Allora oggi analizziamo insieme un brano tratto dall'essenza del Cristianesimo l'essenza della religione l'essenza del Cristianesimo sono le due opere principali di ferbach vediamo insieme un estratto tratto appunto all'essenza del Cristianesimo dove potremmo dedurre proprio la sua teoria del l'alienazione religiosa nella religione l'uomo opera una frattura del il proprio essere scinde se stesso ponendo di fronte a sé Dio come un essere antitetico nulla è Dio di ciò che è l'uomo nulla è l'uomo di ciò che è Dio Dio È l'essere infinito l'uomo l'essere finito Dio perfetto l'uomo imperfetto Dio eterno l'uomo perituro Dio onnipotente l'uomo impotente Dio santo l'uomo peccatore Dio e l'uomo sono due estremi Dio il polo positivo assomma in sé tutto ciò che è reale l'uomo il polo negativo tutto ciò che è nullo Ma l'uomo nella religione ha come oggetto il proprio essere ignorato Ignoto si deve Dunque dimostrare che in questa antitesi questa discordanza tra Dio e uomo da cui trae origine religione è una discordanza tra l'uomo e il suo proprio essere che cos'è Dio questo frammento ce lo dice in maniera abbastanza chiara Dio è il proto di una scissione che l'uomo compie opera con se stesso Dio è come produzione come creazione un' oggettivazione dell'uomo l'uomo oggettiva una parte di sé fuori di sé ma la parte di sé che oggettiva fuori di sé è una parte antitetica sé Cioè l'uomo è imperfetto oggettiva crea fuori di sé la perfezione cioè L'uomo desidera la perfezione ha dentro di sé un desiderio di perfezione Proietta fuori di sé questo desiderio di perfezione E l'oggettiva in Dio che è L'essere perfetto poi Dio oggettiva l'uomo oggettiva Dio come proiezione fuori di sé ad esempio della immortalità l'uomo ha dentro di sé un desiderio di immortalità ma l'omo è mortale e oggettiva fuori di sé un qualcosa di antitetico a sé cioè l'antitesi del la mortalità e l'immortalità dunque la perfezione e la immortalità sono due oggettivazioni dell'uomo Cioè l'uomo Proietta dei desideri delle aspirazioni che sono in sé ma che non può realizzare che non possiede in maniera reale e le Proietta fuori di sé le oggettiva e crea Dio Dio è dunque una dell'uomo l'uomo ha dentro di sé il desiderio di perfezione l'uomo ha dentro di sé il desiderio di immortalità ed ecco Dio essere perfetto immortale ed ecco l'uomo essere invece imperfetto essere caduco limitato e mortale l'uomo e Dio sono due estremi opposti il polo positivo cioè la somma ma di tutte le qualità Le aspirazioni i desideri dell'uomo e Dio e il polo negativo Cioè l'uomo con la sua suo limite con la sua finitudine con la sua materialità con la sua naturalità Ma Dio è il prodotto di quell'uomo naturale l'uomo naturale con i suoi limiti le sue aspirazioni con le sue paure si scinde e oggettiva fuori di sé una parte di sé a cui si sottomette Dunque quell'essere antitetico cioè che in antitesi alle caratteristiche dell'uomo diventa poi l'essere assoluto creato dall'uomo ma a cui l'uomo si piega a cui l'uomo si inginocchia che l'uomo Venera Dunque Dio è l'antitesi dell'uomo creata dall'uomo a cui l'uomo poi si prostra qui l'Uomo si genuflette verso cui l'uomo proverà poi devozione proverà un sentimento anche di inferiorità ha creato la perfezione quell'uomo che Perfetto non è dunque la religione trae origine dall'uomo l'indagine in questo caso vedete di ferbach che inizia a essere un'indagine antropologica per studiare le religioni bisogna studiare gli uomini quegli uomini che scindendosi le hanno prodotte dunque come vi dicevo ieri religione come antropologia capovolta sta studiando l'uomo l'uomo coi suoi limiti con le sue con le sue paure la necessità di questa dimostrazione appare C dal