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Schopenhauer e il pessimismo filosofico ottocentesco

Schopenhauer nell'Europa dei sistemi filosofici dell'idealismo e del positivismo nell'Europa delle filosofie sistematiche vi sono alcuni autori che rappresentano delle vere e proprie voci fuori dal coro una di queste vi dicevo è Arthur Schopenhauer l'autore il filosofo del pessimismo è sicuramente uno degli autori più originali del dell'Ottocento e sicuramente uno degli autori che ha avuto alcuni grandi meriti nel portare all'interno del pensiero europeo occidentale Una ventata anche di novità di originalità e Una ventata anche di criticità Schopenhauer è l'autore che introduce le filosofie orientali nell'Europa nell'occidente in modo particolare filosofie quale l'induismo filosofie religiose filosofie quale il buddismo sono portate alla conoscenza il Vasto pubblico del grande pubblico da Schopenhauer e e poi ha il grande merito di introdurre vi dicevo una filosofia critica la teoria della realtà come illusione come menzogna che ha già dei vecchi punti di riferimento filosofici e però rielaborata e presentata in banier era assolutamente originale anche corrosivo da da Schopenhauer la realtà è una menzogna un'illusione l'uomo si racconta menzogne crede a menzogne per reggere la durezza la durezza della vita qual è il punto di partenza di Schopenhauer già ce lo dice la sua opera principale Il mondo come volontà e rappresentazione il mondo per Schopenhauer è la rappresentazione di una volontà di vivere la volontà di vivere di cui parla Schopenhauer è la volontà di vivere assoluta è una volontà di vivere unica irrazionale una volontà di vivere eterna senza scopo senza fine Dunque in causata il mondo la natura l'universo sono il prodotto di una volontà di vivere cieca egoista irrazionale Noi siamo piccole volontà di vivere noi uomini prodotte da una volontà di vivere assoluta che ci ha prodotta perché vuole vivere la volontà di vivere è una volontà che agisce agisce vuole questa filosofia risente chiaramente di filosofie Quali quelle di Fi Dego infinito che produce il filito per realizzare la propria essenza di di di di volontà infinita di slancio creatore di di produzione la volontà di vivere vuole vivere e noi siamo piccole volontà di vivere che volendo vivere realizzano la volontà di vivere assoluta dunque la volontà di vivere è la grande matrice che produce la realtà fenomenica la realtà empirica naturale in cui noi viviamo ecco dunque che per Schopenhauer vi è la divisione tra Neno e fenomeno la realtà è fenomeno la realtà in cui noi viviamo noi stessi siamo fenomeno siamo apparenza Al di là dell'apparenza squarciando quello che Schopenhauer chiama il velo di Maa recuperandolo da una divinità appunto indiana la divinità dell'inganno vi ho fatto la scorsa lezione del parallelismo con la divinità nordiche quale lchi la divinità dell'inganno Maa cela la vera realtà cela il Neno l'uomo rompendo il Velo di Maya scopre che al di là dell'apparenza che dietro il fenomeno vi è un omeno che è volontà di vivere come ha fatto l'uomo a rompere il il Velo di Maya come fa l'uomo a squarciare il Velo di Maya l'uomo Squarcia il Velo di Maya spogliando l'uomo di tutti gli orpelli tutte le costruzioni non necessarie alla vita che cos'è l'uomo naturale l'uomo spogliato da ideologie da sovrastrutture di pensiero da cultura l'uomo spogliato da religioni da filosofie da Pensiero politico l'uomo spogliato è voglia di vivere è un conatus uno sforzo di auto eh sopravvivenza l'uomo vuole vivere l'uomo è slancio di vita cioè vuole vivere per vivere squarciato il velo di Maia emerge l'essenza dell'uomo che volontà di vivere che voglia di vivere perché l'omo ha volontà di vivere perché dietro l'uomo dietro la pianta che vuole vivere dietro l'animale che vuole vivere dietro il pianeta che vuole vivere vi è la volontà di vivere assoluta che produce la realtà fomenica squarciato il velo di Maia la realtà fenomenica cade crolla e appare quello