[Musica] iniziamo l'incontro di oggi è saluto naturalmente tutti e vi do il benvenuto qui in louis sono particolarmente lieto di confesso e onorato è lieto di essere con voi per questa lezione dei precorsi che ha un titolo credo concorderemo tutti particolarmente accattivante arte e diritto e del resto sono molto dietro perché sono felice quando torno qui alla luiss perché l'ambientazione è sempre quella di un ritorno a casa e i tanti amici che vi trovo sono sempre un'occasione di gioia tra i tanti permettetemi di fare un nome che quello del professor pubblico quale mi lega un'antica amicizia o quattro trentennale del resto sono anche onorato di essere oggi insieme a voi e per questa esperienza dei precorsi che ritengo molto fortuna è molto utile perché in fondo costituiscono da un lato una sorta di tra di nyon tra gli studi pregressi vi chiedo la cortesia di vivere i microfoni in modo che non ci sono i disturbi di forti radici dicevo da un lato questa l'esperienza dei precorsi porta un trade union tra gli studi che avete fatto precedentemente a scuola e i nuovi studi che intraprendete a partire da quest'anno d'altro lato i precorsi sono anche un utile inquadramento degli studi che vi attende il tema che ci interessa oggi arte e diritto tiene conto di questa duplicità di dei precorsi sull'arte bene o male ciascuno ha un'idea ciascuno di voi sa ha confidenza non foss'altro perché l'arte in varie denominazioni a vario titolo costituisce parte del vostro percorso scolastico del diritto di ciascuno di voi si sarà fatto un'idea non foss'altro perché avete scelto un percorso giuridico di formazione io vi propongo oggi nei modi consentiti dal mezzo telematico di ragionare insieme su questi due ambiti l'arte il diritto mi rendo ben conto che di primo acchito può sembrare un accoppiata un po curiosa nella quale emergono subito chiude differenze che le assonanze come mi rendo ben conto anche che potrebbe apparire un tema forzosamente più evocativo e suggestivo rispetto a un ambito nel quale poter affinare una robusta formazione giuridica in realtà però cercherò di guidare il nostro percorso di questa mattina nella direzione diametralmente opposta ritengo che proprio la pratica quotidiana del giurista sia coinvolta in maniera più che sensibile nel nesso arte diritto e non poco la stessa idea del diritto può rimanere influenzata dalla dimensione artistica del resto che un possibile contatto tra questi due ambiti ci sia non è soltanto documentato dagli studiosi che se ne sono occupati che fare soltanto due nomi due giganti della riflessione giuridica farò quelli di francesco carnelutti e filippo vassalli ma la stessa scienza giuridica a ben vedere ha preso atto e sin dall'antichità di questo importante nesso tra arte diritto quindi gesto giustinianeo un testo col quale sarete costretti e peraltro rete anche spero il piacere di prendere dimestichezza si apre esattamente con un'espressione di celsio che è questa juss est ars boni e te qui il diritto è arte fermiamo qui la citazione cosa significa questa espressione perché il diritto e arte o cosa può significare per noi soprattutto per noi giuristi oggi questa espressione è proprio quella è la domanda che spero inizieremo quantomeno come domanda a porci a comprendere insieme almeno alcuni suoi aspetti e circoscrivendo la dimensione dell'arte dandogli una specifica coloriture valenza prima di entrare nel merito del tema però sono molto curioso in realtà di sapere da voi che idea avete del diritto che idea vi siete fatti sulla funzione e sul ruolo del giurista un modo questo è a questo punto potete aprire i microfoni video o rispondere in chat se preferite un modo questo che non vuole soddisfare semplicemente una mia curiosità personale ma serve un po per iniziare a ragionare assieme a costruire una sorta di tavolo condiviso di idee dal quale partire dicevo prima se avete scelto di studiare giurisprudenza dunque legge dunque è incamminato in questo itinerario di formazione certamente avrete un'idea seppur generale di che cosa per voi e il diritto vediamo chi vuole a rischiare quando ne maurice che mi vuole iniziare a rompere il ghiaccio forse un po di coraggio e arte bene questo è chiusa ieri stava recenti riprese in divenire del diritto ciò che permette all'uomo di destinare la sua natura di animale sociale se non si consegue borse e pinotti e con ha definito manifesto [Musica] mi scusi le normali le norme del diritto vivente del diritto molto bene molto bene qualche altra idea professate al giorno guardi credo che alla fine il diritto possa anche avere alcuni elementi comuni con latte nell'ambito della creazione del professore romano terminati fini è una delle quattro che è un bravo giurista è proprio la lezione della creazione di saper creare situazioni mantesi per questo siamo come che passa anche definire la hradecka turismi ben altre idee pensando al diritto come ve lo immaginate che cosa vi attendete dunque anche da questo percorso di formazione se doveste inquadrare la questione giuridica cosa vi viene subito in mente ad esempio il avrà a che fare con qualcosa per far sì che l'obiettivo almeno io quando le stragi pista sempre cioè stamani che una limpida mag i giudizi prima che per quanto bravi di noi forse ma ciascuna scrollando e magari quella carriera quando si parla di che si parla di norme che regolano a rischio bene ottimo allora faccio una prima ipotetica sintesi degli interventi che fin qui avete fatto possiamo dire che il diritto si presenta quanto meno in prima approssimazione legato all'idea come dicevo che il vostro collega della regola della legge anche quella che poi andrà eventualmente in tribunale per essere identificate applicata dunque in prima approssimazione il diritto si può presentare a noi legato alla legge legato dunque un ordinamento coerente o come diceva il primo vostro collega che è intervenuto legato al mondo della convivenza sociale e dunque alla condizione di vita in comunità che è resa necessaria da regole che siano condivise o comunque leggi che regolamentano questo se ho più o meno azzeccato da sintesi e dei vostri interventi mi sembra di poter dire che nella prima direzione il diritto legato all'idea di legge di regola di ordinamento stiamo intendendo il diritto inquadrandolo attraverso uno specifico seppur fondamentale aspetto di s nella seconda direzione quella che coinvolge il vivere sociale stiamo assegnando al diritto una funzione quella di appunto convivenza civile e pacifica tra le persone come diceva kant se questo è il diritto il giurista come percepire questo vostro percorso appunto di giuristi in erba che cosa vi attendete chi è il giurista qualche idea che cosa fa il giurista innanzitutto interpreta perciò se lo colleghiamo all'idea di diritto possiamo dire che è colui che studia le leggi che conosce le leggi o come riprendendo il trasmetto di prima e colui che interpretando le leggi le applica al caso crea chiedo scusa ripeta perché non ho sentito bene crea dei contesti benissimo vedo qui in chat e l'intermediario del diritto regole società è colui che detiene appieno la coscienza giuridica descrizione del genere uno studioso il cui compito è studiare interpretare il diritto colui che conosce la legge la utilizza nella comunità sociale benissimo il senso oggettivo il diritto e complesso di norme giuridiche che comandano vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari a colui che conosce e utilizza è così che si occupa allora riprendiamo il nostro discorso dicevamo ragionando insieme che del diritto una in prima approssimazione l'idea è quella che abbia a che fare con le regole con le leggi con l'ordinamento con la convivenza sociale proprio con l'essere in società delle persone tra persone e che in fondo il giurista non è altro che lo studioso di questo fenomeno e dunque colui che studia conosce le leggi colui che le interpreta per applicarle alla realtà e dunque che si fa elemento di congiunzione tra i fatti e le norme come pure qualcuno e letteratura sa benissimo scritto questa può essere già un buon punto questo può essere già un buon punto di partenza per il nostro ragionamento sull'arte e sul diritto io vi confesso che sono sempre stato con finito è più il tempo passa e più mi convinco del fatto che gli studi giuridici su gli universitari del diritto non abbiano e non debbano avere l'obiettivo primario di far acquisire conoscenza questa evidentemente stava sanders e indispensabile e insostituibile e durante i vostri studi acquisirete molte conoscenze ma in realtà è la finalità principale di questi studi è quella di fare acquisire a voi dimestichezza col fenomeno giuridico nella misura in cui questi studi devono affinare la vostra sensibilità di giuristi un suggerimento se volete che anche un insegnamento da fare proprio il prima possibile per proficuamente studiare giurisprudenza e quello per il quale bisogna fare attenzione a sapere distinguere le espressioni che sembrano risposte e che invece sono domande e le domande che invece di aprire in attesa di una risposta chiudono alla possibilità di affrontare l'argomento acquisire dimestichezza con diritto significa comprendere che non si tratta di trovare delle risposte il giurista non è chiamato innanzitutto è per lo più a rispondere si tratta di essere capaci di individuare le giuste domande e dunque giurista deve essere sensibilmente capace di decostruire le questioni di ricostruirla e dico questo perché ad esempio l'espressione di del digesto che rimane qui davanti a tutti noi ecco qual è il di gesso si apre sembra essere una risposta una risposta alla domanda semplice che cos'è il diritto domanda risposta il diritto è arte ma se dovessimo arrestarci qui in realtà non comprenderemo bene e al meglio in che termini ci può essere un nesso tra diritto e arte cosa comporta questo nesso e cosa esige questo nesso tra diritto art se dovessimo intendere questo del digesto come la risposta e non come una domanda come la grande domanda che in realtà è che non a caso apre di gesto e ottiene una risposta più o meno coerente dall'intero corpus giustinianeo allora rischieremmo di fraintendere il diritto di identificare il diritto con alcuni suoi aspetti con alcuni suoi elementi e di esaurirle questi aspetti in questi elementi alcuni sono quelli che abbiamo insieme giustamente già indicato la legge la regola all'ordine la convivenza il rischio è di accontentarsi di definizioni preconfezionate che in realtà nulla ci dicono ne del diritto né del giurista e del compito del turista il rischio infatti di fraintendere sia il diritto sia lo scopo del giurista uno di quei due nomi ai quali prima facevo riferimento francesco carnelutti in un libricino che oggi mi procurerò di richiamare più volte racconta proprio come davanti alla domanda