Gli stati emettono titoli per acquisire risorse dai risparmiatori.
In Italia i principali titoli di Stato sono:
Buoni Ordinari del Tesoro (BOT)
Certificati del Tesoro (CTZ)
Certificati di Credito del Tesoro (CCT)
Buoni del Tesoro Poliennali (BTP)
Investimento e Acquisto
Importo minimo per investimento: €1000 o suoi multipli.
Gli investitori possono:
Sottoscrivere titoli all'emissione.
Acquistarli sul mercato secondario (MOT) tramite una banca o altro intermediario finanziario.
Differenze tra i Titoli
Scadenza e Flussi di Pagamento:
I titoli si differenziano per scadenza e struttura dei flussi di pagamento.
Flussi di pagamento possono includere:
Scarto di emissione.
Cedole periodiche semestrali posticipate.
Ritenuta Fiscale:
Grava una ritenuta fiscale del 12,5% se il titolo è tenuto fino a scadenza.
Rimborso al valore nominale.
In caso di vendita sul mercato secondario, si riceve il prezzo di mercato.
Tipologie di Titoli
BOT:
Titoli a breve termine.
Remunerazione basata sullo scarto di emissione (differenza tra prezzo di sottoscrizione e valore di rimborso).
CTZ:
Privati di cedola, ma con scadenza maggiore rispetto ai BOT.
BTP:
Titoli a medio-lungo termine.
Prevedono cedole fisse semestrali per tutta la durata.
Esistono anche BTP speciali con cedole e capitale ancorati all'inflazione.
CCT e Altri Titoli
CCT:
Cedole semestrali variabili legate all'andamento del tasso interbancario Euribor a 6 mesi.
Altri titoli di Stato europei:
OAT francesi.
Bonus spagnoli.
Bund tedeschi.
Spread
Il differenziale di rendimento tra titoli emessi da stati diversi è detto Spread.
Rappresenta la maggiorazione di rendimento che l'emittente più rischioso deve pagare per collocare i propri titoli rispetto all'emittente meno rischioso.
A livello europeo, lo spread è calcolato rispetto al rendimento del Bund tedesco, considerato il titolo a rischio minore.