Il welfare state. Il welfare state o stato sociale ha per obiettivo il benessere dei cittadini e la loro uguaglianza sostanziale. Interviene soprattutto nei settori dell'istruzione, della sanità e della previdenza e assistenza sociale e si impegna in politiche di sostegno delle categorie più fragili dal punto di vista economico e sociale.
Una storia del welfare state. Le prime forme di protezione sociale sono state le assicurazioni sociali obbligatorie della Germania del XIX secolo, istituite per proteggere i lavoratori contro malattie e infortuni. In Italia la prima assicurazione sociale è stata l'assicurazione obbligatoria degli operai contro gli infortuni sul lavoro, istituita alla fine dell'Ottocento. Nella prima metà del Novecento, durante il regime fascista, La copertura assicurativa venne stesa anche a rischi non strettamente collegati all'attività lavorativa, come l'invalidità, la malattia e la morte.
Tra gli anni 50 e 60, nella fase di espansione economica, l'Italia ha vissuto l'età d'oro del welfare, con un deciso ampliamento dei servizi socio-assistenziali erogati dallo Stato. e l'istituzione del Ministero della Sanità e delle casse previdenziali per coltivatori diretti, artigiani e commercianti. Gli anni 70 e 80 segnarono invece la crisi del welfare.
La crisi petrolifera e la recessione finanziaria costrinsero i governi a ridurre sempre più la spesa pubblica, con conseguenti tagli ai servizi sociali. Negli anni 90 i governi hanno ulteriormente ridotto la spesa sociale per consentire all'Italia di rispettare i parametri finanziari imposti dal Trattato di Maastricht. I presupposti dello Stato sociale nella Costituzione italiana In Italia lo Stato sociale si fonda su alcuni principi sanciti dalla Costituzione. Il principio di solidarietà è quello della tutela dei diritti inviolabili espressi nell'articolo 2. Il principio di uguaglianza sostanziale è sancito dall'articolo 3. I principi democratico e lavorista espressi dagli articoli 1 e 4 della Costituzione che pongono il lavoro a fondamento della Repubblica. Inoltre, la parte prima della Costituzione, negli articoli dedicati ai rapporti etico-sociali e ai rapporti economici, sancisce il diritto all'istruzione pubblica, all'assistenza sanitaria pubblica, all'assistenza sociale e alla previdenza sociale.
Gli ambiti di intervento del sistema di protezione sociale. La Costituzione delinea dunque i tre ambiti di intervento del sistema di protezione sociale. Assistenza sanitaria, cioè i servizi di prevenzione e cura a favore di tutti i cittadini erogati dal Servizio Sanitario Nazionale. Assistenza sociale, cioè i servizi e le misure economiche a favore dei cittadini in condizioni di disagio socio-economico o a rischio povertà ed esclusione sociale.
che vengono erogati da soggetti pubblici e privati come le organizzazioni non profit. Previdenza sociale, che consiste in misure economiche per sostenere il lavoratore in determinate situazioni della sua vita, come malattia, infortunio, maternità, disoccupazione o anzianità, che vengono erogate da enti previdenziali pubblici, principalmente l'IMSS, e da fondi privati. Il welfare moderno. A partire dagli anni Ottanta, il sistema di welfare, a quei tempi esclusivamente statale, è entrato in crisi. Per contenere la spesa sociale e rispondere più adeguatamente alle esigenze del territorio, i governi hanno progressivamente trasferito dallo Stato centrale agli enti locali le funzioni in materia di sanità e di servizi di assistenza sociale, in base ai principi di decentramento e sussidiarietà verticale.
Al tempo stesso, l'iniziativa statale e degli enti locali in questi settori è stata progressivamente integrata o sostituita dall'attività di enti privati secondo il principio di sussidiarietà orizzontale. Il welfare mix. Si arriva così all'attuale formula del welfare mix, cioè un sistema in cui i soggetti privati, come le aziende e le organizzazioni del terzo settore, erogano servizi in quasi tutti i settori del welfare.
previdenza, assistenza, ammortizzatori sociali, eccetera, affiancando o sostituendo i soggetti pubblici. Il welfare mix di natura volontaria e integrativa è detto anche secondo welfare per distinguerlo dal primo welfare di natura pubblica e adesione obbligatoria. L'intenzione è quella di aumentare in questo modo l'efficienza del sistema di welfare e di innalzare il livello complessivo di protezione sociale per tutti.