apparentemente semplice che cos'è il diritto in gioventù ancora fresco degli studi universitari avrebbe subito prontamente saputo dare una o più risposte quelle appunto che aveva imparato sui banchi di scuola ma giunto all'apice è iniziato il declino dunque nella sua vita scientifica lunga vita scientifica e professionale è importante vita scientifica e professionale come professore come avvocato e davanti a questa domanda in realtà quelle risposte che pur scrive ancora forse ricordo non mi soddisfano appieno anzi non mi soddisfano perché l'esperienza giuridico pratica mi ha insegnato per la parte fondamentale del diritto non è quella che può essere definita ma quella che rimane non definita la parte essenziale del diritto non è ciò che vediamo appunto la legge la regola allenamento ma ciò che non vediamo del diritto in questo carnelutti ci invita a pensare che in realtà il diritto sia comprensibile nei termini nei quali superiamo la definizione classificatoria identifica toria e vediamo il diritto in azione se non comprendiamo in che termini come prodotto culturale per dire con calcaterra il diritto e anche frutto della storia e delle sue delle sue urgenze ma non si esaurisce in queste rischiamo di a valuta attivamente trafficare con le norme senza padroneggiare il senso dell'arte giuridica il senso della della componente che rende il giurista tale la realtà la realtà giuridica è più complessa di quanto non ci possa apparire se osserviamo dall'esterno il diritto e se vogliamo semplicisticamente identificarlo con ciò che del diritto si vede questo non significa che non si debbano evidentemente conoscere studiare le leggi le regole gli ordinamenti significa che queste stesse elementi vanno però inquadrati in un contesto giuridico la regola è un criterio ma è un criterio per la relazione la norma è tale ma è tale in vista del caso concreto l'ordinamento è un insieme coerente e in un certo senso concluso di regole e principi ma e l'ordinamento specifico delle persone che lo vive a che lo vivono e che lo vivificano per usare un'espressione ampia e significativa bisogna cogliere il diritto nell'esistenza ovvero nell'incontro tra diritto e vita nell'azione quella umana solo tra gli esseri umani e per gli esseri umani c'è diritto e quella del giurista artigiano della prassi direi parafrasando paolo grossi dico questo dovendo parlare di arte di diritto perché mi appare una possibile interpretazione della definizione di cesio del diritto come arte o quantomeno una possibile interpretazione del nesso tra arte del diritto che possiamo dare oggi avendo alle spalle non solo straordinario la straordinaria esperienza del diritto romano ma anche quella del diritto medievale e moderno carnelutti carnelutti vedo in chat che mi chiedete il nome esatto francesco carnelutti artigiano della prassi se è così il nostro percorso può direzionarsi in termini non tanto retorici diritto e arte in questa direzione oltre a evocare una qualificazione non automatici stica propria dell'arte saremmo portati a registrare una sorta di misteriosa magia intorno alle questioni giuridiche piuttosto dobbiamo muoverci verso l'esperienza appunto verso la pratica verso quella realtà concreta che appartiene al diritto e che dunque è pane quotidiano giurista prendere dimestichezza col fenomeno giuridico questo farete del resto nel vostro percorso di studi qui significa anche comprendere la forma del diritto interrogarsi sulle strutture che lo reggono e che lo compongono e vedete successo se di gesto ci indica l'arte quale dimensione giuridica è possibile allora approfondire e questo è l'elemento principale attorno al quale ho pensato di costruire la nostra conversazione di oggi di approfondire proprio questo aspetto della forma partendo dall'arte e se volete da un piccolo gioco etimologico qualcuno di voi che nella pregressa vita ha studiato greco forse ricorderà come in greco si dice arte in greco aste si dice terzino è bravissimo the scene che ricorda un po la nostra tecnica ma che non c'entra nulla con la nostra tecnica the scene è e arte nel senso classico e greco del termine arte ovvero nella piena messa assieme della componente artistica e della componente tecnica noi solo dopo la modernità abbiamo potuto perpetuare quello che per il mondo classico è impossibile da ipotizzare la scissione tra arte tecnica una scissione che è resa impossibile proprio dalla radice di tecniche ed eco un verbo straordinario che significa tanto costruire quanto portare fuori teco e non a caso presente in molte parole italiano ad esempio architetto a questa a questa radice perché l'architetto con chi è colui che progetta e dunque costruisce qualcosa dopo strisce prima nel progetto e poi ne seguì la realizzazione costruire che anche un portare fuori vi ho messo questa immagine di un'opera di auguste rodin particolarmente famosa rappresenta una la moglie di un ambasciatore cileno maran luisa lynch ed è un'opera con la quale rodin as è un po diventato molto famoso ed è un'opera che lui è realizzato in creta evidentemente è notoriamente rodin non sapeva a scolpire il marmo e ha poi fatto tra sport in marmo avendo l'idea geniale di dare l'incarico a due tecnici diversi il primo artista ha composto l'incarnato che vedete particolarmente liscio e morbido e suadente un altro scalpellino invece ha predisposto l'ambito l'opera è così bella anche per questo contrasto tra incarnato del vestito bene attorno a quest'opera rodin ha più volte anche in alcune interviste famose espresso il suo dispiacere il suo dispiacere perché diceva è diventato in fondo famoso per un'opera che è sua perché l'ha immaginata lui che è sua perché l'opera in terracotta è sua ma che in fondo non è davvero è totalmente sua perché come diceva in fondo lo scalpellino che ha predisposto l'incarnato e lo scalpellino che ha predisposto tecnicamente il vestito non si è limitato semplicemente eseguire con la propria tecnica l'opera di rodin ma ha messo del suo ecco un dato significativo che attraverso questa immagine vuole simboleggiare che cosa difficilmente si può separare una tecnica e l'esercizio tecnico di una tecnica da qualcosa d'altro che appartiene a chi la persona che esegue quella tecnica l'artista rodin percepisce che in questa in questo busto non c'è solo lui e c'è l'arte di qualcun altro arte allora costruire che significa formare e contemporaneamente portare fuori un qualcosa che evidentemente è dentro da qualche parte deco ma se ragioniamo bene costruire nel senso di portare fuori riserva e comporta un elemento fondamentale che tanto per rimanere nella lingua greca alessia e che cosa traduce alle 6 a noi lo traduciamo con credit a bravissima altobelli anche del lume benissimo verità in realtà la traduzione non è letterale perché in questo caso l'alfa e privativa la traduzione letterale dialettica è svelate zzà alfa privativa allora se componiamo questo gioco linguistico abbiamo che l'arte è un formare un costruire attraverso il portafogli qualche cosa una verità una verità che però non è una verità come qualcosa che si impone è esattamente quel qualcosa che l'artista cerca trova e interpretando lo porta fuori ricostruisce svelandola togliendo il velo da qualcosa la verità che evidentemente si dà come è sempre pelata in questi termini vedete l'arte si fa formazione e qui formazione stanche ma lo vedremo per interpretazione di una verità e la verità è la condizione a ben vedere per ridarsi di teco per il darsi dell'arte se non ci fosse questo qualcosa che ancora rimane misterioso velato l'artista non avrebbe l'istinto di svelare con la propria sensibilità con la propria arte questo qualcosa perciò la verità più più che un qualcosa che si impone in assoluto che si impone preconfezionato e un qualche cosa che l'artista riesce attraverso la tecnica e in ragione della propria sensibilità artistica svelare badate il caso di rodin sta proprio a dimostrare a confermare che non c'è una tecnica e un tecnico come metallico esecutore di una procedura incapace e asettico operatore che non partecipa con tutto se stesso ogni tecnico anche il semplice scalpellino di rodin e in fondo anch'esso un artista e ogni artista d'altronde non può che padroneggiare la propria tecnica non si è mai visto un pittore che in realtà non padroneggia l'arte dei colori o uno scultore appunto che non sa scolpire o un compositore musicale che avrà magari orecchio però di note non ne capisce niente servono i due elementi su questa domanda che vedo la verità viene svelata da cosa ci torneremo tra un attimo e allora non mi permetto di non rispondere subito per questo questo ci porta a vedere nell'arte proprio questa elemento formativo questo formare che caratterizza l'artista questa forma dell'opera come aspetto centrale dell'arte uno studioso che ha concentrato molta attenzione all aspetto dell'arte come forma e dunque al momento dell'opera artistica come centrale per comprendere qualche cosa dell'arte è stato luigi pareyson che non a caso ha pensato compiutamente un'estetica estetica dell'opera d'arte come formatività vediamo molto brevemente teoria della formatività per paris sono appunto l'arte non è altro e l'artista non è altro che il formatore dell'opera un'estetica della formatività che non si costruisce sulla contrapposizione forma contenuto ma che mantiene centrale l'attenzione al formare al mettere in forma a quel costruire che abbiamo visto prima con il greco mettendo così l'accento più che sulla contemplare sulla formula che diventa ben vedere le parole sono di pali sono un organismo vivente di vita propria un qualche cosa una realtà un'opera che una volta compiuta il pittore di solito ultimo l'ultimo atto è la firma una volta firmata l'opera è compiuta ma è compiuta nella misura in cui è chiusa completa ma aperta con tempo e mette insieme e questa è una caratteristica proprio che specifica la forma dell'opera d'arte da qualsiasi altra forma di opera che non è artistica secondo pares e riconoscendo così alla forma un movimento della forma stessa a una realtà statica il quadro il busto di prima una volta compiuto rodin e nessun altro per suo conto tornerà a modificarlo è compiuto però come forma proprio perché artistica ha una sua formatività cioè una forma che rimane aperta una sorta di formazione continua si modifica in certi aspetti che non sono quelli della realtà materiale costantemente se noi prendiamo come riferimento un quadro che peraltro a me piace molto che qui a roma palazzo barberini e che vi invito ad andare a vedere in originale vediamo innanzitutto e ci possiamo innanzitutto interrogare su che cosa stiamo vedendo ecco ciascuno di noi è come davanti alla tela e si può interrogare che cosa sto vedendo la didascalia già ci dà un'indicazione importante ci dice che è una terra di caravaggio