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La Tragica Storia del Lago d'Aral
May 10, 2025
Tragedia del Lago d'Aral
Introduzione
Situato tra Kazakistan e Uzbekistan, un tempo il quarto lago più grande del mondo.
Prosciugamento causato dallo sfruttamento umano eccessivo.
La storia di un disastro ecologico senza precedenti.
Origini del Lago d'Aral
Bacino salato derivante dall'oceano Tetide.
Risalente a 5,5 milioni di anni fa.
Ha cambiato forma e dimensioni nel corso della storia.
Stato negli Anni '60
Fino agli anni '60, il lago aveva un'area di 68.000 km², simile all'Irlanda.
Utilizzato dall'Unione Sovietica per la pesca, contribuendo al 16% del pescato totale.
Cause del Prosciugamento
Deviamento dei fiumi Amu Darya e Syr Darya per la coltivazione intensiva di cotone.
Consapevolezza del prosciugamento ma considerato secondario rispetto alla produzione agricola.
Rifornimenti d'acqua limitati e assenza di piogge portano a un abbassamento del volume d'acqua del 90% in 60 anni.
Divisione del Lago
Nel 1987, il lago si divide in Aral Nord e Aral Sud.
Livelli dell'acqua calano quasi di un metro all'anno.
Aumento della salinità porta all'estinzione di oltre 20 specie di pesci.
Conseguenze Ambientali
Accumulo di pesticidi rende la zona tossica.
Isola di Vozroždenie usata per la produzione di armi batteriologiche durante la Guerra Fredda.
La base abbandonata diventa una discarica di antrace.
Impatti Climatici
La scomparsa del lago altera il clima locale, causando temperature estreme.
Abbandono degli insediamenti di pescatori, con la cessazione della pesca nel 1982.
Tentativi di Recupero
Il Kazakistan costruisce una diga nel 2005 per salvare Aral Nord.
Aumento della superficie e della profondità del lago tra 2003 e 2008.
Reintroduzione di specie ittiche e miglioramento della qualità dell'acqua.
Situazione Attuale
Aral Nord in fase di recupero, Aral Sud in rapido prosciugamento.
L'Uzbekistan investe nel rinverdimento del deserto anziché nel recupero del lago.
Progetti di rimboschimento con Haloxylon ammodendron per ridurre la diffusione di polveri tossiche.
Fauna Rimanente
Sopravvivono specie come il barbo d'Aral nel nord.
La Saiga tatarica è in pericolo di estinzione, adattata a condizioni estreme.
Conclusione
Il Lago d'Aral rappresenta uno dei più gravi disastri ecologici causati dall'uomo.
Necessità di maggiore sensibilità e azioni immediate per proteggere gli ambienti incontaminati.
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