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L'Italia e la Prima Guerra Mondiale

May 7, 2025

L'Italia nella Prima Guerra Mondiale

Contesto Iniziale

  • L'Italia si proclama neutrale allo scoppio della Prima Guerra Mondiale (luglio 1914).
  • La Triplice Alleanza non offre obiettivi praticabili e condivisi dalla comunità nazionale.
  • Il governo italiano, guidato da Salandra e Sonnino, considera l'entrata in guerra al fianco della Triplice Alleanza una sciagura.

Dibattito Interno

  • L'Italia si divide tra neutralisti e interventisti.
  • Diverse forze politiche, culturali, sociali ed economiche si schierano a favore della guerra.

Forze a Favore della Guerra

  • Governo: Salandra e Sonnino spingono per l'entrata in guerra per proiettare l'Italia come potenza egemone nel Mediterraneo, specialmente nell'Adriatico.
  • Nazionalisti e Irredentisti: Vedono la guerra come un'opportunità per espandere la nazione e completare l'unità d'Italia.
  • Industrialisti: Considerano la guerra un'opportunità economica per aumentare la produzione e il consumo di armi.
  • Intellettuali e Futuristi: Sostengono la guerra come un modo per svecchiare la società e promuovere il progresso.
  • Democratici Progressisti: Come Salvemini, vedono la guerra come un conflitto tra democrazie liberali e autocrazie.

Opposizione alla Guerra

  • Giovanni Giolitti e Liberali Progressisti: Contrari alla guerra, considerano l'Italia impreparata e la guerra lunga e infruttuosa.
  • Socialisti: Vedono la guerra come voluta dalle grandi potenze imperialiste e favorevole al grande capitale.
  • Cattolici: Papa Benedetto XV critica la guerra definendola "un'inutile strage" e teme la caduta delle monarchie a favore delle repubbliche.

Eventi Chiave

  • Patto di Londra (maggio 1915): Accordo segreto stipulato dal governo italiano per l'entrata in guerra al fianco della Triplice Intesa.
  • Maggio Radioso (1915): Manifestazioni a favore della guerra organizzate dai nazionalisti.

Conseguenze

  • L'Italia entra in guerra nel 1915, un anno dopo l'inizio del conflitto, che per gli italiani dura fino al 1918.
  • La guerra comporta enormi perdite umane (600.000 vittime) e conseguenze economiche e sociali che porteranno all'ascesa del fascismo.
  • Territorialmente, l'Italia ottiene il Friuli Venezia Giulia e il Trentino Alto Adige.