che è l'essenza quella che è l'essenza del del mondo la volontà di vivere appare quella che è la radice enica del mondo che è la volontà di vivere appare quello che Poo dire il DNA del mondo la volontà di vivere la scorsa lezione vi ho citato il film dei fratelli wachowski Matrix che vi invito a rivedere alla luce anche di Schopenhauer Ok la realtà fenomenica cui vivono i protagonisti di Matrix è in realtà una produzione illusoria di una matrice una grande guerra tra uomini e macchine ha visto gli uomini soccombere Le macchine hanno dominato la terra dominano la terra Ma in questa guerra è crollata No la produzione di energia Le macchine hanno bisogno di energia per vivere e hanno trasformato gli uomini in vere e proprie Lamp in pile in pile che servono per mantenere accese le lampadine per produrre energia gli uomini trasformati dentro bozzoli in fonte di energia hanno però una vita illusoria prodotta da una matrice da un computer e dunque dentro un Bozzolo ridotto in uno stato comatoso a produrre energia Sono in realtà illusi di vivere una vita cioè attraverso degli elettrodi delle sinapsi nella mente dell'uomo scorre una vita come se fosse un gioco alla PlayStation illusoria gli uomini pensano di avere quella vita ma la Mara realtà è quella sono delle pile che producono energia per le macchine squarciare il Velo di Maya significa squarciare il programma informatico prodotto della matrice e accorgerci di essere schiavi e a quel punto di voler rompere quel mondo attraverso una lotta alla rivoluzione in questo caso V da nio i riferimenti sono oltre al mito della caverna di Platone Quando quando il futuro filosofo lo schiavo attraverso una risalita dalla caverna al mondo fuori della caverna si accorge che ha vissuto un'intera vita incatenato a guardare delle ombre una parete pensando che fossero vere la vita è illusione in Platone vi è chiaramente il grande maestro di Schopenhauer gli uomini incatenati pensano che il mondo delle cose sia il mondo vero gli uomini che riescono le catene dell'ignoranza fuoriescono dalla caverna e vedono il sole la luna le stelle vedono il mondo delle idee quello che è il mondo dell'essenza degli archetipi perfetti ideali delle cose ma bisogna uscire dalla caverna e costa fatica bisogna rompere la la il programma della matrice in Matrix e costa fatica bisogna squarciare il Velo di Maya per schopenauer e costa fatica È chiaro Da questa teoria del mondo come rappresentazione una volontà di vivere unica Eterna in causata senza scopo irrazionale ne deriva il pessimismo che è l'argomento specifico di oggi Che cos'è la vita dell'uomo e la vita dell'uomo È ovviamente una manifestazione della volontà di vivere e noi in quanto manifestazione della volontà di vivere siamo desiderio L'uomo è un animale desiderante L'uomo desidera Noi siamo una volontà di desiderio siamo una produzione di desideri Ma i desideri prodotti nella maggior parte dei casi sono desideri che non si realizzano l'uomo è per natura animale desiderante ma per mille desideri che l'uomo produce pochissimi troveranno realizzazione e lo scarto tra la produzione de desideri e la realizzazione di essi crea L'infelicità Noi siamo strutturalmente destinati all'infelicità perché come animali desideranti non possiamo non desiderare Ma come uomini finiti realizziamo pochissimi dei desideri che produciamo e L'infelicità sta proprio nella mancata realizzazione del del desiderio il piacere per Schopenhauer è soltanto Dunque cessazione di dolore è una filosofia da questo punto di vista negativa Che cos'è la e cessazione del dolore Quando l'uomo riesce a non provare dolore e riesce a essere felice ma poiché l'uomo per natura produce desideri l'uomo non riesce mai ad essere felice perché Perché non può fare a meno di produrre desideri ma il desiderio prodotto non è piacere è tendenzialmente infelicità perché la vita dell'uomo famosa no frase immagine aforisma di Schopenhauer è come un pendolo la vita dell'uomo è un pendolo che oscilla tra