Immaginiamo due conti in banca che ora arrivano. Da una parte 100 euro, dall'altra un conto in banca di 100.000 euro. Beh, la differenza la percepiamo, no? ci sono tre zero in più sono due conti in banca incomparabili siete d'accordo? se non sei d'accordo a te ti do i 100 euro, i 100 mila li tengo io a parte gli scherzi facciamo una cosa Togliamo gli euro e inseriamo anni.
Next. Sono due intervalli di tempo mostruosamente diversi, imparagonabili. Bene, arrivo subito al primo messaggio da portare a casa.
I tempi umani sono profondamente diversi dai tempi geologici. Le dinamiche umane avvengono in una frazione di tempo minuscola. rispetto ai tempi geologici. Se noi vogliamo capire le dinamiche terrestri, dobbiamo fare uno switch mentale, cioè passare dalla concezione del tempo umana a quella geologica. Ecco, quando Sheldon Cooper, Next, di Big Bang Theory, dice, Next, la geologia non è una vera scienza, probabilmente non riusciva a fare questo switch.
switch, però lo adoriamo, quindi gliela perdoniamo. Detto ciò, entriamo nel vivo di questo incontro con me, il riscaldamento globale attuale. è diverso da quelli del passato.
Questa è la tesi che vi presenterò e ora vi mostrerò gli elementi e i dati che la supportano. Next. C'è una fetta di persone che sostiene tesi di questo genere. Ah, il riscaldamento globale che stiamo vivendo non ha alcuna relazione con le attività antropiche, ma è una conseguenza di cicli naturali. Oppure...
ma in passato ci sono stati tanti riscaldamenti globali, anche molto più intensi di quelli di oggi e l'uomo non ha alcuna relazione, quindi è una bufala. Quello che dicono in parte è giusto. Ci sono sempre state delle variazioni della temperatura media globale su questo pianeta, con periodi caratterizzati da temperature anche molto più elevate rispetto a quelle di oggi. E addirittura superiori ai peggiori scenari previsti da qua a 100 anni. Allora andiamole a vedere queste variazioni del passato.
Next. Il nostro pianeta, come sapete, è arctico. circa 4 miliardi e mezzo di anni. Noi siamo riusciti a ricostruire solamente gli ultimi, tra virgolette, 540 milioni di anni circa delle variazioni climatiche attraverso gli studi di ghiacci, attraverso lo studio delle rocce.
È bene però dire che di questi dati, di questa curva che vedete, vedete sull'asse dell'X c'è il tempo, fino. al presente, le informazioni che sono in questo grafico sicuramente non hanno la stessa attendibilità. Quelle più vecchie sono meno attendibili, più andiamo verso il presente, più sono attendibili. Prendiamo in esame un esempio eclatante che c'è stata nella storia geologica. Next.
65 milioni di anni fa, dove vedete il cerchietto, eravamo nell'Eocene. La temperatura media... globale a quel tempo era più elevata rispetto a quella attuale di circa 6-8 gradi.
Però il tempo impiegato a raggiungere questo punto qui in alto è stato di milioni di anni. Milioni di anni. Se contiamo solamente questo tratto parliamo di circa 10 milioni.
Però vedete che la curva comincia da molto prima, probabilmente ci sono voluti 20-30 milioni di anni. milioni di anni. Prendete nota di questa informazione che vi risulterà utile a capire le differenze con il riscaldamento globale attuale.
Andiamo più avanti, next. in tempi molto più recenti, gli ultimi due milioni di anni. I dati ci suggeriscono in maniera inequivocabile che le variazioni climatiche negli ultimi due milioni di anni hanno seguito i celebri cicli di Milankovic, i cicli millenari, i moti millenari, probabilmente alle scuole li state studiando. Questi cicli hanno una ciclicità con un periodo di 100.000 anni, soprattutto, e secondariamente 41.000 anni.
Next. Ecco, come vedete, questi cicli sommati danno proprio la ciclicità che va a scandire i periodi glaciali e i periodi interglaciali, quindi i periodi freddi e i periodi caldi. Andiamo alla prossima.
Se facciamo uno zoom negli ultimi 800.000 anni, possiamo contare otto grossi cicli. Next. Questo è giusto per ricalcare, per farla un po'più smooth. Next.
