Transcript for:
Riconoscere le fake news per educare

e benvenuti al webinar Leucher e Danna dal titolo Come riconoscere le fake news, i segni linguistici. Il webinar rientra nella programmazione a supporto della didattica a distanza, promossa dalle case editrici Leucher e Danna, tenendo conto delle esigenze didattiche emerse a seguito dell'emergenza sanitaria che obbliga alla chiusura delle scuole. Interverrà Silvia Fogliato, Ha insegnato per oltre 30 anni italiano e storia nella scuola secondaria di secondo grado.

Esperta di abilità dell'informazione, uso didattico delle nuove tecnologie, testualità, ha svolto attività di formazione su queste tematiche per indire, miur e istituti scolastici. Per la casa editrice Loescher ha pubblicato varie opere di educazione linguistica e ha collaborato come consulente a opere di letteratura e storia. Nel 2019 è uscito il corso di grammatica Cittadini della lingua.

A questo punto non mi rimane che augurarvi buon webinar e lascio la parola a lei professoressa. Grazie Erika, buongiorno, benvenuti. E vogliamo iniziare da un'immagine.

Sono sicura che quello che ho messo in questa slide l'avete visto in questi giorni. Sono... messaggi che hanno due punti in comune.

Intanto parlano tutti dell'emergenza che stiamo tutti vivendo e dall'altra sono tutti fake news, sono tutti messaggi che contengono informazioni false. Naturalmente il fenomeno non è nuovo, ma in questi giorni ve ne sarete accorti tutti in perversa. E questa è anche la ragione per la quale ho pensato.

di sceglierlo come argomento, perché penso che per gli insegnanti sia interessante, sia utile, anzi direi indispensabile, in questi giorni parlare di questo argomento con i propri studenti, guidarli a riconoscere le bufale, anche se vedremo che non sono esattamente la stessa cosa delle fake news. Allora, l'argomento è enorme, potremo andare avanti fino a dopo domani mattina. Non possiamo, quindi in realtà tratterò solo qualche punto.

L'asse è intanto una definizione da cui partiremo, quindi cercheremo di capire esattamente cosa intendiamo con questa espressione inglese che purtroppo non possiamo sostituire, come vi ho già detto, esattamente con bufale. E poi, visto che sono una linguista, quali sono i segnali linguistici che ci aiutano? a identificarle.

Questa è la nostra scaretta. Come vi ho già detto, partiamo dalla definizione. Secondo punto, non è vero ma ci credo. Perché ci caschiamo? Entriamo poi proprio nell'aspetto linguistico, perché i messaggi falsi spesso sono scritti in un linguaggio gridato.

Secondo punto, il più importante probabilmente di tutti, la verifica delle fonti. Terzo, proprio l'aspetto linguistico, quindi proprio qua i piccoli segnali linguistici, proprio parlando della formulazione del messaggio, ci aiutano abbastanza facilmente a individuare le fake. Avremo poi un piccolo spazio riservato alle domande ed infine concluderemo con una proposta di un'attività. Come vedrete per ciascuno dei tre punti principali, non è vero ma ci credo perché stai gridando di chi ti l'ha detto, ho proposto anche un piccolo esercizio molto semplice da fare e da proporre agli studenti.

Allora iniziamo. Iniziamo proprio con una definizione presa dall'Enciclopedia Treccani, dato che è abbastanza lunga l'ho divisa in due parti. Leggiamoli insieme.

una locuzione inglese che significa letteralmente notizie false, è entrato in uso nel primo decennio del ventunesimo secolo. L'Ugo è recente per disegnare un'informazione in parte o non del tutto corrispondente al vero, divulgata intenzionalmente o non intenzionalmente attraverso i web, i media, o le tecnologie digitali di comunicazione. Dunque significa che si distingue per esempio dalle leggende metropolitane per quanto riguarda il veicolo attraverso il quale viene divulgata.

Vediamo la seconda parte che tra l'altro è quella più importante, quella sulla quale partiremo per fare insieme alcune riflessioni. Caratterizzata da una apparente plausibilità, quest'ultima alimentata da un sistema di... di aspettative dell'opinione pubblica e da un'amplificazione dei pregiudizi che ne sono alla base, il che ne agevola la condivisione e la diffusione pur in assenza di una verifica delle fonti. In questa slide c'è già quasi tutto quello di cui parleremo oggi.

