[Musica] buongiorno a tutte e a tutti e benvenuti a questo nuovo incontro del mondo in classe che è il primo di due appuntamenti organizzati in queste settimane dall'ISPI per le scuole superiori di tutta l'Italia Sono più di 1000 le classi connesse oggi Grazie per essere qui con noi nell'anno dell'80o anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale Come forse molti di voi sanno l'ISPI è un istituto che si occupa di politica internazionale ovvero di quello che succede nel mondo delle relazioni tra i paesi degli interessi delle tensioni dei problemi ma anche delle regole e degli accordi che determinano i loro rapporti Ecco quest'anno in Italia in Europa e naturalmente in tutto il mondo si celebrano 80 anni dalla fine di una guerra che forse più di ogni altra ha spinto il mondo verso dei cambiamenti mai visti prima cambiamenti che in qualche modo hanno regolato le relazioni e la convivenza tra i popoli e tra i paesi fino al giorno d'oggi Insomma con la fine della Seconda Guerra Mondiale e delle incredibili sofferenze e devastazioni che questo ha prodotto si è riusciti a fare la pace Insieme alla pace è venuto a crearsi un nuovo cosiddetto ordine internazionale su cui oggi proveremo a interrogarci con gli esperti dell'ISPI Ma cominciamo dall'inizio Alla fine della Seconda Guerra Mondiale il mondo si trovò a dover ricomporre le ferite e ricostruire un nuovo equilibrio dopo l'immane devastazione procurata dal conflitto e dai fascismi Da dove abbiamo cominciato in una situazione così complicata ma soprattutto chi furono i protagonisti di quel periodo lo chiedo a Michela Ponzani che è una storica autrice e conduttrice televisiva Ponzani Dunque chi furono i protagonisti del nuovo mondo postellico che va a delinearsi dopo la sconfitta del nazifascismo nel 1945 beh eh potremmo rispondere a questa domanda che si tratta principalmente delle forze interalleate rappresentate da Franklin Dilan Roosevelt presidente degli Stati Uniti dal primo ministro inglese Wston Churchill e da Joseph Stalin capo dell'Unione Sovietica In realtà il mondo che si va delineando è un mondo multilaterale Questo perlomeno aveva immaginato il presidente Roosevelt un mondo che mettesse fine a quegli stati che attraverso l'esercizio delle politiche di potenza avevano generato due guerre mondiali Eh la pace che Roosevelt immagina è una pace eh dublatura ed è una pace giusta una pace che eh nasce fondamentalmente su alcuni principi Mh la storiografia per molto tempo ha individuato in Franklin Delano Roosevelt un po' colui che aveva continuato eh la eh visione Wilsoniana del mondo e della pace La carta atlantica un documento importantissimo siglato nel 1941 dall'accordo fra Roosevelt e Churchill aveva stabilito dei principi che avrebbero dovuto costituire l'ossatura di un nuovo mondo un mondo non più fondato eh sugli sullo strapotere degli Stati nazionali eh sulle politiche di occupazione sull'aggressione coloniale sulla pace ingiusta E questi principi contenuti nella carta atlantica sono presto detti: libertà di pensiero e di parola libertà dalla paura libertà dal bisogno libertà dalla miseria una necessità di ricostruire un nuovo mondo sulla pace sulla giustizia sociale e sulla libertà con la sconfitta di quel totalitarismo che aveva comportato appunto l'oppressione in tutta Europa Sono principi che arrivano anche a coloro per esempio che sono relegati al confoentotene coloro che scrivono il manifesto di Ventotene proprio nel 1941 parliamo di Altiero Spinelli di Ernesto Rossi di Eugenio Colorni e si ispirano proprio a questi principi della carta atlantica a questa necessità di garantire la libertà per tutti i popoli una libertà che però sia fondata anche sulla giustizia sociale Quindi immaginano che cosa come sarà possibile costruire una nuova Europa dove da secoli gli stati si fanno la guerra beh attraverso la nascita di una federazione eh un organismo federativo che limiti la sovranità degli Stati in azione per il bene comune per il benessere delle genti e arrivi a limitare anche la proprietà privata per esempio non in maniera dogmatica come ha fatto l'Unione Sovietica ma secondo le necessità eh perché c'è bisogno di ridistribuire la ricchezza e c'è bisogno soprattutto di limitare quelli quelli che sono gli interessi delle classi dominanti del capitalismo finanziario che secondo gli estensori del manifesto di Ventotene aveva portato alla a progetti a progetti bellici Quindi è un mondo complesso un mondo fondato sul multilateralismo quindi sulla cooperazione attraverso un nuovo organismo internazionale