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Lezione su Diocleziano e la Tetrarchia

buongiorno l'elezione di oggi è dedicata diocleziano un imperatore importantissima fondamentale che tende il potere tra il 284 il 305 dopo cristo per alleggerire la questione divideremo una lezione di oggi in due parti in questa prima lezione vedremo velocemente quali siano i caratteri della monarchia di diocleziano e continueremo parlando tecnicamente della necessità della divisione dell'impero e dell'organizzazione della tetrarchia nella seconda lezione invece ci occuperemo più diffusamente dell'ultima parte ovvero di quali siano stati i provvedimenti economici e sociali del nostro imperatore torniamo all'inizio e cominciamo la lezione allora quando diocleziano sale al potere sarà il potere ben cosciente di un fatto ovvero della necessità di porre un limite a quella che era stata il problema fondamentale che si era visto prima che era quello era dato pero dell'anarchia dove per anarchia effettivamente stavo stiamo parlando degli imperatori dell'anarchia del periodo precedente l'anarchia si era manifestata in due in due situazioni da una parte quella del controllo del territorio e dall'altra parte quella del criterio di successione il problema del criterio di successione era a sua volta legato ad una serie di imperatori che erano stati uccisi dai propri militari e quindi in qualche modo diocleziano e ho portato a riflettere proprio sulla figura dell'imperatore stesso ed è esattamente in termini in questi termini qua c'è nei termini di questo problema qui che emetteremo giu i primi concetti la prima cosa che capisce diocleziano è la necessità di dover organizzare un potere assoluto ovvero un potere sciolto da altri condizionamenti non si poteva più permettere alle legioni di controllare quelli che erano i destini dell'imperatore non si poteva consentirlo i pretoriani quindi la riforma andava fatto in questo senso qua come si può costruire un potere assoluto la risposta che mi sa che da diocleziano a in questo senso cioè si deve passare attraverso la divinizzazione dell'imperatore se effettivamente si riesce a divinizzare d'accordo l'imperatore allora significa che la nostra quella che effettivamente parte per essere una monarchia diventa una teocrazia e quindi la teocrazia dovrebbe suscitare maggior rispetto proprio perché nella teocrazia noi sappiamo che la massima carica politica coincide con la massima carica religiosa l'accordo in questo senso qua noi capiamo che diocleziano effettua un passaggio da quello che noi chiamavamo princeps e lo chiamavamo principi già ad augusto a quello che adesso chiameremo come dominus il dominus ovviamente è lontanissimo è inavvicinabile dai cittadini d'accordo che diventano a questo punto i cittadini diventano effettivamente sudditi quindi non è una riforma da poco quella che fa che fa diocleziano ed effettivamente capisce che è che c'è la necessità di un cambiamento anche culturale nella visione del monarca stesso questa cosa qui d'altra parte non può funzionare se e questo è il secondo punto che possiamo metterci come necessario non c'è anche un uniformità culturale qual era il problema dell'uniformità culturale a questa altezza temporale qua beh una dei pro uno dei problemi era effettivamente quello del cristianesimo ed è in questo senso qua che trovano giustificazione all'altezza del trecento e 3 dopo cristo le persecuzioni in nome di diocleziano purtroppo è tristemente legato a queste persecuzioni tuttavia vorrei far notare come ancora una volta l'atteggiamento dei romani e di diocleziano in particolare non non è finalizzato ad un'uniformità di carattere religioso per la religione stessa ma è finalizzata ad un'uniformità culturale che deve garantire la solidità del potere politico quindi non si tratta di un moto di intolleranza ma della volontà di risolvere un problema dopodiché il problema su più fu risolto effettivamente nel sangue però dobbiamo riconoscere questa cosa e questo fatto qua allora proseguiamo con il nostro ragionamento dicevamo appunto che il nostro nostro sovrano doveva risolvere due problemi quindi un problema lo ripetiamo era quello della successione e secondo problema era quello del limes il controllo del limes controllo il limes si vede abbastanza bene in questa in questa carta geografica perché è questo qui che segue il reno prima è che segue il danubio in seconda battuta e poi dall'altra parte qua ad est dove vediamo questo confine va che ci porta da questa parte abbiamo i persiani che furono insomma il grande il grande problema poi successivamente d'accordo allora il limes perché dava problemi il problema era quello del controllo del territorio in particolare diocleziano si rende conto dell'insufficienza di un imperatore perché i confini dell'impero a questo punto sono determinerà mente troppo vasti per essere controllati da tutti un'altra cosa di cui lui si era resa conto era di fatto verrà fatto della debolezza dell'apparato statale significava questo che c'era poco controllo poco controllo capillare per esempio sul problema del dell'esazione delle tasse ecco quindi era necessario programmare una successione al potere e facendo questa cosa qui si doveva in qualche modo limitare il problema limitare il potere delle legioni potere delle regioni che si era visto essere grave e pericoloso durante il periodo precedente per questo motivo lui decise di organizzare appunto una divisione dell'impero a partire dal 286 dopo cristo e questa divisione dell'impero va appunto per noi sotto il nome di tetrarchia la parola è abbastanza trasparente per cui abbiamo un prefisso tetra che significa appunto 4 e un'altra parola che arca che significa potere quindi il potere deve essere diviso secondo diocleziano in quattro parti allora vediamo come funziona la tetrarchia abbiamo qua già un'immagine una carta geografica che ci fa capire abbastanza chiaramente con i colori come