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L'Italia e le divisioni alla Prima Guerra Mondiale

May 7, 2025

Lezione sulla posizione dell'Italia allo scoppio della Prima Guerra Mondiale

Contesto iniziale

  • Al momento dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, l'Italia si proclama neutrale, nonostante fosse parte della Triplice Alleanza con Germania e Impero Austro-Ungarico.
  • La Triplice Alleanza era un patto difensivo stipulato per controbilanciare le politiche imperialistiche di Francia e Inghilterra.
  • Il governo di Salandra, consultandosi con il re, decide di prendere tempo proclamando la neutralità.

Divisioni interne in Italia

  • All'interno dell'Italia si crea una spaccatura netta tra neutralisti e interventisti.
  • Partiti politici, intellettuali e opinione pubblica si dividono su questi fronti.

Neutralisti

  • Comprendono Giolitti e altri liberali progressisti contrari alla guerra per ragioni pragmatiche.
  • Credono che l'Italia non sia preparata economicamente e militarmente per partecipare al conflitto.
  • Considerano la neutralità un'opportunità per rafforzare l'economia italiana attraverso alleanze commerciali.

Socialisti

  • Sono fortemente contro la guerra, considerata una "macelleria sociale."
  • La guerra è vista come un conflitto tra classi dominanti che manda proletari a combattere e morire.
  • L'Internazionale Socialista si spacca, e i socialisti italiani si oppongono in gran parte alla guerra.

Anarchici

  • Gli anarchici sono contrari alla guerra, vista anch’essa come un interesse della classe dominante.
  • Criticano l'organizzazione rigida dei partiti socialisti, temendo che diventino nuovi soggetti dominanti.

Chiesa Cattolica

  • Anche la Chiesa è contraria alla guerra, ritenuta un disastro sociale ed economico.
  • Temono la dissoluzione dell’Impero Austro-Ungarico cattolico e l’avanzata del socialismo.

Interventisti

  • Comprendono il governo di Salandra e Sonnino, che vedono la guerra come un’opportunità di espansione territoriale.
  • Nazionalisti e irredentisti aspirano all’annessione di Trentino e Venezia Giulia.
  • Intellettuali come D'Annunzio e i Futuristi esaltano la guerra come occasione di modernizzazione e rinascita nazionale.

Conclusione

  • Nonostante le forti opposizioni interne, l'Italia entra in guerra a fianco dell'Intesa nel maggio del 1915.
  • La decisione è fortemente influenzata da pressioni esterne e dal re Vittorio Emanuele III.

Queste note evidenziano la complessità e le divisioni interne che caratterizzavano l'Italia al momento della sua entrata nella Prima Guerra Mondiale.