Palazzo Te: Progettazione e Decorazione da Giulio Romano
Contesto Storico
Anno: 1525
Committente: Federico II Gonzaga, marchese di Mantova
Architetto: Giulio Romano, allievo di Raffaello
Luogo: Isola del Te (Mantova)
Funzione originale: Villa suburbana, dimora di campagna
Funzione evoluta: Sede di rappresentanza di corte, teatro di feste e incontri politici
Struttura del Palazzo
Posizione originaria: Al centro di un'isola circondata da laghi
Pianta:
Ambienti residenziali su un livello più mezzanino
Cortile d'onore quadrangolare
Giardino con loggia
Scuderie
Esedra semicircolare (progetto incerto)
Architettura Esterna
Facciata Principale:
Simula un palazzo cittadino rinascimentale
Finto bugnato in stucco
Paraste di ordine tuscanico e gigante
Trabeazione dorica con fregio
Finestroni architravati
Elementi Innovativi:
Variazioni impercettibili nelle regole classiche
Facciate diverse tra loro
Uso del bugnato liscio e rustico
Colonne con fusti "grezzati"
Triglifi inusuali
Decorazioni Interne
Scala dei Cavalli: Raffigurazione di purosangue
Sala di Amore e Psiche: Affreschi ispirati a Apuleio
Sala dei Giganti:
Realizzazione tra il 1531 e 1534
Tema: Gigantomachia (ispirato a Ovidio)
Omaggio all'imperatore Carlo V
Potenza illusionistica e senso di avvolgenza
Affreschi su pareti, soffitto, e pavimento concavo
Scene di tumulto con giganti oppressi
Paradosso architettonico con balaustra "improbabile"
Conclusioni
Giulio Romano riesce a creare un esempio di architettura manierista pieno di innovazioni e deviazioni dalle regole classiche.
Il Palazzo Te rappresenta un capolavoro di creatività artistica e tecnica architettonica, con un riuscito connubio tra funzionalità rappresentativa e decorativa.