuori di un'impronta scura di vita intorno al collo la prima parte di questa deposizione non le sto in me il minimo interesse ma quando si accenna all impronta delle dita ricordare l'assassinio di mio fratello e fui preso da una grandissima agitazione le membra cominciarono a tre marmi una libia mi calò dinanzi agli occhi tanto che per leggervi fu costretto ad appoggiarmi una sedia il magistrato mi osservava con occhio penetrante e naturalmente ebbe dal mio compagno un'impressione sfavorevole il figlio del pescatore confermò la deposizione del padre daniel agent invece quando fu chiamato afferma con sicurezza di avere visto un istante prima che il suo compagno cadesse una barca montata da un solo uomo a poca distanza dalla spiaggia per quanto era possibile giudicare alla luce delle poche stelle si trattava della stessa barca con la quale io avevo poco innanzi preso terra una donna che abitava vicino alla spiaggia dichiarò che mentre si trovava sulla porta di casa in attesa del ritorno dei pescatori circa un'ora prima di sapere della scoperta del cadavere aveva visto una barca montata da un solo uomo allontanarsi da quel punto della costa dove era poi stato rinvenuto il corpo un'altra donna confermò la deposizione dei pescatori che avevano trasportato il corpo a casa sua non era ancora freddo lo avevano messo nel letto e lo avevano massaggiato degne n'era andato a cercare un medico in città ma oramai la vita era fuggita da qualcosa altre persone furono interrogati e a proposito del mio sbarco e tutte furono d'accordo nell'affermare che con il forte vento di nord levatosi la notte io potevo essere andato alla deriva per molte ore per vedermi poi costretto a tornare pressappoco allo stesso punto dal quale ero partito inoltre osservarono sembrava che io avessi trasportato il cadavere da qualche altra località ed era probabile che non conoscendo evidentemente la costa fossi entrato nel porto senza sapere la distanza della città dal luogo in cui avevo abbandonato il corpo dopo avere ascoltato queste deposizioni il signor krhin volle che fosse condotto nella locanda dove la salma giaceva in attesa di sepoltura per osservare le reazioni che quella vista avrebbe prodotto su di me l'idea gli era stata probabilmente suggerita dall'agitazione che avevo mostrato quando si era descritto in quale modo la vittima fosse stata assassinata poi quindi accompagnato a una locanda dal magistrato e da diverse altre persone non potevo fare a meno di essere colpito dalle strane coincidenze che si erano verificate in quella notte fatale ma sapendo di avere parlato con diverse persone nell'isola dove abitavo all'incirca alla stessa ora in cui il cadavere era stato rinvenuto ero perfettamente tranquillo sulle conseguenze dell'incidente entrai nella camera dove la salma giaceva e fui condotto accanto alla bara come posso descrivere quello che provai guardandola ancora mi sento ragionare dall'orrore ne posso pensare a quel terribile istante senza un brivido d'angoscia il processo la presenza del magistrato e dei testimoni mi si cancellarono come un sogno dalla memoria quando vidi steso dinanzi a me il corpo senza vita di reclamare il respiro miss e mozzo e lasciandomi cadere sul cadavere esclamai le mie macchinazioni assassini hanno dunque privato della vita anche te carissimo ai due creature ho già distrutto altre vittime attendono ma tu hai il mio amico il mio benefattore il fisico umano non può sopportare lungo un'angoscia straziante come quella che mi tortorano e fu trasportato fuori dalla stanza in preda a forti convulsioni poi sopraggiunse la febbre e rimasi per due mesi in punto di morte i miei deliri come seppi in seguito furono spaventosi mi proclamava assassinio di william di giustina edili claire va qualche volta pagavo le persone che mi assistevano di aiutarmi e distruggere il nemico dal quale ero perseguitato altre volte sentivo le dita del mostro stringer mina gola e gettava urla di terrore di angoscia per fortuna parlava nella mia lingua natale è solo il signor carmen capiva ma i miei gesti e le mie grida erano sufficienti a spaventare gli altri testimoni perché no mori allora perché non scivolare nell'oblio dell'eterno riposo io il più miserabile degli uomini la morte si porta via molti bimbi in fiore le uniche speranze dei loro genitori affettuosi quante giovani spose quanto i giovani innamorati oggi pieni di salute e di speranze saranno domani preda dei vermi e generi nelle torna di che cosa ero fatto io per resistere a tanti colpi come il girare di una ruota rinnovavano di continuo la tortura [Musica] mayer ha condannato a vivere e due mesi dopo mi ritrovai come risvegliato da un sogno distesa su un misero lettuccio è circondato da carcerieri secondini catenacci e da tutto lo sciagurato apparato di un carcere era mattina ricordo quando mi risvegliai alla realtà avevo dimenticato i particolari di ciò che era accaduto le avevo soltanto la sensazione di essere stata un tratto travolto da qualche grande disgrazia ma quando girai attorno uno sguardo e vidi le inferriate alle finestre e la squallida stanza in cui mi trovavo tutto mi balenò alla memoria e giammetti penosamente questo suono disturbò una vecchia che stava dormendo su una sedia accanto a me era un'infermiera a pagamento la moglie di uno dei secondini e il suo volto esprimeva tutte le cattive qualità che di solito caratterizzano questa categoria di persone i tratti del suo viso erano duri e rozzi come quelli di chi è abituato a guardare la miseria senza provare per essa simpatia alcuna il suo tono esprimeva l'indifferenza più completa si rivolse a me in inglese e riconobbe la voce che avevo sentito durante le mie sofferenze state meglio signore chiesa risposi nella stessa lingua con voce flebile credo di sì ma se tutto è vero che non si tratta di un sogno mi spiace di essere ancora vivo ma supportarne la goccia e l'orrore e la vecchia mi rispose o quanto questo se intendete parlare del gentiluomo che avete assassinato o suppongo che davvero sarebbe meglio per voi essere morto perché crede che meno passerete male acquisto non è affare mio o l'incarico di assistere vie di farli guarire faccio il mio dovere con coscienza tranquilla e sarebbe bene che tutti facessero come me discorsi con ribrezzo lo sguardo dalla donna che poteva parlare in maniera così cinica a chi si era a stento salvato dalla morte ma mi sentivo debole e incapace di riflettere su ciò che era accaduto tutta quanta la mia vita mi appariva come un sogno qualche volta mi chiedevo se si trattava di cose realmente avvenute perché mai esse si presentavano la mia mente con la forza della realtà mano a mano che le immagini che mi fluttuavano dinnanzi si fecero distinte ritorno alla febbre le tenebre di stringevano da ogni parte non c'era nessuna cantone a consolarmi con la voce gentile dell'amore nessuna mano cara mi sosteneva venne il medico e mi ordinò alcune medicine che la vecchia mi preparò ma nel primo era visibile un'assoluta noncuranza e l'espressione di modalità era più che mai evidente sul viso della seconda a chi poteva interessare il destino di un assassino se non al boia che si sarebbe guadagnato lo stipendio [Musica] un giorno mentre mi andavo a mano ma non rimettendo me ne stavo seduto su una sedia gli occhi socchiusi le guance li vide come quelle di un morto preda della tristezza dello sconforto pensavo spesso che meglio sarebbe stato morire piuttosto che restare in un mondo che per me era colmo solo di sventure qualche volta consideravo se non mi convenisse dichiararmi colpevole e affrontare i rigori della legge dato che non era o meno innocente di quanto lo fosse stato assistant ha permesso in questi pensieri quando la porta della mia stanza si aprì ed entrò signor carwyn il suo viso esprimeva simpatia e compassione avvicinò una sedia e la mia e mi si rivolse in francese temo che questo posto vi riesca terribilmente penoso posso fare qualcosa per mettervi più a vostro agio vi ringrazio ma tutto ciò non ha per me importanza alcuna non c'è nulla al mondo che mi possa confortare so che la simpatia di un estraneo lo deve essere di ben poco sollievo a chi come voi è vittima di una così strana sventura ma voi lascerete presto spero questa melanconica dimora perché senza dubbio sarà facile dure prove che vi scagioneranno da ogni accusa no questa è la mia ultima preoccupazione per una strana concatenazione di eventi sono diventato il più infelici dei mortali perseguitato e torturato come sono e come sono stato può la morte essere un male per me davvero in questa circostanza siete stato oggetto di una singolare sfortuna in seguito a qualche strano incidente siete stato spinto su queste spiagge famose per la loro ospitalità e subito fatto prigioniero e accusato di assassinio il primo spettacolo che si è presentato ai vostri occhi è stato il cadavere del vostro amico assassinato in circostanze inspiegabili posto a quanto pare sul vostro cammino da qualcuno che vi odio [Musica] mentre il signor carwyn pronunciava queste parole nonostante il turbamento provocato in me dalla rievocazione delle mie sciagure provai una certa sorpresa per tutto ciò che gli sembrava sapere nei miei riguardi probabilmente il mio viso dimostrò un certo stupore perché il signor carwyn si affrettò a dire quando visite malato mi sono state portate tutte le carte che arrivate addosso e leo esaminate per trovare qualche indizio che mi permettesse di mettere al corrente i vostri parenti della vostra disavventura della vostra malattia trovai diverse lettere e fra le altre una che come mia corsa all'inizio proveniva da vostro padre subito scrissi a ginevra e sono trascorsi quasi due mesi dalla partenza della mia lettera ma voi siete malato anche ore tremate non siete in grado di sopportare agitazione ancora questa attesa e mille volte peggiore del più terribile degli eventi ditemi quale tragedia si è svolta e quale nuovo assassinio debba io ora piangere la vostra famiglia in perfetta salute dei se signor clown in con gentilezza e qualcuno un amico è venuto a visitarli non so per quale concatenazione di pensieri mi venisse quest'idea ma subito univano alla mente che l'assassino fosse venuto a prendersi gioco della mia angoscia e addormentarmi con la morte di claire val per incitarmi da consentire nuovamente i suoi infernale desideri di coprire gli occhi con una mano e gridai terrorizzato tenetelo il pontano non posso vederlo per l'amor di dio non lasciate entrare il signor cairo il guardo con espressione inquieta non poté fare a meno di considerare la mia esplorazione come un indizio di colpevolezza e disse in tono piuttosto severo pensavo giovane alto che la presenza di vostro padre vi sarebbe riuscita gradita il mese di ispirarvi una così profonda ripugnanza mio padre esclamai mentre ogni muscolo è