Ciao a tutti ragazzi e bentornati. Come abbiamo visto nel video precedente l'anarchia militare fu un lungo periodo di crisi politica economica istituzionale che durò dal 235 al 284 anno in cui fu eletto imperatore Diocleziano e gli fece importantissime riforme che rafforzarono il potere imperiale e diedero una certa stabilità per circa 20 anni all'impero romano era nato in dalmazia in questa regione qui dell'illirico nel 244 e regnerà dal 284 al 305 d.C. Tra le varie riforme più importanti attuate da Diocleziano dobbiamo ricordare la riforma dell'esercito, la riforma fiscale, ma soprattutto la riforma dell'impero, che fu diviso in quattro parti, la famosa tetrarchia.
Iniziando dall'esercito, divise per prima cosa le legioni in limitanei e comitatens. I limitani erano i soldati posti a confine, infatti vi ricordo che il confine veniva chiamato appunto l'imes, da qui la parola limitani. I comitatens invece erano la retroguardia, la cavalleria, in grado di intervenire nei punti più critici anche rapidamente. Il numero delle legioni poi fu aumentato da 33 a 60 e ognuna di queste aveva a capo un dux. Infine per aumentare il numero di soldati furono arruolati sempre più barbari per cui alla fine il totale dell'esercito era di circa 600.000 soldati.
Passiamo alla riforma dell'impero e questa ragazzi è la parte più importante per l'interrogazione quindi attenzione qui. Per prima cosa Diocleziano si rese conto fin da subito che un uomo solo non poteva governare su un impero così vasto. e soprattutto non da Roma, che era ancora Caputmundi, ma troppo lontana dai punti caldi dell'impero, lì dove la minaccia dei barbari o dei parti era costante.
Già nel 286 d.C. fece una prima divisione dell'impero in due parti. Per sé tiene la parte orientale dell'impero, mentre la parte occidentale viene affidata a un suo fedele generale, Massimiano.
Poco tempo Un po' dopo, nel 293, divise l'impero ancora di più, stavolta in quattro parti. E stiamo parlando della famosa tetrarchia, attenzione questa è la parola più importante da ricordare su Diocleziano, che letteralmente significa proprio governo dei quattro, perché ci saranno in pratica quattro imperatori. I due Augusti, che sono quelli più importanti, e i due Cesari.
Tra i quattro tetrarchi che qui vedete raffigurati, Diocleziano comunque rimaneva l'imperatore più importante. Le quattro parti dell'impero venivano chiamate prefetture. Abbiamo la prefettura delle Gallie che comprendeva Spagna, Francia e Bretagna, la prefettura dell'Italia insieme al Nord Africa qui in questa regione della Mauritania, la prefettura dell'Illirico comprendente i Balcani e la Grecia e la prefettura d'Oriente comprendente Egitto, Palestina, Siria e l'attuale Turchia.
Questa tra l'altro era anche la regione più ricca dell'impero. Diocleziano la tenne per sé. A Massimiano fu data la prefettura d'Italia, Galerio quella dell'Illirico e Costanzo Clorio quella delle Gallie.
Ognuno di questi regni poi aveva la propria capitale ed è importante notare che queste capitali erano poste proprio ai confini nelle zone più calde dell'impero dove i legionari erano appunto impegnati nella difesa dalla minaccia dei barbari e queste erano Treviri, Milano, Sirmio e Nicodemi. Roma quindi, anche se rimane la città simbolo dell'impero romano, non è più una capitale. Comincia a perdere sempre più di importanza. E se volete potete anche aggiungere che ognuna di queste prefetture si divideva in 12 diocesi, ognuna governata da un vicario imperiale.
La divisione dell'impero in quattro parti dava diversi vantaggi. Innanzitutto una migliore gestione del territorio, si era anche più vicini alle zone critiche, ma soprattutto, e questo è molto importante da sapere ragazzi, era che la tetrarchia risolveva finalmente il problema della successione. Infatti, morto l'Augusto, subentrava il Cesare.
Il Cesare, quindi, era una sorta di vicerè che subentrava all'Augusto se questi moriva o dopo essere trascorsi vent'anni di regno. Questo infatti era la durata massima stabilita da Diocleziano. In questo modo quindi si evitavano finalmente quei colpi di stato militari che acclamavano il proprio comandante come imperatore, perché con il sistema della tetrarchia c'era già il successore.
