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Rivoluzione Americana e Origini Statunitensi

Benvenuti a questa video lezione sulla rivoluzione americana, ovvero di come le 13 colonie inglesi hanno spiccato il volo per creare uno stato autonomo staccandosi dall'Inghilterra. I primi coloni europei all'inizio del 1600 erano inglesi ed olandesi ed erano andati in America settentrionale per motivi commerciali, quindi per commerciare pelli, tabacco, legname. Nel 1620 arrivano molti coloni per motivi religiosi, in particolare i puritani, puritani che abbiamo già visto nella video lezione sulla monarchia parlamentare inglese, ma ricordiamo alcune caratteristiche, i puritani erano di ispirazione calvinista, non riconoscevano l'autorità dei vescovi, volevano la libertà religiosa e appunto scappano perché vengono perseguitati. Una piccola curiosità rispetto a questo. La festa del ringraziamento, molto sentita negli Stati Uniti, che cade il quarto giovedì di novembre, ricorda proprio l'arrivo della nave Mayflower con i primi punti di rinforzamento.

ma torniamo ai nostri coloni tra il 1600 e il 1700 giungono coloni da altre zone come la francia la germania la svezia la polonia e quindi si crea in america settentrionale una mescolanza di gruppi etnici e religiosi. Quali le classi sociali? Sicuramente il ceto medio e i ceti più umili in cerca di fortuna, alcuni ricchi inglesi e gli schiavi neri, che giungono dalla tratta degli schiavi.

Però della tratta degli schiavi non abbiamo ancora parlato e allora vediamola insieme. Qui vedete come avveniva il cosiddetto triangolo commerciale in quest'epoca. Che cosa succede? Vedete che ci sono questi punti. Partiamo dal numero 1, cioè dai porti.

I mercanti europei quindi scattano i mercanti europei. scambiano le loro merci con i capi tribù i quali vendono appunto gli schiavi gli schiavi neri che sono di solito uomini catturato o ne bambini anche catturate da tribù nemiche che vengono poi trasferite su delle navi negriere per arrivare dove in america i mercanti quindi qui vendono ai piantatori americani cioè coloro che hanno le piantagioni di tabacco e zucchero vendono appunto gli schiavi e comprano i prodotti coloniali che possono essere appunto zucchero e tabacco ma anche metalli preziosi. Sono notevoli i guadagni e i mercanti tornano in Europa ricchi e con capitali per fare altri viaggi.

Ritorniamo alla nostra rivoluzione americana. I nativi americani erano circa 6-8 milioni. Gli europei li chiamavano indiani o pelle rossa, identificandoli come un'unica civiltà, niente di più sbagliato.

Infatti, in questo vasto territorio vi erano decine di civiltà profondamente diverse e per lo più sedentarie. con organizzazioni sociali e politiche differenti. Ora, il fatto che non avessero addomesticato nessun animale di grandi dimensioni aveva creato comunicazioni e scambi molto rare e molto difficili tra questi popoli.

Le 13 colonie. Queste 13 colonie erano differenti tra loro. Le colonie settentrionali, cioè il Massachusetts, Connecticut, Rhode Island e New Hampshire, erano comunità agricole di piccoli e medi proprietari, puritani per lo più, chiusi e tradizionalisti, un pochino più dediti al commercio coloro che stavano verso le zone portuali. Le colonie del centro, vale a dire New York, Pennsylvania, New Jersey e Delaware, si dedicavano al commercio dei prodotti agricoli e vi era una varietà religiosa. e tecnica molto ricca, infatti provenivano da diversi paesi d'origine.

Le colonie meridionali come la Virginia, il Maryland, la Carolina del Nord e del Sud, la Georgia erano invece caratterizzate da grandi piantagioni di tabacco. Proprietari erano pochi ed erano grandi e medi proprietari e praticavano lo schiavismo nelle loro piantagioni, come abbiamo visto prima. Ma queste colonie avevano anche tra loro delle analogie, delle somiglianze.

Anzitutto, all'interno di queste colonie c'era una elevata mobilità sociale, cioè per i coloni c'era effettivamente la possibilità di migliorare le proprie condizioni, al contrario di quello che accadeva in Europa. In ogni colonia, poi, erano state create assemblee ed istituzioni elettive. con parlamenti, giudici, membri del governo, locale, cioè queste istituzioni elettive.