tratto del viso rilassandosi passava dall'angoscia al piacere davvero venuto mio padre quanta bontà da parte sua ma dov'è perché non viene il mutamento dei miei modi sorprese è impressa noah favorevolmente il magistrato forse penso che la mia esclamazione precedente fosse stata un momentaneo ritorno al delirio e subito riprese il suo atteggiamento benevolo di poco prima si alzò e usciti dalla stanza assieme l'infermiera è un istante dopo entrò mio padre nulla in quel momento avrebbe potuto farmi più felice dell'arrivo di mio padre di tesi la mano ed esco mai sei salvo dunque ed elizabeth e ernest mio padre mi calmo assicurandomi che stavano bene e indugiando su questi argomenti così cari al mio cuore cercò di sollevare il mio spirito abbattuto ma subito si accorse che una prigione non può essere la dimora della letizia il quale posto ti trovi il mio mio disse e fissando tristemente la finestra sbarre il misero aspetto della stanzetta viaggiavi per trovare la felicità è un triste destino sembra perseguitarti il povero curva è il nome del mio sciagurato amico assassinato era un'emozione troppo grande perché potessi sopportarla nel mio stato di debolezza scoppiare in lacrime ai mensili e pato è mio risposi un orribile destino grava su di me e devo vivere per compierlo o certo avrei dovuto morire sulla bara tr non ci con concesso di parlare a lungo perché le mie condizioni di salute rendevano necessaria ogni misura intesa ad assicurarmi la tranquillità bene il signor clown insistette perché le mie energie non fossero sottoposte a uno sforzo eccessivo ma l'apparizione di mio padre fu per me come quella di un angelo buono e la mia salute migliorò gradatamente ma non mano che mi ristabiliva o cadevo preda di una cupa melanconia nulla valeva dissipare l'immagine spettrale di claire ma hanno assassinato era sempre dinanzi a me più volte l'agitazione che mi mettevano questi pensieri fece temere mie amici una pericolosa ricaduta ma perché mi avevano salvato una vita così miserabile odiata certo perché adempisse al mio destino che ora sta per compiersi presto o molto presto la morte placherà a queste ansie e mi solleverà dal mio grave fardello dopo che avrò fatto giustizia mi abbandonerò a riposo allora la morte sembrava lontano anche se il desiderio di essa era sempre presente al mio spirito è spesso rimanevo seduto per ore mutuo immobile nell'assurda speranza che qualche grande catastrofe potesse seppellire fra le rovine me e il mio distruttore il periodo delle assi si avvicinava avevo trascorso in prigione tre mesi e per quanto fosse ancora debole ed esposto al continuo pericolo di una ricaduta fui costretto a compiere un viaggio di quasi 160 chilometri fino al capoluogo dove aveva sede la corte il signor corwin se in carico di raccogliere con la massima cura le testimonianze e mio favore di a prestare la mia difesa mi fu risparmiata la sciagura di apparire in pubblico come un criminale perché il caso non fu portato dinanzi alla corte che decide della vita e della morte il grand jury respinse l'imputazione per che risultò che nell'ora in cui il corpo del mio amico era stato rinvenuto io mi trovavo alle isole orcadi 15 giorni dopo l'assoluzione venne liberato dal carcere mio padre fu lietissimo quando seppe che ero sollevato da ogni accusa e che potevo respirare di nuovo l'aria libera che mi era permesso di tornare in patria io non condividevo questi suoi sentimenti per me le mura di una prigione e quelle di un palazzo erano ugualmente odiosa la coppa della vita era vi è nata per sempre e sebbene il sole brillasse sull'email come su coloro che avevano il cuore gaio e felice io non vedevo atto non è che una tenebra fitta e paurosa dove non penetrava luce tranne il balenio di due occhi che mi fissavano talvolta erano gli occhi espressivi diary nell'ancor e della morte le palpebre dalle lunghe ciglia nere appena dischiuse altre volte erano gli occhi torbidi e acquosi del mostro come gli avevo visti la prima volta nella mia camera di ingolstadt mio padre cercava di risvegliare in me e sentimenti di affetto mi parlava di ginevra che presto avrei rivisto di elizabeth e di ernest ma le sue parole non facevano che a strapparmi gemiti profondi qualche volta in effetti avvertivo un desiderio di felicità e pensavo con melanconico piacere la mia diletta cugina o con una divorante ma la di du pays bramavo di rivedere ancora una volta il lago azzurro è in rapida un rodano che erano stati così cari alla mia prima infanzia ma in genere mi abbandonavo un torpore per il quale non c'era differenza fra una prigione un incantevole paesaggio ogni tanto questo stato d'animo era interrotto da parossismi di angoscia e di disperazione in questi momenti cercavo spesso di mettere fine a un'esistenza che odiavo e si era resa necessaria una vigilanza assidua per impedirmi di commettere qualche fatale atto di violenza e tuttavia vi rimaneva un dovere da compiere il cui ricordo infine ebbe la meglio sulla mia disperazione egoistica era necessario che tornassi a ginevra senza indugio per sorvegliare le vite di coloro che più amavo e restare in attesa dell'assassino se il caso mi avesse condotto al suo nascondiglio o se avesse usato ancora tormentarmi con la sua presenza avrei potuto con mi rassicura mettere fine all'esistenza mostruosa che avevo dotato di una parodia di anima ancora più mostruosa mio padre avrebbe voluto rimandare ancora la nostra partenza temendo che non fosse in grado di sopportare le fatiche del viaggio era un relitto malandato l'ombra di un essere umano le forze mi avevano abbandonato era uno scheletro e la febbre si accaniva notte e giorno sul mio corpo debilitato [Musica] da quando ero guarito dalla febbre avevo l'abitudine di prendere ogni notte una piccola quantità di laudano questa droga infatti era l'unico mezzo che ad essi per concedermi il riposo necessario alla sopravvivenza o presso dal ricordo delle mine e sciagure né versailles allora dose doppia e subito mi addormentai profondamente ma il sonno non diede tregua la mia angoscia nei sogni trovai mille immagini che mi spaventarono verso mattino ebbe una specie di incubo mi pareva di sentire attorno al collo la stretta del demone di non poter man e liberare gemiti e grida mi risuonavano nelle orecchie mio padre che vegliava su di me si accorse della mia agitazione e mi destò tutto intorno c'erano le onde che si frange vano sopra di me il cielo nuvoloso il demone non era lì un senso di sicurezza la sensazione che si fosse stabilita una tregua tra allora presente e l'inevitabile disastroso futuro mi infuse una sorta di quieto oblio a cui per sua struttura la mente umana è particolarmente disposta [Musica] la traversata ebbe termine sbarcammo e continuiamo per parigi scoprì presto che avevo sopravvalutato le mie forze che dovevo riposare prima di potere continuare il viaggio le cure e le attenzioni di mio padre erano instancabili maglie non conosceva la causa delle mie sofferenze cercava metodi sbagliati per guarirmi dal mio male incurabile voleva che cercasse distrazioni in società ma io aborriva la vista degli uomini no non li aborriva erano i miei confratelli i miei simili mi sentivo attratto dalle più repellente di loro quanto da creature di natura angelica e struttura celeste ma sentivo di non avere diritto alla loro compagnia avevo scatenato tra loro un nemico la cui gioia consisteva nello spargere il loro sangue e godere dei loro rantoli come mi avrebbero sfuggito tutti senza eccezione e scacciato dal mondo se avessero saputo delle mie implicazioni dei crimini che avevano origine in me mio padre e infine cedette al mio desiderio di evitare la compagnia e cercava con diverse argomentazioni di scacciare la mia disperazione a volte pensava che io soffrissi per l'umiliazione di essere stato chiamato a rispondere di un'accusa di omicidio e si studiava di dimostrarmi la futilità dell'orgoglio e io gli rispondevo an padre mio quanto poco mi conosci gli uomini i loro sentimenti e le loro passioni sarebbero davvero degradati se un miserabile par mio nutrisse orgoglio giustino la povera e infelice e giustino era innocente come me e ha subito la stessa mi accusa è morta per questo è la colpa è mia io l'ho assassinata william giusti neri tutti sono morti per mano mio durante la prigionia mio padre mi aveva udito spesso fare questa affermazione quando mi accusava questo modo sembrava talvolta desiderare una spiegazione tra l'altro invece pareva considerare tutto ciò come la conseguenza di un delirio come se durante la malattia alla mia immaginazione si fosse presentata un'idea di questo genere il cui ricordo perdurava ora durante la convalescenza io evitavo di dare spiegazioni a mantenere il più stretto silenzio sul mostro che avevo creato temevo di essere preso per pazzo e ciò bastava incatenarmi la lingua perciò frenavo la mia impaziente sete di comprensione e rimanevo zitto quando invece avrei dato il mondo per poter confidare il mio segreto ciò nonostante parole come quelle che ho riferito mi uscivano di bocca senza volerlo non ne potevo dare spiegazione alcuna ma la loro veridicità alleviava almeno in parte il fardello del mio misterioso dolore quella volta a mio padre chiese con un'espressione di sconfinato stu povere a che cosa vuoi dire victor e ossessione è mai questa mio carissimo figlio ti prego di non ripetere mai più una cosa simile non solo pazzo questo è mai con l'energia e il sole e il cielo che hanno seguito le mie azioni sono testimoni della mia sincerità sono l'assassino di quelle vittime innocenti esse sono morte per colpa delle mie macchinazioni o mille volte avrei sparso il mio sangue a goccia a goccia per salvare le loro vite ma non potevo padre mio non potevo sacrificare l'intera specie umana la conclusione di questo discorso convinse il mio padre che le mie idee dovevano essere confusa e subito egli voto all argomento della nostra conversazione e cercò di deviare il corso dei miei pensieri egli voleva per quanto possibile cancellare il ricordo di ciò che era accaduto in irlanda è mai vi faceva allusione ne permetteva che parlasse delle mie sventure con il passare del tempo divenne più calmo l'angoscia dimorava sempre nel mio cuore ma non parlavo più nella stessa maniera incoerente dei miei delitti mi era sufficiente averne coscienza come più stretto controllo di me stesso imponevo il silenzio quella voce imperiosa che qualche volta manifestava il desiderio di confessarsi al mondo i miei modi erano più tranquilli e più composti di quanto non lo fossero mai stati dal tempo dalla mia escursione al mare di ghiaccio e qualche giorno prima di lasciare parigi per la svizzera ricevetti questa lettera t elizabeth mio carissimo amico la lettera dello zio datata da parigi mi ha dato una gioia grandissima non sei più così terribilmente