titolo l'incendio e la prevenzione incendi vediamo da subito la definizione di incendio da ricordare definita appunto come una rapida assegnazione di materiali come il termine ossidazione ci fa capire da subito che l'ossigeno parteciperà alla reazione chimica e dove per materiali intendiamo materiali combustibili quindi tutto ciò che il genere può bruciare quindi una rapida la situazione di materiali con notevole sviluppo di calore fiamme fumo e gas caldi gli effetti principali dell'incendio sono due il primo è emanazione di energia sotto forma di luce e calore vedremo poi meglio di cosa si tratta e la trasformazione dei combustibili e intesa come una trasformazione chimica dei materiali combustibili in altri elementi quelli che poi lo finiremo come i prodotti di combustione la combustione e quindi una reazione chimica di una sostanza combustibile quindi abbiamo detto tutto ciò che può bruciare con un componente che come vedremo nella maggior parte dei casi è l'ossigeno contenuto è l'aria che respiriamo che da luogo allo sviluppo di calore fiamma gas fumo e non c'è può avvenire conoscenza sviluppo di fiamme superficiali un esempio sono le braci in un caminetto a un certo momento le fiamme si spengono ma non è per questo che non abbiamo un processo di combustione come vi ho già detto solitamente e quindi nella gran parte dei casi vedremo che ci sono solo pochissime sostanze che utilizzano l'ossigeno contenuto nella loro composizione chimica e non utilizzano l'ossigeno contenuto dell'area che appunto in genere viene definito come il componente quindi come credo abbiate visto la definizione di incendio e di combustione sono le stesse la differenza qual è che la combustione il più delle volte io la creo perché la devo utilizzare faccio un esempio semplicissimo il fornello del gas cucina di casa nostra se ci pensiamo bene abbiamo un gasco possibile abbiamo l'ossigeno contenuto nell'aria e abbiamo calorie fiamma fumo luce quindi abbiamo un processo di combustione per combustione intendiamo quindi un processo controllato nello spazio e nel tempo quindi sono io che attraverso una manopola regolo l'ampiezza della mia fiamma sono io che sempre con la mia manopola deciso quando fare iniziare e quando far terminare il processo di combustione lo stesso il suo fenomeno dal punto di vista chimico fisico incontrollato prenderà invece il nome di genio spero che sia tutto chiaro quindi due fenomeni che dal punto di vista chimico fisico sono praticamente identici però il termine incendio descrive un fenomeno incontrollato il termine combustione al contrario un fenomeno ho controllato nello spazio e nel tempo voluto perché utilizzato per esempio nella mia cucina per esempio in una centrale termica della caldaia per produrre calore è utilizzato per esempio per scaldare acqua per usi igienici sanitari vediamo ora un concetto che nella sua semplicità è fondamentale quello che viene definito il triangolo del fuoco in altre parole questo concetto ci spiega che per poter avere una combustione e quindi un incendio ho bisogno di tre elementi tra elementi che devono essere contemporaneamente presenti che sono i combustibile quindi un materiale che può bruciare il componente per esempio l'ossigeno contenuto nell'aria è una sorgente di calore in grado di innescare la miscela combustibile comburente solo la presenza contemporanea di questi tre elementi da luogo alla combustione o all'incendio questo concetto è fondamentale perché può inoltre che per estinguere il nostro principio di incendio in realtà non faremo altro che cercare di eliminare uno dei lati del nostro triangolo del fuoco quindi a domanda quali e quanti sono i sistemi per lo spegnimento dell'incendio la risposta è tra proprio come i tre lati del nostro triangolo il primo sistema per lo spegnimento viene definito come l'esaurimento del combustibile abbiamo fatto prima ad esempio dal nostro fornello alimentato a gas abbiamo un problema non facciamo altro che chiudere la valore gas far venir meno il combustibile e in questo modo provocheremo lo spegnimento dell'incendio naturalmente sono un esempio ci sono altre tecniche ma tutte vengono definite appunto come un sistema di esaurimento del combustibile il secondo è il soffocamento quindi cercherò di far venir meno il componente quindi lo switcher o contenuto dell'hard la vedete un'immagine molto intuitiva quindi faccio qualcosa che mi consente di separare il componente dal combustibile in questo modo ridurre la concentrazione via via del componente fino al soffocamento delle fiamme e quindi dell'incendio il terzo sistema è quello del raffreddamento quindi lavoro sul lato calore del mio triangolo del fuoco quindi vedremo e alcune sostanze seguenti soprattutto l'acqua lavorano proprio su questo principio vedremo nei parametri fisici uno di essi è appunto la temperatura di accensione vedremo e materiali al di sopra di questa temperatura premiano fuoco ma vedremo anche che li abbassate la temperatura al di sotto di questa soglia provocheremo lo spegnimento dell'incendio quindi come vedete dei principi molto semplici però mi raccomando fondamentali appunto perché ci vanno chiare indicazioni su come poter spegnere il nostro principio di incendio titolo l'incendio e la prevenzione incendi chiediamo da subito la definizione di in cerchio da ricordare definita appunto come una rapida ossidazione di materiali dove il termine ossidazione ci fa capire da subito che l'ossigeno parteciperà alla reazione chimica e dove per materiali intendiamo materiali combustibili quindi tutto ciò che in genere può bruciare quindi una rapida la situazione di materiali con notevole sviluppo di calore fiamme fumo e gas caldi gli effetti principale dell'incendio sono due il primo è emanazione di energia sotto forma di luce e calore vedremo poi meglio di cosa si tratta e la trasformazione dei combustibili e intesa come una trasformazione chimica di materiali combustibili in altri elementi quelli che poi lo finiremo come i prodotti di combustione la combustione e quindi una reazione chimica di una sostanza combustibile quindi abbiamo detto tutto ciò che può bruciare con un comune e che come vedremo nella maggior parte dei casi è l'ossigeno contenuto è l'aria che respiriamo che da luogo allo sviluppo di calore fiamma gas fumo e lecce può avvenire conoscenza sviluppo di fiamme superficiali un esempio sono le braci in un caminetto a un certo momento le fiamme si spengono ma non è per questo che non abbiamo un processo di combustione come vi ho già detto solitamente e quindi nella gran parte dei casi vedremo che ci sono solo pochissime sostanze che utilizzano l'ossigeno contenuto nella loro composizione chimica e non utilizzano l'ossigeno contenuto dell'area che appunto in genere viene definito come il componente quindi come credo abbiate visto l'ha definita missione di incendio e di combustione sono le stesse la differenza qual è che la combustione il più delle volte io la creo perché la devo utilizzare faccio un esempio semplicissimo il fornello del gas la cucina di casa nostra se ci pensiamo bene abbiamo un casco possibile abbiamo l'ossigeno contenuto nell'aria e abbiamo calorie fiamma fumo luce quindi abbiamo un processo di combustione per combustione intendiamo quindi un processo controllato nello spazio e nel tempo quindi sono io che attraverso una manopola regolo l'ampiezza della mia fiamma sono io che sempre con la mia manopola decidono quando far iniziare e quando far terminare il processo di combustione lo stesso fenomeno dal punto di vista chimico fisico incontrollato prenderà invece il nome di vincere spero che sia tutto chiaro quindi due fenomeni che dal punto di vista chimico fisico sono praticamente identici però il termine incendio descrive un fenomeno incontrollato il termine combustione al contrario un fenomeno controllato nello spazio e nel tempo voluto