Italo Svevo: Vita e Opere

Biografia

• Nome reale: Aron Hector Schmitz
• Nascita: Trieste, 1861
• Nazionalità: Austriaca (Trieste era parte del Regno Austro-Ungarico)
• Famiglia: Padre austriaco ebreo, madre italiana
• Lingue: Dialetto triestino, tedesco, italiano appreso successivamente
• Educazione: Studia in Germania (1874-1880)
• Carriera: Lavoro in banca, poi nell'azienda del suocero

Vita Personale

• Matrimonio: Sposa Livia Veneziani nel 1896
• Morte: Incidente stradale nel 1928

Opere e Successo

• Primo romanzo: "Una vita" (1892) - Insuccesso
• Secondo romanzo: "Senilità" (1896) - Insuccesso
• Capolavoro: "La coscienza di Zeno" (1923) - Successo grazie a recensioni positive (Joyce, Montale)

Influenze e Tematiche

• Decadentismo: Parte della corrente del decadentismo italiano
  • Percezione della crisi: D'Annunzio, Pascoli
  • Coscienza della crisi: Svevo, Pirandello
• Temi:
  • Inettitudine: Uomo moderno che pensa troppo e agisce poco
  • Ironia e autoironia
  • Malattia della società moderna

Influenze Esterne

• Psicoanalisi: Conoscenza precoce di Freud
• Rapporto con altri autori: Amicizia con James Joyce

Importanza nella Letteratura

• Innovazioni:
  • Riforma del romanzo italiano
  • Narrazione non cronologica
  • Uso del tempo e dello spazio soggettivo
• Concezione letteraria: Letteratura come strumento di verità, non abbellimento (anti-D'Annunzio)

Analisi dei Personaggi

• Alfonso Nitti ("Una vita") e Emilio Brentani ("Senilità")
  • Personaggi autobiografici, borghesi, inetti
  • Aspirazioni letterarie frustrate

La Coscienza di Zeno

• Protagonista: Zeno Cosini, inetto e malato
• Tema principale: Malattia come metafora della condizione umana moderna
• Struttura: Non cronologica, flusso di coscienza
• Finale: Visione tragica dell'umanità, critica alla società

Critiche e Accoglienza

• Lingua: Accusato di usare un italiano scorretto, ma semplice ed essenziale
• Riscoperta: Successo postumo grazie al cambiamento culturale post Prima Guerra Mondiale

Conclusione

• Svevo come figura centrale nella letteratura italiana grazie alla sua capacità di esplorare la crisi dell'uomo moderno con ironia e profondità.