Quindi, siccome questo è molto importante, ve lo ripeto, c'erano due Agusti e due Cesari. Gli Agusti erano più importanti, perché più importanti e nominavano già i propri Cesari, i propri successori. Quando questi morivano o passavano i vent'anni di regno, i Cesari diventavano Augusti e nominavano a loro volta altri due Cesari tra i più meritevoli. In questo modo quindi Diocleziano riuscì a dare una certa stabilità all'impero romano che durerà una ventina d'anni, ma come vedremo dopo, la tetrarchia non sopravvisse dopo di lui. Passiamo alla riforma fiscale.
Abbiamo detto che Diogreziano aveva aumentato il numero di soldati e anche di funzionari amministrativi, ma per sostenere queste spese dei militari e dei funzionari occorrevano ricchezze, occorrevano più soldi. Quindi Diogreziano dovette aumentare le tasse e introdusse delle nuove imposte. C'era la capitazio, cioè la tassa sulla persona, e la iugazio, una particolare tassa in base al terreno. Perciò si calcolavano le tasse da pagare in base all'estensione del terreno, quanto era grande insomma, ma anche in base alla fertilità.
Quindi questo terreno dava molti frutti, molti prodotti, si pagavano più tasse. E per avere tutte queste informazioni quindi fu fatto un censimento della popolazione, cioè calcolate quante persone, quale attività produttive facevano e anche un catasto, ovvero un registro, un inventario. delle terre coltivabili, della loro estensione, della quantità di raccolto, quanti capi di bestiame avevano.
In base a tutte queste informazioni si facevano i calcoli su quanto bisognava pagare di tassa. E lo stesso meccanismo di calcolo avveniva anche per artigiani e mercanti, che invece vivevano nelle città. Tutto questo serviva a dare degli introiti fissi allo Stato, proprio per sostenere tutte queste ingenti spese sia militari che amministrative. Le conseguenze di questa riforma fiscale però furono negative, infatti l'alta pressione fiscale costrinse molti contadini ad abbandonare le campagne perché non ce la facevano a reggere i costi, infatti dovevano pagare un importo stabilito anche in caso di cattivi annati o di scarso. raccolto quindi molti contadini cominciarono ad abbandonare le campagne si ebbe quindi una stagnazione economica non si trovavano più i prodotti e questo portò anche all'inflazione quindi un aumento dei prezzi dio creziano allora emanò l'editto dei prezzi cioè fu stabilito un prezzo massimo per il pane ma per altre migliaia di prodotti ma anche questo editto non ebbe delle buone conseguenze perché i vari commercianti nascondevano i prodotti per poi rivenderli al mezzo mercato nero quindi a prezzi più alti rispetto a quelli stabiliti da Diocleziano ma soprattutto c'era il problema della fuga dei contadini o di altre attività che non ce la facevano a pagare queste tasse per cui Diocleziano introdusse l'ereditarietà delle professioni non si poteva più cambiare mestiere per cui il figlio del contadino diventava anche lui contadino il figlio del fabbro diventava anche lui un fabbro e vi faccio notare anche una cosa e cioè che qui Questi mestieri ereditati dal padre poi resteranno anche durante il Medioevo.
I contadini infatti diventeranno i famosi servi della Gleba. Infine Diocleziano perseguitò i cristiani come molti altri imperatori prima di lui. I cristiani infatti erano ritenuti una minaccia perché non riconoscevano né la natura divina dell'imperatore né la religione ufficiale romana.
Ma le persecuzioni contro i cristiani servivano anche a un altro scopo. Infatti servivano a confiscare le loro ricchezze che poi andavano nelle casse dello stato sempre per ripagare l'esercito o l'apparato amministrativo passano i vent'anni di regno e alla fine di ogleziano mantiene la promessa quindi abdica e si ritira a vita privata nel 305 dopo cristo nel suo splendido palazzo di spalato dove morirà nel 311 stessa cosa dovete fare anche massimiano Quindi via i due Agusti, quelli che prima erano i due Cesari, Galerio e Costanzo, scattano di livello e diventano Agusti e nominano altri due nuovi Cesari. Il sistema della tetrarchia poteva andare avanti ma in realtà non lo sopravvisse dopo Diocleziano, infatti ricominciarono le lotte per la conquista del trono imperiale, alla fine delle quali si affermerà un nuovo grande imperatore, forse l'ultimo grande imperatore.
romano, ovvero Costantino.