l'Organizzazione delle Nazioni Unite appunto questo grande progetto di Roosevelt che sia capace di certamente rendere protagonisti i vincitori ma anche gli stati più piccoli che devono partecipare alla costruzione del processo di pace e non più essere schiacciati o essere sopraffatti da quelli che sono gli interessi delle nazioni delle nazioni più grandi Grazie Michela Ponzani Ecco ma proviamo a rimanere ancora in questo periodo del dopoguerra per capire il contesto in cui appunto sulle ceneri del vecchio mondo doveva sorgere un nuovo mondo Cosa rimaneva nel 1945 del vecchio mondo e come superarlo lo chiedo a Paolo Magri che è il presidente del comitato scientifico dell'ISPI La seconda guerra mondiale con le sue distruzioni e milioni di morti nucleare di Hiroshima in Giappone assieme al consumarsi per anni del genocidio degli ebrei rappresentarono il drammatico epilogo del mondo che si era creato nella prima metà del veco il mondo che possiamo definire come il mondo degli ismi perché nello stesso momento politica Economicamente si crearono una serie di fenomeni tutti che terminano per ismo Politicamente era gli anni dell'autoritarismo sia di comunista che fascista nazista autoritarismo fascismo nazismo ovvero eh sistemi che sottomettevano i diritti degli individui eh facendo prevalere quello del leader o quello del partito Economicamente in questi decenni del primo 9 prevaleva il dirigismo e il protezionismo igismo ovvero un ruolo importante dello Stato perché ci si riarmava e perché bisognava fare un'industria nazionale forte e protezionismo per proteggersi dai beni degli altri paesi Entrambi venivano alimentati dal nazionalismo Ecco un altro ismo che era dominante in vari paesi Autoritarismo protezionismo nazionalismo Si accompagnavano nel tempo da tempo da anni al colonialismo e al razzismo ai quali si aggiunse poi drammaticamente l'antisemitismo nazista e che e che portò al genocidio un mondo alla deriva quello degli Ismi un mondo che dimostrava dimostrò platealmente plasticamente il fallimento sia delle politiche di alleanza fra potenze le potenze dell'asse gli alleati come meccanismo per prevenire la guerra come deterrenza che il fallimento plateale e plastico anche del tentativo di regolare i rapporti fra gli stati attraverso la società delle Nazioni che era stata costituita su ispirazione del presidente americano Wilson dopo la fine della Prima Guerra Mondiale Un fallimento sotto gli occhi di tutti nella distruzione nella distruzione in Europa nei campi di sterminio europei nella distruzione nucleare nella distruzione e nelle macerie che ovunque erano presenti nel mondo Insomma in una situazione molto difficile i grandi del mondo iniziarono a cercare soluzioni a un ordine internazionale che sulle macerie della guerra era cambiato Ma ogni nuovo ordine ogni sistema di convivenza ha bisogno anche delle sue istituzioni Come si è passati dalle macerie della guerra alla costruzione di istituzioni per garantire la pace paolo Magri ma proprio su queste macerie proprio sulle sulle macerie di questo mondo crollato eh si creavano già le basi di un nuovo mondo Pensate non c'è non era ancora finita la guerra eravamo nel 1944 e in due conferenze negli Stati Uniti una a Bretton Woods e una Dumberton Oak si posero le basi entrambe negli Stati Uniti perché l'America stava uscendo come vincitrice di questa guerra soppiantando le potenze europee dell'8 Eh in queste due città si creano le basi da un lato eh a Breton Wuls delle istituzioni economiche in cui gli stati tutti assieme avrebbero cercato di evitare la grande depressione che tanto aveva determinato la nascita di fascismo nazismo autoritarismo in Europa E poi tutte insieme ad Amberton Ox cercavano di creare una nuova società delle nazioni l'ONU diversa migliore più potente Cerchiamo di capire entrambi questi momenti Bretton Woods Bretton Woods sono presenti fondamentalmente i paesi con economia di mercato Quindi qui non c'è il blocco sovietico i paesi che si ispiravano al comunismo ma tanti paesi che cosa che cercano fanno un primo esercizio per provare a coordinarsi collettivamente anziché la contrapposizione del nazionalismo del protezionismo un tentativo collettivo di fare che cosa di creare regole e strumenti per evitare appunto una futura grande depressione per coordinare le politiche economiche per prevedere strumenti di intervento per aiutare i paesi in difficoltà per evitare che gli eccessi dell'ognun per sé del dell'ognuno che professava My Country First determinassero grandi crisi economiche come quella vissuta con