ottava pillola di maturità dedicata al confronto tra leopardi e schopenhauer in molti ne avete chiesto tale confronto e provo a tracciare un parallelismo intorno ad alcuni ad alcuni punti soffermando in modo particolare sugli aspetti filosofici di leopardi poiché ho dedicato già molti video lezioni alla filosofia di schopenhauer allora innanzitutto partiamo col dire che leopardi assunto sempre più un rilievo filosofico al di là della dimensione letteraria poetica di leopardi emerge con forza un leopardi filosofo in modo particolare in tre opere quali appunto lo zibaldone e operette morali i pensieri e una trattazione e filosofia quella di leopardi non ovviamente sistematica non si tratta di opere di filosofia di sistemi filosofi trattati filosofici ma possiamo ricavare una filosofia una filosofia dell'esistenza della natura a partire proprio da queste opere dunque esiste più che mai a mio avviso leopardi fiducioso proprio a partire dalla lettura dall'analisi di queste troppe e ripeto lo zibaldone le operette morali e i pensieri ho sintetizzato alcuni punti del pensiero filosofico di leopardi che appunto collegherei a quello di scioperare il primo punto lopardi ha una concezione materialistica e meccanicista della realtà dunque ci sono degli elementi illuministici in leopardi molto molto forti molto presenti c'è dunque una natura meccanicista un natura materialistica ed è una natura matrigna una natura matrigna cosa vuol dire è una matura una natura che procede meccanicamente quasimodo demo criteo procede appunto di causa effetto senza avere alcun fine in questo universo in questa natura non vi è una centralità dell'uomo non è un universo antropocentrico non c'è una centralità dell'uomo morale politica non c'è un fine verso cui la natura si muove questo fine contempla un ruolo privilegiato particolare dell'uomo anzi la natura è indifferente nei confronti dell'uomo l'universo dunque non ha una finalità e l'uomo è marginale questo tema e di leopardi riscontrabili in superava anche per superarlo diversi non ha appunto un fine sono in quello del volere per volere perché universo superava il retto da questa forza una forza vitale ceca egoista e bretto dalla voluntas ma anche nell'universo di schopenhauer non c'è un qui non c'è una causa perché la volontà e senza care in causate senza scopo essenza e senza fine l'uomo risulta uno strumento poi nelle mani del della volontà di vivere ma non c'è un senso ultimo neanche appunto nell'uomo di schopenhauer il senso dell'uomo di schopenhauer e essere uno strumento delle major onda di vivere e semplice tessera conatus slancio appunto di tale ceco di riproduzione di autori produzione di di preservare se stesso dunque primo aspetto quello della natura natura matrigna una natura appunto che è indifferente alle sorti dell'uomo un marginale per leopardi con dei collegamenti dunque riscontrabili anche in schopenhauer secondo aspetto miz rapporto qua la vita cos'è l'esistenza per per leopardi e concezione di vita ma la vita è dolore noia dopo quel richiamo il pendolo di schopenhauer e molto forte per suonare la vita è una continua oscillazione tra il dolore la noia passando fugacemente per il piacere e per schopenhauer questo dolore appunto è proprio inevitabile per cui lo un animale desiderate per leopardi invece la vita invece la vita e anche dolore e noia che hanno appunto come ultima prospettiva alla morte c'è la prospettiva di una vita fatta di dolore di noia e la morte dunque non c'è non c'è una salvezza non c'è una prospettiva salvifica in leopardi e questo mi permette di fare un collegamento dunque con schopenhauer di differenze in questo caso alla bit e dolore noi a per entrambe per entrambi gli autori la vita e dunque sofferenza per schopenhauer così come sofferenza per leopardi ma come orizzonte la bit di dolore di noi e di leopardi al solo esclusivamente poi la morte al morirà la fine del dolore la fine del dolore porterà c'è l'amore dunque la morte l'unica fine del dolore e dunque un pessimismo più radicale addirittura quello di rubarli rispetto codice penale per il quale infatti per il cuore superarono il b e una di a una di adi di salvezza e che è punto rappre dall'anno l'unità dall annullare la volontà di vivere e dunque leopardi ancor più negativo perché non esiste una libertà di una salvezza non esiste la possibilità rarsi dalla volontà di desiderare una vita che non si riesce a realizzare i desideri tra un senso quando senso in realtà non c'è e dunque si e prigionieri tra il dolore e la noia si è prigioniero nell'assenza di senso per leopardi si e prigionieri in questo di questo anelito c'è cover sul desiderio che ci porta appunto a un dolore la cui unica di riuscita e la morte invece presso pena voce lo sforzo appunto quasi da d'assaggio orientale verso il la nel un touch urbana come orizzonte etico morale salvifico dunque un pessimismo ancor più radicale non posso dire che più moderato col di schopenhauer perché parla di posey pessimismo moderato per questi autori non va benone lecce non è pertinente però si può più chiaramente dire che è un pessimo più radicale quello di l'europa leopardi qualora fosse possibile un possibile più radicali quelle super howard ebbene con la sia possibile abbiamo abbiamo leopardi che ancor più pessimista su prospettive di vita rispetto appunto a schopenhauer altro aspetto il piacere il piacere fugace per schopenhauer e un piacere assolutamente rapido e un piacere dunque illusorio ebbene il piacere come illusione torna anche ovviamente in parte forse anche qua ancor più amara questa illusione questo piacere illusorio ancor più amaro e del sardo che cos'è il piacere il piacere per leopardi soltanto la cessazione del dolore ma la cessazione del dolore quando c'è illusoria e dunque la speranza e l'attesa sono le uniche vie d'uscita dal dolore ma speranza