manierismo questa corrente artistica nasce da una crisi politica economica religiosa non dimentichiamoci che in questo momento c'è stato anche la riforma di lutero che ha messo proprio un po in crisi tutti ea una data abbastanza precisa fra la morte di raffaello nel 1520 e si conclude con il sacco di roma del 1527 in questo momento c'è proprio quella che la diaspora degli artistici agli artisti si allontanano vanno nelle corti maggiori europee e diffondono in pratica loro se le vanno a lavorare altrove nella cosa positiva è che portano altrove lo stile italiano però automaticamente si allontanano fatto dalla anche dall'italia delle loro origini e roma a questo punto non è più il centro dell'arte e vasari stesso che da questo questo nome a questo periodo perché definisce pittori di maniera questi artisti che inizialmente punto dipingono un po alla maniera di dicky dei grandi maestri quindi imitano e aweys o s'ispirano quindi soprattutto a raffaello ma insomma anche ai grandi del rinascimento maturo però limitano si ispirano manera sterno anche un po di caratteristiche guardano molto al colore alle immagini cioè non cercano più reale e non è più una pittura realistica deve essere una pittura che inizia proprio a fare un pò scena guardate che questo questo termine verrà utilizzato soprattutto nell'ottocento in modo assolutamente negativo per definire tutta la pittura che va dal rinascimento al barocco il manierismo soprattutto per quanto riguarda poi semmai soggetti religiosi si conclude proprio con il concilio di trento nel 1563 perché agli artisti vengono richiesti soggetti religiosi si può più semplici e anche di più immediata comprensione quindi è proprio un po l'opposto di quanto invece accadeva mentre domani vi sta intorno e rosso fiorentino due pittori manieristi messi proprio confronto con due opere che hanno in pratica lo stesso soggetto una deposizione vediamo che bongiorno è un artista che conosce perfettamente lo sfumato leonardesco e lo utilizza anche nelle sue opere però per quanto riguarda le proporzioni ma anche le ambientazioni prospettiche quindi la scenografia insomma lei i paesaggi abbandona troppo tutto quello che era invece stato considerato importante addirittura fondamentale nella pittura rinascimentale e quasi come se facesse un opera di cancellazione lui dimentica decide di dimenticare tutto quello che era stato imparato fino adesso e si si inventa in pratica un nuovo tipo di pittura e anche di proporzioni anzi di sproporzione perché noi vediamo spesso corpi molto magari con delle teste eccessivamente piccole e con lui sono anche abbastanza assurdi innaturali rendono proprio queste quest'opera il reale sembra quasi un'opera senza tempo fuori fuori dal mondo e quasi immobilizzata mentre rosso fiorentino sceglie lo stesso stesso soggetto per l'ambiente in modo diverso proprio con la deposizione dalla croce in questo caso anche lui punto si ispira i grandi maestri come come perugino lippi risultati che ottiene sono molto differenti dagli originali anche la luce non è reale è come se fosse una luce e scenografico come se fosse una luce teatrale e anche le le pose del dei protagonisti che hanno di colorante qua non molto realistici sono poste a tra ii sono proprio persone che esasperano anche se i sentimenti insomma le loro emozioni e la scena però anche grazie a questi colori dove lo sfondo praticamente non esiste ed è una luce un forte fatta che però rende l'idea diventa quasi più drammatica sicuramente di quella di punto il risultato è nuovo e originale e sicuramente di grande effetto giulio romano palazzo te a mantova giulio romano e pittore architetto infatti per federico ii gonzaga realizza questo incredibile palazzo che è appena fuori mantova è un piano solo con bugnati di diverso stile colonne doriche quindi ha sicuramente classicheggiante probabilmente in origine era dipinto anche fuori ma i colori adesso sono svaniti e invece all'interno completamente affrescato anche da giulio romano vediamo subito per esempio una delle sale più importanti e questa che è la sala dei giganti perché è incredibile l'immagine è proprio quella dei dei giganti che vengono sconfitti da giove ma con tanto di fulmine abbastanza angosciante come scena e fra l'altro questa scena rappresentata su tutte le pareti senza interruzioni sugli spigoli quasi tendono a non notarsi lo spettatore si trova fra l'altro al centro della stanza e anche il pavimento è fatto apposta c'è un pavimento decisamente destabilizzante perché a intarsi concentrici per cui non ci sono spigoli il pavimento sembra quasi a muoversi e per cui l'impressione che si ha è veramente che la stanza stia crollando addosso quindi il l'osservatore viene cosi sommerso da questa incredibile enormi colonne che si rompono sotto il peso di questi giganti morenti parmigianino il nome gli deriva dal fatto di essere nato a parma da una famiglia di pittori e anche dall'avere un aspetto piuttosto minuto questo gentile dipinge anche un po come come la problemi della sua personalità st delle dei dipinti molto eleganti molto raffinati tra l'altro ci sono parecchi messaggi nascosti anche perché è un certo punto della sua vita cambia completamente dopo essere stato a roma non aver avuto un grande successo alla corte papale dopo il sacco di roma fra l'altro scappa torna a bologna può insomma dirla e quindi abbandonerà un po la pittura perché diventerà un alchimista se vuole riuscire a trasformare la materia in oro ma cambia proprio le sue passioni e quindi anche queste queste idee un po particolari si vedono nelle sue opere che per presenti nella madonna dal collo lungo e fra l'altro non è finita perché appunto è morto prima di terminarla e si intravedono però delle cose strane ad esempio già il nome la madonna al collo lungo a questo questo collo sproporzionato ma sono tutte queste figure un po sproporzionati ricordiamoci che il manierismo proprio questo non è più il discorso di