la Grande Depressione Poco dopo a Dumberton Oaks altri stati qui anche con la Cina anche con la Russia altri stati si trovano e cercano di fare nella politica lo stesso esercizio trovare un meccanismo per cui politicamente tutti assieme non individualmente ma tutti assieme si trovino si trovano modalità per intervenire per evitare un altro conflitto istituzioni di Bretton Woods per evitare una grande repressione depressione un'altra volta le istituzioni dell'ONU per evitare un'altra guerra mondiale e è anche qui uno sforzo collettivo e nasce il sistema ONU perché noi parliamo dell'ONU ma in realtà l'ONU nel tempo si occuperà di tante cose nasce per evitare la seconda la terza guerra mondiale ma poi un po' alla volta cerca di sgombrare il campo da quegli ismi dell'inizio del 900 si occupa di diritti umani per evitare che ci sia di nuovo colonialismo e razzismo La dichiarazione di diritti umani pochi anni dopo Eh si occupa di limitare l'uso e la produzione e l'impiego di armi con tanti trattati che rendono di più difficile arrivare alla guerra Ha avuto successo ha avuto successo Sì se pensiamo che non c'è stata un'altra grande depressione e non c'è stata un'altra guerra mondiale ma le guerre hanno continuato ad esserci e le crisi economiche hanno continuato ad esserci perché in certi campi l'ONU è rimasto paralizzato nei decenni perché perché dopo questo grande sogno collettivo pensate allo stesso tavolo Unione Sovietica Cina America Europa inizia la guerra fredda che rende molto più difficile il dialogo fra potenze contrapposte ideologicamente Grazie Ma invece come si è riusciti a rimettere insieme i paesi europei che fino a pochi anni prima erano stati in guerra ah con modalità diverse perché a pochi pochi anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale venivano messi insieme attraverso la ceca la comunità economica per il carbone e l'acciaio venivano messi insieme i nemici della Seconda Guerra Mondiale alleati e invasi Francia e i tre paesi del bene lux da una parte gli alleati e invasi e dall'altra la Germania e l'Italia le due potenze europee dell'asse ma venivano in generale messi insieme i due paesi più potenti del continente eh e venivano messi insieme questo è l'aspetto importante perché carbone e acciaio venivano messi insieme la gestione dei prodotti delle materie principali con le quali ci si faceva la guerra il carbone e l'acciaio Il carbone era allora la principale fonte energetica in Europa e serviva per tenerci a caldo ma anche per far andare le fabbriche e mentre l'acciaio ovviamente era la materia prima fondamentale per le armi e qui da lì è partito un meccanismo di passi dopo passi che ha portato da questa cooperazione piccola ma sulle cose più difficili fra i paesi ex nemici un po' alla volta mettere insieme il mercato comune poi la moneta comune e chissà in futuro anche altri aspetti della vita degli Stati come la difesa e come altri aspetti dell'economia sociale Grazie Paolo Magri Indubbiamente tra le invenzioni per così dire più ambiziose per costruire un nuovo mondo più pacifico dopo la seconda guerra mondiale c'è stata quella dell'Organizzazione delle Nazioni Unite l'ONU Ma con quali obiettivi è stata costruita precisamente l'ONU e per capirlo abbiamo chiesto un breve video a un ambasciatore funzionario internazionale di grandissima esperienza Staffan de Mistura che oggi svolge la funzione di inviato personale del segretario generale proprio dell'ONU per la Regione africana del SAEL Ebbene dopo la seconda guerra mondiale come avvenne di fatto dopo la Prima Guerra Mondiale c'è un momento c'è stato un momento di grande speranza e di grande volontà di evitare che si ripeta quell'orrore che è stata la guerra mondiale e quindi il primo ruolo dell'ONU è stato quello di dare questa speranza con un organismo in cui tutti potevano esprimere la propria voce Poi il secondo ruolo è venuto con la creazione delle agenzie dell'ONU le quali hanno contribuito enormemente questo riconosciuto da tutti e con gli aiuti umanitari con l'aiuto alimentare con le con l'UNICE per i bambini col per la salute per l'UNESCO per la cultura e così via L'altro è quello di essere un luogo dove comunque si può parlare e si deve parlare e si può esprimere la propria opinione sia verso l'interno che verso l'esterno e quindi in qualche maniera far uscire ed la loro frustrazioni o le loro ed volontà o desideri È un'occasione di evitare il peggio Quando non c'è un dialogo si ricorre molto più in fretta al conflitto E poi quello del peacekeeping poche parole quando c'è una pace