molto probabilmente già l'avevamo intuito per la luce specifica è la alcune caratteristiche che sono proprio di caravaggio ma in realtà questa tela non è stata unanimemente ha attribuito a caravaggio la didascalia ci dice che caravaggio o chi per lui ha inteso dipingere un narciso che è una figura mitologica ricordate il mito di narciso quel bel ragazzo condannato a innamorarsi di se stesso a tal punto che è ossessionato dalla propria immagine e caravaggio ci mostra del mito esattamente questo attimo che poi l'attimo fondamentale non fa altro che specchiarsi si specchia in uno stagno si avvicina così tanto all'acqua che finisce per precipitarvi dentro e morire affogato prendiamo questa terra è certamente un qualche cosa che viene formato tecne teco da caravaggio caravaggio decise di rappresentare il mito decide dunque tra tutto ciò che è rappresentabile di rappresentare questo e decide di questo mito e a questo mito di dare una forma rappresentativa specifica che questo l'atto l'attimo nel quale l'attimo subito precedente al precipitare dell'acqua e subito patico di questo significato profondo del mito come opera caravaggio forma al caravaggio oltretutto ho selezionato quest'opera perché con luce che gli è propria e come se tirasse fuori il protagonista dal nero di sottofondo getta luce col suo occhio artistico sul mito e ce ne dà una sua interpretazione e l'opera è sempre fatta da una persona ed è sempre un opera personale ed è un'opera che è formata volendo l'artista dirci qualcosa dal suo trattore osservazione l'opera del resto è sempre calata nella storia secondo aspetto è infatti avrete già intuito che questo aspetto è sottolineato da caravaggio quando quando veste il suo narciso dei vestiti che non sono dell'epoca del mito di narciso ma dell'epoca di caravaggio che sta rappresentando interpretante è un'opera artistica perché esattamente perché come abbiamo visto prima tira fuori termine qualche cosa svela qualche cosa di quella verità che era velata e lo fa e lo fa dalla sua prospettiva e lo fa e lo fa con la sua sensibilità che non è la prospettiva non è la sensibilità di un altro artista le rappresentazioni del mito di narciso sono tantissime se smanettate con google vedete quante rappresentazioni ci sono state quante messe in forma ci sono state di una verità dunque artisticamente in questo caso caravaggio svela con la propria arte dunque con la propria sensibilità una sua interpretazione un'opera però secondo elemento che prima abbiamo visto compare su una che ha una vita propria una volta che caravaggio che sono né firmato ma che caravaggio compie completa l'opera questa si presenta a noi nella sua staticità di tela però anche nell'apertura di significati apertura di significati perché è perché ognuno di noi davanti contemplando e ammirando questa tela se ne fa un idea viene catturato e si concentra su un aspetto del mito tra e anche con la propria con la propria cultura proprio modo di pensare con la propria esperienza tra e delle sensazioni differenti a tal punto che mi viene da dire ma in fondo è così necessario sapere se questa tele di caravaggio poi di un altro perché dovremmo essere così legati all'autore caravaggio l'opera sta perfettamente in piedi da sel a una sorta di autonomia rispetto all'autore una volta compiuta dall artista ha una sua vita indipendente ciascuno di noi può vedere in quest'opera il proprio narciso che magari spesso capita questo è diverso dal narciso che caravaggio voleva rappresentare ciascuno di noi avrà un interpretazione una lettura di questo quadro e cioè a ciascuno di noi questa tela darà delle sensazioni differenti ma allora se ragioniamo in questi termini mi viene da chiedere ed è così necessario sapere che questa tela rappresenta il mito di narciso in fondo se noi non avessimo la didascalia sotto potremmo benissimo pensare che questo è un particolare rispetto a un'opera più ampia né cambierebbe radicalmente il senso o in quanto opera che si dà poi alla interpretazione di chi la ammira regge da sola al di là dell'intenzione dell'auto del resto se vale quella breve analisi etimologica l'opera certamente super all'artista ragione la vostra collega supera l'artista nel senso che noi possiamo ascrivere delle interpretazioni che sono differenti da quelle che l'artista aveva in mente possiamo andare come si dice in termini di ermeneutica giuridica oltre le intenzioni dell'autore un secondo esempio di opera d'arte che ci serve per riflettere assieme e ora riprenderemo la conversazione insieme su questi punti ve la voglio proporre ed è un'altra tela bellissima che mi lascia sempre senza fiato di robert campo in questo caso allora iniziamo a ragionare stavolta insieme l'opera epolis e mica in un certo senso sì ora concentriamoci su questa terra che cosa rappresenta secondo voi potete scriverlo o potete anche attivare il microfono è parlare naturalmente una madonna certamente giusto madonna col bambino perfetto gesù e maria perfetto del resto appena la partita cosa appena l'abbiamo vista molto probabilmente abbiamo subito individuato le caratteristiche della natività del resto non è passato molto per vedere la didascalia è campaign ci dice in maniera molto netta che lui sta dipingendo la vergine col bambino e la vergine col bambino e la natività e la madonna col bambino certamente sì forse potrebbe andare a dire che in questo modo ma servendosi servendosi mi scusi tecnica della tecnica benissimo certamente allora lo stesso campolo non possiamo identificare come una madonna perché non hanno remore quindi più la cara maestra pagina tradizione in realtà in porta dietro in realtà dietro la testa della donna c'è un aureola abbastanza abbastanza ben delineata nel senso in cui avete letto bene e certamente una una natività certamente nel senso che campaign ci vuole rappresentare una natura una natività è un'attività è a modo suo come prima abbiamo visto per caravaggio dal suo punto di osservazione e dal suo punto di osservazione e svela della natività questa bellissima opera [Musica] facciamo esattamente come abbiamo fatto prima problematizzano quest'opera a noi però al di là di confidare nell'opinione di camp è che ci dice guardate è una natività vi dico la mia interpretazione della natività è dunque una precomprensione classica dell'iconografia cristiana come in alcuni avete segnalato della madonna col bambino alla madonna seduta il bambino al di là di questo possiamo anche riflettere però che in fondo anche qui perché noi immediatamente identifichiamo questa tela come una madonna con bambino perché rappresenta lo dice un attimo fa la classica iconografia della natività seppur con delle piccole modifiche rispetto proprio allo stile ma classico e molto documentata soprattutto nell'iconografia la madonna che esce un seno per allattare e ha un suo significato specifico anche teologico però certo non è la classica madonna con bambino del resto anche l'ambientazione non è classica di solito la natività viene rappresentata in una superficie che non è reale non è concreta è una realtà è statica come si dice proprio perché la natività nella teologia cristiana ha un significato profondo anche di eternità di soprannaturalità e del resto anche l'elemento più significativo per avere questa precomprensione d'inattività dell'opera cioè l'aureola se noi facciamo una riflessione attenta guardando il contesto della terra possiamo ben vedere che è un aureola se vogliamo intenderla come aureola ma potrebbe benissimo essere uno strumento decorativo pure uno strumento di quelli per attizzare il fuoco nel nel quattrocento epoca nel quale kampen dipinge la madonna del resto l'ambientazione stessa di questa raffigurazione particolare perché un momento quasi quotidiano e ordinario nella visita entriamo con campagne in questa casa in questa stanza e sorprendiamo questa donna che si accinge ad allattare il bambino un attimo prima stava leggendo magari un libro che può essere un libro sacro in fondo vediamo la finestra che apre questa dimensione al mondo che si svolge è una interpretazione di campello teologicamente interessantissima della natività ma proprio per gli elementi che ho ora detto potrebbe benissimo non essere una natività questa potrebbe essere una badante che allatta il bambino potrebbe essere una mamma che è appunto noi stiamo invadendo nell'intimità dell'atto della stare in un momento qualsiasi del della sua giornata perché questo secondo esempio perché in fondo vedete ci sono alcuni elementi della forma della forma dell'opera che forse vanno sottolineati formatività quella forma artistica che computer rimane aperta e continua a formarsi e esattamente quella caratteristica della forma che rende un qualche cosa arpe differenziandolo da qualche cosa che arte non è ma allora allora forse possiamo ulteriormente interrogarci su questa forma dell'opera artistica fino a che punto possiamo interpretare un opera santa possiamo davvero andare totalmente fuori e oltre l'intenzione dell'autore fino a che punto bisogna invece tenere in considerazione che in questo caso kampen ha voluto rappresentare esplicitamente ce lo dice una natività certo possiamo andare oltre possiamo vederci una scena quotidiana ma in questo caso che cosa ci perderemmo in questo caso non ci perderemmo esattamente quello elemento che invece abbiamo visto prima essere fondamentale della dell'artista che forma cioè la sua specifica svela tezza della realtà se noi andassimo totalmente oltre l'intenzione del l'autore non staremmo in fondo sostituendo noi stessi all'autore staremmo immettendo un senso che l'autore non aveva colto ora la domanda che soprattutto come giuristi e arriviamo di qui a brevissimo al diritto ci dobbiamo porre fino a che punto l'intenzione dell'artista è da tenere in considerazione e fino a che punto la formatività dell'opera legittima interpretazioni che l'artista non aveva neanche preso in considerazione delle tante interpretazioni possibili qual è la migliore dunque è l'interpretazione più fedele allo spirito dell'autore interpretare in questo caso significa ricostruire quella che l'intenzione dell'artista oppure oppure interpretare significa vedere l'opera in sé per sé del tutta staccata dal dall'autore ormai destinata a svolgere questa formazione continua nell'occhio di chi guarda sono due impostazioni radicalmente diverse concezioni radicalmente diverse di interpretazione la prima è un'interpretazione storiografica in fondo lo storico che fa lo storico dal 2000 storico del del trecento che cosa fa lo storico di lo studioso di dante che fa dal 2020 si sposta all'epoca di dust e studia dante e cerca di ricostruire nel modo più completo possibile quello che è il passato la seconda ma impostazione dell'interpretazione invece non ha un carattere storici stico l'interprete