perché utilizzato per esempio nella mia cucina per esempio in una centrale termica della caldaia per produrre calore è utilizzato per esempio per scaldare acqua per usi igienici sanitari vediamo ora un concetto che nella sua semplicità e fondo quello che viene definito il triangolo del fuoco in altre parole questo concetto ci spiega che per poter avere una combustione e quindi un incendio ho bisogno di tre elementi tra elementi che devono essere contemporaneamente presenti che sono il combustibile quindi un materiale che può bruciare il componente per esempio l'ossigeno contenuto nell'aria è una sorgente di calore in grado di innescare la miscela combustibile componente solo la presenza contemporanea di questi tre elementi da luogo alla combustione o all'incendio questo concetto è fondamentale perché poi i tre che per estinguere il nostro principio di incendio in realtà non faremo altro che cercare di eliminare uno dei lati del nostro triangolo del fuoco quindi a domanda quali e quanti sono i sistemi per lo spegnimento dell'incendio la risposta è tra proprio come i tre lati del nostro triangolo il primo sistema per lo spegnimento viene definito come l'esaurimento del combustibile abbiamo fatto prima ad esempio dal nostro fornello alimentato a gas abbiamo un problema non facciamo altro che chiudere la valore gas far venir meno il combustibile e in questo modo o provocheremo lo spegnimento dell'incendio naturalmente sono un esempio c altre tecniche ma tutte vengono definite appunto come un sistema di esaurimento del combustibile il secondo è il soffocamento quindi cercherò di far venir meno il componente quindi l'ossigeno contenuto dell'hard la vedete un'immagine molto intuitiva quindi faccio qualcosa che mi consente di separare il componente dal combustibile in questo modo ridurre la concentrazione via via del componente fino al soffocamento delle fiamme e quindi dell'incendio il terzo sistema è quello del raffreddamento quindi lavoro sul lato calore nel mio triangolo del fuoco quindi vedremo che alcune sostanze seguenti soprattutto l'acqua lavorano proprio su questo principio vedremo nei parametri fisici uno di essi è appunto la temperatura di accensione vedremo e materiali al di sopra di questa temperatura premiano fuoco ma vedremo anche che gli abbassate la temperatura al di sotto di questa soglia provocheremo lo spegnimento dell'incendio quindi come vedete dei principi molto semplici però mi raccomando fondamentali appunto perché ci vanno chiare indicazioni su come poter spegnere il nostro principio di incendio fumi sono l'elemento più caratteristico dell'incendio sono formati da piccolissima particelle sono intese come ceneri particelle del materiale incombusto comunque particelle sono che trasportate verso l'alto la convenzione termica dall'aria calda assumono un colore molto scuro che è molto denso oppure formata da particelle liquide in questo caso nebbie o vapore condensato il con particolare riferimento al vapore acqueo che caratterizzano invece un fumo altrettanto denso se vogliamo ma di colore molto chiaro le due immagini sottostanti ci danno un'idea ben precisa quindi come vi ho già detto le particelle solide sono in linea generale sostanze incombuste e scenario le particelle liquide invece nebbie e vapori condensati che sono costituiti in gran parte da qua quindi vapore acqueo che condensando a contatto con l'ambiente è la temperatura dell'ambiente danno luogo ad un fumo di colore bianco il calore l'abbiamo visto nelle sue varie forme spero vi ricordiate in modo particolare convenzione conduzione è il ragionamento termico ed è la causa principale della propagazione appunto de vincenti e anch'esso molto dannoso per l'uomo perché può provocare disidratazione dei tessuti in altre parole il mio organismo sottoposto di un'alta temperatura cercherà attraverso l'assicurazione di mantenere la temperatura corporea sotto controllo da un certo momento in poi comincerà appunto la disidratazione davis dei tessuti difficoltà o blocco della respirazione è perché vi troverò a dover respirare nell'aria molto calda e questo potrà portare dapprima una difficoltà e poi a un vero e proprio blocco della respirazione e poi conta tour e se vogliamo definirlo meglio ustioni quindi anche calore attenzione è molto pericoloso soprattutto se rimango bloccato all'interno di un ambiente dove è presente una temperatura più o meno elevata grande condizione di pericolo anche in questo caso adesso vediamo la parte più difficoltosa del colosso che riguarda i parametri fisici della combustione vedete l'elenco completo quindi vedremo la temperatura di accensione la temperatura teorica di combustione è l'hard la teorica di combustione è il potere calorifico la temperatura disabilità ei cosiddetti limiti di infiammabilità e disponibilità in aria quindi come vi dicevo anche fino a questi aspetti perché non sono di facile comprensione però sono fondamentali per capire le dinamiche dell'incendio come si può comportare come si può propagare iniziamo con la temperatura di accensione o auto accensione che viene definita come la minima temperatura alla quale la miscela combustibile comburente è quindi due dei tre lati del mio triangolo del fuoco iniziano a bruciare spontaneamente in modo continuo senza ulteriore apporto di calore o di energia dall'esterno che altre parole oi tre elementi necessari combustibili componente o il mio calore quello che voglio capire ea che temperature un determinato materiale prenderà fuoco e continuerà a bruciare senza ulteriore apporto di energia quindi cominciamo a capire che un materiale combustibile può prendere fuoco questo ricordatevelo anche senza un contatto diretto con la fiamma semplicemente perché raggiunge la sua temperatura di accensione quindi nella colonna di destra vedete e le sostanze combustibili molto comuni come la carta come il legno quindi questa tabella mi dice in sostanza che la carta e il legno una volta raggiunta la temperatura e 220 250 gradi inizieranno a bruciare anche senza il contatto diretto con la fiamma semplicemente perché hanno raggiunto la loro temperatura di accensione vedremo poi come utilizziamo questo concerto di temperatura di accensione ne riparleremo quando vedremo la dinamica dell'incendio tempera natura teorica di combustione quando parliamo di teorico naturalmente attendiamo nelle prove di laboratorio dove cerchiamo di capire quale sarà il più elevato valore di temperatura raggiungibile nella combustione di è una o più sostanze qui non a caso vedete su questa tabella e gas che sono quelli classici che danno luogo a temperature più elevate vedremo che fuochi di classe a ci faranno raggiungere terminate temperature quelli di classe b quindi liquidi infiammabili altre le sostanze di classe ci sono quelli che ci fanno raggiungere le temperature più elevate 2000 fino a 3 mila gradi cedere di quindi temperature elevatissime naturalmente e le migliori condizioni possibili che non è detto siano quelle che poi riscontreremo in un incendio reale dove in realtà queste temperature per un motivo parlato lo sono sempre minori comunque sempre molto elevate aria teorica di combustione anche in questo caso il termine teorico non mi ripeto definisce delle prove di laboratorio quindi voglio capire qual è la quantità d'aria misurata in metri cubi necessaria per bruciare completamente una determinata quantità di materiale combustibile quindi nella tabella sottostante colonna di sinistra per esempio trovo un valore è per il legno di 5 metri cubi diari per bruciare completamente un kg di legno 8 per un chilogrammo di carbone 12 per un litro di benzina eccetera eccetera sono naturalmente solo degli esempi anche in questo caso sono dei valori teorici naturalmente io non dovrò dare all'incendio tutta la necessaria anzi dovrò faglia la ricordate il soffocamento che uno dei sistemi di spegnimento