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Analisi del Terzo Capitolo dei Promessi Sposi

ciao sono patrick sharif e oggi vediamo il terzo capitolo dei promessi sposi cominciamo da riassunto il capitolo si apre con la confessione di lucia che racconta in preda alle lacrime a un vivo rossore alla madre agnese a renzo quanto le è accaduto con don rodrigo un giorno mentre la giovane stava rientrando a casa si imbatte in don rodrigo e in un altro signore che poi scopriremo essere il cugino attilio e don rodrigo le rivolge le sue attenzioni e mostra un certo interesse lucia scappa casa e poi racconta tutto in confessione a frà cristoforo agnese arrabbiata del fatto che la figlia non gli abbia raccontato tutto sin dall'inizio lucia si giustifica con la madre dicendo che da un lato non voleva creare apprensioni dall'altro manzoni ci dice che l'uci aveva anche paura che agnese sarebbe andata in giro a raccontare questa storia agnese suggerisce renzo di recarsi a lecco a chiedere consiglio al avvocato azzeccagarbugli agnese apprende 4 caponi e li consegna renzo renzo dunque esce di casa e si reca verso verso lecco e manzoni ce lo descrive durante la sua passeggiata mentre sbatte a destra ea manca questi caponi perché renzo in preda alla rabbia e tra mille pensieri mentre cammina gesticola arrivato dall azzeccagarbugli dati caponi alla serva viene accolto nello studio dell'avvocato avvocato pensa che renzo sia un criminale in quanto l'azzeccagarbugli è solito trattare tirare fuori dai guai i malviventi ma quando scopre che in realtà renzo è una vittima di don rodrigo immediatamente lo sbatte fuori di casa e addirittura gli rende i quattro caponi durante la visita dalla zecca garbugli luci e agnese decidono di chiedere aiuto a frà cristoforo e proprio in quel momento bussa alla loro porta fra galdo un frate cappuccino che sta facendo la questua delle noci fra galdino entra in casa lucia dà un'occhiata molto significativa la madre con cui le vorrei dire mantiene il segreto non raccontare nulla fra galdino e lucia va a prendere le noci mentre lucia assente fra galdino inizia a raccontare il famoso miracolo delle loro sì certo padre macario che un giorno mentre passeggiava vede il proprietario di un notch intento ad abbattere la pianta padre macario ferma questo proprietario dicendogli che quell'anno quella pianta avrebbe dato tantissime noci e proprietario dice che avrebbe dato in elemosina metà delle noci di quell'anno al convento di padre macario se non che il proprietario muore gli succede il figlio e quando la pianta fiorisce da tantissimi noci non mantiene la promessa così un giorno scopre che tutte queste voci sono si sono trasformate in foglie secche terminato il racconto del miracolo delle noci lucia torna con tantissime noce tali da riempire tutta la bisaccia di fra galdino lucia lo ferma e gli chiede un favore ossia gli che devi chiamare a casa l'oro fra cristoforo fra galdino promette di fare questo favore e lascia la causa ritorna renzo il quale racconta a lucia d'agnese la sua disavventura con azzeccagarbugli e in preda all'ira minaccia più volte di volersi fare giustizia da solo agnese lucia lo tranquillizzano dicendogli che l'indomani sarebbe sicuramente giunto fra cristoforo è con renzo che si accomiata da luci agnese si conclude il terzo capitolo se cose da dire su questo capitolo contrariamente a quanto si legge su internet le macrosequenze di questo capitolo non sono tre bensì sono quattro queste macrosequenze formano una struttura circolare in quanto la prima sequenza avviene nello stesso luogo e presenta gli stessi personaggi dell'ultima sequenza a seconda cosa da dire riguarda le tecniche narrative innanzitutto le macrosequenze di cui abbiamo parlato sono delle scene dialogate abbiamo anche nella prima macro sequenza ad esempio il flashback di lucia o altre volte vi è la compresenza di un discorso indiretto affiancato al discorso narrato la terza cosa da dire riguarda il tempo e lo spazio dall'incontro di dona bogno con i bravi sono passate solamente 12 ore e siamo alla mattina dell 8 novembre tuttavia il lettore ha l'impressione che sia passato molto molto più tempo semplicemente il tempo della narrazione risulta dilatato per quanto riguarda lo spazio abbiamo un alternanza di luoghi aperti e chiusi il quarto punto riguarda lucia e agnese la figura di lucia e pudica sensibile addirittura la giovane arrossisce piange mentre racconta la sua disavventura con don rodrigo ma allo stesso tempo lucia dimostra di essere una persona anche molto pratica lo vediamo nel momento in cui con un occhiata intima la madre di stare zitta di non raccordi di non raccontare nulla a fra galdino e lo vediamo anche quando le ritorna da fra galdino portando tantissime noci e in seguito giustifica con la madre agnese questa sua generosità spiegando che se non avesse dato così tante noci a fra galdino il fratte avrebbe dovuto continuare a girare casa per casa in questo modo invece la bisaccia risultava immediatamente e piena lui poteva ritornare direttamente al convento è senza perder tempo e senza corre il rischio di dimenticarsi del favore poteva chiedere subito a frà cristoforo di recarsi a casa di lucia e agnese riguardo la figura di agnese notiamo che la donna è buona religiosa è dotata di una saggezza popolare allo stesso tempo agnese anche una donna molto molto pratica infatti è sua l'idea non solo di spedire renzo dall'avvocato ma anche di non presentarsi a mani vuote infatti lei a prendere 4 capponi e darli il quinto punto da tenere in considerazione riguarda il tema della giustizia e il dottor azzeccagarbugli questo personaggio rappresenta quella giustizia che non funziona in quanto l'avvocato di fendi malviventi difendi bravi mentre i poveri disgraziati semplicemente restano vittime non c'è giustizia per loro attraverso all'azzeccagarbugli manzoni esprime il suo pessimismo nei confronti della giustizia umana in quanto per manzoni è l'unica vera giustizia e quella divina l'ultimo punto riguarda i quattro capponi di renzo mentre il ragazzo si dirige a lecco per parlare con l'avvocato tiene in mano questi quattro caponi sbattendoli da una parte all'altra e galletti che sono legati insieme si beccano ferocemente fra loro con questa immagine manzoni vuole esprimere quel concetto secondo cui nella vita i compagni di disavventura anziché aiutarsi vicendevolmente litigano fra loro con questo ho concluso ti invito a lasciare un commento o farmi qualche domanda o dirmi se c'è qualche punto che vuoi approfondire iscriviti al canale attiva la campanella per ricevere le notifiche e noi ci vediamo al capitolo 4 in bocca al lupo