Il primo punto è un'apparente plausibilità. Se una fake news è evidentemente assurda, non ci crediamo, non ci caschiamo. Ci caschiamo perché ha un'apparente plausibilità, ha qualcosa a che fare con il nostro sistema di aspettative. È fatta apposta perché noi ci crediamo. Falleva!

su cose profonde, tra l'altro questa è un'attività didattica importante, anche se esula un pochino dalla linguistica, però queste lezioni noi le abbiamo pensate anche come trasversali, fa leva su nostra testa, il nostro modo di ragionare, quello che noi siamo e quello che noi pensiamo, quindi è davvero molto importante parlarne con i nostri studenti. L'ultimo punto lo vedete, ne parleremo perché noi cominciamo da qui e finiremo con il discorso anche sulla verifica delle fonti. Vedete?

Quindi in questa definizione abbiamo già quasi tutto. Allora possiamo cominciare bene sulla plausibilità. E qua la differenza fondamentale tra fake news e bufala.

Una bufala è una notizia clamorosamente falsa. Certo, ci sono anche ingenui che cascano nelle bufale, magari nelle più assurde. Però la bufala non è fatta apposta per farci cadere con tutti i piedi.

Invece, le fake news, sì, infatti, noi ci cadiamo. Chissà quanti di voi è successo questo, di aver segnalato qualcuno, a un amico, a una persona di cui avete stima, una bufala o una fics new, magari grossolana, e vi è stato risposto, già è vero, è falso, ma potrebbe essere vero. Questa notizia in particolare è falsa, ma quello che viene detto qua potrebbe essere vero.

Ecco perché le fics new fanno leva. su pregiudizi e convincimenti profondi. Sono costruite apposta in tutto e per tutto per apparire plausibili o se non plausibili per soddisfare pienamente il nostro sistema di aspettative.

Noi viviamo un momento difficile, un momento, una crisi, un momento importante. Stiamo facendo i conti con il pregiudizio o se volete con il sentimento, con la cosa più profonda di tutti, la paura. Ecco allora che in questi giorni, credo lo stiate vedendo voi o l'ho constato, forse sono anche un po'portata a notarle molto visto quello di cui mi occupo, è che la paura è il più potente di questi sentimenti.

E quindi esattamente come è successo già in passato. Proprio in un momento di paura le notizie false dilagano. Questo è un primo punto.

Un secondo punto, che è una cosa importante da dire, è che ognuno di noi ha un sistema di aspettative. Ognuno di noi crede delle cose e tende a credere di più, si chiamano camere d'eco, alle notizie che confermano ciò in cui crede. Piuttosto. che a quelle che mettono in crisi il suo sistema di aspettative. Quindi la prima cosa che dico ai ragazzi e che dico agli insegnanti e dobbiamo insegnare ai nostri studenti è che quando una cosa è troppo bella per essere vera, cioè quando qualche cosa conferma troppo in pieno il nostro sistema di aspettative, dobbiamo difidare, dobbiamo andare a verificarlo con l'intelligenza.

scusate c'è una slide che è successo qua? Ah no scusate sono io che mi sono un po'impasticciata. Allora ho pensato a un esercizio però forse prima volevo dire ancora una cosa magari abbiamo tempo di dirlo In questo caso forse sto parlando più agli insegnanti che agli studenti, però ci saranno che seguiranno questo webinar forse anche studenti grandi e in particolare studenti dell'ultimo anno della scuola superiore.

Tra gli argomenti che si studiano l'ultimo anno c'è la prima guerra mondiale. Durante la prima guerra mondiale un grandissimo storico che si chiamava Mark Bloch faceva quello che hanno fatto milioni di persone. combatteva in triccea, anche se aveva già 30 anni, non era un giovanotto.

E stando in triccea, perché era uno storico, quindi aveva le orecchie ben appizzate, si era accorto che giravano le notizie più assurde, giravano leggende metropolitane, giravano dicerie. E allora, dato che era uno studio, scusate, era uno studioso, era uno storico, si è messo a studiarle e ha proprio scoperto questa cosa, che nei periodi di crisi, che nei periodi di paura, Le dicerie si diffondono a macchia d'olio perché fanno leva non su cose nuove ma sulle cose profonde, sulle cose che crediamo già. Ecco allora il mio esercizio che vorrei proporre ai ragazzi e proporre agli insegnanti da proporre ai ragazzi. Perché ognuno di noi su queste cose deve lavorare anche su se stesso. Nessuno di noi va a dire, no, ma io sono troppo furbo, io non ci sono mai cascato in una fake.