lontano e posso sperare di rivederti in meno di due settimane mio povero cucino quanto devi avere sofferto mi attendo di trovarti ancora più malato di quando hai lasciato linera questo inverno trascorso in terribile angoscia torturata com'era da un ansiosa attesa eppure spero di leggere pace sul tuo viso e di vedere che calma in serenità non sono totalmente scomparse dal tuo cuore temo tuttavia che persista ancora lo stato d'animo che ti rendeva infelice un anno addietro e che il trascorrere del tempo non abbia fatto che accentuarlo io non vorrei turbati nel momento in cui tante sciagure e gravano su di te ma un colloquio che ho avuto con lo zio prima della sua partenza rende necessaria qualche spiegazione prima del nostro incontro forse tu dirai che spiegazione può volere elisabetta sì davvero dici questo le mie domande avranno già avuto risposta e tutti i miei dubbi svaniranno ma tu sei lontano da me ed è possibile che tu te ma questa spiegazione pur desiderando la se così stanno le cose non oso esimermi dallo scriverti quello che durante la tua assenza o spesso desiderato di esprimerti senza mai trovare il coraggio di cominciare tu sai victor che il progetto della nostra unione è stato accarezzato dai tuoi genitori fin dalla nostra infanzia ce ne parlarono quando eravamo bimbi ci insegnarono a considerare questo evento come inevitabile eravamo affettuosi compagni di gioco durante la fanciullezza e credo che siamo rimasti buoni e tenere amici anche quando ci siamo fatti adulti ma spesso fratello e sorella nutrono un profondo affetto reciproco senza per questo desiderare un'unione più intima non può essere questo il nostro caso dimmelo victor carissimo risponde mi sinceramente io te ne scongiuro in nome della nostra reciproca felicità non ami qualcun altro tu hai via girato hai trascorso molti anni della vita a ingolstadt e ti confesso amico mio che quando ti ho visto a tanto infelice lo scorso autunno tanto desideroso di solitudine tanto alieno della compagnia di ogni creatura non ho potuto fare a meno di pensare che forse tira ma ricavi della nostra vagheggiata unione e ti credevi costretto dall'onore ad adempiere ai desideri dei tuoi genitori per quanto contrari alla tua inclinazione ma questo è un ragionamento da non fare ti confesso cugino mio che ti amo e che nei miei fantastici sogni sul futuro sei sempre stato tu il mio amico il mio compagno tuttavia desidero tanto la tua felicità quanto la mia e non esito quindi a dirti che il nostro matrimonio mi renderebbe eternamente infelice se non fosse dettato dalla tua libera scelta anche ora piango al pensiero che sconvolto come se delle più crudeli sventure tu possa soffocare per la parola onore ogni speranza di quell'amore di quella felicità che soli potrebbero farti rientrare in te stesso io che ti porto un affetto così disinteressato potrei aumentare mille volte la tua infelicità essendo di ostacola i tuoi desideri victor seppur sicura che la tua cugina e compagna di giochi ha un effetto troppo sincero per te per non sentirsi infelice a questa supposizione si lieto amico mio e se obbedì rai a questa mia sola richiesta stai sicuro che nulla al mondo potrà turbare la mia pace non lasciarti allarmare da questa lettera non rispondere domani o dopodomani o persino fino al ritorno se ciò può procurarti dolore lo zio mi darà notizie della tua salute e si quando ci incontreremo vedrò solo un sorriso sulle tue labbra motivato da questa lettera da altre mie congetture non chiederò altra felicità elisabetta l'avenza ginevra 18 maggio 1700 [Musica] questa lettera mi richiamò alla memoria ciò che avevo dimenticato la minaccia del demone sarò con te della tua notte nuziale era questa la mia condanna in quella notte il mostro avrebbe impiegato ogni sua arte per distruggermi per strapparmi quel barlume di felicità che prometteva di alleviare in parte le mie sofferenze quella notte egli era deciso a concludere con il mio assassinio la serie dei suoi delitti bene che così fosse ci sarebbe ingaggiata fra noi una lotta mortale e se la vittoria fosse toccata a lui io avrei riposato in pace il suo potere su di me sarebbe finito se invece fosse stato lui vinto io sarei diventato un uomo libero quale libertà quella di cui gode un contadino che si è visto massacrare sotto gli occhi la famiglia bruciare la casa devastare i campi e sia costretto a vagare senza meta senza dimora senza denaro libero ma solo tale sarebbe stata la mia libertà ma avrei posseduto la mia elizabeth un tesoro avvelenato i miei dagli orrori del rimorso che mi avrebbe perseguitato fino alla morte dolce e amata elizabeth lessi rilessi la sua lettera un po di dolcezza mi si insinua nel cuore e osai formulare sogni paradisiaci di amore e di gioia ma il frutto era già stato colto e la spada dell'angelo sguainata per allontanarmi da ogni speranza eppure sarei morto per farla felice se in mostra mandava effetto la sua minaccia la morte era inevitabile tuttavia non ero ancora sicuro che il matrimonio avrebbe affrettato il mio destino la mia distruzione avrebbe potuto avvenire alcuni mesi prima ma se il mio torturatore avesse sospettato che rimandavo il mio matrimonio per effetto delle sue minacce certo avrebbe trovato altri e forse più terribili i mezzi di vendetta mi aveva giurato di essere con me nella mia notte nuziale ma certo non si sentiva tenuto da questa minaccia a lasciarmi in pace fino a quando non fosse giunto quel momento infatti per mostrarmi di non essere ancora sacche di sangue aveva assassinato claire ball subito dopo avere manifestato i suoi funesti propositi jones e quindi alla conclusione che un immediato matrimonio con mia cugina avrebbe fatto la felicità di lei e ti mio padre senza ritardare di una sola ora le trame del mio avversario a danno della mia vita in questo stato d'animo scrissi a elizabeth la mia lettera era calma e affettuosa temo mia fanciulla diletta dicevo che poca felicità rimanga per noi sulla terra pure tutta quella di cui potrò un giorno godere è concentrata in the scaccia le tue inutili paure atteso la consacrò la mia vita e ogni mio sforzo è teso alla tua felicità o un segreto è un segreto terribile e quando te lo rivelerò raggi le rai per l'orrore è lungi dall'essere sorpresa per la mia angoscia si meraviglierà e soltanto che io abbia potuto sopravvivere a ciò che ho sopportato ti confiderò questo racconto di infelicità e di orrore e il giorno successivo al nostro matrimonio perché mia dolce cugina ci deve essere fra noi una confidenza perfetta a fino ad allora non farne benché minimo cenno tene scongiuro è una vera e propria preghiera che ti rivolgo e so che tu l'hai saudi rai una settimana circa dopo l'arrivo della lettera di elizabeth tornammo a ginevra mia cugina mi accolse con sincero affetto ma le lacrime le riempirono gli occhi quando vide il mio aspetto emaciato le mie guance monte dalla febbre anch'io notai un mutamento in lei si era fatta più sottile aveva perduto molta di quella celestiale vivacità che mi affascinava un tempo ma la sua bontà e i suoi dolci sguardi di compassione facevano di lei una compagna ancora più adatta per un miserabile disgraziato quale ero la tranquillità di cui allora godevo non durò il ricordo portava con sé la follia e quando pensavo a ciò che era accaduto mi sentivo invadere non aver ha smania ora ero furibondo e hard devo dire ora ero abbattuto e depresso non parlavo mi guardava nessuno ma se devo immobile sconvolto dalla moltitudine di dolori che miss over chiava elisabetta soltanto aveva il potere di scuotere né da questi accessi la sua voce gentile mi calmava quando mi lasciavo vincere dall'angoscia e mi ispirava sentimenti umani quando piombava nel torpore piangeva con me e per me quando tornavo in me stesso mi rimproverava e si sforzava di ispirarmi la rassegnazione la rassegnazione è una buona cosa per gli sventurati ma per i colpevoli non c'è pace le angosce del rimorso avvelenano il piacere che qualche volta si prova abbandonandosi a un eccesso di dolore subito dopo il nostro arrivo mio padre mi parlò del mio immediato matrimonio con elizabeth io rimasi in silenzio ri dunque un altro legame nessuno al mondo padre amo elizabeth e aspetto con gioia la nostra unione fissiamo il giorno e da allora mi consacrò in vita in morte alla felicità di mia cugina ovvio caro victor non parlare così gravi sciagure ci hanno colpito ma teniamoci quindi più stretti a ciò che ci resta è offriamo l'amore per coloro che abbiamo perso a chi ancora vive la nostra cerchia sarà piccola ma unita da vincoli di affetto e di comune sventura e quando il tempo avrà pagato alla nostra disperazione nuovi oggetti d'amore saranno venuti a sostituire coloro di cui siamo stati così crudelmente privati tali erano consigli di mio padre ma per me il ricordo della minaccia era un continuo tormento e ne dovete meravigliarvi che onnipotente come era stato il nemico nelle sue imprese sanguinarie io lo ritenessi quasi invincibile dal momento che aveva pronunciato le parole sarò con te nella tua note nuziale io consideravo inevitabile ciò che mi era stato minacciato alla morte non era per me un gran male messa a confronto con la perdita di elizabeth e di conseguenza con aspetto lieto e quasi gioioso decisi con mio padre che se mia cugina avesse consentito la cerimonia avrebbe avuto luogo di lì a 10 giorni e in questo modo credetti di avere messo il suggello al mio destino [Musica] oddio se per un solo istante avessi sospettato le diaboliche intenzioni del mio acerrimo avversario avrei preferito mettermi per sempre al bando dal mio paese magari per il mondo come un reietto senza amici piuttosto che consentire a quel disgraziato matrimonio ma quasi possedesse poteri magici il mostro mi aveva reso cieco delle sue vere intenzioni mentre pensavo di avere preparato la mia morte non facevo altro che affrettare quella di una vittima ben più preziosa a mano mano che il tempo fissato per il matrimonio si avvicinava forse per viltà o per virtù profetica sentivo il cuore a stringermi si nel petto ma nascondevo questi miei sentimenti sotto un'apparenza di allegria che se illuminava di sorrisi di soddisfazione il volto di mio padre non inganna va all occhio sempre attento e più acuto di elizabeth e la attendeva la nostra unione con una tranquilla contentezza non disgiunta da un poco di timore è trascorsa sciagure le avevano insegnato che quella che appariva una felicità certa e tangibile poteva presto trasformarsi in un sogno e non lasciare altra traccia all'infuori di un profondo e durevole rimpianto si fecero i preparativi per la cerimonia se ricevettero le visite ed augurio è tutto aveva un aspetto sorridente ten è chiusa in cuore come meglio potevo l'ansia che vi torturava il film si di interessarmi ai progetti di mio padre per quanto essi potessero