Dopo Platone è il turno di Aristotele, l'altro grande pensatore del mondo antico, su cui la cultura occidentale ha indicato i due grandi pilastri della cultura europea e poi occidentale, sono da un lato Platone e dall'altro Aristotele. Il rapporto tra Platone e Aristotele è un rapporto importante perché Aristotele è allievo di Platone, ma è altrettanto importante evidenziare la rottura netta che sarà tra l'allievo. Tanto vi è stato un rapporto di comunità tra Platone e Socrate, tanto vi è un rapporto di rottura tra Aristotele e Platone. Dunque siamo all'interno... una sequenza di questo tipo, Socrate il maestro di Platone e Platone il maestro di Aristotele.
Platone continuerà la sua filosofia nel lungo il sentiero tracciato da Socrate, almeno così lui ci dice tutte le volte, e tutta la filosofia sta a un omaggio a Socrate, invece Aristotele romperà con il maestro, con il padre della teoria dell'idea, con il fondatore della cadena. Aristotele nasce nel 384 a... stagira e da ragazzo frequenterà l'Accademia di Platone e sarà uno degli allievi più brillanti di Platone stesso.
Ma alla morte di Platone, avvenuta nel 347, Aristotele decide di abbandonare l'Accademia. Per quale motivo abbandona l'Accademia? Abbandona l'Accademia perché non condivide più la linea filosofica dell'Accademia stessa. Negli ultimi anni Platone e i suoi allievi coetani avevano di fatto continuato a riterare le teorie di Platone e la ricerca si era dunque arrestata e tutto ciò alla morte di Platone è evidente, cioè i reggitori della scuola, dell'accademia, non fanno altro che fare filosofia nel suo...
solco di Platone, ma nel solco vuol dire reiterare le sue teorie, le teorie esposte da Platone nel suo ultimo periodo di vita, le teorie del sofista, del tedeto, del timeo, del parmene, dunque tutta la scuola platonica alla morte di Platone si arresta ad insegnare le teorie del maestro senza elaborarle di nuovo. Ma la filosofia è... Un viaggio, un viaggio aperto.
La filosofia, come ci diceva lo stesso Aristotele, nasce dalla meraviglia. E la meraviglia è costante, continua nella vita, non può arrestarsi la meraviglia. Dunque non condividi, diciamo, questa staticità dell'Accademia di Platone. C'è la rottura. La rottura che significherà anche poi fondare una nuova scuola, che sarà il liceo.
Dunque noi nella Grecia antica, ad Atene, abbiamo le due più grandi scuole filosofiche di Platone. diciamo dell'antichità, che daranno poi anche vita a due tradizioni filosofiche diverse nel proseguo dei secoli e anche dei millenni. L'Accademia di Platone, la scuola dell'idealismo di Platone, della teoria e delle idee di Platone, la filosofia della ricerca della verità, la filosofia politica come perno e asse centrale, la teoria dell'immortalità dell'anima come asse orientativo del pensiero filosofico, e dall'altro la scuola.
del liceo, che sarà una scuola naturalmente più ruotante intorno al naturalismo e all'indagine appunto della natura, un'indagine tipo metafisico, è una scuola che dà grande spazio alla logica e dunque agli studi, anche proprio sul linguaggio, sul ragionamento, due scuole filosofiche, l'Accademia di Platone e con teatro e teatratonica e il liceo, la scuola fatta da Aristotele. Ma Aristotele è un altro grande, diciamo... Regio compito da assolvere nella sua carriera, nella sua vita da filosofo, cioè il destino, gli eventi storici lo portano a diventare il precettore, il mentore, il maestro di una delle figure storicamente più importanti dell'antichità, cioè di Alessandro Magno. La Grecia delle Poleis è una Grecia in crisi, lo sappiamo, dopo la guerra del Peloponneso la Grecia non ritorna più allo splendore, a volte anche mitizzato, della Grecia di Pericle per quanto riguarda Ateneo, alla forza di Sparta, lo splendore di Tebe. La Grecia è una Grecia divisa in città-stato molto...
molto litigiose che fanno costruire un retroterra anche culturale e politico comune su cui dialogare, su cui costruire anche una politica anche internazionale del Mediterraneo e verso il mondo anche persiano, coeso ed è retta anche da fazioni politiche che tendono al piccolo cabotaggio, al tornaconto, dunque ci sono anche molte, molte, l'ho già detto, scissioni, lotti intestine. In questo contesto arriva come un'onda d'urto. di macedoni guida da filippo il macedone i macedoni sono popolazione appunto al nord della grecia può essere guerriera tipo macete un grande guerriero grande combattente hanno lasciato la storia militare la famosa falange macedone è quella che imparte nel film troia avete visto con chiaramente un errore storico perché è antecedente la guerra di troia dunque quando a chile arriva e combatte in quel modo a mo di falange è impossibile un falso storico, ma il film non è un film storico, ma è un film di botte.
