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Dante De vulgari eloquentia

Dec 9, 2024

Lezione su "De Vulgari Eloquentia" di Dante Alighieri

Introduzione

  • Opera: Trattato sulla lingua volgare
  • Periodo: Composto tra il 1303 e il 1305
  • Contesto: Dopo l'esilio di Dante da Firenze
  • Lingua: Scritto in latino per un pubblico internazionale

Struttura dell'Opera

  • Previsto in quattro libri, ma incompiuto al secondo
  • Scopo: Costruire una teoria della lingua poetica volgare

Obiettivo di Dante

  • Non solo analizzare il volgare, ma individuare il "volgare illustre"
    • Lingua sovraregionale ideale per la poesia
    • Esprime il sogno di un'unità linguistica e politica italiana

Contenuto dell'Opera

Libro Primo

  • Analisi delle lingue europee a partire dall'unica lingua originaria: l'ebraico
  • Descrizione delle lingue nate dopo la torre di Babele: lingua d'Oc, lingua d'Oil, lingua del Si
  • Osservazioni empiriche sulle lingue neolatine senza strumenti filologici moderni
  • Distinzione tra "vulgaris locutio" (lingua naturale) e "grammatica locutio" (lingua grammaticale)

La Caccia alla Pantera

  • Metafora venatoria: Alla ricerca del miglior volgare italiano
  • Analisi e "bocciatura" dei vari volgari regionali
    • Volgare di Roma: Considerato il più brutto
    • Volgare Siciliano: Onorato ma non adottato
    • Volgare Toscano: Critica alla presunzione dei toscani

Conclusioni di Dante

  • Il volgare illustre non è quello di una singola regione
  • Caratteristiche del volgare illustre:
    • Illustre: Brilla di luce propria
    • Cardinale: Centrale, attorno al quale ruotano gli altri
    • Aulico: Adatto a una reggia
    • Curiale: Regolato da norme ponderate

Libro Secondo

  • Incompiuto e meno emblematico
  • Tratta la retorica del volgare: stili, contenuti, forme poetiche

Conclusione

  • Opera minore rispetto alla "Commedia", ma di notevole modernità e interesse
  • Riflette sulle intuizioni linguistiche di Dante senza strumenti filologici moderni

Grazie per l'attenzione!