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La figura di Voltaire e l'Illuminismo

C [Musica] la figura dell'intellettuale l'intellettuale moderno questa figura trova incarnazione potremmo dire come quasi un personaggio emblematico nella persona di Voltaire Voltaire appunto modifica potremmo dire quella che è la domanda filosofica che la filosofia consegna Fino all'età di Voltaire la domanda sul fondamento della realtà è una domanda che si muove verso l'originario Che domanda cos'è appunto il principio il fondamento l'origine la domanda ontologica come dicono tecnicamente i filosofi Ebbene questa domanda ontologica che guarda retrospettivamente e quindi in qualche misura guarda al passato è una sorta di movimento retrogrado in Voltaire si trasforma potremmo dire in una domanda che ci è estremamente familiare è la domanda di Che cosa significa il tempo in cui viviamo Voltaire ci dice la domanda sul presente è la domanda essenziale a cui l'intellettuale rispond In che senso nel senso in cui appunto noi dobbiamo analizzare il presente per spiegare le forze che in qualche misura ne compongono la struttura questa azione continua di Voltaire sul lo stato delle cose costituisce un esempio potremmo dire che diventerà paradigmatico di quel ruolo dell'intellettuale in cui si collocherà un certo modo di fare filosofia questo senso quindi volta inventa una certa figura del filosofo moderno franois Maria noto come volta nasce il 21 novembre n 1694 a Parigi in una famiglia della ricca borghesia fin da molto giovane viene introdotto nella vita dell'aristocrazia cortigiana francese dove si fa notare grazie al suo spirito brillante e sagace nel 1726 Voltaire è costretto all'esilio in Inghilterra ma il soggiorno londinese si rivela fondamentale per la sua formazione intellettuale lì entra in contatto con la cultura liberale del tempo che influenza fortemente il suo pensiero scrive Allora le lettere inglesi pubblicate nel 1734 nelle quali celebra la libertà politica e intellettuale del paese d'oltremanica ed esalta la filosofia di Bacone lock e Newton tornato in Francia pubblica opere letterarie filosofiche e scientifiche tra cui il Trattato elementi della filosofia di Newton riallaccia anche i rapporti con la corte di Francia e nel 1746 viene nominato membro dell'academy francise pochi anni più tardi Tuttavia accetta l'invito di Federico II di Prussia e si trasferisce presso la sua Corte Dove rimane fino al 1753 dopo un soggiorno in Svizzera nel 1758 ritorna in Francia stabilendosi nel castello di Fern Qui prosegue nella sua attività di scrittore affermandosi come esponente di spicco dell'illuminismo europeo a questo periodo risale la stesura del suo romanzo più famoso Candido e i disaggi storici e filosofici come il Trattato sulla tolleranza e il dizionario filosofico [Musica] all'età di 84 anni l'autore fa ritorno a Parigi dove riceve un'accoglienza Trionfale Qui si spegne il 30 maggio del 1778 [Musica] [Musica] il periodo che caratterizza e dà l'avvio alla formazione decisiva potremmo dire del della cultura di Voltaire è il periodo che Voltaire trascorre in Inghilterra in questo periodo Voltaire acquisisce tutta una serie di riferimenti della cultura filosofica anglosassone che gli consentiranno di costruire la sua posizione in contrasto evidente con la tradizione del pensiero francese ancora fortemente caratterizzata dalla dall'influenza e dalla figura di Cartesio volter va in Inghilterra In seguito a questo evento biografico famoso Insomma che è appunto L'episodio del Cavaliere di Ran quando appunto Voltaire viene in qualche misura eh eh offeso da questo cavaliere di Ran non riceve eh soddisfazione ma anzi Ran lo fa bastonare dai suoi servi in quanto Voltaire non è nobile Questo è un episodio del 1726 e porta in una serie di anni Voltaire a decidere per un auto esilio un esilio volontario Eh che durerà più di 3 anni e questo esilio volontario consentirà Voltaire di apprendere la lingua inglese di conoscere i principali esponenti del mondo intellettuale e politico inglese e quindi eh in qualche modo apprezzare la differenza della Costituzione e della struttura dello Stato inglese della cultura anglosassone rispetto a quella francese questo mutamento di paradigma che troverà la forma scritta nelle lettere filosofiche dette anche lettere inglesi appunto le 25 lettere che Voltaire pubblica inizialmente nel nel 1733 a Londra per poi pubblicarne l'edizione francese nel 34 Voltaire Tra l'altro dopo le lettere inglesi scriverà un libro divulgativo gli elementi della filosofia di Newton che appunto Voltaire pubblica nel 1737 questi due lavori le lettere inglesi e gli elementi della filosofia di Newton servono a Voltaire per mostrare alla cultura francese che gli inglesi hanno un pensiero che è basato su una visione empiristica sensista della realtà non quindi su quel razionalismo astratto deduttivo che è l'eredità del cartesianesimo ma in realtà Appunto su una visione che sul piano politico mira a una valorizzazione delle garanzie della Libertà individuale e quindi le strutture altro tema presente nelle lettere inglesi le strutture dello Stato inglese il Parlamento la divisione dei poteri ter da un lato appunto sottolinea la razionalità della divisione del potere Dall'altro la necessità che il potere prima di essere diviso in maniera equilibrata debba essere anche unificato e razionalizzato da una forza quella del sovrano l'esempio per Voltaire è sempre quello del grande Enrico IV il famoso sovrano dei Parigi val bene una messa per intenderci il quale Enrico IV rappresenta la capacità del potere statuale di pacificare lo Stato dalle divisioni [Musica] interne il Dio di Voltaire è un Dio non onnipotente è un Dio che interpreta la sua funzione non collegata a una funzione demiurgico creatrice ma collegata a una funzione potremmo dire morale è un Dio buono che però non può tutto è appunto il tema del concetto di Dio se concepire un Dio assolutamente buono e onnipotente sia una contraddizione rispetto all'esistenza del male nel mondo viene attribuito questo argomento a Epicuro Epicuro dice se Dio è onnipotente e allo stesso tempo buono non ci può essere il male perché allora Dio dovrebbe essere o onnipotente ma non buono cioè malvagio in quanto appunto concede al male di agire sulla terra oppure Appunto Se non riesce a impedire il male Dio non è onnipotente questo argomento di Epicuro lo ritroviamo Vamo Appunto quando nell'opera di Voltaire nel momento in cui Voltaire nel 1755 si trova a sperimentare e e assistere a quello che è un disastro che ha un un eco grandiosa in Europa il terremoto di Lisbona primo novembre