Transcript for:
La sfericità della Terra secondo Eratostene

Il 12 aprile 1961, il cosmonauta sovietico Yuri Gagarin fu il primo uomo a viaggiare nello spazio. Fino ad allora, nella storia dell'uomo, nessuno aveva mai ammirato il nostro pianeta dall'alto. Gli apparve simile a una sfera blu.

È trascorso poco più di mezzo secolo da allora. Dobbiamo ricordare, tuttavia, che alcuni antichi matematici avevano già intuito la forma sferica del nostro pianeta senza bisogno di osservarlo dall'alto. 2200 anni fa ad Alessandria, un matematico dimostrò che la Terra è sferica. Si chiamava Eratostene ed era sovrintendente della biblioteca alessandrina, dove era custodito tutto il sapere del mondo antico. Un giorno, tra i tanti volumi, egli lesse un resoconto di viaggi.

L'autore evidenziava che a Siyene, antico nome greco di Aswan, a mezzogiorno durante il solstizio d'estate, le ombre scomparivano. Questo particolare attirò l'attenzione di Eratostene. Non era a conoscenza di alcun fenomeno simile verificatosi altrove. Così, decise di fare un esperimento ad Alessandria e a Siene contemporaneamente.

Scelse il giorno del solstizio d'estate, quando il sole raggiunge la massima declinazione nord. Coprì così che a Siene, quando il sole era perpendicolare a un pozzo, le ombre sparivano completamente. Invece più a nord, ad Alessandria, erano ancora parzialmente visibili. Un fenomeno davvero singolare.

Perché le ombre avevano lunghezze diverse? Eratostene aveva davvero scoperto che la Terra è sferica? Sì, ritengo che lo avesse capito.

Infatti, quando una nave si allontana in mare, sembra sprofondare sotto l'orizzonte, indipendentemente dalla rotta. Gli antichi probabilmente sospettavano che la Terra potesse non essere piatta. Eratostene, convinto della sfericità del pianeta, andò ben oltre e cercò di calcolarne la circonferenza.

Indipendentemente dal punto in cui siamo, la luce dei raggi solari giunge sulla Terra come un fascio collimato. Poiché la superficie terrestre è curva, le ombre proiettate hanno lunghezze diverse a seconda del luogo in cui ci si trova. Per determinare la circonferenza del pianeta, Eratostene misurò la lunghezza delle ombre in due città alla stessa longitudine. L'esperimento cominciò ad Alessandria. Per prima cosa egli inserì un'asta nel suolo, poi misurò l'angolo tra il vertice dell'asta e la linea che lo univa al limite estremo dell'ombra da essa proiettata.

Ad Alessandria, l'angolo tra l'asta e la sua ombra era di 7,2 gradi. Valore che corrisponde a un cinquantesimo di 360 gradi, cioè di un cerchio. A questo punto, per calcolare la circonferenza della Terra, bisognava misurare la lontananza da Siene. Eratostene decise di verificare la distanza percorrendo il tragitto a piedi.

A quel tempo, viaggiare senza mezzi di trasporto tra le due città era un'impresa molto pericolosa. Il matematico impiegò giorni per attraversare il deserto. Alla fine stabilì che i due centri distavano 5.000 stadi, cioè 800 chilometri. E 800 per 50 è uguale a 40.000 chilometri. Così, 2200 anni fa, un matematico era riuscito a calcolare la circonferenza della Terra.

Il nostro pianeta è sferico. Per determinarne la circonferenza, bisognava misurare alcuni angoli in luoghi posti lungo lo stesso meridiano. Il calcolo di Eratostene considerava la distanza tra Alessandria e Siene.

Fu certamente meno esatto rispetto a come lo eseguiremmo noi oggi. Egli usò lo stadio. Era un'antica unità di misura poco precisa e difficile da convertire in una unità di misura attuale.

tuttavia si trattò di una stima estremamente precisa per quei tempi Successivamente l'Egitto diventò provincia romana e con la diffusione del cristianesimo Alessandria divenne centro dottrinario di primaria importanza. Nel 391 fu ordinato l'abbattimento di tutti i templi pagani e la biblioteca alessandrina venne distrutta da un incendio. Dottrine filosofiche diverse da quelle ufficiali erano bandite. Poco dopo in Europa ebbe inizio un'epoca di torpore culturale. Solo dopo un millennio si assistette a un risveglio intellettuale vivace, soprattutto in alcune città italiane come Firenze.

Qui, nella seconda metà del Quattrocento, il Rinascimento cominciò a produrre i suoi frutti.