Lezione sulla posizione dell'Italia allo scoppio della Prima Guerra Mondiale
Contesto iniziale
- Al momento dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, l'Italia si proclama neutrale, nonostante fosse parte della Triplice Alleanza con Germania e Impero Austro-Ungarico.
- La Triplice Alleanza era un patto difensivo stipulato per controbilanciare le politiche imperialistiche di Francia e Inghilterra.
- Il governo di Salandra, consultandosi con il re, decide di prendere tempo proclamando la neutralità .
Divisioni interne in Italia
- All'interno dell'Italia si crea una spaccatura netta tra neutralisti e interventisti.
- Partiti politici, intellettuali e opinione pubblica si dividono su questi fronti.
Neutralisti
- Comprendono Giolitti e altri liberali progressisti contrari alla guerra per ragioni pragmatiche.
- Credono che l'Italia non sia preparata economicamente e militarmente per partecipare al conflitto.
- Considerano la neutralità un'opportunità per rafforzare l'economia italiana attraverso alleanze commerciali.
Socialisti
- Sono fortemente contro la guerra, considerata una "macelleria sociale."
- La guerra è vista come un conflitto tra classi dominanti che manda proletari a combattere e morire.
- L'Internazionale Socialista si spacca, e i socialisti italiani si oppongono in gran parte alla guerra.
Anarchici
- Gli anarchici sono contrari alla guerra, vista anch’essa come un interesse della classe dominante.
- Criticano l'organizzazione rigida dei partiti socialisti, temendo che diventino nuovi soggetti dominanti.
Chiesa Cattolica
- Anche la Chiesa è contraria alla guerra, ritenuta un disastro sociale ed economico.
- Temono la dissoluzione dell’Impero Austro-Ungarico cattolico e l’avanzata del socialismo.
Interventisti
- Comprendono il governo di Salandra e Sonnino, che vedono la guerra come un’opportunità di espansione territoriale.
- Nazionalisti e irredentisti aspirano all’annessione di Trentino e Venezia Giulia.
- Intellettuali come D'Annunzio e i Futuristi esaltano la guerra come occasione di modernizzazione e rinascita nazionale.
Conclusione
- Nonostante le forti opposizioni interne, l'Italia entra in guerra a fianco dell'Intesa nel maggio del 1915.
- La decisione è fortemente influenzata da pressioni esterne e dal re Vittorio Emanuele III.
Queste note evidenziano la complessità e le divisioni interne che caratterizzavano l'Italia al momento della sua entrata nella Prima Guerra Mondiale.