L'Italia si proclama neutrale allo scoppio della Prima Guerra Mondiale (luglio 1914).
La Triplice Alleanza non offre obiettivi praticabili e condivisi dalla comunità nazionale.
Il governo italiano, guidato da Salandra e Sonnino, considera l'entrata in guerra al fianco della Triplice Alleanza una sciagura.
Dibattito Interno
L'Italia si divide tra neutralisti e interventisti.
Diverse forze politiche, culturali, sociali ed economiche si schierano a favore della guerra.
Forze a Favore della Guerra
Governo: Salandra e Sonnino spingono per l'entrata in guerra per proiettare l'Italia come potenza egemone nel Mediterraneo, specialmente nell'Adriatico.
Nazionalisti e Irredentisti: Vedono la guerra come un'opportunità per espandere la nazione e completare l'unità d'Italia.
Industrialisti: Considerano la guerra un'opportunità economica per aumentare la produzione e il consumo di armi.
Intellettuali e Futuristi: Sostengono la guerra come un modo per svecchiare la società e promuovere il progresso.
Democratici Progressisti: Come Salvemini, vedono la guerra come un conflitto tra democrazie liberali e autocrazie.
Opposizione alla Guerra
Giovanni Giolitti e Liberali Progressisti: Contrari alla guerra, considerano l'Italia impreparata e la guerra lunga e infruttuosa.
Socialisti: Vedono la guerra come voluta dalle grandi potenze imperialiste e favorevole al grande capitale.
Cattolici: Papa Benedetto XV critica la guerra definendola "un'inutile strage" e teme la caduta delle monarchie a favore delle repubbliche.
Eventi Chiave
Patto di Londra (maggio 1915): Accordo segreto stipulato dal governo italiano per l'entrata in guerra al fianco della Triplice Intesa.
Maggio Radioso (1915): Manifestazioni a favore della guerra organizzate dai nazionalisti.
Conseguenze
L'Italia entra in guerra nel 1915, un anno dopo l'inizio del conflitto, che per gli italiani dura fino al 1918.
La guerra comporta enormi perdite umane (600.000 vittime) e conseguenze economiche e sociali che porteranno all'ascesa del fascismo.
Territorialmente, l'Italia ottiene il Friuli Venezia Giulia e il Trentino Alto Adige.