vengono organizzate le cose ma cerchiamo insomma di capire un po meglio e l'organizzazione stessa della tetrarchia allora la tetrarchia innanzitutto prevede una divisione in due in due dell'impero qui all'altezza del 286 si dividono gli impegni imperi allora da una parte abbiamo l'oriente che viene affidato a diocleziano stesso e che ha come capitale nico media siamo nel 286 dall'altra parte c'è l'impero di occidente che verrà affidato all'imperatore valerio massimiano e che avrà come capitale milano ok diamo un'occhiata eccoci qua quindi qua c'è nico media qua abbiamo milano e interessante che ci sia stato questo passaggio da roma verso milano perché c'è stato un passaggio da roma verso milano perché milano era più vicina alla alla zona sensibile che era la zona appunto renana per questo motivo si pensò che fosse più facile per gli imperatori mobilitare le legioni da milano e non da roma questo sarà un passaggio fondamentale verso diciamo il decadimento in qualche modo di roma l'accordo queste due figure che sono le figure principali vengono chiamati a o gusti ma poiché noi dobbiamo pensare ad un potere di successione e soprattutto dobbiamo arrivare a 4 i nostri august i decidono a loro volta di nominare dei cesari in modo che il nostro impero risulti diviso in quattro e quindi più controllabile e allora abbiamo da una parte ad oriente l'imperatore galerio il cesare galerio il quale pone la propria capitale a sirmio e poi dall'altra parte abbiamo invece costanzo cloro che pone la propria capitale nella città di treviri accordo allora diamo un'occhiata qui eccoci qua ecco qui tra vili e dall'altra parte sirmi farà parte balcanica vedete sempre che sono tutte delle città che sono estremamente vicine ai confini ok quindi sempre per controllare questo l'ims qui che poi sarà il limes che purtroppo crollerà alla fine è quello a cui su cui appunto insistono molto frequentemente le invasioni che poi saranno milioni dei visigoti dall'altra parte capite anche che in qualche modo diocleziano tende a mettersi più vicino alla zona di antiochia insomma per controllare appunto questo sistema qua come doveva funzionare questo sistema della tetrarchia e con questo finiamo la prima parte della nostra lezione allora la divisione della tep per chi sa dove doveva funzionare così il potere degli augusti doveva durare 20 anni alla fine di questo ventennio i cesari sarebbero diventati august ii a loro volta avrebbero dovuto nominare dei nuovi cesari in questo modo secondo appunto diocleziano poi la storia come spesso come spesso accade ci dirà che le cose non andranno così però insomma il progetto effettivamente doveva essere questo bene direi che per questa parte cioè la parte organizzativa della della lezione su diocleziano siamo abbiamo detto sostanzialmente quello che si doveva facciamo un veloce ripasso e poi ci vediamo alla seconda parte della lezione sul sulla sulle riforme i provvedimenti economici sociali allora abbiamo siamo partiti dal delineare un problema il problema di cui si era reso conto diocleziano era il problema dell'anarchia e si era chiesto come risolvere il problema dell'anarchia d'anarchia si poteva risolvere attraverso il controllo del territorio e trovando un criterio di successione inoltre rafforzando la figura dell'imperatore questa cosa qui passa attraverso la creazione di un potere assoluto come si crea un potere assoluto si crea fondamentalmente in termini culturali cioè si crea divinizza ndaw l'imperatore ovvero creando quella che noi possiamo definire una teocrazia in questo modo non abbiamo più un princeps di carattere repubblicano o prio monarchico ma abbiamo effettivamente un dominus che ci porta ad avere dei sudditi veri e propri inoltre dicevamo passa attraverso un uniformità culturale e questo ci giustifica in qualche modo o quantomeno ci fa capire quale fu il criterio delle persecuzioni che vennero fatte da diocleziano per cui poi viene ricordato questo imperatore nonostante sia stato un buon imperato abbiamo visto un'altra cosa abbiamo visto che secondo diocleziano il potere va portato in modo diviso quindi c'è il problema della successione e dall'altra parte c'è il problema del controllo del limes controllo del territorio di fatto un imperatore non è abbastanza inoltre è debole l'apparato statale perché non garantisce sufficiente controllo per questo motivo alla soluzione che da diocleziano è quello di una tetrarchia ovvero il potere di 4 vediamo allora come viene tecnicamente organizzata questa intanto è la statua dei the tra archi a venezia l'accordo si vedono i due ceseri ei due auguri che si abbracciano la divisione del dl 2 dell'impero parte dal 286 avanti cristo e si divide nel l'impero d'oriente e nell impero d'occidente con un cambio di capitali allora ad oriente troviamo la capitale nico media la novità grande è quella dell'occidente dove troviamo come capitale milano abbiamo visto che la necessità di spostare la capitale a milano era quella di controllare appunto questa zona qui del confine del reno danubiano ai due august i vengono affiancati però i due cesari che si pongono come capitale da una parte sirmio che el'odierna belgrado e dall'altra parte tra vili che per i confini attuali si trova in germania questo potere qui era un potere che doveva funzionare con un'alternanza ventennale quindi dopo 20 anni di potere gli auguri avrebbero dovuto deporre il proprio potere lasciare il potere ai cesari che a loro volta avrebbero continuato la successione torniamo ancora una volta la carta geografica e ripassiamo ancora una volta quindi nella zona italiana abbiamo un cesare scusate 1 augusto nella zona orientale abbiamo un altro augusto e poi abbiamo la zona appunto di treviri con il primo cesare d'occidente e la zona di sirmio invece con il secondo c'è vero ed occidente spero sia stato chiaro prossima lezione è quella su ripasso dei provvedimenti economici e sociali appunto di diocleziano grazie