Però ricordiamoci che il diritto di voto era concesso solo ai cittadini bianchi più ricchi. Inoltre, in comune avevano l'atteggiamento verso i nativi, che consideravano come loro proprietà, cioè a loro totale disposizione, e venivano considerati dei selvaggi. Quali erano i rapporti delle 13 colonie con l'Inghilterra?

Ogni colonia aveva un governatore mandato dall'Inghilterra che collaborava con il governo locale. Però dovevano sottostare a una politica protezionistica. Che cosa comportava questa politica? Anzitutto le colonie erano obbligate a esportare i loro prodotti solo ed esclusivamente verso l'Inghilterra.

come per esempio i prodotti delle piantagioni di tabacco. Inoltre era vietato ai coloni produrre beni che erano considerati fondamentali per l'economia inglese, come prodotti tessili, prodotti siderurgici. Dovevano assolutamente essere importati dalla madrepatria, cioè dall'Inghilterra. godevano di alcuni vantaggi, cioè di usufruire per la vendita dei loro prodotti della rete commerciale britannica e di usufruire anche della protezione militare inglese. Però, a mano a mano che l'economia delle colonie si sviluppa, la dipendenza dall'Inghilterra diventa sempre meno accettabile per i coloni.

E così comincia la riboglione. Quale l'occasione? L'occasione avviene nel 1765 con lo Stamp Act, cioè la legge sul bollo. Il governo inglese impone una tassa sui giornali e i documenti.

I coloni americani, che erano stati tranquilli fino a quel momento, si ribellano e dicono che non si possono imporre delle tasse a chi non ha dei rappresentanti in Parlamento. La chiamavano la no taxation without representation. Infatti i coloni non avevano diritto ad avere dei deputati eletti in Parlamento.

E così... Nel 1774 a Filadelfia si riunisce il primo congresso dei rappresentanti delle colonie, dove viene costituito un esercito unitario guidato dal comandante George Washington, che sarà anche il primo presidente degli Stati Uniti d'America. Il 4 luglio del 1776 viene scritta la dichiarazione di indipendenza. Ecco perché il 4 luglio è la festa nazionale americana.

Vedete qui la dichiarazione di indipendenza. E così scoppia la guerra. La guerra tra inglesi e americani dura dal 1776 al 1783, quando, alla fine, il 3 febbraio del 1783, con il Trattato di Parigi, l'Inghilterra è costretta a riconoscere l'indipendenza dei coloni. Nascono così gli Stati Uniti d'America. Questo nuovo Stato è una Repubblica Federale.

Cosa vuol dire? Vuol dire che è un'unione di Stati che però creano uno Stato unitario. Ciascuno di questi Stati non può abbandonare la Federazione, cioè la Repubblica Federale.

Ogni Stato però ha una certa autonomia nel determinare le elezioni. su specifiche materie come la sanità e l'istruzione. La bandiera che vedete non è la bandiera originale dell'epoca perché il numero delle stelle era corrispondente alle 13 colonie. Poiché la Costituzione americana è valida ancora oggi, vediamo alcune delle principali caratteristiche fondamentali che si trovano nella Costituzione. Anzitutto, come abbiamo detto, l'America è una Repubblica.

Una Repubblica in cui il Presidente viene eletto ogni quattro anni e viene eletto in maniera... indiretta, cioè dai grandi elettori, dai delegati che vengono a loro volta eletti dal popolo degli Stati Uniti d'America, ricordando che il diritto di voto viene steso a tutta la popolazione solo nel 1920. Che potere esercita il Presidente degli Stati Uniti? Esercita il potere esecutivo.

A fianco a questo abbiamo il potere legislativo che è controllato dal Parlamento che viene chiamato congresso suddiviso in due parti, il senato in cui vengono eletti direttamente dalla popolazione due rappresentanti per stato e la camera in cui il numero dei rappresentanti è in proporzione al numero degli abitanti di ogni stato e anche questi I rappresentanti vengono eletti direttamente dalla popolazione. Il potere giudiziario è in mano ed è esercitato dai giudici della Corte Suprema, che vengono nominati a vita dal Presidente degli Stati Uniti. Come vedete qui c'è una divisione e un bilanciamento dei poteri.

All'interno della Costituzione, inoltre, i cittadini godono di precisi diritti. come di quello di poter manifestare liberamente il loro pensiero, le loro idee politiche, religiose, di poter essere sottoposti anche ad equi processi. Bene, anche per questa video lezione è tutto, ci rivediamo alla prossima, mi raccomando, restate sintonizzati!