il codice dell'amministrazione digitale O più semplicemente CAD rappresenta il testo unico Che disciplina la materia dell'uso dell'informatica nelle pa sia nello svolgimento delle loro attività ma anche e soprattutto nei rapporti con i cittadini il CAD ha lo scopo di rinnovare la pa con le tecnologie digitali è un codice ovvero una raccolta organizzata di norme giuridiche che in questo caso disciplinano l'uso delle tecnologie digitali nella pa e contiene in serie insieme di regole tecniche il CAD ovvero il decreto legislativo numero 82 del 7 marzo 2005 è in vigore dal primo gennaio 2006 ed è stato più volte aggiornato fino ad oggi lo scopo principale è quello di favorire sotto ogni punto di vista la modalità del digitale dell'informazione ovvero questo Grazie all'uso delle tecnologie informatiche il codice ha poi introdotto diversi istituti digitali quali il sistema pubblico di connettività è la rete Internazionale delle pa In altre parole le pubbliche amministrazioni devono secondo il CAD riorganizzarsi nell'ottica del principio cosiddetto del Digital first ovvero del digitale Prima di tutto ciò significa ad esempio che i documenti che vengono prodotti nella pa devono essere generati e gestiti in formato digitale abbandonando il cartaceo o l'analogico Inoltre le pa devono utilizzare una serie di servizi come ad esempio servizi online di identità digitali firme digitali poste elettroniche e poste certificate al fine di meglio soddisfare i bisogni dei cittadini sempre però senza pregiudicare i cittadini che non intendono utilizzare il digitale quindi senza creare delle barriere il CAD come detto è stato più volte aggiornato negli anni anche al fine di tenere conto dell'evoluzione tecnologica tra L'importante novità è da citare l'introduzione della firma digitale che può essere utilizzata in sostituzione della firma originale cartacea senza obbligo di autentica di un notaio o di altro pubblico ufficiale eccetto per alcuni documenti indicati dalla legge il CAD è stato poi aggiornato al fine di includere i concetti di domicilio digitale Ovvero la PEC posta elettronica certificata il cloud computing e una revisione dei CED i centri elaborazione dati della pa inoltre il CAD è stato aggiornato per tenere conto delle disposizioni del regolamento Way 910 del 2014 eidas che introduce le forme di identificazione elettronica Speed e la firma digitale nel testo unico Inoltre è recepito il principio di diritto all'uso delle tecnologie informatiche nei rapporti con le pubbliche amministrazioni da parte dei soggetti privati altre disposizioni poi riguardano i siti internet delle istituzioni e l'obbligo per le pa di rendere disponibili i codici sorgenti dei programmi realizzati da loro con licenza aperta come Vedremo nel dettaglio di qui a poco al fine di favorire il riuso del software anche in altre pubbliche amministrazioni il codice dell'amministrazione digitale e quindi costituito da 92 articoli ed è organizzato in nove capi alcuni di questi capi a loro volta sono suddivisi in sezioni passiamo a descrivere i principali contenuti dei vari capi in cui il codice è suddiviso il capo primo contiene i principi generali ed è costituito Dai primi 19 articoli del codice e risulta a sua volta suddiviso in tre sezioni la sezione prima del capo i contiene una serie di definizioni nonché le finalità e gli ambiti di applicazione del Codice in particolare si dice che lo Stato le regioni e le autonomie locali sono tenute a gestire le informazioni in modalità digitale utilizzando le tecnologie necessarie in generale sono tenute ad applicare il CAD le pa i gestori di pubblici servizi le società di controllo pubblico e perfino i privati il codice inoltre si applica ai processi giudiziari il codice invece non si applica una serie di soggetti quali nei casi di ordine e sicurezza pubblica nel caso di polizia giudiziaria ed è economico-finanziaria e nelle elezioni la sezione seconda del capo I introduce la cosiddetta carta della cittadinanza digitale agli articoli dal 3 all'11 in particolare viene stabilito che chiunque ovvero i cittadini hanno il diritto di usare in modo accessibile ed efficace le soluzioni e gli strumenti ovvero