Non è vero. Ognuno di noi in una qualche fake ci ha cascato, anche il più scaffato di noi, io compresa. Quindi ripensa a tre fake che hanno ingannato anche te.

Perché ci sei cascato? Perché la notizia ti sembrava vera? Quali convincimenti o idee che tu hai, che hai dentro di te, sembrava confermare? Ecco, questo è il mio primo esercizio. Allora passiamo al secondo punto.

Allora, molte fake news sono fatte per emozionarci. Se non usiamo il cervello non ci caschiamo, ma se invece usiamo le emozioni ci caschiamo. È sulle emozioni che fa leva.

E il linguaggio è il linguaggio, le immagini, anche se non ho parlato di immagini in questa presentazione perché non c'era tempo, solo del linguaggio, fanno leva appunto sui convincimenti profondi, fanno leva sui le passioni, i sentimenti. Ecco, di nuovo partiamo da un'immagine. Anche questi sono titoli.

notizie che sono girate nella rete. Questa volta non tutte sul virus, ma tutte in un modo o nell'altro allarmistiche. In una ci dice che sta 48 ore, addirittura ci colpirà il solito asteroide e saremo distrutti. Un'altra ci dice che l'attacchi Pirina, qualcosa che abbiamo negli armadietti tutti quanti, può portare effetti mortali. Un'altra ci dice che l'Apocalisse è vicina e tra sette anni non ci sarà più nessuno.

E un'altra, purtroppo l'avete vista, o per carità di patria ha tolto la testata. Qualcuno ci dice addirittura prove tecniche di strage. Sono tutte notizie che sono circolate e che qualcuno non ha esitato. a condividere. Perché?

Allora, attenzione ai titoli urlati, scusate non ho potuto resistere a mettervi queste immagini. Questa è una fegata di un'epoca, siamo nel 1943, momento tragico della seconda guerra mondiale, febbraio 1943, quando sembrava che le potenze dell'asse ce l'avrebbero fatto. Il Giappone dilagava in tutto l'Oriente, in tutto il settore del Pacifico.

L'Europa era saldamente nelle mani dell'esercito tedesco. Ed è allora che negli Stati Uniti esce questo giornale, viene venduto questo giornale, non c'erano allora le fake news, in cui ci dice che i nazisti sono riusciti a far rivivere i dinosauri e che con una horda di reti li stanno minacciando in Nord Africa, dove in quel momento stava per iniziare una delle fasi importantissime della seconda guerra mondiale, la guerra d'Africa, Roman ancora lì. Ecco allora, questo è uno scherzo, voi mi direte, come si può credere una notizia di questo genere? Eppure, quel giornale vendette. Ecco, un titolo urlato, dinosauri, un'immagine paurosa.

I titoli urlati servono ad attirare l'attenzione. Questo era un giornale e serviva per venderlo. Io immagino gli strilloni che giravano per le vie di New York.

e urlavano questo titolo e vendevano copie. Non agli sciocchi, ma chi aveva paura, così come possiamo avere noi. Servono adesso non più a vendere copie, ma a spingerci a fare click.

Dietro ci sono interessi economici. Molti di questi siti che vivono sui click hanno dietro un grossissimo giro di affari e naturalmente fanno leva sui nostri sentimenti. profondi, quindi certo vogliono incuriosirci, ma poi soprattutto allarmarci e indignarci.

Ed ecco allora un altro piccolo esercizio, simile a quello di prima. Di nuovo proponiamo ai ragazzi di scegliere tre titoli a chiappa clic, tre titoli che per qualche ragione Ti fanno venire voglia di cliccarci sopra, di dire guarda, guarda, indignati, ma com'è possibile? Quali elementi linguistici sono stati funzionari a incuriosire, allarmare oppure far indignare? Poi andiamo un po'più oltre, chiediamo di andare un po'oltre.