e quando si è trovata una pace bisogna cercare di mantenerla perché basta un incidente che viene poi utilizzato per non mantenerla Insomma l'ONU di cui ci ha parlato l'ambasciatore dei Mistura ha svolto un ruolo importantissimo per garantire la convivenza e il dialogo pacifico nel corso degli ultimi 80 anni Ma naturalmente non tutto è stato così semplice e anzi con la pace non sono finite le tensioni internazionali tra i paesi ma forse si sono trasformate Il mondo infatti si è diviso gradualmente in due blocchi contrapposti Da un lato l'Occidente l'Europa e gli Stati Uniti e dall'altro l'Unione Sovietica ovvero dalla seconda guerra mondiale una guerra combattuta si è passati a un nuovo equilibrio ma anche alla cosiddetta guerra fredda tra questi due blocchi contrapposti Come si è arrivati a questa guerra fredda e che cosa ha significato per il mondo lo chiedo a Gianluca Pastori professore all'Università Cattolica di Milano Eh grazie Nicola In realtà le tensioni fra Stati Uniti e l'Unione Sovietica emergono già subito dopo la fine della guerra dopo la resa con la Germania e sono evidenti già a Poddam che è l'ultima grande conferenza in cui gli alleati di guerra si incontrano Negli anni successivi queste tensioni si approfondiscono aumentano i fronti di crisi in Europa in Asia comincia la guerra in indocina nasce la Repubblica Popolare Cinese ci sono i rapporti tesi fra le due Coree che poi nel 1950 portano allo scoppio della guerra sono solo alcuni dei fattori che alimentano le paure e i timori degli Stati Uniti L'avvio del piano Marshall il piano d'aiuto economico all'Europa la nascita della NATO il sostegno che gli Stati Uniti danno al processo di integrazione europea sono soltanto alcuni dei passi che Washington fa per cercare di contenere la possibile espansione dell'influenza sovietica È una fase di tensione molto forte che dura fino alla morte del leader sovietico di Stalin nel marzo del 53 Poi negli anni seguenti le evoluzioni della politica sovietica aumentano gli spazi e le occasioni di collaborazione Si arriva al disgelo nel 1955 Il confronto sul tema delle armi nucleari è un ruolo molto importante in questo processo Nel 49 l'URS aveva svolto il suo primo test nucleare aveva rotto il monopolio che gli Stati Uniti avevano avuto fino a quel momento Da allora le superpotenze allargano costantemente aumentano costantemente le dimensioni dei loro arsenali e avviene una corsa agli armamenti che caratterizza in realtà tutto lo sviluppo della guerra fredda Il lancio del primo satellite artificiale nel 57 lo Sputnik inaugura l'epoca dei missili intercontinentali e aggiunge a questa competizione una nuova dimensione A partire dagli anni 60 proprio la proliferazione nucleare che garantisce la stabilità del sistema internazionale attraverso quello che è il meccanismo della deterrenza Il timore di andare incontro a una rappresaglia devastante la cosiddetta mutual destruction la distruzione reciproca assicurata è l'elemento che spinge Stati Uniti e Unione Sovietica a tenere la competizione entro limiti gestibili e a cercare forme di collaborazione sempre più ampie Negli anni della cosiddetta distensione grosso modo fra il 1963 e il 1979 le superpotenze firmano anche una serie di accordi per regolamentare lo sviluppo dei rispettivi arsenali nucleari per contenere la proliferazione per limitare l'impiego di certi tipi di armi o addirittura per mettere un tetto al numero dei missili posseduti Guerra fredda tensioni armamenti nucleari deterrenza Ma insomma Gianluca Pastori com'è possibile che nonostante tutto questo il mondo si tenesse tutto sommato in un equilibrio abbastanza stabile pacifico in realtà è il cosiddetto equilibrio del terrore che dura più o meno fino alla metà degli anni 80 e che le superpotenze sostengono autolimitandosi evitando di prendere iniziative che minaccino il funzionamento della deterrenza La competizione oltre a portare l'introduzione di armi sempre più moderne e sempre più potenti si sposta si esprime su altri livelli Se in Europa la situazione è stabile già fra la fine degli anni 40 e l'inizio degli anni 50 nel resto del mondo la guerra fredda alimenta il tentativo il continuo tentativo di mosche di Washington di allargare la loro sfera di influenza conquistando nuovi alleati o portandoli via all'avversario La decolonizzazione la nascita dei paesi di nuova indipendenza in Asia e in Africa hanno un ruolo centrale in questo processo e concorrono in modo importante ad allargare lo spazio geografico del confronto Una conseguenza è la proliferazione di