ma lo ripeto sono tutti i parametri fisici che ci aiutano a capire il comportamento dell'incendio e quindi a prevenirlo o ad estinguerlo il potere calorifero questo se vogliamo è un po più complesso da capire è sostanzialmente la quantità di calore prodotta dal combustione completa quindi anche in questo caso parliamo di un parametro teorico dell'unità di massa o di volume in altre parole vediamo sempre questa tabella quale sarà l'energia misurata in già una necessaria per bruciare completamente un chilogrammo di un determinato materiale quindi venete per esempio un kg di legna che brucia do produrrà 17 mila 500 giorni quindi 17,5 mega agevola kg qui attenzione a non confondere la temperatura con il potere calorifico agricola temperatura espressa in grande i ceti gradi nel nostro mondo in questo caso parliamo di joule quindi parliamo di energia termica espressa in joule o a sacrificare il calcolo megajoule per kg di materiale combustibile in realtà dobbiamo differenziare il potere calorifico in superiore e inferiore nel potere calorifico superiore si considera anche il calore di condensazione del vapore acqueo prodotto durante il processo di combustione faccio un esempio semplice per capire se io prendo la pentola d'acqua che è una sostanza seguente quindi non certo combustibile e l'apporto in ebollizione il vapore produrrà energia quindi sostanzialmente quando parlo di calore di condensazione intendo l'energia prodotta dal vapore acqueo che ricordo essere presente grandissima quantità nel corso degli incendi per effetto della combustione e soprattutto della trasformazione chimica dei materiali combustibili che partecipano appunto alla combustione nel potere calorifico inferiore al contrario non si considera il calore di evaporazione nei calcoli di prevenzioni incendi poi vedremo semplicemente alcuni esempi per capire di cosa si tratta si considera sempre il potere calorifico inferiori ma nella realtà delle cose dobbiamo invece considerare il potere calorifico superiore soprattutto quando come nel caso di un edificio il calore di condensazione difficilmente o addirittura non ha la possibilità di sfogare all'esterno temperatura di infiammabilità qui non parliamo di fuochi di classe parliamo soprattutto di fuochi di classe e quindi l'immagine che vedete sulle diapositiva rappresenta un contenitore dove all'interno c'è un liquido infiammabile e vogliamo capire innanzitutto dove è pericoloso questo liquido infiammabile e per quale motivo diciamo così abbiamo alla ricerca del parametro della temperatura di shaun abilitati quindi nel caso dei liquidi infiammabili ciò che brucia non è un liquido ma sono i vapori che vengono prodotti ad una determinata temperatura quindi se andiamo a vedere la tabella destra prendiamo per esempio la benzina questa tabella ci dice guarda che la benzina già a meno 20 gradi centigradi e in grado di produrre dei vapori infiammabili quindi saranno i vapori emessi dalla sostanza sciamma di che miscela tipo all'ossigeno dell'aria e in presenza di un innesco prenderanno gioco ricordatevelo a lei liquido di per sé bruciare ma sono i vapori emessi ad una determinata temperatura anche in questo caso espressa in gradi centigradi vedremo poi subito dopo l'applicazione pratica di questo concetto e poi per concludere con i parametri fisici del combustione i limiti 10 amabilità in aria quindi intesa come una percentuale nel volume dell'area dell'ambiente dove ci può essere una atmosfera infiammabile o addirittura con pericolo di esplosioni quindi il campo di infiammabilità come tutti i campi è compreso fra un limite inferiore è un limite superiore al di sotto del limite inferiore non c'è accensione al di sopra del limite superiore non c'è accensione quindi facendo sempre riferimento alla tabella vediamo per esempio il gas metano che anche quello che abbiamo un po tutti nelle nostre case che ha un limite inferiore del 5 per cento nel volume dell'area dell'ambiente dove c'è appunto il pericolo di abilità è un limite superiore del 15 per cento cosa vuol dire che per avere un incendio io mi dovrò trovare tra una concentrazione compresa tra il 5 e il 15 per cento al di sotto non ci può essere accensione a di sopra non ci può essere accensione spero che il concetto sia chiaro la mente più ampio è questo campo maggiori saranno le probabilità di innesco dell'incendio e quindi maggiore sarà la pericolosità del combustibile liquido qui vedete per esempio l'idrogeno che è uno dei liquidi infiammabili più pericolosi che ha un campo di farah beta compreso tra il 4 e il 75,6 per cento quindi lo ripeto più ampio a questo campo più probabilità o di trovarmi in una condizione di infiammabilità più pericoloso considerano il liquido infiammabile limiti di esplosivi lita sempre espressi come percentuale il volume il concetto è sostanzialmente lo stesso di quello dell'infiammabilità però cominciamo ad introdurre anche il rischio di esplosivi lita nell'aria in realtà doveva parlare utilizzando anche altri termini che sono la deflagrazione e la detonazione prima di arrivare all'esplosione ma in realtà parliamo sempre di un processo di combustione che avviene via via ad una velocità sempre maggiore quindi per deflagrazione abbia una velocità della combustione al di sotto della velocità del suono che vi ricordo essere comunque intorno ai 330 metri al secondo per detonazioni al contrario siamo al di sopra della velocità del suono e l'esplosione che miglioriamo nell'ordine delle migliaia quindi dei chilometri al secondo quindi oltre a tutti i pericoli legati all'incendio anche quelli legati sostanzialmente ad un energia meccanica dovuta alla compressione del gas di esplosioni adesso per vedere classe per classe quelle che sono le caratteristiche o meglio i baratri che possono caratterizzare la combustione delle varie classi di combustibili iniziando dalla classe ha visto che stiamo parlando di combustione delle sostanze solide quelli in questo caso questi parametri ci aiuta a capire meglio la combustione dei materiali solidi il primo parametro è abbastanza banale dove ter pezzature forma ci dice che più piccola e la taglia del materiale combustibile quindi se per esempio io voglio accendere della lega nel mio caminetto e come come farò inizierò da ramoscelli molto piccoli o da piccoli pezzetti di carta di forma irregolare perché è questo che favorisce la combustione per contro una pezzatura più grande la renderà difficoltosa la porosità perché anche qui cominciamo a capire che anche materiali solidi combustibili di fatto bruciano superficialmente anche in questo caso parliamo di reazioni chimiche superficiali quindi maggiore sarà la porosità migliore sarà la combustione anche qui faccio un esempio del ciocco di legno la corte dice nel mio gioco brucerà molto più facilmente nel nucleo invece del del pezzo di materiale combustibile dopo addirittura siano sto attento non riusciamo a mantenere una fiamma viva dagli elementi intesi come elementi chimici ricordate ne abbiamo parlato quindi carbonio idrogeno in modo particolare in qualche caso anche zolfo quindi la presenza di questi elementi sicuramente favorisce la combustione anche perché caratterizza di per sé il materiale come con gusti che l'umidità anche qui facendo sempre lo stesso esempio legna secca legna umida l'alenia cercava luciano ovviamente più facilmente e la ventilazione che diciamo così favorirà quindi una altre parole una quantità d'aria ricorderà che ricorderete è una quantità dalla teorica necessario per far bruciare in maniera ottimale i nostri materiali combustibili più a riavrò maggiore quindi sarà lanati nazione più favorita sarà la combustione per quanto riguarda i liquidi infiammabili abbiamo già detto molto parlando della temperatura di infiammabilità disponibilità l'aria quindi abbiamo già visto che il pericolo di per sé sono i vapori emessi ad una determinata