Ciao ragazzi, in questo video facciamo una breve spiegazione, riassunto, analisi e commento di uno dei romanzi più famosi di Gabriele D'Annunzio, ovvero Il Piacere. In questa slide avete un po' tutte le cose più importanti da sapere, dalla trama, i temi, il tempo, la narrazione e così via, ma ve ne lascio altre due con un riassunto più dettagliato del romanzo. Il protagonista della storia si chiama Andrea Sperelli ed è una sorta di alter ego di D'Annunzio.
Andrea è un giovane aristocratico ed è un esteta mundendi, cioè un amante della bellezza delle opere d'arte. Conduce anche una vita mondana e sregolata, sempre alla continua ricerca di questa bellezza, del piacere, anche diverse relazioni con diversi amanti e per questo ricorda proprio D'Annunzio. Andrea ha raccolto soprattutto due insegnamenti da parte del padre.
Il primo è che bisogna fare la propria vita come si fa un'opera d'arte. E come sapete, questo è una sorta di motto dell'estetismo, di questo culto per la bellezza, in cui anche gli abiti, i cibi, gli oggetti sono rari e raffinati. La bellezza, insomma, deve venire prima di tutto.
L'altro grande insegnamento da parte del padre è una massima latina, ovvero abere non aberi, che significa possedere, non essere posseduti. Ma, come vedremo nel corso della storia, Andrea... non riuscirà a mettere in pratica questo insegnamento da parte del padre. Quasi tutta la storia è ambientata a Roma e il libro 1 inizia proprio con una data, è il 31 dicembre 1886 e Andrea Sperelli sta aspettando una sua ex amante, Elena Muti, che è una sorta di femme fatale, molto bella e sensuale.
E durante questa attesa parte un lungo flashback attraverso cui veniamo a sapere quello che è successo negli ultimi anni. In particolare veniamo a sapere come Andrea ha conosciuto Elena, l'inizio del corteggiamento, ma si ripercorre anche la storia della casata degli Sperelli e vengono citati anche gli insegnamenti dati dal padre. Sullo sfondo abbiamo sempre questa Roma molto elegante con questi interni dei palazzi, opere d'arte, oggetti rari e raffinati e D'Annunzio li descrive in modo sempre molto dettagliato e appunto raffinato, elegante.
Alla fine la storia tra Andrea ed Elena non prosegue. Infatti Elena ha deciso di sposare un lord inglese e quindi abbandona Andrea, che dopo questo abbandono distrutto si immerge in continue seduzioni, conquistando una dopo l'altra addirittura ben sette nobile donne, tra l'altro tutte già sposate. Alla fine però viene scoperto dall'amante di una di queste una certa Ippolita e viene sfidato a duello e Andrea nonostante la sua grande abilità nella scherma subisce una grave ferita. Qui si conclude il libro 1. Per riprendersi dalle ferite viene ospitato dalla cugina presso la sua villa di Schifanoia e durante questa lunga convalescenza Andrea riscopre tutto il suo amore per la natura, per l'arte. Insomma va alla ricerca di quella purezza lontana dagli intrighi amorosi che viveva a Roma.
Il 15 settembre del 1886 però arriva ospite nella stessa villa una certa Maria Ferres con il marito che è un ministro del Guatemala, un diplomatico, il quale riparte subito dopo e i due hanno anche una figlia, Delfina. Andrea resta subito affascinato da Maria, soprattutto dal punto di vista mentale. La definisce una donna spirituale ed eletta.
cioè una donna molto pura, religiosa, ma Maria è anche molto colta, amante della musica, delle opere d'arte, quindi Andrea ne rimane affascinato, inizia a corteggiarla, però Maria, che è già sposata, lo rifiuta, si fa schermo della presenza della figlia. Quindi Maria cerca di resistere, però annota sul suo diario tutti i suoi sentimenti verso Andrea, non vorrebbe lasciarsi vincere. però dopo una cavalcata la donna alla fine cede.
A quel punto torna il marito e quindi i due devono separarsi. Andrea quindi ritorna a Roma. Libro 3. Andrea è ritornato a Roma e si rituffa di nuovo nella sua vita precedente, tra donne, amici e varie relazioni vuote e superficiali.
E a Roma è tornata anche Elena Muti, la sua vecchia fiamma, la femme fatale. Andrea non aveva mai dimenticato Elena. però subisce ancora questo fascino per Maria, per la sua purezza, e a un certo punto decide di conquistare entrambe le donne, quasi affonderle insieme in una sorta di terza amante ideale, che abbia le caratteristiche di una e dell'altra, ovvero la purezza di Maria, ma anche la sensualità, l'erotismo di Elena.