Possiamo vedere che ci sono otto periodi che corrispondono a otto periodi interglaciali, questi caldi, e otto glaciali. Non a caso. Perché, come vi ho detto, c'è una ciclicità principale di centomila anni. Da quel momento poi le temperature, da circa 20.000 anni, quindi siamo in questa parte del grafico, che cosa succede? L'ultimo periodo glaciale si è verificato intorno ai 20.000 anni, 20.000 anni fa, da quel momento le temperature hanno ricominciato a risalire, entrando intorno ai 10, 11, 12.000 anni fa in una nuova fase interglaciale, quindi calda, che si chiama Olocene.
Gli ultimi 10.000 anni il clima è stato complessivamente stabile, con variazioni relativamente limitate, che hanno permesso alla civiltà umana di evolversi molto rapidamente grazie alle condizioni ottimali per lo sviluppo dell'agricoltura, dell'allevamento. Non a caso è stato definito ottimo climatico dell'Olocene. L'aspetto interessante è che in questo momento In questo periodo la concentrazione di CO2 in atmosfera è variata tra 190 e 290 ppm, parti per milione.
Cioè la variazione c'è stata, ma è stata contenuta in questo range. Nella parte finale del grafico, vedete dove c'è la stellina lì, è evidente che la concentrazione di CO2 è variata tra 190 e 290 ppm. di CO2 in atmosfera si è schizzata in alto improvvisamente, raggiungendo nel 2020 valori intorno a 410-420 ppm.
Ripetiamolo, nell'ultimo secolo siamo passati da 290-300 ppm a 410-420. Questo negli ultimi 800 mila anni non era mai successo. Mai successo. Bene, vi ho fatto due orecchie così per farvi capire i tempi lunghi, lunghissimi, delle variazioni climatiche del passato. Ora, spero che ce l'abbiate in testa.
Il riscaldamento globale attuale sta variando invece alla scala dei decenni, al massimo dei secoli, ma soprattutto dei decenni. E praticamente è la stessa differenza che c'era tra i conti in banca. 100, 100.000 è enorme, è la stessa differenza. Le variazioni attuali di cui tanto si parla non possono essere associate ai cicli naturali del pianeta, che come abbiamo visto hanno periodi mostruosamente più grandi.
Ecco, abbiamo parlato di CO2, gas serra. Se ne sente parlare tanto ormai, decarbonizzazione, carbonio, ecco il carbonio è il protagonista della storia, del film. Se non abbiamo presente le vicende del protagonista, probabilmente la storia del film ci sfugge. Per capire il riscaldamento globale è fondamentale capire come si muove questo carbonio, dove sta, quanto viene emesso dalla natura. quanto viene emesso da noi.
Ecco, con Geopop mi capita spesso di sentire no, ma le emissioni di gas serra da parte dell'uomo sono solamente una piccolissima percentuale rispetto a quelle naturali, quindi il riscaldamento globale è naturale. Se non sia ben presente, next, il ciclo del carbonio sul pianeta Terra, e beh, difficilmente... si avranno gli strumenti e le informazioni per capire davvero il riscaldamento globale di oggi. Bene, cerchiamo di capirlo al volo, ok? È una cosa estremamente complessa, io chiaramente cercherò di sintetizzare e di semplificarla per darvi un input, che poi spero che questo input porti magari qualcuno di voi a studiare, come giustamente, saggiamente diceva il prof, la conoscenza è fondamentale.
Bene, sistema che nell'intero sistema Terra... su tutta la Terra, ci siano 1,85 miliardi di petagrammi. Che è una parolaccia, una cosa puzzosa, no.
Petagrammo equivale a mille miliardi di chilogrammi. Per capire bene questo ciclo, possiamo immaginare che le riserve di carbonio sul nostro pianeta si distribuiscono in dei serbatoi giganteschi, chiamati pool, chiamiamole piscine. Ok, prendiamo i quattro serbatoi principali, la crosta terrestre, l'oceano, la biosfera e l'atmosfera.