Proviamo a leggerlo un attimo, mi spiace di fare clic. C'è una corrispondenza tra il titolo e il contenuto dell'articolo, perché guardate che è veramente molto comune, purtroppo non solo in rete, ma anche sulla carta stampata, anche sui giornali, il sensazionalismo sta dilagando, anche questo è un altro virus, in cui il titolo è tutto gridato e poi magari il contenuto è molto più tranquillo, è molto più ragionato, anche qua naturalmente. Ho scelto un'immagine che è girata in questi giorni e vedete i segnali linguistici che ho sottolineato in azzurro. La notizia l'ho scelta in fondo tra le meno paurose, forse anche un po'divertente perché bisogna anche sdrammatizzare, ci aiuta a convivere con il caos.

E l'avrete visto, tutto previsto, la clamorosa profezia, una premonizione inclusa nei suoi libri, quella scritta nel lontano 2800 aveva. previsto la diffusione. Ecco, vedete, e qua c'è previsione, profezia e poi c'è l'aggettivo clamoroso. Gli aggettivi e gli avverbi, che sono parole di cui volendo potremo anche fare meno, sono spesso il veicolo della emozione. Sono parole di lusso che servono non più per informare ma appunto per emozionare.

Arriviamo al punto, però il più importante di tutti. Ripasso un attimo quello che abbiamo visto prima, abbiamo detto, se cadiamo nelle fake news è perché fanno leva su qualche cosa di importante, di profondo. È importante ragionare su noi stessi e ragionare con gli studenti e ragionare insieme su quali sono questi meccanismi. perché la consapevolezza di questo ci aiuterà a smascherare. Poi abbiamo detto che ci sono dei primi segni linguistici, ed è il linguaggio clamoroso, il linguaggio gridato è un segnale.

Tutto ciò che è troppo bello per essere vero deve suscitarci diffidenza. Arriviamo al terzo punto, punto importantissimo. Impariamo a verificare le fonti delle notizie.

Grazie. Ecco, di nuovo ho messo una slide di apertura con delle immagini e sono tutte, tutte quante fake news girate in questi giorni, tutte quante parlano del corona e tutte quante hanno qualcosa in comune. Non hanno fonti, non sappiamo chi le ha dette, mi hanno appena comunicato, chi te l'ha comunicato, chi te l'ha detto?

scienziati americani quali scienziati americani da chimico ma chi sei tu consiglio dei medici taiwanesi ahimè che da ieri è diventato gli esperti appena arrivati in cina dalla cina scusate chiunque veda questo individuo chiami chi te l'ha detto ecco come lo sai vedete questa è l'elemento in comune di queste notizie o non notizie. Allora, un lavoro importantissimo da fare è ragionare sulle fonti. Allora, in questo slide ho messo a confronto una notizia verificabile da una non verificabile.

Allora, in una notizia verificabile, la fonte della notizia è dichiarata, è verificabile. In una fake news solitamente o manca o è vaga. Mi è stato detto, attenzione, una infermiera di Milano, i medici di Taiwan, scienziati americani. Queste non sono fonti. Una fonte dichiarata è verificabile nello studio tal dei tali, pubblicato sulla tale rivista è stato scritto che.

Vedete la differenza. Arriviamo quindi con questo al secondo punto. La fonte dichiarata è verificabile anche ufficiale, è anche autorevole e qualificata.

Una fonte dell'FX News tante volte è falsa. Ne abbiamo viste in questi giorni, di notizie in cui si dicevano la tal persona, la dottoressa, virologa, pipipai, e poi si scopriva che non l'ha mai detto, che era falso, era uno specchietto per l'odre. Ma ancora più spesso la fonte non è qualificata, me l'ha detto mio cugino, come sapete.

Non basta. Io mi fido di una notizia ufficiale, autorevole e qualificata, ma anche di una notizia nota per la sua obiettività, neutralità, aderenza ai fatti. Di fido dalle notizie diffuse da fonti che sono note come sensazionalistiche.

Quante ne vedo che girano, che dicono attenzione a questa cosa. Poi, se tu vai a leggere... Da chi la diffusa, 90% sono siti di fakes, cioè siti che vivono sulle nostre paure, sulle nostre angosce.

Ci spingono a fare click perché ogni volta che facciamo click a loro in cassa entrano dei soldi. Oppure sono di parte, hanno una certa visione della vita, hanno una certa opinione politica. e diffondono le notizie che confermano la loro visione o portano acqua al loro mulino.

Vedete che stiamo toccando un discorso estremamente, estremamente importante. Dunque, un grande consiglio. Io vedo delle persone, ma degli amici, dei colleghi, delle persone insospettabili che condividono a Rafika. Gli arriva una notizia allarmante, immediatamente la condividono a tutti i loro contatti WhatsApp.

