Alcyone di Gabriele D'Annunzio
Introduzione
- Alcyone è il terzo libro delle Laudi, pubblicato nel 1903.
- Considerato il capolavoro poetico di D'Annunzio.
- Composto tra il 1899 e il 1902, durante la permanenza in Toscana.
- Riflette il paesaggio e la natura toscana.
- Descritto come "tregua del superuomo" dopo Maia ed Elettra.
- Comprende 88 liriche in metro vario, divise in cinque sezioni, ognuna rappresenta un momento dell'estate.
Struttura e Temi
- Cinque sezioni: dall'inizio di giugno a metà settembre.
- Intervallate da quattro componimenti chiamati "Ditirambi".
- Tema del vitalismo panico e la fusione con la natura.
- Scelta della stagione estiva: coincide con il massimo vigore fisico e naturale.
- Paesaggio toscano: sfondo e ricchezza culturale.
- Richiamo alla tradizione classica e al mito: costante nel libro.
Sezioni e Liriche Principali
- Prima Sezione:
- Rimandi alla letteratura del '200, a san Francesco e a Dante.
- Descrizione della campagna fiorentina.
- Seconda e Terza Sezione:
- Liriche celebri come "La pioggia nel pineto".
- Figura di Glauco: simbolo del mutamento e fusione con la natura.
- "Stabat nuda Aestas": personificazione dell'estate.
- Quarta Sezione:
- Declino dell'estate e consapevolezza del tempo che passa.
- Ciclo dei "Madrigali dell'estate", 11 liriche malinconiche.
- Quinta Sezione:
- Figura di Undulna, divinità delle onde marine.
- "I pastori": transumanza dei pastori abruzzesi.
- "Il commiato": saluto alla Versilia e alla Toscana.
Riconoscimenti e Influenze
- Successo Immediato: consolidamento della fama di D'Annunzio.
- Influenza su Poeti del '900:
- Eugenio Montale e "Ossi di seppia".
- Richiami al linguaggio dannunziano.
- Immagine dell'osso di seppia.
Nota finale: "Alcyone" fu l'ultima importante opera poetica di D'Annunzio, che abbandonò gradualmente il progetto delle Laudi.