quelle che si chiamano le guerre per procura le war by proxy in inglese In queste guerre l'influenza e gli interessi delle superpotenze si sommano e si intrecciano a quelle degli attori locali Dietro a queste guerre ci sono sempre problemi locali È raro che Mosca o Washington siano coinvolti direttamente con le loro truppe anche se ci sono eccezioni e pensiamo alla guerra del Vietnam nel caso degli Stati Uniti o alla guerra in Afghanistan per l'Unione Sovietica però l'assistenza militare e il sostegno politico e diplomatico che le superpotenze danno ai belligeranti hanno una parte centrale in questi conflitti e la vittoria o la sconfitta dell'alleato sono viste come una vittoria o una sconfitta della sua superpotenza di riferimento Come l'equilibrio del terrore anche le guerre per procura sono state uno strumento che ha impedito alla rivalità fra USA e URS di diventare guerra calda In tutti e due i casi sono state valvole di sfogo che hanno permesso di tenere la tensione sempre sotto il livello di guardia Al fondo però c'è in ogni caso il riconoscimento del fatto che la presenza di quell'altro dell'altra superpotenza è funzionale alla stabilità del sistema Stati Uniti e Urus giungono abbastanza presto a riconoscere questo stato di cose e gli danno una formalizzazione nella cosiddetta dottrina della coesistenza competitiva secondo cui la rivalità fra superpotenze non va letta tanto in un'ottica di preparazione a un futuro scontro militare quanto come una sfida politica ed economica non necessariamente preludio di un conflitto armato Non è un caso che la fine della guerra fredda e la scomparsa dell'Unione Sovietica anziché spianare la strada verso un lungo periodo di pace e stabilità portano a un aumento dei conflitti e della violenza In passato per evitare il rischio di essere trascinati in un conflitto che avrebbe potuto portare alla loro distruzione USA e UROS avevano tutto l'interesse a impedire che una crisi locale degenerasse in un escalation fuori controllo Nel mondo post bipolare questo meccanismo di limitazione della violenza perde efficacia Si chiude in questo modo quella lunga epoca che Raymond famoso storico francese aveva definito della pace impossibile e della guerra improbabile Si apre un nuovo scenario in cui la possibilità della guerra torna a essere un'opzione credibile anche per l'Europa Grazie Gianluca Pastore Da una certa stabilità data dai meccanismi della guerra fredda insomma negli anni si è tornati di nuovo a concepire la possibilità che nuovi conflitti potessero scoppiare Ma come abbiamo visto nel frattempo il mondo è cambiato moltissimo e proprio nella seconda metà verso la fine del veco è emerso un nuovo concetto internazionale quello di globalizzazione Ma che cosa è stata veramente la globalizzazione del mondo nel XX secolo ce lo spiega Lucia Taioli professoressa al Politecnico di Milano Grazie Nicola e buongiorno e benvenuti a tutti Quando parliamo di globalizzazione dal punto di vista economico facciamo riferimento al fatto che gli scambi commerciali e le relazioni economiche non coinvolgono solo pochi grandi paesi ma coinvolgono tutto il globo tutto il mondo Questo processo di globalizzazione cioè di coinvolgimento di tutti i paesi è stato graduale non è avvenuto dall'oggi al domani Subito dopo la seconda guerra mondiale gli scambi commerciali si incentravano soprattutto sulle relazioni tra Stati Uniti e paesi europei sostanzialmente tra i vincitori della seconda guerra mondiale E a questi si aggiungevano altre economie che all'epoca erano già abbastanza avanzate ma con il tempo mano a mano che lo sviluppo aumentava che venivano smantellati gli imperi coloniali si sono aggiunti molti altri paesi a questo processo di globalizzazione paesi che all'epoca venivano definiti in via di sviluppo e che oggi chiameremmo emergenti che con la loro crescita sono diventati partner commerciali sempre più stretti di altri paesi e mercati sempre più interessanti e importanti I paesi dopo lo sfacelo della seconda guerra mondiale si sono resi conto che gli scambi internazionali convenivano a tutti consentivano di accelerare la ricostruzione e i processi di industrializzazione Quindi tutti sono stati coinvolti perché avevano un interesse in questo processo Però mano a mano che il numero di attori della globalizzazione è cresciuto le cose sono diventate più complesse perché gli interessi dei vari paesi coinvolti non coincidevano sempre e quindi alcune tensioni ci sono state C'erano paesi che volevano dare la priorità a certe tipologie di scambi Per esempio i paesi