giorno di Onis santi del 1755 a Lisbona un terribile terremoto seguito da un maremoto e da una serie di incendi devasta la città producendo 30.000 morti nel nel suo complesso e radendo al suolo buona parte della città Questo è un terremoto che per la prima volta diventa oggetto di un interesse mediatico perché perché viene vissuto dagli europei in due modi innanzitutto perché la scossa di terremoto viene avvertita In quasi tutta Europa addirittura la troviamo testimoniata nel negli scritti di di di Casanova nel nella Fuga dai piombi no Casanova racconta che mentre è dentro la cella nel Palazzo Ducale no vede tremare le travi del tetto il giovane GTE ne dà resoconto praticamente quasi tutti i documenti intellettuali dell'epoca ne danno conto addirittura della lontana kingsberg dove Kant Giovane ma già Insomma filosofo e studioso di fenomeni della terra farà delle osservaz azioni scientifiche proprio in coincidenza con alcuni fenomeni sollevati da dal dal sisma lusitano a Voltaire la notizia del terremoto arriva e questo ci dà anche il polso delle distanze dell'epoca il 23 novembre cioè il terremoto avviene il primo novembre ma solo il 23 novembre Voltaire sa esattamente cosa è successo cioè la distruzione di Lisbona eccetera eccetera volta in quel periodo è sul lago di Ginevra Lora giunge questa notizia e viene assolutamente sconvolto dal dal terremoto di Lisbona Perché Perché nel terremoto di Lisbona e anche le gazzette ne danno notizia si sottolineano emotivamente le figure non so i bambini morti le madri trovate sotto le macerie col bambino al seno eccetera per Voltaire Questo è uno shock è uno shock perché l'Europa a metà del Settecento vive in questo età dei lumi momento del Progresso della ragione e improvvisamente si trova di fronte invece a questa immagine della catastrofe no c'è un verso famosissimo del poema sul terremoto di Lisbona che appunto Voltaire scrive proprio di getto nel giro di poche poche settimane dopo dopo la la la catastrofe che dice Appunto eh a Lisbona si muore ma a Parigi si balla No questa contrapposizione tra tra la distruzione della grande città pensate la terza città per popolazione d'Europa in quel momento Lisbona Lisbona è è la porta delle ricchezze del Brasile del del del del Sud America Quindi è un centro di estremo sviluppo in questo momento e la distruzione di Lisbona significa appunto una messa in crisi della visione ottimistica della razionalità settecentesca illuministica e Voltaire come reagisce reagisce dicendo allora che beh hanno senza dubbio torto E questo lo dice appunto nei versi del poema hanno senza dubbio torto i devoti quelli che pensano che questo sia un castigo che colpa ne ano i bambini e le donne e gli Innocenti che sono morti sotto le macerie Come si può pensare a un Dio che si vendica di che cosa dall'altra parte però non hanno neppure ragione gli ottimisti i razionalisti come appunto pop e come il suo ispiratore leibniz che dicono che tutto va bene che il mondo è il migliore dei mondi possibili Com'è possibile che questo mondo sia il migliore dei mondi possibili se questo mondo consente la sofferenza dei bambini questo è uno scandalo dice Voltaire e questo mette in questione la nostra idea di Dio sia l'idea potremmo dire devota religiosa sia l'idea razionalistica l'idea del dio dei filosofi [Musica] nell'aprile del 1756 il poema sul terremoto di Lisbona esce e qualche tempo dopo pochissimo in realtà all'inizio dell'estate Voltaire si premura che ne arrivi copia a jean-jacques Rousseau con cui già era in contatto da tempo Rousseau risponderà con una famosa lettera la lettera a Voltaire sulla Provvidenza nell'agosto di quello stesso anno e È interessante questo dibattito tra questo scambio tra Voltaire e Rousseau perché appunto danno due visioni diverse del disastro di Lisbona del terremoto E appunto di fronte alla reazione pessimistica diremo ma amaramente pessimistica di di Voltaire che rinuncia all'idea di un Dio buono e quindi in qualche misura attribuisce la responsabilità alla divinità del del della catastrofe o meglio alla nostra idea di di divinità e quindi si conclude il poema con una sferzante invettiva contro la speranza no La speranza è un'illusione gli esseri umani non possono sperare se questo mondo è così ingiusto da provocare la morte degli innocenti il male c'è nella terra dice il male c'è su questa Terra dice dice Voltaire e Rousseau come reagisce Rousseau si mette a difendere la provvidenza e si mette a difendere la speranza contro che cosa non contro Dio anzi Dio per Rousseau deve essere buono deve essere buono perché è una garanzia non tanto per quelli come Voltaire che hanno tutto nella vita no Rousseau c'ha un certo risentimento sociale nei confronti di Voltaire che pur Borghese è riuscito a costruire intorno a sé una ricchezza poi ne parleremo ma dice Rousseau la povera gente Chi appunto soffre il popolo ha bisogno di un Dio buono perché il Dio buono È un dio in cui sperare e sperare in Dio significa anche in qualche misura riuscire a sperare in un mondo migliore qui sulla Terra vedete già in qualche misura una critica che diventa una critica sociale la critica di Voltaire è una critica all'assolutismo è una critica ai poteri ma raramente diventa una critica sociale la differenza con Rousseau quindi si si palesa in questo il Dio buono È sostanzialmente il Dio che consente una speranza nella storia che può diventare immanente azione politica come diventerà poi russeau è l'ideologo della Rivoluzione francese non Voltaire Però appunto questa differenza che si gioca sull'idea di Dio un Dio che per Voltaire nel poema sul disastro di Lisbona è un Dio malvagio o non onnipotente e dall'altra parte invece un Rousseau che Rivendica un Dio buono e Rivendica il fatto che asro del terremoto è causato dagli uomini stessi qui Rousseau anticipa la nostra reazione tipica la tipica reazione moderna contemporanea alle catastrofi naturali se gli antichi medievali dicevano È colpa dei nostri peccati in qualche misura e quindi è la giustizia divina se gli ottimisti del primo illuminismo dicevano Comunque tutto va bene perché è fin di bene che succede qualsiasi cosa questo mondo perché questo è il migliore dei mondi possibili l'uomo contemporaneo trasforma la teodicea cioè la messa in questione della Giustizia di Dio nelle cose della natura e della storia in antropodi bisogna chiedersi Chi è il responsabile di chi è la colpa se ci sono responsabili del disastro E allora Rousseau dice Beh ma non sta scritto da nessuna parte che si devono costruire delle case alte sei piani non sta scritto da nessuna parte che alla prima scossa la gente Corra nelle