l'informatica previsti nel cad nei questo nei rapporti con i soggetti pubblici anche per l'esercizio del loro diritto di accesso e la partecipazione di partecipazione al procedimento amministrativo Inoltre l'articolo 3 bis all'articolo 3 bis si dice che da un lato i cittadini hanno il diritto di accedere ai servizi online delle pa per il tramite della propria identità digitale ad esempio quindi mediante lo Speed nonché di un punto di accesso telematico ad esempio tramite l'app io sviluppato dalla società pago pa per mettere in rete una serie di servizi dall'altro lato Inoltre le pubbliche amministrazioni ed anche i professionisti che hanno l'obbligo di Iscriversi ad un albo Per l'esercizio delle loro funzioni sono tenute a dotarsi di un domicilio digitale Ovvero la posta elettronica i cittadini possono dotarsi di un domicilio digitale tramite l'anagrafe nazionale della popolazione residente recandosi ad esempio presso l'ufficio anagrafe qualora un cittadino abbia dichiarato il proprio domicilio digitale del pa devono obbligatoriamente utilizzarlo per le comunicazioni con il cittadino a comma 4 bis dell'articolo 3 bis poi viene prevista la possibilità a partire da una certa data per le pa di inviare le proprie comunicazioni mediante copia analogiche di documenti informatici firmati digitalmente Anche a coloro che non sono dotati di domicilio digitali in questo caso è fatto obbligo che la copia analogica sia inviata al cittadino che invia che è stata inviata al cittadino contenga una dicitura che specifici e specifici che il documento informatico da cui la copia tratta è stato predisposto come documento nativo digitale ed è possibile presso la pubblica amministrazione l'articolo 5 del della sezione seconda del capo i poi disciplina l'obbligo per le pa di accettare pagamenti elettronici mediante l'uso di apposita piattaforma l'articolo 6 Inoltre discipline e domicili digitali e sancisce che le pubbliche le comunicazioni elettroniche trasmesse ad uno dei domicili digitali producono quanto al momento della spedizione del ricevimento gli stessi effetti giuridici delle comunicazioni a mezzo Raccomandata con ricevuta di ritorno ed equivalgono alla notificazione per mezzo della posta Salvo che la legge disponga diversamente il comma 1 terra dell'articolo 6 in particolare prevede l'istituzione di tre elenchi di domicilio digitali che dovranno essere utilizzati nelle comunicazioni con le pa l'indice nazionale dei domicili digitali INI PEC delle imprese e dei professionisti l'indice degli indirizzi della pa e dei gestori di pubblici servizi e l'indice dei degli indirizzi delle persone fisiche e degli enti altrimenti di diritto privato l'articolo 6 quinquies prevede che tali elenchi siano aperti ed accessibili da chiunque senza necessità di autenticazione Tuttavia in assenza di preventiva autorizzazione del titolare dell'indirizzo è vietato l'utilizzo dei domicili digitali per l'invio di comunicazione commerciale altro importante articolo il 7 nel quale si sancisce che chiunque ha diritto di fruire dei servizi erogati dalle pa in forma digitale tramite Gli strumenti telematici messi a disposizione dalle stesse pubbliche amministrazioni l'articolo 8 poi prevede una alfabetizzazione informatica dei cittadini mediante iniziative volte a favorire la diffusione della cultura digitale tra i cittadini l'articolo 8 bis prevede che le pubbliche amministrazioni mettano a disposizione degli utenti connettività banda larga per l'accesso alla rete internet nei limiti della banda disponibile e con le modalità determinate dall'agit articolo 9 poi prevede anche una partecipazione Democratica elettronica per facilitare l'esercizio dei diritti politici e civili ad esempio mediante consultazioni elettroniche nei cittadini per la definizione dei propri atti la sezione terza del capo prima del Cad e poi dedicata alla descrizione del sistema organizzativo della digitalizzazione disciplinando i rapporti tra stato regioni d'autonomia locali in particolare l'articolo 12 sancisce che le pa utilizzano l'informatica per raggiungere gli obiettivi di efficienza efficacia economicità in parzialità trasparenza semplificazione e partecipazione Inoltre