emergenti ritenevano prioritari gli scambi agricoli a differenza dei paesi più industrializzati Alcuni paesi volevano proteggere dalla concorrenza estera alcuni settori e quindi i diversi sistemi economici e le istituzioni di questi sistemi economici nazionali non sempre armonizzate a volte erano in un qualche tipo di conflitto ma parliamo di conflitti molto morbidi e non certamente conflitti aspri quelli che si erano registrati in precedenza eh nell'allargare gli scambi Quindi tutti i paesi si sono accorti che è vero che si erano cresciute alcune tensioni ma allo stesso tempo il fatto di essere partner e interdipendenti ha contribuito a non entrare in conflitti aperti e distruttivi proprio perché tutti si sono resi conto di quanto queste interdipendenze portavano benessere occupazione maggiore sviluppo e quindi conveniva mantenere questo tipo di sistema Effettivamente abbiamo visto che questo stringersi di relazioni internazionali non ha eliminato completamente tutti i conflitti ma li ha mantenuti a livello abbastanza contenuto e locale E abbiamo anche visto che questo tessuto di relazioni economiche che è diventato sempre più fitto e sempre più stretto ha anche contribuito a smantellare alcuni blocchi in opposizione durante la guerra fredda nello scorso secolo Uno dei motivi per cui è crollato l'impero sovietico è stato proprio che essendo marginalizzato dal sistema di scambi commerciali ha incontrato tante difficoltà economiche e ha fatto fatica a reggere nel tempo Quindi sicuramente gli scambi economici e la globalizzazione hanno contribuito ad avere la seconda metà del 20o secolo più tranquilla rispetto alla prima Insomma si è passati da una guerra mondiale a una guerra fredda ma anche a un mondo più aperto più globalizzato e alla costruzione di istituzioni internazionali e di un ordine globale che hanno favorito la cooperazione e gli scambi commerciali tra i paesi Ma chi erano i protagonisti della globalizzazione del secolo scorso e quali le organizzazioni e meccanismi creati per garantirne il funzionamento lucia Taioli come ha accennato i protagonisti della globalizzazione e degli scambi internazionali all'inizio subito dopo la seconda guerra mondiale sono stati soprattutto gli Stati Uniti e i paesi europei che hanno formato nel 1957 la Comunità economica europea proprio per eliminare le barriere esistenti tra di loro e rafforzare i legami economici A questi pilastri del processo di integrazione Stati Uniti e Europa si sono aggiunti molti altri paesi Nel caso della Comunità Economica Europea i paesi fondatori erano sei ma poi come sappiamo la comunità si è allargata agli attuali 27 membri dell'Unione Europea e questa questo allargamento è stato proprio dovuto al successo che questa iniziativa ha avuto L'integrazione ha portato un forte miglioramento delle condizioni economiche di tutti i paesi membri e ha spinto chi era rimasto fuori a voler aderire Questa visibilità dei vantaggi legati all'integrazione economica ha spinto come nell'Unione Europea anche altri paesi nel resto del mondo a cercare di integrarsi Per organizzare il sistema degli scambi a livello mondiale subito dopo la seconda guerra mondiale era stato creato un accordo inizialmente chiamato General Agreement on Tarif and Trade che è poi diventato molto più recentemente nel 1995 quella che conosciamo oggi come l'Organizzazione Mondiale del Commercio o World Trade Organization VTO Inizialmente come nel caso dell'Unione Europea al VTO all'epoca GAT aderivano pochi paesi ma attualmente questo accordo include la stragrande maggioranza dei paesi del mondo che hanno aderito su base volontaria Perché c'è stata questa adesione l'accordo prevede che le politiche commerciali dei paesi seguano una serie di principi lo stesso trattamento per tutti i membri la trasparenza nelle politiche messe in atto e la reciprocità Tutto questo per rendere più stabili e affidabili gli scambi mondiali questa questi accordi queste regole hanno avuto ovviamente momenti di difficoltà ma hanno funzionato bene e infatti i paesi hanno voluto aderirvi e proprio perché vedevano i vantaggi di entrare a far parte di questo sistema Questo sistema di regole che trattava tutti allo stesso modo ha permesso a tutta una serie di paesi soprattutto quelli più arretrati emergenti di aumentare il loro sviluppo Un caso emblematico è quello della Cina che è uno dei principali paesi che inizialmente non era stato incluso nell'accordo ma nel momento in cui la Cina nel corso degli anni 90 del secolo scorso ha deciso di puntare su commercio internazionale