vi ho già parlato della biografia della vita avventurosa di paul gauguin adesso vorrei aiutarvi a capire qualcosa di più della sua potenza rivoluzionaria userei proprio questa espressione così forte facendo anche parte gauguin di quella scia di artisti intellettuali pittori che avevano animato ad inizio l'ambiente parigino della fine dell'ottocento una francia appunto possa rivoluzionare apposta voce francese possa evoluzione del 1830 post moti 1848 quindi in a parigi per il fermento paul gauguin è vero e proprio presento con questo autoritratto se voi leggete sotto risale al 1888 e questo è il momento in cui gauguin sarà vicino a vincent van gogh vedete che c'è sotto anche una sorta di quasi dedica a vincent lo vedete qui nell'angolo ma già da questo primo impatto sapete che ti presento sempre gli artisti con un autoritratto vedete subito che non può esserci una distanza maggiore tra i due artisti van gogh con le sue pennellate forse potremmo riconoscere un po qui e pennellate alla valgono piccole pennellate separate accostate secondo le direzioni molto particolari e invece guardate subito e il tratto stilistico caratteristico di governo campiture che invece risultano piatte talvolta linea di contorno molto nette marca tema e questi elementi decorativi che vengono presentate nelle opere che talvolta potremo scambiare cercate di capire cosa intendo per elementi decorativi riempitivi o per carta da parati come se fossero l'ambientazione oppure dovremmo cominciare invece ragionare in termini più grafici pittorici cioè elementi che l'artista sceglie di inserire nell'opera per il completamento dell'opera stessa anche se non fanno parte dello scenario per quel momento è davvero dietro il personaggio che si sta ri treno in questo caso appunto il suo autori tanto vi ho inserito una serie di opere questo ad esempio è un'opera direte ma questo non è gauguin no non e gauguin e questo infatti è un ritratto che governo ha fatto all'amico vincent van gogh proprio nel 1888 nel momento in cui i due appunto hanno condiviso il momento insieme questa settimana insieme nella casa gialla ad arles vedete quindi van gogh al lavoro ma realizzato secondo la classica modalità pittorica stilistica di cover che ancora non conoscete e che vi voglio illustrare che avrete subito comunque che abbiamo con pete campiture di colore piatto il qual è la differenza se io pensate che siamo nell'epoca appunto allora gli artisti che stiamo vedendo sono entrambi vincent e paul post impressionisti ma in realtà sono contemporanei tra poco vi racconterò appunto che governa ha esposto più volte con i pittori impressionisti però voi sapete che la differenza sostanziale tecnica è quella che aveva che noi abbiamo e storicizzato il punto di vista con serrano l'idea del divisionismo ecco lo ritroviamo magari una pennellata di questo tipo piccoli tocchi separati accostati mentre invece vedete che gauguin avrà sempre di più in direzione di una campitura piatta cioè io fisso una forma spesso delinea un contorno e riempio di colore talvolta con pennellate ancora riconoscibili in altri casi in modo quasi davvero piatto e uniforme ma il nostro paul gauguin dicevamo dal re l'avete visto nella biografia comincia davvero a dipingere in senso professionale e intensivo dopo il 1883 dopo il crollo della borsa di parigi che lo porta a diventare pittore del cast unitamente alla pittura ma nella prima fase della sua attività paul gauguin non frequentava tramite il mio amici sta che aveva stretto con pizarro in particolare con degas frequenta gli impressionisti talvolta espone con loro qui vedete appunto alcune delle opere che possiamo definire più impressionistiche più pressioni ste di gauguin siamo sempre negli anni già vedete 88 quindi già nella fase che porterà poi avvicinarsi sempre di più al van gogh vedete che qui però ancora sono presenti le pennellate separate eppure notate che ci sia qualcosa di molto diverso rispetto agli impressionisti l'uso del colore non è quello perfettamente rispondente all'istante alla realtà lo è perché il cielo è azzurro i prati sono verdi anche se cominciano a comparire dei colpi di colore questo rosso questo arancio che non sono esattamente quelli che noi associamo alla realtà c'è però un momento quindi rete appunto l'uso del colore che vi dico subito al termine importante che dovremo portarci