le pa devono utilizzare l'informatica nelle comunicazioni interne con le altre pa e con i cittadini e le imprese anche erogando i propri servizi in modalità digitale il successivo articolo 13 sancisce che anche i dipendenti pubblici oltre ai cittadini Quindi come detto prima devono essere parte di un percorso formativo finalizzato ad accrescere le loro competenze digitali l'articolo 13 bis poi riguarda l'istituzione di un codice di condotta tecnologica con il quale tra gli altri si prevede faccio sentire dipendenti lo svolgimento di lavoro in modalità agile in sicurezza tale codice Inoltre si sostanzia nel comportamento soprattutto in tema di Sicurezza Informatica cui devono attenersi dipendenti i quali dovevano essere opportunamente formati in merito il mancato rispetto del codice di condotta comporta una riduzione di almeno il 30% della retribuzione di risultato dei dirigenti responsabili gli obblighi di transizione digitale delle pa vengono verificati da parte dell'agid agenzia per l'Italia digitale che ha quindi un potere di vigilanza nella materia il capo secondo è formato dagli articoli dal 20 al 39 e risulta suddiviso in tre sezioni la prima sezione del capo secondo è dedicata al documento informatico la seconda sezione riguarda le firme elettroniche e di relativi prestatori di questi servizi la terza sezione disciplina e trasferimento digitale di denaro la sezione prima del seconda nel dettaglio Per quanto riguarda il documento informatico sancisce che all'articolo 20 questo documento informatico a validità quando vi è apposta una firma digitale che rispetti i criteri previsti nel codice stesso del CAD nonché nelle altre normative vigenti come ad esempio le regole tecniche del dpcm 13/11/2014 articolo 22 poi disciplina le copie informatiche dei documenti analogici viene detto che l'efficacia di tali copie richiede la posizione della firma digitale e può sostituire completamente l'originale analogico Inoltre la copia deve essere effettuata assicurando la conformità al documento originale analogico l'efficacia probatoria delle copie informatiche Inoltre deve essere attestata da un notaio o da altro pubblico ufficiale autorizzato a meno che la loro conformità all'originale non venga disconosciuta le copie informatiche prodotte a norma di legge Inoltre soddisfano i requisiti di conservazione degli atti ed in taluni casi è possibile distruggere il documento analogico il successivo articolo 23 poi sancisce che le copie analogiche di documenti informatici anche firmati digitalmente hanno la stessa efficacia del documento informatico Inoltre sulla copia analogica può essere posto un contrassegno che consenta di accedere al documento informatico originale la sezione seconda del capo secondo è invece dedicata alla firma digitale tale firma digitale deve riferirsi univocamente ad un soggetto colui che firma è un documento che quindi viene fermato una volta firmato digitalmente Tale documento è immodificabile essi occorre porre se occorre è possibile apporre la firma di ulteriori soggetti qualora siano necessarie modifiche a un documento informatico già firmato sarà quindi necessario riprodurre un documento non firmato con le modifiche e apporvi un'altra firma la firma elettronica Inoltre può essere a tutti gli effetti autenticata da un notaio o da un altro pubblico ufficiale autorizzato il servizio di firma elettronica deve essere fornito da soggetti qualificati che hanno presentato una opportuna domanda all'agid il titolare della firma digitale è in primo luogo tenuto a utilizzare personalmente il dispositivo il prestatore del servizio di firma digitale invece deve in primo luogo fornire un servizio capace di identificare con certezza il soggetto che firma il documento la sezione terza del capo secondo riguarda i trasferimenti di Fondi sia tra diverse pa che tra privati tali trasferimenti potranno avvenire in via telematica secondo Seguendo le norme vigenti anche i libri e le scritture previste dal codice Inoltre potranno essere tenuti in formato informatico venendo poi al al capo terzo questo riguarda i documenti informatici e di fascicoli informatici questo capo va dall'articolo 40 al 44 bis e risulta