non si muove verso il passato è tutto più esattamente l'inverso è l'opera che dal passato si muove al tempo dell'interprete e il coronamento in quel tempo dice all'interprete qualche cosa interpretazione storica e interpretazione artistica mettiamola così per individuare queste due tipologie dell'interpretazione che ci dicono qualcosa della forma dell'opera d'arte come formatività ripeto formatività come come una forma che compiuta c'ho mai realizzata in pieno continua a essere aperta una sorta di movimento significante significativa una forma che una volta realizzata e definitivamente compiuta non si limita a replicare se stessa ma è una forma aperta a un di più questo movimento che appunto pari sogno ci specifiche e sottolinea utilizzando la parola formatività che da in sé l'idea di questo movimento allora se il punto che dobbiamo se il punto attorno al quale dobbiamo riflettere un attimo e questo cioè quale interpretazione se dobbiamo essere andare alla ricerca spostarci verso l'autore oppure se l'opera che si sposta verso di noi se dobbiamo andare alla ricerca dunque dell'intenzione del dell'autore o se dobbiamo interpretare l'opera in quanto tale dobbiamo dell'opera iniziare a comprendere un aspetto di complessità dicevo prima l'artista forma l'opera la forma la compie è una volta compiuta l'opera inizia a essere autonoma rispetto all'artista aperta alle tante interpretazioni un filosofo francese molto importante 900 paul ricard parla di mondo del testo noi possiamo parlare in questo caso di mondo dell'opera questa formatività che la forma del l'opera d'arte a ben vedere non si può ben comprendere cioè non si può ben comprendere in che termini sia una forma e costantemente computer costantemente sia in movimento sia compiuta fissata determinata ma costantemente aperta non la possiamo comprendere se non comprendiamo che questa forma è calata in un mondo il mondo dell'opera e il mondo dell'opera prevede tre protagonisti principali il primo è l'autore il primo è l'autore evidentemente perché se non ci fosse kampen noi non avremmo questa terra davanti se non ci fosse stato caravaggio avremmo un'altra rappresentazione di di narciso ma non quella sull'opera e l'autore perché l'autore l'artista è colui che forma costruisce mette in forma l'opera dopo di che però appunto l'opera e artistica nel momento in cui una volta compiuta abbiamo visto un ottimo fa si slega dalla stretta dipendenza con l'autore a una sorta di autonomia ma una sorta di economia perché terzo protagonista del mondo dell'opera perché la formatività e apertura alle interpretazioni a interpretazioni che gli interpreti daranno allora il mondo dell'opera si costruisce e la formatività come struttura della forma artistica si costruisce in presenza di questi tre elementi che sono i tre protagonisti ripeto l'autore che forma l'opera l'opera formata che si dà alle interpretazioni che gli interpreti riescono a darsi l'autore il formatore l'opera è autonoma e aperta alle interpretazioni e l'interprete chi è l'interprete colui che vivifica l'opera nel senso nel quale scrive ricard e l'interprete restituisce il mondo il proprio mondo all'opera che rimane rimarrebbe altrimenti isolata nel suo essere senza piumoni l'opera allora e formati vita nel senso che è un'interpretazione dell'artista che è destinata a essere interpretata in questo la forma dell'opera d'arte e formati vita a questo punto potreste legittimamente dirmi più o meno abbiamo intuito e ora riprenderemo alcuni alcuni quesiti che mi state ponendo ma il diritto che c'entra tutto questo col diritto inizialmente avevamo iniziato a ragionare in termini di diritto e in termini di diritto avevamo iniziato a collegare il diritto alla regola il diritto all'ordinamento il diritto alla convivenza sociale in fondo questo che abbiamo detto finora dell'opera d'arte sembrerebbe non avere nulla a che fare col diritto a questo punto anche perché me la chiede te farei una brevissima pausa e poi riprendiamo esattamente da qui c'è un nesso tra quello che abbiamo detto dell'arte con specifico riferimento alla forma dell'opera artistica e quello che contiene rappresenta il diritto [Musica] che volete di caravaggio la vocazione di saluto cui anche se volessimo san matteo sapendo che ha fatto sapere se sarebbe il ragazzo che sta attaccando i soldi sul tavolo che però mi scusi sa chi ha chiuso da ha chiuso il microfono lei ha ragione infatti quel quadro è enigmatico ed emblematico e come la critica ha dimostrato la critica nel senso degli studiosi che fanno critica dell'arte hanno spesso sottolineato la chiave di lettura del caravaggio donna è esattamente la sua luce ed è quella luce che non a caso viene da un punto che non è la finestra ma è un altro punto perché è una luce non umana non montana e la luce divina che penetra a monreale che interviene al mondo reale lei è venuto evidentemente non a caso in mente quell opera di caravaggio ma ha fatto il discorso riferito a quell'opera che prima avevamo fatto ad esempio con questo quadro di campagna in fondo la chiave di lettura ed è questo poi il punto sul quale ci siamo lasciati nella prima ora la chiave di lettura quale c'è una chiave di lettura innanzitutto perché se non c'è una chiave di lettura e dunque ognuno può dire ciò che vuole ma allora in questo quadro di campagna io ci posso vedere anche che ne so hitler e stalin ci posso vedere tutto il contrario di tutto ma allora pre preponderante l'interprete in fondo l'opera non è niente se non qualche cosa che in attesa di essere riempita dall'interpretazione che ciascuno aveva barato se è così e se ammettiamo che sia così allora c'è un'interpretazione non solo un'interpretazione giusta e una sbagliata ma non c'è neanche è una differenziazione possibile tra interpretazione perché tutte devono avere la stessa valenza lo stesso valore il che davanti all'opera artistica magari siamo propensi a ritenerlo possibile certo quando passiamo come tra qualche istante passeremo al mondo giuridico l'analogia non regge come possiamo pensare che una norma va interpreta ognuno la interpreta come vuole e tutte le interpretazioni sono non solo parimenti possibili ma parimenti e lo stesso grado il livello di intensità e dunque che nessuno può prevalere sulle altre ma non voglio anticipare problemi che dovremo ora ben inquadrare mentre mi convince molto mi persuade molto che siamo entrati in sintonia con lei non solo collegato le cose che mi state scrivendo in chat proprio perché stiamo abbiamo lavorato in questa finora ha l'idea di opera che un'idea potente parlare con riferimento all'opera d'arte certamente ma destinata forse a sorprenderci anche ora che parleremo del diritto si prega la sento attrattive ho capito soltanto che lei ipotizza che sia l'interpretazione il 3 d'union tra di ristorante è in buona sostanza condivido la sua intuizione ne sono convinto anzi come come vi ho detto prima e questo è un po la chiave di lettura che do al rapporto tra arte e diritto ora però bisogna vedere in che termini interpretazione perché nominare l'interpretazione non è avere la risposta ma la direzione nella quale muoversi riprendiamo allora il discorso è anche per rispondere alcune richieste di e chiarimento che cosa abbiamo detto prima gli elementi più essenziali sono questi stiamo ragionando sull'opera artistica opera proprio come forma che viene formata abbiamo detto e abbiamo visto come in realtà l'artista è colui che forma tirando fuori con la propria sensibilità il proprio punto d'osservazione che significa anche le proprie idee il proprio modo di vedere la vita il proprio gusto gli studi effettuati la sensibilità culturale che ha tira fuori e forma quest'opera abbiamo visto che l'opera ha un mondo che la caratterizza e qualifica come forma e questo mondo a tre protagonisti principali il primo è certamente l'artista è l'artista il primo interprete perché appunto è colui che mette in forma qualche cosa secondo protagonista del mondo dell'opera è certamente l'opera stessa perché nel momento in cui l'artista compie completa l'opera questa si distacca dal dall'artista prima rimane autonoma rispetto artista una vita prof pare sono prima diceva e organismo vivente di vita propria compiuta ma aperta al tempo stesso e infine non meno importante il terzo protagonista del mondo dell'opera è l'interprete non meno importante perché perché se è vero che l'artista ha formato l'opera e la formata personalmente ammesso nell'opera il suo punto d'osservazione la sua sensibilità si potrebbe dire il suo mondo l'esempio di caravaggio di prima che veste narciso coi vestiti della sua epoca coi vestiti fuori tanto una personalizzazione del mito di narciso se è vero questo è anche vero che l'opera una volta che si distacca dall'artista si distacca dall'artista nel senso che quel mondo che è dell'artista quella forma che l'artista ha potuto dare all'opera viene perduta dall'opera di staccare significa che perde il legame significante con la volontà dell'artista e questo re immissione del mondo avviene quando quando l'interprete restituisce a sua volta il proprio mondo dell'opera nel senso che l'opera entra nel mondo dell'interprete professore si ma proprio questa prima edizione che va da una a mare l'altro primo paragonare che ci sono real amore per la rete l'interpretazione anonima ci sta a caporali questo sicuramente questo sicuramente infatti il mondo dell'opera e fin qui abbiamo parlato di arte di due tele e di un busto marmoreo di rodin non abbiamo ancora parlato del diritto al quale ci stiamo per nel quale ci stiamo per addentrare è sicuramente l'analogia che le coglie e perfettamente condivisibile perfettamente condivisibile nel momento in cui iniziamo a pensare quest'opera che abbiamo pensato nel mondo artistico e perciò l'opera d'arte come forma possibile non solo delle opere artistiche ma anche di altre opere e allora riprendiamo il nostro il nostro discorso dove l'avevamo lasciato perché in fondo interrogarsi sulla forma ha significato anche chiedersi come dicevamo prima con alla ripresa con la vostra collega se questo è il mondo dell'opera artistica e per il momento fermiamoci ancora un attimo sull'opera artistica se questo è il mondo dell'opera artistica allora i tre protagonisti in che equilibrio devono essere riconosciuti perché evidentemente se noi tre protagonisti non li teniamo sullo stesso piano man e privilegiamo uno dei tre rispetto agli altri abbiamo tre interpretazioni diverse di quello che arte tre interpretazioni diverse di quella che è un'opera d'arte per intenderci se noi privilegiamo i l'artista allora l'opera sarà meno non sarà autonoma rispetto all'artista perché non sarà il frutto di un significato dell'artista vuole trasmetterci l'interprete in questo caso osserva l'opera al fine di raggiungere