fatto che se realmente l'essere Divino che è l'oggetto della religione fosse una qualche cosa di diverso all'essere umano non potrebbe aver luogo una rottura una discordia se Dio è realmente un altro essere che mi importa la sua perfezione rottura ha luogo solo fra due esseri che sono Sì in discordia fra loro ma che devono e possono concordare di conseguenza effettivamente concordano la loro natura Dunque C da questa premessa generale risulta che l'essere dal quale l'uomo si sente discorde è necessariamente lui innato una cosa per essere in discordanza deve avere un rapporto con ciò verso cui è in discordanza se Dio è una perfezione cioè un assoluto perfetto e E al di là di ciò che è imperfetto perché l'imperfetto nei suoi limiti non potrà mai conoscere rapportarsi con la perfezione varrebbe il diciamo il detto di Cusano della Dotta ignoranza poiché Dio è talmente Al di là dell'uomo a me Non resta che dire di Dio che non so cosa esso sia e dunque tacere la teologia negativa Dio è talmente Al di là dell'uomo che l'uomo non può rapportarsi adesso possiamo immaginare Ma Dio è una misura è una grandezza talmente incommensurabile che io uomo con la mia serie di numeri non mi posso AV limitata e finita non mi posso avvicinare a misurare ciò che è incommensurabile tra l'assoluto e l' infinitamente non assoluto non vi è rapporto Invece quando l'uomo parla di Dio di questa perfezione verso cui tende che prega che adora ehm verso cui Cerca appunto di avvicinarsi che spera intervenga nel mondo per portargli buon auspicio in tutte diciamo le religioni vi è un appello affinché le divinità intervengono a salvarci a guarirci dai mali a proteggerci dalle intemperie nelle battaglie ma vuol dire che c'è un rapporto e c'è una discordanza Ma se c'è una discordanza proprio perché c'è un rapporto altrimenti non potrebbe esserci anche discordanza una cosa discorde se c'è un rapporto Se c'è una possibilità di Comunanza e nel momento in cui c'è questa Comunanza io la provo ad indagare mi accorgo che questa Comunanza ciò che lega l'uomo a Dio è proprio un'alterità assoluta una un essere antitetico di Dio ma che parte proprio da il desideri dell'uomo e dunque è l'intima natura umana a generare Dio io mi accorgo che esso possiede in discordanza Però tutto ciò che l'uomo desidererebbe e vorrebbe Ecco due che la discordanza che c'è tra Dio e l'uomo mi fa cogliere proprio che è l'uomo a produrlo Come mai queste divinità no tendenzialmente parteggiano dalla parte dell'uomo e quando puniscono l'uomo lo fanno a fin di bene perché è un desiderio naturale dell'uomo quello di essere protetti le divinità anche Quando compiono un'azione dura punitiva lo fanno al fine di educare l'uomo di dargli l'opportunità di vivere in un mondo più in equilibrio più in armonia di di liminare il peccato di superare il peccato di di di di di di procedere verso un paradiso Una terra promessa una Gerusalemme liberata un'età dell'oro un ok dimensione temporale o spaziale di beatitudine perché è un'aspirazione Dunque io quando studio le religioni da quelle diciamo antiche a quelle contemporanee perché le religioni sono tante alcune sono morte e alcune si sono perdute altre sono nate forba che non è uno storicista e che non le analizza Dunque a partire dalle condizioni storico materiali lo farà Marx dicendo Caro maestro che alla fine è un maestro eh di Marx L'errore che hai commesso qu di non aver dato una veste sociale storica alle religioni le hai studiate per come sono nell'essenza Infatti l'opera l'essenza del Cristianesimo perché forba ci dice che l'essenza del Cristianesimo e come l'essenza delle religioni simile a tutte le religioni cioè nasce da desideri paure