Sarà successo anche a voi, ma in questi giorni sta succedendo in un modo veramente allarmante. E quando gli dico, ma l'hai verificato? Guarda che questa notizia gira da due anni.

Ah, no! Ecco, allora, una cosa importantissima che dobbiamo imparare tutti noi è... Lo dico ai ragazzi che ascolteranno questa relazione, lo dico agli insegnanti per lavorare con loro su questo. Prima di condividere una notizia sospetta, e quando dico sospetta vuol dire troppo bella per essere vera, troppo gridata, che corrisponde troppo a ciò che noi ci aspettiamo, verifica se è riportata da testate autorevoli.

Se una notizia la trovi solo in quel sito lì, Solo in quel sito che tra l'altro è notissimo per diffondere fake news o se preferite balle. Non è perché non ce lo dicono, non è perché ce lo nascondono, ma è quasi sempre perché è falso. E poi controlla se è già stata verificata da siti specializzati.

Guardate che farlo è molto facile. Portate il... vostro mouse sull'inizio della notizia, copiate le prime parole, la stringa, andate su Google, lanciatela, verificate, 90 su 100 la troverete già, è già stata verificata da siti specializzati, così per drammatizzare vi faccio ridere, forse è successo anche a voi. Mi è successo in due dei gruppi WhatsApp di cui faccio parte, molto diversi tra di loro, non sono persone che si conoscono.

Mi è stata segnalata con grande allarme, fai attenzione, sta girando un messaggio in cui si dice che è morto in un incidente stradale l'importante calciatore Buffon. È una... Un phishing, se tu clicchi su quel numero verrà distrutto il tuo telefonino, arriveranno i merziani, succederanno cose terrificanti.

Io appena l'ho vista l'ho riconosciuta perché ho due anni che gira, l'avevo già vista. E loro ho detto, ma l'avete fatta questa verifica? No, beh, la prossima volta, grazie.

Ecco, facciamolo subito, non la prossima volta. E allora? Facciamo un esercizio un pochino più difficile di quelli precedenti.

Allora, diciamo ai ragazzi, scegli un articolo che ti ha incuriosito. Io vedete come ho messo questo, sempre voglio sdrammatizzare un po'. Anche questo l'avete visto di sicuro, è molto divertente. Quello della scopa. In quei giorni chissà se chi di voi frequenta i social, quanti...

Dei vostri amici avranno pubblicato questa notizia. Naturalmente ammetto che mi sono divertita anche io a tenere la scopa in piedi. Ovviamente la scopa sta in piedi tutti i giorni dell'anno, perché è abbastanza larga, se fate attenzione al baricentro ovviamente non cadrà.

Ecco, naturalmente qua lo vedete che è perfetta questa bella notizia, perché ci dà una fonte apparentemente estremamente autorevole, addirittura alla NASA. Voi immaginate la NASA che passa il suo tempo a fare esperimenti sulle scope? Boh, è abbastanza buffo, eppure tante tante persone ci sono cascate. E va bene, perché questo non fa male a nessuno.

Allora, quindi, come esempio, scegli un articolo che ti ha incuriosito. E poi vai a vedere qui tra criteri. Vi ricordate?

La fonte è dichiarata. Quindi riesco a risalire alla fonte. autorevole e verificabile e qua sembra di sì la nasa e però poi naturalmente andiamo a vedere che naturalmente era falsa c'è qualche motivo per pensare che l'informazione sia o che bell'errore sia falsificata o di parte e qua il nostro cervello ci dice per esempio che è abbastanza difficile che la nasa davvero per dal suo tempo occuparsi di scope Ci sono altri casi naturalmente ben più profondi.

Pensate anche a qualcuno dei titoli che vi ho messo prima. Davvero, non mi devo far distrarre da ciò che leggo nella chat, ce ne occupiamo poco, sto cercando di comprimere un po'in modo di lasciare anche un po'di tempo a voi, perché veramente io ci credo tanto all'importanza di questo. Credo di aver scelto questo argomento sia perché ci credo ma poi perché le chat, scusate le chat, le fake news in questi giorni ci possono fare male e ci possono fare male davvero, possono fare male al nostro cervello, al nostro cuore, al nostro corpo e quindi per questa ragione per cui lo scelgo. Scusate, torno al discorso di prima.