per il proprio sviluppo ha ritenuto fondamentale entrare nel VTO e ha chiesto infatti di aderire perché questo le permetteva una migliore integrazione coi mercati mondiali e le permetteva di entrare in rapporto alla pari con tutti gli altri Da quando è entrata nel VTO nel 2001 la Cina infatti è diventata un altro dei protagonisti del commercio mondiale e anche qui vediamo l'effetto delle relazioni economiche sulle relazioni geopolitiche i rapporti con gli Stati Uniti che fino agli anni 80 erano piuttosto tesi e Stati Uniti e Cina si consideravano nemici a partire dalla creazione di forti rapporti commerciali questi rapporti sono molto cambiati Tra i due paesi è nata una partnership economica Molte grandi imprese americane hanno spostato parti della produzione verso la Cina per beneficiare della capacità produttiva del paese che ovviamente è dotato di un'enorme quantità di manodopera e di lavoratori ma anche per beneficiare delle enormi dimensioni del suo mercato interno Quindi anche in questo caso abbiamo visto come la creazione di rapporti commerciali ha notevolmente ridotto le tensioni geopolitiche Col tempo però abbiamo visto che la Cina è cresciuta molto velocemente dal punto di vista economico è diventata una vera potenza economica e questo ha ha riportato ad altre tensioni con gli USA che li hanno hanno visto la Cina come un potenziale concorrente E vediamo che questo si sta ancora manifestando ai giorni nostri ma la ragione delle tensioni economiche è soprattutto legata al fatto che alcuni paesi ritengono che altri non rispettino correttamente le regole Un sistema di regole internazionali negli scambi monitorato da alcune istituzioni aiuta sicuramente a ridurre le varie tensioni Grazie Lucia Taioli Certo negli sviluppi della globalizzazione ovviamente non sono mancati gli errori i pasticci le ingiustizie ma complessivamente il cosiddetto ordine internazionale creato dopo la seconda guerra mondiale ha garantito un certo equilibrio una stabilità diffusa insomma ha funzionato o ha sembrato funzionare almeno fino al giorno d'oggi in cui molte regole molti equilibri di quest'ordine sembrano essere entrati in crisi Ma insomma mentre tutto sembrava andare bene c'è stato qualche cosa che non ha funzionato senza che ce ne accorgessimo Ne parliamo con Matteo Villa esperto degli molte cose non hanno funzionato negli ultimi 30 anni e ci hanno fatto capire che il mondo che speravamo sarebbe arrivato in realtà è ancora lontano a realizzarsi Ve ne citerò tre Una ha a che fare con l'ONU una con gli Stati Uniti e una con gli altri grandi paesi del mondo soprattutto quelli non occidentali Partiamo dall'ONU che non funziona Quando io avevo la vostra età negli anni 90 la guerra fredda era appena finita Dei due grandi contendenti gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica erano rimasti solo gli Stati Uniti Certo non è che a quel punto era scoppiata la pace ovunque Negli anni 90 ci furono per esempio grandi guerre nei Balcani a due passi dall'Italia e molte guerre civili in Africa Però il numero di missioni di peacekeeping cioè di mantenimento della pace delle Nazioni Unite era cresciuto moltissimo da 5 negli anni 80 a ben 20 negli anni 90 In molti pensavamo ok il mondo non è super pacifico ma potrebbe diventarlo Ok l'ONU non è perfetta ma davvero quell'organizzazione se guidata dai grandi paesi del mondo riuscirà a ridurre i conflitti o almeno a tenerli sotto controllo Invece è bastato poco per capire che non sarebbe stato così dell'ONU fanno parte quasi tutti i paesi del mondo ma non tutti sono uguali I cinque grandi quelli che hanno vinto la seconda guerra mondiale cioè gli Stati Uniti il Regno Unito la Francia la Russia e la Cina hanno un seggio permanente dei consigli di sicurezza il che significa che hanno il diritto di veto cioè possono dire "No questa cosa non mi sta bene" e non far passare le risoluzioni dell'ONU E così se tra questi cinque grandi paesi non corre buon sangue l'ONU si blocca Se gli Stati Uniti e la Russia o gli Stati Uniti e la Cina sono in conflitto tra loro ciascuno metterà il veto alle iniziative dell'altro e così anziché mantenere la pace ci si farà la guerra gli uni contro gli altri con altri mezzi e proprio alle Nazioni Unite Quindi primo problema l'ONU non funziona Immagino che lo sappiate anche voi perché quanti paesi conoscete oggi in cui un conflitto è stato risolto con l'intervento delle forze di pace Nazioni Unite purtroppo pochissimi Parallelo a questo arriviamo al secondo problema Gli Stati Uniti che erano rimasti la potenza più grande