Nella crosta ci sono 100 milioni di pedagrammi, negli oceani 38 mila, di cui circa 1000 pedagrammi nella parte più superficiale dell'oceano. Nella biosfera ce ne sono 2060, nell'atmosfera 750 di pedagrammi. Ricordatevi questo numeretto.
perché è qui che si gioca la partita del riscaldamento globale. Queste quattro piscine di carbonio comunicano tra loro, si scambiano carbonio naturalmente, attraverso dei meccanismi naturali che noi chiamiamo flussi. Le stime più recenti indicano che le piante rimuovono dall'atmosfera, assorbono l'atmosfera, la CO2 dell'atmosfera, in una quantità di un miliardi di anni. quantità pari a 120 petagrammi all'anno. E ne restituiscono circa 58 dalla respirazione delle piante e 59 dalla composizione dei terreni.
La CO2 rilasciata nell'atmosfera, come vedete, più o meno corrisponde alla stessa quantità di carbonio che assorbe. Un equilibrio tanto eccezionale quanto sottile. E ora capiremo perché.
L'altro esempio. Per esempio, NEXT di flusso è quello tra oceano e atmosfera. L'oceano ogni anno assorbe circa 92 petagrammi dall'atmosfera, mentre ne rilascia 90. Come vedete, anche in questo caso l'equilibrio è incredibile. Nota interessante, con l'aumento della temperatura, Media, globale, l'oceano diminuisce la capacità di assorbire CO2.
Più fa caldo e meno riesce a toglierla dall'atmosfera. Che succede? Che la CO2 in atmosfera comincerà a stagnare. Ok? Se stagna, aumenta la temperatura media.
Gli oceani praticamente si indeboliscono sempre più. È una sorta di reazione a catena. Questo si intende quando si parla di effetti irreversibili. Questo è un esempio.
Next. Spessissimo sento dire, i vulcani! Ah, i vulcani, sono loro che emettono più di tutti.
In realtà, in media, ogni anno i vulcani, di tutto il mondo, emettono circa 0,1 petagrammi di carbonio, che è un centesimo dell'anidride carbonica prodotta dalle attività umane. Una singola eruzione, è chiaro, emette tanto, ma noi il conto lo dobbiamo fare a livello globale, dobbiamo fare una media. e la media ci dice che la quantità è relativamente piccola. Questo ciclo che ho provato a sintetizzare e a semplificare brutalmente è stato in equilibrio per diversi milioni di anni, con le sue variazioni, ma in equilibrio, mantenendo la concentrazione di CO2 nell'atmosfera più o meno costante nel tempo. L'atmosfera, naturalmente, può gestire 750 petagrammi di carbonio, rimanendo in equilibrio.
Ecco, se immaginiamo l'atmosfera come una bottiglia di vino, giustamente tutti vi state chiedendo, ma questo si deve embriagare? Immaginiamo che questa sia l'atmosfera. È in equilibrio. Succede qualcosa?
Sta là da almeno 10 minuti. No, perfetto. Perfetto. Quindi non ci sono problemi.
Ma se prendiamo un bicchierino, un cicchetto, che contiene 10 ml di vino e lo versiamo nella bottiglia. Mi sembra evidente che c'è un problema. L'equilibrio si è rotto.
Banale. Il cicchetto rappresenta le nostre attività. E non a caso ho scelto un cicchetto da 10 ml, perché noi, next, ogni anno emettiamo circa 8-10 petagrammi di carbonio.
che naturalmente non sarebbero state emesse. Perché? Perché il sistema Terra, nella sua magia, in gran parte le aveva stoccate nelle rocce, nei giacimenti di carbone, petrolio, olio, gas, e sarebbero rimaste lì per chissà quanti milioni di anni.
E se anche fossero fuoriuscite, lo avrebbero fatto gradualmente, nei tempi geologici, non umani. Noi le abbiamo tirate fuori, praticamente in un battito di ciglia geologico. Ecco, la nostra quantità di CO2, seppur piccola, va a destabilizzare l'equilibrio naturale. E questo è il problema. Questa minima parte, perché è una minima parte rispetto a quelle naturali, di 8-10 pedagrammi, vanno a ristagnare in atmosfera.
Conseguenza? Effetto Serraum. aumenta, conseguenza della conseguenza, la temperatura media globale aumenta. Quindi dobbiamo capire che noi siamo parte di questo ciclo e che le nostre azioni destabilizzano quel delicatissimo e sottilissimo equilibrio naturale. Se vogliamo davvero combattere il riscaldamento globale, dobbiamo capirlo.
Anche chi non è esperto. Credo che tutto parta dalla conoscenza, perché la conoscenza ti dà modo di essere consapevole e la consapevolezza ti dà modo di agire. Grazie.