servire soltanto da sfondo alla mia tragedia grazie all'interessamento di mio padre una parte dell'eredità di elizabeth ne era stata restituita dal governo austriaco le apparteneva una piccola proprietà sul lago di como decidemmo quindi che subito dopo la cerimonia ci saremmo recati a villa alla venza e avremmo passato i primi giorni della nostra felicità sulle rive del bel lago dove era situata nel frattempo io ho preso ogni precauzione per difendermi nel caso il mio nemico dovessi attaccarmi apertamente portavo sempre con me pistole pugnale ed ero sempre all'erta per evitare tranelli in questo modo conseguire una certa tranquillità anzi tanto più il periodo stabilito si avvicinava tanto più una minaccia mi appariva priva di fondamento qualche cosa che non avrebbe dovuto turbare la mia tranquillità mentre sempre più certa mi appariva la felicità che mi ripromettevo dal mio matrimonio via via che il giorno stabilito per la celebrazione si faceva più prossimo e ne sentivo parlare di continuo come di un evento che nulla avrebbe potuto impedire elizabeth sembrava felice il mio contegno tranquillo contribuiva grandemente a placare il suo animo ma il giorno in cui doveva unirsi al mio destino e la fu malinconica e si lasciò pervadere da un presentimento di sventura pensava forse al terribile segreto che avevo promesso di rivelarle l'indomani mio padre era il colmo della felicità nella foga dei preparativi vide nella melanconia della nipote solo la ritrosia di una giovane sposa dopo la cerimonia una gran folla si raccolse nella casa di mio padre ma fu deciso che elizabeth e io avremmo cominciato il nostro viaggio per via d'acqua passando la notte a evian per proseguire il mattino seguente era una bella giornata il vento favorevole e tutto arrideva la nostra imbarcazione nuziale furono quelli gli ultimi momenti di felicità della mia vita navigavamo una discreta velocità il sole era caldo ma una specie di baldacchino ci ripara va dai suoi raggi mentre godevamo della bellezza del paesaggio da una parte avevamo dinanzi gli occhi di salewa le belle pendici di montale è in distanza troneggiante il monte bianco e il gruppo di montagne coperte di neve che si sforzano di emularlo dall'altra parte il possente giura che oppone il suo nero di rupo all'ambizione di chi vuole evadere dal paese natio e che rappresenta una quasi insormontabile barriera per l'invasore che avesse il desiderio di farlo schiavo presi una mano di elizabeth sei triste amore mio se tu sapessi quanto sofferto e che cosa forse mi aspetta mi lasceresti gustare la quieta e l'assenza di disperazione che questo giorno almeno mi permette di godere si lieto mio caro victor rispose elizabeth nulla spero ti preoccupa e stai pure certo che il mio cuore è contento anche se non reggo dipinta sul volto una gioia esuberante qualche cosa mi sussurra di non fidarmi troppo dell'avvenire che ci si apre dinanzi ma non voglio dare retta una voce così sinistra osserva con quanta rapidità avanziamo e come le nuvole che ora celano e ora rivelano la cupola del monte bianco rendono ancora più bello questo spettacolo guarda anche quanti pesci guizzano nelle acque tanto limpide che possiamo vedere ogni pietra sul fondo del lago che giornata divina come appare e lieta è sereno la natura così elisabetta cercava di distogliere i suoi pensieri e i miei da ogni riflessione su argomenti malinconici ma il suo amore era incerto e per qualche istante la gioia le brillavano gli occhi ma solo per cedere di continuo imposto a un'espressione assente e trasognata il sole si fece più bassa nel cielo superammo il fiume drums e ne osservammo il corso che si snoda prima tra gli abissi dei monti più alti poi per le valli di quelli più bassi le alpi qui si fanno più prossime al lago e ci avvicinammo all'anfiteatro di montagne che ne forma il limite orientale il campanile di evian scintillava fra i boschi che lo circondano e l'ininterrotta catena di monti che lo domina il vento che ci aveva fino ad allora sospinto con prodigiosa rapidità si mutò al tramonto in una lieve brezza l'area dolce increspare appena la superficie dell'acqua e scuoteva dolcemente e gli alberi mentre ci avvicinavamo alla riva da cui giungeva fino a noi un delizioso profumo di fiori di fieno il sole affondava dietro l'orizzonte quando sbarcano e come posi piede sulla spiaggia senti rinascere in me quegli affanni e quei timori che presto mi avrebbero afferrato per non lasciarmi più [Musica] ad alta voce tommaso ragno a letto frankenstein di mary shelley a cura di anna antonelli lorenzo pavolini e chiara valerio per scaricare e riascoltare il programma radio 3 punto rai.it [Musica] erano le 8 di sera quando sbarcammo passeggiamo un poco sulla spiaggia per godere dell'ultima luce e poi ci ritirammo nella locanda e ammiriamo il meraviglioso panorama delle acque dei boschi e delle montagne che pur velate nelle tenebre stagliavano ancora contro il cielo e neri contorni il vento che era calato da sud si levò allora con grande violenza da ovest la luna aveva raggiunto un sommo del cielo cominciava a scendere le nubi le passavano dinanzi più veloci nel volo di un avvoltoio ne offuscava nei raggi mentre il lago rifletteva un cielo burrascoso reso ancora più inquieto dall'agitarsi delle onde che cominciavano rinforzare all'improvviso cade un violento scroscio di pioggia mi ero mantenuto calmo per tutto il giorno ma non appena la notte oscura o la forma delle cose mille timori sorsero nel mio animo mi feci trepidante e guardingo e con la destra stringeva una pistola carica voce nata in petto ogni suono mi atterriva ma ero deciso a vendere cara la vita e non ritirarmi dall'imminente lotta se non quando io ho il mio nemico fossimo morti [Musica] elizabeth osservò per qualche tempo la mia agitazione in un silenzio timido impaurito ma c'era qualcosa nel mio sguardo che le comunicò il mio terrore e tremando mi chiese che cosa ti rende inquieto mio caro victor che cosa temi non preoccuparti amore mio risposi ancora questa notte saremo salvi ma questa notte è terribile terribile davvero passai un'ora in questo stato d'animo quando a un tratto pensai quanto sarebbe stata spaventosa per mia moglie la lotta che mi attendevo da un momento all'altro la pregai allora ansiosamente di ritirarsi è deciso a non raggiungerla fino a quando non avessi saputo qualcosa sulle intenzioni del mio nemico mi lascio io continuai per qualche tempo a passeggiare su e giù per i corridoi della casa ispezionando ogni angolo che potesse offrire un nascondiglio al mio avversario ma non ne vidi traccia è già cominciavo a pensare che qualche fortunata circostanza gli avesse impedito di mandare affetto la sua minaccia quando a un tratto o di un orlo acuto e terribile veniva dalla camera nella quale elisabetta si era ritirata come l'audi la verità mi panino alla mente le braccia mary caddero lungo i fianchi ogni muscolo e ogni fibra mesi paralizzarono sentivo il sangue scorrere nelle vene formicolare all'estremità delle membra questo stato di impotenza durò solo un istante il grido si ripeteva e io mi precipitai nella stanza gran dio perché non morì allora perché sono qui a narrare la distruzione della più bella speranza della più pura creatura di questa terra è la era la inanimata e senza vita stessa di traverso sul letto il capo penzolante verso il basso il viso pallido e alterato semi nascosto dai capelli dovunque mi giri vedo la stessa cosa le sue braccia e sangue il suo corpo abbandonato dall'assassino sulla bara nuziale come ho potuto vedere una cosa simile e rimanere in vita la vita e ostinata e si abbarbica laddove più invisa per un momento per si conoscenza e cade a terra privo di sensi quando mi ripresi mi ritrovai circondato dalla gente della locanda i loro volti esprimevano un terrore senza nome ma l'orrore degli altri era solo una beffa un'ombra dei sentimenti che opprimeva nome fugge da loro e corsi nella stanza dove giaceva il corpo di elizabeth del mio amore e mia moglie viva fino a pochi istanti prima cara e preziosa era stata mossa dalla posizione in cui l'avevo vista così come giaceva ora con il capo appoggiato a un braccio un fazzoletto steso sul viso e sul collo avrei potuto credere che dormisse mi precipitai verso di lei e la abbraccia e con ardore ma il ancore mortale e il gelo delle sue membra mi dissero che quella che ora stringevo fra le braccia aveva cessato di essere l'elizabeth che avevo amato e adorato sul suo collo c'erano le tracce della stretta assassina del demone e il respiro aveva cessato di uscire dalle sue labbra mentre ero ancora chi non su di lei nel limpido della disperazione mi accade di alzare gli occhi le finestre della stanza prima erano chiuse perciò provai una specie di panico nel vedere la pallida luce lunare che illuminava la camera le imposte erano state spalancate con un senso di orrore che non si può descrivere scorsi alla finestra aperta la più ripugnante e odiosa delle figure c'era un ghigno sul viso del mostro sembrava schermi mentre indicava con il dito infernale il cadavere di mia moglie mi precipitai verso la finestra è cavata la pistola dal petto uffici fuoco ma egli mi evito balzo via dal luogo dove si era appostato e alla velocità della folgore si tuffa nel lago la detonazione richiamo né gran folla nella camera indica i il punto dove era scomparso broni seguimmo con barche gettammo reti ma invano dopo alcune ore ritornammo senza speranza la maggior parte dei miei compagni credeva si trattasse di un fantasma creato dalla mia fantasia come sbarcammo presero tuttavia abbattere la campagna i gruppi si sparpagliarono in direzioni diverse fra i boschi e le vigne cercai di accompagnarli e mi allontanai per un breve tratto dalla casa ma mi girava la testa camminava barcollando come un ubriaco infine cade in uno stato di totale sfinimento un velo mi copriva gli occhi il calore della febbre mi bruciava la pelle in questo stato fui riportato indietro è messo a letto senza quasi rendermi conto di ciò che era accaduto il mio sguardo vagava per la stanza come a cercare qualcosa che avevo perduto dopo un po come alzaie come per istinto mi trascina i nella camera dove giaceva il corpo della mia amata intorno al letto c'erano delle donne che piangevano mcinnes ai su di esso leoni le mie lacrime alle loro e in tutto questo tempo nessuna idea chiara mi passa per la mente i miei pensieri vagavano da un argomento all'altro riflettendo sulle mie sventure sulla loro causa mi trovai avvolto in una nube di sbalordimento e di orrore la morte di william l'esecuzione di justine l'assassinio di claire ball e poi quello di mia moglie in quel momento non sapevo neppure se i cari che ancora mi rimanevano fossero al sicuro dalla malvagità del mostro forse proprio allora mio padre si stava torcendo nella sua stretta