Panoramica
La lezione approfondisce il tessuto connettivo, illustrandone le funzioni, la composizione, la classificazione e l’origine embriologica. Viene posta particolare attenzione alla matrice extracellulare e alle cellule connettivali, evidenziando le relazioni tra struttura e funzione e le differenze rispetto agli altri tessuti del corpo umano.
Funzioni e Caratteristiche del Tessuto Connettivo
Il tessuto connettivo svolge un ruolo fondamentale nel collegare, sostenere e proteggere gli altri tessuti e organi del corpo. La sua funzione si esplica in due modalità principali:
- Connessione meccanica: ancora i tessuti tra loro, sostiene e protegge gli organi, conferendo stabilità strutturale.
- Connessione funzionale: permette il transito di sostanze (nutrienti, prodotti del metabolismo) e cellule (ad esempio, cellule immunitarie), facilitando il metabolismo e le difese dell’organismo.
Rispetto ai tessuti epiteliali, il tessuto connettivo presenta una capacità di crescita e rigenerazione molto bassa. È caratterizzato da una ricca presenza di nervi e vasi sanguigni, indispensabili per lo scambio di sostanze tra i tessuti e il sistema cardiocircolatorio. Un esempio importante è il sangue, che, pur essendo molto diverso da altri tessuti connettivi come l’osso, rientra nella stessa categoria per struttura e funzione.
Classificazione dei Tessuti Connettivi
I tessuti connettivi si distinguono in base alle loro funzioni e alla composizione della matrice extracellulare:
- Tessuti connettivi propriamente detti: comprendono il tessuto connettivo lasso (sottocutaneo) e il tessuto connettivo denso (tipico di tendini e legamenti).
- Tessuti connettivi di sostegno: includono la cartilagine e l’osso, che forniscono struttura e resistenza meccanica.
- Tessuti connettivi a funzione etrofica: comprendono sangue, linfa e tessuto adiposo, coinvolti nel trasporto, nella riserva energetica e nella difesa.
Tutti i tessuti connettivi sono costituiti da due componenti fondamentali: la matrice extracellulare e le cellule connettivali. La grande varietà di tessuti connettivi deriva dalla diversità delle cellule e dalla composizione variabile della matrice.
Matrice Extracellulare: Struttura e Componenti
La matrice extracellulare è l’ambiente in cui sono immerse le cellule connettivali e rappresenta la parte predominante del tessuto connettivo. Essa è composta da:
- Fibre proteiche: conferiscono resistenza, elasticità e sostegno.
- Fibre collagene: le più abbondanti, resistenti alla trazione, poco elastiche; prodotte dai fibroblasti a partire dalla proteina tropocollagene.
- Fibre reticolari: costituite anch’esse da collagene, sono corte, sottili e ramificate, adatte a resistere a sollecitazioni multidirezionali; presenti attorno a vasi sanguigni e cellule adipose.
- Fibre elastiche: formate da elastina e fibrillina, sono lunghe, sottili ed elastiche, permettendo allungamento e ritorno elastico (es. nella pelle, nei polmoni, nei vasi sanguigni).
- Sostanza fondamentale (o amorfa): materiale gelatinoso ricco di acqua, occupa gli spazi tra cellule e fibre, determinando la viscosità e la consistenza del tessuto.
- Glicosamminoglicani (GAG): lunghe catene polisaccaridiche cariche negativamente, trattengono grandi quantità di acqua, rendendo la matrice viscosa e gelatinosa (es. acido ialuronico, eparansolfato).
- Proteoglicani: macromolecole costituite da un core proteico a cui sono legati GAG; agiscono da filtro molecolare, regolando il passaggio di nutrienti tra cellule e capillari.
- Glicoproteine: molecole con una componente proteica e una glucidica, facilitano l’adesione delle cellule alla matrice (es. fibronectina nei tessuti connettivi, condronectina nella cartilagine, osteonectina nell’osso).
Le proprietà meccaniche e funzionali dei diversi tipi di tessuto connettivo dipendono dalla composizione e dalla struttura della matrice extracellulare.
Relazione tra Struttura e Funzione
La funzione del tessuto connettivo è strettamente legata alla composizione della matrice extracellulare:
- Funzione meccanica: i tessuti connettivi con funzione di sostegno (es. osso, cartilagine) hanno una matrice ricca di fibre proteiche, che conferiscono solidità e resistenza.
- Funzione funzionale: i tessuti connettivi coinvolti nel trasporto e nella difesa (es. sangue, tessuto lasso) presentano una matrice ricca di sostanza fondamentale idratata, che facilita la diffusione di sostanze e la migrazione cellulare.
Le principali funzioni del tessuto connettivo comprendono: collegamento e separazione tra tessuti, sostegno strutturale, riserva energetica, isolamento, ammortizzazione, trasporto di sostanze, difesa immunitaria, protezione e riparazione dei tessuti.
Origine Embriologica e Tipi Cellulari
Tutti i tessuti connettivi derivano dal mesoderma, il foglietto embrionale intermedio. Dal mesoderma origina il mesenchima, tessuto embrionale ricco di cellule pluripotenti che danno origine alle diverse cellule connettivali:
- Fibroblasti: sintetizzano e organizzano le fibre della matrice.
- Macrofagi e mastociti: cellule del sistema immunitario, coinvolte nella difesa e nella risposta infiammatoria.
- Adipociti: cellule specializzate nell’accumulo di grassi.
- Cellule del sangue: globuli rossi, globuli bianchi e piastrine, fondamentali per il trasporto di ossigeno, la difesa immunitaria e la coagulazione.
- Cellule staminali emopoietiche: danno origine a tutte le cellule del sangue e del sistema immunitario.
- Condroblasti e osteoblasti: responsabili della produzione della matrice cartilaginea e ossea.
L’eterogeneità delle cellule e della matrice spiega la grande varietà di funzioni e strutture dei tessuti connettivi.
Schema dei Punti Chiave
- Il tessuto connettivo collega, sostiene e protegge altri tessuti e organi, sia meccanicamente che funzionalmente.
- È costituito da cellule connettivali immerse in una matrice extracellulare composta da fibre (collagene, reticolari, elastiche) e sostanza fondamentale (GAG, proteoglicani, glicoproteine).
- La composizione della matrice determina le proprietà meccaniche (resistenza, elasticità) e funzionali (diffusione, trasporto) del tessuto.
- I tessuti connettivi si classificano in: propriamente detti (lasso, denso), di sostegno (cartilagine, osso), e a funzione etrofica (sangue, linfa, tessuto adiposo).
- Tutti i tessuti connettivi derivano dal mesoderma tramite il mesenchima, da cui originano vari tipi cellulari specializzati.
- Le principali funzioni comprendono: collegamento, sostegno, riserva, isolamento, trasporto, difesa, protezione e riparazione.
- Esempi pratici: il sangue come tessuto connettivo fluido, l’osso come tessuto di sostegno, il tessuto adiposo come riserva energetica.