Il capitolo quinto della vita nuova di Dante, la prima donna dello schermo. Siamo nel quinto capitolo, è già avvenuta una cosa fondamentale, che è il primo incontro di Dante con Beatrice a nove anni e soprattutto il secondo a diciotto anni, che è l'incontro che ha dato una beatitudine. straordinaria a Dante e poi Beatrice ha salutato Dante e quindi attraverso il saluto c'è la salus cioè la salvezza di Dante è un gioco di parole molto importante è una fase quindi bellissima importantissima della vita di Dante, solo che Dante non vuole disonorare la sua donna e quindi non vuole che si sappia in giro che lui è innamorato di Beatrice.
E quindi per far questo, per evitare che la gente sparli di Beatrice, che il nome di Beatrice sia in qualche modo contaminato dalle dicerie, dalle chiacchiere della gente, ecco che inventa questa donna dello schermo. Leggiamo pertanto il quinto capitolo. Uno giorno avvenne che questa gentilissima Beatrice sedea in parte dove suddiano parole della regina della gloria. Può darsi che si trattasse del 25 marzo, giorno della festa dell'annunciazione di Maria, nella quale i giovani ad esempio riempivano le chiese per pregare. E Dio era in quel luogo dal quale vedea la mia beatitudine e nel mezzo di lei e di me, io mi trovavo in questo luogo, eravamo tutti quanti in chiesa, stavamo pregando, no?
E quindi diciamo così che c'era appunto la mia beatitudine, cioè vale a dire, Beatrice, io vedea la mia beatitudine e nel mezzo di lei, In mezzo di lei e di me, cioè frapposto, insomma, fra lei e me, per la retta linea, quindi in linea dritta, sedia una gentile donna di molto piacevole aspetto. Quindi là in mezzo c'era una donna di gentile aspetto, la quale mi mirava spesse volte, mi osservava frequentemente, meravigliandosi del mio sguardare. Infatti questa donna credeva che io guardassi lei, invece io guardavo Beatrice, capite? Sapete cosa succedeva spesso nelle chiese, insomma? Sì, certamente si andava a pregare, però se uno era giovane e aveva certi...
Che parea sopra lei terminasse. Sembrava che il mio sguardo non si indirizzasse a Beatrice, ma che si fermasse in questa donna che si trovava in mezzo fra me. E lei, capite?
Onde molti si accorsero dello suo mirare. E di molti si accorsero. Dante sta vedendo quella donna lì.
Non avevano capito che Dante invece stava vedendo quell'altra donna lì, cioè che stava vedendo Beatrice. E cominciano a sparlare. Questi sono i lausengers, come dicevano i provenzali, i trovatori, quindi i malparlieri.
era in malparlieri, noi in italiano diciamo le malelingue, i maldicenti, quindi molti si accorsero dello suo mirare, e intanto lo suo mirare, scusate, ho sbagliato, lo suo mirare è lo sguardo di quella donna rivolto verso Dante, di quella donna che era in mezzo però, rivolto verso Dante. E intanto vi fu epostamente, cioè vuol dire quindi che fu notato da tante persone questo, fu notato da tanti che partendomi da questo luogo mi sentì odicere appresso di me che andando via da questo luogo sentivo che la gente sparlava di me che continuava a dire ma guarda quella donna guardava Dante lui guardava quella donna eccetera vedi come con tale donna distrugge la persona di costui cioè la gente sparlava diceva in questo modo guarda un po'come «Quella donna lì è innamorata di Dante e come lo sta rovinando? » E nominandola, nominando quella donna lì che era in mezzo, insomma. Io intesi che diceva «Dico lei che mezzo era stata nella linea retta che muovea dalla gentilissima Beatrice e terminava negli ultimi». Eh, capite?
Era proprio quella donna lì che era in mezzo. Allora mi confortai molto, quindi cogli al balzo la situazione, Dante, visto che stanno sparlando di me con questa donna, che non c'entra niente, perché io non sono innamorato di lei, ma sono innamorato di Beatrice, allora approfitto della situazione. E quindi utilizzo questa donna come donna dello schermo, come se fosse quindi uno specchietto delle allodere, per ingannare questi maldicenti e per far sì che queste malelingue dicano in giro che Dante ama questa donna. invece di amare Beatrice così Beatrice non è importunata, non è disonorata da queste male lingue allora mi confortai molto assicurandomi che lo mio segreto non era comunicato lo giorno altrui per mia vista quindi assicurandomi che il mio segreto non era stato svelato quel giorno a causa del mio guardare dal momento che il mio segreto è quello che lui invece amava Beatrice non è stato colto da nessuno e me Mantenente immediatamente, pensai di fare di quella gentile donna schermo della verità.
Quindi riparo della verità. Dante approfitta di questo fraintendimento della gente per tenere nascosto il vero oggetto del suo amore, che è Beatrice, la vera destinazione dei suoi sguardi. E tanto ne mostrai in poco tempo che lo mio secreto fu e creduto sapere dalle più persone che di me ragionavano. E quindi io assecondai questa diceria.
Tanto che ormai tutti quanti erano convinti che io fossi innamorato di quella donna e la maggior parte delle persone che parlavano di me credevano di conoscere il mio segreto. In realtà era tutto un inganno. Con questa donna mi celai a quanti anni per mezzo di questa donna dello schermo, la prima donna dello schermo, mi celai, quindi nascosi il mio sentimento vero, reale, il mio amore per Beatrice e per molti altri.
Nella vita nuova ci sono le poesie per Beatrice, non le poesie per un'altra donna. Teniamo presente, ricordate lo sperimentalismo, che in realtà Dante ha scritto poesie per molte altre donne oltre Beatrice. E però le lascerò tutte, per cui io tralascerò, non riporterò, le poesie che ho composto per questa prima donna dello schermo, salvo che alcuna cosa ne scriverò che pare che sia l'oda di lei. Scriverò alcune di queste rime che possono apparire, l'ode di Beatrice, effettivamente sarà presente una poesia dedicata a questa donna dello schermo in questo libro della vita nuova. Ma sempre solo perché si vuole lodare lei, qui per la prima volta si accenna alla poetica della lode che vedremo quindi molto importante.
Allora, ricapitolando, Dante vuole tenere nascosta l'identità dell'amata, pertanto utilizza una donna dello schermo, che diventa l'equivalente di quello che era il segnal, lo pseudonimo, che usavano i provenzali allo scopo di non disonorare la donna amata. Ti interessano file di questo genere? Allora vieni su www.gaudio.org e iscriviti alla newsletter A Scuola con Gaudio all'indirizzo di www.gaudio.org.
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