Salve, benvenuti alla prima lezione del corso introduttivo alla medicina ayurvedica per medici. Con l'aiuto di alcune diapositive vedremo insieme la definizione di ayurveda e qual è l'origine dell'ayurveda. La parola ayurveda significa ayo uguale vita, veda scienza conoscenza, cioè è la scienza della vita. Vediamo una definizione da Ayurveda presa da uno dei testi, e lo vedremo meglio in seguito, più importanti se non fondamentali della Ayurveda, il Charaka Samhita. Vedete, è scritto Charaka ma si pronuncia Charaka.
E se usate il Sutrastana, è un libro del Sutrastana, è il verso 41. Recitato questo verso, nella Yurveda, come in tutta la letteratura vedica, non viene solo espresso un contenuto, ma viene data pure una sonorità del contenuto, perché l'informazione arriva anche attraverso la sonorità. Più là capirete cosa significa questo. Proviamo a recitare questo verso che sembra impossibile, ma invece è molto bello.
Manan chatakka yotrak tam ayurveda sa u chaté. Ciò che è disegnato come ayurveda è dove sono descritte le cose vantaggiose e svantaggiose, una vita felice e infelice, ciò che è buono o cattivo per la vita, come anche per la longevità e per la vita in se stessa. Ho sottolineato la parola vita per vedere quante volte viene ripetuta la parola vita.
Allora, vediamo la definizione di vita data dalla Ayurveda. Anche qui c'è un verso che è praticamente quasi impronunciabile per noi occidentali. Sharira Indra Asatma Samyoga La vita è la combinazione di corpo, organi di senso, mente e sé. Indra Eccolo qui, sono gli organi, sharira è il corpo, asatva è gli organi di senso e samyoga significa uniti insieme, equilibrati.
Anche questo è un verso del Charaka Samhita. Quando è nata la Yurveda, dicevamo, volevamo cercare di capire in una qualche maniera l'origine della Yurveda. Esistono due versioni, una versione occidentale e una versione indiana, naturalmente. La versione occidentale noi la consideriamo come una fenomenologia, come una cultura da un punto di vista nostro antropologico, è un antico sistema di medicina prima trasmesso per via orale e successivamente tramandato in forma scritta.
Eccoli qui, vediamo i testi più importanti. questi ormai però sono accettati sia in occidente che in oriente, ma soprattutto in oriente ce ne sono molti di più. Questi sono i più importanti e sono divisi un po'didatticamente nel grande trio e nel piccolo trio.
Il grande trio è il Charaka, che è un testo di medicina scritto probabilmente nel 1500 a.C., cioè la prima sedimentazione scritta quindi già 3500 anni fa. che ha sedimentato una conoscenza trasmessa fino allora per via orale. Il Sussurro da Samhita, all'incirca il 1000 a.C., è un testo di chirurgia dove vengono descritte delle tecniche di chirurgia molto, molto raffinate.
C'è da dire che il Charaka Samhita era, e diciamo il compendio, Samhita significa questo, raccolta in ciclopedia, della medicina. per la casta sacerdotale, per i bramini. Quindi è una medicina molto dolce, fatta di pratiche igieniche, di erbe, di medicine, di routine e di trattamenti particolari. La Samita invece era dedicata e riservata alla casta degli Kshatriya, cioè dei cavalieri, dei soldati, e qui vengono descritte delle tecniche proprio di chirurgia, visto che poi i soldati militari... molto a che fare con tagli e rotture, anche la traparazione cranica fu descritta.
La Stanga Ridaya, 200 a.C., ci avviciniamo di più all'epoca nostra, è una sintesi teorica pratica tra i primi due. Ma la Giorveda, bisogna dire che sempre è stato... l'occasione di questi grandi libri di commentari, di poter chiarire quello, vista l'origine così sapienziale, così profonda della Iurveda, hanno sempre necessitato di una qualche spiegazione o di un qualche aiuto per la comprensione e per l'applicazione pratica. Infatti, quelli del piccolo trio, Sanashadara Samhita, 1200 d.C., vedete? Smadava Ridaya, 1500 d.C., addirittura la Bharadvaja Prakash, due o trecento anni fa, quindi è della nostra epoca.
In tutte le epoche ci sono stati tentativi per commentare i testi della Yurveda. Andiamo avanti e vediamo qual è la versione indiana dell'origine della Yurveda. E qui inizia veramente qualcosa.
che è molto interessante della Giorveda perché la prospettiva cambia completamente. La Giorveda, secondo gli indiani, non è come per noi occidentali una sedimentazione scritta di pratiche e di conoscenze trasmesse per via orale che poi si sono accumulate nel tempo, ma è qualcosa di molto più profondo. Leggiamo insieme questa frase che veramente è di una modernità e di una... ogni comprensività straordinaria. La Iurveda non ha origine perché non vi è mai stato un tempo in cui non si è esistito.
Ciò non vale per la sua comprensione e il suo insegnamento. Alcuni ne segnano origine e riferimento a questi due. Qui dice qualcosa di molto importante, perché dice che la Iurveda è sempre esistito nella coscienza delle persone e del medico, e vedremo meglio tra poco perché.