temperatura che è proprio un orto la temperatura abilità che esce laga con la presenza di un innesco si potranno incendiare naturalmente i liquidi infiammabili non sono tutti pericolosi allo stesso modo lei su di vedere quindi in tre categorie quindi la classe b liquidi infiammabili viene suddivisa in categoria categoria b e categoria c la suddivisione avverrà proprio in funzione della temperatura disabilità dei liquidi infiammabili quindi sulla tabella ricordate abbiamo fatto l'esempio prima della benzina che alla temperatura disabilità di circa meno 20 gradi centigradi e non a caso lavano ha classificato della categoria che quella che comprende i liquidi infiammabili più pericolosi quindi la categoria comprende tutti quei liquidi infiammabili che emettono vapori fino ad una temperatura o anti solido e meglio dire di una temperatura di più 21 gradi centigradi perché è più 21 gradi centigradi e più o meno la temperatura che manteniamo negli ambienti per il nostro comfort termico in altre parole ci si vince attenzione queste sostanze perché già ad una temperatura normale sono infiammabili la categoria b che una categoria di pericolosità intermedia comprende tutti i liquidi infiammabili che emettono vapori tra i più 21 è più 65 gradi centigradi e la categoria c che la categoria meno pericolosa che comprende tutti i liquidi infiammabili che hanno una temperatura disabilità al di sopra dei 65 gradi centigradi e vedete sostanzialmente degli esempi si altro tabella che a lato della definizione della categoria c i gas infiammabili quindi la classe c anche in questo caso ci sono delle distinzioni da fare anche questo anche in questo caso devo capire quali sono i parare da considerare quindi parlando dei gas che non ripeto sono fuochi di classe ci devono determinare quelle che sono le caratteristiche fisiche intese come la densità a lo vedremo sulla diapositiva successiva quindi più leggero o più pesante dell'aria e poi le modalità di conservazione per capire qual è la reale quantità di gas presente e quindi per determinare il pericolo anche in questo caso quindi quando parlo di densità anche in questo caso il termine che ha un significato ben preciso voglio capire in modo particolare se questi gas sono più pesanti quindi liberati in aria tenderanno ad andare verso il basso o più leggeri e quindi tenderanno al contrario a salire verso l'alto sia per definire le aree di pericolo sia per definire le misure di prevenzione e protezione quindi se prendiamo visto che l'abbiamo già utilizzato per esempio il gas metano vediamo che ha una densità dello 0,55 e quindi una densità inferiore a quella dell'area che anche se su questa diapositiva ma viene riportato 0,8 quindi tutti i gas che hanno una densità inferiore a 0,8 quindi 0,70 0,5 eccetera li consideriamo più leggeri dell'aria per che tenderanno a salire verso l'alto al contrario tutti i gas che hanno una densità superiore quindi 09 come per esempio l'acetilene 119 come l'idrogeno solforato 1 e 9 come gpl eccetera eccetera li consegneremo dei gas pesanti perché tenderanno a scendere verso il basso spero che sia tutto chiaro quindi gas leggero gas pesante definito dalla densità rispetto a quella dell'area che è pari a 0,8 modalità di conservazione spesso ho bisogno di quantità di gas sufficienti all'utilizzo che ne devo fare quindi tenderà ad aumentare la pressione del gas per averne a disposizione una quantità sufficiente la prima modalità di conservazione che quindi potrà utilizzare è proprio quella del gas complesso quindi una bombola all'interno del quale o della quale andrò a comprimere il mio cassa quindi vedete sempre su questa tabella esempio aria fino a 250 bar cosa vuol dire che in un serbatoio di un litro io vado a comprimere l'aria a 250 bari e in realtà io avrò 250 litri di aria quindi il calcolo della comprensione è dopo tutto molto semplice volume del contenitore moltiplicano la pressione di compressione e ottengo la quantità di gas che ho realmente all'interno della bombola se la compressione non mi basta quindi se l'utilizzo me deve fare o che ne devo fare è necessariamente superiore posso anche liquefare questo gas liquefare un gas può dire in altre parole farlo passare dal suo stato naturale quindi gas ad uno stato liquido quindi è un processo molto più complesso e anche molto più pericoloso di quello della compressione quindi quando parliamo di fatto per esempio di gpl butano propano parliamo di gas di petrolio liquefatto parlano di un gas trasformato in liquido questo processo può permettermi di aumentare la quantità di gas fino ad 800 porte quindi in una bombola di un litro io posso avere fino a 800 litri di gas sull'immagine vediamo sostanzialmente un cosiddetto spaccato di una bombola di gas dove capiamo che di fatto queste bombole non sono mai completamente riempito di gas sotto forma liquida ma c'è sempre una cosiddetta fase gas quindi dove gas liquido ha la possibilità di evaporare è quindi è raggiungere il suo stato naturale di gas prima di essere erogato attraverso la valvola però ricordatevi che in una bombola anche apparentemente di dimensioni molto ridotte io posso di fatto avere grandi quantità di gas alcuni gas vengono poi conservati in una fase liquida mediante refrigerazione e prendono nome appunto di gas refrigerati quindi sono gas liquefatti che vengono conservati a temperature molto basse ma a pressioni ragionevoli o addirittura assimilabili alla pressione atmosferica venete non a caso due esempi che sono i nostri geniali qui do utilizzato un abito medicare e l'azoto liquido utilizzato in ambito indie industriale che dopo essere stato dunque fatti vengono mantenuti a temperature bassissime agli ordine e meno 180 meno 190 gradi centigradi parliamo comunque di gas molto particolare e poi per concludere gas disciolto dove anche qui si intende conservare in fase gassosa in questo caso quindi non liquefatta gas disciolti all'interno di un liquido ad una determinata pressione sull'immagine vediamo queste due bombole quindi anche queste pagine ci aiuta ad introdurre un ulteriore argomento quindi vedete queste due bombole che hanno 1 gb la parte superiore della bombola colorata con un colore caratteristico per esempio il colore bianco medicati all'interno della bombola dell'ossigeno nella bombola invece con la calotta del colore arancione anche se questa è fra virgolette come vedremo una vecchia classificazione mi viene detto che all'interno della bombola cioè della cee killer e acetilene che è un gas molto pericoloso perché a campo inabilità un'espressività molto ampio ed è la verità il più ampio in assoluto quindi possiamo dire che la chat in ere è in assoluto il gas più pericoloso quindi in questo caso l'acetilene viene dissolto in a cetona proprio per migliorare le sue condizioni di sicurezza sia durante il trasporto che durante l'utilizzo se volete un altro esempio molto semplice di gas disciolto e l'acqua minerale gassata dove all'interno abbiamo dell'anidride carbonica sappiamo tutti che andiamo ad aprire il tappo anche se agitiamo una bottiglia non succede assolutamente nulla e quindi l'acqua gasata è perfetto rete stabile dal momento che andiamo a stappare la bottiglia il gas quindi è una delle carbonica disciolta in acqua si libererà dando l'effetto che conosciamo di acqua minerale gasata conclusa questa parte vediamo ora le sostanze estinguenti quindi tutte quelle sostanze che possiamo utilizzare per estinguere il nostro principio di incendio abbiamo già visto che i sistemi di spegnimento sono sostanzialmente tre quindi esaurimento del combustibile soffocamento e raffredda retto ed abbiamo anche parlato di un ulteriore azione che proprio l'azione chimica e vedremo appunto che alcune di queste sostanze e se guetti lavorano principalmente su questo parlato di gioco di parole principio e abbiamo già anche detto che le sostanze