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Vita e Opere di Italo Svevo
Mar 23, 2025
Appunti su Ettore Schmitz (Italo Svevo)
Introduzione
Ettore Schmitz è il vero nome di Italo Svevo, importante autore della letteratura italiana.
Nato nel 1861 a Trieste, morto nel 1928 in provincia di Treviso.
Famiglia e Istruzione
Famiglia ebrea e benestante.
Padre amante della cultura tedesca, desiderava avviarlo alla carriera commerciale.
Nel 1873, Ettore viene mandato in Germania per studiare al collegio di Sennett (5 anni).
Torna a Trieste nel 1878 per frequentare l'istituto superiore commerciale.
Interessi e Prime Collaborazioni
Si interessa al teatro; scrive abbozzi di commedie.
Legge narratori francesi dell'ottocento e Schopenhauer.
Nel 1880 inizia a collaborare con il giornale irredentista "L'Indipendente" (fino al 1890).
Pubblica recensioni sul teatro e la letteratura con lo pseudonimo "Ettore Famiglia".
Sostenitore dell’indipendenza del Trentino, ma non partecipa attivamente.
Vita Professionale
Nel 1880, inizia a lavorare alla banca Union di Vienna come corrispondente in tedesco e francese (per 18 anni).
Scrive nel tempo libero; usa lo pseudonimo Italo Svevo.
Pubblica nel 1881 le novelle "Difetto moderno".
Nel 1890, pubblica il racconto "L'assassinio di via del Poggio".
Nel 1892, pubblica "Una vita" a sue spese con l'editore Drive di Trieste.
Il secondo romanzo "Senilità" esce nel 1898.
Vita Personale
Insegna corrispondenza tedesca nel 1893.
Si fidanza con la cugina Libia Veneziani; si sposano nel 1896.
Scrive un diario per la fidanzata, esplorando valori borghesi.
Carriera Imprenditoriale
Abbandona la banca nel 1889 e lavora nell'azienda del suocero che produce vernici sottomarine.
Viaggi frequenti in Inghilterra e Murano per lavoro.
Sviluppa interesse per la cultura e mentalità inglese.
Influenza di James Joyce
Nel 1905 incontra James Joyce a Trieste, in quel momento un poeta sconosciuto.
Nasce un'amicizia; Joyce incoraggia Svevo e si scambiano manoscritti.
Joyce aiuta nella promozione delle opere di Svevo.
Temi e Influenze
Durante la Prima Guerra Mondiale, Svevo rimane a Trieste; la sua fabbrica viene bombardata.
Si avvicina alla psicoanalisi e alle teorie di Sigmund Freud, ma le respinge.
Opere Principali
Dopo la guerra, collabora con il giornale "La Nazione".
Inizia a scrivere "La Coscienza di Zeno" nel 1919; pubblicato nel 1923.
Riceve poco riconoscimento inizialmente, ma Joyce lo promuove.
Diventa ben accolto in Francia e da scrittori come Valéry e Montale.
Ultimi Anni e Morte
Nel 1928 tiene una conferenza su Joyce a Milano.
Festeggiato a Parigi da un gruppo di scrittori europei.
Muore il 13 settembre 1928 in seguito a un incidente automobilistico.
Citazione Finale
"Fuori dalla penna non c'è salvezza." - Italo Svevo
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