desiderio e noia dopo aver rto il desiderio passando fugacemente per il piacere Ripeto per Schopenhauer la vita dell'uomo è come un pendolo che eternamente costantemente in modo inesauribile oscilla tra il desiderio e la noia passando fugacemente per il piacere Ecco la struttura antropologica dell'uomo L'uomo è un animale che non può non desiderare Ma quando realizza il desiderio prova un piacere che immediatamente però lo porta ad annoiarsi perché vuole nuove di cose l'uomo non si accontenta mai È lì la fonte per Schopenhauer dell'infelicità perché una volta realizzato quel desiderio ne vuole già realizzare un altro Dunque il piacere è stato rapidamente consumato e si giunti alla noia della vita abbinate il fatto che per un piacere realizzato che ci ha portato Tra l'altro la noia molti altri non trovano realizzazione Ecco ragazzi e ragazze che la vita altro non è che sofferenza e dolore l'uomo vuole vivere fugacemente e in maniera rapida trova del piacere la maggior parte di questi piaceri lo portano alla noia La maggior parte però dei desideri non ha trovato realizzazione Dunque desideri non realizzati dolore desideri realizzati sazietà noia dolore la vita dell'uomo è dunque destinata al dolore ma questa sofferenza non riguarda soltanto L'uomo è un autore del pessimismo come dolore cosmico prego non ho capito perché anche la realizzazione del desiderio porta perché la realizzazione del desiderio porta al dolore perché la realizzazione del desiderio è immediatamente divorata da un nuovo desiderio il desiderio realizzato determina noia sazietà quando avete mangiato un buon cibo Ne volete già un altro Quando avete incontrato un piacere un divertimento realizzato un piacere un divertimento ne volete già un altro la sazietà è noia la sazietà e noia e dolore vi dicevo che il dolore di cui parliamo non riguarda solo il singolo uomo Schopenhauer è un autore del pessimismo cosmico del pessimismo storico del pessimismo antropologico sociale del pessimismo universale e il mondo in dolore e il mondo nella sofferenza perché tutto questo mondo è prodotto dalla volontà di vivere noi l'albero i pianeti la formica il cane tutto il mondo è la produzione della volontà di vivere pertanto tutto il mondo è animato dal desiderio e dall'egoismo c'è ununica volontà che guida il mondo C'è un'unica volontà che determina il mondo e dunque il mondo è la lotta di tutte le cose shopena non ci lascia speranza Schopenhauer è un autore che conduce No la la l'uomo una visione comunque estremamente Cupa estremamente triste della vita nonostante propongo una via d'uscita la no lunta laione del dolore la matrice del pensiero di Schopenhauer è questa visione negativa ovviamente del mondo il mondo è lotta delle cose quando la si taglia la formica gigante dell'Australia comincia una lotta la formica tra la parte del corpo e quella della coda la parte del capo ghermisce con un morso la la coda la quale si difende con il pungiglione la formica gigante dell'Australia è l'emblema della lotta naturale tra le cose io taglio la formica dell'Australia in due la parte del capo con la bocca cerca di azzannare la parte terminale Ma la parte terminale con il pungiglione cerca di azzannare il capo Questa è la natura tutte le cose sono in lotta questo è l'uomo in lotta con altri uomini la formica gigante dell'Australia diventa una sorta di paradigma della condizione naturale della condizione dell'uomo e l'amore Voi direte Ma l'amore l'amore è ciò che anima l'esaltazione dell'amore Platone autore da cui parte Schopenhauer però ci racconta di un uomo che può amare che può elevarsi ad amare il corpo l'anima ad amare le leggi ad amare la scienza ad amare l'amore ad amare le idee l'amore è illusione per Schopenhauer la poenza dell'amore altro non è che una potenza ingannevole Che cos'è l'amore L'amore è uno strumento nelle mani della volontà di vivere per perpetuare la specie dietro l'amore non c'è altro che il disegno della volontà di vivere che porta gli uomini ad amarsi