Ragionare in modo molto lucido la valutazione critica della fonte. C'è qualche motivo per cui l'informazione possa essere falsificata di parte. Abbiamo detto, per esempio, potrebbe esserci sotto il desiderio di fare soldi, potrebbe esserci il desiderio di fare sciacallaggio, potrebbero esserci cose strane. Io alle volte penso che non c'è nessuna ragione per cui le persone condividono queste cose. ma semplicemente per ridere, per sentirsi importanti, per sentirsi meglio, per dare importanza a se stessi.

Purtroppo lo vediamo. I meccanismi dell'isolamento, per esempio, che è molto necessario, è necessario che noi stiamo a casa, chi può farlo? Però stare in isolamento è molto pericoloso, perché ognuno di noi sta con i suoi pensieri, con i suoi pregiudizi. con i suoi convincimenti.

Ecco il confronto che noi possiamo fare tra di noi e con i nostri studenti usando gli strumenti che la tecnologia ci permette, anche solo un telefonino. Arriviamo allora all'ultimo punto. Verifica la notizia su almeno altre due fonti informative.

Questo è molto importante. Ecco, il suggerimento per gli studenti che avranno voglia di provare a fare queste piccole attività. è quello di chiedere agli studenti poi di scambiarsene, anche se siamo lontani, con i metodi di scambio che avete. Moltissime delle nostre scuole in realtà sono perfettamente attrezzate per questo.

Abbiamo i registri elettronici, abbiamo le chat di classe, abbiamo tantissimi strumenti. Dobbiamo uscire dall'isolamento e quindi fare fare queste attività agli studenti e cercare di discuterle virtualmente. di far scambiare naturalmente adesso in questa fase e poi più tardi dal vivo ovviamente. Penso sia veramente molto molto molto importante.

Leggo una collega che sta scrivendo che uno dei compiti fondamentali di noi docenti è educare allo spirito critico ed è questo veramente. Voi sapete siamo in un momento tragico, in un momento brutto, però le crisi Datevi a guardare l'etimologia greca della parola crisi, ci danno sempre anche delle opportunità, in questo caso ci dà proprio l'opportunità di ragionare su questo fenomeno, di coltivare lo spirito critico, educare allo spirito critico. Allora arriviamo all'ultimo punto, quello proprio linguistico, banalmente molto FX News.

sono scritte in modo poco professionale, con veri e propri strafalcioni. Naturalmente non basta, perché visto che ci sono siti che sono specializzati in questo, che ci sono giornali di parte che vivono su questo, quelli magari sono scritti anche bene. Però almeno faremo piazza pulita di quelli che sono invece non professionali, oppure, e ce ne sono molti alle volte, se in questo periodo... ci fosse da ridere, ma c'è sempre da ridere, le risate fanno bene, lo sapete. Sono addirittura semplicemente traduzioni prese dall'inglese o da altre lingue con il traduttore di Google, quindi pieni di cose veramente buffe.

Allora, quali sono i segnali linguistici, proprio linguistici veri e propri delle fake? Allora, intanto l'impaginazione poco professionale. Impaginazione poco professionale si vede in particolare da due cose.

L'uso spinto del maiuscolo è quello che io ho chiamato l'infestazione dei punti esclamativi. E poi naturalmente ci sono gli errori o orrori ortografici, grammaticali, sintattici. Allora, questa volta invece di proporvi una slide con tante immagini, ne ho messa una. Forse qua andiamo un po'oltre alle fakes.

Questa non è solamente fake news, questa è veramente e-phishing. Quindi qua, questo è un imbroglio, è un tentativo di far su soldi, però ha diverse caratteristiche. Allora, intanto guardate l'impaginazione. È tutta scritta in maiuscolo.

Voi sapete che il maiuscolo in rete vuol dire sto gridando. A me viene sempre in mente Rossini. Io sono melomane, quindi mi viene in mente Rossini che quando una cantante...

Cantava troppo forte, diceva perché viene a gridare nel mio salotto? Ed è esattamente quello che noi dovremmo dire a chi usa troppo il maiuscolo. Perché vieni a gridare sulla mia pagina? Ecco, quindi vedete c'è tutto questo pazzesco carattere maiuscolo.