suddiviso in due sezioni La prima è dedicata ai documenti e la seconda invece alla loro gestione e conservazione In particolare l'articolo 40 comma 1 sancisce che le pa devono formare i propri documenti con strumenti informatici successivo articolo 40 bis poi prevede l'istituzione di un protocollo informatico da applicarsi a tutte le comunicazioni inviate ai domicili digitali tutti i documenti informatici poi dovranno essere ricercabili ed in alcuni casi accessibili tramite un opportuno sistema la sezione seconda del capo terzo poi all'articolo 41 introduce l'obbligo per le pa di predisporre un fascicolo informatico per ogni procedimento amministrativo tale fascicolo deve contenere tutti gli atti del procedimento ed essere accessibile deve essere accessibile in modalità digitale da quanti ne hanno diritto ed è possibile prevedere anche diversi livelli di accesso il successivo Articolo 42 prevede la necessità delle Pa di istituire un piano per la sostituzione degli archivi cartacei di documenti per i quali è obbligatoria la conservazione con archivi dei materializzati i documenti informatici ottenuti dei materializzando quelli cartacei devono Tuttavia soddisfare il requisito di conformità all'originale il capo IV comprende gli articoli dal 45 al 49 e riguarda la trasmissione informatica dei documenti si dice che il documento informatico trasmesso in via digitale e valido se trasmesso con una modalità tale da poterne accertare la provenienza nelle trasmissioni digitali ad altre pubbliche amministrazioni poi devono essere compresi da essere compresi i dati sensibili e giudiziari consente solo consentiti dalla legge ed in particolare dal decreto legislativo 196 del 2003 si impone inoltre che le pubbliche le comunicazioni tra pa avvengano composte elettronica e tramite documenti firmati digitalmente oppure anche composta certificata o con documenti protocollati l'articolo 48 poi è dedicato alla posta elettronica certificata le disposizioni sono poi integrate dal dpr 11 febbraio 2005 numero 68 e dalle regole tecniche di cui al dpcm 13 novembre 2014 la PEC in particolare consente di ottenere delle ricevute opponibili a terzi che confermano l'invio alla ricezione della documentazione ed equivalgono alle notifiche a mezzo posta il capo Quinto va dagli articoli 50 al 66 e concerne i dati delle pa la loro fruibilità l'identità digitale e i servizi online questo capo risulta suddiviso in tre sezioni la sezione prima del capo V riguarda i dati delle pa si dice che tali dati devono essere formati mediante l'utilizzo di tecnologie digitali ed in modo da consentire il riuso da parte di altre pa al fine di favorire tale condivisione di dati e anche stata predisposta una piattaforma digitale Nazionale dati pdnd l'articolo 53 poi riguarda i siti internet delle pa Repubblica amministrazioni devono realizzare tali siti su reti telematiche che rispettano i principi di accessibilità nonché di elevata usabilità reperibilità tali siti Inoltre devono contenere i dati dovuti dagli obblighi di pubblicità trasparenza e diffusione di informazioni previste dal decreto legislativo numero 33 del 14 marzo 2013 laser e quindi la sezione amministrazione trasparente la sezione seconda del capo Quinto riguarda la fruibilità dei dati e comprende gli articoli dal 58 al 62 5S L'articolo 59 riguarda i dati territoriali delle pa e Al comma 3 è prevista l'istituzione presso l'agid del repertorio nazionale dei dati territoriali al fine di erogare questo dei servizi di ricerca dei dati territoriali di interesse generale sono inoltre state predisposte delle regole tecniche di cui al dpcm 13 novembre 2014 già citato per la definizione E l'aggiornamento del contenuto del repertorio nazionale dei dati territoriali il successivo articolo 60 poi disciplina nella le basi di dati di interesse Nazionale Queste sono definite come l'insieme delle informazioni raccolte gestite digitalmente dalle pa che omogenee per tipologie e contenuto e la cui conoscenza è rilevante Per lo svolgimento altre funzioni istituzionali delle pa tali sistemi informativi devono essere realizzati secondo le normative vigenti e le linee guida tra cui il decreto legislativo 322 