che porta le le creature anche animali ad amarsi a riprodursi perché il fine è la sopravvivenza la volontà di vivere vuole vivere come fa a vivere produce le volontà di vivere piccole gli uomini gli animali le piante tra tutte queste volontà di vivere l'uomo è quello più ambizioso l'uomo è quello più desideroso e l'uomo animato dall'amore in realtà si riproduce mette al mondo altri uomini realizzando il disegno della volontà di vivere assoluta L'amore è uno strumento ingannevole della volontà di vivere per perpetuare la la realtà per perpetuare la la specie per perpetuare le tante volontà di vivere l'uomo è zimbello della natura quando noi pensiamo di essere no innamorati di avere uno slancio d'amore autonomo volontario In realtà noi non siamo altro che degli zimbelli nelle mani della volontà di vivere che ci utilizza per perpetuare la la la volontà di vivere stessa per perpetuare la realtà illusoria fenomenica dentro cui però c'è una realtà numen ben precisa che è la volontà di vivere e qua ci sono le famose anche frasi famosi passaggi contro i classici poeti grandissimi immensi poeti della tradizione letteratura italiana se la passione del Petrarca fosse stata pagata il suo canto sarebbe ammutolito i canti di amore di sono i canti di un poeta che non ha trovato l'amore che non lo ha consumato lo stesso dicasi per Dante probabilmente Schopenhauer è anche irriverente corrosivo una scrittura potente che piace che fa sorridere e se Beatrice si fosse messa con con Dante si fossero fidanzati avessero consumato passioni d'amore Dante non avrebbe scritto tutto ciò di Beatrice perché avrebbe trovato il proprio desiderio sessuale appagato noi non avremmo avuto le poesie non avremmo avuto vedo che alcuni sono stati contenti opere immense quali la Divina Commedia dietro la battuta ironica di Schopenhauer vi però questa visione vi ripeto pessimista della amore l'unico amore di cui si può tessere l'elogio l'unico amore vero è quello disinteressato lo vedremo tra poco della pietas ad esempio l'amore amicale quello di pietas cioè io mi prendo cura dell'amico in modo disinteressato è l'unico vero amore perché l'amore che è scorporato da un fine la soddisfazione sessuale avere dei figli avere famiglia l'amore della pietas è il vero amore perché l'amore disinteressato dietro le altre forme d'amore non viene nient'altro che la realizzazione del nostro desiderio desiderio sessuale desiderio sociale di avere una famiglia di prestigio appunto sociale Questa è la visione ovviamente dura no di amore elaborata teorizzata da Schopenhauer Il quale ci presenta second Questa è la parte più anche bella di Schopenhauer le famosissime critiche agli ottimismi secondo Schopenhauer l'ottimismo non è il sale della vita come recitava una celebre pubblicità l'ottimismo è una menzogna gli ottimismi sono menzogne sono favole che noi uomini ci raccontiamo per poter reggere vi dicevo all'inizio della lezione la durezza della vita l'assenza di scopo della vita la assenza di fine della vita e dell'universo cominciamo dal primo ottimismo la critica all'ottimismo cosmico il mondo per Schopenhauer è irrazionale il mondo è il teatro della illogicità e della sopraffazione caro Hegel il mondo come manifestazione della ragione e quanto di più ideologico e assurdo tu potessi scrivere Vi avevo raccontato la scorsa volta di questo schopen che mette i suoi corsi le sue lezioni nello stesso giorno nella stessa ora di Hegel nessuno frequenta i corsi di Schopenhauer patisce molto soffre per tutto ciò perché tutti vanno in modo particolare negli anni 20 fino ai primi anni 30 quando poi eel morirà ad ascoltare il filosofo no tedesco il padre dell'idealismo il grande massimo esponente dell'idealismo perché la filosofia di heg La filosofia è gone vincente di prospettiva schopenauer è una strada chusa Pà Schopenhauer Quando dopo il fallimento dei moti del 48 quando c'è una svolta un po' più reazionaria conservatrice in Europa quando molte illusioni anche del progressismo