pillola di maturità volume 4 questa pillola in vista dell'esame di stato è dedicata al confronto tra i concetti di intelletto e ragione in kant e degas confronteremo il concetto di intelletto cantiano con il concetto di intelletto di hegel e confronteremo il concetto di ragione cantiano con il concetto di ragione e gagliano partiamo dal concetto di intelletto per canta l'intelletto e una facoltà umana e la facoltà umana mediante la quale l'uomo appunto per può conoscere il finito il mondo se non menico attraverso l'intelletto il soggetto un uomo può conoscere la realtà fenomenica che lo circonda infatti l'intelletto attraverso gli elementi a priori ovvero attraverso le intuizioni pure di spazio e tempo attraverso i dodici categoria attraverso gli schemi attraverso io penso comunità percettiva di base costruisce forma gli oggetti della conoscenza umana ed entro i limiti del fenomeno e attraverso le categorie pure gli schemi io penso intuizioni pure attraverso in quelle menti a priori l'uomo può giungere a una conoscenza vere valida e fondare dunque le scienze le scienze matematiche e geometriche e fisiche che cos'è invece l'intelletto per l'intelletto per rega è una facoltà mediante la quale l'uomo può conoscere il finito cioè la realtà considerata finita ma stratta cioè un'astrazione del finito e infinito inteso come insieme di cose di finitezza e fini tudini slegate le une dalle altre attraverso l'intelletto ci dice che si può cogliere il mondo finito si può cogliere il finito ma in modo appunto astratto cioè si colgono gli enti si coglie il quid si coglie la cosa si coglie la cosa però come come a sé stante come slegata non all'interno di un tutto non all'interno di un tutto che diviene e dunque una conoscenza clienti di quindi cose slegate e dunque la conoscenza chi non entra nel reale non entra nella realtà è una pura conoscenza astratta che cos'è la ragione per kant la ragione per kant è una facoltà mediante la quale l'uomo pretende di andare al di là dell'esperienza al di là del mondo fenomenico e la facoltà mediante la quale l'uomo vuole conoscere l'infinito c'è vuole conoscere il mondo no un medico e quella facoltà in studiata da kant della dialettica trascendentale all'interno della creative ragion pura e quella facoltà 2 che non riconosce il limite del fenomeno non conosce il limite del mondo empirico ma la pretesa di andare al di là di esso ha dunque una tensione estreme e fitte partirà anche di qui a una tensione la ragione verso l'infinito verso il mondo appunto noumenico la ragione la ragione dunque per counter può eventualmente produrre un orizzonte che ha una validità regolativa equa passiamo alla critica della ragion pratica può dunque proiettare l'uomo verso la felicità verso dio verso il sommo bene ma non è una ragione che può portare l'uomo alla conoscenza di una realtà vera una conoscenza vera è valida la realtà in sé e in non è non è appunto riconoscibile e l'intelletto produce la conoscenza di limite dell'esperienza la ragione volendo andare oltre tale limite va verso il numero ma questo numero non è più conoscibile e inattingibile non si può appunto attingere al mondo domenico da un punto di vista conoscitivo si può attingere al mondo numerico nell'orizzonte appunto regolativo morale o all'interno di una moralità estetica dunque all'interno di un giudizio poi estetico di livello di sublime che rimangono poi ha una bellezza interiore che è tipica dell'uomo appunto morale dell'uomo che sceglie di seguire il today perché deve dunque la ragione produce l'orizzonte regolativo pratico estetico che però non ha una validità conoscitiva la ragione è la facoltà che va oltre mercanti il limite del fenomeno pretese dunque di infinito che cos'è la ragione invece per hegel per è che la ragione e la facoltà mediante la quale l'uomo conosce invece l'infinito l'uomo attraverso la ragione può conoscere l'infinito andare oltre il finito e dell come fitte mare come shelley non riconosce l'impossibilità blasio logica conoscitiva del nome il numero c'è va conosciuto e l'infinito che numero perché noi del liquido non possiamo fare esperienza e conoscibile attraverso appunto la ragione che è dunque la facoltà che permette all'uomo di conoscerli infinito cioè la realtà concreta non una realtà astratta oggetto appunto dell'intelletto per hegel può conoscere dunque l'invito come la realtà concreta nella sua totalità il tutto è superiore alle parti sia in ambito conoscitivo si in ambito etico si in ambito politico si in ambito artistico per ed è dunque la ragione quella facoltà che ci permette di cogliere l'infinito per la realtà non più astratta bis si concreta nella sua totalità che questa è appunto la ragione dunque la ragione ci porta al sapere assoluto non sapere parte è limitato ci porta a sapere assoluto che vuol dire i saperi cui il soggetto coglie coglie la propria identità con l'oggetto e il soggetto e l'oggetto sono un'identità dinamica ma sono un identità e dunque noi abbiamo il soggetto e l'oggetto che coincidono abbiamo l'infinito infinito che coincidono abbiamo la ragione realtà che coincidono per e ieri sapere assoluto è quella consapevolezza e quella conoscenza consapevole quella consapevolezza cognitiva che fa sì che il soggetto colga la pro pentita con l'oggetto che colga appunto l'infinito la propria finitudine cioè il fatto che il finito manifestazione dell'infinito elin fit si manifesta nel finito che fa sì che la ragione col gal proprio divenire la realtà è che la ragione col di endo questo venire reale faccia sì che reale altro non sia con la manifestazione del razionale dunque la ragione eleva la conoscenza ci porta al saper assoluto quel sapere assoluto che kant ha negato come possibile questa per assoluto che canta negato e che ha ammesso non come sapere ma come prospettiva regolativa estetiche pratica appunto all'interno del giudizio morale giuste tico ebbene quel saper assoluto e da hegel elevato alla massima proiezione la massima prospettiva per l'uomo l'uomo deve lo farà attraverso la filosofia elevarsi alla conoscenza saluto l'uomo addirittura l'uomo filosofo è uno strumento nelle mani della ragione la ragione usa la filosofia e usa i filosofi da arrivare pienamente la comprensione di se stessa la ragione si coglie come razionale si coglie come identità con il reale si coglie come dialettica verso se stessa la ragione si coglie coincidente con l'infinito la ragione si coglie appunto nella sua soggettività oggettiva e soggettiva soggettività attraverso appunto la filosofia e la filosofia e dunque la ragione il saper assoluto attraverso la filosofia e il trionfo della ragione