forse ernest giaceva morto i suoi piedi questa idea mi fece rabbrividire mi spinse l'azione balza in piedi e decisi di tornare a ginevra il più presto possibile [Musica] era impossibile procurarsi i cavalli dovevo ritornare attraverso il lago ma il vento era contrario e la pioggia cadeva torrenti comunque era appena mattino e poteva ragionevolmente sperare di arrivare prima di sera a solda e alcuni uomini per la voga e presi io stesso un remo perché sempre la fatica fisica mi aveva dato sollievo dalle torture della mente ma la terribile angoscia che mi pervadeva e la spaventosa agitazione che doveva sopportare mi rendevano impossibile ogni movimento coordinato detta il remo e appoggiata la testa sulle mani di e di libero corso alle cupe idee che mi to abbinavano per il capo si alzava gli occhi vedevo sceniche mi erano state familiari in tempi più felici che solo il giorno prima aveva contemplato in compagnia di colei che ora era soltanto un ombra è un ricordo lacrime mirko caro non dagli occhi la pioggia era cessata per un momento e vedevo i pesci e guizzare nell'acqua come avevano fatto poche ore addietro quando elizabeth e li aveva notati nulla è più penoso all'animo umano di un mutamento drastico e repentino il sole poteva risplendere le nuvole potevano abbassarsi nulla mi sarebbe apparso quale era stato il giorno precedente un nemico mi aveva tolto ogni speranza di felicità nessuna creatura era mai stata sciagurata quanto me un evento così terrificante era unico nella storia dell'uomo ma perché indugiare su ciò che seguì quell'ultimo avvenimento sconvolgente la mia è stata una storia di orrore ho raggiunto l'acme e ciò che ora mi rimane da narrare non potrà che annoiarvi sappiate che a uno a uno i miei carini furono strappati rimasi solo le mie forze sono esaurite e devo narrarvi in poche parole la conclusione del mio spaventoso racconto arrivai a ginevra mio padre ed ernest erano in vita ma il primo venne meno sotto il colpo delle notizie che gli portai anche ora mi pare di vederlo eccellente e venerabile vecchio i suoi occhi e avevano un'espressione vacua privati di ciò che dava loro luce e gioia la sua elizabeth colei che amava più della figlia colei sulla quale concentrava tutto l'affetto di un uomo che sul finire della vita si legga ancora più strettamente ai pochi cari che gli rimangono benedetto maledetto sia il demone che portò l'infelicità sul suo capo canuto lo condannò a morire di dolore non poter sopravvivere agli orrori che gli si erano accumulati attorno le molle dell'esistenza di improvviso cedettero non riuscì più ad alzarsi dal letto in pochi giorni spirò fra le mie braccia che avvenne di me lo so persi la percezione di quanto mi avveniva attorno ero come oppresso dalle tenebre e catene qualche volta è vero sognavo di camminare per prati in fiore valle e ridenti con gli amici della mia gioventù ma mi svegliavo mi ritrovavo in una prigione cade allora nella più tetra melanconia da poco a poco però riuscì a farmi un'idea più chiara delle mie sciagure della mia situazione è fuori alla fine liberato da quella prigione perché ero stato dichiarato folle e per molti mesi come seppi poi una cella solitaria era stata la mia abitazione ma la libertà sarebbe stata per me un dono inutile se assieme alla regione non si fosse destato in me il desiderio della vendetta appena mi tornò in ricordo delle mie passate sciagure presi a riflettere su ciò che stava alla loro origine il mostro che avevo creato il miserabile demone che io avevo scatenato per il mondo perché mi distruggesse mi sentivo in madre da unirà folle quando pensavo a lui e bramavo e pregavo ardentemente di poterlo avere un giorno tra le mani per calare una terribile vendetta sul suo capo maledetto ne il mio odio si limitò è inutile desideri cominciai a riflettere sul modo migliore di catturarlo e a questo fine circa un mese dopo che ero stato rimesso in libertà mi recai da un giudice penale della città e gli dissi che avevo una cosa da presentare sapevo chi era il distruttore della mia famiglia e chiedevo che gli mettesse in opera tutta la sua autorità per la cattura dell'assassino il magistrato mi ascoltò con attenzione e gentilezza disse state sicuro signore che non risparmierò alcuno sforzo per trovare il colpevole e risposi per grazia ascoltate dunque la deposizione che devo fare è una storia strana alla quale voi temo non prestereste fede se non fosse in essa qualcosa che per quanto straordinario ha un suono di verità la mia narrazione troppo coerente per essere scambiata per un sogno né d'altra parte io ho motivo di affermare il falso i miei modi mentre così mi rivolgevo a lui erano tali da impressionare a calmi avevo deciso in cuor mio di perseguitare il mio distruttore fino alla morte e ciò valeva a placare la mia angoscia ea riconciliarmi con la vita la rai quindi la mia storia brevemente ma con fermezza e precisione citando date con accuratezza e senza mai indulgere a invettive o esclamazioni sulle prime il magistrato pare assolutamente incredulo ma a mano a mano che continuavo si mostrò più attento e interessato ora lo vedevo rabbrividire per l'orrore ora un vivo stupore senza ombra di incredulità si dipingeva sul suo viso giunto al termine del mio racconto dissi questo è l'essere che accuso vi chiedo di esercitare tutto il vostro potere per catturarlo e punirlo e il vostro dovere come magistrato e credo e spero che in questa circostanza i vostri sentimenti di uomo non vi tratterranno dall'adempiere le funzioni che la vostra carica comporta questa esortazione provocò un notevole mutamento nella fisionomia del mio interlocutore egli aveva ascoltato il mio racconto con quella specie di credito che si concede a una storia di spiriti o di eventi soprannaturali ma quando gli chiesi di agire di conseguenza in veste ufficiale tutta la marea della sua incredulità tornò a sollevarsi rispose tuttavia cortesemente vi concedere volentieri ogni aiuto possibile nelle vostre ricerche ma la creatura di cui parlate sembra possedere poteri tali da rendere inefficaci tutte le mie risorse chi può seguire un animale in grado di attraversare il mare di ghiaccio e di evitare in caverne età né dove nessun uomo poserebbe avventurarsi inoltre sono trascorsi alcuni mesi da quando ha commesso quei delitti e chi può indovinare in quale località si sia spinto in quale regione possa ora celarsi e gli paga nei pressi del luogo dove abito io mi sono certo e se poi si fosse rifugiato sulle alpi si potrebbe cacciarlo come un camoscio distruggerlo come un animale da preda ma io vedo quali sono i vostri pensieri non credete al mio racconto e non intendete dare la caccia al mio nemico per infliggergli la punizione che si merita mentre parlavo i miei occhi si accesero dirà il magistrato ne fu intimidito disse vi sbagliate io farò del mio meglio se il mio potere catturare il mostro state pur certo che gli sarà inflitta una punizione proporzionata i suoi crimini da ciò che voi mi avete detto sulle sue caratteristiche temo che la cosa riesca impossibile e che anche se si prenderà ogni misura necessaria voi dobbiate cercare di prepararsi a una delusione non è possibile tutto quello che potrei dire non servirebbe nulla la mia vendetta non conta per voi mentre pur sapendo che si tratta di un peccato devo confessare che essa è la sola divorante passione della mia anima indicibile è la mia ira quando penso che l'assassino da miss carenatura gli uomini ancora in vita poi respingete la mia legittima richiesta non mi resta che una risorsa dedicarmi in vita e in morte alla sua distruzione pronunciando queste parole tremavo di collera c'era nel mio compagno un che di frenetico e qualcosa credo di quella altera fierezza che si dice possedessero i martiri ma gli occhi di un magistrato di ginevra la cui mente era occupata da ben altre idee che la devozione e l'eroismo questa esaltazione dell'animo doveva apparire molto simile alla pazzia si sforzò di calmarmi come avrebbe potuto fare una nutrice con un bimbo le attribuì la mia storia ha un effetto del delirio uomo pesca mai quanto ignorante e 6 nella tua presunzioni oggi non sai quello che dice mi precipitai il fuori da quella casa furibondo e disgustato e mary the rye a meditare qualche altro piano d'azione [Musica] no [Musica] [Musica] ad alta voce tommaso ragno a letto frankenstein di mary shelley a cura di anna antonelli lorenzo pavolini e chiara valerio per scaricare e riascoltare il programma radio 3 punto rai.it [Musica] la mia situazione era tale da impedire annullare ogni pensiero razionale mi sentivo sospinto da furore soltanto l'idea della vendetta mi dava forza controllo dalla forma ai miei sentimenti mi permetteva di essere calmo e calcolatore in un momento in cui altrimenti mi sarei abbandonato la collina o la morte la mia prima decisione o di abbandonare inevra per sempre il mio paese che mi era stato così caro quando ero felice e amato ora nelle avversità mi riusciva odioso raccolsi una somma di denaro e alcuni gioielli che erano appartenuti a mia madre è partiti cominciarono allora i miei vagabondaggi che ci saranno solo al termine della mia vita ho attraversato gran parte della terra ha sopportato a tutti i disagi che i viaggiatori sono avvezzi a incontrare nei deserti e nelle contrade barbare non so come abbia potuto sopravvivere molte volte mi sono lasciato cadere esausto su una distesa di sabbia a invocare la morte ma il desiderio di vendetta mi ha tenuto in vita non volevo scomparire lasciando vivo il mio avversario quando lasciai ginevra mi preoccupai innanzitutto di ottenere qualche indizio che mi mettesse sulle tracce del mio diabolico nemico ma non aveva un piano ben definito e vaga e molte ore nei dintorni della città incerto sulla strada da prendere alla prossima arsi della notte mi trovai all'ingresso del cimitero dove riposavano william elisabetta mio padre entrai e mi avvicinai alle tombe che segnavano il luogo della loro sepoltura tutto taceva salvo le foglie degli alberi mosse da una lieve brezza la notte era molto scura e la scena sarebbe apparsa solenne e suggestiva anche uno spettatore disinteressato lo spirito dei trapassati sembrava aleggiare tutto attorno e proiettare sul capo del dolente un'ombra che si avvertiva pur senza essere visibile il profondo dolore che questa scena aveva sulle prime suscitato in me cedette presto all'ire alla disperazione e si erano morti e io vivevo viveva anche il loro assassino per distruggerlo io dovevo trascinare la mia stanca esistenza mi inginocchiai sull'erba baciai la terra con labbra tremanti esca mai per la sacra terra su cui poso le ginocchia per le ombre che mi vadano accanto per il dolore profondo ed eterno che provo io giuro e per te notte e per gli spiriti che a te presiedono giuro di perseguitare il demone che ha causato