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Introduzione ai Promessi Sposi di Manzoni

ciao sono patrick sharif e oggi vediamo l'introduzione dei promessi sposi partiamo dal riassunto l'introduzione si può dividere in due parti nella prima parte è riportata la trascrizione di un manoscritto del 600 da cui manzoni dirà in seguito di aver tratto la storia del suo romanzo e il manoscritto leggiamo che l'autore è seicentesco dichiara che solitamente la storia ha come protagonisti personaggi illustri importanti mentre questa volta lui ha deciso di dedicare la propria attenzione ai personaggi umili tuttavia noi sappiamo che nel seguito a dal romanzo si darà spazio anche ai potenti e personaggi illustri e si offrirà al lettore uno spaccato della società del seicento l'anonimo autore del manoscritto prosegue dichiarando di trovare assurdo il fatto che sotto il governo spagnolo si siano potuti verificare degli eventi di tale nefandezza e se ne spiega all'esistenza attribuendo il loro verificarsi all'intervento del diavolo infine nonostante tale vicenda sia venuta durante la sua giovinezza l'autore anonimo del manoscritto dichiara di non voler rivelare i nomi dei personaggi e i nomi dei luoghi in cui è avvenuta la storia nella seconda parte dell'introduzione manzoni interrompe la trascrizione del manoscritto dicendo che la lingua di tale manoscritto sarebbe risultata troppo difficile per il lettore moderno infatti la lingua del manoscritto è una lingua tipica della prosa seicentesca e riporta e riflette tutti gli artifici dalla retorica barocca inoltre lo stile manzoni dice che si affettato in certe parti ma in altre parti risulta estremamente dozzinale estremamente semplice sgrammaticato è troppo basso dunque manzoni decide di riscrivere la storia di tale manoscritto poiché nonostante lo stile la scrittura sia pessima sia troppo brutta la storia è davvero molto bella e merita di essere raccontata qualcosa da dire sull'introduzione la prima riguarda la questione della lingua manzoni dice di voler trascrivere questo manoscritto dalla lingua del seicento in una lingua contemporanea più comprensibile ai lettori dell'ottocento ed è qui che sorgono i problemi infatti all'epoca di manzoni era ancora aperta la cosiddetta questione della lingua ovvero quali l'ing usare con quale lingua comporre le proprie opere dunque manzoni sa benissimo che nel momento in cui si appresta a compiere questa operazione andrà incontro a tutta una serie di critiche e contro critiche e molte obiezioni allora manzoni dice di aver pensato all'idea di scrivere tutta una serie di risposte a queste obiezioni ma dice di essersi reso conto che avrebbe finito per scrivere un intero libro per giustificare un altro libro è la cosa gli pareva assurda questa sua affermazione in linea con la poetica manzoniana secondo cui l'opera deve giustificarsi da sola la questione della lingua è un oltre un argomento che manzoni ha molto a cuore e che cercherà di risolvere e risolverà con la stesura dei promessi sposi la seconda edizione dei promessi sposi del 1827 andrà incontro ad una lunga riscrittura linguistica manzoni per riscrivere l'opera in un italiano che risolvesse definitivamente tale questione si era trasferito a firenze per effettuare la cosiddetta risciacquatura dei pali in arno ovvero per apprendere sul posto la lingua fiorentina parlata della classe medio colta di firenze il secondo punto riguarda il romanzo storico i promessi sposi si presentano come un romanzo storico e in quanto tale deve rispettare il criterio di verosimiglianza hanzo nicia nelle introduzioni dichiara di aver compiuto degli approfonditi studi sulla storia del seicento e sulla realtà secentesca inoltre l'espediente del manoscritto attribuisce maggiore verosimiglianza alla storia narrata questo espediente del manoscritto ritrovato non è nuovo in letteratura e possiamo osservarne un celebre esempio antecedente a manzoni nel don chisciotte di cervantes con questo concluso ti invito ad iscriverti al canale lasciarmi un commento sia i domande o non ci è chiara qualcosa e ci vediamo al capitolo primo in bocca al lupo