Se la bomba zar venisse fatta detonare sopra Milano, l'esplosione coinvolgerebbe tutta la Lombardia e parte del Piemonte e della Svizzera. In questo video abbiamo ricostruito l'interno della bomba zar in 3D per farvi vedere come funziona l'arma nucleare più potente mai realizzata. Però chiariamo fin da subito una cosa, non è mai stata utilizzata contro dei reali obiettivi ed è stata testata solo una volta in una zona remota e completamente disabitata della Russia. Tra l'altro in quell'occasione, in quel 30 ottobre 1961, venne testata a potenza di mezzata, cioè a 50 megatoni anziché 100 megatoni.
Ma quanti sono esattamente 100 megatoni? Ve lo spiego utilizzando... un chicco di riso. Ragazzi so che tantissimi di voi guardano i nostri video ma non sono iscritti, vi chiedo gentilmente di farlo perché per noi è importantissimo. Grazie mille.
Immaginate che questo chicco di riso sia una bomba atomica da un chilotone. Il chilotone è l'unità di base che si utilizza di solito per misurare la potenza esplosiva. Se questo chicco esplodesse avrebbe una potenza equivalente a quella di mille tonnellate di tritolo, per intenderci visto che sono a Milano e utilizzo questo come esempio, se per assurdo una bomba del genere dovesse essere fatta esplodere sopra Piazza Duomo non farebbe saltare in aria solo la piazza ma anche i quartieri vicini.
Questa invece è la bomba di Hiroshima, quindi 15 kilotoni, cioè 15 chicchi di riso. Invece se volessimo fare quella di Nagasaki dobbiamo aggiungere qualche altro chicco di riso e arrivare a 21, quindi... 21Kt, quindi questa è quella di Nagasaki.
Tutti le conosciamo e anche così visivamente è chiaro quanto siano più potenti rispetto alla bomba che abbiamo visto prima. Se prendiamo quella di Nagasaki la sua esplosione distruggerebbe non un quartiere di Milano, Non due quartieri, ma tutto il centro storico e nel resto della città ci sarebbero comunque importanti danni legati al blast della bomba. E questa non è certo la bomba nucleare più potente mai progettata.
Se volessimo avere la potenza della bomba ZAR, sarebbe questa. E questi sono 100 megatoni. Ovviamente ragazzi questo riso poi lo teniamo, non va buttato via tranquilli. Parliamo quindi di un ordigno che è 6700 volte più potente di quello che rase al suolo Hiroshima provocando 140.000 vittime. Già così il paragone è chiarissimo.
In termini di danni, se una bomba del genere venisse sganciata su Milano... Non solo verrebbe distrutto il centro storico, non solo la città di Milano e i paesi vicini, ma anche circa metà della Lombardia, un pezzo del Piemonte, la Svizzera, incluse le città di Mantova, di Varese, di Lecco, di Como e tante tante altre. Ale, ma la bomba ZAR potrebbe mai essere sganciata su Milano nella realtà? La bomba ZAR ti direi di no, nel senso che pesa talmente tanto che sarebbe impossibile da... mettere su un vettore missilistico su un missile quindi la russia anche in caso estremo ipotetico di guerra non potrebbe spedircela con un missile né da terra né con un missile che parte da un sottomarino per cui dovrebbe teoricamente metterla su un aereo un bombardiere gigantesco che sarebbe però intercettato praticamente subito dalle forze di difesa della nato grazie parliamo quindi di un'arma spaventosa e proprio quest'arma sarà la protagonista della nostra storia Siamo nel bel mezzo della guerra fredda.
Le immagini di Hiroshima e Nagasaki erano ancora molto impresse nella mente della popolazione e proprio per questo la paura per un eventuale attacco nucleare era molto alta. Una paura, direi, anche abbastanza giustificata, visto che le elite sovietiche e statunitensi stavano per iniziare una nuova gara a chi realizzava l'arma nucleare più potente. Questa volta però in testa troviamo i sovietici, che sotto la spinta del presidente Nikita Khrushchev riuscirono ad ottenere per primi l'arma di distruzione definitiva, chiamata in gergo tecnico Bomba a idrogeno RDS-220 o, per gli amici, Bomba dello Tsar. Si trattava di un'arma lunga 8 metri, con 2 metri di diametro e dal peso di circa 25 tonnellate.
Ma vediamo un attimo come funzionava. Come anticipato, la bomba ZAR è una bomba a idrogeno, cioè una bomba a fusione. Quello che succede è che in presenza di altissime temperature e densità, i nuclei dell'idrogeno si uniscono tra di loro, liberando enormi quantità di energia.
E come si raggiungono le temperature necessarie? Con l'esplosione di un ordigno fissione integrato nella bomba. La bomba ZAR è quindi divisa in due parti. Una sfera in cui avviene la fissione del plutonio, cioè la divisione dei nuclei, e un cilindro interno alla bomba dove avviene invece la fusione di un cilindro interno alla bomba dell'idrogeno. La sfera è formata da più strati di materiale esplosivo e al cui centro è presente una sfera di plutonio, mentre il cilindro è composto da un cilindro cavo di uranio nel quale è inserito uno di ioduro di litio e uno di plutonio.