tanta infelicità fino a quando uno di noi non soccomba nella lotta mortale per questo resterò in vita per portare a termine questa cara vendetta vedrò ancora il sole e calcarole verdi zoli della terra che altrimenti sparirebbero per sempre ai miei occhi e prego voi spiriti dei morti e voi errabondi ministri della vendetta di aiutarmi di guidarmi nella mia missione fate che il maledetto è diabolico mostro bera profondamente la coppa dell'angoscia che provi la disperazione che ora tormenta a me [Musica] aveva incominciato la mia invocazione con solennità e con un senso di timore reverenziale tale da farmi credere che le ombre dei miei cari assassinati mi ascoltassero ami approvassero ma sul punto di concludere le furie si impossessarono di me e l'ira soffocava le mie parole nel silenzio della notte mi rispose una risata diabolica e fragorosa mary sono alle orecchie lunga e assordante le montagne e la riecheggiano ed ebbi l'impressione che tutto l'inferno mi circondarsi di scherno e di risa certo in quel momento avrei potuto cedere un accesso di follia e privarmi della mia miserabile esistenza se il mio giuramento non fosse stato udito e io non mi fossi dedicato alla vendetta la risata si spense e poi una voce ben nota e aborrita apparentemente vicina al mio orecchio si rivolse a me in un bisbiglio appena percettibile sono soddisfatto miserabile sawako o hai deciso di vivere e io sono soddisfatto mi precipitai verso il nuovo da quello in giro la voce ma il demone mi sfugge all improvviso si levò il gran disco della luna che illuminò in pieno la figura diabolica e deforme del mio nemico e si allontanava velocità sovrumano lo inseguì e per molti mesi questo è stato il mio compito guidato da una lieve traccia discese il corso sinuoso del rodano ma invano apparve l'azzurro mediterraneo e per uno strano caso una notte fine il mio nemico salire nascondersi su una nave diretta al mar nero mi imbarcai sulla stessa nave ma egli mi sfuggì non so come sempre segui le sue tracce fra le steppe dei tartari e della russia anche se sempre riuscì a sfuggirmi qualche volta i contadini atterriti dalla sua apparizione mi indicavano la strada che egli aveva preso e qualche volta egli stesso temendo che mi sarei abbandonato la disperazione sarei morto se avessi perso le sue tracce lasciava qualche indizio per guidarvi la neve cadeva sul mio capo e vedevo le sue enormi impronte sulla bianca distesa della pianura come potete capire quello che provai che ancora provo voi che entrate ora nella vita che site nuovo agli affanni che ignorate l'angoscia freddo inedia e stanchezza erano il meno fra ciò che era destinato a sopportare ero maledetto da un demone e portavo chiusa e mail inferno eterno eppure uno spirito benigno mi seguiva e dirigeva i miei passi quanto più disperavo all'improvviso mitra e vada difficoltà in apparenza insormontabili qualche volta quando il fisico vinto dalla fame piegava sotto il peso della stanchezza nel mezzo del deserto mi veniva preparato un pasto che valeva a ridarmi energia e volontà il cibo era rozzo certo quello che mangiavano i contadini nel paese ma non ne dubito mi veniva ha prestato dagli spiriti che avevo invocato in aiuto spesso quando tutto era arido il cielo terso ed ero tormentato dalla sede una piccola nube oscura va il cielo lasciava cadere qualche goccia che mi rianimava e poi svaniva seguivo quando potevo il corso dei fiumi ma il demone in genere lievitava perché era soprattutto lungo i fiumi che si raccoglieva la popolazione di quei paesi in altri luoghi e raramente si vedevano esseri umani e io di solito mi ci vado di animali selvatici che attraversava il mio cammino la mia vita che così trascorreva mera odiosa e solo durante il sonno potevo gustare la gioia benedetto il sonno spesso quando mi sentivo troppo infelice mi sdraiavo a terra riposare i sogni mi colla vano con qualcosa di simile al rapimento gli spiriti che mi costa divano mi concedevano questi momenti o meglio queste ore e di felicità perché potessi trovare la forza di condurre a termine il mio pellegrinaggio privato di questo ristoro le fatiche mi avrebbero piegato nel corso del giorno ero sostenuto ha incoraggiato dall'attesa della notte durante il sonno infatti vedevo i miei cari mia moglie e il mio diletto paese vedevo di nuovo il volto benevolo di mio padre o divo la voce argentina della mia elizabeth scorci rocker valla nel pieno vigore della salute e della giovinezza quale acuta tenerezza provavo per loro come mia barbie cavo le loro care immagini che qualche volta mi ossessionavano anche durante le ore di veglia e come mi persuasivo che esse ancora vivessero in quei momenti il sentimento di vendetta che mi arriva in cuore svaniva e proseguiva nella mia strada verso la distruzione del demone non spinto da un desiderio imperioso della mia anima ma come si trattasse di un compito che mi era stato affidato nel cielo dall'impulso meccanico di qualche forza di cui non ero cosciente diavolo beffardo ancora giura vendetta ancora miserabile nemico ti prometto tortura e morte non desisterò dalla mia ricerca fino a quando uno di noi due muoia e allora con quale giubilo raggiungerò la mia elizabeth e coloro che già mi stanno prestando la ricompensa dalla mia lunga fatica e del mio orribile peregrinare il trionfo del mio nemico aumenta con il crescere delle mie difficoltà un'iscrizione da lui lasciata ricava queste parole preparati le tue fatiche sono solo all'inizio coop reti di pellicce e fa scorta di cibo perché presto inizieremo un viaggio nel corso del quale le tue sofferenze soddisferanno il mio odio perenne queste note beffarde davano nuovo vigore al mio coraggio e la mia costanza deciso come ero a non fallire il mio scopo invocai il cielo il mio aiuto e continua e con l'inesausto vigore ad attraversare lande desertiche sconfinate fino a quando in distanza non apparve l'oceano che si estendeva fino all'estremo limite dell'orizzonte quanto era diverso dai mari azzurri del sud coperto di ghiaccio si distingueva dalla terra solo perché era più impervio irregolare i greci piansero di felicità quando scorsero il mediterraneo dalle colline dell'asia e salutano con gioia il termine delle loro peripezie e o non piansi ma mi inginocchiai e con cuore riconoscente ringraziare lo spirito che mi guidava di avermi condotto sano e salvo là dove speravo di cogliere il mio avversario nonostante la sua astuzia ed ingaggiare con lui una lotta corpo a corpo [Musica] alcune settimane prima mi ero procurato slitta e cani e in tal modo viaggiavo sulla neve a velocità straordinaria non sapevo se il mio nemico possedessi simili risorse mi accorsi che mentre prima perdevo ogni giorno terreno nel mio inseguimento ora invece ne guadagnavo al punto che quando vidi l'oceano e gli aveva un solo giorno di vantaggio su di me e sperai di raggiungerlo prima che toccasse la spiaggia con rinnovato coraggio dunque mi spinsi avanti e due giorni dopo arrivai a un misero tugurio sulla riva del mare chiese agli abitanti notizie del mio nemico ed ep informazioni precise un mostro gigantesco mi dissero e raggiunto la sera precedente armato di un fucile di numerose pistole e con il terrore che il suo orribile aspetto ispirava aveva messo in fuga gli abitanti di una casa solitaria aveva portato fuori tutti i veri che essi avevano accumulato per l'inverno gli aveva caricati su una slitta aveva attaccato una numerosa muta di cani addestrati di cui si era impadronito per potersi servire del suo nuovo mezzo di trasporto quella sera stessa con sollievo degli atterriti abitanti del luogo aveva continuato il suo viaggio attraverso l'oceano in una direzione che non portava verso terra alcuna essi pensavano che presto sarebbe stato inghiottito dalla rottura del ghiaccio o assiderato dai gialli e terni nell'udire questa notizia mi abbandonai è un momentaneo accesso di disperazione mi era sfuggito e dovevo iniziare un viaggio disperate quasi senza fine tra le montagne di ghiaccio dell'oceano esposto a una temperatura che poi uomini potevano sopportare a lungo ea cui io nato in un clima temperato non potevo sperare di sopravvivere eppure all'idea che il mio nemico dovesse vivere trionfa hirai desiderio di vendetta rinacquero in me come una possente marea travolsero ogni altro sentimento dopo un breve riposo durante il quale gli spiriti dei morti mister in sera torno mi incitarono intensificare gli sforzi a conseguire la mia vendetta mi preparai al viaggio [Musica] cambiai la mia slitta da terra con un'altra adatta alla superficie irregolare dell'oceano ghiacciato e dopo aver acquistato una buona riserva di liveri lasciai la terraferma non so dire quanti giorni siano passati da allora ho sopportato travagli che solo il sentimento della giusta vendetta que mierda in cuore può avermi messo in grado di superare immense le aspre montagne di ghiaccio sbarravano spesso il mio cammino e spesso sentito sotto i piedi il rombo delle profondità del mare che minacciava di distruggermi poi il gelo tornava di nuovo a rendere sicure le vie dell'oceano a giudicare dalla quantità di provviste che ho consumato credo di avere viaggiato in questo modo per tre settimane e il continuo di ferirsi della speranza per turandomi il cuore mi strappava spesso dagli occhi lacrime di scoraggiamento e di dolore un giorno dopo che i poveri animali che mi trainavano ebbero raggiunto con incredibile fatica che costò la vita a uno di essi la cima di una scoscesa montagna di ghiaccio esploravo con ansia la distesa che mi si apriva dinanzi quando a un tratto nota è una macchia sulla pianura fosca aguzza i lo sguardo per scoprire di che cosa si trattasse e le varie un selvaggio orly gioia quando scorsi una slitta e in essa la ben nota figura dall'aspetto in forme concave 8 bruciante la speranza mi non ho il cuore calde lacrime mi riempirono gli occhi asciuga in fretta perché non mi impedissero la visione del demone ma di nuovo la vista mi viene offuscata da gocce ardenti finché dando libero sfogo alle emozioni che mi opprimeva scoppia in un pianto dirotto ma non era il momento di indugiare libera i cani dal compagno morto e di di loro una buona razione di cibo e dopo un'ora di riposo assolutamente necessaria anche se per me insopportabile mi rimisi in cammino la slitta era ancora visibile la perdevo d'occhio solo quando i gruppi di qualche montagna di ghiaccio la celavano per brevi istanti guadagnavo impercettibilmente terreno e quando dopo quasi due giorni di viaggio scorsi il mio nemico a non più di un miglio di distanza il cuore mi persone il petto [Musica] ma proprio nel momento in cui mi sembrava di avere il nemico a portata di mano a un tratto le mie speranze svanirono e io perse ogni traccia di lui come mai era capitato prima il mare si fece sentire sotto il ghiaccio il suo rombo