E'un popolo guerriero che arriva e conquista la Grecia, lo conquista anche con molti battagli, perché molte città greche, molte città dell'oponente, l'accordo francese, lo appoggiano magari in Sione, in rivalità verso altre città, in funzione di libertà verso altre città, dunque i macedoni arrivano e conquistano facilmente e le città che volevano ribellare l'Espasione sono di fatto sconfitte e sono costrette ad arrendersi. Qui il macedone governa in maniera abbastanza burbera forte, ha una moglie invece di origini meno militare, meno barbare avrebbero detto i romani, che si chiama Olimpia, con cui ha un figlio, Alessandro. La mamma di Alessandro, Olimpia, la moglie di Vulto Vico, il macedone, ha ambizioni di cultura elevata nei confronti del figlio, quasi a rompere la tradizione invece di spada, di armi, di bevute, di botte del padre, cioè vuole che il figlio non sia rozzo violento come il padre, ma che diventi un domani un sovrano illuminato, un sovrano dunque sapiente.
E lo manda a Corden. diciamo, migliori insegnanti e tra questi insegnanti vi è Aristotele, o meglio è Aristotele che va alla corte ovviamente dei people macedone per educare appunto il figlio. Si racconta quasi un rapporto, non possiamo dire complesso di dipo perché è una letteralizzazione a posteriore di Freud, però possiamo dire a posteriore applicando il complesso di dipo che vi sia questo rapporto un po'morboso.
tra Olimpia e ad Alessandro, tant'è che si pensa che tra la morte di Filippo il Macedone avvenuto un complotto di palazzo. veda come organizzatrice la madre stessa di Alessandro, cioè la moglie, che si allunga mano di Olimpia per la morte di Filippo il Macedo in modo da facilitare e velocizzare la salita al trono di Alessandro Magno, del futuro Alessandro Magno, il quale compierà le imprese militari e politiche più incredibili del passato. In queste imprese politiche c'è anche Aristotele, il quale lo educa alla logica, alla filosofia, lo educa...
alla politica, lo educa all'etica e lo educa anche a diffondere la grecità. Alessandro Romagno quando parte al consenso anche di Aristotele e di altri sapienti e filosofi dell'epoca, perché viene vista l'espansione verso l'Asia come un'espansione anche della grecità, del modo di essere dei greci. I greci, ragazze e ragazzi, sono razzisti culturalmente all'epoca, si ritengono i depositari della cultura e della società.
superiore anche nei confronti del mondo persiano, che per quanto riguarda arte, architettura, non ha nulla da invidiare nel mondo greco, ma è un mondo diverso, perché è un mondo in cui la politica è condotta in maniera diversa, vengono venerati i sultani, invece i greci si reputano superiori anche perché è una politica più laica, non venerano i sultani, i sultani scelgono i governanti o attraverso lezioni limitate o attraverso qualità comunque politiche umane. Roma in futuro e i Greci prima sono le due civiltà che lo hanno divinizzato, se non in alcuni brevi periodi, i governanti, ma hanno costato i umani. Dunque Alessandro Magno, uomo eccezionale, porterà questa mentalità, logica, razionale verso oviente.
Grecizziamo il mondo. Alessandro Magno è un imperialista, è assimilabile a quando i colonialisti francesi e inglesi hanno conquistato il mondo, penso di portare attenzione. a bere un po' Gli americani dicono portiamo a zia, c'è un retaggio di Alessandro Magno, in questo modo l'Italia andrà verso l'altra parte del mondo. Alessandro Magno lo sapete sconfiggere l'impero persiano, ha costruito tantissime città che portano il suo nome e non si fermerà. Andrà in India e l'andirà la Cina.
Il problema è che quelle terre non ti lasciano neutro. Sapori, odori, costumi, magie, profumi. cambia, va bene, e Alessandro Manco in parte è cambiato, affascinato da quel modo, nel frattempo l'esercito ha mille problemi, mille divisioni, mille anche litigi, e lui, che è bisessuale come la maggior parte dei condottieri all'epoca, cerca di avere dei figli, ha molte difficoltà per avere dei figli, per avere una discendenza, lotterrà questi figli, lotterà da una donna orientale, per Alessandro Manco, per Aristotele, per ciò.
è anche scandaloso, non perché è un razzista alla Le Pen o alla Salvini di oggi, o per non parlare di razzismi biologici, di fascismo o assolutamente di nazismo, ma perché è un razzista culturale, non può essere l'erede di Alessandro Magno un figlio nato da una donna dell'Oriente, perché non avrà più quell'impotenza, quelle qualità. di un greco di razionità, di ponte della testa, poi torna anche cambiato, cambiato nel look diremmo noi oggi, cioè delle vesti pregiate orientali, tessuti, colori, in Oriente si truccavano anche i maschi, è chiaro, per un greco un maschio truccato, un maschio indebolito, un maschio corrotto, invece i colori, il rosso, l'azzurro, il verde, tutta questa ricorda anche sgargianti, praticamente luminosi, in Oriente affascina gli uomini che arrivano lì e torna, se no torna, torna con dei colori, con dei tessuti, trucchi, con catene, con collane, capite? E tutto ciò porta anche a molte delusioni in Aristotele che si ritirerà poi dopo nell'Egitto a compiere i suoi studi e il destino vuole che Alessandro Magno alla fine e Aristotele con due età ben diverse moriranno di fatto molto vicino a molto vicino, cioè muore nel 322. c'è poco più di un anno dopo la morte di Aristotele.
