Contesto politico: vive durante l'esilio della famiglia Medici e il governo della Repubblica Fiorentina guidata da Pier Soderini.
Ruolo: Svolge incarichi amministrativi e diplomatici, conoscendo la realtà politica degli stati italiani.
Opere e scrittura
Ritiro: Con il reinsediamento dei Medici, Machiavelli viene allontanato e si ritira nella villa dell'Alberghetto, vicino a San Casciano Val di Pesa.
Dedizione alla scrittura: Si dedica alla scrittura con attenzione agli eventi politici e alle vicissitudini storiche.
Ritorno a Firenze: Si riavvicina gradualmente a Firenze, frequenta letterati agli Orti Oricellari e riceve commissioni dai Medici.
Nuovo esilio: I Medici vengono nuovamente scacciati nel 1527. Machiavelli tornerà a Firenze dopo tre anni ma sarà interdetto dalla vita pubblica e morirà il mese successivo.
Teoria politica
Pragmatismo: La teoria politica di Machiavelli si basa sul pragmatismo. Il potere deve concentrarsi sulla realtà concreta, non sulle idee astratte.
Osservazione della storia: Permette di individuare costanti utili per il bene dello stato.
Autonomia della politica: La politica deve difendere la sua autonomia anche rispetto alla morale.
Il Principe
Contesto di scrittura: Composto durante il ritiro forzato, in un periodo di tumulto e guerre d'Italia.
Tesi principale: Possibilità di un governo saldo, stabile e resistente alle ingerenze esterne.
Stile: Ordinato, razionale e concreto, ma con punte retoriche.
Virtù del governante: Machiavelli sintetizza le virtù necessarie per un buon governante, tra cui l'astuzia della volpe e la forza del leone, adatte alla simulazione e alla violenza.
Concezione del potere: Va oltre una visione strettamente umanistica del potere.