estinguenti possono agire con una azione principale e con più azioni secondarie e questo contempo è anche questo menter a l'efficacia delle sostanze estinguenti quindi è fondamentale conoscere da parte della detto atti genio quelle che sono le proprietà di queste sostanze estinguenti e anche il loro utilizzo e aggiungo anche qualche caso la pericolosità nel loro utilizzo o meglio le loro controindicazioni quando parliamo di sostanze estinguenti non ammette utilizzate poi quindi parlare di acqua di schiuma di polvere chimiche di gas inerti di idrocarburi alogenati o meno come vedete nella riga successiva da quelli che vengono ormai da diversi anni definiti come agenti estinguenti alternativi allora che sono ormai da diversi anni banditi nel senso che avevano grandi proprietà estinguenti ma purtroppo si sono poi rivelate pericolose per l'ambiente e sono state quindi eliminate oggi abbiamo a disposizione delle sostanze simili se vogliamo vedremo di cosa si tratta alternative a questi hanno che ripeto erano pericolosi per l'ambiente su questa prima tabella vediamo non a caso tre classi di fuochi a b e c ritroviamo sulla prima colonna a sinistra degli esempi di sostanze combustibili appartenenti ad una determinata classe e poi vediamo quali sono i migliori distinguerti e via via quelle che sono le alternative appunto alle sting mente migliore quindi prendiamo l'esempio dalla classe anche di ricordo essere materiale combustibile che bruciando produce bracci dove abbiamo detto la sostanza e seguente migliore l'acqua mi posso però trovare una condizione dove o presenza di energia reti e quindi non posso utilizzare l'acqua e quindi quale sarà la sostanza estinguente migliore questo caso sarà la polvere chimica polivalente così come per la classe b dove per la stessa ragione quindi per la presenza di energia elettrica non potrò utilizzare la schiuma oltre ad ulteriori controindicazioni che cercheremo di capire nel proseguo del corso anche in questo caso potrò utilizzare delle polveri del caso con gas ricordandoci che l'azione principale è quella della chiusura della valvola di alimentazione quindi nello spegnimento per esaurimento del combustibile posso comunque utilizzare un estintore a polvere chimica polivalente a gas inerte e quindi anche ad anidride carbonica quindi importante dello già detto classificare il nostro fuoco e in funzione della classificazione ma anche in funzione delle condizioni con particolare riferimento alla presenza o meno l'energia elettrica capire bene qual è la sostanza è il seguente da utilizzare iniziamo a vedere le sostanze estinguenti una per la per capire quelle che sono le loro caratteristiche iniziando dall acqua perché comunque rimane la sostanza e soubrette è più facile da essere reperita quindi da trovare e soprattutto da trovare in grandi quantità quindi quando i vigili del fuoco arrivano sul posto arrivano con delle cisterne d'acqua i nostri impianti idrici antincendio sono in grado di approvvigionare acqua in grande quantità per un tempo molto lungo al contrario come vedremo degli elettori portatili se volete molto più efficaci ma con quantità e seguente molto inferiori l'acqua lavora principalmente ce l'abbiamo già visto per raffreddamento quindi sul nostro trianon fuoco lavorano sul lato calore e raffredderà per sottrazione di calore quindi anche questo ho ricordato quindi l'acqua tenderà a trasformarsi in vapore avrò poi una o più azioni secondarie che sono di soffocamento sempre per sostituzione dell'ossigeno continuato dallara che quindi costituisce il componente con il vapore acqueo quindi vi ricordo che tutto ciò che bruciano contiene idrogeno carbonio e giorgio e l'ossigeno è il componente sappiamo che l'acqua e quindi anche il vapore acqueo formula chimica h2o quindi nella trasformazione spero che vi ricordiate questo passaggio dei combustibili l'acqua sottrarrà trasformandosi da paul e acqua ossigeno al principio di cerio quindi otterrò oltre il raffreddamento che un'azione secondaria il soffocamento nel caso di alcol solventi avrò una diluizione di sostanze infiammabili quindi una sostanza infiammabile diluita con l'acqua non sarà più infiammabile e poi un effetto non secondario di impedimento dei combustibili solidi cosa vuol dire che io intanto a bagnare quindi ad effettuare questo impedimento con acqua dei materiali sono di quelli per esempio al re di moquette tappezzerie complementi d'arredo gli impedirò di bruciare quindi di partecipare al processo di combustione sicuramente indicata per il suo che di classe a ma ricordato che lo assolutamente incompatibile in presenza di energia elettrica polveri naturalmente chiamate a in maniera molto semplicistica polveri ma sono di fatto delle polveri chimiche la loro composizione è molto semplice vedete che sono a base di bicarbonato di sodio e potassio fosfati e sano calci quindi dal punto di vista chimico sono delle sostanze molto semplici e sono costituite da particelle finissime naturalmente solide l'azione estinguente delle polveri e non a caso di tipo chimico non a caso nel senso che noi chiamiamo polveri chimiche proprio per quello quindi lavorano per inibizione chimica da catalisi negativa c'è anche un potere di estinzione secondario per raffreddamento e anche per soffocamento però un'azione principale è appunto di tipo chimico possono essere utilizzate in presenza di energia elettrica ma sia la loro composizione chimica che soprattutto la composizione di particelle finissime provocheranno dei danni e probabilmente irreparabili alle apparecchiature elettriche ed elettroniche quindi in presenza di agenti e strumenti adatti ma di altro tipo come vedremo per essere appunto un altra sostanza e seguente che gli consente di estinguere l'incendio senza provocare danni alle apparecchiature e agli impianti gas inerti anche qui vedete una bombola sull'immagine a destra con 1gb ha quindi una calotta colorata di un colore caratteristico in questo caso questa colorazione identifica la presenza di anidride carbonica di fatto per gas inerte intendo un gas che non partecipa alla combustione quindi a domanda l'ossigeno può esser gas in un gas inerte assolutamente no perché un componente così come altri gas soprattutto quelli infiammabili ci mancherebbe altro che partecipano e come la combustione quindi per gas inerte intendiamo che deve carbonica azoto che dopotutto il maggiore componente dell'aria che respiriamo che non parteciperò alla combustione quindi utilizzerò questi gas per ridurre la concentrazione è l'ossigeno fino ad impedire la combustione in altre parole lavorerà per soffocamento la ride carbonica nel caso specifico non è tossica vedremo che comunque non è esente da pericoli è più pesante dell'aria vi ricorderete la classificazione per densità dei gas è di elettrica non conduce elettricità quindi particolarmente indicata in presenza di energia elettrica ed è normalmente conservata all'interno della bombola come gas liquefatto quindi di fatto all'interno della nostra bombola io avrò una quantità rilevante di anidride carbonica l'ho già detto ma lo ripeto particolarmente indicata su apparecchiature elettriche in tensione vediamo ora l'incendio ea intesa come la cosiddetta dinamica dell'incendio quindi come si propagherà l'incendio con il passare del tempo faccio una premessa sono solo delle nozioni generali in realtà è praticamente impossibile prevedere quello che sarà il reale comportamento delle cellule quindi in qualità di addetti antincendio dobbiamo sempre cercare di essere protettive nei nostri confronti e quindi non pretendere di immaginare quello che realmente sarà la dinamica dell'incendio questa dinamica dell'incendio viene suddivisa in quattro fasi che vengono chiamate iniezione o innesco propagazione incendio generalizzato e estinzione faccio un esempio semplice per capire meglio questo concetto quindi immaginiamo un