del 6 settembre 1989 Si citano tra le basi di dati di interesse Nazionale ad esempio il repertorio nazionale dei dati territoriali l'anagrafe nazionale della popolazione residente a npr la banca dati nazionale dei Contratti Pubblici il casellario giudiziale il registro delle imprese Gli archivi automatizzati per immigrazione asilo l'anagrafe nazionale degli assistiti anagrafe delle aziende agricole l'archivio nazionale dei veicoli e l'anagrafe nazionale degli abilitati alla guida il sistema informativo degli indicatori della situazione economica equivalente ISEE anagrafe nazionale dei numeri civici e delle strade urbane nonché l'indice nazionale di domicilio digitali delle persone fisiche dei professionisti e degli altri enti diritto privato non tenuti all'iscrizione in Albi elenchi o registri professionali o nel registro delle imprese alle precedenti poi vanno segnalate anche l'anagrafe nazionale di distruzione e l'anagrafe Nazionale dell'Istruzione Superiore venendo poi alla sezione terza del capo V questa riguarda l'identità digitale Le istanze e i servizi online e comprende gli articoli dal 63 al 66 Per quanto riguarda l'identità digitale è istituito a cura dell'agenzia per l'Italia digitale agid il sistema pubblico per la gestione dell'identità digitale cosiddetto spid è bene chiarire che in generale l'identità digitale lo spid non sono la stessa cosa l'identità digitale Infatti è un insieme di dati informazioni e attributi che identificano un soggetto lo spid invece è un sistema che gestisce l'accesso in rete a una serie di servizi mediante identificazione del cittadino dell'impresa ad esempio un altro modo oltre allo Speed per l'identificazione e il ce ovvero il sistema che utilizza la carta d'identità elettronica assieme ad un'altra app detta Cid il sistema Speed è costituito come insieme aperto di soggetti pubblici o privati che il premio accreditamento da parte dell'agid identificano gli utenti Per consentire loro il compimento di attività e l'accesso ai servizi in rete l'accesso ai servizi in rete erogati dalle pubbliche amministrazioni che richiedono identificazione informatica può avviene quindi tramite lo spid ai fini dell'erogazione dei propri servizi in rete e altresì riconosciuta ai soggetti privati anche soggetti privati quindi la facoltà di avvalersi del sistema Spit tale sistema spid Inoltre può essere utilizzato per consentire a un soggetto di formare un atto giuridico mediante espressione della propria volontà ad esempio si può inviare la domanda una domanda di concorso accedendo con Speed senza necessità di apporvi una firma lo spid si presenta Quindi come un sistema suddiviso in tre livelli crescenti di sicurezza ai sensi del regolamento Way 15 02 del 2015 abbiamo in particolare il livello 1 che consente l'accesso con nome utente e password il livello 2 che consente l'accesso con il nome utente password e codice temporaneo o mediante autorizzazione con app su dispositivo mobile personale Quindi cellulare oppure il livello 3 che invece consente l'accesso con credenziali spid e l'utilizzo di un dispositivo fisico ad esempio un lettore Smart card fornito dal gestore dello Speed il sistema Speed deve essere quindi in grado di accertare digitalmente l'identità del soggetto che lo sto utilizzando ai sensi del dpcm 24 ottobre 2014 tale identità digitale viene fornita tramite un gestore dell'identità digitale ovvero un service provider il gestore al fine di poter rilasciare un soggetto l'identità digitale deve ricevere dallo stesso un'istanza o una richiesta con una serie di informazioni e documenti utili ad accertare l'identità del richiedente il citato dpcm 24 ottobre 2014 prevede che anche lo spid sia gestito in modo da assicurare la protezione dei dati personali dell'utente anche mediante richiesta dei soli dati minimi necessari ad accedere ai servizi nonché con controlli di sicurezza basati ad esempio sui log di accesso ovvero occorre segnare tramite il sistema quando ci si connette disconnette al servizio e tramite il controllo delle sessioni di utilizzo dei servizi e successivo articolo 64 bis disciplina l'accesso telematico ai servizi delle pubbliche amministrazioni stabilendo