Poi c'è il sottolineato. Sono tutte cose che vogliono farsi notare per quanto riguarda l'impaginazione. Quindi l'impaginazione non è professionale. Poi abbiamo i punti esclamativi a gogo, li vedete qua, possiamo farcela, 4, acquistate il vaccino al più presto, 4 e qua addirittura punti interrogativi, punti esclamativi come se fossimo spagnoli. E poi ci sono gli errori.

Allora, avviso a tutti gli abitanti di Vittorio e Veneto e zone limitrofi. Essi espalcono a macchia d'olio, perché se si espandessero a macchia di seveso sarebbe ancora peggio, evidentemente. Ecco, un'altra caratteristica abbastanza vistosa a livello linguistico, l'abbiamo detto, sono le espressioni gridate, le espressioni allarmistiche.

Guardate questo titolo. Basta con il panico! Basta con le menzogne, basta essere presi in giro. Su che cosa si fa leva qua?

Si fa leva con sentimenti che stanno dentro di noi, con moltissimi di noi. Il panico, il momento di paura, le menzogne, l'idea che qualcuno voglia speculare, che qualcuno ci stia ingannando. Questa è un'idea potente.

Quante avrei potuto divertirmi a fare un webinar solo su questo, le teorie del complotto. Tutti quanti ci sentiamo impotenti, c'è chi sa, c'è chi può, c'è chi ha potere e quella persona sta congiurando contro di noi. Questa è un'idea molto forte.

un volantino, un bellissimo messaggio girato nel web, che è tutta una menzogna, che è una presa in giro e che gioca sul panico per prendersi in giro e per cercare di svelarci qualche soldo dal portafoglio evidentemente. Quindi che cosa ci viene a dire? Guardate quante, anche voi l'avrete vista questa notizia, non in questa versione, magari in un'altra. Il vaccino c'è, è stato creato, è stato creato in Australia, è stato creato in Israele, è stato creato in Germania. E questi cercano di vendercelo, altri cercano di dirci no, guarda che è stato creato per distruggersi, per distruggere la nostra economia, per renderci schiavi e bla bla bla.

Almeno questi sono facili da smascherare, vogliono solo sfilarci dal portafoglio 50 euro. Ecco, vedete però come un documento come questo è proprio da manuare. E guardate che c'è anche le fonti.

Allora, chi dice di essere? Siamo un team, ma cavolo siete team, team fatto da chi? I vostri nomi e cognome, grazie, non ci sono. Che collabora con i seguenti sponsor?

Fondazione delle ricerche infettive di Zuigo, esiste. Caritas di Berna, esiste. In collaborazione con, questo è bellissimo. Ecco, il Sydney Adventist Hospital, scritto in un modo assolutamente fantasioso.

Allora, abbiamo un caso in cui le fonti, queste esistono, sono tutte cose esistenti, ma se noi, come potremmo insegnare ai nostri ragazzi a smascherare una cosa di questo genere, al di là del fatto che l'abbiamo già smascherata, perché vogliamo veramente vederlo questo team che collabora con questi sponsor. e scrive in questa lingua incredibile e vuole dei soldi. Al di là di questo, basta andare sui siti di questi posti e andare a vedere se davvero loro collaborano su questo.

Allora, voi ve ne immaginate la Caritas di Berna, o la Fondazione delle Cerchi Infettive di Zurigo, o l'ospedale degli Adventisti di Sydney? che hanno questo vaccino e se lo tengono nascosto e sul loro sito non c'è niente, ma davvero vi sembra credibile questo? Allora, può essere un'occasione per andare a visitare questi siti con gli studenti e scoprire che non c'è niente di simile da nessuna parte.

Avevo fatto un patto con Erika di cercare di finire tutto entro le 11.15, sono state di parola e spero di non essere andata troppo veloce perché sappiamo che in questi casi il pericolo è quello di farsi prendere dal panico e di parlare troppo in fretta. Mi sia stato detto che ho un mio difetto, spero di essere uscito un po'a... Ecco, e quindi adesso lo spazio è per voi.

Finora non ci sono state molte domande, però io vi invito adesso a farla. Vedo qualcuno che scrive, è in tema con il periodo. Non volevo cavalcare l'onda, volevo fare un'altra cosa.

Volevo fare qualcosa di utile, diciamo, ai colleghi, ai ragazzi e a tutti noi. Perché a me questo fatto che le fake news stiano imperversando in questo periodo non piace per niente. Perché allora ci sono quelle come la scopa.