cestino dei rifiuti dove all'interno abbiamo della carta francia quindi materiale combustibile di grasse abbiamo quindi il combustibile abbiamo il componente che l'ossigeno contenuto nell'aria presente nell'ambiente e andiamo a gettare nel cestino dei rifiuti un mozzicone di sigaretta che sarà una fonte di accensione diretta quindi mi trovo in una condizione dove i tre elementi nel triangolo del fuoco sono contemporaneamente presenti e quindi non posso far altro che aspettarmi presto tardi un principio di incendio quindi che cosa succederà dal momento che io andrò a buttare il mio mozzicone di sigaretta d'eccezione rifiuti avrò il mostri con e di sigaretta che comincerà a scaldare per contatto diretto il mio materiale combustibile quindi la mia carta fino a fargli raggiungere la sua temperatura di accensione vi ricordo che la seconda di sigaretta brucia a circa 600 700 gradi e che la carta a una temperatura di accensione di circa 230 gradi centigradi quindi possibile di sigaretta è perfettamente in grado di trasmettere per contatto diretto il calore necessario alla carta per iniziare a bruciati quindi per fase di inizio né o di innesco intendiamo questa fase dove non abbiamo presenza di fiamme dove abbiamo una produzione molto limitata decimo dove abbiamo un calore è concentrato in presenza della sorgente disco ad un certo il punto però la carta raggiungerà la sua temperatura di accensione e questo sarà il limite fra la fase di inizio né e la fase di propagazione che invece sarà caratterizzata dalla presenza di fiamme da un aumento molto veloce del calore e da una presenza di fumo più o meno denso e scuro in funzione delle condizioni di ventilazione dell'ambiente ad un certo punto poi proprio per effetto del calore io raggiungerà teoricamente il cosiddetto flash ora quindi il flash over non è altro che un momento in cui tutti i materiali combustibili presenti hanno raggiunto la loro temperatura di eccezione e bruciano senza ulteriore apporto di calore quindi il flash over è l'inizio dell'incendio generalizzato e l'altro parole tutti i materiali combustibili presenti bruciano questo flash over cercheremo di capirlo in un'altra diapositiva interviene in funzione delle condizioni di ventilazione in funzione dei materiali combustibili coinvolti in un ordine di tempo compreso tra i 5 ei 10 minuti costituisce anche il limite di intervento degli addetti antincendio dopodiché tutto diventerà molto più complesso e molto più pericoloso cercherò anche di farvi vedere dei brevi filmati per capire meglio di con si tratta per capire che oltre il flash over abbiano una condizione dove è molto difficile controllare poi l'incendio poi interverranno delle condizioni che potrebbero essere le asia movimento progressivo del combustibile l'assenza di 20 nazioni o anche l'azione seguente tramite l'uovo o attraverso sistemi automatici di spegnimento e inizierà la fase di estinzione spero che sia tutto chiaro principali effetti dell'incendio sull'uomo questa parte è molto importante perché dobbiamo avere delle informazioni molto precise oltre a quelle che vi ho già dato a riguardo della pericolosità di un ipotetico intervento in presenza di un incendio quindi capire che ci sono delle condizioni una su tutte apre una porta e già compio il primo errore di un ambiente dove c'è presenza di un principio di cerio mi trovo in una condizione dopo tutto non scorgo delle fiamme non c'è un calore così intenso c'è solo una grande quantità di fumo ecco quello che devo sapere è che questa è una condizione di grave pericolo proprio per la presenza di grandi concentrazioni di alte concentrazioni di gas di combustione molto pericolosi e quindi dobbiamo conoscere quelli che sono gli effetti dell'incendio sull'uomo per pronte per proteggerci per poterci proteggere dall'azione di tutto ciò che costituisce un pericolo iniziamo dalla russia che abbiamo già visto questo termine quindi la riduzione del tasso di ossigeno nell'aria mi ricordo che nell'aria che respiriamo circa il 21 per cento è costituito da ossigeno circa 78 per cento da azoto e il restante 1 per cento da tutti gli altri gas che compongono appunto l'atmosfera l'azione tossica dei fumi intesi più che dei fumi come dei casting cerchio la riduzione della visibilità quello che ci è propria dei fumi e l'azione termica quindi il calore ricordo anche questo che l'ho già detto che tutti i prodotti della combustione chi più chi meno sono pericolosi per l'uomo qui rivediamo un elenco che abbiamo già visto in precedenza adesso entriamo più nel dettaglio quindi vediamo la pericolosità di alcuni di questi gas alcuni perché vedremo sicuramente quelli fra virgolette sempre presenti quindi non a caso iniziamo a parlare dell'ossido a volte anche chiamato monossido di carbonio la formula chimica è ci ho quindi simile divide carbonica ma diversa in termini di pericolosità si sviluppa proprio in quelle condizioni di cosiddetto incendio a quante quindi in un ambiente chiuso con una scarsa ventilazione e quindi una carenza di ossigeno sono già detto ma ve lo ricordo ancora questo gas è da solo il responsabile di oltre 50 per cento delle morti in caso di incendio quindi pericolosissimo pericolosissimo per vari motivi il primo che è un tossico del sangue l'altro è che non ci dà nessun segnale della sua presenza perché l'osso di carbonio è assolutamente inodore incolore e non irritate ricordatevi però che sempre presente per un motivo molto preciso e cioè che il carbone costituisce la gran parte dei materiali combustibili che si tratti i materiali solidi che si tratti di liquidi o di gas abbiamo parlato per esempio degli idrocarburi e l'ossigeno soprattutto carette presente in in quanto è il nostro componente quindi niente di più probabile che avere quantità più o meno rilevanti di ossido di carbonio anidride carbonica come vedete la formula chimica molto simile l'anidride carbonica però non è tossica come il monossido di carbonio è comunque un gas asfissiante ne abbiamo parlato visto che è anche una delle sostanze estinguenti e quindi si sostituisce all'ossigeno meglio riduce il tasso di ossigeno provocato appunto l'anossia anossia che poi si trasforma al di sotto di una determinata concentrazione quindi quando passò dal 21 per cento al 17 per cento di concentrazioni di ossigeno in aria io un asfissia quindi è un gas se volete non così pericolosi come l'ossido di carbonio ma comunque molto pericoloso idrico e quello che volgarmente chiamiamo il cianuro può sembrare incredibile la sua presenza ma come vedete dopotutto è prodotto dalla combustione anche in questo caso incompleta per carenza di ossigeno di sostanze come lana seta e tutte quelle resine che vengono normalmente utilizzate per esempio per moquette tendaggi rivestimenti ti arrendi quindi tutti i materiali molto frequentemente utilizzati anche nelle nostre case ha un odore molto caratteristico che quello delle mandorle amare non chiedetevi di definire ulteriormente non so come si sa non voglio neanche saperlo è un dettaglio che insomma piace ai vigili del fuoco lo chiedono durante le sessioni di esame ma non è poi così determinata nel senso che dobbiamo nella maniera più assoluta evitare di esporre c a questi gas molto pericolosi e non pretendere di rilevarne la presenza per quelle che sono le loro caratteristiche vediamo anche il forte è che un altro gas tossico utilizzato tra l'altro come una vera e propria arma chimica che si sviluppa durante le combustioni di materiali che contengono cloro come per esempio alcune materie plastiche tra le quali il cosiddetto pvc policloruro di vinile che è per esempio la materia plastica che utilizziamo come isolante dei cavi elettrici quindi un gas presente per la decomposizione sotto l'effetto dei canoni di queste materie plastiche gli effetti del calo non abbiamo già parlato nella sua pericolosità ricorderete per quello che