prima di guardare questo video vi consiglio di leggere la poesia più volte perché è davvero molto bella la sera del dì di festa e una poesia di giacomo leopardi composta recanati nel 1820 quando il poeta 22 anni verrà pubblicata per la prima volta nel 1825 la lirica composta da 46 endecasillabi sciolti si apre con l'immagine di recanati immersa nella quiete e illuminata dalla luna il ritmo è lento e rispecchia la calma e soprattutto l'indifferenza della natura allo stato d'animo irrequieto del poeta questo contrasto continua anche nella descrizione del sonno della donna amata che come la natura dorme tranquilla inconsapevole del dolore che ha inflitto al poeta quella di leopardi però non è una semplice tra virgolette sofferenza d'amore ma ha radici più profonde gli è infatti inflitta questa sofferenza dalla antica natura onnipossente unica responsabile dell'infelicità del genere umano tutto quindi non soltanto del suo e che ha negato comunque al poeta anche la speranza di una felicità futura leopardi si interroga sul perché di una vita così dolorosa e oppresso da un insopportabile senso di scoraggiamento reagisce in maniera violenta e disperata questo senso di disperazione si interrompe con l'inaspettata comparsa di uno stimolo uditivo esterno si tratta del canto di un artigiano che torna nella sua modesta dimora dopo i sollazzi della festa cosa che induce al poeta spostare la riflessione del piano personale a quello universale il canto dell'artigiano infatti richiama alla mente del poeta il suono dei popoli antichi e del grande impero romano ed egli si chiede cosa rimanga di quei giorni così gloriosi risposte che semplicemente non rimane nulla tutto è perduto e di roma e delle grandi civiltà del passato nessuno parla più a causa della spietata opera di distruzione e di nullificazione operata dal tempo che cancella ogni effimera gloria umana la lirica si chiude con un ulteriore amara constatazione il tempo che tutto distrugge dovrebbe però portare anche la maturità e la saggezza cosa che invece non ha fatto nell'animo del poeta che rimane inquieto e che ricorda come ai tempi della fanciullezza alla fine del giorno festivo quando era nel suo letto provava infatti lo stesso dolore che prova oggi nel sentire un canto proveniente dall'esterno un canto che scemava poco a poco bene questo è tutto spero che il video vi sia utile come sempre vi ringrazio davvero tanto per l'attenzione alla prossima