questo significato davanti a abbiamo ancora questa tela di kampen davanti davanti a questa tela in questa dimensione in questa ipotesi noi dobbiamo chiederci ma camp è che cosa ci voleva dire con questa tela e allora noi studiamo la forma artistica la forma dell'opera questo quadro volendo raggiungere l'intenzione comunicativa di campagna se noi privilegiamo invece il secondo protagonista cioè l'opera la prendiamo per se stessa e l'opera autonoma tanto da campagna ci interessa marginalmente che cosa volesse dirci perché in questa ipotesi noi pensiamo che l'opera rappresenti se stessa e ci interessa anche poco le interpretazioni possibili che se nell'era lì che sono tutte interpretazioni possibili ma nessuna toglierà a pieno di interezza dell'opera terza ipotesi se dovessimo volessimo privilegiare l'interprete e in questo caso dovremmo dire che l'autore è rilevante nella misura in cui ha posto in essere una forma che l'opera è questa forma che non dice però niente né da parte non ci dice niente nè da parte dell'autore né da parte di se stessa che l'opera è come se fosse una una tela bianca in realtà nella quale l'interprete che esprime inserisce un significato in questa terza ipotesi voi vedete che il protagonismo dell'interprete rende non solo la principalità di uno dei tre elementi del mondo dell'opera ma rende l'opera stessa di per sé non significante si potrebbe magari se c'è tempo lo faremo dopo perché non voglio complicare ulteriormente il quadro ma a queste il quadro che sto cercando di tratteggiare sinteticamente ma forse a qualcuno di voi sono venuto in mente alcune opere d'avanguardia ad esempio uno per tutti i campi non campana uno per tutti quella famosissima opera dell'orinatoio l'orinatoio che è di champs mette nel museo che cos'è du champ lavoro all'idea di opera d'arte si chiede ma che cos'è un opera d'arte in fondo l'opera d'arte è quella che noi troviamo nel museo dunque l'opera d'arte non è artistica di sé o per sé non è artistica perché c'è un artista che l'ha formata e artistica perché perché essendo presenti in un museo è stata valutata economicamente ma allora qualsiasi cosa può essere valutata economicamente come opera d'arte prezzata e allora se io metto un orinatoio del museo quello non è più un orinatoio diventano per l'arte ho sempre lo stesso des champs altra famosissima provocazione molto intelligente peraltro artistica il vasetto di feci d'artista in fondo se invece l'opera è quella dell'artista e il protagonista principale l'artista è lui che forma l'opera che la compone ma allora come formò il busto della nobildonna cilena come forno la natività io vi forma un bel vasetto delle mie feci e sono felici di arti e quello è un'opera d'arte perché perché se il protagonista unico e principale l'artista è l'opera il prodotto dell'artista quella è prodotto dell'artista dunque un'opera d'arte allora per riprendere i termini della questione ragionando sull'opera d'arte che cos'è e come possiamo cogliere l'opera d'arte interrogando sulla forma e abbiamo visto che evidentemente non possiamo selezionare o privilegiare uno di questi tre protagonisti perché la formatività dell'opera d'arte è data dalla necessaria partecipazione di tutti e tre i protagonisti se non ci fosse l'artista non ci sarebbe questo costruire questo formare questa prima interpretazione all'etica della realtà questa interpretazione però una volta formata non può rimanere legata all'artista proprio perché formati vita è una forma completa e compiuta ma che si apre formati vita a questo movimento artistico che richiede l'interprete ma l'interprete non può intervenire mettendo la propria verità dentro l'opera l'interprete come interprete di secondo livello dato che l'interpretazione di primo livello è quello dell'artista che ha formato l'opera che cosa deve fare deve raggiungere e l'interpretazione storiografica che dicevo prima deve raggiungere l'intenzione dell'autore o deve invece anche sensibilmente apprezzando l'intenzione valutando in un certo senso di intenzione dell'autore interrogare la formatività dell'opera e restituirgli un mondo in questi termini vedete che ha l'opera d'arte rappresenta già come forma e noi stiamo parlando ve lo sottolineo per perché un passaggio importante non stiamo parlando dei contenuti stiamo parlando proprio della struttura della forma al di là dei contenuti vedete quanto ci dice dell'artisticità dell'opera dell'arte la forma artistica e allora e allora cosa c'entra caravaggio cosa centra campaign col mondo giuridico c'entra nella misura in cui arte e diritti e diritto è qui e separate può essere intesa come una congiungente c'entra nella misura in cui certamente il diritto non ha a che fare con l'arte perché a che fare con il marmo o con i colori l'ipotesi che vorrei discutere insieme a voi è proprio che il contatto tra arte e diritto si svolge nel medio della forma c'è in comune art e arti la pittura la musica dalla scultura eccetera eccetera e il diritto hanno la struttura del me della messa in forma la struttura dell'opera fin qui abbiamo parlato dell'opera artistica il busto di rodin le tele di caravaggio e campa ma questa struttura ora dobbiamo domandarci può essere anche la struttura di un altro tipo di opera che non è quella artistica ma è quella giuridica condividono arte diritto forse esattamente questa struttura dell'opera condividono il medesimo dimensionamento herrman antico nel senso di interpretativo come diceva la vostra collega prima non sarà che la chiave di nesso tra arte e diritto e proprio l'interpretazione carnelutti in questo libretto molto bello è che se vi capita anche contenuto come numero di pagine e guardate scrive che l'interpretazione giuridica e interpretazione artistica il titolo del libro è arte del diritto non più arte e diritto ma arte del diritto vi è una componente artistica nel diritto e ora dovremo però attentamente precisare i termini della questione e quando tutti e ci dice ballate l'interpretazione giuridica è interpretazione artistica vuole sottolineare come le cose che ho detto fin qui dell'opera d'arte attengono riguardano anche il giurista e lo riguardano non perché il giurista deve essere persona raffinata che va a seguirsi lele i musei ea fare ma che fare col giurista quando il giurista fa il giurista cioè nel suo quotidiano lavoro di giurista l'interpretazione giuridica è interpretazione artistica perché se non fosse interpretazione artistica non sarebbe interpretazione badate questa è un una tesi molto importante quei carnelutti che cosa ci sta invitando a riflettere dall'arte al diritto l'elemento centrale è esattamente la formatività che abbiamo visto prima quel movimento dell'opera e artistico il diritto perché interpretazione se non fosse artistico nel diritto non ci sarebbe interpretazione dunque artistica e non il contenuto dell'opera d'arte ma la forma dell'opera d'arte non ci sono contenuti artistici ci sono forme artistiche forme artistiche che proprio perché formatività si danno nell'interpretazione ecco carnelutti ci invita a riflettere che questo che fino a qui ho riferito al mondo dell'arte propriamente detto pittura scultura musica composizione eccetera appartiene anche al diritto in questi termini e banat e forse solo in questi termini si può parlare di un arte del diritto in senso giuridico o semplicemente evocativo retorico poeti [Musica] posso comprendere a questo punto da parte vostra magari un certo stupore e anche una certa perplessità in fondo potreste dirmi ah beh ma davvero è concreta la cosa e pratica davvero il giurista quando fa il giudice quando fa l'avvocato a che fare con queste cose vediamo un esempio non più di opera pittorica ma di opera giurini l'esempio che vi voglio proporre questo non siamo più davanti a un'opera artistica siamo davanti a un'opera gelidi che è il secondo comma dell'articolo 59 della costituzione italiana prendo questo che peraltro è sempre un esempio di scuola che si fa perché la chiarezza di questo testo è quasi evidente il secondo comma dell'articolo 59 della costituzione ci dice che il presidente della repubblica può nominare senatore a vita cinque cittadini che hanno illustrato la patria per altissimi meriti nel campo sociale scientifico artistico e letterario [Musica] certo il quadro di caravaggio da vedere era molto più bello forse anche quello di campagna siamo davanti a questa opera giuridica e abbiamo forse perso la luce dei quadri di caravaggio siamo lontani dalla composizione di kampen che abbiamo visto prima in realtà forse non siamo molto più di tanto nei lontani dalla composizione di campi e dai problemi che li abbiamo visto attinenti all'opera né alla luce con la quale caravaggio porta fuori la sua interpretazione del nascita l'invito che vi faccio e di metterci davanti a quest'opera giuridica con nello stesso modo nel quale prima ci siamo messi davanti all'opera artistica e per facilitare le cose li mettiamo davanti così abbiamo così due opere una artistica di caravaggio e un a ben vedere le cose dette a proposito del narciso di caravaggio sono tali e quali valide per l'opera giuridica la formatività del mondo dell'opera del narciso di caravaggio e carnelutti docet la formatività del secondo comma dell'articolo 59 della costituzione ho preso questo esempio ripeto perché qui il problema non è interpretativo nel senso di comprendere che cosa il testo di legge si dice perché è scritto chiaramente nessuno di voi può dubitare sul significato del testo il testo ci dice vuole significare il costituente il legislatore di turno l'autore dell'opera di turno ci dice porta fuori che il presidente della repubblica può nominare cinque senatori aprile qual è il problema in fondo esattamente come caravaggio ci dice narciso questo è il mito il problema sita in realtà esattamente nella forma di vita dell'opera il problema sia perché a noi non interessa posto davanti e posti davanti all'opera giuridica andare a vedere tanto il costituente che cosa aveva intenzione di dirci a noi serve che l'opera ci parli oggi hanno interesse a vestirla dei vestiti del nostro mondo del nostro tempo e allora proprio su questo articolo della costituzione si è consumata una macroscopica lite tra costituzionalisti che ha posto in essere anche due interpretazioni costituzionali diversificate nel tempo di questo secondo comma del 50 nostri perché chiaramente si dice che il presidente della repubblica può nominare 5 se non sentite però la domanda è presidente della repubblica come lo dobbiamo intendere ovvero prima interpretazione che mi sembra di ricordare è prevalsa fino alla presidenza cossiga il presidente della repubblica che nomina cinque senatori attività è l'organo costituzionale presidente della repubblica questo significa che nella storia della presidenza della repubblica