Ciò non vale per la sua comprensione e il suo insegnamento, perché poi a un certo punto nelle varie ere, nelle varie epoche qualcuno ha dovuto insegnarlo e vedremo come è arrivato nella nostra epoca la Yurveda. Tant'è vero che alcuni pensano che la Yurveda è origini con il loro studio o con la loro comprensione. Anche questo è un sutra, un verso del Charaka. Vediamo la successiva. Perché è eterno la Yurveda?
E qui la Yurveda ci invita a mettere in moto la consapevolezza, la conoscenza, l'intelligenza. Questa scienza della vita è considerata eterna perché non ha inizio, perché tratta delle origini intrinseche della natura e perché la materia stessa è eterna. Non vi è mai stata non esistenza del flusso della vita e dell'intelligenza. Perdonate ma questo sembra più un testo... preso da un manuale, da un libro di meccanica quantistica che non di medicina.
La Iurveda viene dalla cultura che è la scienza vetica, così profonda e così onnicomprensiva, potremmo dire che è una parola oggi molto usata e forse pure un po'abusata, olistica, che tiene conto di tutta la realtà. Tenendo conto di tutta la realtà non può registrare altro che non ha mai inizio la vita è considerata eterna perché la vita non ha mai inizio, perché è fatta dalle leggi intrinseche della natura e perché la materia stessa è eterna. Non vi è mai stata non esistenza del flusso della vita e dell'intelligenza. E'un'idea molto profonda, molto onnicomprensiva e molto dinamica di questa eternità della Yurveda. Se usiamo la parola eternità, nella nostra cultura vengono fuori subito delle idee.
legate a un pensiero religioso, a un pensiero, diciamo così, impossibile, fantastico, misteriosofico. No, qui si parla proprio di eternità proprio nel senso fisico, proprio qualcosa del genere intende. Come è iniziato la Iurveda nella nostra epoca? La Iurveda riemerge nella coscienza collettiva quando si fa necessario il bisogno di salute. Infatti questa è la famosa frase, la richiesta di salute.
La Iurveda emerge per una richiesta di salute. Quando le malattie e la sofferenza iniziano a creare problemi all'umanità, il saggio tra i saggi, Bharadvaja, chiesa aiuto a Indra, il capo degli dèi. Anche qui vedete, noi occidentali pensiamo che sia un mito di fondazione come tutte le culture, come tutti i sistemi di conoscenza. o in questo caso un sistema di medicina.
Invece nella Yurveda viene data quest'idea che essendo... Ormai due o tremila anni fa ha ricomparso uno yuga, cioè un periodo, una delle divisioni del tempo. Gli indiani hanno una conoscenza del tempo infinita, cioè possedendo tutto il tempo diventa tutto relativo, o la comprensione di tutto il tempo. Allora, avendoci questa visione così chiara delle oscillazioni della vita nel tempo, quando la vita... a causa della sofferenza, delle malattie, viene messa in pericolo, riemerge la natura stessa, viene in soccorso dell'umanità.
Perché è come se la natura avesse bisogno dell'umanità, perché d'acconde non esisterebbe. Poi lo vedremo successivamente, questo concetto, quando vedremo l'origine della realtà secondo la Yurveda. E ecco qui che dalla coscienza collettiva emerge il saggio. il Bharadvaja in questo caso, che chiede aiuto a Indra.
Indra è un nome che già conosciamo e è stato portato anche nella tradizione greca. In una lezione successiva vedremo anche l'origine, il mito e fondazione della nostra tradizione che sicuramente affonda radici o è stato un portato della tradizione indiana poi magari rientraperato e modificato alla maniera occidentale. Quindi anche in questo caso l'origine è divina, in questo caso Indra è il capo degli dei. Bharadvaja ricevette da Indra la conoscenza della Yurveda e la trasmise agli altri saggi.
Ecco quindi il grande saggio Bharadvaja. Il maestro e discepoli. Atreya è il maestro che nel Charaka Samhita racconta l'origine divina della Yurveda a suoi discepoli. E qui c'è un verso portato sia in sascrito che tradotto in italiano.
Ora spererò il capitolo della longevità. Così disse il signor Atreya. E c'è questo scenacolo di Medici che è intorno a questo maestro Atreya che ha ricevuto lui stesso da Barravaia questa conoscenza la cui origine viene da Indra. dalla divinità e in questa maniera inizia questo dialogo tra il grande Atreya, che è il maestro che appunto nel Charaka Samhita racconta l'origine divina della Ayurveda, la trasmette a questi suoi discevoli in dialoghi e domande e risposte, questa è la tradizione che ha studiato un po'con Vaida o con maestri omerici e maestri indiani. e arriva la domanda dell'allievo e il maestro cita la fonte, in questo caso spesso il Chalakasamita, ma in genere il Chalakasamita, ma molto spesso anche altri testi, e dà la spiegazione come per far vedere che questa conoscenza di per se stesso perfetta va solo presa, capita ed utilizzata.
Quindi nella Yurveda non c'è dialettica, c'è questa conoscenza sapienziale che viene trasmessa e si è invitata ad accogliere e applicarla nella maniera più integrale possibile rispetto all'origine della conoscenza. Ma ritorneremo su questi concetti che non sono così facili per noi occidentali da accettare. Io mi fermerei qui e vi auguro un buono studio. Con una raccomandazione, se avete domande o volete qualche supplemento di spiegazione, ci sono dei forum dedicati al corso e alla lezione dove potrete porre delle domande e riceverete sicuramente assistenza aiuto. Non posso che augurarvi buono studio.