aumento mentre le onde passavano e si gonfiavano sotto di me levandosi via via sempre più sinistra e spaventose accelerare l'andatura ma invano si levò il vento l'oceano ruggi e con la possente scossa di un terremoto spacco e divise la crosta di ghiaccio fra rombi tremendi assordanti tutto finì in breve pochi minuti dopo mare in tempesta danzava fra me e il mio nemico e io andavo alla deriva su una lastra di ghiaccio che rimpiccioliva gradatamente preparandomi così ho una morte spaventosa passarono in questo modo alcune ore d'angoscia molti cani morirono e anch'io ero sul punto di soccombere alla disperazione quando l'ha vista del vostro naviglio all'ancora fece rinascere in me in speranze di soccorso e di vita non sapevo che le navi si spingessero tanto a nord e quello spettacolo mi riempì di meraviglia distrusse in fretta parte della mia slitta per farmene reni e così mi riuscì con infinita fatica e dirigere la mia zattera di ghiaccio verso la vostra nave se voi foste stato diretto verso sud ero deciso di affidarmi alla mercé del mare piuttosto che desistere dalla mia impresa speravo di indurvi a concedermi una scialuppa con la quale avrei ancora potuto inseguire il mio nemico ma voi eravate diretto verso nord per accoglieste a bordo quando le mie forze erano all'estremo e presto sotto il peso delle innumerevoli difficoltà sarei annegato trovando una morte che ancora temo perché la mia missione non è compiuta quando lo spirito che mi guida mi condurrà dinanzi al demone e mi concederà il riposo che tanto desidera potevo forse morire mentre gli continuerà a vivere in questo caso giura temi walton che egli non potra scampare che non cercherete voi e compirete con la sua morte la mia vendetta ma come posso chiedervi di continuare il viaggio da me intrapresa di affrontare le fatiche che ho dovuto sopportare no non sono tanto egoista ma se quando sono morto e gli dovesse apparirvi se i ministri della vendetta dovessero condurlo davanti a lui giura temi che non vivrà giura temi che non trionferà sul cumulo dei miei dolori che non sopravvivrà per allungare la lista dei suoi crimini egli è eloquente e persuasivo una volta le sue parole ebbero potere persino sul mio cuore ma non fidatevi di lui la sua anima e diabolica come il suo aspetto è tutto tradimento e subdola malvagità non ascoltatelo invocate i nomi di william di giusti indichi air ball di elizabeth di mio padre dello sciagurato victor è conficcata gli e la spada nel cuore io vi sarò accanto e ne guiderò la lama [Musica] ciao [Musica] walton continuazione 26 agosto 1700 ora margaret che è letto questa storia strana è terribile non ti senti come me e raggirare il sangue di un errore simile a quello che ancora agghiaccia il mio a volte ha vinto da un'improvvisa angoscia egli non riusciva a continuare il racconto altre volte la sua voce rotta ma penetrante pronunciava con difficoltà parole così piene di angoscia i suoi occhi belli e gentili ora si accendevano di indignazione ora esprimevano il più cupo scoraggiamento e una sconfinata tristezza mi spegneva la luce a volte controllava viso e tono e riferiva agli avvenimenti più orribile con voce tranquilla dominando ogni segno di agitazione poi come un vulcano scosso da un'improvvisa eruzione il suo volto prendeva un tratto un'espressione di ira selvaggia e degli imprecava all'indirizzo del suo persecutore il suo racconto coerente ed è stato narrato con tutte le apparenze della più semplice verità non posso limitarne anche se la cosa desta in me profondo stupore e meraviglia talvolta ho cercato di ottenere da frankenstein qualche particolare circa l'origine della sua creatura ma su questo punto egli è impenetrabile siete pazzo amico mio dove vuole condurvi la vostra insensata curiosità volete forse creare per voi e per il mondo al nemico informale ma che cosa attendono le vostre domande lasciate stare imparate dalle mie sofferenze non cercate di aumentare le vostre frankenstein ha scoperto che io ho preso appunti sulla sua storia mi ha chiesto di vederli e glia corretti e ampliati molti punti specie per quanto riguarda le conversazioni che ha avuto con il suo nemico ha detto dal momento che avete conservato la mia narrazione non voglio che essa giunga ai posteri mutilata così è passata una settimana mentre io ascoltavo il racconto più strano che mai immaginazione abbia creato i miei pensieri persino i miei sentimenti sono stati assorbiti dall interesse per il mio ospite dovuto tanto alla sua storia quanto ai suoi modi educati e gentili vorrei dargli sollievo ma come si può consigliare di vivere chi prova simile angoscia chi ha perduto ogni speranza la sola gioia che può ancora attendere quella di comporre il proprio animo straziato nella base della morte infine ha detto ringrazio molto per le vostre buone intenzioni verso uno sciagurato par mio ma quando parlate di nuovi legami di nuovi effetti credete davvero che possano sostituire quelli che non ci sono più qualche uomo essere per me quello che era claire vallo qualche donna essere una nuova elizabeth anche quando gli effetti non siano fortemente suscitati da una superiore eccezionalità i compagni d'infanzia hanno sempre sul nostro animo una certa presa che gli amici di dato più recente difficilmente possono avere conoscono il nostro carattere originale che per quanto modificato non si cancella mai completamente possono giudicare le nostre azioni giungendo a conclusioni più certe circa la rettitudine dei nostri motivi un fratello e una sorella non possono mai sospettarsi l'un l'altro di frode o di falsità meno che tali sintomi non si siano manifestati fin dall'inizio mentre un amico per quanto affezionato può suo malgrado essere guardato con sospetto ma io ho avuto amici che mi erano cari non solo per la lunga abitudine per la vicinanza ma per i loro meriti e ovunque io sia la dolce voce di elizabeth e la conversazione di claire val misureranno sempre all'orecchio sono morti in tanta solitudine un solo sentimento può persuadermi a continuare a vivere se avessi da comune a termini qualche alta missione o qualche piano tale da riuscire utile ai miei simili allora potrei vivere per concluderli ma questo non è il mio destino io devo inseguire distruggere l'essere a cui ho dato esistenza e poi il mio compito sulla terra sarà terminato e potrà morire 5 settembre per sorella si è svolta ora una scena di tanto interesse che non posso fare a meno di registrarla anche se è molto probabile che queste carte non ti giungano mai siamo ancora circondati da montagne di ghiaccio è sempre ci sovrasta il pericolo di venire stritolati nella loro morsa il freddo intensissimo molti dei miei poveri compagni hanno già trovato la loro tomba in questa scena di desolazione la salute di frankenstein declina di giorno in giorno un fuoco febbrile e gli a cena ancora gli occhi ma è esausto e al minimo sforzo che gli viene richiesto piomba in uno stato di incoscienza ho fatto cenno al timore di un possibile a molti namento questa mattina mentre osservavo il pallido aspetto il mio amico fui chiamato da una mezza dozzina di marinai che chiedevano il permesso di entrare nella mia cabina di ricevetti e il loro capo messi rivolse mi disse di essere stato scelto assieme ai suoi compagni dagli altri marinai pervenire a rivolgermi una richiesta che in coscienza non potevo rifiutare eravamo bloccati nel ghiaccio e con ogni probabilità non ci sarebbe riuscito di scampare ma temevano che se come era possibile il ghiaccio si fosse sciolto e avesse offerto un passaggio io sarei stato così avventato da continuare il mio viaggio da condurli nuovi pericoli dopo aver così felicemente superato questo insistettero quindi che io mi impegnassi con solenne promessa avvolgere subito la rotta verso sud nel caso in cui la nave fosse riuscita a liberarsi questo discorso mi turbò mai avevo disperato e mai avevo concepito l'idea di ritornare se mi fossi liberato dai ghiacci eppure era giusto o era mai possibile respingere quella domanda esitai prima di rispondere a un tratto frankenstein rimasto fino allora in silenzio al che pareva non avere la forza di per stare un minimo di attenzione si riscosse i suoi occhi scintillavano le sue guance si accesero di un momentaneo vigore volgendosi verso gli uomini disse che cosa intendete che cosa chiedete al vostro capitano vi lasciate distogliere così facilmente dai vostri progetti non avete chiamato questa una spedizione gloriosa e perché gloriosa non certo perché la via sarebbe stata calma e placida come nei mari del sud ma perché sarebbe stata piena di pericoli e paure perché a ogni nuovo ostacolo avreste dovuto fare appello la vostra energia e mostrare il vostro coraggio perché pericolo e morte di avrebbero circondato e voi l'avreste 20 e superati per questo era gloriosa per questo era un'impresa onorevole sareste stati in seguito salutati come benefattori della vostra specie i vostri nomi sarebbero stati onorati come quelli di uomini coraggiosi che erano andati incontro alla morte per il proprio onore e per il progresso dell'umanità e ora invece alla prima prospettiva di pericolo o se preferite di fronte alla prima terribile e grandiosa prova del vostro coraggio indietreggiate e vi accontentate di essere additati come uomini che non hanno energia sufficiente per sopportare freddo e rischi povere anime avevano freddo e sono ritornate ai loro focolari domestici ma come non c'era bisogno allora di tanta preparazione era inutile spingersi tanto lontano per esporre il vostro capitano la vergogna di un insuccesso è solo per dimostrarvi dei vini siate uomini e più che uomini siate decisi nelle vostre risoluzioni e saldi come roccia questo ghiaccio non è della stessa materia di cui possono essere fatti vostri cuori e mutevole e non può resistere visse voi vi opporrete non ritornate alle vostre famiglie recando sulla fronte i segni della sconfitta ritornate come eroi che hanno combattuto e vinto che non sanno che cosa sia voltare le spalle al nemico [Musica] [Musica] parla con voce così ben accordata ai diversi sentimenti espressi dalle sue parole con occhi così accesi di nobili ed eroici propositi che non ti meraviglierei se ti dico che quegli uomini si lasciarono scuotere si guardavano l'un l'altro e non sapevano che cosa risponde allora parla io dissi loro di ritirarsi e di riflettere su ciò che era stato detto non li avrei condotti più a nord se essi avessero davvero voluto il contrario ma speravo che ripensandoci potessero ritrovare il coraggio si ritirarono e mi rivolse al mio amico ma egli era ripiombato di nuovo nel suo l'amore e appariva quasi privo di vita [Musica] 12 settembre [Musica] è finita torno in inghilterra ho perduto ogni speranza di onore di gloria o perduto il mio amico ma cercherò di narrati in tutti i loro particolari queste amare