i tanti presidenti della repubblica potranno nominare in tutto cinque senatori a vita seconda interpretazione ma presidente non repubblica qui non è l'organo costituzionale è il simbolo presidente della repubblica che nell'ambito del suo mandato e nel rispetto dei limiti temporali prescritti dalla stessa costituzione potrà nominare cinque senatori a vita perciò la facoltà di nominare senatore a vita e non del presidente della repubblica nella sua storia ma di ciascun presidente della re.ca.si vedete come la formatività di un'opera che non è modificata nel tempo non è che la differenza interpretativa della chi come intendere il presidente della repubblica è dettata dalla riscrittura del testo è dettata da una nuova interpretazione del testo interpretando il testo anno in quanto interessa il costituente cosa aveva in testa e quanto ci interessa né limiti nei quali serve a comprendere il perché ha formato opera in questo modo un'opera che però essendo autonoma dal suo autore è anche aperta formatività a rappresentare una norma differente rispetto a quella che magari era pensata dall'autore nel momento in cui al primo ha scritto e poi fatto promulgare il testo di legge di più in questo articolo si dice che il presidente della repubblica può nominare cinque senatori acate e si precisa per altissimi meriti nel campo sociale scientifico artistico e letterario a questo punto ci viene da chiederci ma che cosa significa anche qui il testo di suo e quasi evidente cioè c'è poco da interrogarsi sul suo significato c'è da interrogarsi e ci stiamo interrogando come per il presidente della repubblica prima sul senso che non è finita del testo da attribuire al stesso set alla forma stessa dell'opera gli altissimi meriti nel campo sociale scientifico artistico e letterario che cosa sono individuano i campi nei quali è tassativamente solo nei quali il presidente della repubblica può individuare i cinque cittadini che hanno illustrato la patria se fosse così non si capirebbe ad esempio come è stato nominato senatore a vita per meriti politici per aver illustrato la patria ma permette i politici ad esempio il senatore andreotti qui l'interpretazione è stata non è un elenco tassativo e significativo è espressivo delle ragioni per hippe apprezzabili per illustrare la padre e allora vedete che l'interprete alla fine che cosa sta facendo il gioco interpretativo e delicato e complesso il rischio di fraintendere è il rischio di iniziare come abbiamo prima visto a privilegiare uno dei tre elementi in questo caso se privilegiamo l'elemento autore dovremmo interrogarci compulsivamente andando a leggerci tutti gli atti della costituente il costituente c'è l'autore dell'opera che cosa voleva dire e dovremmo coerentemente attenere a quell unico significato giusto abbiamo allora un significato giusto in quest'ipotesi del testo e tutti gli altri sono significati non corrette perché non identici alla volontà non corrispondente alla punta dell'auto oppure possiamo privilegiare anche in questo caso l'opera ma in questo caso non è il diktat dell'autore e tutte le interpretazioni che noi possiamo dare sì equivarrebbero e come sceglierne una dato che come giuristi non possiamo non arrivare alla scelta di una interpretazione potremmo privilegiare allora il terzo elemento protagonista del mondo dell'opera di tep in questo testo in questa terza ipotesi io come interprete scelgo l'interpretazione che diventa l'interpretazione giusta perché la mia interpretazione il testo del secondo comma 50 euro e la costituzione in realtà non ci dice niente rimane in attesa che io interprete iscriva il suo significato beh in questa ulteriore terza ipotesi io avrò la mia interpretazione ciascuno di noi potrà avere la sua interpretazione di quest'opera di questo testo ciascuno di noi coerentemente riterrà la sua l'interpretazione giusta e anche qui come scegliere forse più coerente alla struttura dell'opera giuridica che è la stessa struttura che prima abbiamo visto per l'opera artistica e rispettare e mettere sullo stesso piano i tre elementi del mondo dell'opera e perciò quel costituente che ha formato quest'opera questo secondo comma del 59 che certamente aveva la sua intenzione di costruire nell'architettura costituzionale del nostro paese la figura dei senatori a vita poi questa articolo questo comma della costituzione che però non può farsi strettamente e unicamente risalire all'intenzione del costituente e aperto alle significa la significatività delle interpretazioni che che gli diamo è l'interprete ha il compito noti inserire il senso dell'opera ma di portarla fuori interpretarla c'è portarla fuori è stato fatto con per il presidente della repubblica quando si trattò di modificare l'interpretazione costituzionale adeguando il significato di interpretazione di questo comma al mondo di quel momento specifico nel quale si riteneva evidentemente di dover interpretare qui non più la funzione presidente della repubblica ma il singolo il presidente così come si è fatto in un'interpretazione che un restituire il mondo attuale al testo che viene dal passato anche per la seconda parte per i meriti sociali scientifici artistici e letterari vedete come allora se pensiamo all'opera giuridica e la inquadriamo nella sua formatività alcuni problemi interpretativi sono risolti non perché abbracciamo una ipotesi piuttosto che un'altra ma perché la stessa struttura dell'opera che ci indirizza in una direzione piuttosto che in un'altra e questo vale non solo nel caso del quadro di caravaggio o nel caso del secondo comma del 59 della costituzione vale per ogni opera giuridica e vale per ogni interpretazione è un secondo esempio che vi voglio fare e anche qui tratto dalla costituzione e anche qui tratto da l'inizio della costituzione una proposizione breve è significativamente evidente l'italia è una repubblica fondata sul lavoro che cosa significa che l'italia una repubblica fondata sul lavoro si ripropongono i termini della questione anche qui come abbiamo fatto prima mettiamoci davanti a quest'opera come ci eravamo messi davanti all'opera di campagna anche qui il testo è chiaro come chiara era l'opera di campagna è una natività un testo quasi evidente il problema infatti anche qui non è di comprendere il significato del testo una visione molto riduttiva dell'interpretazione quella che pensa che interpretare significa riuscire a comprendere il significato di un test interpretare significa comprendere e assegnare un senso al testo restituiti quel mondo come dicevo prima fino a che punto l'italia una repubblica fondata sul lavoro articolo 1 della costituzione possiamo dire che era falso nel momento in cui il costituente lo ha scritto la costituzione ricorderete forse del 47 l'italia usciva dal conflitto mondiale l'italia era una massa di case distrutte non c'erano abitazioni non c'erano scuole non c'era certamente lavoro scrivere che l'italia è una repubblica fondata sul lavoro allora che cos'è è una bugia e una menzogna lo stesso ragionamento potremmo fare oggi perché anche oggi la nostra costituzione immutata nel suo articolo 1 ci dice che l'italia è una repubblica fondata sul lavoro ma è vero l'italia è una repubblica fondata sul lavoro se noi guardiamo i tassi della disoccupazione dell'occupazione potremmo come qualche ironi sta a ipotizzare scrivere questo articolo dicendo l'italia una repubblica fondata sulla disoccupazione [Musica] e allora e allora l'opera qui che cosa ci sta dicendo l'artista l'artista autore in questo caso in costituente che cosa ha detto una falsità una bugia ha espresso un'aspirazione speriamo che un giorno la repubblica italiana si fondi sul lavoro ma se fosse così avrebbe mai scritto perché la proposizione breve e chiara l'italia è una repubblica fondata sul lavoro non bisogna interpretare nel senso di andare a vedere il significato perché quello abbiamo capito subito e tutti bisogna attribuire un senso il costituente del 47 certamente non stava descrivendo la realtà non stava dicendo in questo momento storico l'italia fatta finalmente repubblica trova nel lavoro è l'elemento fondativo realmente sta dicendo la costruzione giuridica della repubblica italiana trova nel lavoro e con lavoro qui si intende il rispetto del lavoratore si intende il rispetto della persona si intende la possibilità di essere tutti uguali l'italia si fonda su questo e si fonda da subito non è un'aspirazione un'ambizione un progetto è il fondamento della repubblica italiana in questo senso questa comma è valido anche oggi indipendentemente dal numero di disoccupati e di occupati [Musica] allora vediamo che l'opera anche in questo caso ci sta dicendo qualche cosa e cosa ci sta dicendo se non che come giuristi siamo chiamati a prendere questo testo che viene dal passato non andando a ritroso nel tempo noi facendola arrivare qua e chiedendoci oggi che cosa ci dice esattamente nell'interpretazione come abbiamo visto prima dell'opera di campello lui attualizza svela toglie il velo davanti a un elemento teologicamente importante come quello della natività ci dà una interpretazione di un dio che si fa cannes concreta nella vita quotidiana il parallelo tra le forze tra tra le opere spero che sia sufficientemente a questo punto chiaro e spero che sia che vanno emergendo anche l'identificazione cioè che la stessa forma tanto quell'artista quanto quella giugno forse qualcuno prima stava per dire qualche cosa e vorrei che la dicesse non era intenzione mia non farvi parlare anzi sì che copriamo visto che magari ha scritto secondo me quello che è sempre più vitale cosa proprio l'estate una repubblica che dopo aver passato la guerra è anche perché vedo che non c'era lavoro all'epoca ma è una posizione che si è purtroppo l'audio va e viene penso di avere però capito quello che ha detto sì nella misura in cui non vuole essere un auspicio ci auspichiamo che si fondi sul lavoro p fondata sul lavoro ha una valenza giuridicamente ma anche politicamente e socialmente pregnante forse più di l'italia una repubblica c'è l'italia una repubblica nel senso specifico del fondata sul lavoro perciò ha ragione lei con questa se non ho capito male il suo pensiero con questa ora mi chiedete una pausa e io naturalmente concedo ben volentieri la pausa con anche come abbiamo fatto prima una breve pausa in modo che poi arriviamo all'ultima fase del nostro ragionamento e possiamo completarlo nella prima ora abbiamo ragionato sulla forma dell'opera d'arte nella seconda ora stiamo ragionato sulla forma dell'opera giuridica segnando come attraverso il parallelismo tra quanto avevamo detto di due tele di caravaggio di campese nella prima ora in realtà si potesse dire dell'opera giuridica in egual modo la struttura il mondo dell'opera artistica e i suoi tre protagonisti che ripeto