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Storia e mistero dei Bronzi di Riace

Feb 12, 2025

I Bronzi di Riace

Introduzione

  • Testimonianze della statuaria severa del primo periodo classico.
  • Due statue in bronzo arrivate integre fino a noi.

Storia dei Bronzi di Riace

  • Datazione: V secolo a.C. (circa 450 a.C.).
  • Tecnica della fusione a cera persa utilizzata per la realizzazione.
  • Le statue sono state protette dal mare; fortuna che sono arrivate intatte.

Ritrovamento

  • Data del ritrovamento: 16 agosto 1972.
  • Scopritore: Stefano Mariottini, fotografo romano.
  • Le statue sono state recuperate dal reparto subacqueo dei carabinieri.
  • Peso originale: 400 kg, attualmente 160 kg dopo il restauro.
  • Ritrovamento avvenuto a circa 200 metri dalla costa, a 8-10 metri di profondità.

Ipotesi sul Destino delle Statue

  • Ipotesi 1: Caricate su una nave per il trasporto, naufragio durante una tempesta.
  • Ipotesi 2: Buttate in mare per alleggerire il carico durante una navigazione avversa.

Identità e Rappresentazione

  • Denominati "Bronzo A" e "Bronzo B".
  • Identificati come guerrieri; portano lancia e scudo.
  • Ipotesi di identificazione con personaggi legati al mito dei Sette a Tebe:
    • Bronzo A potrebbe rappresentare Polinice.
    • Bronzo B potrebbe rappresentare Eteocle.

Caratteristiche delle Statue

  • Postura: Chiasmo (corrispondenza incrociata di arti in tensione e a riposo).
  • Similitudini tra le due statue, suggerendo possibili origini comuni.

Dettagli Architettonici

  • Realizzate con attenzione al realismo anatomico.
  • Bronzo A: figura di un giovane adulto, capelli lunghi, barba folta.
  • Bronzo B: figura leggermente più matura, capelli corti.

Restauri e Conservazione

  • Primo restauro: 1975-1980; secondo restauro: 2012-2013.
  • Attualmente esposte al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.
  • Struttura progettata per assorbire eventuali effetti sismici.

Materiali e Tecnica

  • Utilizzo di materiali diversi per gli occhi, labbra e capelli per un effetto realistico.
  • Provenienza da Argo identificata tramite la terra di fusione.

Conclusioni

  • Riflessione sulla bellezza e l'impatto delle opere d'arte.
  • Riferimento alla sindrome di Stendhal: sensazione di meraviglia di fronte all'arte.
  • Domande aperte sul possesso delle statue e la loro storia futura.