che i servizi della pubblica amministrazione vanno Risi fruibili in rete e con applicazioni mobili tale articolo quindi prevede che i servizi delle pa siano fruibili mediante un unico sistema di accesso che attualmente lo Speed o la ceid e non risulta quindi più necessario iscriversi sui diversi siti delle pa e chiedere delle credenziali diverse viene poi istituito il Servizio di gestione delega mediante il quale chiunque può delegare l'accesso a una più servizi a un soggetto titolare dell'identità digitale ad esempio nel caso di persone non autosufficienti è possibile delegare l'utilizzo del servizio di identità digitale spid ad un'altra persona come ad esempio un tutore legale in generale l'identità di chi usa lo Speed viene accertata per il tramite dei precedenti livelli di successivi di sicurezza mediante la richiesta di dati e codici e l'utilizzo di dispositivi che devono essere a conoscenza e a disposizione del solo soggetto interessato viene poi sancito l'articolo 65 che Le istanze le dichiarazioni telematiche presentate alle pa sono valide in una serie di situazioni come ad esempio l'istanza quando l'istanza è presentata con firma digitale oppure mediante l'accesso con Speed In questi casi la pa Ha quindi il dovere di ritenere valide queste istanze e avviare il relativo procedimento l'articolo 66 poi disciplina la carta di identità digitale e la carta nazionale dei servizi nell'emissione della carta nazionale dei servizi in particolare si devono seguire i principi seguenti In primo luogo alla missione della carta nazionale dei servizi provvedono su richiesta del soggetto interessato l'IP a che intendono rilasciarla successivamente l'onere economico di produzione e rilascio della carta nazionale dei servizi e a carico delle singole amministrazioni che le emettono Inoltre le eventuali indicazioni di carattere individuale connesse all'erogazione dei servizi alla persona fisica sono possibili nei limiti del decreto legislativo 196 del 2003 in tema di privacy Successivamente le pa che erogano i servizi in rete devono consentire l'accesso ai titolari della carta nazionale servizi indipendentemente dall'ente di emissione che è responsabile appunto del suo rilascio Inoltre la carta nazionale dei servizi Può essere utilizzata anche per i pagamenti informatici tra soggetti privati e pa seguendo la normativa vigente avendo poi alla carta di identità elettronica questa deve contenere i dati identificativi della persona e il codice fiscale Inoltre richiesta dell'interessato la carta d'identità elettronica può contenere l'indicazione del gruppo sanguigno le opzioni di carattere sanitario di legge e i dati biometrici ad esclusione del DNA tutti gli altri può contenere poi tutti gli altri dati utili al fine di razionalizzare e semplificare l'azione della pa e i servizi Resi alla persona fisica anche per mezzo di portali nel rispetto delle norme e inoltre può contenere viene sancito che le procedure informatiche le informazioni che possono debbano essere conosciute della pa o altri soggetti o correnti per la firma elettronica Appunto possono essere inserite nella carta d'identità elettronica sia la carta d'identità elettronica quindi tramite il l'app ceid che la carta nazionale dei servizi e lo spid quindi possono essere utilizzati come sistema di autenticazione telematica nonché per effettuare pagamenti alle pa ai sensi del decreto 8 settembre 2022 venendo poi al cavo sesto del CAD questo comprende gli articoli dal 67 al 70 e disciplina i sistemi informatici delle pubbliche amministrazioni Per quanto concerne il loro sviluppo l'acquisizione e il riuso Per quanto riguarda l'acquisizione di software in particolare da parte delle pubbliche amministrazioni ovvero l'acquisto di programmi è importante considerare l'articolo 68 questo infatti impone che venga effettuata prima dell'acquisto del software con le procedure previste dal Codice dei Contratti una valutazione comparativa di tipo tecnico che vada a considerare le seguenti cose in particolare deve essere considerato il software sviluppato per conto già sviluppato per conto delle della pubblica amministrazione il riutilizzo di software O parti di esso per conto