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Machiavelli: vita e teoria politica

nato a firenze nel 1469 solo machiavelli vive il periodo in cui la famiglia dei medici viene cacciata dalla città per la repubblica fiorentina guidata da pier soderini svolge alcuni incarichi amministrativi e diplomatici durante i quali ha modo di conoscere la variegata realtà politica degli stati italiani le sue riflessioni in merito iniziano a prendere forma nelle prime opere con il reinsediamento dei medici molti esponenti del precedente governo vengono puniti machiavelli è allontanato e si ritira nella villa dell'alberghetto nei pressi di san casciano val di pesa dove si dedica alla scrittura con lo sguardo sempre attento alle vicende politiche e ai ribaltamenti della storia un riavvicinamento graduale a firenze dove inizia a frequentare il gruppo di letterati che si riunisce presso gli orti oricellari e ai medici stessi a commissionargli un'opera storiografica ufficiale prepara il suo ritorno nella città la collaborazione con i medici risulta però intempestiva dato che la famiglia viene nuovamente scacciata da firenze nel 1527 vi tornerà dopo appena tre anni ma machiavelli nuovamente interdetto dalla vita pubblica muore il mese successivo la teoria politica di machiavelli è basata sul pragmatismo il potere che vuole essere efficace e incisivo deve concentrarsi non su idee astratte ma sulla realtà concreta e l'osservazione della storia permette di individuare alcune costanti utili per perseguire il bene dello stato con ogni mezzo necessario la politica deve insomma difendere la sua autonomia anche rispetto alla morale il principe composto durante i primi mesi del ritiro forzato dunque nel turbolento contesto del ritorno dei medici e più in generale delle guerre d'italia è un trattato la cui tesi è la possibilità di un governo saldo stabile e resistente alle numerose ingerenze esterne che tormentano la realtà italiana del periodo con il supporto di uno stile ordinato razionale e concreto anche se non immune da punte retoriche machiavelli sintetizza le virtù che un buon governante deve possedere comprese caratteristiche tipiche degli animali come l'astuzia della volpe e la forza del leone adatte alla simulazione e alla violenza e dunque ben al di là di una concezione del potere strettamente umanistica