nel mondo la superpotenza mondiale con l'esercito più grande e forte le armi nucleari avrebbero dovuto mantenere avere interesse a mantenere l'ordine che si era costituito Certo era un non ondfetto ma basato sul diritto internazionale sull'idea che la guerra non la si fa se qualcuno non ti è attaccato prima Invece nel 2003 cioè circa 20 anni fa proprio gli Stati Uniti hanno invaso l'Iraq In Iraq c'era è vero Satanussein un dittatore brutale che aveva affamato e ucciso parte della sua popolazione ma questo paese non aveva in quel momento attaccato nessun altro Quando gli Stati Uniti hanno deciso di invadere l'Iraq abbiamo capito che qualcosa era cambiato per sempre Il re era nudo e non potevamo più pensare che a Washington avrebbero davvero cercato di fare gli interessi di tutti o che quantomeno avrebbero limitato i loro interessi in favore di principi di pace e stabilità Non l'abbiamo capito solo in Europa ma l'hno capito anche nel resto del mondo E quindi arriviamo al terzo e ultimo problema ovvero che questo ordine sorretto delle Nazioni Unite se non ci sono gli Stati Uniti a farlo rispettare probabilmente non lo farà rispettare nessun altro Le grandi potenze che ormai sono emerse fuori dall'occidente come la Cina e l'India hanno interesse a difendere l'ordine costituito ma soprattutto a parole Tutte dicono di volere la pace e di voler difendere il libero commercio Tutte vogliono pace e libero commercio però perché sono cose che gli permettono di crescere economicamente Persino il presidente cinese Shigjin Ping in teoria capo di uno stato comunista qualche anno fa è andato in Svizzera a World Economic Forum dove si trovavano si ritrovano le grandi elite capitaliste mondiali a dire che alla Cina piace il libero commercio la globalizzazione e che l'ascesa della Cina è pacifica In realtà non è così Soffermiamoci proprio sulla Cina è un paese che negli ultimi 10 anni è andato in alcune isole nel marcinese meridionale vicine alle Filippine al Vietnam e ne ha di fatto preso possesso militare In alcuni di questi atolli che ha occupato militarmente ha costruito basi militari con tanto di piste per l'atterraggio di aerei Pensateci lo ha fatto in atolli piccolissimi praticamente luoghi prima incontaminati sono diventati posti in cui ci sono basi militari cinesi e solo quello E sempre la Cina ha deciso di reprimere i movimenti democratici a Hong Kong Sempre la Cina vuole riannettere Taiwan cioè un'isola vicino alla Cina dove c'è un governo indipendente E se questo governo non acconsentirà alla rinesione con la Cina Pechino promette di riconquistarla con la forza Insomma queste erano le avvisaglie che qualcosa non stava funzionando Le Nazioni Unite non funzionano gli Stati Uniti non fanno nulla per dimostrare di essere una superpotenza responsabile E anche i paesi che sono diventati potenti nel frattempo non fanno nulla per migliorare le cose anzi spesso le peggiorano Per concludere 3 anni fa la Russia ha invaso l'Ucraina Non è che prima non ci fossero le guerre o che questa guerra quindi sia più importante delle altre ma è una guerra particolare che ci ha risvegliato Eravamo convinti che in Europa non ci saremmo mai più fatti la guerra o che anche se fosse successo una guerra futura sarebbe stata un conflitto limitato perché tutti i paesi sono ormai così interconnessi che non conviene a nessuno a farsi la guerra e anche dal punto di vista culturale nessuno vuole più la guerra Adesso invece ci siamo risvegliati in un mondo più insicuro in mondo in cui dobbiamo lavorare ancora molto per salvaguardare la pace senza darla mai per scontata Grazie mille Matteo e con questo avvertimento importante siamo giunti alla fine di questo incontro del mondo in classe Non mi resta dunque che darvi appuntamento al prossimo 11 aprile Nel secondo incontro di quest'anno cercheremo infatti di capire meglio insieme agli esperti dell'ISPI per quali motivi e con quali conseguenze l'ordine mondiale di cui abbiamo parlato sembra essere entrato in crisi Grazie a tutti per aver partecipato a questo incontro Non dimenticate di seguire l'ISPI su tutti i canali social per rimanere aggiornati sui grandi temi della politica internazionale [Musica] เ [Musica] [Musica] เ [Musica] [Musica] [Musica] [Musica] เ [Musica] เ [Musica] [Musica] [Musica] [Musica] [Musica] [Musica] เ Oh [Musica] เ [Musica] Oh เฮ [Musica] [Musica] [Musica] [Musica] เ เฮ [Musica] [Musica] [Musica] [Musica] เ [Musica] [Musica] [Musica] เ [Musica] [Musica] [Musica] เ [Musica] [Musica] เ [Musica] [Musica] [Musica] [Musica] เ [Musica] เ [Musica]