proprie case per cercare di portare via i propri gioielli i propri tesori invece di fuggire lontano non sta scritto da nessuna parte che appunto l'uomo per l'avidità e per la pervicacia con cui si cerca il guadagno e fa costruire città in luoghi dove non si dovrebbero costruire evidentemente Ecco quindi è colpa dell'uomo se il terremoto distrugge dice Rousseau ci sono tanti terremoti nei deserti e nessuno se ne accorge noi ce ne accorgiamo perché Costruiamo città ldove non dovremmo costruire di conseguenza questo episodio che genera appunto intorno al terremoto di Lisbona questo dibattito illuministico porterà voltera passare a una seconda idea di Dio un Dio più problematico non più quindi un Dio garante una di una razionalità nella natura e nella storia ma di un Dio che entra in contraddizione con sé stesso Questo lo troveremo in qualche misura espresso in una maniera artistica più efficace nell'opera più conosciuta di di Voltaire che è Candid Candido che viene composta e pubblicata negli anni dal 57 AL 59 esce Appunto nel 1759 [Musica] nel Settecento la cultura europea viene attraversata da un grande fermento che ha il suo centro nella Francia di Voltaire è la cosiddetta età dei lumi Il Secolo dell'assoluta fiducia nella ragione umana che è chiamata a illuminare le menti contro le superstizioni e i [Musica] pregiudizi l'Illuminismo nasce in Inghilterra dall'empirismo di L Berkley e hume ma trova pieno sviluppo in Francia dove nascono e divulgano le proprie teorie i nomi più celebri di questa filosofia accanto a Voltaire troviamo jean-jacques Rousseau le sue idee sulla volontà generale e la sovranità popolare saranno fatte proprie dalla Rivoluzione Francese e accolte Nei testi fondamentali della Nuova Repubblica Altri importanti illuministi sono montesquie con la sua teoria della divisione dei poteri kené uno dei padri della Scienza economica didero e d'amber universalmente conosciuti per l' enciclopedie autentico simbolo della luce della ragione la nuova fede nella ragione non si preoccupa solo di rischiarare le menti dalle false credenze ma anche di contrastare i modelli irrazionali della vita politica e sociale Per questo gli illuministi criticano l'autoritarismo dell'anci regime e vanno in cerca di modelli di società più Equi e Giusti anche in Germania si diffondono i lumi Grazie all'opera del filosofo Christian Wolf sul finire del Settecento un grande tedesco Immanuel Kant alla domanda che cos'è l'Illuminismo risponde l'Illuminismo è da uno stato di minorità che è da imputare a lui stesso minorità è l'incapacità di servirsi del proprio intelletto senza la guida di un altro [Musica] Candid è il libro di Voltaire un piccolo romanzo un romanzo breve un racconto filosofico come Come si dice che tutti hanno letto Forse l'unica opera di Voltaire che è sopravvissuta al all' ingiuria del tempo in maniera possente Candid ripropone qualche anno più tardi del poema sul terremoto di Lisbona la stessa questione cioè la questione del dio buono e del mondo migliore possibile no Candid è un romanzo che anticipa La globalizzazione potremmo dire perché i personaggi si muovono a livello di tutto il globo conosciuto o comunque del globo significativo dell'epoca Perché l'azione inizia in Vestfalia poi si sposta in Olanda va fino a Lisbona dove i personaggi vengono coinvolti dal dal terremoto e poi Questi personaggi vengono portati nel nuovo mondo e poi ritornano nel vecchio mondo per andare a passare per Parigi senza dubbio ma andando a Venezia nei giorni del Carnevale che proprio appunto potremmo dire è un altro non luogo dell'immaginario europeo e vanno a finire nell'oriente a Costantinopoli e poi appunto sulle coste della Turchia quindi questo movimento dei personaggi È incredibile attraversa tutto il mondo significativo dell'epoca da da Oriente a Occidente poi di nuovo di nuovo Oriente ma non c'è soltanto questo movimento nello spazio i personaggi sono anche incredibili Nel senso che sembrano fatti di gomma muoiono vengono percossi feriti Mutilati violentati e poi risorgono ricompaiono all'inizio della storia c'è Appunto questa figura di Candid che diventerà emblematica Candido no nel senso proprio della dell'ingenuità e dall'altra parte appunto di pangloss il suo maest l'istitutore colui che ripete ossessivamente per tutto il breve romanzo La frase Appunto perché questo è il migliore dei mondi possibili tutto va tutto va bene accompagnati da questo basso continuo della frase di pangloss noi Attraversiamo le cose più efferate dell'umanità del X secolo perché appunto si tratta di attraversare gli autoa Fè si tratta di attraversare appunto il disastro di Lisbona il terremoto si tratta di attravers are l'epopea coloniale del Sud America e poi abbiamo appunto l'immersione nel fantastico del carnevale con un'incredibile sequenza di gioco in cui monarchi spodestati giocano assieme allo stesso tavolo No il re di Polonia il sultano decaduto e poi appunto il finale in questo Oriente a cui faranno riferimento molti dei dei racconti filosofici di vol terza di [Musica] No questa forma del racconto filosofico è una forma che congeniale a volter anche se lui inizialmente scrive questi questi raccontini per a uso in li scrive per Madame du chatel la sua la sua compagna per il divertimento potremmo dire privato Poi appunto diventeranno questi grandi queste grandi capolavori il Candid quindi è questa figura che attraversa gli orrori del mondo un mondo caricaturale grottesco ironico e satirico è il migliore dei mondi possibili Ma appunto a un certo punto avviene un cambiamento il cambiamento avviene quando anche pangloss scompare dalla scena e quando i nostri protagonisti Candid attraversa l'oceano e va nel nuovo mondo e nel nuovo mondo Candid viene affiancato da un'altra figura se nel tratto del romanzo che ci porta picaresca avventurosamente a attraversare l'Europa fino a Lisbona al suo terremoto e all'auto da fè che viene fatto appunto per Per scongiurare e pregare Dio che non manifesti ulteriormente la sua ira sulla città di Lisbona No è l'auto da fè che porterà alla provvisoria morte di pangloss Auto da fè che come sappiamo è una forma di espiazione che porta alla all'esecuzione degli eretici e in generale di coloro che non sono diciamo per per varie ragioni approvati dalla confessione Cattolica per are la coesione della confessione e della comunità No come tutti i sacrifici umani Nella storia ma in particolare appunto l'uso degli autoa Fè è fatto nel periodo dell'Inquisizione e Voltaire lo utilizza Proprio motivatamente come come modello dell'intolleranza religiosa del fanatismo e se appunto la prima parte del del Candid si