Schopenhauer e il pessimismo filosofico ottocentesco
May 26, 2025
Arthur Schopenhauer nel contesto filosofico dell'Ottocento
Introduzione
Schopenhauer è una voce fuori dal coro nell'Europa dell'idealismo e del positivismo.
È noto come il filosofo del pessimismo e ha introdotto novità nel pensiero occidentale.
Filosofie orientali
Ha introdotto il pubblico occidentale a filosofie orientali come l'induismo e il buddismo.
La realtà secondo Schopenhauer
La realtà è vista come un'illusione, una menzogna che l'uomo racconta a sé stesso per far fronte alla durezza della vita.
Il suo lavoro principale, "Il mondo come volontà e rappresentazione", descrive il mondo come rappresentazione di una volontà di vivere assoluta, cieca ed egoista.
Concetto di volontà di vivere
La volontà di vivere è irrazionale, eterna e senza scopo.
Tutto nell'universo è prodotto di questa volontà cieca.
Fenomeno e Numeo
Schopenhauer distingue tra la realtà fenomenica (apparenza) e la vera realtà celata dietro il "Velo di Maya".
Pessimismo
Antropologia
L'uomo è definito come un "animale desiderante".
I desideri raramente vengono realizzati, portando all'infelicità.
La vita è un pendolo tra desiderio e noia.
Cosmico
La realtà è dominata dalla volontà di vivere, quindi tutto è soggetto a desiderio e sofferenza cosmica.
Sociale e Antropologico
L'uomo è una belva, spinto dalla sopraffazione reciproca e dal conflitto.
La vita sociale è regolata dall'utilità e dalla necessità.
Critica agli ottimismi
Ottimismo cosmico
Il mondo non è razionale né una manifestazione della ragione, ma un teatro di illogicità.
Ottimismo sociale
Contrappone il mito del "buon selvaggio" con l'immagine dell'uomo lupo degli altri uomini.
Ottimismo storico
Critica ogni storicismo come illusione; la storia è un ripetersi di violenze e guerre.
Vie di liberazione
Schopenhauer propone l'arte, la pietas e l'agape come mezzi per superare la volontà di vivere.
Condanna il suicidio come resa alla volontà di vivere.
Conclusioni
La filosofia di Schopenhauer offre una visione pessimistica ma profondamente critica della realtà e dell'esistenza umana.
Propone la noluntas come via per sfuggire al dolore e alla volontà egoistica.