Dunque la parabola politica e la filosofica di Sandro Magno e di Aristotele si chiudono più o meno contemporaneamente. Certamente Alessandro Magno non è neanche 30 anni, invece Aristotele è più invecchiato, oltre 60 anni. Ora, la cosa importante da sapere è che c'è questo uomo di grande cultura che è il mentore, l'educatore più grande condottiero militare e politico dell'antica Grecia. Cosa è importante sapere in questa introduzione?
È importante sapere che Aristotele elabora un sistema filosofico, un progetto filosofico completamente diverso da quello di Platone. Il platonismo è un verticalismo, perché si fonda sull'idea che esistono due mondi, due realtà, il mondo dell'essere che è, il mondo teorico delle idee, e il mondo dell'essere che appare, il mondo delle cose. Invece il mondo di Aristotele è un mondo orizzontale, cioè il sapere è orizzontale, sono diverse discipline, le discipline si dividono in discipline teoretiche, adesso lo spiego, in discipline pratiche e in discipline poetiche, ma tutte studiano la sostanza, cioè quell'unica realtà di cui è composto il mondo, l'universo e il cosmo.
Esiste un'unica realtà, non c'è lo sdoppiamento della realtà. Ecco la prima grande critica di Aristotele e Platone. Platone colpì aver raddoppiato il mondo, determinato una duplicazione ontologica, l'essere unico. Invece lo ha moltiplicato Aristotele, dice Platone, l'ha raddoppiato.
L'errore di Platone è quello di aver raddoppiato il mondo, di aver raddoppiato la realtà, duplicato l'essere. Invece per Aristotele tutto è sostanza, poi le sostanze sono diverse. Va bene, ma tutto è sostanza. Ve ne è solo una che trascenderà tutto, che sarà Dio, che è la sostanza prima. Poi esistono le sostanze, la sostanza albero, la sostanza uomo, la sostanza acqua, tutto è sostanza e le discipline studiano i diversi modi di essere delle sostanze, va bene?
Ma tutto è una sostanza. Poi esiste la sostanza prima, che è Dio, di cui si occuperà la metafisica. Dunque è una filosofia orizzontale. e la prima grande libro delle scene, una discopedia del sapere, quella di Aristotele, perché elaborerà tante, tante discipline, di cui lui sarà uno di maggior parte dell'epoca, teorizzerà l'esistenza di tante discipline, le quali studiano la realtà. La realtà che studia lo zoologo non è quella del biologo, la realtà che studia il fisico, la realtà che studia il matematico, la realtà che studia l'artigiano, la realtà che studia il politico, ma è sempre la realtà, non esistono due realtà.
Alga di questa realtà di soltanto Dio, che è la causa prima che muove l'universo, ma Dio è signo di causa per Aristotele, lo vedremo nelle prossime lezioni. E'chiaro? Dunque, verticalismo platonico versus orizzontalismo aristotelico.
Non ci sono due realtà per Aristotele, ma ne è una soltanto. E quest'unica realtà è al centro del progetto filosofico appunto di... di Aristotele, che è il seguente. Noi abbiamo degli scritti di Aristotele, abbiamo tanti scritti esoterici, che sono gli scritti destinati ai suoi allievi, sono dei trattati, va bene?
Gli scritti invece esoterici, quelli destinati più al pubblico, quelli di forma dialogica, sono stati perduti, ok? In incendi, terremoti, sono stati trascritti, va bene? Noi abbiamo gli scritti esoterici, cioè gli scritti...
i trattati destinati ai suoi allievi, sono anche gli appunti delle sue lezioni, la trascrizione delle sue lezioni o trattati con gli scrive. Potremmo dire il libro di testo che i suoi allievi dovevano poi usare per fare filosofia. Si faceva filosofia nel liceo dal mattino alla sera.
In molti casi si faceva filosofia passeggiando. Per quello sono di peripatetici i filosofi del liceo. Peripatetici perché camminavano, si faceva filosofia all'aperto camminando.
Quali sono i tre rami di questo progetto filosofico? I tre gruppi in cui possiamo raggruppare appunto gli scritti sono appunto le scienze teoretiche, le scienze pratiche e le scienze poetiche. Le scienze teoretiche sono la metafisica, cioè la ricerca delle cause prime, va bene, supra dell'essere e dell'essere di Dio, la matematica ovviamente e la fisica, la fisica studierà chiaramente la natura.
La metafisica è un'opera raccolta da Livio Andronico che mette insieme tutti gli scritti e gli appunti di Aristotele che si occupa non di natura, ma di ciò che va oltre la natura, e mentre gli altri scritti sul cielo, sui movimenti, le meteoriti, eccetera, eccetera, sono scritti di fisica, va bene? E poi c'è ancora, sulla prima parte, sono gli scritti di logica, cioè studia il ragionamento, l'argomentazione, il linguaggio. Poi abbiamo gli scritti di, a proposito, le scienze pratiche. pratiche sui nostri comportamenti.