conclude con questo con questa scena diciamo di di di esecuzione che a cui viene sottratto e si salva Candid rocambolescamente e quindi connotata dalla presenza di pangloss dal tutto va bene ma da dal tutto va male in realtà la seconda parte nel nuovo mondo vede affiancare a Candid la figura di Martin un una figura che potremmo dire polarmente Opposta a quella di pangloss pangloss è un ottimista tutto va bene dei mondi possibili Martin invece potremmo dire è un dualista è un gnostico è un manicheo come dice lui stesso cioè uno che crede nella dualità dei Principi nel mondo non c'è solo il bene ma c'è una lotta continua tra bene e male e anzi prevale Spesso il male Questa è tutto sommato la posizione Anche di Voltaire più o meno nel poema sul terremoto di Lisbona [Musica] nel proseguo del romanzo del breve racconto quando appunto i nostri protagonisti ritornano in Europa e si runif poi alla fine sulle coste della Turchia no ci sarà una terza posizione che è quella appunto del del volta maturo il mondo Appunto non è né il migliore dei mondi possibili ma non è neppure il mondo del contrasto dualistico dei principi del conflitto totale perché in questo mondo è possibile una terza posizione che Voltaire personifica nel derviso il più saggio di tutta la Turchia che appunto consiglia la famosa frase coltiva il tuo giardino no coltiva il tuo giardino Cosa significa significa che gli uomini possono credere che il mondo sia il migliore dei mondi possibili possono pensare al mondo come a una valle di lacrime o a un luogo dove si scontrano il bene e il male continuamente e dove l'uomo Alla peggio però appunto c'è un modo di porre Argine a tutto ciò e l'argine è dato appunto dal lavoro Voltaire rimproverava Rousseau in una famosa frase no Rousseau scrive per scrivere io scrivo per agire Voltaire scrive per agire Nel senso che appunto è il suo scrivere è sempre connesso con un fare fare che cosa fare Appunto una critica delle istituzioni fare delle opere che poi allietano come Candid e insieme istruiscono perché appunto l'idea di Voltaire è quella che questo fare umano che si inserisce tra la impoten di Dio a rendere il nostro mondo il migliore possibile e la negatività della di una storia che tende a privilegiare le passioni e quindi il sangue No tra questi due estremi si ritaglia una terza via una strada che è quella di un paziente lavorio nel campo del Fare possibile coltiva il tuo giardino significa essenzialmente questo nel lavoro intanto si combatte la malattia del secolo che è già nel Settecento per quella parte dell'umanità che se la passa bene la noia tutte le commedie sono già state viste tutte le situazioni sono già state vissute e quindi si vive sostanzialmente si sopravvive bene Si vive bene ma si vive in una grande noia quindi la noia è uno degli elementi l'altro è l'elemento ovviamente della crudeltà del sangue del male della storia ora per uscire da queste forche caudine di noia e di crudeltà Voltaire propone appunto il lavoro la frase umana quotidiana razionale il lavoro è quel campo dell'esperienza possibile dove ciascuno di noi può applicare la ragione nei limiti di sé stessa Ed è appunto ciò che si contrappone da un lato A il delirio fanatico e alla volontà di potenza dei dei grandi uomini che poi tanto grandi non sono dirà volter no quando dovrà dire Qual è l'uomo più grande della della nostra epoca non è Federico non è Luigi l'uomo più grande è Newton Perché i grandi uomini sono quelli che consentono all'umanità di procede nella civiltà non sono coloro che tutto sommato sono soltanto dei dei fortunati bricconi dei manigoldi a cui riesce di impadronirsi di uno Stato o del potere No da questo punto di vista il la prassi la il lavoro diventano diventano un modo per contenere sia l'estremo della metafisica e del delirio Potremmo dire di una ragione che gira a vuoto e dall'altro quello Invece della violenza e del fanatismo il lavoro Quindi serve a questo è una percezione interessante quella che Voltaire fa anche questa figlia probabilmente dell'esperienza inglese dell'importanza del Lavoro umano e quindi dell'organizzazione del lavoro di uno Stato come quello francese che vivendo l'assolutismo nella sua ultima epoca rimane in ritardo rispetto alla rivoluzione industriale inglese questo tema del Lavoro diventa per la concezione dello Stato e della [Musica] storia come i suoi contemporanei volta È affascinato dall'Oriente un mondo che ricorre nelle sue opere ispirando personaggi e ambientazioni il 700 è il secolo in cui nasce quella branca del sapere nota come orientalismo negli autori dell'età dei lumi l'oriente è una nozione geografica ma anche morale e politica Esso rappresenta la tirannide della tradizione e l'irrazionalità della religione contro la razionalità occidentale che è all base della libertà e del Benessere Ma questo mondo popolato da sultani o da lische oggetti magici è usato spesso anche come metafora dei vizi e delle storture dei regni europei è ciò che fa Voltaire per esempio nel racconto filosofico intitolato zadig ovvero il destino pubblicato per la prima volta nel 1747 zadig era un nobile caldeo dotato di grandi qualità e di ogni fortuna fu scelto perciò dal re di Babilonia come giudice supremo del suo regno ma il successo gli procurò l'invidia dei Cortigiani che cospirando contro di lui lo fecero condannare a morte zadig riuscì a fuggire e cominciò a vagare per il mondo costretto a subire continue persecuzioni la provvidenza però riscatta infine il suo destino conducendolo fino al trono stesso di Babilonia fu così che sotto la sua guida illuminata L'impero godette di un periodo di pace di gloria e di abbondanza sotto il velo dell'allegoria si intravede nel racconto la rappresentazione della società parigina di cui Voltaire era uno dei protagonisti evidenti sono le analogie tra le disavventure del personaggio e quelle dell'autore entrambi sono vittime dell'invidia dei colleghi entrambi però sono decisi a portare i lumi della ragione nella Corte dei Re sono molti i temi cari all'illuminismo che attraversano questa storia che si rivela nonostante le vesti orientali come una vivace critica al sistema politico e religioso dell'Europa del Settecento [Musica] Voltaire è un intellettuale ma allo stesso tempo Voltaire è un uomo d'affari volta è un grande investitore volter impara nell'esperienza inglese anche a muoversi nell'ambiente senza dubbio più avanzato in termini dello sviluppo di quello che chiamiamo oggi capitalismo no che in Inghilterra è avanzato a tal punto che sarà in Inghilterra che si formulerà la prima teorizzazione articolata del capitalismo Nel saggio di Adam Smith sulla