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Esplora il Crepuscolarismo Italiano

crepuscolarismo ne avete mai sentito parlare anche periodo si riferisce questa definizione chi sono i due t crepuscolari insomma cosa vuol dire crepuscolarismo in questa lezione risponderemo a tutte queste domande con i cinque punti che ci aiuteranno a comprendere il crepuscolarismo punto 1 il termine crepuscolarismo si riferisce a una serie di esperienze letterarie con caratteristiche comuni sviluppatisi italia all'inizio del novecento i primi componimenti crepuscolari risalgono agli anni 1903 4 ma il termine è stato coniato dal critico giuseppe antonio borgese nel 1910 in riferimento ad alcune poesie di carlo chiaves fausto maria martini e marino moretti in un articolo sul quotidiano la stampa borghese parlò di una voce crepuscolare il termine crepuscolarismo da allora è usato per indicare un gruppo di poeti che proviene principalmente dalle città di roma e torino i due maggiori esponenti del crepuscolarismo sono sergio corazzini di roma e guido gozzano di torino anche una parte della produzione del fiorentino aldo palazzeschi si può avvicinare ai temi e allo stile dei crepuscolari punto 2 il ruolo della poesia nella società i poeti crepuscolari mettono in discussione il ruolo civile e pubblico della poesia fortemente incoraggiato dai loro predecessori non credono che la poesia possa partecipare attivamente alle dinamiche del mondo moderno e avvertono la frattura tra i valori classicisti e i valori borghesi e anche l'arte secondo i crepuscolari è in grado di proporre valide alternative sociali di porsi in contrasto con la realtà la poesia e l'arte dunque sono in crisi faticano ad adeguarsi alle velocità accelerate dell'inizio del ventesimo secolo non si può più pensare al poeta o all'artista come a una guida di chepo scolari si rivolgono verso realtà intime silenziose e piccole a tal proposito consideriamo l'emblematico titolo della prima raccolta di guido gozzano la via del rifugio comprendiamo che per l'autore torinese la poesia costituisce un luogo riparato lontano da prospettive ambiziose slegato dai grandi movimenti storici la formazione del poeta è segnata dall influenza dannunziana ma bolzano avverte la falsità delle cose gloriose e le supera per ripiegare su versanti più dimessi punto tre i temi i crepuscolari si rivolgono a una realtà quotidiana quasi banale svuotata da ogni possibile simbolismo scoprono insomma la poesia di ciò che è comune provenienti dalla classe borghese non esaltano i valori e la propensione verso il futuro ma ne dipingono gli aspetti inori quotidiani in certi che si collocano al di fuori dei grandi movimenti della storia consideriamo ancora gozzano e gli abbandonati gli esordi dannunziani si concentra su temi malinconici legati a sentimenti delusi alle menzogne quotidiane alla misera sopravvivenza dei singoli il poeta crepuscolare si considera precario e fragile ma guarda se stesso con ironia anche per questo non era pensabile per questi autori riconoscersi in un movimento guidato da un programma artistico ben preciso uno dei temi affrontati è quello della malattia privato però di qualunque aura romantica molti poeti crepuscolari anno vide piuttosto brevi proprio a causa di gravi malattie pensiamo a sergio corazzini nato a roma nel 1886 e morto nel 1907 a soli 21 anni di tubercolosi corazzini si confronta continuamente con il proprio destino con l'attesa della morte ma non assume toni vittimistici non rende spettacolare la propria condizione di condanna del punto 4 un linguaggio e il verso libero dal punto di vista stilistico i crepuscolari propongono una vera e propria rottura con la tradizione è un linguaggio poetico nuovo lontano da ogni carattere aulico o classicistico attingono al mondo della prosa e popolano il loro lessico di oggetti momenti della vita quotidiana cambia il paesaggio sullo sfondo scorcio di provincia ospedali con 20 cambiano i protagonisti che sono spesso persone situate ai margini della società borghese si cantano gli oggetti che con le parole di gozzano possiamo chiamare le buone cose di pessimo gusto il linguaggio perciò tende anche verso il parlare che non viene considerato un livello inferiore ma diventa una fonte di ispirazione ingozzano si verificano frequenti scontri intrecci tra livelli differenti ad esempio quando citazioni di autori classici vengono utilizzate per creare espressioni colloquiali una ulteriore prova della profonda ironia che caratterizza questi componimenti e poi di crepuscolari scelgono sia forme metriche tradizionali sia versi liberi questa scelta rende il numero di sillabe variabile all'interno del verso e sconvolge la forma strofica chiuso punto 5 la continuità e la rottura i modelli del crepuscolarismo solo da ricercare nella scapigliatura nelle opere non civili di pascoli nel poema paradisiaco di d'annunzio i crepuscolari però fanno un passo avanti non guardano alle cose con compiacimento estetico e non fanno differenziazioni tra oggetto poetico e non poetico i poeti che muscolari sono distanti dal futurismo e dalle esperienze delle avanguardie loro contemporanee ma non bisogna dimenticare che anche la loro poesia è una risposta al disagio che gli artisti poeti vivono nella nuova società di inizio novecento il rifiuto della tradizione del pathos dell'ufficialità e il loro sguardo ironico verso il ruolo a cui la poesia spirava fino a qualche tempo prima sono tutte caratteristiche che possiamo definire avanguardisti che ora non vi resta che leggere una poesia crepuscolare la trovate nell'antologia dire petita