politico economico vengono meno una una borghesia un po' più pessimista Europea scoprirà con piacere i libri i testi di di schopen quando è vivo e fino agli anni 40 leghismo è dominante e schopen si ritaglia dei piccoli spazi per poi diventare nel 00 con gli orrori che abbiamo anche alle spalle del 900 con la ser di violenze storiche e politiche Schopenhauer ritorner naug tutti i pessimisti passano per Schopenhauer Ripeto il mondo è Teatro delle illogicità nel mondo non c'è la legge della ragione c'è la legge della giungla se si conducesse il più ostinato ottimista attraverso gli ospedali Lazzaretti le camere di martirio chirurgiche attraverso le prigioni le stanze di torture i recinti degli schiavi per i campi di battaglia i tribunali aprendo poi tutti i sinistri covi della miseria ove ci si appiatse agli sguardi della fredda curiosità e da ultimo facendogli ficcar l'occhio nella torre della fame di Ugolino Certamente finirebbe anch'egli con l'intendere di qual sorta sia questo mli caro Voltaire caro Candid questo non è il migliore dei mondi possibili Questo è un inferno dirà nella critica all'ottimismo sociale che vediamo tra poco Caro Dante quando sei giunto in paradiso non hai trovato In molti casi le parole per descriverlo quando hai dovuto descrivere l'inferno non hai fatto altro che guardarti attorno e hai trovato le parole l'inferno È attorno a noi questo è un inferno di logicità un inferno di egoismi e la forza di Schopenhauer è questa che retto tra 1000 anni qualcuno potrà dire sempre ma ha ragione lui vi ha descritto dalla schiavitù All lazarte I campi di battaglia non viene neanche descritto Hiroshima nagas o Auschwitz cosa potremmo aggiungere Noi a fine del 900 su un bilancio di di di di irrazionalità da un punto di vista di violenza Schopenhauer sostiene Dunque che il Cosmo è ateo è un un Cosmo ateo non c'è nessun Dio Dio gli dei sono menzogne Nietzsche ripartirà da qua Nietzsche di Vittoria nei confronti di Schopenhauer gli dei sono una menzogna inventata per coprire l'illogicità l'irrazionalità l'assenza di scopo della vita dell'universo del mondo secondo ottimismo l'ottimismo sociale secondo Schopenhauer l'uomo non è buono come sosteneva jean-jacques Rousseau non c'è alla base del pessimismo di Schopenhauer Il mito del buon Selvaggio narrato da molti navigatori alla base della visione antropologica e sociale di Schopenhauer c'è l'uomo lupo degli altri uomini Thomas hobs Che cos'è l'uomo l'uomo è una belva e dentro ogni uomo c'è una belva dentro ogni uomo c'è una spinta di sopraffazione cosa regola i rapporti umani I rapporti umani sono regolati da una cosa dal conflitto il più forte sconfigge il più debole ciò che anima rapporti umani è la spinta di sopraffazione reciproca vi è dunque nel cuore di ogni uomo una belva che attende solo il momento propizio per scatenarsi e infuriare contro gli altri trato dall'opera parerga e paralipomena un'opera che raccoglie i suoi pensieri l'opera finale di di Arthur Schopenhauer gli uomini sapete perché vivono insieme per bisogno e per utilità vi direbbe Schopenhauer adesso voi cari ragazzi della quinta CSA vivete ancora insieme cercate proprio di non uccidervi a vicenda perché c'è l'esame diato tra pochi mesi ma tra 5 mesi la maggior parte di voi non si sentirà più perché è venuta meno l'utilità dello stare insieme allora sopportate perché è utile si vive insieme per costruire una diga si vive insieme perché le belve ci stanno per attaccare dobbiamo fortificarci si vive insieme perché è utile o bisogno se io non ho bisogno e non ho utilità dell'altro l'altro io non lo cerco perché io sto semplicemente alla regola alla legge della sopraffazione Questo è un pessimismo antropologico e sociale chi considera bene sge il mondo come un inferno che supera quello di Dante in questo che ognuno è diavolo per l'altro non è più l'uomo e lupo degli altri uomini Ma ognuno è il diavolo dell'altro Il diavolo è il maligno e l'altro rispetto a noi e noi siamo i diavoli maligni per gli