ricchezza delle nazioni volter quando va in Inghilterra nel l'esilio volontario degli anni appunto Alla fine degli anni 20 impara a giocare in borsa va in borsa No nella lettera sesta delle lettere inglesi vediamo una preziosissima nota scrive Voltaire andate alla borsa di Londra un posto più rispettabile di molte altre corti europee e vi troverete rappresentanti di tutte le nazioni riuniti là per promuovere il benessere degli uomini là L'ebreo Il musulmano e il Cristiano trattano l'uno con l'altro come se fossero della stessa religione le uniche persone che considerano come infedeli sono quelle che fanno banca rotta se per le fedi si fanno le guerre oltre che per l'ambizione dei potenti sul commercio invece siamo tutti d'accordo questo ci dice Voltaire in questa in questa questo passaggio potremmo dire che alle religioni positive delle varie fedi Voltaire intuisce che è possibile sostituire quella che per oggi è ovviamente la religione universale quella del denaro la religione del capitale volta intuisce questo infatti la borsa diventa quasi una chiesa E appunto ldove nelle chiese i fedeli si dividono nella chiesa che è la borsa i fedeli si unificano lavorano assieme certo la situazione dei commerci è agevolata appunto laddove si può produrre quella tolleranza reciproca che consente di commerciare già nello spirito delle leggi monesk dice l'importanza dei commerci per Eh la pace tra i popoli Qui invece volta utilizza un altro argomento l'importanza dei commerci Perché i commerci rendono gli uomini più uguali in qualche misura li avvicinano [Musica] in Voltaire come in molti di questi pensatori Adam Smith e uno di questi di derot sarà un altro lo stesso Russo c'è una precognizione molto più avanzata del pensiero successivo dei secoli successivi per esempio del pensiero storico ottocentesco di quelle che sono le dinamiche che oggi chiamiamo globalizzazione per Voltaire l'uniformità dei commerci consente di globalizzare in qualche modo il mondo dice in altri passi volter addirittura sottolinea come è importante non sfruttare gli indigeni per esempio delle Americhe come fa la Spagna è importante non sfruttarli per le risorse per consentire a questi indigeni di evolversi nella civilizzazione affinché diventino degli utili acquirenti delle merci europee quindi è di fatto l'idea di una globalizzazione che va incontro al grande mercato universale però appunto L'osservazione che allora criticamente noi possiamo fare è che Voltaire combatte l'assolutismo del del potere e in particolare del potere teocratico religioso però non si avvede che il fenomeno del capitale diventerà un fenomeno altrettanto religioso in qualche misura Noi viviamo in questa religione quindi ce ne accorgiamo di meno ma se oggi volter tornasse a scrivere la sua funzione critica dovrebbe essere esercitata necessariamente nei confronti di questa nuova teologia che è l'economia l'economia Oggi ha una funzione teologica e Voltaire non se ne avvede perché pensa ancora nella ingenuità dei suoi tempi che il mercato sia un fattore assolutamente progressivo la civilizzazione corrisponde al mercato la visione volterana della storia è questa la storia umana tende a ripetersi in questo senso vale anche per volter il famoso detto di storia Magistra vite Ma in che senso è maestra non in quanto fornisce dei modelli Potremmo dire di grandi personaggi da imitare come nella classica storia maestra di vita ma è Magistra vite nel senso che appunto ci consente di eh riscontrare i fetti ricorrenti dell'umanità per poter intervenire per poter dare più respiro allo Spirito perché appunto la storia è la storia dei costumi è appunto il saggio sui costumi è questo saggio sui costumi e lo spirito delle Nazioni è l'opera principale di teoria storica di di Voltaire è del 56 ma ci ritornerà più volte fino alla fine dei suoi giorni con aggiunte e vediamo un altro elemento di distinzione tra Voltaire e montesquie montesquie scrive lo spirito delle leggi Qui invece siamo di fronte allo spirito delle Nazioni eh C'è una differenza per montesque l'evoluzione progressiva della civiltà umana è un'evoluzione sostanzialmente istituzionale si va verso uno stato migliore il rispetto delle libertà individuali come rispetto appunto costituzionale della migliore Costituzione possibile a seconda del clima e della condizione storica per Voltaire Invece c'è uno spirito delle Nazioni vol poter vede nel l'evoluzione nello sviluppo delle Nazioni un elemento che non è soltanto la costituzione civile quindi le leggi di quella nazione lo Stato per dirla In poche parole ma nello sviluppo appunto della sua società civile e quindi del Benessere collettivo in questo senso quindi è importante l'economia è importante lo sviluppo della nazione come sviluppo nel senso più simile al termine contemporaneo cioè lo sviluppo come benessere eh stili di vita che che migliorano questo per Voltaire è l'elemento che addolcisce i costumi e quindi porta a una visione della vita civile più eh felice nei limiti appunto in cui si può essere felici e questa prospettiva con cui appunto Voltaire saggia la storia gli consente di vedere la storia come un Progresso lineare ma allo stesso tempo m scosso da da alti e bassi Quindi potremmo dire è una linea che si sviluppa ma allo stesso tempo che ha dei dei momenti di di Apice e poi delle cadute lui Individua quattro periodi della storia dell'umanità in cui la civilizzazione sembra prendere il sopravvento uno è quello Greco no che lui identifica con la figura di Alessandro il grande Poi il periodo di Cesare e di Augusto nella nella Roma un altro periodo della civiltà poi il grande Rinascimento europeo e poi appunto Il sec di Luigi X che in qualche modo riassume gli altri picchi che si lascia alle spalle lo spirito delle Nazioni perché in questo periodo la ragione con appunto la sua funzione di mediazione nei confronti delle passioni umani che spingerebbero verso il conflitto no ha raggiunto una forma di civilizzazione tale che consente agli esseri umani di vivere assieme nel migliore modo per ora possibile [Musica] il Trattato sulla tolleranza è l'opera di Voltaire più conosciuta dopo Candid probabilmente E appunto nel trattato sulla tolleranza e nella voce tolleranza del dizionario filosofico che viene scritto qualche tempo più tardi troviamo Appunto questa strana interpretazione questa singolare interpretazione della tolleranza la tolleranza Non solo è qualcosa di utile e importante nei rapporti umani perché appunto diminuisce il tasso di crudeltà potremmo dire dell'umanità e quindi il male della storia ma la tolleranza è buona perché è utile perché produce frutto l'esempio