Definizione: Il crepuscolarismo è un'esperienza letteraria con caratteristiche comuni sviluppatasi in Italia all'inizio del Novecento.
Origini del termine: Coniato dal critico Giuseppe Antonio Borgese nel 1910 in riferimento a poeti come Carlo Chiaves, Fausto Maria Martini e Marino Moretti.
Esponenti principali:
Sergio Corazzini (Roma)
Guido Gozzano (Torino)
Influenza di Aldo Palazzeschi: Parte della produzione di Palazzeschi avvicinabile ai temi crepuscolari.
Punto 1: Il Ruolo della Poesia nella SocietÃ
Critica al ruolo civile della poesia: I poeti crepuscolari mettono in discussione l'idea che la poesia debba partecipare attivamente alla società moderna.
Frattura tra valori: Rilevamento della frattura tra valori classicisti e borghesi.
La poesia come rifugio: Gozzano, nel suo titolo "La via del rifugio", considera la poesia un luogo lontano da ambizioni storiche.
Punto 2: Temi Principali
Realismo quotidiano: I crepuscolari si concentrano sulla realtà quotidiana, senza simbolismi esagerati.
Temi malinconici: Esplorano sentimenti delusi e la fragilità del singolo.
Malattia e fragilità : Molti poeti affronteranno la malattia in modo non romantico, come nel caso di Corazzini.
Punto 3: Linguaggio e Stile
Rottura con la tradizione: Introduzione di un linguaggio poetico nuovo, distante da quello aulico.
Influenza della prosa: Uso di lessico legato alla vita quotidiana, con un cambiamento di paesaggio (provincie, ospedali).
Ironia e colloquialismo: Utilizzo di espressioni colloquiali mescolate a citazioni classiche.
Punto 4: Continuità e Rottura
Influenze storiche: Rimandi alla scapigliatura e a Pascoli, ma distinzione dalle avanguardie contemporanee.
Risposta al disagio: Il crepuscolarismo come risposta alla crisi degli artisti nel Novecento.
Rifiuto della tradizione: Critica al pathos e all'ufficialità della poesia precedente.
Conclusione
Raccomandazione: Si invita a leggere una poesia crepuscolare per approfondire il tema, disponibile nell'antologia "Dire Petita".