essere l'artista l'autore l'opera è l'interprete sono i medesimi dell'opera giuridica dove l'artista dove l'artista evidentemente l'autore del testo nel nostro caso costituzionale dove l'opera è il testo stesso e dove l'interprete il giurista e chiamato di volta in volta a darne una significazione senso un a segnare un senso per in vista di in vista del caso in vista dell'applicazione della norma ha fatto attenzione quanto detto che cosa significa significa non stabilire un'analogia tra diritto e arte significa come un punto decisivo che abbiamo visto essere già posto da carnelutti nella prima citazione che abbiamo preso in considerazione assieme oggi che l'opera la formatività dell'opera artistica e la formatività dell'opera giuridica non vi è un analogia come se solo la stessa formatività e in quanto tali sono arte entrambe l'analogia piuttosto stabilita tra la pittura e la costituzione come nei due esempi che ho fatto una formatività dell'opera giuridica che è proprio la la struttura della norma giuridica un elemento che evidentemente non è una novità dell'ultimo momento è esattamente quella struttura che in teoria generale che in teoria dell'interpretazione nominiamo la distinzione della disposizione della norma la disposizione è la proposizione scritta nero su bianco l'italia è una repubblica fondata sul lavoro il presidente della repubblica può nominare 5 senatore a vita la norma è il frutto dell'interpretazione della disposizione la disposizione è quella forma ormai compiuta dell'opera quell'atto che il pittore segna mettendo la firma nella tela e che giuridicamente e la promulgazione del testo di legge da quel momento quel testo non è più modificabile se non con procedimento di revisione di modifica ma è quel testo di legge è quella disposizione lì nessuno l'ha toccherà più quella disposizione è chiamata poi attraverso l'opera interpretativa a diventare norma norma del caso concreto formatività dell'opera giuridica che cosa significa significa che mentre la disposizione in variante non varia è sempre la stessa come questa terra di campane che varia non è che qualcuno la modifica o la ritocca così la norma cioè l'interpretazione invece è sempre differente latella di campagna può avere almeno tre interpretazioni teologiche differenti la tela in quanto realtà materiale è sempre la stessa cambia il significato che attribuiamo a quella tela l'italia una repubblica fondata sul lavoro ma disposizione sempre questa cambia la norma che costituzionale che traiamo da questa disposizione nell'esempio del presidente della repubblica il presidente della repubblica può nominare cinque senatori a vita disposizione in variante da questa disposizione ne traiamo una prima norma il presidente della repubblica come organo costituzionale nella sua storia nomina cinque senatori a vita una seconda norma sempre tratta da quella stessa disposizione ciascun presidente della repubblica cinque storie attiva una terza interpretazione ciascun presidente della repubblica nomina cinque senatori a vita in quegli specifici ambiti di persone che quegli ambiti appunto hanno illustrato la parte quarta norma che creiamo sempre dalla stessa disposizione gli ambiti sono semplici semplicemente indicativi e non vincolanti vedete quattro norme che escono da un'unica disposizione quattro donne differenti che escono da comunica si disposizione e questo ci dice proprio cita confermo ulteriore la norma non è il modo di intendere la disposizione ma è l'interpretazione della disposizione la disposizione in variante come dicevo rispondo così a una domanda che ho visto posta la norma è la sua interpretazione è il senso di quella disposizione nel caso la norma è sempre la norma per qualche per un caso specifico si pone il caso di sapere se il senatore e se il presidente della repubblica cossiga possa nominare cinque senatori a vita o se non ne possa nominare nessuno questo è il caso a questo caso si dà risposta una interpretazione stabiliamo che effettivamente la norma costituzionale nella norma costituzionale indica una facoltà di ciascun presidente della repubblica la disposizione dunque è la proposizione la frase la norma e la sua interpretazione è l'interpretazione mettiamo della dell'arte nella disposizione e l'interpretazione che diamo della proposizione ad avvalorare così prego qualcuno voleva dire qualcosa no ad avvalorare così ulteriormente l'idea carnelutti ana che la forma dell'opera giuridica è esattamente una forma artistica non è un interpretazione analogica dell'arte al diritto ma è proprio la forma dell'opera che è un'opera artistica e che questo perciò incide sia nelle opere artistiche più tardi di pittura di scultura di musica sia in quelle giuridici del resto se volessimo proprio precisare i termini della questione sarebbe esattamente contrario cioè non una applicazione dell'art e al diritto ma un applicazione delle categorie giuridiche a quelle artistiche a ben vedere perché perché a ben vedere ciò che ho detto dell'arte dell'interpretazione dell'opera giulini dell'interpretazione dell'opera in generale artistica è esattamente quello che è emilio petti coi suoi cani e rimanenti si dice essere il processo di interpretazione del fotofinish e video betti individua quattro canoni ermeneutici 4 canoni ermeneutici che servono appunto a interpretare si suole ripetere in realtà sono quattro canoni ermeneutici forse un po più propriamente intesi che ci dicono qualche cosa non tanto della interpretazione non stabiliscono il metodo interpretativo ma ci dicono qualcosa appunto di quella che abbiamo nominato formatività cioè della struttura dell'opera giuridica della disposizione giuridici quali sono questi quattro campi il primo è sostanzialmente il più importante perché comprensivo degli altri e il canone dell'autonomia il secondo il canone della totalità e della coerenza il terzo è quello dell'attualità dell'intendere e il quarto è quello dell'adeguato né dell'inter vediamoli assieme brevemente però in maniera precisa i primi due canoni che sono il camion e ripeto dell'autonomia e della totalità e della coerenza sono considerati i tuoi canoni tendenzialmente oggettini perché ci dicono dell'oggetto e che cosa ci dicono di questo oggetto cioè ci dicono qualcosa della forma della disposizione ci dicono ma lo abbiamo già visto che la folla a disposizione autonoma dal proprio interno dal vero e proprio autonomo dimostrazione è abbastanza semplice voi sapete che in italia abbiamo un codice civile questo codice civile poi sapete che è stato promulgato prima dell'ingresso del sopraggiungere la costituzione perché è stato promulgato dalla commissione vassalli in pieno il regime fascista dunque un codice civile che evidentemente era rispettoso su questo ci sarebbe molto da dire sicuramente avrete modo in questi anni di approfondire il punto era rispettoso dello ordinamento nel quale nasce come fa un testo di legge perché il codice è pur sempre un testo di legge il cui autore a si ispira a determinati principi e costruisce il l'ordinamento giuridico indeterminato modo a sopravvivere in un ordinamento giuridico che è sopraggiunta la costituzione diventa tutt'altro ordinamento giuridico ispirato a tutta altri principi come fa sopravvive sopravvive proprio perché per il carattere di autonomia l'opera codice civile in maniera raffinata tenta minuziosa tecnicamente perfetta elaborata da filippo vassalli sopravvive perfettamente perché perché autonoma rispetto all'ordinamento nel quale era nata è quei principi sopravvive perché viene interpretata alla luce di altri principi autonomia dell'opera quando interpretiamo l'italia una repubblica fondata sul lavoro non possiamo interpretare soltanto una parte del testo ma dobbiamo interpretare la parte nella totalità in modo coerente tutto il testo non possiamo prendere questo articolo 1 della costituzione se non interpretando alla luce della totalità e della coerenza del testo costituzionale questa tuta unita e coerenza ci permette il ragionamento che abbiamo fatto prima su che significato abbia il fondamento del lavoro per la repubblica italiana se io estrapolo soltanto un pezzo è lo posso fare molto probabilmente perché voglio orientare l'interpretazione per sostituire doni e immettendo un senso che è mio perché mi viene comodo perché mi viene un utile perché voglio sostenere nato a testa ma così rompendo quell'equilibrio che invece abbiamo visto necessario mantenere dei protagonisti del dl del mondo del sesso giuria perciò autonomia il testo auto il testo va sempre interpretato nella totalità e nella coerenza più ampia del dell'interesse del testo dell'interesse del coordinamento poi il testo anche questo è un elemento che abbiamo visto attualità dell'interprete dell'intendere il testo ci parla oggi non siamo noi che ci muoviamo verso il passato e andiamo a cercare il senso che aveva il testo nel momento in cui è stato è stato scritto il testo ci parla oggi a noi interessa oggi sapere il significato dell'italia una repubblica fondata sul lavoro e poi infine che poi il passaggio che abbiamo visto emblematicamente in caravaggio che veste narciso coi panni coi vestiti del suo sorelle e poi infine adeguazione di tempo come si può non tenere in considerazione che questa forma è stata formata da qualcuno è già una prima interpretazione dell'autore come si può fare a interpretare ignorando totalmente niente uno degli elementi pensando che l'interprete colui che pone il senso che attribuisce il senso invece di portarlo fuori di maieuticamente trarlo fuori c'è un'espressione molto bella quando betti descrive il canone della devozione dell'intendere di usa questa espressione come se uno spirito quello dell'autore parlasse un altro spirito quello dell'interprete nel medio proprio della formatività dell'opera dunque il mondo dell'opera ricostruito attraverso questi cani mi dimetto questi canoni ermeneutici buongiorno sia tu lo stavo te stai facendo canoni ermeneutici che ripeto sono autonomia totalità e coerenza attualità dell'inter e adeguazione dell'interno 4 caner che brutti si scusa sempre per quanto riguarda il fatto che i nostri principi sì sì è un esempio abbastanza evidente di un testo che sopravvive al di là dell'intenzione del suo autore totalmente al di là perché l'ordinamento cambia radicalmente nei suoi principi fondamentali dice ma questi quattro canoni betti nel testo nel quale li individua per la prima volta che un testo classico oltretutto l'individuo a partire dalla riflessione della scienza giuridica ma come abbiamo visto sono esattamente i quattro canoni ermeneutici che noi avevamo già incontrato quando non ancora interessandoci del diritto parlavamo dell'arte perciò vi dicevo attenzione se il rapporto tra arte e diritto vogliamo intendere non è nel senso analogico di