riguarda specificatamente la questione dell'editto di nant e della sua revoca da parte di Luigi X l'Editto di nant aveva consentito agli ugonotti cioè ai calvinisti francesi di vivere in Francia e di seguire la propria religione in questo modo gli ugonotti che rappresentavano una uno strato sociale importante soprattutto nell'industria Tessile nel momento in cui Luigi X revoca l'Editto di nant quindi l'Editto di IV e quindi rende agli ugonotti francesi impossibile praticare la propria religione nel suolo patrio quindi li costringe l'emigrazione cosa dice volta non soltanto questa mancanza di tolleranza è un'ingiuria alla dignità umana tutti i valori alla alla libertà dei singoli eccetera eccetera ma è una miope misura del potere politico perché si priva di un circa un milione di persone di quella classe sociale e di quei potremmo dire operatori economici che migrando in gran parte in Inghilterra faranno la fortuna dell'Industria Tessile inglese quindi in qualche misura Voltaire ci spiega la tolleranza a partire dalla sua dal suo vantaggio economico la tolleranza è conveniente la tolleranza è il presupposto di quell' indiferentia delle differenze tra gli attori sociali che costituisce un requisito necessario alla Apertura dello spazio economico lo spazio economico si apre tanto in quanto gli agenti che operano nello spazio economico moderno sono tutti uguali formalmente e quindi indifferenti Peccato però che Voltaire non si avveda di una cosa Giacché il mercato e la borsa sono dei grandi ambiti Reg olati e questi ambiti regolati consentono agli attori che giocano il gioco del mercato o il gioco della borsa di essere tutelati dalle regole Ma appunto il fallimento di cui parla appunto volta come l'unico caso in cui appunto si si si raggiunge una posizione ereticale all'interno della nuova chiesa rappresentata dalla borsa non è determinato dalle regole del gioco ma è determinato spesso e volentieri da i fattori che ci fanno entrare nel gioco Allora se il sistema economico è un gioco il grande gioco del capitalismo non è fatto vero che siamo tutti uguali all'interno del gioco perché quando Entriamo nel gioco del capitalismo in realtà le differenze contano e conta la differenza di chi sta bene rispetto di chi sta male in questo ha ragione Rousseau rispetto a Voltaire Voltaire finge appunto che il gioco del mercato il gioco della borsa sia un gioco indifferente alle differenze che invece muovono realmente il mondo e quindi in questo senso volta non si avvede può non avvedersi perché la sua epoca ancora vede a questo fenomeno dell'apertura del mercato come un fenomeno progressivo può non avvedersi di quanto Invece questo questo mercato produca effettivamente ingiustizia e quindi neo assolutismo nel suo imporsi tanto che appunto Voltaire non si avvede neppure del del fatto che il capitale attraverso appunto il mercato e la grande espansione economica del X secolo sta attivamente compiendo un'opera di imposizione dogmatica di valori e di principi i valori e i principi dell'Occidente per Voltaire sono i valori e i principi tuur semplicemente [Musica] [Musica] [Musica] la figura di Voltaire è Indiscutibilmente la figura in cui si incarna l'intellettuale moderno l'opera del dizionario filosofico quando noi appunto leggiamo anche la traduzione italiana dizionario filosofico è incompleta perché il titolo reale è dizionario filosofico portatif che appunto potremmo tradurre tascabile Voltaire lo pensa come tascabile E siamo nel 1764 scrive questa nota 20 volumi in foglio non faranno mai la rivoluzione sono i volumetti portatili da 30 soldi da doversi temere se il Vangelo fosse costato 12.000 se sterzi la religione cristiana non si sarebbe mai affermata quindi l'intuizione del dizionario filosofico è originariamente di scrivere un dizionario con poche voci sono 108 quelle della prima edizione viene concepito come un dizionario filosofico tascabile militante potremmo dire e in contrapposizione esplicita benché Voltaire abbia partecipato attivamente con la stesura di voci anche con l'attività politica metapolitica diciamo così della enciclopedia bisogna mantenere la stessa elasticità del dizionario Che c'è nell'enciclopedia Che è appunto la ragione secondo l'alfabeto Cosa significa questo che non c'è un racconto e non c'è neppure un trattato che argomenta secondo una consecutività logica ma c'è un ingresso come quello appunto dell'ordine alfabetico che è il più semplice possibile e che consente di usare l'opera in qualsiasi punto della sua stesura voce per voce che è un uso che si associa alla figura militante dell'intellettuale l'intellettuale come appunto dice Voltaire Rousseau scrive per scrivere io scrivo per agire agisce e scrive tanto in quanto connette la sua azione a specifici eventi dell'attualità che sta vivendo uno l'abbiamo visto il terremoto di Lisbona Però dall'altra parte un evento Indiscutibilmente rilevante a cui Voltaire presta la sua penna è l'aff Jean che appunto sta alla base del trattato sulla tolleranza questo evento è un evento di cronaca che vede l'esecuzione cioè l'uccisione di un padre accusato di aver ucciso il figlio perché questi si voleva convertire al cattolicesimo in realtà il figlio si è suicidato Ma appunto la macchina della Giustizia di Tolosa porta alla morte di Calà prima che possa essere esaminata nella più giusta delle maniere la situazione giuridica e i veri colpevoli sono il popolo e Il fanatismo dei giudici che vogliono applicare nella sentenza Che cosa il risentimento della maggioranza Cattolica nei confronti di Calà che è un appunto ugonotto un protestante Quindi da questo fatto di cronaca al moto di ecrasé l'enf no schiacciate l'infame Voltaire avvia la sua campagna che avrà nel trattato sulla tolleranza la sua prova potremmo dire scrittoria Ma appunto tutto questo si muove non per un principio morale astratto Ma si muove a partire da una situazione concreta di un ingiustizia reale [Musica] potremmo dire che in volter non c'è un'elaborazione di una morale a partire da un senso della giustizia ma c'è un'elaborazione della critica della morale esistente a partire dal senso dell'ingiustizia l' ingiustizia nei confronti dell'azione di Dio nella storia ingiustizia nei confronti dell'azione degli uomini nella storia No di volta in volta queste ingiustizie muovono la reazione e questo è Voltaire volta è un gesto è un gesto di reazione nei confronti appunto dell'ingiustizia e intorno a questo gesto di reazione sta anche la potenza esplosiva dello stile di Voltaire che è uno stile breve le frasi di Voltaire sono sono puntuali estremamente pungenti spiritose Nel senso che contengono Molto