circostanze cara sorella in mentre naviga verso l'inghilterra e verso di te non voglia di sperare il 9 settembre il ghiaccio cominciò a tremare e o demoni di stanza a rombi simili a tuoni mentre i blocchi si spaccavano scricchiolavano in ogni direzione il pericolo era imminente ma potevamo solo restare passivi e io concentrare ogni mia attenzione sul meno sventurato ospite la cui malattia si era talmente aggravata che era costretto a rimanere a letto il ghiaccio si spaccò dietro noi fu spinto alla deriva verso nord è né un vento da ovest l 11 il passaggio verso sud era perfettamente libero quando i marinai se ne accorsero e si resero conto che ritorna in patria pareva sicuro si levarono tumultuose prolungate grida di gioia frankenstein che si era appisolato si svegliò e chiese la causa di tutto quel chiasso gridano dissi perché presto ritorneranno inghilterra tornate dunque davvero si non posso pormi alle loro richieste non possa condurli incontro al pericolo contro la loro volontà e devo ritornare tornate pure se volete io non tornerò voi potete rinunziare al vostro scopo ma io non oso perché il mio mi è stato assegnato dal cielo sono deboli ma certo gli spiriti che mi assistono nella vendetta mi daranno energia sufficiente ciò dicendo cercò di scendere dal letto ma lo sforzo fu eccessivo e ricatto svenuto passo molto tempo prima che si riprendesse più volte pensai che in lui ogni vitalità si fosse estinta alla fine per gli occhi ma respirava con difficoltà e non riusciva a parlare il medico gli somministrò una pozione calmante e ordinò di non disturbarlo e poi mi disse che certo al mio amico restavano solo poche ore di vita la sentenza era stata pronunciata e non potevo altro che piangere attendere con pazienza se letti accanto al letto a vegliarlo aveva gli occhi chiusi credevo dormisse ma poco dopo e lì mi chiamo comucci debole mi fece cenno di avvicinarmi e disse le forze su cui faceva affidamento sono svanite sento che presto morirò e il mio nemico potrà continuare a vivere non pensate vuoto in questi ultimi momenti della mia esistenza io provi l'odio bruciante e il desiderio ardente di vendetta di cui vi ho parlato mi sento giustificato libre mare la morte del mio avversario ho trascorso questi ultimi giorni a esaminare la mia passata condotta e nulla vi ho trovato di riprovevole in un impeto di entusiastica pazzia ho creato un essere razionale ed ero vincolato nei suoi riguardi per quanto era in mio potere ad assicurarne la felicità e il benessere questo era il mio dovere ma ce n'era un altro ancor più importante i miei obblighi verso i miei simili avevano maggiore diritto la mia attenzione perchè implicava da una maggiore quantità di felicità o dolore spinto da questa convinzione rifiuta ingiustamente di dare una compagna la mia prima creatura egli dimostra nel male una malignità e un egoismo senza precedenti uccise i miei cari si dedicò allo sterminio di essere dotate di sentimenti squisiti di felicità e saggezza non sa dove questa sua sete di vendetta potrà ancora condurlo miserabili come deve morire perché non possa rendere nessun altro infelice come lui stesso era mio il compito di distruggerlo ma ho fallito spinto dall egoismo e demotivazione ambigue vi ho chiesto di portare a termine la mia missione è rimasta incompiuta ora rinnovo questa domanda indotto solo dalla ragione dalla virtù tuttavia non posso chiedervi di rinunciare al vostro paese ai vostri cari per adempiere a questa missione è ora che state per ritornare in inghilterra a rete ben poche probabilità di incontrarlo lascia poi riflettere su quanto vi ho detto è di decidere quali possono essere i vostri doveri la mia facoltà di giudizio e le mie idee sono già ottenebrate dalle passarsi della morte non oso chiedervi di fare ciò che io stimo giusto perché potrei essere fuorviato dalla passione mi turba il pensiero che gli possa vivere per essere strumento di male le ombre dei miei cari aleggiano attorno a me e io mi affretto tra le loro braccia addio orton cercate la felicità nella pace ed evitate all'ambizione anche se si tratta di quella apparentemente innocente ti distinguervi della scienza e nelle scoperte ma perché dico una cosa simile io sono stato deluso nelle mie speranze ma un altro potrebbe avere successo la sua voce si fece via via più debole e alla fine esausto dallo sforzo d'acqua mezz'ora più tardi cercò ancora di parlare ma non mi riuscì mi strinse debolmente la mano poi chiusi gli occhi per sempre mentre l'ombra di un sorriso gli passava sulle labbra ma larga rete come posso farti comprendere la profondità del mio dolore ma da sono in viaggio verso l'inghilterra e forse la potrò trovare consolazione mi interrompe che cos'è questo rumore e mezzano latera prezza spira lieve la verità sul ponte si muove appena ancora è un suono simile a quello della voce umana ma più rauco pieni della cabina dove ancora giacciono le spoglie del povero frankenstein devo alzarmi e andare a vedere buonanotte sorella grandio quale scena si è svolta poco fa sono entrato nella cabina dove giacevano le spoglie del mio disgraziato e ammirevole amico su di lui era china una forma che non posso descrivere gigantesca di statura ma grottesca contorta nelle sue proporzioni quanto udire il rumore dei miei passi cessò di emettere esclamazioni di dolore e di orrore balzo verso il finestrino io mai vi di cosa più orribile del suo volto di una bruttezza che pur nella sua ripugnanza affascinava gli gridai di fermarsi si bloccò guardandomi con stupore e poi volgendosi verso il corpo senza vita del suo creatore parve dimenticare la mia presenza e ogni suo allineamento e ogni suo gesto sembravano ispirati dalla furia selvaggia di una stretta la disperazione ecco la mia ultima a questo diritto è il compimento del bric rimini o a che va allora che io disse d'aver d'oro mi avvicinai a quell'essere terribile tentai di parlare ma le parole mi mourinho sulle labbra alla fine trova il coraggio di rivolgermi a lui e disse il tuo pentimento ora è inutile se prima di spingere la tua che bolic a vendetta fino a questo estremo avesse ascoltato la voce della coscienza e ceduto agli stimoli del rimorso frankenstein sarebbe ancora in vita e il demone di sé state forse sognato credete che io fossi insensibile promossa dal rimorso no non cerco chi possa comprendere la mia densità non ne troverò mai quando la cercavo desiderano essere partecipe di quel lavoro e della virtù e di quella fetta di torta il mio essere tra l'ottava va ora al 22 tata per me è un'ombra morale felicità al petto si sono trasformati in disgusto e a juan a disp redazione dove dovrei cercare simpatia sono contento di essere solo a soffrire finché durerà la mia sofferenza e mi sta bene che quando sarò morto orrore a proprio peseranno sulla mia memoria non tanto alla mia fantasia si tratta di soldi virtù fama gioia minute reo di pensieri di onore e di devozione ma ora i miei crimini mi hanno messo più in basso nel più spregevole animale non si possono trovare crimini ergo nuova città miserie paragonabili ai miei quando passò in rassegna la serie spaventosa dei miei peccati non posso credere di essere colui che coi pensieri un tempo erano pieni di sublimi visioni della bellezza grandezza del bene ma è così angelo caduto si è trasformato in un demone maligno eppure anche quel nemico di dio ha amici e compagni della sua della razione io sono con voi che avete chiamato frankestein d'amico sembra che sappiate dei miei diritti e delle mie sciagura ha preso conta è limitata ad un po al reso il conto dell'errore nei mesi di angoscia e ha dovuto sopportare tanto random il tassoni impotenti perché mentre discutevo le sue esperienze andavo soddisfazioni i miei desideri sempre siano vivi ardenti bravo amore amicizia ogni volta ero ripudiato non era ingiusto tutto solo io devo essere giudicato criminale quando tutta l'umanità ha peccato nei miei confronti perché non esitate viene che ha cercato di annientare colui che aveva salvato sulla linea no quelli sono esseri mir kozhi e senza macchia mentre io miserabile reietto sono un apporto da respingere da prendere a calci da calpestare anche ora il sangue mi ribolle dal ricordo di questa ingiustizia è vero sono un disgraziato o assassinato creature buone inoffensivi strangolato innocente mentre dormivano lo stretto fino a cavarne la vita della colla di chi non aveva mai fatto male a me o ad anima viva o condannato alla disperazione il mio creatore modella dico passato fra gli uomini e degno di lavori di ordinazione lo perseguitato fino a quel tale rimediabile rovina la cera bianco freddo lui mi odiate ma il vostro disprezzo non puoi sbagliare quello che sento per me stesso guardo le mani che hanno eseguito questi misfatti penso al cuore che la quantità di e bravo il momento in cui miei occhi non potranno più vedere le mie mani in cui il mio cuore non la stessa mira più i miei pensieri non da mida che io possa essere la strumento i futuri misfatti la mia povera è quasi compiuta nella vostra morte di quell'altro sono necessari a coronare la mia esistenza e adempiere al mio destino basta solo la mia lascerò bravo a stanare sul banco di ghiaccio che mi ha portato fin qui raggiungere l'estremità più settentrionale del globo e ridge ronn la via pira funebre e ridurre in cenere questo miserabile corpo perché vi e resti non possano illuminare il disgraziato curioso ed è un più che avesse in animo di creare un aratro essere come di moriero cose però più le angosce che ormi consumano ne sarà un prete di passioni insoddisfatte indistinguibili morto a colui che mi ha chiamato alla vita accordo anti a non sarò più il ricordo di entrambi svanirà rapidamente veloce sentimenti sensazioni scompariranno in questa condizione troverò la felicità a chi sa grascia è il voice gorgo l'ultimo essere umano chi mi crederanno addio frank stein sia ancora fosse in vita e ancora nutrisi desiderio di vendetta contro di me soddisfare stila comprava lasciandomi invita piuttosto che distruggendo 4 cercato la mia morte perché io non potessi votare maggiori sciagure per quanto straziato tu forse i miei torniti furono maggiori dei toni perché l'amaro pongono del rimorso non cesserà di tormentare le mie ferite fino a quando la porta non le chiuderà per sempre ma presto morirò presto non so proprio quello che soffre ora salirò trionfante mio rocco funebre ed esulterò nello strazio delle fiamme che miglioreranno il mio spirito riposerà in pace e seppure penserà sarà certo in modo diverso e così dicendo balzo dal finestrino sulla lastra di ghiaccio che galleggiava accanto alla nave in breve ho spinto lontano dalle onde e scomparve lontano nell'oscurità [Musica] dalla cattura s'aggiunge cosa [Musica] più bassa [Musica] no [Musica] perciò i sensi [Musica] sì [Musica] [Applauso] [Musica]