applicare il al diritto l'arte tutt'al più può essere più verosimile il contrario e dal diritto all'arte proprio perché centrale è la formatività dell'opera con una identica tra arte e diritto il diritto e arte si può allora parlare di un'arte del diritto esplicitamente il riferimento è carnelutti nel senso che trova proprio in questa dimensione ermeneutica interpretativa che appartiene alla formatività dell'opera la sua struttura centrale e un ultimo passaggio voglio fare per chiarire ulteriormente il punto prima di passare alcune conclusioni finali del ragionamento è alla ripresa del dialogo tra di noi attraverso la specificità dell'opera pittorica ho cercato di far risaltare in che senso si può parlare di formati vita ma vedete il passaggio che abbiamo preso prima in considerazione con carnelutti l'interpretazione giuridica interpretazione artistica se non fosse tale non sarebbe interpretazione è ancora più evidente se invece che analogicamente mettere assieme arte pittorica e arte giuridica istituiamo un parallelismo che è ancora più stretto tra opera giuridica testo giuridico e opera musicale anche la musica un'arte il mondo dell'opera quello che abbiamo visto autore opera interprete proprio come mondo del testo autore del testo legislatore potremmo semplificare testo dunque opera interprete dunque giurista in questo caso nel caso della composita dell'opera musicale è ancora più evidente perché e perché la composizione musicale si fa scrivendo la musica si scrive si trascrive meglio cioè si prendono dei suoni si trasformano in segni che hanno il significato delle lettere e questo lo fai il compositore l'artista l'autore dell'opera musicale scrive lo spartito scrive la sua opera e questo spartito è nero su bianco messo lì compiuto la nona impeto le opere di verdi straordinarie verdi scrive la traviata c'è la deposita la noi se vogliamo prendere la traviata prendiamo il foglio dove c'è lo spartito musicale abbiamo da traviata ma se noi prendiamo lo spartito musicale di verdi lo avviciniamo all'orecchio non vi sorprenderà sapere che lo spartito non ci trasmetterà nessun suono lo spartito ha bisogno di un interprete ha bisogno che giuseppe verdi si mette al pianoforte ci suona la sua composizione per ascoltarla morto verdi o nell'impossibilità essendo coetanei di sentirlo dal pianoforte di verdi dobbiamo attendere che qualche d'una esegua quell'opera e l'esecuzione di quell opera musicale che cos'è se non proprio l'interpretazione qui la il parallelismo col diritto e ancora più efficace perché l'opera giuridica e l'opera musicale anno la testualità addirittura in commentato hanno la necessità di trasformare nel diritto va a disposizione in norma nella composizione musicale il testo scritto sul pentagramma in musica e li l'interprete gioca esattamente il ruolo del giurista rispetto al testo giuridico si ripropone anche qui l'interrogativo io che seguo un pezzo di verdi che cosa devo fare devo cercare il vero verdi come alcuni scrivono e dicono e chi è il vero verdi morto verdi non si saprà mai più come avrebbe lui eseguito esattamente quel brano e allora e gli interpreti rimanendo alberti voi sapete che ci sono due interpretazioni diverti particolarmente importante quella di muti è quella di abbado sono interpreti a tal punto che si parla di un verdi di muti e di un verdi di abbado il testo l'opera la composizione è sempre la medesima non è ri scritta e interpretata esattamente come capita per la disposizione e le norme la disposizione giuridica che diventa più norme a secondo dei casi degli interpreti lo stesso opera di verdi che diventa opere diverse a secondo che è la interpreti muti o da interprete abbado e questo è significativo perché è perché in fondo ci dice esattamente quella arte del diritto c'è la specifica non dal punto di vista come dicevo iniziando questa nostra conversazione retorico evocativo come si può usare l'espressione dell'arte legato a un bravissimo pasticcere un artista della della pasticceria volendo così significare che non è un semplice tecnico che non è un semplice cuoco che cucina 12 volendo attribuire una valenza in più ecco non è in questo senso che possiamo parlare in arte del diritto ne possiamo parlare tecnicamente praticamente avendo visto alcuni esempi molto semplici evidentemente in un precorso questo tipo così si deve fare avendo visto come nella pratica il giurista è in fondo un artista la sua opera è ea la struttura formatività dell'opera d'arte [Musica] certo tanto si potrebbe ancora dire e mancando un quarto d'ora mi avvio verso le conclusioni su arte diritto io cercando di interpretare lo spirito di questi precorsi ho voluto selezionare un aspetto quello che mi sembrava più tecnicamente urgente da sottolineare è utile per farvi percepire quanto meno o incuriosire l'intenzione mia era sostanzialmente quella di incuriosirvi e di stuzzicare in poi la curiosità sul campo d'azione del diritto e del giurista che è molto più ampio rispetto a quanto generalmente si è disposti a riconoscere il diritto non esauribile né nella legge nella regola né nel ordinamento coerente del di un di un ordinamento giuridico nell insieme coerente delle norme che compongono un ordinamento giuridico il diritto vive nell'esistenza dicevamo prima vive nella nella pratica quotidiana vive nel contatto tra vita e diritto e di questo contatto il giurista si fa sky il percorso formativo che evidentemente iniziate quest'anno che vi auguro davvero possa affinare la vostra sensibilità di giuristi il che significa acquisire quell umiltà dell'interprete che rispetta l'opera che porta fuori tempo senza mettere dentro la propria idea giurista che non è un conoscitore delle leggi da applicare al caso ma è propriamente un interprete un artigiano che partecipa al farsi dell'opera e lo fa come osserva benissimo giuseppe benedetti con la totalità della persona con tutto se stesso non pensiate che con una sorta di di locazione quando siete giuristi agite da giuristi quando invece non fate i giuristi siete liberi pensatori avete le vostre idee che non influenzeranno il vostro agire a giuristi l'interpretazione attività complessa scrive bene denti che fa appello allo spirito in tutto il suo spessore coinvolgendo la persona nella sua esperienza umana culturale non è una questione meramente applicativa applico la norma al fatto in realtà assorbe nell'unità dello spirito la totalità della persona ecco perché rodin aveva da gol da da lamentare che la sua opera non era tutta sua e che lo scalpellino pure seguendo in maniera meticolosa le sue indicazioni aveva troppo messo del suo il diritto non è chiuso in se stesso grave fraintendimento pensando esaurito e norme regole ordinamenti il diritto vive nell'esperienza delle persone e il giurista ne può avere una dimestichezza solo se lo ha mezza con la totalità della persona rispettandola formatività e facendo se ne umile interprete nei testi di betty ricorre un lati netto al quale lui era molto affezionato senso referendum sede ferentum l'interprete non deve immettere nella nell'opera il la sua il suo senso deve portare fuori questo interpretare portare fuori teco arte portare fuori il senso un senso che è nell'opera a voi allora non il compito di iniziare questi studi giuridici ex nilo partendo da zero ma di affrontare la formazione giuridica con tutto voi stessi con la totalità della vostra persona mettendo evidentemente a frutto i vostri studi liceali i vostri studi pregressi mettendo a frutto le vostre idee mettendo a frutto le vostre esperienze scoprendo ma anche questo è evidentemente una specie che formò il tuo cuore ma non può che essere un auspicio che il diritto il suo studio non possano possano essere una splendida avventura il giurista balate è innanzitutto una persona attenta aperta curiosa se non siete curiosi se non siete aperti mentalmente se non siete attenti quell'opera di umile interpretazione che poi è fatta di partecipazione del farsi del diritto non diverrà così semplice essere affinare la sensibilità sta proprio in questo finale delle doti che già tutti voi avete di curiosità di attenzione e di apertura mentale la scienza giuridica con la quale stavo dicendo dovete prendere dimestichezza e fare vostra esattamente come nel caso dello scalpellino di rodin non si può ma non si può non mettere del proprio un proprio che in certi certo senso ci interpella come giuristi ci chiede di esprimersi avere dimestichezza col diritto è proprio concludo è esattamente riuscire a sentire la musicalità del diritto carnelutti nel suo libriccino quello sull'arte del diritto a un certo punto scrive ma è forse il codice una partitura musicale esattamente nella linea che dicevo prima della spartito musicale dell'opera aggiunto cambiano forse il testo di legge forse la norma intesa in sesso in senso più ampio è come un uno spartito musicale come una partitura è in questo senso che vi auspico e vi auguro di essere degli ottimi giuristi degli s day di essere dei musici del diritto in fondo è il ragionamento che ho cercato di fare con voi oggi era volto esattamente a far risaltare come la sulla struttura fondamentale per comprendere le ragioni del perché nel mondo giuridico ci sono alcune strutture piuttosto che altre perché c'è un attività interpretativa così rilevante e importante esattamente la struttura dell'opera artistica del diritto ovvero la struttura di quell'arte del diritto alla quale nei prossimi anni a fine rete la vostra sensibilità detto questo rimango opposto a disposizione se qualcuno vuole farmi delle domande essendo luna precisa io puntualmente chiudo la mia il mio ragionamento insieme e vi ringrazio per aver partecipato se pur con le difficoltà tecniche evidenti in maniera molto attiva presenza chissà chi così un argomento non la sento lungomare di che ora si prego siamo in fili schifo la cifra automaticamente con noi sabato abbiamo di test sulle cose fatte ma lei ha qualche informazione riportato i media no ho consegnato come come tutti penso alcune domande a risposta multipla che sono convinto non avrete nessuna difficoltà a comprendere cosa nostra sono quattro domande sulle cose che abbiamo detto sì sì sì ma insomma ripeto non non dovreste avere nessuna difficoltà a superare positivamente questa questa questo testo su questo dovete chiedere a qualcuno più informato di me io so solo che devo dovevo fare queste tre lezioni sullo stesso argomento e che ciascuno di voi poi dovrà alla fine dei precorsi fare una sorta di test sugli argomenti che avete trattato nell'ambito di flessibile corse appunto va bene che va bene se non ci sono altre domande allora sono le 13 è un minuto ribadisco i miei migliori auspici per ciascuno di voi vi ringrazio per aver animato nel noi e loro moto questa lezione disarmato sparando di vederci presto