spirito in questo senso Voltaire è un emblema stilistico che verrà sviluppato nella letteratura francese ma non solo francese nella stilistica stessa potremmo dire il corsiva la scrittura brillante hanno ino un modello di stile indiscutibile in un'altra misura la costruzione di questa figura dell'intellettuale si basa e può avere l'eco che ha Perché esiste un mercato editoriale che fa vivere Gli scrittori della loro penna questo non è presente nel secolo precedente nel 600 non si può vivere della propria penna Indiscutibilmente tutte le principali opere di di volta divent hanno nel corso del tempo anche il dizionario filosofico dei best seller e quindi consentono all'autore di vivere dei proventi delle opere questo è importante ed è importante anche la strategicità con cui Voltaire interpreta l'uso delle Edizioni la potremmo dire capacità di produrre del quelli che oggi chiameremo Instant book che vengono Collegati a un evento specifico e poi appunto la capacità di eh eh percepire gli spostamenti e la formazione di quella che oggi chiamiamo opinione pubblica e che in Francia è in eh grande ritardo rispetto all'Inghilterra della stessa epoca Però appunto siamo all'inizio della Formazione dello spazio pubblico Eh ha senso un'editoria libera nel momento in cui c'è una pubblica opinione che si forma e L'opera dell'intellettuale è quella di orientare guidare istruire la pubblica opinione Questa è eh detta in parole molto schematiche la funzione dell'intellettuale per Voltaire no Voltaire opera come potremmo dire operatore dello spirito pubblico che interviene nei grandi dibattiti laddove appunto il potere diventa sopruso per ricondurre alla ragione ma ricondurre alla ragione può essere interpretato come opposizione al potere Ma questo sarebbe appunto il solito Davide contro Golia in realtà appunto Il ricondurre alla ragione il potere è ciò che consente al popolo di educarsi e quindi di raggiungere quell'ideale illuministico dell'Autonomia per volta non è importante l'uguaglianza volter non è un pensatore dell'uguaglianza e se pensa all'uguaglianza la pensa in termini estremamente formali come uguaglianza del genere umano secondo il rapporto tra ragione limitata e passioni che contradistingue la debolezza del genere umano Però appunto ciò che persegue come ideale politico è l'indipendenza l'uomo il singolo l'ind individuo deve essere indipendente rispetto ai poteri Ali poteri dello Stato ai poteri religiosi e qui appunto Il volta storico il Voltaire compositore di teatro che appunto viene applaudito spesso su sui palcoscenici francesi Oggi quasi nessuna delle opere di Voltaire viene messa in scena [Musica] Voltaire è stato un grande ammiratore di Newton che riteneva l'uomo più importante del suo tempo perché con la sua opera scientifica aveva rivoluzionato la visione del mondo nei primi decenni del setc mentre le scoperte di Newton cominciavano a diffondersi tra I lettori colti Voltaire fu Tra i principali intellettuali che si assunsero il compito di rendere questo sapere accessibile a un pubblico sempre più basto un altro nome importante in questa impresa è quello del bolognese Francesco algarotti che nel 1737 pubblicò dei dialoghi intitolati il newtonianismo per le dame l'opera divulgativa dell'accademico italiano servì Allora da stimolo per volta Nella composizione degli elementi della filosofia di Newton i due autori si distinguono nello stile ma condividono un intento quello di illustrare gli esperimenti di Newton e aprire la strada alla comprensione di un fenomeno tanto fondamentale quanto complesso come la gravitazione universale la manualistica del tempo dedicata all'argomento poneva il lettore di fronte a difficoltà praticamente superabili per un non addetto ai lavori algarotti e volter invece Riuscirono a mostrare con più semplicità come le leggi che Newton aveva formulato fossero i cardini di una nuova cultura i due autori considerati da alcuni dei Dilettanti di questioni scientifiche misero così la scrittura umanistica al servizio di una nuova immagine del mondo fisico offrendo un modello di quella che sarà chiamata in seguito divulgazione sci [Musica] ciò che Noi leggiamo di Voltaire prevalentemente è Candid e sono i racconti filosofici opere brevi anche queste opere collegate al al momento in una maniera diversa però dice Voltaire nella voce storia Histoire della enciclopedie scritta di suo pugno La storia è il racconto dei fatti che crediamo veri la favola è il racconto dei fatti che immaginiamo falsi E appunto le i comt filosofic i racconti filosofici sono delle favole hanno delle favole la caratteristica principale cioè quella del della della irre realtà evidente No ma la brevità dei racconti filosofici sta in perfetta Armonia con la brevità delle voci del dizionario filosofico e la brevità dei panfleto l'intellettuale agisce con la penna ma questa azione della penna è legata strettamente all'attuale l'attualità ha bisogno di un pubblico il pubblico ha bisogno di riferimenti le opere di volt sono viene di riferimenti che adesso spesso ci sfuggono perché sono legati proprio a dei dettagli dell'attualità dei contemporanei di Voltaire Però appunto questa connessione col presente con l'attualità consente a Voltaire di agire criticamente agire criticamente vuol dire Appunto recitare un ruolo di contropotere nel gioco dei poteri che crea la realtà umana la realtà umana non è una realtà fisica astratta basata su principi im ific abili e naturali è una realtà sociale Questa è la percezione della storia in volta la storia di Voltaire è sempre una storia sociale Voltaire parla di secolo di Luigi X Però non parla di Luigi X Voltaire parla dello spirito delle Nazioni Quindi mette in gioco intere comunità di cui fa la storia una storia sociale quindi non individui come nella storiografia precedente ma questo ha un senso perché appunto studiando le relazioni culturali simboliche economiche delle epoche questo ci consente di capire meglio le relazioni presenti e come noi ci comportiamo nel nell'attualità quindi ancora una volta la funzione storica è una funzione critica proiettata sul presente Quindi questa figura di volta che apparentemente è frammentata in Tanti ruoli un po' alla volta Trova un momento unificante in questo nella figura delle intell uguale come colui che opera criticamente la critica di Voltaire è una critica ai poteri del suo tempo è una critica che non supera il suo tempo come possiamo vedere dalla diciamo incapacità per Voltaire di cogliere la differenza sociale e quindi il problema che poi invece colto da Rousseau darà luogo alla fase virulenta della rivoluzione Voltaire non intravede