altri spesso la nostra felicità passa per L'infelicità degli altri noi siamo felici quando gli altri stanno male Dice schopenauer o quando realizzando un mio piacere gli altri non lo realizzano l'ho realizzato io il piacere Schopenhauer che vi ripeto è una strada a un certo punto cieca perché non si esce da questo pessimismo Ma che forza ha la forza di intercettare alcune letture antropologiche sociali che sempre nella storia ritornano perché ha la capacità senza essere un psicologo senza essere un psicanalista psan ver inviata da Freud tra qualche decennio ha la capacità di capire qual è in parte una delle possibili Nature dell'uomo che è ovviamente quella dell'egoismo la vera svolta sarà la pietas contro l'egoismo l'uomo deve imparare ad amare gratuitamente ad essere per gli altri senza interesse se io ho un amico per utilità Aristotele la chiamava già amicizia per l'utilità se io un amico per il piacere Aristotele la chiamava l'amicizia per il P se io ho un amico perché gli voglio bene quella è l'amicizia più elevata disinteressata e l'amico per il bene verso cui io mi muovo e agisco soltanto per la sua felicità terzo e ultimo ottimismo è l'ottimismo storico critica l'ottimismo storico l'ottimismo storico è è un'altra ovviamente illusione ogni storicismo da quello di Hegel storicismo idealista a quello di Marx storicismo materialista a quello di scheller tutti gli storicismo animati da ottimismo per Hegel La storia è un progredire della ragione che torna a sé la ragione torna a sé e poi tornerà a sé con l'arte tornerà a sé con la religione con la filosofia tornata a sé con lo Stato prussiano per Max la ragione Deve trionfare attraverso l'emancipazione delle classi sociali subalterne La storia è l'emancipazione delle classi sociali subalterne in questo caso il proletariato in una lotta di classe contro le classi sociali dominanti dunque la storia va verso un Progresso le classi sociali subalterna attraverso la lotta si emancipano No lo storicismo è un'illusione la storia che cos'è la storia è il ripetersi della stessa tragedia Cambiano gli attori cambiano le comparse cambiano i protagonisti ma il copione è sempre lo stesso la storia è il ripetersi di guerre di violenza e il fatale ripetersi di un medesimo dramma il destino dell'uomo è nascere soffrire e morire e in questo percorso C'è poi la guerra c'è la violenza c'è l'amore come illusione il compito della storia è soltanto dare all'uomo la coscienza di che cosa sia autenticamente la storia e di quale sia il destino dell'uomo attraverso lo studio della storia noi non portiamo la storia a migliorare non portiamo la storia ad essere più razionale la storia ci deve indicare qual è il drammatico destino dell'uomo e se noi Comprendiamo che la storia è dramma violenza guerra cerchiamo di uscirne fuori da questa storia attraverso quelle che sono e sono in conclusione ragazzi le vie di liberazione dal dolore l'uomo deve liberarsi dal dolore l'uomo deve liberare la vita dal dolore ma la liberaz non è il suicidio Schopenhauer condanna duramente il suicidio magari alcuni di voi hanno pensato in questo momento ma se la vita è nascere soffrire morire perché non anticipare la morte Col suicidio no e l'argomentazione di schopenauer contro il suicidio è bellissima il suicidio non va perseguito perché suicidandosi ci si arrenda la volontà di vivere e come dire poiché Io voglio vivere come vorrebbe che Fac la volontà di vivere ma non riesco a vivere allora mi tolgo la vita il suicida uccidendosi ammette che la volontà di vivere lo Domina Io vorrei vivere desidero vivere poiché non sono in grado mi tolgo la vita Dunque per ogni persona che si toglie la vita la volontà di vivere più forte io Sono la volontà di vivere che produce le volontà di vivere le volontà di vivere voglio talmente vivere che non riuscendo a vivere si tolgono la vita la volontà di vivere trionfa attraverso il suicidio Io voglio disinnescare la volontà di vivere io voglio eh eliminare la volontà di vivere