Allora dicevo, è un compito di realtà, scrive una collega, esattamente questo, una realtà veramente enorme che sta lì, è qualche cosa che ci interessa. Allora, se io leggo il... La fake sulla scopa, mi faccio due risate, magari provo anche a mettere la scopa in piedi, non mi fa nessun male, ma se io leggo che devo bere la candeggina, scusate, io ho letto anche questo in questi giorni, vi rendete conto?

C'è qualcuno, ha anche scritto, qualcuno ha fatto girare che per tenere lontano, per uccidere il virus, bisogna bere la candeggina, non so di più vita come, che non mi pare una gran buona idea. ma neanche farsi 150 tisane al giorno bollenti è una buona idea. Ecco, io penso sia importante ragionare su queste cose con gli studenti, perché a me in questi giorni, tra le altre cose, fanno paura due cose.

Sarà perché sono un insegnante, sarà perché sono una storica e una linguista. Quindi come storica ripenso appunto a Mark Bloch. Penso a come girano le notizie false nei giorni di paura.

Forse gli storici qua presenti ricorderanno anche dei libri molto importanti scritti dagli storici francesi sulla rivoluzione francese, sul famoso fenomeno della grande paura. Ecco, il secondo aspetto che mi fa paura è l'isolamento. Allora, noi dobbiamo stare a casa, l'ho messo anch'io nel mio profilo Facebook. Sono convinta, io sto facendo questo webinar da casa mia, benissimo, però l'isolamento fa paura, perché nell'isolamento ognuno di noi alimenta le angosce. E quindi con gli strumenti che abbiamo, gli strumenti che ci dà la tecnologia, noi dobbiamo essere vicini ai nostri studenti, vicini tra di noi.

Ecco, allora guardate, vorrei concludere con un ultimo esercizio. che vi invito a fare con i vostri studenti. Abbiamo detto che la paura è un sentimento fortissimo, forse più potente di tutti, è anche quello che in realtà ci permette di andare avanti.

Dicono giustamente che se noi ci siamo evoluti, come Homo sapiens, è anche perché la paura ci impedisce, per esempio, il dolore, ci impediscono di far cretinate. Però noi ci siamo evoluti grazie anche a due cose importanti che sono il cervello, quindi il nostro senso critico e il fatto che siamo una specie sociale e quindi dobbiamo confrontarci con gli altri anche a distanti, vicino, tutti vicini, anche da lontano. E allora vi propongo un ultimo esercizio che vi farà anche ridere perché sapete ridere fa proprio bene, dobbiamo smetizzare, dobbiamo ridere.

Questo ce l'ha inserito Boccaccio, non vi ho citato prima Block e adesso ovviamente sono anche una letterata. Cito Boccaccio, perché ridere esorcizza, fa bene, lo dicono anche i medici. Allora vi invito a visitare con i vostri studenti questo divertentissimo sito.

Tutte le teorie del complotto sul coronavirus nel sito. Ecco lì avete l'indirizzo, andate. Che cosa hanno fatto? Allora in questo sito... sono state messe tutte le teorie.

del complotto sul coronavirus, tutte quelle vere ma poi aggiunte con tantissime false. Ovviamente io ho messo una che mi ha divertito ma molto. Chi è che ha inventato il coronavirus?

I comitati di mamme per farci lavare le mani ogni volta che tocchiamo qualcosa o qualcuno. Poi vedrete ci sono le nonne, ci sono i venditori di amochina, gli americani ovviamente che ci devono essere sempre. I cinesi, i rettiniani, tutto quello che volete.

Allora, perché questo sito è bello e adatto da usare con gli studenti? Perché in modo scherzoso, quindi in modo che stramazzizza, in modo che esorcizza la paura, che ne abbiamo proprio tanto bisogno, ce l'ha insegnato Boccaccio, ci fa ragionare invece su... davvero i meccanismi che ci sono dietro le fake news e i meccanismi della teoria di complotto. Quindi è veramente una pagina fatta molto molto bene, molto divertente, quindi adatta anche per i colleghi che lavorano con i bambini piccoli, adatta anche per i ragazzini piccolissimi, per i bambini elementari, perché è divertente, perché è sdrammatizzante, ma allo stesso tempo è molto profondo, ci fa ragionare.

su cose, sui nostri meccanismi, quelli da cui io sono partita, i meccanismi profondi. Ecco. Grazie. Grazie a tutti dell'attenzione.