Ciao a tutti e bentornati! Io sono Paola Reggiani e il video di oggi è interamente dedicato a un libro di Italo Calvino. Italo Calvino nel corso degli anni ho letto molte opere, mi viene in mente immediatamente Marco Valdo che ho letto alle scuole medie su consiglio della mia amatissima professoressa, conti come Ultimo viene il corvo o ancora grandi opere come Il sentiero dei nidi di ragno sull'esperienza partigiana.
Ecco, il libro di oggi però è un'altra cosa. Si tratta infatti delle Cosmicomiche. La mia edizione è di Mondadori, costata poco più di una decina d'euro e consta di 142 pagine.
A dire la verità, questo libro, che è una raccolta di racconti, l'ho letto in pochi giorni, proprio di recente, mentre ero al mare. lo spazio, la loro evoluzione, l'universo, tutti i racconti, ecco questi 12 racconti scritti con un tono paradossale e umoristico. E Calvino ci racconta proprio che ha preso appunti per scrivere poi successivamente questi racconti, che vedono la luce negli anni 60 del 900, proprio a partire dalla lettura di testi in realtà legati alla fisica quantistica, alla cosmogonia, quindi a tematiche importanti e difficili.
Ma direi... di partire subito dal titolo. Cosmicomiche, l'autore stesso dice, si parla un po'di una sorta di atteggiamento cosmico, non legato tanto a ciò che noi intendiamo oggi con un cosmico, quindi spaziale, ma piuttosto una dimensione più intima e antica dell'esistenza.
E poi comiche, perché appunto si tratta di brevi impressioni, brevi storie. Lui le parla paragona quasi ad una striscia di fumetto. Dopo aver chiarito quindi molto brevemente che cosa si indica con il titolo Cosmicomiche, vi spiego un po'di che cosa parla il libro.
Parliamo di una serie di racconti che hanno dei titoli molto particolari, ve ne leggo alcuni. La distanza della luna è il primo, sul far del giorno un segno nello spazio, oppure ancora tutto in un punto che l'autore ritiene il meglio riuscito. e quello a cui è più affezionato, che mia cugina ha trovato estremamente ripetitivo e noioso, perché la parola punto ritorna indicata non so quante volte, è impossibile contarle.
Senza colori, giochi senza fine, lo zio acquatico e via dicendo. Vorrei dire qualche parola in generale di questi racconti e poi scendere un pochino nello specifico. Allora, intanto vi dico subito che il libro l'ho apprezzato molto. Proprio perché cerca di mettere in connessione aspetti dell'esistenza umana sia più intimi come i sentimenti, l'interiorità, sia invece quella dimensione eterna e scientifica dell'esistenza.
Quindi per esempio troviamo indicati gli anni in centinaia di migliaia di anni oppure la velocità misurata in anni luce, però tutto questo mescolato... ad una forte potenza immaginativa, evocativa e fantastica che caratterizza l'autore. Non dobbiamo immaginare di leggere un libro cosmicomiche che parli dello spazio con un dettaglio scientifico, quanto piuttosto una sorta di mescolamento di questi elementi che rende questo libro estremamente affascinante. E poi il fatto che sia diviso in tutta una serie di racconti rende più leggera.
e anche più gestibile la lettura. A dire la verità, i racconti che mi sono piaciuti di più delle Cosmicomiche non sono tanto quelli legati allo spazio, all'universo, ai pianeti, quanto piuttosto i racconti legati, per esempio, all'evoluzione della vita sulla Terra. Quindi vado a ricercarlo, ad esempio a pagina 85 inizia il racconto I dinosauri.
che parla appunto di un'era in cui i dinosauri oramai si sono estinti e il nostro esemplare di dinosauro protagonista del racconto in realtà si trova tra quelli che lui definisce i nuovi senza che loro si rendano conto di essere di fronte ad una creatura rara e atavica direi, antica. Non riesce a integrarsi bene nel gruppo, riesce a scongiurare uno scontro tra creature antiche e... creature più moderne E al di là del fatto che io ho sempre amato i dinosauri, fin da quando ero bambina, e che quindi questo racconto mi ha riportato un po'la mia infanzia, direi che, come tutti i racconti di questo libro, direi che appunto... si può attualizzare in maniera molto interessante e proficua.
Da questo racconto infatti emerge prepotentemente l'idea del diverso, l'altro che ci fa paura, ci spaventa, difficilmente... ovviamente riesce a integrarsi in un gruppo chiuso se non grazie all'aiuto di pochi e qui abbiamo una giovane fior di felce che deve combattere anche contro i pregiudizi del fratello che invece vorrebbe tenere il nostro amico dinosauro fuori dal suo gruppo precostituito. Quindi ecco che in un racconto molto breve che prende poche pagine in realtà gli spunti legati all'attualità seppur nel contesto a metà tra fanta...
fantastico e pseudoscientifico delle cosmi comiche, ecco dicevo che spunti di attualità preziosissimi se ne possono trovare a bizzeffe. Un altro racconto che mi è piaciuto moltissimo è l'ultimo del libro che si intitola La Spirale. La Spirale è la storia di un mollusco e dei pensieri di questo mollusco mentre crea la sua conchiglia. Un mollusco che non si vede, non ha gli occhi.