Il tutto è riempito da una matrice di polistirene, che è quello che nel parlato viene chiamato erroneamente polistirolo. Quando l'arma viene sganciata e raggiunge la quota prefissata, dei sensori permettono l'accensione della... prima bomba sferica. Grazie alle forti pressioni che si generano al suo interno, prende il via una reazione di fissione nucleare della sferetta di plutonio.
Si genera così un'enorme quantità di calore, con temperature che arrivano anche a 100 milioni di gradi, cioè parliamo di una temperatura superiore a quella del Sole. Si producono inoltre enormi quantità di raggi X e raggi gamma, che assieme al calore permettono di trasformare il polistirene A questo punto il plasma comprime violentemente il cilindro. Questo genera reazioni di fissione nucleare dell'uranio e del plutonio, che a loro volta comprimono ancora di più lo strato centrale di ioduro di litio, dando infine vita a una reazione di fusione nucleare.
Tutto questo processo dura circa 0,1 microsecondi e culmina in un violentissimo rilascio di energia. Quindi... Questa è la teoria, ma per essere davvero sicuri della sua efficacia mancava solo una cosa da fare, un test ufficiale.
Il test si sarebbe svolto il 30 ottobre 1961. Come area sicura venne individuato un punto all'interno della baia di Mitjushika, nel circolo artico-settentrionale. Visto che il test sarebbe stato condotto su suolo russo, per limitare la quantità di possibili danni e radiazioni, si decise di dimezzare la potenza della bomba. Quindi, di fatto, l'esplosione avrebbe generato una potenza di 50 megatoni e non di 100. Attenzione, le immagini che vedrete provengono da un documentario della Rosatom, che è rimasto secretato fino al 2020 e che solo da pochissimo tempo è stato reso pubblico. Per portare l'arma sul posto venne impiegato un bombardiere TU-95V pilotato dal Maggiore Andrei Durnovstev. Grazie.
Una volta raggiunta la destinazione, la bomba ZAR venne sganciata a circa 10.000 metri di quota legata a un paracadute. Alle 11.32 la bomba raggiunse i 4.000 metri di quota e... L'esplosione fu la più grande nella storia dell'umanità. Si generò un fungo atomico largo 40 km e alto 64 km, cioè 7 volte in più del monte Everest. E la sua cima, larga 94 km, era addirittura al di fuori della stratosfera.
Contrariamente a quanto potremmo pensare, le fiamme non raggiunsero il suolo. L'onda d'urto infatti fu così potente da, tra virgolette, rimbalzare a terra e spedire le fiamme verso l'alto. Proprio per questo motivo il suolo arrivò relativamente poco materiale radio.
attivo, ovviamente poco se paragonato alla potenza della bomba, però questo non vuol dire che non ci furono danni. L'onda d'urte infatti rase al suolo completamente un'area con un diametro di 55 km e generò un sisma di magnitudo attorno al 5 e tutti gli edifici in legno e mattoni del vicino paese di Severny che ovviamente era già stato evacuato, furono totalmente rasi al suolo e si ruppero addirittura delle finestre in Norvegia e in Finlandia. Pensate che se l'arma fosse stata sganciata in una zona abitata, a 100 km di distanza le persone avrebbero subito ustioni di terzo grado e a 270 km di distanza avrebbero sentito il calore dell'esplosione. Fortunatamente un'arma così potente non fu mai utilizzata contro degli obiettivi reali.
e ovviamente ci si augura che ciò possa non avvenire mai. Ma in linea teorica, sarebbe possibile realizzare armi più potenti di questa? In realtà è difficile dirlo.
È possibile che in futuro la tecnologia potrà permettere di dar vita ad armi ancora più devastanti, ma fortunatamente esistono dei trattati internazionali che limitano pesantemente, per non dire che vietano del tutto, il test di armi atomiche. Senza test è estremamente complicato dar vita ad armi così potenti. Quindi, almeno per ora, pare che questo triste record rimarrà imbattuto ancora per diverso tempo. Allo stesso tempo, però, purtroppo, dobbiamo tenere a mente che non è solo la potenza della singola bomba a fare la differenza, ma anche il numero di bombe disponibili nel proprio arsenale. Comunque, questo è un argomento su cui ci sarebbero tantissime cose da dire, quindi, se vi interessa, fatemelo sapere nei commenti che ci facciamo qualche contenuto ad hoc.
Bene ragazzi, grazie per avermi seguito fino a questo punto. Spero che questo video vi sia piaciuto e se volete magari altri video su particolari armi o comunque particolari tipi di ordini, fatemelo sapere. Noi invece ci vediamo per un prossimo video sempre qui su Jopop, le scienze nella vita di tutti i giorni.