suicidandosi di vivere come dire vorrei vivere talmente tanto che non riesco e dunque mi tolgo la vita secondo se si suicida il singolo uomo singolo individuo la volontà di vivere che è eterna universale infinita irrazionale l'hai sconfitta No perché la volontà di vivere universale collettiva da una catena di numeri irrazionali voi toglie un numero naturale se voi toglie un numero naturale la catena di numeri razionali ne sentirebbe No delle conseguenze cambierebbe No perché la volontà di vivere assoluta ingloba infinitis in maniera piccola una piccola vita Dunque una vita piccola che fuoriesce dalla volontà di vivere non ha cambiato il destino del mondo della natura del Cosmo e allora se suicidarsi non serve a nulla qual è la via la via è passare dalla voluntas alla noluntas Prego Ma quindi per lui la storia dell'uomo tipo uno strumento Sì per far credere all'uomo di poter migliorare Però quella fine Sì sì la vita dell'uomo è un illusione di miglioramento e noi nell'illusione del miglioramento viviamo nell'illusione dell'amore viviamo nell'illusione degli Dei viviamo ma vivendo non facciamo altro che rafforzare la volontà di vivere che è Ceca egoista Quali sono le vie del dolore le vie di liberazione del dolore sono tre per Schopenhauer bisogna far trionfare la noluntas alla voluntas bisogna sostituire la noluntas la non volontà di vivere dobbiamo spogliare la nostra vita dalla volontà di vivere egoistica Quali sono le vie sono tre la prima l'arte l'arte la contemplazione disinteressata della realtà l'artista per Schopenhauer deve contemplare la realtà in maniera disinteressata e dunque usare l'arte come Liberazione dal dolore l'arte Poo immaginare oggi la musicoterapia è una disciplina è un insieme discipline sono tante discipline che aiutano l'uomo a prendere il distacco dalla realtà dagli avvenimenti che lo travolgono che lo coinvolgono E infatti la musica che la contemplazione Samo parlando della musica classica ovviamente no disincantata di forme pure la musica Come no insieme di formule matematiche come contemplazione di forme geometriche pure come contemplazione di idee perfette La musica è ciò che porta l'uomo a distaccarsi dagli egoismi dall'inferno dalla guerra dalla violenza dalla dalla prevaricazione io con la musica esco dalla voluntas e vado verso la noluntas secondo la pietas e l'agape cioè L'amore come pietà è Come prendersi cura degli altri c'è la celebre canzone La cura di Battiato no che qualcun lo conosco alcuni di voi la considerano anche forse una delle più grandi canzoni d'amore mai scritte amare è prendersi cura dell'altro prendersi cura vuol dire compatire compatire nel nostro linguaggio colloquiale il nostro slang ti compatisco implica Mamma mia gli faccio pena eh quca Compa maela per te il tuo no no no no compatire vuol dire patire cum vuol dire soffrire con vuol dire prendersi una parte del dolore dell'altro su di noi Dunque compatire ha dentro di sé la gratuità dell'amore compatire vuol dire mi prendo cura dell'altro ragazzi siamo sinceri spesso gli amici che stanno male sono soli vengono sti soli perché nessuno vuole passare del tempo con chi sta male perché chi sta male ovviamente ti porta no a stare male o porta nella tua vita elementi di di disturbo di inquietudini è meglio stare con le persone che stanno bene è chiaro o quando una persona si ammala di malattie brutte Perché spesso poi è sola perché stare con delle persone che ha una malattia terminale ti ti rimbalza sempre nella tua vita ti porta sempre nella tua vita delle riflessioni sulla malattia sulla morteo star male che sono pesanti Dunque spesso chi sta male o il male di vivere o il male di malattie fisiche eccetera eccetera sia le malattie psicologiche sia quelle fisiche Eh ti portano spesso la solitudine perché quando uno sta con un malato deve prendersi un po' di quella malattia su di sé perché così condividi in modo amicale altrimenti sei distaccato non è il vero amore Per schopen schopen l'amore è prendersi cura compatire