della pa il software libero o da codice a sorgente aperto disponibile i software fruibili in modalità cloud computing i software di tipo proprietario mediante ricorso licenza d'uso e i software che siano una combinazione delle precedenti soluzioni fatta questa analisi quindi in particolare le diverse Soluzioni Software vanno valutate sulla base dei seguenti Tre criteri il criterio del costo complessivo del programma o delle soluzioni quale corso di acquisto di implementazione di mantenimento e supporto il livello di utilizzo dei formati di dati ed interfaccedi di tipo aperto nonché di standard in grado di assicurare l'interoperabilità Ovvero la comunicazione tra i sistemi diversi e la cooperazione applicativa tra i diversi sistemi informatici della pa e le garanzie del fornitore in materia di livelli di sicurezza conformità alla normativa in materia di protezione dei dati personali e i livelli di servizio tenuto conto della tipologia del software acquisito qualora dalla valutazione comparativa precedente risulti l'impossibilità di accedere a soluzioni già disponibili all'interno della pa o a software liberi o aperti adeguati alle esigenze da soddisfare e consentita l'acquisizione di programmi informatici di tipo proprietario mediante ricorso a licenza d'uso Per quanto attiene invece il riuso delle Soluzioni Software sviluppate direttamente dalle pa occorre considerare la disciplina dell'articolo 69 le pubbliche amministrazioni titolari di programmi informatici realizzati su specifiche indicazioni del committente pubblico hanno quindi l'obbligo di rendere disponibile il relativo codice sorgente completo della documentazione e rilasciato in repertorio pubblico sotto licenza aperta in uso gratuito ad altre pa o a soggetti giuridici che intendono adattarli alle loro esigenze Salvo che vi siano motivate ragioni di ordine e sicurezza pubblica difesa nazionale e consultazioni elettorali Quindi al fine di favorire il riuso del software di proprietà delle pa nei capitolati o nelle specifiche di progetto è previsto Salvo che ciò risulti eccessivamente oneroso che l'amministrazione committente sia sempre titolare di tutti i diritti sui programmi appositamente sviluppati per essa il codice sorgente la documentazione e la relativa descrizione tecnico funzionale di tutte le soluzioni informatiche devono poter Quindi devono essere pubblicati attraverso una serie di piattaforme individuate dall'agit il capo Settimo poi del codice dell'amministrazione digitale comprende il solo articolo 71 e contiene un rinvio a delle norme a delle regole tecniche adottate dall'agit con dpcm 13 novembre 2014 che reca nelle regole tecniche in materia di formazione e trasmissione copia duplicazione riproduzione e validazione temporale dei documenti informatici nonché di formazione e conservazione dei documenti informatici delle pa il capo Ottavo del CAD invece disciplina il sistema pubblico di connettività agli articoli del 72 all'87 In particolare l'articolo 73 definisce il sistema pubblico di connettività e cooperazione spc quale insieme di infrastrutture tecnologiche e di regole tecniche che assicurano l'interoperabilità tra i sistemi informativi delle pa tale sistema permette il coordinamento informativo e informatico dei dati tra le amministrazioni centrali regionali e locali e tra queste e i sistemi dell'Unione Europea ed è aperto all'adesione da parte dei servizi pubblici e dei soggetti privati spc viene sviluppato su con i seguenti principi la federabilità dei sistemi l'economicità nell'utilizzo dei servizi l'aggiornamento continuo del sistema e lo sviluppo di un mercato del mercato e della concorrenza spc e poi costituito da un insieme di elementi che comprendono infrastrutture architettoniche e infrastrutture e architetture e interfacce tecnologiche linee guida e regole per la cooperazione e l'interoperabilità il catalogo dei servizi e applicazioni il sistema pubblico di connettività Inoltre viene utilizzato per gli scambi di documenti informatici tra le pa questo ai sensi dell'articolo 76 infine il capo nono del codice contiene a disposizione finali e delle norme che sono state abrogate E comprende gli articoli dal 88 al 92