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Analisi della Guerra in Iraq

Feb 11, 2025

Appunti sulla Guerra in Iraq

Introduzione

  • Contesto storico: Attacco alle Torri Gemelle e invasione dell'Afghanistan.
  • Obiettivo principale: Attacco al regime di Saddam Hussein.

Motivazioni dell'invasione dell'Iraq

  • Iraq come candidato strategico:
    • Vaste riserve di petrolio.
    • Posizione centrale nel Medio Oriente.
    • Uso di armi chimiche e repressione interna da parte di Saddam.
  • Consenso della popolazione in calo.
  • Assenza di difese militari efficaci dopo l'operazione Desert Storm.

Filosofia e strategia degli USA

  • Thomas Friedman: "In Iraq non costruiremo una nazione, la creeremo."
  • Critica alla visione americana: l'Iraq non era uno spazio vuoto, ma una nazione con una cultura profonda e forte nazionalismo.
  • Cheney e Rumsfeld:
    • Filosofia "America First".
    • Esperienza nelle giunte militari sudamericane.

Strategia di attacco

  • Dottrina "Shock and Awe": Colpisci e terrorizza.
    • 1991: 300 missili Tomahawk in 5 settimane.
    • 2003: 300.000 bombe e 20.000 missili cruise in un breve periodo.
  • Obiettivo: non solo colpire le forze militari, ma anche terrorizzare la popolazione.

Accuse verso Saddam

  • Collaborazione con Al-Qaeda come giustificazione per l'invasione.
  • Assenza di prove concrete sui legami tra Saddam e Al-Qaeda.
  • Focus sulle armi di distruzione di massa:
    • Investigazioni della CIA senza risultati concreti.
    • Bush propone intervento militare senza consenso dell'ONU.

Inizio dell'invasione

  • 20 marzo 2003: Inizio bombardamenti dopo il rifiuto di Saddam di lasciare.
  • Shock sensoriale a Baghdad:
    • Distruzione dei mezzi di comunicazione.
    • Assenza di informazioni chiare per la popolazione.
  • Resistenza irachena minima.

Amministrazione post-invasione

  • Paul Bremer come governatore temporaneo:
    • Ignoranza sulla cultura irachena.
    • Blocco delle elezioni democratiche.
    • Scelta di leader locali senza coinvolgimento della popolazione.
  • Debatificazione: Rimozione dei funzionari di Saddam, ma mantenimento dei militari.

Ricostruzione dell'Iraq

  • Confisca delle imprese statali e privatizzazione.
  • Fondi per la ricostruzione:
    • 38 miliardi di dollari dal congresso e altri 20 miliardi dalla compagnia petrolifera.
    • Paragone con il piano Marshall, ma fallimento nella realizzazione.
  • Contratti: Affidati a aziende americane, poca o nessuna partecipazione irachena.

Conseguenze della guerra

  • Radicalizzazione della popolazione:
    • Crescita del desiderio per uno stato islamico.
  • Emergenza di gruppi di resistenza.
  • Uso della violenza:
    • Tortura e violazioni dei diritti umani nelle prigioni americane.
  • Risultati disastrosi:
    • 2 milioni di iracheni sfollati,
    • Violenza crescente e disintegrazione dello stato iracheno.

Critiche e responsabilità

  • Colpa attribuita agli iracheni per il fallimento della democrazia.
  • La strategia americana fallita: tentare di imporre una democrazia non sostenuta dalla cultura locale.
  • Conclusione: La morte di 650.000 persone e la distruzione del paese sono il risultato di una visione ideologica mal concepita.