questa questo Orizzonte Voltaire si ferma ancora alla società dell'Antico regime l'anci regime che è una società in cui i rapporti possono essere perfettibili migliorati ma non viene messa in discussione la struttura complessiva di questi rapporti [Musica] In che senso e in che misura Voltaire è un illuminista e rappresenta l'Illuminismo Innanzitutto dobbiamo precisare il senso questa parola illuminismo ha un significato storico un'epoca e senza dubbio Voltaire nella sua vita percorre l'epoca dell'illuminismo dal suo diciamo inizio fino alla suo fiorire perché appunto morendo nel 78 muore nel pieno dell'età illuministica che finirà con la rivoluzione dopo la rivoluzione si parlerà un altro linguaggio l'Illuminismo quindi è l'epoca di Voltaire Ma noi parliamo di illuminismo anche in un senso tecnico potremmo dire concettuale il concetto di illuminismo che è appunto Una certa forma critica e in qualche senso lo abbiamo visto Voltaire come intellettuale critico e potremmo dire protagonista della Formazione dell'emblema dell'intellettuale critico è l'incarnazione del concetto di illuminismo cioè Appunto quella forza critica verso il potere che resiste al potere per trasformarlo e per liberare l'autonomia della ragione umana questa definizione di illuminismo sarà tardiva verrà con Kant l'Illuminismo è l'uscita dallo stato di minorità dell'umanità della propria ragione di cui essa stessa è responsabile Questa è la definizione che darà Kant dell'illuminismo volta possiamo dire con la sua vita cerca di testimoniare questa definizione che avviene dopo la sua morte ma appunto l'Illuminismo è come metafora qualcosa che ha a che fare profondamente con la stessa natura del pensiero filosofico occidentale il primo grande testo della cultura occidentale la Repubblica di Platone al suo centro c'ha un mito il mito della caverna che consiste sostanzialmente nell'uscita dell'uomo dalla caverna dell'illusione per accedere alla luce della ragione Questo è già l'Illuminismo questo è già il racchiuso nella parola illuminismo che è una metafora della luce fare luce la luce non è più la luce di Dio la luce divina la luce del monarca terreno il Re Sole ma è Lace della ragione il lume naturale Voltaire in una pagina molto bella del trattato sulla tolleranza dice Dio ci ha dato tre cose queste mani per lavorare un piccolo lume per procedere nella vita la ragione e quel bricolo di compassione per comprenderci reciprocamente Diciamo che di queste tre cose appunto la ragione quel lume naturale modesto con cui si fa luce come si fa luce con i lumi no se pensiamo Ai Lumi dobbiamo pensare al lume nel 700 cos'era è un lume che consente di far luce nella strada che si percorre una perfettibilità progressiva e questa è la metafora che troviamo in tutti gli autori dalla fine del seic in poi per volter illuminismo comincia molto prima di lui i padri dell'illuminismo per volta sono lock sono Bacone sono Cartesio stesso quindi già uomini del 600 che non hanno nulla direttamente a che fare con l'Illuminismo però sono i padri dell'illuminismo perché insegnano questo uso del lume naturale in questo senso quindi sono dei precursori dei Padri appunto dell'illuminismo [Musica] [Musica] bisogna coltivare il proprio giardino e la frase con cui si conclude Candido dell'ottimismo di Voltaire uno dei romanzi filosofici più famosi di tutti i tempi e giustamente famosi perché lì Attraverso tutte le traversie di Candido viene smentita la visione ottimistica del mondo che era stata trasmessa da leibniz no Voltaire fa notare Come l'ottimismo leibniziano sia in fondo un piccolo sogno da professori perché la storia ha degli aspetti diversi la natura nean di diversi perché per esempio un discorso come quello di candido è stato reso possibile dallo shock del terremoto di Lisbona che a metà del Settecento fece riflettere gli uomini sul fatto che l'ottimismo non era tanto fondato perché per esempio eh una divinità che permette un terremoto di quel genere forse non è tanto benevola nei confronti degli degli uomini quindi è come se si diventassero sensibili all'ingresso del male nella storia quindi questo e se vogliamo è uno dei punti che sono stati eh più noti Casar Resi più noti da Voltaire cioè questa questa critica del dell'ottimismo Voltaire però privatamente non è che fosse un come dire una sorta di menagramo per esprimersi così ma è stato uno degli uomini più spiritosi e con il maggior stile filosofico e letterario della sua epoca è stato da questo punto di vista un autore che ha fatto veramente scuola cioè noi non possiamo legare a Voltaire una peculiare dottrina filosofica non abbiamo un modo di legare a vol il Cogito come a Cartesio o la monade come a laiz o cose di questo genere no lui ha divulgato le dottrine degli inglesi attraverso le lettere inglesi ha scritto un bellissimo dizionario filosofico pieno di acume e di bravura però soprattutto ha introdotto un nuovo stile filosofico perché Voltaire non è un autore che si rivolga ad altri filosofi volta si rivolge ad una creazione tip icamente settecentesche in questo è veramente espressione del suo tempo e cioè un pubblico un pubblico aperto illuminato è interessato a sapere qualcosa dei filosofi i quali a questo punto seguono delle strategie narrative diverse da quella della tradizione niente trattati niente comunicazioni dotte Niente come dire apparato accademico È piuttosto una scrittura fluente impropriamente Potremmo definirla giornalistica dei romanzi filosofici una grande attività e una grande attenzione nei confronti del contemporaneo nonché dello storico perché Voltaire autore di ponderosi libri di storia ma appunto io credo che questa questa figura di quello che si chiama il poligrafo cioè del Pensatore che segue più generi e si rivolge a un pubblico che non è soltanto quello dei dei suoi colleghi dei suoi pari dei professori dopo questa svolta introdotta nella filosofia Voltaire ha avuto tanti eredi direi non dico innumerevoli Però sicuramente è stato il primo di una serie numerosa di filosofi in cui si contano figure di prima grandezza figure Magari che si oppongono a Voltaire nell'ideologia per esempio de mestra questo non è famosissimo ma è stato un grande filosofo un grande filosofo conservatore che però nella sua lingua riprende la lingua di Voltaire oppure fra I filosofi dell'800 ancora Nietzsche Nietzsche molto appr preso da Voltaire per l'intonazione e soprattutto l'indirizzo a cui rivolge le proprie opere poi dentro il 900 una figura come Sartre sarebbe stata strettamente impensabile se non ci fosse stato il modello di Voltaire i 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