Committente: Lorenzo di Pierfrancesco dei Medici in occasione del suo matrimonio.
Ispirazioni: Metamorfosi di Ovidio, opere di Lucrezio, Stanze di Poliziano.
Descrizione dell'opera
Ambientazione: Boschetto di aranci.
Personaggi: Nove figure principali.
Maschili: Zefiro (a sinistra) e Mercurio (a destra).
Femminili: Sei figure, tra cui Clori e Flora, Venere, e tre Grazie.
Simbologia e Significati
Simbologia mitologica: Rappresenta una dimensione di serena quiete tra divinità pagane.
Strati di lettura: Include significati mitologici, dinastici, filosofici (neoplatonici) e alchemici.
Dettagli dei Personaggi
Zefiro: Rappresenta la forza feconda della natura, cattura Clori.
Clori: Si trasforma in Flora, dea della primavera.
Venere: Rappresentata con abiti preziosi, simbolo di pace e bellezza, funge da tramite tra l'opera e lo spettatore.
Le Grazie: Rappresentano l'atto dell'offrire, accettare e restituire, simbolo della perfezione.
Mercurio: Allontana le nuvole, simbolo di equilibrio e trasformazione.
Dimensione Dinastica
Commissione originale: Per la nascita di Giuliano dei Medici.
Rappresentazione di personaggi storici: Diverse interpretazioni riguardo le figure femminili e maschili, inclusi ritratti di Fioretta Gorini e Simonetta Vespucci.
Simbologia dei Gioielli
Dettagli ornamentali: I gioielli indossati da Venere e le Grazie rafforzano la bellezza e il messaggio della rinascita e fertilità .
Colore rosso: Simboleggia la nuova vita.
Filosofia Neoplatonica
Concetti base: La realtà è conosciuta attraverso intuizioni e analogie, non solo logica.
Arte come elevazione: L'artista svela il trascendente presente nella realtà immanente.
Simbolismo Alchemico
Rappresentazione delle operazioni alchemiche: Nove personaggi corrispondono a nove operazioni alchemiche.
Trasformazione: Il dipinto illustra il concetto di trasmutazione e elevazione.
Conclusione
Messaggio finale: La bellezza terrena è emanazione del divino. L'amore e la trasformazione portano a una comprensione più profonda dell'esistenza e dell'equilibrio tra opposti.
Riflessione: L'opera rappresenta il ciclo infinito di rigenerazione e l'aspirazione alla perfezione spirituale.