era la disidratazione per quello che era la difficoltà o addirittura l'arresto respiratorio e per quello che sono poi le ustioni più o meno gravi che intervengono ripeto anche senza il contatto diretto con la fiamma adesso cerchiamo però di capire quali sono le temperature bassi sopportarmi e per un tempo comunque molto breve sia sulla pelle sia nell'aria che a torto ragione dovremmo respirare quindi sono circa 150 gradi a livello pelle dopodiché ci provocheremo delle ustioni e circa 60 gradi a livello di respirabilità dell'aria vi ricordo che in presenza degli uccelli c'è una grandissima quantità di vapore acqueo quindi un altissimo tasso di umidità che fa sì che questa temperatura di sopportabilità possa sembrare bassa ma in realtà non lo è e poi l'irraggiamento termico che può provocare ustioni questo è qualcosa che insomma già in linea generale sappiamo tutti quindi può provocare delle opzioni più o meno profonde che vengono classificate come ustioni di primo e di secondo e di terzo grado appunto in funzione della loro gravità quindi sulla tabella vedete già una spiegazione di quello che si intende per primo grado quindi delle ustioni superficiali di secondo grado 15 con la formazione di bolle e vesciche oppure profonde dove tutti gli strati della pelle quindi tutti gli strati cutanei vengono e ustionati con gravi conseguenze anche in una fase successiva all'ospedalizzazione anche dell'esplosione ne abbiamo già velocemente parlato quindi vi ricorderete abbiamo detto dopotutto è una combustione che avviene via via ad una velocità sempre superiore e quindi vedete qui la definizione anche nei termini di berla grazione e detonazione aspetti di cui vi ho già parlato ripeto fino ad arrivare all'esplosione e creiamo nell'ordine di una velocità di chilometri per secondo quindi oltre ai normali pericoli legati al cerchio anche un'onda d'urto di tipo meccanico dovuta ad un picco di pressione che avviene a velocità elevatissime ricordate anche questo vale naturalmente in condizioni e in corso di lavorazione molto particolari che non sono solo i liquidi infiammabili o meglio i vapori prodotti del liquido infiammabile e il gas a poter esplodere ma possono esplodere in condizioni particolari anche le polveri di materiale combustibile si devono creare delle condizioni molto particolari ma purtroppo avviene avviene presenza appunto di lavorazione particolare ogni tanto sentiamo parlare per esempio il silos per l'essiccazione del riso per l'esecuzione della farina di mais quindi condizioni che forse consideriamo poco pericolose mate di fatto al contrario lo so a conclusione della prima parte vediamo le misure di prevenzioni incendi intese come le azioni di prevenzione e protezione complementari tra loro che nel loro insieme ci permettono di raggiungere il livello di sicurezza desiderato se vediamo quindi lo schema a destra troviamo appunto le misure preventive intese come l'insieme di quelle misure che ci permettono di ridurre la frequenza e quindi la probabilità e l'insorgere di un principio di incendio e poi le misure protettive suddivise fra misure di protezione attiva e passiva che ci consentono di ridurre la magnitudo e quindi il danno con particolare riferimento all'incolumità delle persone che è l'obiettivo principale delle misure di prevenzione incendi i termini ei criteri di valutazione sono gli stessi che già conoscete xkè sono gli stessi che utilizziamo e comunque in ambito di igiene e sicurezza sul lavoro quindi un rischio che viene calcolato mettendo in relazione due fattori il primo è quello della frequenza cioè la probabilità che il principio dice io si verifichi nel tempo un intervallo di tempo che può anche essere molto lungo quindi il fatto che nell'albergo dove lavoriamo ci sia mai stato un principio di incendio negli ultimi anni non vuol dire che in futuro non possa accadere e poi la magnitudo che come vi ho già detto è l'entità del danno con particolare riferimento all'incolumità delle persone ma che a danni materiali all'edificio e anche all'ambiente a causa dell'incendio la formula quindi è di per sé molto semplice quindi rischio uguale frequenza per magnitudo nel grafico a destra ma non voglio complicare ulteriormente il concetto perché non dovete sostanzialmente essere voi a fare questa valutazione è questi calcoli vedete rappresentato meglio questo concetto l'unica raccomandazione è a vostro livello di non pretendere di effettuare una valutazione del rischio valutando solo il fattore frequenza che quello che succede purtroppo molto frequentemente e cioè vado potuto lavoro in albergo da tanti anni non è mai successo niente non ne ho mai sentito parlare e quindi di fatto al di là di quello che mi viene detto il rischio non c'è non è così poi necessario adottare in dimissione di prevenzione e protezione e cento nel centro nel centro quindi degli errori che è consigliabile non commettere vedremo poi su un'altra presentazione la rappresentazione di un caso reale dove vedremo che forse è vero la frequenza è molto bassa ma i danni fisici alle persone caso di incendio sono purtroppo per contro quasi sempre molto grati quando parliamo di specifiche misure di prevenzione incendi che mi ricordo hanno come obiettivo la riduzione della frequenza quindi della cosiddetta probabilità di accadimento parliamo di impianti elettrici realizzati e mantenuti a regola d'arte lo vedremo può dare le statistiche gli impianti elettrici costituiscono in generale oltre il 30 per cento delle cause di incendio nelle statistiche riferite alle strutture turistico alberghiere questa percentuale raggiunge addirittura il 42 per cento dei casi il collegamento elettrico parliamo sempre comunque di impianti elettrici e la protezione contro le scariche atmosferiche sono anch'essi lei e le misure di prevenzione molto importanti i dispositivi di sicurezza degli impianti di distribuzione e utilizzazione per le sostanze amabili sia che si tratti di gas ossia che si tratti i liquidi infiammabili la ventilazione dei locali l'utilizzazione soprattutto per i reni e complimenti di arredi di materiali in combustibili quello mio parleremo materiale quando una specifica reazione al fuoco l'adozione anche se questo aspetto nelle strutture turistiche alberghiere forse ci riguarda di pavimenti i miei attrezzi anticipi la quindi dove c'è un pericolo di esplosione il semplice attrito per caduta di un attrezzo metallico su un pavimento può essere sufficiente ad innescare l'esplosione e in questo caso vengono prescritte appunto misure di sicurezza che riguardano pavimenti ed attrezzi realizzati in maniera particolare e poi la segnaletica di sicurezza che vedremo nel dettaglio quindi per rivedere un po i punti principali la realizzazione ripeto anche il mantenimento quindi con un'adeguata manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti elettrici in uno stato di efficienza ottimale questo punto per evitare che l'impianto elettrico costituisca di per sé l'innesco e la propagazione dell'incendio il collega 100 elettrico di terra quindi la cosiddetta messa a terra i cosiddetti parafulmine sono altrettanto ovviamente importanti dispositivi di sicurezza per poter interrompere soprattutto l'erogazione di liquidi e gas infiammabili caso di cerchio quindi per poter ottenere lo spegnimento per esaurimento del combustibile e quindi obbligatoriamente presenza impianti alimentati a gas liquidi combustibili abbiamo la necessità di avere dei dispositivi di sicurezza e poi la ventilazione naturale o artificiale negli ambienti per evitare laddove utilizziamo liquidi o vapori infiammati infiammabili che si possano creare concentrazioni pericolose riferite appunto ai campi disabilità e disponibilità ieri naturalmente molto importanti sono anche i cosiddetti accorgimenti comportamentali quindi dei comportamenti che possono essere da una parte pericolosi perché possono