Il problema è che le due donne sono completamente diverse tra loro, per non dire opposte, e questo lo vediamo già dai nomi. Maria Maria che ricorda la Vergine Maria, quindi la donna pura della tradizione cattolica. Invece il nome di Elena richiama il personaggio di Elena di Troia, descritta nell'Iliade. Proprio a causa della sua tremenda bellezza causò in pratica la distruzione di un popolo, di un'intera città. Maria poi è una madre, ama l'arte, ha una cultura raffinata.
Invece Elena non ha figli, ha una cultura più superficiale. Tuttavia rappresenta la sensualità, la carnalità. E Andrea vorrebbe quasi una fusione tra queste due caratteristiche.
Andrea quindi continua a sedurre, a cercare di conquistare entrambe le donne nella... più totale indecisione e anche ambiguità perché non sa tra chi scegliere ed egli stesso addirittura si giudica come camaleontico incoerente inconsistente sullo sfondo abbiamo sempre questa roma elegante da palazzo zuccheri palazzo barberini villa dei medici e altre bellezze della città quarto libro alla fine andrea viene respinto ancora una volta con durezza da elena ma andrea viene a sapere che dovrà separarsi anche da maria perché il marito di lei è stato sorpreso a barare al gioco e quindi nel scandalo più totale devono partire. La donna che oramai è completamente innamorata di Andrea cerca di rimanere forte nel doversi separare dall'amato e dice anche di rimanergli totalmente fedele.
Dall'altra parte Andrea non riesce più a reggere questo doppio gioco, non riesce più a farlo. più a nascondere le sue ambiguità e dopo aver visto Elena uscire di casa dal nuovo amante Andrea proprio durante l'ultima notte d'amore con Maria fa l'errore che un uomo non dovrebbe mai fare ovvero pronuncia il nome di Elena al posto di Maria e Maria con orrore lo lascia. Il romanzo si conclude con l'asta dei mobili appartenuti ai Ferres con Andrea che nemmeno senza rendersene conto acquista un armadio appartenuto alla coppia. La vicenda quindi si conclude molto amaramente per Andrea che è rimasto praticamente solo abbandonato da entrambe le donne e tutto quello che gli è rimasto che cos'è?
E' questo armadio che è un armadio vuoto esattamente come lui dentro. La scena finale si conclude con questi facchini che trasportano il suo armadio e lui assiste alla scena e sembra quasi un corteo funebre. Vediamo l'analisi del commento.
Il tema principale del romanzo è sicuramente l'estetismo, ovvero questo culto della bellezza. Lo abbiamo visto anche nelle descrizioni raffinate, molto dettagliate, degli interni dei palazzi, delle opere d'arte, ma anche questo disprezzo verso il mondo borghese, verso la morale comune, che sono temi tipici del decadentismo. E, come principali modelli di riferimento, abbiamo il romanzo controcorrente di Wisman e anche il ritratto di Dorian Gray, dello scrittore Oscar Wilde.
Ma il piacere anticipa anche molti aspetti del romanzo psicologico. Infatti anche qui si indagano l'animo, i pensieri, le contraddizioni, le emozioni dei personaggi. Si alternano infatti due punti di vista.
Quello interno di Andrea, del protagonista, ma anche quello critico del narratore, cioè di D'Annunzio che è descritto in terza persona e che è molto critico nei confronti di Andrea e del suo stile di vita. se da una parte assistiamo a questa celebrazione della bellezza, a questo estetismo, a questo culto del bello come valore supremo, dall'altra in realtà assistiamo al fallimento dell'esteta e il suo mito della bellezza nella pratica, nella realtà, è solo una grande bugia che lo porta addirittura all'autodistruzione. Andrea rimane solo, abbandonato da entrambe le donne, la sua vita quindi è futile, è solo apparenza, nella realtà è vuota e sterile.
Ma vediamo anche un'altra caratteristica psicologica di Andrea, e cioè se da una parte sembra il classico seduttore che riesce a conquistare tante donne, che ha una certa cultura, veste e abiti raffinati, in realtà è una persona debole, che è incapace di scegliere e di decidere tra le due donne, e questo ricorda molto la figura dell'inetto, che studierete poi in Svevo, attraverso l'arte. attraverso la bellezza andrea l'esteta vorrebbe elevarsi al di sopra del mondo borghese ma in realtà si scopre che non ha la forza di opporsi alla borghesia che in questo periodo era in forte ascesa mentre la classe nobiliare invece si avviava sempre più verso una decadenza per quanto riguarda il tempo la narrazione non è lineare abbiamo visto che c'è questo lungo flashback in cui andrea ritorna indietro con i ricordi e poi la narrazione riprende nel presente Come detto, il linguaggio è raffinato, colto, elegante, in particolare nella descrizione degli ambienti, degli interni, dei palazzi e delle opere d'arte. Infine, come ultima cosa, il romanzo è pieno di simbologie. Abbiamo visto che già i nomi Maria ed Elena rappresentano due versioni completamente opposte, ma anche l'armadio della scena finale è vuoto, esattamente come il protagonista.