cercare l'arte classica le proporzioni le cose appunto belle proporzionate anche fra di loro ma esasperare anche alcuni aspetti in questo caso tra l'altro pare che questo riferimento a un cantico dei cantici insomma c'era una una frase che nominava al collo della madonna a lungo come una colonna equa effettivamente così tra l'altro c'è una serie di colom un colonnato di una serie di colonne incompiute senza capitello sarà un personaggio sullo sfondo molto piccolo un po troppo piccolo anche qua anche le belle la prospettiva va bene ma le proporzioni non sono state rispettate e quindi ci sono proprio un po di allusioni anche appunto queste queste immagini nascoste e ci sa c'è addirittura una un piede di fianco questo personaggio piccolo che forse è un profeta chi lo sa in mano un cartello da leggere c'è anche un piede quindi probabilmente stava anche realizzando qualcun'altro sullo sfondo però lo sfondo rimane molto voto mentre il primo piano è stracolmo di persone persone che sono probabilmente angeli che vanno a visitare appunto il bambino nato che però sembra un po morto e porgono alla madonna questo vaso d'argento dove si riflette una croce anche qua e l'allusione all'immacolata concezione ha fatto appunto che però al bambino morirà e quindi da sisal quindi anche qua l'aspetto non è proprio dei migliori insomma è una pittura molto raffinata perché comunque la cosa finale è elegantissima con anche delle delle deformazioni a volte volute come ad esempio nel suo autoritratto dentro lo specchio convesso che quindi fa capire quanto vi foste capace di realizzare in modo perfetto anche delle prospettive con superfici curve altre volte appunto invece le sceglie proprio per esasperare altri significati appunto nascosti arcimboldo giuseppe arcimboldo milanese profondamente legato a milano proprio perché era di famiglia nobile ma non eravamo cadetto per os ma di una famiglia nobile milanese infatti teatro degli arcimboldi si chiama così proprio perché in zona c'era la villa arcimboldi tra la vita di famiglia e tra l'altro nel durante le donne 2015 durante l'expo di milano molti dei suoi soggetti verranno utilizzati proprio come simbolo dell'expo dedicato al cibo perché perché lui ha rappresentato in pratica del con un po strane diciamo che il primo ad aver dipinto delle nature morte che però non erano nature morte dei ritratti che però non erano solo ritratti infatti sa come dei giochi è un sistema manierista anche quello di farvi di fare arte dipingere perché vuole un pò incuriosire lo spettatore realizza in pratica nei ritratti di personaggi inventati che però sono formati dagli oggetti stessi che devono andare a caratterizzare il bibliotecario è composto completamente da libri ma poi ci sarà anche vertunno che è quindi composto tutto da da fiori e frutti della naturali ma ci saranno anche c'è nettuno legato tutto i prodotti del mare quindi piante marine ma anche soprattutto animali marini e vai lamela è composto completamente da un mini nudi o poi sarà anche il reverse il reverse sono proprio idea geniale di arcimboldo realizzare delle nature morte in un periodo in cui appunto la natura morta iniziava a diventare famosa ma realizzando il tempo stesso anche nei ritratti perché era verso sono qualcosa da vedere anche al contrario dirittura venivano proprio esposti un po inclinati con sopra uno specchio quindi l'opera di arcimboldo vista in un senso è un normale catino insomma con dentro delle verdure ma vista nello specchio quindi riflessa capovolte diventa un personaggio con queste conduttori formata in pratica delle cipolle e mentre il cappello è non è altro che la ciotola nera che prima era la base della della composizione di natura morta architettura manierista il parco dei mostri di bomarzo parlo di questo parco perché è un po l'esempio di quello che è il manierismo in assoluto e vi era proprio quella di stupire lo spettatore ma anche di divertirlo o di mostrarli addirittura delle immagini alquanto inquietanti è un parco privato della famiglia orsini certo punto il principe rossini commissiona a un architetto che ligorio di realizzare questo parco probabilmente in onore della morte della moglie morta e anche un po per distrarsi ma anche soprattutto appunto per deliziare i suoi ospiti si parla della moglie morta perché ci sono moltissimi iscrizioni e legati all'aldilà sono misteriose critiche non si sa bene che cosa vogliono significare però sicuramente parlano della morte perché comunque questo parco deve essere un po inquietante anche perché perché riesce a visitarlo però ci lavora anche il vignola vignola è un architetto e teorico di archi di architettura serissimo realizzerà anche appunto ville classico e tipo a palazzo farnese a caprarola oppure villa giulia a roma mentre per questo parco della follia realizza il tempio che forme classiche e rinascimentali mentre il resto del parco e appunto popolato da sculture enormi con mostri come un enorme tartaruga oppure un orco che apre la bocca ed invita quasi insomma entrare perché ci si può proprio camminare dentro oppure appunto figure mitologiche ma anche strutture architettoniche che sono dette proprio le strutture impossibili come la casa pendente che non è rovinata dal tempo oppure nata male no è proprio andata così pendente costruita sulla roccia addirittura gli interni e non hanno pavimenti e mura a 90 gradi sono inclinazioni diversa per cui all'interno sia proprio questo senso di spaesamento e di perdita dell'equilibrio perché non c'è proprio un punto fermo dove prendere un po le misure ottiche e l'idea era proprio quella quella del manierismo stupire lo spettatore incuriosirlo anche divertirlo e in qualche modo in questo caso anche un po renderlo partecipe sono delle preoccupazioni dell'aldilà e anche appunto con l'immagine che sicuramente a volte fanno paura perché sbucano quasi all'improvviso da questo verde da questo odio questo boscaglia è quindi uno non se l'aspetta