d'attesa sono due illusioni la speranza che il dolore finisca l'attesa che il dolore finisca l'attesa di un domenica per il sabato del villaggio che ci porterà gioia l'attesa è il momento di piacevolezza quel piacere illusorio perché poi la domenica si porta la dia quell'illusione e dunque non c'è una reale fuoriuscita dal dolore c'è soltanto l'illusoria attese dell'usura speranza è dunque alle piano al massimo il disagio il piacere un allevia alleviare il disagio è un far venir meno in maniera illusorie maniera temporanea fugace un po del del dolore dunque il piacere come venire meno del dolore illusorio come una fugace illusoria via d'uscita rispetto all il dolore sono appunto l'attesa la speranza a sperare di un'illusione senza della quale gli uomini uscirebbero minimamente a sorreggere il peso del dolore della morte dell'assenza dissenso ed eccoci qua all'altro punto che accomuna con alcune differenze schopenhauer e leopardi l'altro punto il nichilismo così intendiamo per nichilismo ritiriamo appunto intendiamo pollino questa assenza di senso il trionfo del nulla solo nichilisti sia appunto schopenhauer sia leopardi c'è una mancanza di senso dell'esistenza c'è una mancanza di section al natural presupporre la natura vuole per volere la volontà vuole però non è quello il senso è chiara un senso appunto assenza di senso e cecità e senza di finalità c'è una mancanza di senso fortissima nella poetica la letteratura nell'opera il pensiero di leopardi l'uomo vive in un assenza costanza di senso c'è il nulla ovunque è il nulla nulla il trionfo dunque il nulla da un punto di vista ontologico domina la prospettiva leopardiana e un lento logico l'ex re non ha senso è un tema poi ripreso se ci pensate poi dando ad heidegger e da e da e da jean paul sardo martina di un pulsante per leopardi il nulla e la prospettiva ontologica il nulla e cosa c'è soltanto c'è decenza il male c'è un male morale c'è un male morale che tutto dome dunque siamo impegno di un nichilismo radicale per quanto concerne leopardi forse anche qui un micron core superiore a quello di schopenhauer perché presso penale c'è il nulla poi anche come orizzonte salvifico perché stare in equilibrio sul nulla cioè il nirvana è una salvezza è dunque un orizzonte salvifico l'equilibrio sul nulla il nirvana come nulla invece il nulla di leopardi o nulla angosciante il nulla dell'assenza di senso il nulla del lunedì prospettiva il nulla rispetto appunto alla realtà del piacere che solo un'illusione nulla rispetto all'amore il nulla e nulla è l'orizzonte che tutto domina in quest'orizzonte invece ben presente una cosa se c'è un nulla dissenso un nulla di amore un nulla di ben un urlo di gioia di gioia c'è il dolore c'è il ma il male c.so la natura punto è matrigna il dolore domina la vita dell'uomo è chiudo questo breve parallelismo questo confronto tra i miei amatissimi leopardi e chopin ora dicendo che c'è una funzione catartica della poesia forse l'unica salvezza non illusoria sempre ma con un diciamo elemento di forse più più reale equilibrio più reale momento di dvd di quiete in questa tempesta di dolore noia e morte che la vita e la poesia l'unica quiete nella tempesta della vita l'unica quiete nel nulla della vita l'unica l'unica ancora è appunto la poesia che cosa poesia x leopard a poesia e consolazione una funzione consolatoria la poesia è un'ancora di salvezza è ancora senza però affrontare la vita può alleviare il dolore può togliere nel dolore dalla vita la vita per mano ed all o la vita è dono alla vita e nulla può togliere un pò del peso del nulla dell'angoscia non la poesia che dunque ora funzione ha una funzione catartica non è una funzione catartica di liberazione ultima finale ma è appunto una sorta di catarsi parziale per l'appunto alleviare grande il grande dolore della vita è comunque un breve confronto e schopenhauer e leopardi due dei massimi teorici del pessimismo il poeta del pessimismo e letterato del pessimismo il filoso il pessimismo per questi autori si incontrano e come si incontrò la concezione di natura di universo la concezione di esistenze incontro sul nichilismo su una concezione negativa di piacere si incontrano proprio intorno all'angoscia che caratterizza la vita umana ma addirittura in leopardi non c'è la via diciamo dell'anno l'inter la via del nirvana la via della salvezza al dolore madia metafisica religiosa spirituale alla fine la via d di schopenhauer amante delle regioni orientali del buddismo affascinato i leopardi invece non c'è c'è questa prigione di fatto natura dentro cui siamo immersi si può cercare di alleviare il dolore all'interno all'interno di questo mondo senza senso di questa natura matrigna di questa esistenza senza senso dunque c'è una carenza ontologica di fondo che non potrà mai essere colmata ontologicamente c'è il trionfo della volontà di vivere tra supera ora qui contrapponiamo la via dell'anno lun tas quanto logicamente c'è il nulla in figlio parte antologicamente c'è nulla rispetto al nulla si può eventualmente e parzialmente alleviare il dolore parzialmente salvare dall angoscia al dolore delle spine della vita la la poesia e la ginestra quella la speranza è appunto rappresentato dalla dalla ginestra che cresce sulle sulle sulle pendici appunto del del vesuvio dove tutto è arido lì c'è c'è la speranza la speranza illusoria della della vita del senso di una natura che non si sa ma trini intorno con la speranza illusoria e catartica sì sì poi costruita nola la lap la ultima poetica appunto di di leopardi vi saluto domani pillola numero 9 probabilmente dedicata alla natura al progresso oggi gli faccio una scaletta ma ci sarà anche una extra pillola dedicata proprio al colloquio orale è noto il miur sono abbastanza chiare nella loro oscurità sono oscuramenti chiaro e chiaramente oscure domani ne parleremo uno studio