provocare il principio di incendio e dall'altra parte ovviamente possono prevenire fra questi troviamo innanzitutto le misure precauzionali di esercizio che si realizzano attraverso l'analisi e la valutazione del rischio abbiamo visto poche diapositive fa l'informazione la formazione e aggiungo l'addestramento pratico ai fini dell antincendio dove per addestramento pratico intendiamo né più e né meno le esercitazioni pratiche che effettueremo a conclusione del corso di formazione il controllo degli ambienti di lavoro e delle attrezzature e che quindi ci consentono anche in questo caso di ridurre la probabilità di accadimento del principio di incendio e ne ho già parlato una corretta manutenzione ordinaria e straordinaria quindi delle operazioni programmate nel tempo che ci consentono anche in questo caso di garantire adeguate condizioni di sicurezza quando parliamo di romanzi e le cause incendio più comuni ci riferiamo ovviamente a delle statistiche che ci danno indicazioni ben precise questi fattori non sono nell'ordine cerco io insomma di metterle in un ordine di gravità gli impianti e le attrezzature elettriche sono sicuramente la prima causa di principio di incendio altro fattore anche se può sembrare banale è molto pericoloso sono il fumo e l'utilizzo di portacenere che in una struttura alberghiera costituiscono circa il 9 per cento delle cause di incendio l'utilizzo di fonti di calore soprattutto durante le operazioni di ristrutturazione di manutenzione è ma anche all'interno delle camere e degli appartamenti dove in realtà non dovrebbero essere utilizzate naturalmente per fonti di calore intendiamo anche quelle normalmente utilizzata nelle cucine e nelle centrali tecnologiche rifiuti e scatti quindi depositi di rifiuti che comunque costituiscono rifiuti di materiali combustibili con riferimento anche in questo caso ve lo ricorderete al concetto di auto combustione quindi a condizioni molto particolari dove ci può essere un riscaldamento spontanee in questi materiali e quindi un naturale innesco del principio di incendio da non dimenticare anche un problema soprattutto nelle ore notturne in aree che non sono frequentate e quindi non sono presidiate dove il preciso di genio si può sviluppare prima del nostro intervento è anche nelle misure contro gli incendi dolosi che è vero in termini probabilistici sono molto ridotti ma ripeto in termini statistici sono altrettanto rilevanti un utilizzo dei materiali infiammabili ecco possibili ricordo che in una struttura alberghiera è assolutamente vietato il deposito di sostanze infiammabili se non in quantità molto minime e per reali condizioni di necessità è altrettanto vero che se abbiamo appunto questa necessità queste sostanze si amabili devono essere depositate in appositi armadi preferibilmente in ambienti sempre aerati per ragioni che ormai sapete e quindi per quello che la pericolosità dei liquidi infiammabili intesi come liquidi che possono emettere ad una determinata temperatura vapori infiammabili e quindi pericolosi e per quanto riguarda invece i carichi di incendio quindi i materiali combustibili da non superare con particolare riferimento a depositi di materiale vario a depositi biancheria ad archivi e anche all'interno di quelli che chiamiamo i depositi di piano che dopotutto sono dei ripostigli dove spesso questi carichi di incendio vengono superati attenzione particolare anche nell'utilizzo di fonti di calore a di questo caso è fonte di calore non controllate che possono costituire innesco per un incendio normalmente non ce ne sono quindi dobbiamo stare molto attenti l'ho già detto e lo ripeto in condizioni molto particolari per quanto riguarda le strutture alberghiere e non solo soprattutto lavori di ristrutturazione e di manutenzione straordinaria che per esempio prevedono l'utilizzo di taglio di metalli è che comporta produzione di faville e scintille saldature con attrezzature particolari quindi l'utilizzo di calore non effettuare questo genere di operazioni e naturalmente sempre una corretta manutenzione ordinaria e straordinaria con particolare riferimento a tutte quelle apparecchiature che sono alimentate con combustibili soprattutto gassose ma che liquidi abbiamo già fatto l'esempio delle centrali tecnologiche quindi per esempio caldaie ma anche fucili impianti ed attrezzature elettriche con particolare attenzione a quello che è il sovraccarico di questi impianti qui nel corso di questi ultimi anni abbiamo assistito ad una proliferazione quindi abbonamento sconsiderato dell'utilizzo di apparecchiature elettriche ed elettroniche e quindi alla necessità di utilizzare un gran numero di queste attrezzature senza probabilmente aver provveduto a un adeguamento e soprattutto dal punto di vista del ridimensionamento del nostro impianto elettrico con particolare riferimento alle prese appunto elettriche quindi all'uso sconsiderato di prolunghe ciabatte prese multiple tutti aspetti che loro insieme possono causare un sovraccarico quindi un surriscaldamento del nostro impianto elettrico anche questi aspetti sono considerati nel termine di regola dell'arte che abbiamo già utilizzato il fumo e l'utilizzo di portacenere è quindi importante anche se può sembrare banale definire delle aree per fumatori e dotarli di portacenere evitare nel modo più assoluto imponendo un divieto di fumare nelle aree particolarmente a rischio perché non devono mai essere depositati a di fuori di appositi locali che sono appunto i locali deposito rifiuti che hanno dal punto di vista prevenzione incendi delle caratteristiche particolari soprattutto bisogna assolutamente evitare di depositare i rifiuti anche temporaneamente lungo i corridoi nei sottoscala in locali che di fatto non possiamo considerare come che i depositi di materiale combustibile particolare attenzione ai corridori quando gli stessi costituiscono anche via dietro in caso di emergenza pare non frequentate quindi non presidiate in altre parole dove non c'è presenza di persone durante il giorno in una struttura alberghiera è abbastanza probabile è un aspetto che invece è di importanza rilevate durante le ore notturne domine genere soprattutto i piani interrati ma non solo non sono presidiati e quindi vanno diciamo così sorvegliati come vedremo anche attraverso specifiche misure di protezione come per esempio gli impianti di rilevazione ed allarme incendio e per concludere le misure contro gli incendi dolosi statisticamente accadono e vero che nella gran parte dei casi le persone che provocano questi incendi dolosi non hanno l'intenzione appunto di provocare conseguenze così gravi come quelle che poi di fatto vengono rilevate è però statisticamente un fattore da considerare per quanto riguarda poi l'informazione e la formazione anti cerchio che mi ricordo con prete anche delle esercitazioni pratiche e come per tutte le azioni di informazione un obbligo del datore di lavoro sancito dall'articolo 37 del decreto legislativo 81 del 2008 questa formazione specifica ai fini dell antincendio deve tener conto di alcuni aspetti che sono quelli legati alla tv quindi l'attività che viene svolta perché ogni attività ha delle caratteristiche ben precise alle mansioni che i lavoratori svolgono alle misure di prevenzione e protezione che sono state adottate alle procedure da adottare caso celio quindi al piano d'emergenza ai comportamenti da adottare nel caso si renda necessario ne sono e quindi l'evacuazione dell'edificio a quelli che sono i nominativi dei lavoratori incaricati i compiti speciali e quindi per la lotta in cerchio e della gestione delle emergenze emergenze che possono essere appunto di carattere a di genio ma che di pronto soccorso sanitario e poi la definizione di un gestore dell'emergenza così come viene preferito a persona individuata fra gli addetti e naturalmente anche del servizio di prevenzione e protezione