appresso per noi l'uso del colore di gauguin sarà da un certo momento in poi ci arrivo tra un attimo di tipo antinaturalistico il colore gobain e antinaturalistico ci si arriverà appunto gobain ci arriverà quando nel 1886 allontanatosi da parigi perché la vita è troppo costosa perché la mondanità parigina non è qualcosa che lo interessa si trasferisce a pont aven in bretagna in questo piccolo paesino di contadini di cui la vita è ancora quella segnata dalle ore delle stagioni dal lavoro dei campi in cui le persone sono ancora pervase da una profonda religiosità molto umili una vita semplice ecco a pont aven lug e mette appunto quello stile che gli storici dell'arte definiscono stile del sintetismo sintetismo ci dice che le forme vengono sintetizzate questa opera che è celeberrima s'intitola il cristo giallo vorrei subito togliermi dalla testa l'idea che servono per la religiosa noi vediamo un crocifisso di campagna con alcune contadine che si sono presi il momento di pausa dal lavoro e si sono inginocchiate raccolte in preghiera ma non è un'opera di giorno è un opera che ci vota l'appunto lo scenario campestre di ponte rem vi dicevo stile sintetico il sintetismo in cosa consiste vedete che le forme sono estremamente semplificate si mai una direzione che poi piano piano diventerà chiameremo anche del primitivismo potreste dirmi che obiettargli che i bambini disegnano in questo modo ecco in molti artisti da questo momento in poi con la grande no con grande coraggio proprio di paul gauguin cominciando ad andare in questa direzione una semplificazione estrema delle forme una schematizzazione una sintesi e talvolta non è necessario parlare per ore o dipingere ogni singolo dettaglio per arrivare al cuore del concetto così vuole esprimere raccontare e descrivere ed ecco che guggen con molto coraggio va in quella direzione quindi sintetizza le forme e lo fa appunto usando dei colori piatti campiture piatte come voi vedete linee di contorno nette marcate talvolta e da qui in poi sarà sempre più evidente colori antinaturalistici gli alberi che vedete qui dietro non sono rossi perché è autunno non sarebbe il momento della raccolta del grano evidentemente sono rossi per una questione puramente pittorica il pittore per la prima volta fatemelo dire con grande entusiasmo si prende la libertà di scegliere di scegliere che colora impiegare vi faccio un vi faccio fare un'associazione che può sembrare sciocca se voi avete fratellini piccoli o se avete mai fatto la baby sitter e vi metteteli a lavorare con i colori con i bambini i bambini si mettono a dipingere e se fanno il cielo viola e gli alberi neri o gialli e voi chiedete perché hanno dato quei colori riguardano come se fosse scemi e dire beh l'ho scelto io che problema c'è ecco questa libertà espressiva compositivo dell'uso del colore era stata ancorata per secoli alla rispondenza diretta al vero il colore della natura doveva essere il colore che gli artisti dipingevano è ma ricordiamoci era nata la fotografia e la stessa libertà che stava piano piano consentendo agli artisti in senso generale piano piano ma stava permettendo anche agli artisti senso coloristico ma sarà gauguin il primo a prendersi questo gravide incarico da grande responsabilità coraggiosissima di staccare il colore dalla sua corrispondenza al vero da quello che gli occhi vedono liberale e vuole diventare quindi un colore di tipo espressivo puramente pittorico o una parte che io sperimento sempre molto poco in classe legata appunto al simbolismo vi sarà anche un pittore associato per certi aspetti al simbolismo questo percorso lo vedremo continuare vedrete che qui c'è un altro autoritratto che lui realizza con alle spalle il cristo giallo quindi come se fosse davvero un'opera in cui lui si riesce 24 nel quadro troveremo più volte quadri nel quadro vi ricorderete forse un'opera di sera in cui c'erano in cui c'era c'era un altro dipinto all'interno vi ricorderete usato di isola di man e in cui si vedeva ad esempio l'olimpia dipinta quindi quadri nei quadri degli artisti li incontreremo più volte andiamo avanti un'altra opera molto importante che risale alla stessa epoca quest'anno sempre 1886 punta 20 bretagna è un'opera forse per veramente che funziona per noi da spartiacque guggen dipinge la visione dopo il sermone anche anche in questo caso siamo sempre