A partire dagli ultimi anni dell'Ottocento l'Italia conosce il suo primo vero decollo industriale il Regno d'Italia ha molto terreno da recuperare rispetto alle grandi potenze ma lo slancio dato dall'unità del 1861 darà presto i suoi frutti [Musica] Durante gli anni della Destra Storica ovvero fino al 1876 una rete ferroviaria inizia a unire le grandi città della penisola non più separate a livello politico gli succede la Sinistra Storica che nel 1887 grazie ad una scelta protezionistica permette la creazione con grandi sforzi economici di una moderna industria siderurgica dopo lo scandalo della banca romana in cui un interi istituzione bancaria risulta corrotta fino al midollo avviene una riforma nel settore finanziario nasce la banca d'Italia sempre nello stesso periodo nel 1894 il governo ha aiutato da ingenti capitali tedeschi fonda il credito italiano e la banca commerciale i risparmi privati possono essere investiti nell'industria l'Italia brilla Infatti proprio nel settore industriale più moderno non appesantita da vecchie fabbriche specializzate come le maggiori potenze europee il regno ha la possibilità di gettarsi in queste nuove produzioni la Siderurgia Ovvero la produzione dell'acciaio e la più difesa dalle tariffe dell'87 garantiscono le Acciaierie di Terni nel 1884 E numerosi impianti per la lavorazione del ferro vengono aperti con aiuti statali a Savona Piombino e Bagnoli grazie alle tariffe anche aziende già fondate conoscono un periodo di ampliamento come l'industria meccanica dell'ingegnere Ernesto Breda fondata nel 1866 a Milano e specializzata nella costruzione di locomotive vagoni e macchine per l'agricoltura viene ampliati settore tessile in particolare l'industria cotoniera viene meccanizzata e protetta da tariffe nel settore agroalimentare la barbabietola da zucchero comincia a espandersi in tutta Italia Infatti lo zucchero insieme all'acciaio e il cotone e uno di quei prodotti difeso dalle tariffe ma anche nel libero mercato l'economia italiana inizia ad espandersi l'industria chimica gode delle produzioni di gomma degli stabilimenti Pirelli a Milano mentre nel settore meccanico viene fondata nel 1899 da Giovanni Agnelli La Fabbrica Italiana automobili di Torino nonostante un mercato interno debole la Fiat si conquista un ruolo di prestigio nei settori industriali italiano versione italiana tra il 1896 e il 1914 cresce con una media del 6,7% annuo la più alta Sul continente nel periodo il volume industriale nello stesso periodo risulta raddoppiato il settore secondario raggiunge il 25 per cento dell'economia dall'inizio del Novecento fino alla prima guerra mondiale il reddito pro capite aumenta del 30%. varie fasce della popolazione non sono più schiacciate dai costi della vita e possono permettersi nuove spese il reddito pro capite è Infatti un ottimo modo per comprendere la ricchezza della popolazione si ottiene dividendo la somma dei beni e servizi prodotti da una nazione o reddito nazionale per il numero di abitanti più è alto più si può definire uno stato come Enrico in Italia la qualità della vita comincia A mutare con l'espansione economica la penisola Inizia ad avvicinarsi sempre di più ai grandi stati avanzati europei ma i progressi italiani impallidiscono davanti alle grandi economie del continente pensate che nel 1914 il reddito pro capite italiano è la metà di quello tedesco mentre nel 1911 la analfabetismo penisola è ancora al 37%, mentre il Nord Europa non supera il 5 anche l'economia italiana vede ancora il 55% dei Lavoratori nell'agricoltura un numero troppo alto per la quantità di posti disponibili e quando ci sono troppi lavoratori e troppo poco lavoro la soluzione diventa una sola emigrare nonostante l'espansione dell'economia l'emigrazione verso l'estero tra il 1900 e il 1914 a cifre impressionanti 8 milioni di cittadini italiani lasciano la penisola 2 milioni non faranno mai ritorno in patria il fenomeno migratorio è un'esperienza estremamente diversa a seconda della Regione interessata in Nord Italia le migrazione temporanea diretta verso altri paesi europei e specialmente non vede partire un'alta percentuale della popolazione nel sud Italia l'emigrazione vissuta come unica speranza per una vita migliore la destinazione oltreoceano nord e sud America diventano le mete per gli intraprendenti i giovani del Sud lemmigrazione di una parte della popolazione porta ad una diminuzione della pressione demografica supporto risorsa vitante torni in positivo calmando anche quelle forti tensioni sociali mai sopite durante il periodo inoltre il denaro inviato a casa porta ad alleviare il disagio di tutte quelle regioni che sono vittime della migrazione di forza lavoro Difatti le rimesse degli immigrati aiutano l'economia italiana dall'altro lato un'emigrazione massiccia porta ad una grave carenza demografica in certe aree specialmente del Sud in cui i giovani e intraprendenti si portano via energie fresche non più destinata ad aiutare un mezzo giorno sempre più in difficoltà nonostante la crescita generalizzata la maggior parte del benessere in Italia si localizza nel cosiddetto triangolo industriale una radiografica nel nord Italia convertiti Torino Genova e Milano il 57% dei Lavoratori nell'industria si trova in quest'area mentre solo il 25% si trova nel mezzogiorno sono Infatti assenti nel sud Italia le grandi aziende ad alta tecnologia che costellano le regioni del nord anche i progressi agricoli si focalizzano nel Nord dove la presenza di capitali Permette un continuo miglioramento della produzione specialmente nella valle Padana da questa situazione si possono capire i grandi mali della società meridionale la analfabetismo nel 1911 si attesta al 60% nel mezzogiorno contro il 15% nel nord la disgregazione sociale l'assenza di una classe dirigente moderna sono sintomo della forte migrazione della cultura conservatrice di questa regione la piccola media borghesia al sud e subordinata agli interessi dei grandi proprietari terrieri e la lotta politica e incentrata Sul rapporto clientelare e personalistico i lavori a sud sono pochi e malpagatti tranne uno entrare nel sistema pubblico un obiettivo classico dei giovani benestanti del sud e in questo periodo in cui l'amministrazione italiana fino a questo momento nordisse piemontese inizia meridionalizzarsi i problemi del Sud sono antichi e radicati ma anche L'Italia intera rimane una realtà complessa e contraddittoria in questa fase dopo la crisi di fine secolo un solo uomo avrebbe dominato la scena politica per tutti gli anni a venire stiamo parlando di Giovanni Giolitti [Musica]