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La Francia nel Seicento: Monarchia e Potere
Sep 16, 2024
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La Francia verso l'inizio del Seicento
Enrico IV di Borbone
Governò uno stato unitario dopo le guerre di religione.
Cercò di centralizzare il potere, ma fu limitato da istituzioni consolidate.
Alte corte di giustizia
e
stati generali
potevano ostacolare le sue decisioni.
Vendita delle cariche pubbliche:
Affidamento di cariche amministrative a borghesi ricchi.
Creazione della "Nobiltà di Toga" in competizione con la "Nobiltà di Sangue".
Luigi XIII e il cardinale Richelieu
Enrico IV fu assassinato nel 1610. Successo da Luigi XIII.
Maria de'Medici governò fino al 1624, poi Richelieu divenne primo ministro.
Richelieu
:
Rafforzò la monarchia e l'assolutismo.
Represse gli ugonotti mantenendo la libertà di culto.
Accentrò l'amministrazione dello Stato e creò una rete di intendenti.
Espansione coloniale in Senegal e Canada.
Partecipazione alla Guerra dei Trent'anni contro gli Asburgo.
Tassazione aumentata durante la carestia e rivolte nobiliari represse.
Luigi XIV e il cardinale Mazzarino
Luigi XIV succedette a Luigi XIII nel 1643, ma governò Mazzarino.
Fronda della Nobiltà (1648-1653) portò a una breve guerra civile.
Mazzarino negoziò la pace di Vesfalia e rafforzò la posizione francese.
Governo di Luigi XIV
Governò senza primo ministro dopo la morte di Mazzarino.
Versailles
:
Trasferì la corte per controllare la nobiltà.
"Re Sole", simbolo di potere centrale e divino.
Jean-Baptiste Colbert
:
Migliorò economia con compagnie di navigazione e manifatture.
Aumentò le entrate fiscali per sostenere guerre espansionistiche.
Impatto e conseguenze
Il costo delle guerre e di Versailles dissanguò le finanze francesi.
Debiti accumulati portarono alla Rivoluzione Francese nel Settecento.
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