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Italia a fine Ottocento: Crisi e Riforme

Aug 15, 2024

Italia alla fine dell'Ottocento

Ruolo dell'Italia in Europa

  • Italia protagonista in Europa, giovane e pronta per le grandi potenze.
  • Contraddizioni interne da affrontare, simili a Francia e Gran Bretagna.

Caduta del governo Crispi

  • Disfatta coloniale di Adua (1896).
  • Ritorno al governo di Antonio Starabba, Marchese di Rudinì.
  • Ritirata della Sinistra Storica e consolidamento della destra conservatrice.

Tendenze della Destra

  • Tentativo di visione più autoritaria dello Statuto Albertino.
  • Esecutivo responsabile di fronte al sovrano voluto dalla Destra.
  • Sidney Sonnino propone un potere legislativo ridotto alle camere.

Crisi economica e sociale del 1898

  • Esplosione di problemi sociali, aumento del prezzo del pane.
  • Proteste popolari in Romagna e Puglia, iniziano a diffondersi.
  • Repressione da parte del governo, stato d'assedio a Milano e Napoli.
  • Proteste culminano con la repressione a Milano (maggio 1898).

Conseguenze della repressione

  • Arresti di capi socialisti, radicali e clericali.
  • Il governo cerca di legittimare le sue azioni repressive.
  • Dimissioni di Rudinì dopo il fallimento di un progetto di legge.

Nuovo governo e riforme

  • Giugno 1898, Luigi Pellù al governo continua la linea repressiva.
  • Attacco ai diritti civili (sciopero, stampa, associazione).
  • Ostruzionismo da parte dei gruppi di sinistra.
  • Elezioni del 1900 portano a dimissioni di Pellù, governo Saracco.

Riforme sociali e industriali

  • Zanardelli al governo (1901) introduce riforme: lavoro minorile, assicurazioni.
  • Svolta liberale, tolleranza verso le organizzazioni sindacali.
  • Federazione Italiana dei lavoratori della terra (1901).

Crescita economica

  • Dal 1896 al 1914, crescita economica del 6,7% annuo.
  • Raddoppio del volume industriale, aumento del reddito pro capite del 30%.
  • Emigrazione significativa, 8 milioni di italiani all'estero (1900-1914).

Diseguaglianze sociali

  • Differenze significative tra Nord e Sud.
  • Altissimo analfabetismo nel Sud (60%).
  • Concentrazione di ricchezze nel triangolo industriale (Torino, Genova, Milano).

Giolitti al potere

  • Novembre 1903, Giolitti ritorna al potere.
  • Trasformismo come metodo politico, inclusione di socialisti.
  • Riforme per il Mezzogiorno e statalizzazione delle ferrovie.

Crisi e risposte politiche

  • Crisi economica del 1907, Giolitti affronta malumori.
  • Fondazione della Confederazione Italiana dell'Industria nel 1910.
  • Giolitti si dimette, governo Luzzati e Sonnino non reggono.

Riforme scolastiche e suffragio

  • Riforme scolastiche e allargamento del suffragio.
  • Giolitti mira al suffragio universale maschile.

Nazionalismo e guerra di Libia

  • Crescita del nazionalismo, movimento di Enrico Corradini.
  • Invasione della Libia nel 1911, resistenza turca.
  • Conquista di Rodi e Dodecaneso, ma conquista della Libia controversa.

Situazione politica e tensioni sociali

  • Guerra di Libia non risolve le tensioni interne.
  • Scioperi e protesta crescente, crisi di governo.
  • Settimana rossa di giugno 1914.

Conflitto europeo

  • Assassinio di Francesco Ferdinando, inizi della guerra.
  • Italia distratta da conflitti interni, incapace di reagire.
  • Giolitti come figura di pacificazione non adeguata alla crisi imminente.