appuntamenti sono protagoniste in primo piano le contadine bretoni queste donne molto semplice con questi abiti tradizionali cioè immaginate di parigi c'era la moda che stava esplodendo la vita serale notturni bari bistrot sloveni si rifugia in questo luogo non la bretagna in cui le persone sono ancora molto umili le donne ancora vestono con gli abiti tradizionali e fortissimo ancora richiamo della religione tanto che dovranno importava questo momento in cui noi vediamo le conte di raccolta in preghiera che evidentemente dopo aver ascoltato il sermone del predicatore che aveva evidentemente come tema la lotta tra giacobbe e l'angelo sono tutte prese dalle loro meditazioni delle loro riflessioni quindi vi invito subito a notare alcune cose l'opera divisa in due parti in senso obliquo con una scelta molto moderna molto forte che potrebbero ricordarvi il seminatore di van gogh in cui c'era l'albero che tagliava in due parti nettamente in obliquo l'opera è ovviamente anche per van gogh il riferimento diretto era alle stampe giapponesi quindi questo assolutamente un elemento che ci portiamo ci teniamo in testa certo è anche che l'opera viene divisa in due parti nettamente quindi una sorta di sbarra io dico sempre provate a ricordare i simboli di divieto di accesso di transiti non lo so ma è quello insomma quella sbarra obliqua vuol dire proprio bloccare l'ingresso quindi quasi un senso totalmente anti prospettica non ci fa entrare secondo la prospettiva brunelleschiano nell'opera ma ci viene sbarrata la visione ci rimbalza addosso con questa linea obliqua e quindi ecco che noi vediamo verso di noi girate di spalla come quindi possiamo identificarci l'idea di essere lì con loro inginocchiato in preghiera queste contadini break di con questi capelli bianchi appunto ridotti a schema geometrico semplificate sintetizzati nelle loro forme e dall'altra parte appunto questa visione vi farei notare anche questo colore rosso la campitura rossa abbastanza piatta che abbiamo sul fondo che cos'è questo rosso allora io di solito faccio riflettere in questo modo questo ep è stata il titolo una visione penseremmo che quella potrebbe essere un prato tanti personaggi giacomel audi lo stanno lottando appoggiano i piedi da qualche parte quindi sulla terra sul tratto ma questa è una visione di che colore sono le visioni che colore sono i nostri sogni le immaginazioni che possiamo avere non c'è più una corrispondenza diretta almeno in cui vi aggiungo un altro elemento su cui forse non abbiamo mai riflettuto forse governa anche il primo artista non ve lo do per certo ma sicuramente tra i primi che inserisce un titolo nelle sue opere voglio dire che fino a questo momento i titoli c'erano ma erano descrittivi se c'era pensate ai generi fatta bene santi quello era il titolo sacra conversazione se c'era l'incoronazione di napoleone quello era il titolo se c'era la morte di mara quello era il soggetto rappresentato e così via mentre da questo momento in poi gauguin inserisci i titoli che spesso aggiungono un elemento che altrimenti il dipinto in sé non avrebbe non veicolerebbe quindi c'è una componente davvero concettuale che viene proposta ecco simbolista sicuramente questo elemento davvero di simbolo che sapete che il simbolo aggiunge una parte di significato che non è strettamente legata a quello all'oggetto che noi vediamo l'elemento che ci viene proposto quindi questa visione una visione quindi che avviene nelle nostre teste alle teste di queste contadini semplici semplici inginocchiate in preghiera guardate come di nuovo la campitura sia piatta linee di contorno nette marcate e colori antinaturalistici tutto questo l'abbiamo definito sintetismo viene anche definito clusonese perché questa tecnica a klaus von ci ricorda la tecnica dell'oreficeria medievale quella che vedeva appunto la formazione di questi bellissimi oggetti appunto di oreficeria con pietre preziose che venivano tenute insieme da un'anima in metallo ma abbiamo parlato di clos azionismo anche quando ci riferivamo alle vetrate delle cattedrali gotiche perché allo stesso modo i vetri colorati venivano uniti da questa anima in piombo che teneva insieme la struttura è la stessa cosa e come se queste linee di contorno nette marcate funzionassero come l'anima in piombo e le parti di colore e piatto funzionassero come le vetrate gotiche