ma che dice appunto che altri sono nati per poter guardare la bellezza che lui, con la sua conchiglia, ha creato. E alcune pagine di questo libro ci regalano delle parentesi estremamente poetiche, una prosa accattivante e affascinante che davvero mi mancherà ora che ho finito questo libro. Vi leggo proprio pagina 142, davvero brevissimamente, ma giusto per darvi contezza un po'.
un po'di quello che è il ritmo narrativo, non di tutti i testi, quantomeno di questo. Quindi ripeto, il mollusco che è consapevole di non poter vedere, sa però che c'è chi ha sviluppato un apparato tale da poter vedere, da poter vedere anche lui, tale da poter godere delle bellezze del mondo. Tutti questi occhi erano i miei, li avevo resi possibili io, io avevo avuto la parte attiva, io gli fornivo...
la materia prima l'immagine con gli occhi era avvenuto tutto il resto quindi tutto ciò che gli altri avendo gli occhi erano diventati in ogni loro forma e funzione e la quantità di cose che avendo gli occhi erano riusciti a fare in ogni loro forma e funzione veniva fuori da quel che avevo fatto io non per nulla erano implicite nel mio star lì nel mio aver relazioni con gli altri con le altre eccetera nel mio mettermi a fare la conchiglia eccetera. Insomma, avevo previsto proprio tutto. E in fondo a ognuno di quegli occhi abitavo io, ossia abitava un altro me, una delle immagini di me, che si incontrava con l'immagine di lei, la più fedele immagine di lei, nell'ultramondo che s'apre attraversando la sfera semiliquida delle iridi, il buio delle pupille, il palazzo di specchi delle retine, nel vero nostro elemento, che si estende senza rivene con... davvero una lettura evocativa e toccante mi è piaciuto molto anche il racconto intitolato lo zio acquatico un racconto avventuroso e che riserva un grande colpo di scena e che parla proprio del momento in cui alcune creature escono dall'acqua si separano per così dire dai loro simili e iniziano a condurre la vita sulla terra ma nella fantasia di calvi alcuni di loro restano legati come ad un mito romantico a questa abilità natatoria e al mito della vita in acqua.
Ed ecco allora che un giovane fidanzato con un'altra giovane creatura ormai abituata anche quasi in modo aristocratico alla vita sulla terra si avvicinano ad un vecchio zio di lui e affascina la giovane con i racconti della vita sott'acqua e con le sue prodezze natatorie per così dire.... tanto che la giovane non sposerà più il suo promesso sposo, ma se ne scapperà per sempre fuggendo dalla terra, andando nell'acqua con il vecchio zio. Ecco perché effettivamente i sentimenti non sono estranei alle Cosmicomiche, ma in ogni racconto ce ne sono. E non si parla solo di amore profondo, ci sono accezioni anche ad un amore più carnale, più fisico.
Penso ad esempio all'ultimo racconto, quello che vi ho fatto, della spirale. in cui c'è questo mollusco che dice di captare le uova che lui deve fecondare dalla sua amata, che però lui non ha idea se lei sappia chi lui sia, probabilmente no, non l'ha mai visto, insomma. In alcuni punti, ecco, mia cugina ha indicato questi racconti come ripetitivi perché la prosa di Calvino è quasi distorta, ecco, con queste ripetizioni lessicali che sembrano quasi creare un loop nel nostro cervello. E quindi, ad esempio, il testo che più marca questa caratteristica, ovvero quello dedicato a... al punto il titolo è tutto in un punto e che parla della storia di un essere lo definisco così perché effettivamente la tante di questi racconti non è sempre chiaro e tutti i racconti tra l'altro ho notato iniziano con un riferimento sempre variato però la distanza della luna presenta in prima riga esclamò il vecchio cuff non riesco neanche a dirlo faccia vedere vedete c'è sempre riferimento a questa creatura che sembra atavica un anziano ma chissà di quante centinaia di migliaia di anni ecco in questo caso era esclamò nel secondo testo sul var del giorno confermò il vero e non vi ripeto il nome perché non sono in grado di leggerlo, un segno nello spazio invece presenta disse e c'è sempre il riferimento, fece il vecchio in tutto in un punto, senza colori.
invece confermò quindi c'è un filo rosso che non è solo tematico e anche formale che intreccia questi racconti ecco però possiamo affermare visto che questi tempi verbali sono sempre indicati alla prima persona che questo nome un uomo una creatura più evoluta chi lo sa questo q eccetera eccetera sia il nostro narratore che racconta in prima persona gli eventi a cui assiste e a propria volta i suoi racconti prendono ispirazione da conoscenze scientifiche, teorie scientifiche o astronomiche. Pensiamo ad esempio al Big Bang. Insomma, se devo essere sincera, non si tratta di un libro che probabilmente avrei letto di mia sponte se non per la grande stima e l'autorità dell'autore. Però mia cugina mia è incuriosita, è una lettura veloce.
veloce rapida proprio per la leggerezza con cui vengono trattati questi racconti ma non dimenticatevi ogni racconto può esservi di stimolo e di spunto per riflessioni ulteriori buona lettura